ITMI960702A1 - Dispositivo elettroottico per rilevare la presenza di un corpo a distanza regolabile con soppressione di sfondo - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
dell’invenzione industriale dal titolo:
“Dispositivo elettroottico per rilevare la presenza di un corpo a distanza regolabile, con soppressione di sfondo”
La presente invenzione riguarda un dispositivo elettroottico per rilevare la presenza di un corpo a distanza regolabile, con soppressione di sfondo.
Sono noti dispositivi elettroottici capaci di segnalare la presenza o l’assenza di un corpo in una certa zona, con soppressione di sfondo. Si tratta di dispositivi elettroottici, del tipo a fotocellula, che permettono di regolare la distanza entro cui viene effettuata la rilevazione tramite una registrazione manuale, eliminando così le influenze spurie di altri oggetti, o sfondo, oltre tale distanza
Questi dispositivi comprendono sostanzialmente un emettitore di un fascio di luce diretta e un ricevitore di un fascio di luce riflessa. L'emettitore del fascio di luce diretta comprende una sorgente del fascio di luce, costituita da un diodo elettroluminescente, e una camera ottica di trasmissione contenente una lente di trasmissione capace di emettere il fascio di luce verso il corpo da segnalare. Il ricevitore del fascio di luce riflessa comprende una camera ottica di ricezione, contenente una lente di ricezione, e dei sensori fotoelettrici affiancati. I sensori fotoelettrici sono operativamente connessi ad un circuito elettrico di misura capace di emettere un segnale elettrico in funzione della distanza del corpo dalla sorgente di luce.
Il funzionamento di questi dispositivi è basato sul principio della triangolazione. Il fascio di luce irradiato dall'emettitore colpisce il corpo (target) da individuare, una parte de! fascio di luce ricevuta dal corpo viene riflessa e, attraverso la lente di ricezione, viene diretta verso i sensori fotoelettrici del ricevitore. Viene così definito un triangolo rettangolo, i cui cateti sono formati dalla distanza fra la sorgente di luce e il corpo e dalla distanza fra la sorgente di luce e i sensori fotoelettrici mentre Γ ipotenusa è formata dalla distanza fra il corpo e i sensori fotoelettrici. Questo triangolo permette di determinare geometricamente la massima distanza di rilevamento dei corpi, vale a dire la distanza oltre la quale il dispositivo non viene attivato da corpi eventualmente presenti (sfondo o background).
La domanda di brevetto giapponese JP-A-06168652 descrive un commutatore fotoelettrico del tipo a regolazione di distanza nel quale un diodo elettroluminescente e una camera di trasmissione comprendente una lente, sono fissati ad un contenitore. Un telaio, che supporta una camera di ricezione contenente una lente e un elemento fotosensibile, è montato girevole in detto contenitore. Il telaio viene comandato a ruotare mediante una vite senza fine e una camma in modo da variare l'angolo fra asse di proiezione della luce e asse di ricezione della luce.
I principali inconvenienti di questo commutatore derivano dal fatto che l’elemento fotosensibile è mobile, essendo il telaio girevole, e, quindi, sono pure mobili le connessioni elettriche che lo collegano ad una alimentazione di energia elettrica e ad un circuito elettrico di controllo. Notoriamente, le connessioni elettriche mobili comportano difficoltà costruttive e criticità di funzionamento che influiscono negativaménte sulla affidabilità dell’apparecchio.
Questi inconvenienti non sono presenti in un sensore elettroottico come quello de! brevetto US-A-4,782,224, comprendente un involucro in cui un trasmettitore di un fascio di luce diretta e un ricevitore di un fascio di luce riflessa sono disposti affiancati. Una lente di trasmissione con un rispettivo diodo luminescente, una lente di ricezione e un dispositivo convertitore fotoelettrico, formato da due fotoconvertitori, sono solidali all’involucro. Il sensore comprende uno specchio di deviazione incernierato nell’involucro associato o alia lente di ricezione o alla lente di trasmissione. Mediante lo specchio girevole il fascio di luce riflessa, passante attraverso la lente di ricezione, viene deviato verso il dispositivo convertitore fotoelettrico oppure il fascio di luce dirètta viene indirizzato, attraverso la lente di trasmissione, verso un articolo da rilevare, in modo che sia possibile variare la distanza di rilevamento facendo ruotare lo specchio di deviazione.
Tuttavia, questo sensore presenta altri inconvenienti.
I principali svantaggi di questo sensore derivano dalla presenza dello specchio di deviazione girevole e delle lenti fisse.
Infatti, lo specchio, per quanto ben costruito, dà luogo a diffrazione, diminuzione del segnale e peggioramento della focalizzazione.
Inoltre, nel caso in cui lo specchio sia associato alla lente di ricezione, l’asse di ricezione del fascio di luce riflessa coincide con l’asse ottico della lente di ricezione solo per grandi distanze degli oggetti da rilevare, mentre per distanze ridotte i due assi divergono; lo stesso si verifica per l'asse di proiezione del fascio di luce diretta e per l'asse ottico della lente di trasmissione, nel caso che lo specchio girevole sia associato alla lente di trasmissione.
Infine, lo specchio costituisce un componente ottico addizionale che comporta un incremento dei costi di produzione del sensore.
Ora è stato trovato che i suddetti inconvenienti possono essere superati con un dispositivo elettroottico per rilevare la presenza di un corpo a distanza regolabile, con soppressione di sfondo, comprendente
a) un emettitore di un fascio di luce comprendente una sorgente di un fascio luce diretta e una camera ottica di trasmissione dotata di una lente di trasmissione avente un rispettivo fuoco, capace di indirizzare detto fascio di luce diretta verso detto corpo,
b) un ricevitore atto ad intercettare un fascio di luce riflessa da detto corpo comprendente una camera ottica di ricezione di detto fascio di luce riflessa, dotata di una lente di ricezione avente un rispettivo fuoco, e mezzi sensori fotoelettrici,
c) una struttura di supporto di detti emettitore e ricevitore, e
d) un circuito di controllo operativamente connesso a detti mezzi sensori fotoelettrici, capace di elaborare un segnale proveniente da detti sensori,
e) detta camera ottica di ricezione essendo mobile rispetto a detta struttura di supporto ed essendo operativamente connessa a mezzi di regolazione per regolare la posizione di detta camera ottica, caratterizzato dal fatto che
f) detti mezzi sensori fotoelettrici comprendono una coppia di sensori fotoelettrici affiancati fra i quali è interposta una zona di separazione,
g) detta sorgente di luce e detta coppia di sensori fotoelettrici sono solidali a detta struttura di supporto, e
h) detta camera di ricezione è girevolmente supportata da detta struttura di supporto mediante primi mezzi a perno aventi asse di rotazione sostanzialmente coincidente con detta zona di separazione interposta fra detti sensori fotoelettrici in modo che detto fuoco di detta lente di ricezione coincida sostanzialmente con detta zona di separazione per qualsiasi posizione assunta da detta camera di ricezione per determinare una distanza massima di rilevamento oltre la quale non viene segnalato alcun corpo.
Secondo una forma di realizzazione preferita dell'invenzione, anche detta camera di trasmissione è mobile ed è operativamente connessa a detti mezzi di regolazione, detta camera di trasmissione essendo girevolmente supportata da detta struttura di supporto mediante secondi mezzi a perno aventi asse di rotazione intersecante detto fuoco di detta lente di trasmissione in modo che detto fuoco di detta lente di trasmissione giaccia sostanzialmente su detto asse di rotazione di detti secondi mezzi a perno per qualsiasi posizione assunta da detta camera di trasmissione per determinare detta distanza massima di rilevamento.
Secondo un’altra forma di realizzazione preferita dell’invenzione, detta camera di trasmissione è mobile ed è operativamente connessa a detti mezzi di regolazione, detta camera di trasmissione essendo dotata di terzi mezzi a perno scorrevolmente supportati in un’asola di detta struttura di supporto in modo da compiere movimenti rototraslatori.
Nel dispositivo elettroottico dell'invenzione, sia la sorgente di luce sia la coppia di sensori fotoelettrici sono fissi. Ciò permette di collegarli ad una alimentazione di energia elettrica e ad un circuito elettrico di controllo mediante connessioni elettriche fisse.
Pertanto, vengono eliminate tutte le difficoltà costruttive che si riscontrano con le connessioni mobili e viene migliorata l’affidabilità del dispositivo.
Inoltre, qualunque sia la distanza impostata, il fuoco della lente di ricezione coincide sempre con la zona di separazione dei fotodiodi, vale a dire l'asse di ricezione del fascio di luce riflessa coincide sempre con l’asse ottico della lente di ricezione, per qualsiasi posizione assunta dalla camera di ricezione.
Parimenti, nel caso di camera di trasmissione girevole, il fuoco della lente di trasmissione giace sempre sull’asse di rotazione della camera di trasmissione, vale a dire anche l'asse di proiezione del fascio di luce diretta coincide con l’asse ottico della lente di trasmissione, per qualsiasi posizione relativa assunta dalla camera di trasmissione e dalla camera di ricezione per determinare la distanza massima di rilevamento.
Quindi, le lenti di ricezione e di trasmissione vengono sempre impiegate nel miglior modo possibile.
Caratteristiche e vantaggi dell’invenzione verranno ora illustrati con riferimento ad una forma di realizzazione rappresentata a titolo di esempio, non limitativo, nei disegni allegati, in cui
la fig. 1 è una vista in sezione parziale di un dispositivo elettroottico per rilevare la presenza di un corpo a distanza regolabile, con soppressione di sfondo, realizzato secondo l'invenzione ;
la fig. 2 è una vista dall’alto dei dispositivo elettroottico di fig. 1 ;
le figg. 3 e 4 mostrano varianti del dispositivo eléttròottico di fig, 1.
Nelle figg. 1 e 2 è mostrato un dispositivo elettroottico per rilevare la presenza di un corpo a distanza regolabile, con soppressione di sfondo, realizzato secondo l’invenzione, comprendente un emettitore di un fascio di luce diretta, complessivamente indicato con 1, un ricevitore di un fascio di luce riflessa, complessivamente indicato con 2, e una struttura di supporto 3.
L'emettitore f comprende, a sua volta, una sorgente di luce 4 e una camera ottica di trasmissione 5, fissa. La sorgente di luce 4 è costituta da un diodo elettroluminescente montato su una piastra di circuito stampato 8 fissata alla struttura di supporto 3. Il diodo elettroluminescente 4 emette un fascio di luce avente un asse ortogonale alla piastra 8. La camera ottica di trasmissione 5 è dotata di un cono ottico 6, ricavato nella struttura 3, e di una lente di trasmissione 7.
Il ricevitore 2 comprende una camera ottica di ricezione 10, mobile, e una coppia di sensori elettroottici affiancati 11 e 12. I sensori 11 e 12 sono costituiti da due fotodiodi montati sulla piastra di circuito stampato 8, fra i quali è interposta una zona di separazione13 costituita da una striscia di materiale non sensibile alla luce. La camera ottica di ricezionelO è dotata di un cono ottico 14 e di una lente di ricezione 15 ed è girevolmente supportata nella struttura 3. Il cono ottico14 è incernierato nella struttura 3 mediante perni 16 aventi un asse di rotazione, che costituisce il fulcro della camera ottica di ricezione 10, sostanzialmente coincidente con la striscia di separazione 13 (fig. 2). In particolare, l'asse di rotazione dei perni 16 passa esattamente sulla striscia 13, in modo che il fuoco della lente di ricezione 15 coincida con la zona di separazione 13 fra i fotodiodi 11 e 12. Il cono ottico 14 è inoltre collegato ad una bussola 18 mediante un’asta 153, perni 20 e 21 e un braccio 30.
La bussola 18 è dotata di una filettatura interna 22 mediante la quale si impegna con un alberino 23 dotato di una filettatura esterna 24. L’alberino 23 è montato girevole in una boccola di supporto 31 fissata alla struttura di supporto 3, in modo da poter essere azionato manualmente mediante una manopola 40 e ruotare attorno ad un suo asse 25 in un senso di rotazione o in senso contrario, come indicato dalla doppia freccia 26. L'alberino 23 è libero di ruotare mentre sono impediti suoi spostamenti assiali. L’alberino 23, ruotando, provoca spostamenti della bussola 18 in direzione dell'asse 25, come indicato dalla doppia freccia 27.
I fotodiodi 11 e 12 sono operativamente connessi ad un circuito elettronico di controllo, rappresentato da un blocco 28. Il circuito di controllo 28, non mostrato in dettaglio, perché noto, comprende, ad esempio, un amplificatore differenziale e un amplificatore comparatore che pilota un diodo emettitore di luce visibile (LED) capace di emettere un segnale di misura quando il dispositivo segnala la presenza di un corpo.
Per regolare il dispositivo di fig. 1 in modo da predeterminare la massima distanza di rilevamento di un corpo, si procede dirigendo il fascio di luce emesso dal diodo elettroluminescente 4 verso il corpo e facendo ruotare manualmente l’alberino 23 in uno dei due sensi della freccia 26. In tal modo la bussola 18 scorre lungo l’alberino 23 in direzione dell'asse 25 (freccia 26) e, attraverso il braccio 30 e l’asta 19, comanda il cono ottico 14 e la lente di ricezione 15 a ruotare attorno ai perni 16 in senso orario o antiorario, come indicato dalla doppia freccia 29, finché l'asse di ricezione del fascio di luce riflesso dal corpo e focalizzato dalla lente di riceziohe15, è centrato sulla striscia di separazione 13 e i fotodiodi 11 e 12 sono illuminati in misura uguale. In tutte le posizioni che la camera 10 può assumere l’asse di rotazione dei perni 16 resta coincidente con la striscia 13 e con il fuoco della lente 15. Ruotando ulteriormente la manopola 25 e l’alberino 23 in modo che il fotodiodo 11 sia leggermente più illuminato del fotodiodo 12, il circuito 28 accende il LED. Ciò consente di individuare il punto di intersezione dell’asse di proiezione del fascio di luce diretta e dell’asse di ricezione del fascio di luce riflessa corrispondente alla massima distanza oltre la quale il corpo non viene rilevato. Ad esempio, la bussola 18 e il perno 21 si spostano verso il basso con riferimento alla fig. 1 (posizione tratteggiata) e il cono ottico 14 e la lente 15 ruotano in senso orario (posizione tratteggiata).
Tutti i corpi situati lungo l’asse di proiezione del fascio di luce diretta a distanza inferiore alla massima, vengono rilevati con certezza perché il fascio di luce riflessa colpisce il fotodiodo 11 che attiva il circuito di controllo 28 e, a sua volta, fa accendere il LED. Quando il corpo si sposta lungo l'asse di proiezione del fascio di luce diretta, dalla distanza massima verso il dispositivo, il punto (spot) di ricezione si sposta sul fotodiodo 11 allontanandosi dalla striscia di separazione 13. Tale spostamento diventa sempre più grande man mano che il corpo si avvicina alla sorgente di luce 4 (diodo elettroluminescente). Per tale motivo, se si desidera che il LED rimanga attivato fino a distanze dei corpi prossime a zero, è necessario che il fotodiodo.11 sia molto lungo. Per contenere il costo del fotodiodo 11 si può ricorrere a due fotodiodi di diversa lunghezza tali che il fotodiodo 11 risulti più lungo del fotodiodo 12 (di lettura da lontano) o ad un fotodiodo doppio asimmetrico comprendente due regioni affiancate fra loro e Separate dalla striscia di separazione 13, dove la regione più lontana dalla sorgente di luce 4 è più lunga della regione più vicina alla sorgente di luce.
Tutti i corpi situati a distanza superiore alla massima non vengono rilevati perché il fascio di luce riflessa colpisce il fotodiodo 12 che emette un segnale elettrico che inibisce l’attivazione del circuito di controllo 28 che, a sua volta, spegne il LED.
La disposizione coincidente dei fulcro della camera ottica di ricezione 10 e della striscia di separazione 13 dei fotodiodi 11 e 12 assicura che la distanza della striscia di separazione 13 dei fotodiodi 11 e 12 dalla lente di ricezione 15 sia uguale alla sua distanza focale e che rimanga costante durante la rotazione della lente. Sul fotodiodo 11 si ha quindi lo spot più piccolo possibile allorché il corpo è lontano dal dispositivo elettroottico: questa scelta migliora la discriminazione alle grandi distanze e compensa il calo prestazionale dovuto alla diminuzione di intensità del fascio di luce riflessa al’aumentare della distanza del corpo.
Inoltre, qualunque sia la distanza massima impostata, gli assi dei fasci di luce diretta e riflessa sono sempre coincidenti con gli assi ottici delle lenti di emissione 7 e di ricezione 15, quindi le lenti vengono sempre impiegate nel miglior modo possibile.
In fig. 3 è mostrata una variante del dispositivo elettroottico delle figg. 1 e 2, nella quale sono mobili una camera ottica di trasmissione 105 di un emettitore dei fascio di luce diretta 101 e una camera ottica di ricezione 210 di un ricevitore del fascio di luce riflessa 202. La camera ottica di trasmissione 105 è dotata della lente 7 e di un cono ottico 106 incernierato nella struttura 3 mediante perni 116 aventi asse di rotazione intersecante il fuoco della lente 7 in modo che il fuoco della lente giaccia sull’asse di rotazione della camera di trasmissione. Il cono ottico 106 è operativamente connesso alia bussola 18, azionata daH’alberino filettato 23, mediante un’asta 119, perni 120 e 121 e un braccio 130. La camera ottica di ricezione 210 è dotata della lente 15 e di un cono ottico 214 incernierato nella struttura 3 mediante perni 216 aventi asse di rotazione coincidente con la striscia di separazione 13. La camera ottica di ricezione 210 è collegata alla bussola 18 mediante un 'asta 219, perni 220 e 221 e un braccio 230.
In questo caso, facendo ruotare la manopola 40 e, quindi, l’alberino 23, entrambe le camere ottiche di emissione 105 e di ricezione 210 ruotano attorno ai rispettivi perni 116 e 216 (frecce 29 e 229) in modo che il punto di intersezione dell’asse di proiezione del fascio di luce diretta e dell'asse di ricezione dei fascio di luce riflessa venga regolato con una combinazione di due movimenti che permette di misurare con precisione un campo di distanze più ampio rispetto ai dispositivo di fig. 1.
Le aste 119 e 219 mostrate in fig. 3 hanno la medesima lunghezza, ma possono avere anche lunghezza diversa l'una dall'altra.
Nel dispositivo delle figg. 1 e 2 e in quello della fig. 3 viene generato un fascio di luce diretta a raggi paralleli poiché la sorgente di luce 4 è posta nel fuoco della lente di trasmissione 7. In tal modo, lo spot che colpisce il corpo da rilevare ha sempre le stesse dimensioni qualunque sia la distanza del corpo dalla sorgente di luce 4, dalla minima alla massima rilevabile.
In fig. 4 è mostrata una variante del dispositivo elettroottico di fig. 3 nella quale al cono ottico 106 è solidale un braccio 33 munito di un rullo 34 che si impegna con un’asola arcuata 35 ricavata in una parete della struttura 3. Inoltre, il cono ottico 106 è operativamente connesso alla bussola 18, azionata dall’alberino filettato 23, mediante un braccio 32 imperniato in 321 ad un braccio 330.
In questo caso, effettuando la regolazione della posizione della camera di ottica di trasmissione 105 mediante la manopola 40 e l’alberino 23, il cono ottico 106 compie una rototraslazione (posizione tratteggiata), guidato dal rullo 34 che ruota attorno al suo asse e scorre nell'asola 35 (doppia freccia 36). Il movimento rototraslatorio della camera ottica di trasmisssione 105 consente di_migliorare la sua capacità di indirizzamento del fascio di luce emesso dal diodo elettroluminescente 4 verso il corpo da rilevare.
Nel dispositivo di fig. 4 la camera di trasmissione 105 compie un movimento rototraslatorio tale che essa si allontana dalla sorgente di luce 4 e, quindi, la sorgente di luce non è più situata nel fuoco della lente 7. In queste condizioni il fascio di luce uscente dalla camera di trasmissione 105 non è più a raggi paralleli, ma a raggi convergenti. Con questa soluzione si ha il vantaggio di poter generare spot sempre più piccoli quanto più il corpo da rilevare è vicino alia sorgente di luce. Ciò consente di ‘'discriminare" corpi di dimensioni più piccole di quelli rilevabili con il dispositivo delle fig. 1 e 2 e con quello di fig. 3 e soprattutto a piccole distanze.
Claims (8)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo elettrootticó per rilevare la presenza di un corpo a distanza regolabile, con soppressione di sfondo, comprendente a) un emettitore di un fascio di luce (1 ; 101) comprendente una sorgente di un fascio luce diretta (4) e una camera ottica di trasmissione (5 ; 105) dotata di una lente di trasmissione (7) avente un rispettivo fuoco, capace di indirizzare detto fascio di luce diretta verso detto corpo, b) un ricevitore (2 ; 202) atto ad intercettare un fascio di luce riflessa da detto corpo comprendente una camera ottica di ricezione (10 ; 210) di detto fascio di luce riflessa, dotata di una lente di ricezione (15) avente un rispettivo fuoco, e mezzi sensori fotoelettrici, c) una struttura di supporto (3) di detti emettitore (1 ; 101) e ricevitore (2 ; 202), e d) un circuito di controllo (28) operativamente connesso a detti mezzi sensori fotoelettrici, capace di elaborare un segnale proveniente da detti sensori, e) detta camera ottica di ricezione (10 ; 210) essendo mobile rispetto a detta struttura di supporto (3) ed essendo operativamente connessa a mezzi di regolazione (23) per regolare la posizione di detta camera ottica (10 ; 210), caratterizzato dal fatto che f) detti mezzi sensori fotoelettrici comprendono una coppia di sensori fotoelettrici affiancati (11, 12) fra i quali è interposta una zona di separazione (13), g) detta sorgente di luce (4) e detta coppia di sensori fotoelettrici (11, 12) sono solidali a detta struttura di supporto (3), e h) detta camera di ricezione (10 ; 210) è girevolmente supportata da detta struttura di supporto mediante primi mezzi a perno (16 ; 216) aventi asse di rotazione sostanzialmente coincidente con detta zona di separazione (13) interposta fra detti sensori fotoelettrici (11, 12) in modo che detto fuoco di detta lente di ricezione (15) coincida sostanzialmente con detta zona di separazione (13) per qualsiasi posizione assunta da detta camera di ricezione (10 ; 210) per determinare una distanza massima di rilevamento oltre la quale non viene segnalato alcun corpo.
- 2. Dispositivo elettroottico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che anche detta camera di trasmissione (105) è mobile ed è operativamente connessa a detti mezzi di regolazione (23), detta camera di trasmissione (105) essendo girevolmente supportata da detta struttura di supporto (3) mediante secondi mezzi a perno (116) aventi asse di rotazione intersecante detto fuoco di detta lente di trasmissione (7) in modo che detto fuoco di detta lente di trasmissione (7) giaccia sostanzialmente su detto asse di rotazione di detti secondi mezzi a perno (116) per qualsiasi posizione assunta da detta camera di trasmissione (105) per determinare detta distanza massima di rilevamento.
- 3. Dispositivo elettroottico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta camera di trasmissione (105) è mobile ed è operativamente connessa a detti mezzi di regolazione (23), detta camera di trasmissione (105) essendo dotata di terzi mezzi a perno (34) scorrevolmente supportati in un’asola (35) di detta struttura di supporto (3) in modo da compiere movimenti rototraslatori.
- 4. Dispositivo elettroottico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta camera di ricezione mobile (10 ; 210) è operativamente connessa mediante una prima asta (19 ; 219), primi perni (20, 21 ; 220, 221) e un primo braccio (30 ; 230) ad una bussola filettata (18) in impegno con un alberino filettato (23) girevolmente supportato da detta struttura di supporto (3).
- 5. Dispositivo elettroottico secondo le rivendicazioni 2 e 4, caratterizzato dal fatto che detta camera di trasmissione mobile (105 ) è operativamente connessa mediante una seconda asta (119), secondi perni (120, 121) e un secondo braccio (130) a detta bussola filettata (18) in impegno con detto alberino filettato (23).
- 6. Dispositivo elettroottico secondo le rivendicazioni 3 e 4, caratterizzato dal fatto che detta camera di trasmissione mobile (105 ) è operativamente connessa mediante terzi bracci (32, 330 ) e un terzo perno (321) a detta bussola filettata (18) in impegno con detto alberino filettato (23) ed è dotata di un quarto braccio (33) munito di un rullo (34) che si impegna con un’asola arcuata (35) di una parete di detta struttura di supporto (3).
- 7. Dispositivo elettroottico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta sorgente di luce diretta (4) e detti sensori fotoelettrici (11 , 12) sono fissati ad una piastra di circuito stampato (8).
- 8. Dispositivo elettroottico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti sensori fotoelettrici (11, 12) sono costituiti da un fotodiodo doppio asimmetrico comprendente due regioni affiancate fra loro e separate da detta zona di separazione (13) formata da una striscia di materiale non sensibile alla luce, la regione più lontana da detta sorgente di luce (4) essendo più lunga della regione più vicina a detta sorgente di luce (4).
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