ITMI960242A1 - Scambiatore di calore per apparecchi frigoriferi particolarmente per apparecchi frigoriferi per uso domestico - Google Patents

Scambiatore di calore per apparecchi frigoriferi particolarmente per apparecchi frigoriferi per uso domestico Download PDF

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Abstract

Il presente trovato si riferisce ad uno scambiatore di calore per apparecchi frigoriferi, particolarmente per apparecchi frigoriferi per uso domestico. Lo scambiatore di calore comprende almeno un elemento piastriforme ed un elemento tubolare per il passaggio del fluido di lavoro dell'apparecchio frigorifero. L'elemento tubolare è connesso ad una faccia dell'elemento piastriforme il quale presenta, nelle zone interessate dall'elemento tubolare, porzioni in rilievo in corrispondenza delle quali l'elemento tubolare è saldato all'elemento piastriforme.

Description

DESCRIZIONE
Il presente trovato ha come oggetto uno scambiatore di calore per ap-parecchi frigoriferi, particolarmente per apparecchi frigoriferi per uso domestico.
Come è noto, nella produzione di apparecchi frigoriferi per uso dome-stico vengono impiegati due scambiatori di calore: un evaporatore con la funzione di generare il freddo ovvero assorbire ed asportare il calore dall'interno del frigorifero ed un condensatore con la funzione di cedere, all'ambiente in cui si trova il frigorifero, il calore asportato dall'in-terno dello stesso.
Per quanto concerne gli evaporatori per apparecchi frigoriferi per uso domestico, vengono sempre più impiegati evaporatori che sono connessi alla superficie esterna dell'involucro (generalmente realizzato in mate-riale sintetico) che delimita la cella di refrigerazione dell'apparecchio frigorifero. Tali evaporatori, sul lato dell'involucro della cella, sono poi inglobati in materiale espanso o schiumato che svolge il richiesto ef-fetto di coibentazione termica della cella verso l'ambiente esterno.
Gli evaporatori attualmente utilizzati per questo impiego sono gene-ralmente costituiti da un elemento secondario piastriforme su una faccia del quale è connesso un elemento primario tubolare all'interno del quale viene fatto circolare il fluido dell'apparecchio frigorifero e che è-connesso ad una delle facce dell'elemento piastriforme che viene fissato con l'altra sua faccia alla superficie esterna dell'involucro che delimita la cella dell'apparecchio frigorifero.
Alcuni tipi di evaporatori attualmente in commercio sono costituiti sostanzialmente da un elemento secondario piastriforme in alluminio che presenta, su una sua faccia, una sostanza adesiva mediante la quale viene attuata la connessione dell'elemento tubolare, conformato a serpentino, in alluminio, all'elemento secondario piastriforme e, sull'altra faccia, uno strato adesivo con cui viene attuata la connessione dell'elemento piastriforme all'involucro della cella. L'elemento tubolare, in questi tipi di evaporatori, è talvolta opportunamente schiacciato in modo tale da incrementare la superficie di contatto con l'elemento piastriforme, ovvero da incrementare la superficie di scambio termico per conduzione tra l'elemento tubolare e l'elemento piastriforme.
Questi tipi di evaporatori denotano l'inconveniente di richiedere l'impiego di materiale pregiato che presenta costi di acquisto relativamente elevati. Inoltre, per il fatto che il contatto tra l'elemento piastriforme e l'elemento tubolare avviene con l'interposizione di uno strato di materiale adesivo, si riscontra una penalizzazione nella trasmissione termica e quindi si ha una resa termodinamica ridotta. Un ulteriore inconveniente riscontrabile con questo tipo di evaporatore è rappresentato dal fatto che le curve dell'elemento tubolare non sono connesse all'elemento piastriforme, o lo sono in modo labile e scarsamente efficace per lo scambio termico.
Inoltre, il posizionamento di questi tipi di evaporatori sulla cella frigorifera risulta laborioso e richiede una manualità molto accentuata.
Un altro tipo di evaporatore attualmente impiegato prevede che, ri-spetto al modello sopra esposto, si aggiunga, in corrispondenza dei tratti diritti dell'elemento tubolare, una striscia di nastro adesivo con una disposizione "a tenda". Questo tipo di evaporatore denota gli stessi problemi di quello precedentemente descritto con in più il fatto che, tra il nastro adesivo e l'elemento piastriforme, si possono verificare degli accu-muli di aria umida che danno origine a condense le quali possono ghiacciare alterando il contatto tra l'elemento tubolare e l'elemento piastriforme.
Un altro tipo di evaporatore è costituito da un elemento piastriforme in acciaio e da un elemento tubolare anch'esso in acciaio, costituito da un tubo con rilievi esterni spiralati, che è connesso all'elemento pia-striforme mediante un procedimento di elettrosaldatura che ottiene l'ade-sione dell'elemento tubolare all'elemento piastriforme in corrispondenza delle zone dei rilievi spiralati del tubo che sono a contatto con una fac-cia dell'elemento piastriforme.
Questo tipo di evaporatore, benché consenta l'impiego di materiali che presentano costi inferiori rispetto ai costi degli evaporatori precedentemente descritti, denota problemi nella conservazione della planarità del complesso costituito dall'elemento tubolare e dall'elemento piastriforme. Un altro inconveniente di questo tipo di evaporatore è rappresenta-to dalla necessità di operare una lavorazione aggiuntiva di spiralatura di elemento tubolare che richiede l'impiego di macchine specifiche e che quindi incrementa inevitabilmente i costi di produzione.
Un altro tipo ancora di evaporatore attualmente proposto è costituito da un elemento piastriforme in lamiera di acciaio zincata o alluminata o di lamiera di alluminio ad una faccia del quale è fissato, mediante collante, un elemento tubolare zincato o alluminato o in alluminio. Questo tipo di evaporatore presenta il problema di una non ottima tenuta del collante utilizzato per la connessione dell'elemento tubolare all'elemento piastriforme, ed uno scambio termico non pienamente soddisfacente tra l'elemento piastriforme e l'elemento tubolare. Inoltre questo tipo di evaporatore richiede un'elevata precisione nel posizionamento dell'elemento tubolare sulla striscia di collante che viene utilizzato per il suo fissaggio all'elemento piastriforme.
Un altro tipo ancora di evaporatore è costituito da un elemento piastriforme in lamiera di alluminio che è appositamente deformata in modo tale da creare, sul suo lato che è destinato ad essere applicato all'involucro della cella frigorifera, degli alloggiamenti avvolgenti l'elemento tubolare, costituito da un tubo in acciaio alluminato o zincato, oppure in alluminio, all'interno del quale passa il fluido di lavoro dell'apparecchio frigorifero. Questo tipo di evaporatore denota l'inconveniente di richiedere l'impiego di materiali che presentano costi relativamente elevati, nonché il problema di non poter attuare una intima adesione o una adesione di contatto completa dell'elemento piastriforme alle curve dell'elemento tubolare. Inoltre, con questo tipo di evaporatore, negli alloggiamenti per l'elemento tubolare, tra l'elemento piastriforme e la parete esterna dell'involucro della cella frigorifera, risultano definite cavità all'interno delle quali può accumularsi umidità che può essere dannosa in quanto può dar luogo alla formazione di ghiaccio che agisce come cuneo di distacco sia tra l'elemento tubolare e l'elemento piastriforme sia tra l'elemento piastriforme e la superficie dell'involucro della cella frigorifera.
I condensatori attualmente impiegati per apparecchi frigoriferi di uso domestico sono sostanzialmente di tre tipi.
Un primo tipo di condensatore è costituito da una pluralità di elementi tubolari, che si sviluppano a serpentino, all'interno dei quali viene fatto circolare il fluido di lavoro dell'apparecchio frigorifero e ai quali è applicata, mediante saldatura, una pluralità di fili che hanno la funzione di incrementare la superficie di scambio termico dell'elemento tubolare.
Questo tipo di condensatore presenta un buon rendimento di scambio termico ma denota l'inconveniente di presentare costi di produzione elevati particolarmente per il fatto che viene richiesta l'esecuzione di un elevato numero di saldature.
Un secondo tipo di condensatore comprende un elemento piastriforme che è deformato in modo tale da definire una pluralità di alloggiamenti all'interno dei quali è disposto l'elemento tubolare nel quale passa il fluido di lavoro dell'apparecchio frigorifero. Questo tipo di evaporatore presenta costi di produzione contenuti, in quanto non richiede l'esecuzione di saldature, ma denota l'inconveniente di presentare un rendimento di scambio termico ridotto a seguito della ridotta adesione tra l'elemento tubolare e l'elemento piastriforme.
Un terzo tipo di condensatore è costituito da più spezzoni di elementi piastriformi che presentano, in corrispondenza di due lati perimetrali opposti, sedi conformate sostanzialmente ad omega che vengono affacciate alle sedi degli spezzoni piastriformi contigui in modo tale da definire delle sedi all'interno delle quali passa l'elemento tubolare nel quale circola il fluido di lavoro dell'apparecchio frigorifero. I vari spezzoni piastriformi vengono saldati in prossimità delle deformazioni ad omega in modo tale da ottenere un contatto per adesione con la superficie laterale esterna dell'elemento tubolare.
Questi tipi di condensatori presentano un buon rapporto tra costo di produzione e rendimento di scambio termico, ma hanno un rendimento di scambio termico comunque penalizzato rispetto ai condensatori con una pluralità di fili in quanto il contatto per adesione tra l'elemento tubolare e gli spezzoni piastriformi penalizza comunque la trasmissione del calore dall'elemento tubolare agli spezzoni piastriformi.
Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti realizzando uno scambiatore di calore per apparecchi frigoriferi che, a seconda delle esigenze, possa essere utilizzato come evaporatore oppure come condensatore e che presenti ridotti costi di produzione assicurando, al tempo stesso, un elevato rendimento di scambio termico.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare uno scambiatore di calore nel quale la connessione tra l'elemento tubolare, all'interno del quale viene fatto circolare il fluido di lavoro dell'apparecchio frigorifero, e l'elemento piastriforme sia di natura intima con un contatto garantito che risulti inalterabile nel tempo.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare uno scambiatore di calore che, nell'impiego come evaporatore, possa essere applicato in modo completo alla parete di fondo della cella frigorifera e in modo tale da escludere con sicurezza la possibilità di zone di non contatto tra le due superfici se non per piccolissime estensioni garantendo in tal modo un'elevata resa di scambio termico.
Un ulteriore scopo del trovato è quello di realizzare uno scambiatore di calore per apparecchi frigoriferi che possa essere prodotto con cicli di tipo standardizzato e ad elevata automazione.
Non ultimo scopo del trovato è quello di realizzare uno scambiatore di calore che, nella realizzazione come evaporatore, limiti il pericolo di un accumulo di umidità tra l'elemento piastriforme e l'elemento tubolare.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che megli appariranno in seguito, sono raggiunti da uno scambiatore di calore per apparecchi frigoriferi, particolarmente per apparecchi frigoriferi per uso domestico, comprendente almeno un elemento piastriforme ed un elemento tubolare per il fluido di lavoro dell'apparecchio frigorifero, detto elemento tubolare essendo connesso ad una faccia di detto elemento piastriforme, caratterizzato dal fatto che detto elemento piastriforme presenta, nelle zone interessate da detto elemento tubolare, porzioni in rilievo in corrispondenza delle quali detto elemento tubolare è saldato a detto elemento piastriforme.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, dello scambiatore di calore secondo il trovato, illustrate, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra, in vista prospettica, uno scambiatore di calore secondo il trovato, nella realizzazione come evaporatore;
la figura 2 illustra, in vista prospettica, una porzione dell'evaporatore illustrato nella figura 1 con asportato un tratto dell'elemento tu-bolare per maggiore chiarezza;
la figura 3 è una sezione ingrandita della figura 1 eseguita lungo l'asse III—III;
la figura 4 illustra lo scambiatore di calore in una prima forma di esecuzione come condensatore, visto di fronte;
la figura 5 illustra una porzione del condensatore illustrato nella figura 4, in vista prospettica;
la figura 6 illustra una seconda forma di esecuzione dello scambiatore di calore secondo il trovato nella realizzazione come condensatore, visto di fronte;
la figura 7 illustra, in vista prospettica, una porzione del condensatore illustrato nella figura 6;
la figura 8 illustra, in vista prospettica, una porzione di una terza forma di esecuzione dello scambiatore di calore secondo il trovato nella realizzazione come condensatore.
Con riferimento alle figure da 1 a 3, lo scambiatore di calore secondo il trovato, nella realizzazione come evaporatore, indicato globalmente con il numero di riferimento 1, comprende un elemento piastriforme 2 ed un elemento tubolare 3 che è connesso ad una faccia dell'elemento piastriforme 2.
L'elemento piastriforme 2 è preferibilmente costituito da una lamiera di acciaio, ma potrebbe anche essere costituito da un laminato di altro materiale metallico.
L'elemento tubolare 3 è preferibilmente costituito da un tubo in ac-ciaio, ma potrebbe anche essere realizzato in un altro tipo di materiale metallico.
Secondo il trovato, l'elemento piastriforme 2 presenta, in corrispondenza delle zone che sono destinate ad essere intimamente connesse all'elemento tubolare 3, porzioni in rilievo 2a in corrispondenza delle quali l'elemento tubolare 3 è saldato all'elemento piastriforme 2.
L'elemento tubolare 3 si sviluppa secondo un percorso a serpentino e le porzioni 2a in rilievo dell'elemento piastriforme 2 possono essere op-portunamente previste anche in corrispondenza delle curve 3a dell'elemento tubolare 3 in modo tale da garantire la saldatura dell'elemento tubolare 3 all'elemento piastriforme 2 anche in corrispondenza di tali curve.
Le porzioni 2a possono essere ottenute, in modo semplice, mediante un'operazione di deformazione plastica dell'elemento piastriforme 2, ad esempio mediante un'operazione di formazione di bugne di dimensioni singo-larmente molto ridotte e comunque tali da rappresentare globalmente una superficie percentualmente molto ridotta rispetto alla totale superficie dell'elemento piastriforme 2 e pure tali da mantenere inalterata la planarità dell'elemento piastriforme 2 sia in fase di formatura delle bugne sia in fase di saldatura dell'elemento piastriforme 2 e dell'elemento tubolare 3.
Le porzioni 2a potranno svilupparsi secondo tratti rettilinei che possono essere sostanzialmente perpendicolari o paralleli all'asse dell'elemento tubolare 3, nelle varie zone del suo sviluppo, oppure secondo rilievi circolari o di altra forma o comunque idonei alla saldatura del-l'elemento tubolare 3.
Nella realizzazione come condensatore illustrata nelle figure 4 e 5, lo scambiatore di calore secondo il trovato è realizzato sostanzialmente come nella versione evaporatore, descritta in riferimento alle figure da 1 a 3, con l'eventuale aggiunta, nelle zone dell'elemento piastriforme 2 che non sono occupate dall'elemento tubolare, di alette 4 per incrementare la ventilazione naturale. Tali alette 4 possono essere ottenute ad esempio mediante semplice tranciatura e deformazione dell'elemento piastriforme 2.
Nelle figure 4 e 5, per gli elementi che corrispondono sostanzialmente agli elementi già precedentemente descritti in riferimento alle figure da 1 a 3, si sono mantenuti gli stessi numeri di riferimento.
Nella forma di esecuzione come condensatore illustrata nelle figure 6 e 7, l'elemento piastriforme, indicato globalmente con il numero di rife-rimento 2, è costituito da più segmenti piastriformi 8 che sono connessi reciprocamente con sovrapposizione di un loro lato perimetrale.
In corrispondenza della zona di un segmento piastriforme 8 che è destinata a sovrapporsi alla zona perimetrale del segmento piastriforme 8 contiguo, tale segmento piastriforme può presentare, come illustrato in particolare nella figura 7, una zona deformata 8a che definisce una sede nella quale viene alloggiato un tratto dell'elemento tubolare 3. Su tale zona deformata 8a, in corrispondenza delle zone che risultano affacciate all'elemento tubolare 3, vengono previste, in modo analogo a quanto descritto in riferimento alle forme di esecuzione precedenti, porzioni in rilievo 2a, sul lato rivolto verso l'elemento tubolare 3, in corrisponden-za delle quali l'elemento tubolare 3 viene saldato al segmento piastriforrae 8. La stessa cosa viene prevista sulla porzione perimetrale del segmento piastriforrae 8 contiguo che è destinata ad affacciarsi alla porzione deformata 8a.
In corrispondenza delle porzioni 2a l'elemento tubolare 3, come già descritto in riferimento alle forme di esecuzione precedenti, è saldato ai segmenti piastriformi 8 e tale saldatura, oltre ad ottenere l'adesione dell'elemento tubolare 3 ai segmenti piastriformi 8, ottiene anche la re-ciproca connessione dei segmenti piastriformi 8 tra loro.
Nella forma di esecuzione come condensatore illustrata nella figura 8, l'elemento piastriforme, indicato globalmente con il numero di riferi-mento 2, è ancora costituito da una pluralità di segmenti piastriformi 9 che sono connessi reciprocamente, mediante sovrapposizione, in corrispon-denza di due lati perimetrali opposti. In tale forma di esecuzione, nella zona di reciproca sovrapposizione, i segmenti piastriformi 9 presentano una deformazione ad omega 9a che definisce una sede all'interno della qua-le è alloggiato l'elemento tubolare 3. In corrispondenza di tale deformazione ad omega 9a, sono previste, in modo analogo a quanto descritto in riferimento alle forme di esecuzione precedenti, porzioni in rilievo 2a che sporgono in direzione dell'elemento tubolare 3 e in corrispondenza delle quali l'elemento tubolare 3 è saldato ai segmenti piastriformi 9.
In aggiunta, si potranno prevedere punti di saldatura 10 che uniscono tra loro i vari segmenti piastriformi 9. In tal modo, il presente trovato migliora una delle tecniche note.
Anche nelle forme di esecuzione illustrate nelle figure da 6 a 8, sui segmenti piastriformi 9 si potranno prevedere alette 4 che favoriscono la ventilazione naturale.
In pratica, lo scambiatore di calore secondo il trovato può essere semplicemente prodotto partendo da una lamiera di acciaio o di altro materiale metallico che viene opportunamente sottoposta a bugnatura, ad esem-pio durante la stessa lavorazione di tranciatura o scantonatura e di even-tuale deformazione plastica, come descritto in riferimento alle figure da 6 a 8, in modo tale che sulla faccia dell'elemento piastriforme sulla quale è destinato ad essere posizionato l'elemento tubolare 3, risultino le porzioni in rilievo 2a opportunamente distanziate tra loro.
Successivamente, l'elemento tubolare 3 viene appoggiato sulle porzio-ni 2a e viene connesso all'elemento piastriforme 2 mediante elettrosaldatura avendo l'accortezza che l'elemento tubolare 3 e l'elemento piastriforme 2 vengano a contatto continuo lungo una generatrice del tubo stesso, oltre al contatto intimo (fusione) garantito dai punti di saldatura, in corrispondenza dei quali parte della superficie di scambio secondaria (elemento piastriforme 2) diviene primaria proprio per la continuità mate-riale che si realizza in conseguenza delle saldature.
Successivamente, qualora l'elemento piastriforme 2 e l'elemento tubolare 3 siano realizzati in acciaio, si procede ad un trattamento superfi-ciale con zincatura, o cataforesi, o altre tecniche di trattamento super-ficiale di tipo noto per ottenere un'ottimale resistenza alla corrosione.
Lo scambiatore di calore secondo il trovato, grazie all'elevato nume-ro di zone di contatto intimo tra l'elemento tubolare 3 e l'elemento piastriforme 2 a seguito dell'elettrosaldatura a punti eseguita in corrispondenza delle zone di appoggio dell'elemento tubolare 3 sulle porzioni in rilievo 2a dell'elemento piastriforme 2, nonché all'accostamento dell'elemento tubolare 3 all'elemento piastriforme 2 nelle zone comprese tra i punti di saldatura, garantisce un'elevata efficienza nello scambio termico tra l'elemento tubolare 3 e l'elemento piastriforme 2 assicurando anche nel tempo un elevato rendimento durante il funzionamento.
E' da notare che, nell'esecuzione come evaporatore, lo scambiatore di calore è destinato ad essere connesso con la faccia dell'elemento piastriforme 2, che non è occupata dall'elemento tubolare 3, alla parete esterna dell'involucro che delimita la cella frigorifera. In questo modo, si ottiene un completo isolamento dell'elemento tubolare 3 dalla parete della cella frigorifera evitando il contatto dell'elemento tubolare con l'umidità che può filtrare, per permeabilità, attraverso la parete che delimita la cella frigorifera. Viene così evitata la formazione di condensa tra l'elemento piastriforme 2 e l'elemento tubolare 3 dell'evaporatore.
L'applicazione dell'evaporatore alla cella frigorifera viene completata, in modo noto, da un'iniezione di materiale espanso o schiumata che riveste l'evaporatore sul suo lato opposto rispetto alla cella frigorifera.
E' da notare che lo scambiatore di calore secondo il trovato, non richiedendo lavorazioni particolari dell'elemento tubolare, bensì richiedendo semplicemente delle operazioni di semplice e rapida esecuzione sull'elemento piastriforme, può essere prodotto con macchinari di tipo standardizzato e quindi con costi di produzione contenuti.
Si è in pratica constatato come lo scambiatore di calore secondo il trovato assolva pienamente il compito prefissato in quanto è in grado di assicurare un elevato rendimento di scambio termico, ridotti costi di pro-duzione ed è, nell<1>utilizzo come evaporatore, praticamente esente da problemi di formazione di condensa e di corrosione.
Lo scambiatore di calore così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigen-ze e lo stato della tecnica.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Scambiatore di calore per apparecchi frigoriferi, particolarmente per apparecchi frigoriferi per uso domestico, comprendente almeno un elemento piastriforme ed un elemento tubolare per il fluido di lavoro dell'apparecchio frigorifero, detto elemento tubolare essendo connesso ad una faccia di detto elemento piastriforme, caratterizzato dal fatto che detto elemento piastriforme presenta, nelle zone interessate da detto elemento tubolare, porzioni in rilievo in corrispondenza delle quali detto elemento tubolare è saldato a detto elemento piastriforme.
  2. 2. Scambiatore di calore, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento tubolare si sviluppa su detto elemento piastriforme secondo un percorso a serpentino.
  3. 3. Scambiatore di calore, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette porzioni in rilievo sono definite da bugnature di detto elemento piastriforme sporgenti dalla sua faccia connessa a detto elemento tubolare.
  4. 4. Scambiatore di calore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette porzioni in rilievo interessano anche i tratti curvi di detto elemento tubolare.
  5. 5. Scambiatore di calore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette porzioni in rilievo si sviluppano secondo tratti sostanzialmente rettilinei trasversalmente all'asse di detto elemento tubolare.
  6. 6. Scambiatore di calore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette porzioni in rilievo si sviluppano secondo tratti sostanzialmente rettilinei parallelamente all'asse di detto elemento tubolare.
  7. 7. Scambiatore di calore, secondo una o più delle rivendicazioni pre-cedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento tubolare, nella zona compresa tra due di dette porzioni in rilievo contigue, si sviluppa in aderenza a detto elemento piastriforme.
  8. 8. Scambiatore di calore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette porzioni in rilievo presentano una conformazione sostanzialmente circolare.
  9. 9. Scambiatore di calore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento piastriforme e detto elemento tubolare sono realizzati in acciaio.
  10. 10. Scambiatore di calore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento piastriforme e detto elemento tubolare sono realizzati in acciaio trattato superficialmente.
  11. 11. Scambiatore di calore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento piastriforme è costituito da più segmenti piastriformi reciprocamente sovrapposti in corrispondenza di due lati perimetrali opposti.
  12. 12. Scambiatore di calore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti segmenti piastriformi presentano, nelle zone di reciproca sovrapposizione, una deformazione defi-nente una sede alloggiante tratti di detto elemento tubolare.
  13. 13. Scambiatore di calore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti segmenti piastriformi presentano, in corrispondenza delle zone affacciate a detto elemento tubolare, dette porzioni in rilievo e dal fatto che detti segmenti piastriformi sono reciprocamente connessi dalla saldatura con detto elemento tubolare in corrispondenza di dette porzioni in rilievo.
  14. 14. Scambiatore di calore, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento piastriforme presenta, nelle zone non occupate da detto elemento tubolare, alette di aerazione.
  15. 15. Procedimento per la produzione di scambiatori di calore per apparecchi frigoriferi, caratterizzato dal fatto di consistere: nell'assoggettare a deformazione plastica almeno un elemento piastriforme, in materiale elettrosaldabile, in zone prefissate per definire porzioni in rilievo su una faccia di detto elemento piastriforme; nel posizionare, su detta faccia dell'elemento piastriforme, un elemento tubolare, in materiale elettrosaldabile, appoggiandolo su dette porzioni in rilievo e nell1eseguire la connessione di detto elemento tubolare a detto elemento piastriforme mediante elettrosaldatura a punti interessante le zone di appoggio di detto elemento tubolare su detto elemento piastriforme.
  16. 16. Scambiatore di calore per apparecchi frigoriferi, particolarmente per apparecchi frigoriferi per uso domestico, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.
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