ITMI951538A1 - Procedimento ed impianto per la disidratazione di foraggio particolarmente per la disidratazione dell'erba medica - Google Patents

Procedimento ed impianto per la disidratazione di foraggio particolarmente per la disidratazione dell'erba medica Download PDF

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ITMI951538A1
ITMI951538A1 IT95MI001538A ITMI951538A ITMI951538A1 IT MI951538 A1 ITMI951538 A1 IT MI951538A1 IT 95MI001538 A IT95MI001538 A IT 95MI001538A IT MI951538 A ITMI951538 A IT MI951538A IT MI951538 A1 ITMI951538 A1 IT MI951538A1
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Abstract

Il presente trovato si riferisce ad un procedimento e ad un impianto per la disidratazione di foraggio, particolarmente per la disidratazione dell'erba medica. Il procedimento consiste nell'immettere il foraggio da disidratare in un essiccatoio con un tempo di permanenza e con una temperatura atti ad ottenere l'essiccazione almeno parziale delle foglie di foraggio. Il foraggio, in uscita dall'essiccatoio, viene assoggettato ad un'operazione di separazione delle foglie dai gambi e le foglie ed i gambi, così separati, vengono successivamente assoggettati ad ulteriori trattamenti separatamente le une dagli altri.

Description

DESCRIZIONE
Il presente trovato ha come oggetto un procedimento ed un impianto per la disidratazione di foraggio, particolarmente per la disidratazione dell'erba medica.
Sono noti procedimenti ed impiantì per eseguire la disidratazione di svariate tipologie di foraggio. In particolare, per quanto concerne la disidratazione dell'erba medica, sono attualmente impiegati due tipi di procedimenti e, più particolarmente, un procedimento che consiste nell'eseguire l'essiccazione a bassa temperatura ed un procedimento che consiste nell 'eseguire l'essiccazione ad alta temperatura.
Per eseguire l'essiccazione dell'erba medica a bassa temperatura, vengono impiegati essiccatoi nei quali l'erba viene caricata automaticamente mediante un aspo rotante ed immessa all'interno dell'essiccatoio ove cade, con spessore sottile e uniforme, sul nastro o tappeto trasportatore di rete metallica speciale e fornito di pettini convogliatori. Il tappeto o nastro trasportatore si muove lentamente verso le bocche di immissione dell'aria calda che proviene da un forno o caldaia, rovesciando poi il foraggio semisecco su un secondo trasportatore più basso che riporta l'erba nella corsa di ritorno verso la stessa testata dell'apparecchio ove giunge completamente essiccato. La velocità dei trasportatori può essere regolata automaticamente attraverso relè termoelettrici che controllano anche la temperatura dell'aria calda. La durata dell'essiccazione, con una temperatura all'interno dell'essiccatoio che può variare sostanzialmente tra 130°C e 200°C, è compresa tra i 15 e 25 minuti, a seconda del contenuto in acqua dell'erba e del tipo di impianto.
La disidratazione ad alta temperatura viene eseguita con essiccatoi che sono formati da un lungo tamburo rotante, nel quale la movimentazione del foraggio è assicurata da organi a forca o pettine. L'aria riscaldata nella caldaia viene aspirata a forte velocità da un ventilatore all'interno del tamburo ove avviene una disidratazione omogenea e rapidissima delle foglie, con una durata di circa 1-2 secondi, che sono subito evacuate dalla corrente d'aria, mentre l'essiccazione degli steli dell'erba medica richiede circa 3 minuti.
Il foraggio, in uscita dall'essiccatoio, passa in un ciclone di raffreddamento ove la sua temperatura viene abbassata fino alla temperatura ambiente e viene poi sottoposto a macinazione per ottenere un prodotto in farina, eventualmente compressa, successivamente in formelle o cubetti.
La disidratazione dell'erba medica è finalizzata al mantenimento, quanto più possibile, del contenuto in proteine, caroteni, vitamine, calcio e fosforo presenti nel prodotto fresco e che andrebbero perduti in gran parte con un'essiccazione di tipo naturale.
Le farine di erba medica disidratata ad alta temperatura vengono impiegate largamente nella preparazione di miscele bilanciate di mangimi, non tanto come apportatrici di energia netta quanto come eccellenti integratori delle razioni in proteine, carotene, in calcio, in vitamine del complesso B e in microelementi minerali.
I procedimenti attualmente impiegati per la disidratazione di foraggio, particolarmente per la disidratazione di erba medica, benché siano in grado di conservare in buona parte le sostanze nutritive, le proteine, i caroteni e le vitamine presenti nel foraggio verde, denotano l'inconveniente di dar luogo ad un prodotto nel quale tali sostanze sono notevolmente diluite all'interno della massa costituita dalle fibre dei gambi notevolmente più povere di tali sostanze rispetto alle foglie.
A causa di questo fatto, nella preparazione di miscele bilanciate di mangimi, si rende molto spesso necessario, unitamente all'erba medica disidratata, provvedere all'aggiunta di opportuni additivi che incidono notevolmente sui costi di produzione di tali miscele.
Inoltre, nei sistemi tradizionali di disidratazione, i due prodotti costituiti dalle foglie e dai gambi normalmente coesistono durante tutto il processo di disidratazione, ovvero, le foglie e gli steli, pur rimanendo in taluni impianti ad alta temperatura in contatto con l'aria calda per tempi diversi, inevitabilmente alla fine del processo tendono sempre ad arrivare con umidità notevolmente diverse, anche perchè gli impianti di tipo noto, pur avendo alcuni parametri variabili, come ad esempio la quantità di calore nella caldaia, quantità e velocità dell'aria di processo, velocità di rotazione del tamburo rotante, ecc., difficilmente riescono ad essere combinati a tal punto da permettere che sempre, durante tutto il trascorrere del tempo del funzionamento di questi impianti, mutando sensibilmente sia le caratteristiche dell'erba che quelle climatiche ambientali, questi due componenti essenziali risultino alla fine entrambi sempre al giusto grado di umidità.
Pertanto, essendo le foglie molto più delicate dei gambi e contenendo la quasi totalità degli elementi nobili della pianta, si ha sempre che le umidità medie del prodotto finale risultano dalla combinazione di foglie troppo secche e gambi ancora molto umidi per poter raggiungere un contenuto medio di umidità che consenta la macinazione e la pellettatura.
In pratica, negli impianti di disidratazione di tipo tradizionale si verifica una scottatura o bruciatura delle foglie ed un contenuto di umidità ancora elevato, al termine del processo, dei gambi per poter avere umidità medie accettabili. A seguito di questo fatto, le foglie, con i procedimenti di disidratazione di tipo tradizionale, subiscono perdite irreparabili di grosse percentuali di prodotti nobili, quali vitamine, caroteni, pigmenti se non addirittura proteine.
Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti realizzando un procedimento che consenta di attuare la disidratazione di foraggi, in particolare la disidratazione dell'erba medica, ottenendo un prodotto notevolmente più ricco di proteine, carotene, vitamine, calcio e fosforo rispetto ai prodotti ottenibili con i procedimenti di disidratazione attualmente impiegati.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare un procedimento che consenta di ottenere un prodotto in grado di ridurre sensibilmente l'impiego di additivi o correttivi, di costi maggiori, nelle miscele bilanciate di mangimi.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un procedimento che consenta di ottenere un prodotto alimentare di qualità superiore con costi di produzione comparabili con i costi di produzione dei prodotti derivati dalla disidratazione di erba medica attualmente utilizzati.
Un ulteriore scopo del trovato è quello di realizzare un impianto di semplice esecuzione per l'attuazione del procedimento secondo il trovato.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un procedimento per la disidratazione di foraggio, particolarmente per la disidratazione dell'erba medica, consistente nell'immettere il foraggio da disidratare in un essiccatoio con un tempo di permanenza e con una temperatura atti ad ottenere l'essiccazione almeno parziale delle foglie del foraggio, caratterizzato dal fatto che il foraggio, in uscita da detto essiccatoio, viene assoggettato ad un'operazione di separazione delle foglie dai gambi e dal fatto che le foglie ed i gambi, così separati, vengono assoggettati ad ulteriori trattamenti separatamente le une dagli altri.
Per l'esecuzione del procedimento secondo il trovato viene preferibilmente impiegato un impianto, caratterizzato dal fatto di comprendere un essiccatoio di foraggio collegato con la sua bocca di uscita del foraggio, almeno parzialmente essiccato, a mezzi di separazione dei gambi dalle foglie.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del procedimento, nonché dell'impianto per la sua esecuzione, secondo il trovato, illustrata, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra schematicamente l'impianto per l'esecuzione del procedimento secondo il trovato;
la figura 2 illustra schematicamente un componente dell'impianto secondo il trovato, rappresentato in sezione.
Con riferimento alle figure citate, l'impianto per l'esecuzione del procedimento secondo il trovato, indicato globalmente con il numero di riferimento 1, comprende un essiccatoio di foraggio che può essere costituito ad esempio da un essiccatoio ad alta temperatura di tipo noto che si compone sostanzialmente di un tamburo 3 rotante attorno al suo asse orizzontale.
Un'estremità assiale del tamburo 3 è connessa all'uscita di una caldaia 4, anch'essa di tipo noto, che viene utilizzata per convogliare internamente al tamburo 3 un flusso di aria calda.
Preferibilmente, la temperatura dell'aria in ingresso nel tamburo 3 è compresa sostanzialmente tra 800*C e 1000’C.
In corrispondenza della stessa estremità assiale del tamburo 3, è inoltre prevista una bocca 5 attraverso la quale il foraggio da essiccare, costituito preferibilmente da erba medica, viene convogliato internamente all'essiccatoio 2.
Il tamburo 3 è provvisto, in modo di per sè noto, sulla sua superficie interna, di pale radiali che assicurano la movimentazione del foraggio, immesso attraverso la bocca 5, mentre l'avanzamento progressivo lungo l'asse del tamburo 3 viene provocato dal flusso di aria calda che trasporta le parti del foraggio il cui peso si riduce a seguito della progressiva essiccazione.
L'altra estremità assiale del tamburo 3 è connessa ad una camera di decantazione 6 all'interno della quale viene raccolto il foraggio almeno parzialmente essiccato. L'estremità superiore della camera di decantazione 6 è collegata, attraverso un condotto 7, ad un ciclone 8, di tipo all'interno del quale viene eseguita la separazione dei fumi ricchi di umidità dalle particelle più volatili di foraggio in sospensione. L'uscita del ciclone 8 è collegata, attraverso un condotto 9, lungo il quale è disposta una ventola 10, ad un cammino 31.
La ventola 10 garantisce il corretto flusso di aria calda dalla caldaia 4 attraverso il tamburo 3 e attraverso la camera di decantazione 6.
Lo scarico inferiore del ciclone 8, attraverso il quale vengono evacuate le particelle di foraggio separate dai fumi, è collegato, attraverso un condotto 11, ad un condotto 25, come meglio apparirà in seguito.
La camera di decantazione è collegata, in prossimità del suo fondo, ad un condotto 12 attraverso il quale vengono evacuate le parti meno volatili del foraggio.
Il condotto 12 è collegato a mezzi di separazione delle foglie dai gambi che comprendono un mulino 13 ed un tunnel di selezione 14.
Il mulino 13 può essere costituito semplicemente da un mulino di tipo noto che esegue il distacco delle foglie dai gambi e la frammentazione parziale degli stessi gambi.
Il tunnel di selezione 14 comprende una camera a sviluppo orizzontale all'interno della quale viene fatto fluire un flusso di aria. Una zona superiore del tunnel di selezione 14 è collegata con il condotto 15 che esce dal mulino 13 e, in prossimità del fondo di tale camera, è disposta una pluralità di deflettori mobili 16.
Inferiormente ai deflettori mobili 16, sono disposte in sequenza, lungo lo sviluppo orizzontale del tunnel di selezione 14, tre tramogge, contrassegnate rispettivamente con i numeri di riferimento 17, 18, 19.
La tramoggia 17, che è disposta a monte delle camere 18 e 19 secondo il flusso seguito dall'aria internamente al tunnel di selezione 14, è destinata a ricevere le parti più pesanti del materiale proveniente dal mulino 13, ovvero i gambi più umidi.
La tramoggia 18, che è situata tra la tramoggia 17 e la tramoggia 19, è destinata a ricevere i gambi meno umidi, ovvero al giusto grado di essiccazione, mentre la tramoggia 19 che è situata più a valle delle tramogge 17 e 18 secondo il senso di avanzamento dell'aria internamente al tunnel di selezione 14, è destinata a ricevere le parti più leggere del materiale macinato immesso internamente al tunnel di selezione 14, ovvero le foglie essiccate.
L'uscita del tunnel di selezione 14 è collegata, attraverso il condotto 20, ad un ciclone 21 la cui uscita è poi connessa ad una coppia di filtri 22 e 23.
L'estremità inferiore del ciclone 21, come pure l'uscita dei materiale trattenuto dai filtri 22 e 23, è collegata ad un condotto 24 che raccoglie le polveri separate dal flusso di aria che funge da fluido di trasporto internamente al tunnel di selezione 14.
L'estremità inferiore della tramoggia 19 è collegata ad un condotto 25, nel quale confluisce anche il condotto 24, che convoglia le foglie essiccate ad una pressa 26 mediante la quale viene eseguita la pellettizzazione delle foglie.
In alternativa, il condotto 25 può essere collegato ad un mulino di macinazione per la produzione di farina di foglie di foraggio, a seconda delle esigenze.
La tramoggia 18 è collegata, attraverso un condotto 27, ad un ulteriore mulino 28 che esegue lo sminuzzamento fine dei gambi meno umidi che, una volta triturati, vengono convogliati anch'essi ad una pressa di pellettizzazione 29.
La tramoggia 17 è invece collegata ad un condotto 30 attraverso il quale i gambi più umidi vengono riconvogliati alla bocca di ingresso 5 dell'essiccatoio 2.
In alternativa, il condotto 30 può alimentare i gambi più umidi ad un secondo essiccatoio composto anch'esso da un tamburo rotante l'uscita del quale è collegata al condotto 27. Nel caso venga previsto un secondo essiccatoio, il tunnel di selezione potrà avere, sul fondo, eventualmente due sole tramogge per la raccolta separata delle foglie e dei gambi sia più umidi che meno umidi da convogliare insieme al secondo essiccatoio.
Per il funzionamento del secondo essiccatoio, potrà inoltre essere utilizzata parzialmente o totalmente l'aria calda in uscita dall'essiccatoio 2.
Il funzionamento dell'impianto nell'esecuzione del procedimento secondo il trovato è il seguente.
Il foraggio, dopo la falciatura, viene immesso nell'essiccatoio 2, attraverso la bocca 5. All'interno dell'essiccatoio, ad una temperatura sostanzialmente compresa tra 800°C e 1000° e con tempi di permanenza variabili a seconda delle esigenze, si ottiene l'essiccazione delle foglie di foraggio, con un'umidità residua media pari preferibilmente a circa il 15-20%, mentre i gambi subiranno un'essiccazione variabile a seconda delle loro dimensioni, ovvero con un essiccazione più marcata per i gambi di dimensioni minori e meno marcata per i gambi di dimensioni maggiori.
In uscita dall'essiccatoio 2, il foraggio parzialmente essiccato, giunge alla camera di decantazione 6, dalla quale, attraverso il condotto 12, viene convogliato al mulino 13.
Le eventuali particelle di foglie in sospensione che vengono trasportate dal flusso di aria calda internamente all'essiccatoio 2, vengono recuperate mediante ciclonatura dal ciclone 8 e vengono convogliate al condotto 25.
All'interno del mulino 13 viene eseguita una parziale macinatura del foraggio che ha l'effetto di ottenere il distacco pressoché di tutte le foglie essiccate, dai gambi. E' da notare che questa parziale macinatura ha anche l'effetto di frantumare i gambi portando l'umidità residua in superficie e quindi agevolando la successiva essiccazione alla quale saranno sottoposti i gambi più umidi.
Il foraggio così suddiviso viene poi convogliato nel tunnel di selezione 14, ove avviene la separazione effettiva delle foglie dai gambi più umidi e dai gambi meno umidi.
I gambi più umidi si depositano internamente alla tramoggia 17, mentre i gambi meno umidi si depositano nella tramoggia 18 e le foglie si depositano all'interno della tramoggia 19.
I gambi più umidi vengono quindi riconvogliati all'essiccatoio 2 o ad un secondo essiccatoio, mentre le parti del foraggio che sono correttamente essiccate, vengono sottoposte a pellettizzazione, oppure ulteriormente macinati per la produzione di farine.
Ε' da notare che i gambi più umidi che vengono riconvogliati internamente all'essiccatoio 2, potranno essere mischiati con nuovo foraggio fresco che viene immesso nell'essiccatoio 2 in modo tale che, mentre si esegue l'essiccazione delle foglie del foraggio verde, si ottenga anche l'ulteriore essiccazione dei gambi più umidi riimmessi nell'essiccatoio 2.
In pratica, lungo il condotto 25 si avrà una percentuale notevolmente elevata di foglie, ovvero del prodotto più pregiato in quanto maggiormente ricco di contenuto in proteine, caroteni, vitamine, calcio e fosforo che può essere utilizzato quale integratore di elevata qualità per la preparazione di miscele bilanciate di mangimi per l'alimentazione animale.
E' da notare che i gambi correttamente essiccati, a seguito di uno o più cicli di essiccazione, avranno un'umidità media attorno al 15-20% e potranno essere utilizzati anche direttamente senza passare attraverso il mulino 28.
In pratica con il procedimento secondo il presente trovato è possibile ottenere due prodotti per l'alimentazione animale dei quali: un primo prodotto costituito da un concentrato di foglie di foraggio essiccate presenti in tale primo prodotto in una percentuale superiore al 70% in peso riferito alla quantità complessiva di prodotto ed un secondo prodotto costituito da un concentrato di gambi di foraggio essiccati presenti in tale secondo prodotto in una percentuale superiore al 70% in peso riferito alla quantità complessiva del prodotto.
Si è in pratica constatato come il procedimento secondo il trovato assolva pienamente il compito prefissato in quanto consente di ottenere un prodotto primario, costituito prevalentemente da foglie di foraggio essiccate, che contiene proteine, caroteni, vitamine, calcio e fosforo, in percentuali notevolmente superiori rispetto alle percentuali ottenibili con i procedimenti di disidratazione di foraggio attualmente in uso.
A seguito di questo fatto, è possibile utilizzare tale prodotto primario direttamente per la produzione di mangimi, senza la necessità di utilizzare ulteriori additivi per arricchire il prodotto in proteine, carotene, vitamine, calcio e fosforo, con consistenti risparmi di produzione.
Benché il trovato sia stato concepito in particolare per impianti di essiccazione ad alta temperatura, potrà comunque essere applicato anche ad impianti di essiccazione a bassa temperatura.
Il procedimento, nonché l'impianto per la sua esecuzione, così concepiti, sono suscettibili di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti. Così, ad esempio il tunnel di selezione potrà avere anche un'altra struttura o sostituito con altri mezzi tecnicamente equivalenti per quanto riguarda la finalità di ottenere una selezione delle foglie dai gambi ed eventualmente dei gambi più umidi dai gambi meno umidi.
In pratica, i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (27)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per la disidratazione di foraggio, particolarmente per la disidratazione dell'erba medica, consistente nell'immettere il foraggio da disidratare in un essiccatoio con un tempo di permanenza e con una temperatura atti ad ottenere l'essiccazione almeno parziale delle foglie del foraggio, caratterizzato dal fatto che il foraggio, in uscita da detto essiccatoio, viene assoggettato ad un'operazione di separazione delle foglie dai gambi e dal fatto che le foglie ed i gambi, così separati, vengono assoggettati ad ulteriori trattamenti separatamente le une dagli altri.
  2. 2. Procedimento, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto essiccatoio è costituito da un essiccatoio a tamburo rotante alimentato con aria calda ad una temperatura sostanzialmente compresa tra 800'C e 1000’C.
  3. 3. Procedimento, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che detta operazione di separazione comprende una fase di macinatura del foraggio e una fase di selezione del foraggio macinato per la raccolta separata dei gambi più umidi, dei gambi meno umidi e delle foglie essiccate.
  4. 4. Procedimento, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i gambi più umidi, dopo detta fase di selezione, vengono riconvogliati in detto essiccatoio.
  5. 5. Procedimento, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i gambi più umidì, dopo detta fase di seiezione, vengono convogliati ad un secondo essiccatoio.
  6. 6. Procedimento, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i gambi meno umidi, dopo detta fase di selezione, vengono sottoposti a macinatura.
  7. 7. Procedimento, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i gambi meno umidi, dopo la macinatura, vengono sottoposti a pellettizzazione.
  8. 8. Procedimento, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le foglie secche, dopo detta fase di selezione, vengono sottoposte a pellettizzazione.
  9. 9. Impianto per la disidratazione di foraggio, particolarmente per la disidratazione dell'erba medica, caratterizzato dal fatto di comprendere un essiccatoio di foraggio collegato con la sua bocca di uscita del foraggio, almeno parzialmente essiccato, a mezzi di separazione dei gambi dalle foglie.
  10. 10. Impianto, secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto essiccatoio è costituito da un essiccatoio a tamburo.
  11. 11. Impianto, secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto essiccatoio presenta, in corrispondenza della sua bocca di uscita, una camera di decantazione del foraggio almeno parzialmente essiccato.
  12. 12. Impianto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di separazione dei gambi dalle foglie comprendono un mulino di macinazione per il distacco delle foglie dai gambi e un tunnel di selezione per la raccolta separata dei gambi dalle foglie.
  13. 13. Impianto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto tunnel di selezione comprende una camera a sviluppo orizzontale ed alimentata con un flusso di aria, in prossimità del fondo di detta camera essendo disposte tramogge di raccolta dei gambi e delle foglie separatamente tra loro.
  14. 14. Impianto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta camera del tunnel di selezione presenta, in prossimità del suo fondo e superiormente a dette tramogge di raccolta, una pluralità di deflettori mobili.
  15. 15. Impianto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta camera del tunnel di selezione comprende, in prossimità del suo fondo, tre tramogge di raccolta disposte in sequenza secondo il senso del flusso di aria internamente a detta camera del tunnel di selezione, delle quali: una prima tramoggia per la raccolta dei gambi più umidi, una seconda tramoggia per la raccolta dei gambi meno umidi e una terza tramoggia per la raccolta delle foglie essiccate.
  16. 16. Impianto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di separazione e di filtrazione del flusso di aria in uscita da detta camera del tunnel di selezione.
  17. 17. Impianto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta tramoggia per la raccolta delle foglie essiccate è collegata, con la sua uscita, ad una pressa di pellettizzazione.
  18. 18. Impianto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta seconda tramoggia per la raccolta dei gambi meno umidi è collegata, in uscita, ad un mulino di macinazione dei gambi meno umidi.
  19. 19. Impianto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto mulino di macinazione dei gambi meno umidi è collegato, in uscita, ad una pressa di pellettizzazione.
  20. 20. Impianto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima tramoggia di raccolta dei gambi più umidi è collegata, in uscita, all'ingresso di detto essiccatoio.
  21. 21. Impianto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta tramoggia di raccolta dei gambi più umidi è collegata, in uscita, all'ingresso di un altro essiccatoio.
  22. 22. Impianto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta camera del tunnel di selezione comprende, in prossimità del suo fondo, due tramogge di raccolta disposte in sequenza secondo il senso del flusso di aria internamente a detta camera del tunnel di selezione, delle quali: una prima tramoggia per la raccolta dei gambi ed una seconda tramoggia per la raccolta delle foglie essiccate.
  23. 23. Impianto, secondo la rivendicazione 22, caratterizzato dal fatto che detta tramoggia per la raccolta delle foglie essiccate è collegata, con la sua uscita, ad una pressa di pellettizzazione.
  24. 24. Impianto, secondo la rivendicazione 22, caratterizzato dal fatto che detta prima tramoggia per la raccolta dei gambi è collegata, con la sua uscita, ad un altro essiccatoio.
  25. 25. Prodotto per l'alimentazione animale, caratterizzato dal fatto di essere costituito da un concentrato di foglie di foraggio essiccate presenti in una percentuale superiore al 70% in peso riferito alla quantità complessiva di prodotto.
  26. 26. Prodotto per l'alimentazione animale, caratterizzato dal fatto di essere costituito da un concentrato di gambi di foraggio essiccati presenti in una percentuale superiore al 70% in peso riferito alla quantità complessiva di prodotto.
  27. 27. Procedimento ed impianto per la disidratazione di foraggio, particolarmente per la disidratazione dell'erba medica, caratterizzati dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.
ITMI951538A 1995-07-14 1995-07-14 Procedimento ed impianto per la disidratazione di foraggio, particolarmente per la disidratazione dell'erba medica IT1275556B (it)

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