ITMI942419A1 - Macchina spezzatrice/porzionatrice per pasta fresca o lievitata in genere - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: MACCHINA SPEZZATRICE/PORZIONATRICE PER PASTA FRESCA 0 LIEVITATA IN GENERE.

RIASSUNTO

La presente invenzione ha per oggetto una macchina spezzatrice porzionatrice di pasta fresca o lievitata in genere, particolarmente utile in pizzerie, panifici o pasticcerie per l'ottenimento di pezzi di pasta tutti uguali e alla grammatura desiderata.

La macchina è dotata di una serie di rulli disposti in modo da laminare l'ammasso di pasta introdotta nella tramogia trasformando la stessa in un filone "trafilato" che scende all'interno della macchina stessa.

Detto trafilato che scende a velocità costante viene tagliato a ripetizione da un coltello meccanico ottenendo le porzioni desiderate, un apposito timer o fotocellula regolano il ritmo di taglio ottenendo uno dopo l'altro i pezzi di pasta tutti uguali.

DESCRIZIONE

La presente invenzione ha per oggetto una macchina spezzatrice/porzionatrice di pasta fresca o lievitata in genere, particolarmente adatta a pizzerie, panifici o pasticcerie.

Oggigiorno si possono trovare in commercio macchine spezzatrici di varia fattura, concepite a seconda delle necessità d'impiego, anche il loro costo è molto variabile, che parte da un minimo sempre elevato per macchine destinate a pizzerie, a costi elevatissimi per macchine destinate a panifici.

Il costo di una macchina spezzatrice / porzionatrice dipende: dalla tecnologia costruttiva impiegata, dalla produzione oraria di pezzi ottenibili, dal grado di autopulenza della macchina, dalla precisione in peso (grammatura) dei pezzi ottenuti, dall'aumento di temperatura della pasta che si verifica durante la spezzatura, dal grado di compressione e nervatura subito dalla pasta durante il passaggio nei "labirinti meccanici" della macchina stessa, dalla possibilità di poter utilizzare impasti teneri e appiccicosi a impasti più duri e secchi, dalle misure d'ingombro, dalla semplicità di utilizzo, dalla possibilità di poter scegliere la grammatura desiderata senza dover sostituire parti meccaniche della macchina stessa.

Sono state realizzate macchine spezzatrici a servizio continuo o volumetriche, per esempio: una macchina a servizio continuo destinata a pizzerie, attualmente in vendita a prezzo contenuto, caratterizzata essenzialmente da un "verme metallico" rotante collocato a valle di una tramogia di caricamento, il quale serve a spingere la pasta introdotta verso un cono di uscita ed un apposito coltello rotante aderente alla base esterna del cono di cui sopra, provvede a tagliare la pasta estrusa; un micro interruttore distanziato a piacere dalla base del cono di uscita determina lo spessore del pezzo di pasta da tagliare dando l'impulso elettrico al moto/coltello non appena si verifica il contatto con il filone di pasta fuoriuscente, determinando così un cilindretto di pasta della grammatura desiderata.

Le macchine volumetriche necessitano la pesatura della quantità di pasta da dividere in un numero preciso di pezzi uguali, una combinazione di lame intersecanti determina gli spazi regolari (alveari) atti alla divisione dell'impasto in un numero preciso di pezzi, naturalmente lo spessore della pasta determina il peso unitario, un pistone idraulico o altro provvede allo spostamento contemporaneo delle lame verso l'impasto da dividere.

Le macchine spezzatrici a caricamento continuo attualmente esistenti abbisognano di parti meccaniche costose, specialmente su quelle macchine destinate ai panifici che devono avere una grande precisione di taglio ed una elevata produzione oraria di pezzi.

Macchine spezzatrici a servizio continuo tra cui quella precedentemente citata, risultano di scarsa precisione nel taglio con possibile errore di peso anche del dieci/quindici per cento tra un pezzo e l'altro, anche le operazioni di pulizia risultano complesse e abbisognano della rimozione di parti meccaniche dalla macchina stessa.

Le macchine spezzatrici/ porzionatrici citate ed altre, risultano precise e valide solo quando gli impasti non sono troppo appiccicosi o troppo duri ma dotati di una particolare morbidezza, solo le macchine più costose e complesse possono funzionare bene anche con impasti diversi.

In ogni caso le macchine spezzatrici attualmente esistenti sono frutto di esperienze notevoli sul trattamento della pasta fresca o lievitata in genere e nel tempo sono state migliorate, rimpicciolite e sofisticate, ma i principi di funzionamento sono rimasti invariati.

Compito principale che la presente invenzione si prefigge è quello di eliminare gli inconvenienti sopra elencati ed altri escogitando una macchina a servizio continuo che consenta di ottenere porzioni continue di pasta alla grammatura desiderata e senza errore di peso tra un pezzo e l'altro che fuoriescono dalla macchina stessa ad intervalli di tempo regolari.

Altro importantissimo scopo che la presente invenzione si prefigge è quello di ottenere una macchina semplice ed autopulente.

Ulteriore importante scopo che la presente invenzione si prefigge è quello di ottenere una macchina che non riscaldi la pasta e nel contempo che non snervi la pasta stessa con lavorazioni meccaniche non idonee.

Non ultimo scopo che la presente invenzione si prefigge è quello di consentire l’accoppiamento della macchina in oggetto con macchine arrotondatrici già esistenti .

Ancora uno scopo che la presente invenzione si prefigge è quello di poter ottenere una macchina che tagli un pezzo di pasta alla volta in successione e che disponga di un sistema di pre-arrotondamento dei pezzi tagliati .

Questi ed altri scopi vengono raggiunti da una macchina spezzatrice/porzionatrice automatica per pasta fresca o lievitata in genere caratterizzata dal fatto di comprendere di una struttura portante con tramogia di caricamento, di sei rulli, di due rulli antiaderenza, di un coltello comandato meccanicamente o con pistone, di un timer o di una fotocellula, di un nastro trasportatore, il tutto motorizzato, di uno o più micro interruttori, di ingranaggi e pignoni con catena e di una carrozzeria di copertura.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo, e non limitativo, nelle unite tavole in cui:

la fig. 1 mostra il cuore della macchina visto in assonometria, mettendo in evidenza i rulli e i relativi perni;

la fig. 2 mostra una vista laterale del cuore della macchina evidenziando i rulli, la fotocellula il pistone, il micro interruttore e la tramogia superiore;

la fig. 3 mostra la macchina vista dall’alto evidenziando i due rulli superiori e i due rulli sagomati centrali nonché lo spazio utile centrale per il passaggio e la trafilatura della pasta;

la fig. 4 mostra la macchina vista dall'alto come in fig. 3 evidenziando lo spazio utile centrale chiuso dal coltello;

la fig. 5 mostra una vista laterale della macchina evidenziando i rulli e l'accoppiamento degli stessi, nonché il coltello aderente alla "pancia" dei due rulli estrattori e il nastro trasportatore sottostante ;

la fig. 6 mostra la stessa vista laterale di fig. 5 mostrando con frecce il verso di rotazione dei rulli e del nastro trasportatore e l'accoppiamento dei rulli con parti tratteggiate;

la fig. 7 mostra la stessa vista laterale di fig. 5 e 6 evidenziando la pasta sulla tramogia e il tragitto della pasta stessa a mezzo tratteggio, nonché i pezzi tagliati che avanzano sul nastro trasportatore sottostante.

Con riferimento alle figure precedentemente citate, la macchina in oggetto risulta essenzialmente composta da rulli combinati tra loro in modo tale da da risucchiare la pasta fresca introdotta nella tramogia per poi trafilarla in una forma parallelepipeda che scende al centro della macchina stessa, un coltello temporizzato o comandato da fotocellula provvede a tagliare a ripetizione la pasta trafilata che scende a velocità costante dallo spazio utile ricavato dall'accoppiamento dei due rulli sagomati centrali, due rulli distaccatori combinati con i due rulli sagomati centrali provvedono al distacco della pasta appiccicata nei rulli sagomati che scende regolare, gli stessi rulli distaccatori fungono da "spalla" al coltello durante il taglio, il nastro trasportatore sottostante provvede a portare all'esterno i pezzi man mano che cadono dopo ogni singolo taglio.

In fig. 7 viene raffigurata la macchina 2 dotata di tramogia 2' ripiena di pasta fresca 40, il rullo superiore 6 e il rullo contrapposto 4 (fig. 1) provvedono al convogliamento della pasta 40 verso il centro della macchina (guardare le frecce di fig. 1).

Tra il rullo 4 e il rullo 6 sono posizionati i rulli sagomati 8 e 10 ben visibili in fig. 3 e 4 e come visibile dal loro accoppiamento danno origine ad uno spazio centrale 36 di forma pressoché quadrata atto al passaggio e nel contempo alla trafilatura della pasta, le due pareti inclinate 26 e 22 (fig. 1) (le cui dimensioni non sono vincolanti) fungono da raschietti 26* sulla superficie dei rulli 4 e 6 per garantire il totale convogllamento della pasta 40 verso

i due rulli sagomati 8 e 10 che a loro volta convogliano la pasta 40 verso il centro della macchina 36.

In fig. 6 vengono evidenziati con frecce i versi di rotazione dei rulli e viene dimostrato chiaramente che la pasta 40 è costretta a scendere verso il basso, i rulli estrattori 12 e 14 risultano perfettamente intersecanti con i rulli 8 e 10 in modo tale da garantire il perfetto distacco della pasta dai rulli stessi, mentre i perni rotanti 16 e 18 garantiscono il distacco della pasta 20 (fig. 7) dai rulli distaccatori 12 e 14.

Sempre in fig. 7 si nota il coltello 38 che taglia il filone di pasta 20 nel mezzo dei rulli distaccatori 12 e 14, la lama del coltello sfiora le superfici dei rulli distaccatori e finisce la corsa contro un'apposita lama di battuta 38' (fig. 5-6) in modo tale da non lasciare spazi e tagliare di netto la pasta 20, in fig. 4 è visibile la perfetta chiusura dello spazio utile 36 dalla la lama del coltello 38.

La pasta tagliata cade sul nastro trasportatore 21' (fig. 7) che risulta teso sui rulli 20 e 21 nella parte bassa della macchina 2, il verso di rotazione del nastro è visibile in fig. 6, il coltello 38 risulta solidale al pistone 30, la fotocellula 28 (fig. 2) e il micro interruttore 32 comandano l'azione del coltello 38 e l'arresto dei rulli durante la fase di taglio.

In fig. 2 è possibile notare l'accoppiamento strisciante del rullo estrattore 14 con il rullo trafilatore 10, anche le pareti inclinate 22 e 26 garantiscono la perfetta aderenza dei rulli 8 e 10 e nel contempo il raschiamento continuo dei rulli 4 e 6 I rulli 8 e 10 vengono fatti girare da un motoriduttore (non illustrato) i perni 4' e 6'da una parte sono collegati con ingranaggi, i rulli 8 e 10 e i rulli 12 e 14 vengono fatti girare da un secondo motoriduttore, i perni 8' e 10' da una parte sono collegati con ingranaggi mentre i perni 12' e 14' sono collegati ai perni precedenti con pignoni e catene. i rulli distaccatori 16 e 18 sono collegati da una parte con ingranaggi e dall'altra ad un motorino, anche il nastro trasportatore viene fatto girare dal motorino con un collegamento del perno 18 con il perno 21'a mezzo cinghia e pulegge.

II funzionamento della macchina in oggetto è il seguente: dapprima si introduce l'ammasso di pasta nella tramogia 2' successivamente si preme un tasto di invio e tutti i rulli cominciano a girare, la pasta 40 viene convogliata verso il centro dai rulli 4 e 6 contro i rulli trafilatori 8 e 10, quest'ultimi costringono la pasta a passare nello spazio utile 36 (fig. 3) ottenendo un filone pressoché rettangolare 20 (fig. 7), detto filone che scende a velocità costante viene intercettato dalla fotocellula 28 (fig. 2) che comandando un'apposita elettrovalvola apre l’entrata dell’aria sul retro 30" del pistone 30, a questo punto il pistone spinge il coltello 38 contro il filone 20 tagliandolo di netto, alla partenza del pistone il micro interruttore 32 interrompe la corrente ai due motoriduttori e i rulli 4-6-8-10-14 e 16 si fermano e ripartono solo quando il pezzo di pasta tagliato cade liberando la fotocellula che inverte l'elettrovalvola inviando l'aria in testa 30' al pistone 30 richiamando il coltello 38, ciò fatto il micro interruttore 32 che funge da fine corsa ridà corrente e l’operazione di avanzamento della pasta e taglio viene ripetuta in continuo fino ad esaurimento della pasta 40 introdotta nella tramogia 2'.

Il nostro trasportatore 21' (fig. 7) e i perni rotanti 16 e 18 girano in continuazione, importante risulta la funzione dei due perni 16 e 18 che impediscono alla pasta di rimanere incollata sui rulli estrattori 12 e 14 staccandola di netto e nel contempo mantenendo il filone 20 compatto in modo da poter fornire alla fotocellula 28 una superficie di lettura sempre uguale impedendo errori di peso tra un pezzo e l'altro.

Spostando la fotocellula 28 in altezza è possibile ottenere tutte le grammature desiderate.

Il taglio della pasta può essere comandato anche da un temporizzatore (timer) che andrebbe ad azionare il pistone 30 ad intervalli di tempo regolari, in questo caso servirebbero due micro interruttori di fine corsa sul coltello 38, uno a monte e uno a valle, il primo 32 per fermare i rulli e il secondo (non illustrato) per ripristinare il timer subito dopo il taglio del filone di pasta 20.

L'invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientrando nell'ambito del medesimo concetto inventivo, anche le velocità relative dei singoli rulli e il grado di rugosità delle superfici di contatto degli stessi potranno essere qualsiasi a seconda delle necessità.

Naturalmente i materiali impiegati e le dimensioni potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze purché idonei per legge al contatto con alimenti.

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1) Macchina spezzatrice/porzionatrice autopulente per la realizzazione di pezzi di pasta fresca o lievitata in genere caratterizzata dal fatto di essere costituita da due rulli convogliatori per la pasta e da due rulli trafilatori collocati tra un rullo convogliatore e l'altro dove gli assi di rotazione dei primi due rulli convogliatori risultano perpendicolari agli assi di rotazione dei rulli trafilatori.
2. 2) Macchina spezzatrice/porzionatrice secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che tra i rulli convogliatori e i rulli trafilatori sono posizionate due lamine raschianti e aderenti alle superfici esterne dei rulli trafilatori.
3. 3) Macchina spezzatrice/porzionatrice secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che i rulli trafilatori sono accoppiati con due rulli estrattori sottostanti e raschianti sugli stessi.
4. 4) Macchina spezzatrice/porzionatrice secondo la rivendicazione 3 caratterizzata dal fatto che i rulli estrattori sono accoppiati con due rulli raschianti.
5. 5) Macchina spezzatrice/porzionatrice autopulente per la realizzazione di pezzi di pasta alla grammatura desiderata caratterizzata dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.