ITMI941040A1 - Apparecchiatura e procedimento diagnostico per il monitoraggio della efficienza di generatori elettrici rotanti, come turbo alternatori - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda una apparecchiatura e relativo procedimento diagnostico che consente la manutenzione di generatori elettrici rotanti, in particolare turbo alternatori, senza necessità di rimozione del rotore.

Nelle macchine elettriche rotanti di potenza, come i turbo alternatori, occorre ottimizzare lo sfruttamento della macchina riducendo al minimo i tempi morti necessari per la sua manutenzione ed ispezione .

In queste macchine, manutenzione ed ispezione devono avere carattere preventivo per la correzione di difetti al loro insorgere prima che questi possano dar luogo a danni irreparabili.

Tra i difetti più pericolosi che si possono sviluppare nel corso dell'esercizio di un alternatore di potenza, come un turbo alternatore, vi sono i corti circuiti tra lamierini di pacco statorico e l'allentamento nella tenuta delle zeppe di chiusura delle cave statoriche.

Per verificare che non vi siano corti circuiti e che le zeppe esercitino una sufficiente pressione sulle barre conduttrici alloggiate nelle cave occorre periodicamente arrestare il generatore ed estrarre il rotore dallo statore, operazione che richiede lo smontaggio pressoché completo della macchina elettrica .

A rotore rimosso è possibile per un operatore accedere all'interno dello statore per eseguire i controlli di corto circuito tra lamierini di pacco statorico e sottoporre le zeppe a prove manuali di tenuta meccanica procedendo anche ad una ispezione visiva dello statore per riconoscere segni di surriscaldamento, presenza di corpi estranei, dislocazione di componenti come i distanziatori dei canali di ventilazione, allentamenti o rotture dei lamierini, migrazione di zeppe, stato di pulizia della macchina, contaminazione da olio eccetera.

Identificati possibili difetti occorre approntare i necessari interventi correttivi che richiedono in generale l'approvvigionamento di parti di ricambio e la messa a disposizione di macchinari necessari per l'esecuzione degli interventi. Infine la macchina deve essere riassemblata e dopo opportune prove può essere rimessa in servizio.

L'intervento di manutenzione è quindi lungo e complesso anche nel caso che non vengano riscontrati difetti sostanziali e richiede, per essere completato, un periodo dell'ordine di 40-42 giorni se non vi sono riparazioni e sostituzioni di parti da effettuare, nel qual caso può anche essere molto più lungo.

Per ridurre il tempo di manutenzione e anticipare quanto possibile l'identificazione degli interventi necessari è stato proposto e sono state realizzate alcune apparecchiature che consentono di effettuare alcune limitate verifiche sulla macchina elettrica senza necessità di rimuovere il rotore.

Ovviano a queste limitazioni l'apparecchiatura e il relativo procedimento diagnostico oggetto della presente invenzione che consentono di rilevare, senza la rimozione del rotore, sia i corti circuiti di pacco statorico che l'aspetto superficiale di rotore e statore al traferro che lo stato delle zeppe con una ispezione visiva e con prove sistematiche ripetitive di tenuta meccanica.

Inoltre queste prove si avvalgono di segnali di risposta forniti in combinazione da un accelerometro e da un microfono che riproducono e consentono di elaborare in modo sistematico, omogeneo e ripetitivo segnali del tipo normalmente rilevato ed interpretato in modo alquanto soggettivo nel corso di operazioni manuali di verifica.

Secondo un ulteriore aspetto delle presente invenzione le prove meccaniche di tenuta delle zeppe sono compensate e rese indipendenti da effetti gravitazionali e da tolleranze di posizionamento.

Questi risultati sono conseguiti da una apparecchiatura che, secondo l'invenzione, comprende una coppia di anelli dentati installati all'estremità di un rotore di una macchina elettrica e ciascuno provvisto di un gruppo motorizzato controllato in rotazione su detti anelli per assumere posizioni angolari predeterminate su uno di detti anelli.

Tra i due gruppi motorizzati è teso, scorrevole assialmente, un cavo di azionamento che fa assumere a un carrello agganciato al cavo, una pluralità di posizioni predeterminate lungo tutta l'estensione assiale di statore.

Il carrello, provvisto di rulli di guida cooperanti con cave di statore e inserito tra statore e rotore, per effetto combinato per l'azionamento di detti gruppi motorizzati e di detto cavo di azionamento assume una pluralità di posizioni assiali e radiali nel traferro della macchina ed esplora l'intera superficie anulare del traferro a distanza predeterminata dalla superficie di statore.

Mezzi di illuminazione e rilevamento ottico montati sul carrello consentono di ispezionare visivamente l'intero traferro.

Mezzi ad induttanza montati sul carrello consentono di rilevare eventuali correnti parassite.

Mezzi di percussione, accoppiati ad un accelerometro e a mezzi di rilevamento acustico pure montati sul carrello,consentono di rilevare lo stato di tenuta delle diverse zeppe di cave statoriche nel corso dell'esplorazione del traferro da parte del carrello .

Sono anche previsti mezzi di regolazione dell'energia impressa ai mezzi di percussione in funzione della posizione angolare dei gruppi motorizzati e del carrello per compensare gli effetti della gravità sui mezzi di percussione.

Le caratteristiche ed ivantaggi dell'invenzione risulteranno più chiari dalla descrizione che segue di una forma preferita di realizzazione e dai disegni allegati in cui:

- la figura 1 rappresenta in vista prospettica schematica l'apparecchiatura oggetto della presente invenzione con i suoi componenti essenziali.

- La figura 2 rappresenta in sezione trasversale alla direzione di scorrimento il carrello mobile dell'apparecchiatura di figura 1.

- La figura 3 rappresenta in vista schematica laterale i dispositivi di monitoraggio installati sul carrello di figura 2.

- La figura 4 rappresenta in schema meccanico, una forma preferita di realizzazione di dispositivo di percussione di zeppe di cave statoriche installato sul carrello di figura 2.

- La figura 5 rappresenta schematicamente in vista trasversale alla direzione di scorrimento del carrello, il dispositivo di percussione di figura 4 e un dispositivo misuratore di distanza a questo associato .

Con riferimento alla figura 1 l'apparecchiatura oggetto della presente invenzione comprende un primo anello 1, con corona esterna dentata, che viene fissato all'estremità di un rotore 2 di generatore elettrico, generalmente disposto con asse orizzontale.

All'estremità opposta del rotore 2 viene fissato un secondo anello 3, esso pure con corona esterna dentata .

Per eseguire questa operazione è sufficiente in generale smontare soltanto la camera ad anelli del rotore, gli scudi superiori di testa della macchina ed eventualmente la parte superiore dei cuscinetti di rotore, il rotore restando appoggiato sui cuscinetti inferiori .

In questo modo si rendono accessibili le testate di rotore a cui gli anelli possono essere fissati mediante flange di serraggio o bulloni di serraggio avvitati in opportune sedi delle testate di rotore.

Si rende anche accessibile il traferro di macchina, la cui ampiezza, per un generatore di potenza è dell'ordine di 40 mm.

Gli anelli 1 e 3 supportano ciascuno un gruppo motorizzato rispettivamente 4 e 5.

I gruppi motorizzati 4 e 5, provvisti di pignone, impegnato nella corona dentata degli anelli, e di rulli di guida, possono ruotare sugli anelli per effetto di comandi ricevuti attraverso canali di comunicazione 6, 7 da un sistema di supervisione 8.

Attraverso i canali 6, 7 i carrelli motorizzati, provvisti di organi di riconoscimento di posizione come "encoder" inviano al sistema di supervisione dei segnali di posizione che consentono di riconoscere la posizione angolare dei gruppi sugli anelli, la loro messa in fase (ossia il loro posizionamento nella stessa posizione angolare lungo le stessa generatrice di rotore) e il loro comando controreazionato in posizione .

Per assicurare la corretta messa in fase sono anche convenientemente previsti sistemi ottici di collimazione .

Tra i due gruppi motorizzati 4, 5 viene teso un cavo inestensibile di acciaio 9, che può essere svolto da un gruppo e riavvolto nel gruppo opposto e viceversa .

Preferibilmente e in alternativa, come mostrato in figura 1, il cavo 9 è teso tra uno dei gruppi come 4 e una puleggia di rinvio 10 solidale all'altro gruppo 5, in modo da essere svolto e riavvolto sullo stesso gruppo 4, la necessaria tensione del cavo essendo assicurata da vincoli elastici della puleggia di rinvio 10 al gruppo 5.

Al cavo 9 è fissato un carrello appiattito, di dimensioni tali da poter essere inserito scorrevole nel traferro tra rotore e statore del generatore elettrico .

Il carrello è provvisto di una prima serie 12 di rulli di guida e rotolamento sulla superficie di statore e di una seconda serie 13 di rulli di guida e rotolamento sulla superficie di rotore.

E' quindi evidente che comandando opportunamente i gruppi motorizzati 4, 5 e il cavo di azionamento 9, dal sistema di supervisione 8, è possibile spostare il carrello 11 in qualsiasi posizione desiderata dell'intera superficie cilindrica di rotore 2 e della corrispondente superficie di rotore, mediante traslazione secondo l'asse X di rotore e rotazioni angolari di ampiezza predeterminata intorno all'asse X di rotore e rispetto ad un riferimento prestabilito, dei gruppi motorizzati 4, 5 .

Sul carrello 11 è installata una pluralità di sensori e rilevatori che comunicano con l'unità di supervisione 18 per mezzo di una pluralità di fili che costituiscono un canale di comunicazione 14.

In figura 1 lo statore che avvolge il rotore 2 non è rappresentato per consentire la visione degli anelli 1, 3 e del carrello 11.

La figura 2 rappresenta in sezione trasversale, perpendicolarmente all'asse X di rotore, la struttura meccanica del carrello 11 nella sua relazione con una porzione di statore 15 e di rotore 2.

Il telaio del carrello 11 è formato da due longheroni paralleli 16, 7 connessi tra loro da una pluralità di traversine come 18.

A ciascuna estremità delle traversine come 18 è imperniato libero in rotazione un rullo guida come 19, 20.

L’asse di rotazione dei rulli 19,20, perpendicolare alla direzione di traslazione del carrello, presenta una conveniente obliquità rispetto alla superficie di statore con cui i rulli 19 e 20 vengono a contatto e consente ai rulli di guida 19 e 20 di inserirsi ciascuno nel solco formato da due cave statoriche 21, 22 contigue a una cava intermedia 23, puntando con il profilo di rotolamento contro le zeppe di chiusura 24, 25 delle cave 21, 22.

La distanza tra i rulli di guida 19, 20 è ovviamente definita in funzione della distanza tra cave di statore come 21, 22 e indicativamente dell'ordine di 180 mm.

Indicativamente una cava statorica ha una larghezza dell'ordine di 27-30 mm ed è separata dalle cave contigue da denti in lamierino con larghezza dell'ordine di 45 mm.

La superficie affacciata sul traferro delle zeppe 24, 25 è in recesso, relativamente all'estremità dei denti statorici, di un ammontare dell'ordine di 15 mm.

La serie di rulli di guida appaiati come 19, 20 consente quindi di posizionare il telaio del carrello in modo preciso lungo una coppia di cave statoriche 21 , 22, con il telaio opportunamente centrato e spaziato rispetto ad una cava statorica intermedia 23, anche quando il carrello è disposto in corrispondenza di superfici statoriche non orizzontali .

In questa situazione la tensione del cavo 9,per effetto del peso del carrello e del cavo stesso non sarebbe sufficiente a garantire il corretto posizionamento del carrello lungo le cave.

Il contatto a pressione dei rulli di guida 19 e 20 contro le cave statoriche è assicurato da una seconda serie di rulli di guida, come 26, 27 montati su supporti snodati 28, 29 incernierati al telaio e spinti contro la superficie di rotore 2 da elementi resilienti come molle a compressione 30, 31 o mezzi equivalenti .

Sul telaio del carrello sono fissati opportuni sensori e strumenti mostrati nella figura 3 che costituisce una vista longitudinale e schematica del carrello 11.

Un elemento induttivo 32, noto come sensore chattock di un sistema di rilevamento in sè noto, accoppiandosi magneticamente a un gruppo di lamierini di statore (opportunamente magnetizzato da correnti applicate all'avvolgimento di statore) consente di rilevare la presenza di eventuali corti circuiti tra i lamierini, causa di più elevate correnti parassite locali e corrispondenti cadute di induzione magnetica al traferro.

Una telecamera miniaturizzata 33, con sensore a dispositivi ad accoppiamento di carica (CCD), consente di rilevare l'immagine di due porzioni di statore e rotore in esame riflesse da opportuni specchi 34.

L'illuminazione delle superfici in esame è assicurata da convenienti sorgenti di luce controllata (lampade o fibre ottiche) schematizzate nella lampada 35.

Una massa battente costituita da una sferetta metallica 36, accoppiata ad un accelerometro 37 e montata all'estremità libera di un braccio di azionamento 38, costituisce mezzi di percussione per la percussione controllata di zeppe di cava statorica.

Il braccio di azionamento 38, incernierato sul telaio, coopera con un sistema di armamento a camma 39 e un sistema di carico elastico regolabile 40 che sono più chiaramente rappresentati in figura 4.

I mezzi di percussione sono periodicamente e ripetitivamente azionati per percuotere, anche più volte, ciascuna delle diverse zeppe di cave statoriche, con una energia di impressione predeterminata .

La decelerazione che la massa battente subisce all'impatto e il rumore sviluppato all'impatto sono funzione della rigidezza più o meno elevata dell'accoppiamento tra zeppa, dentatura statorica e barra conduttrice.

L 'accelerometro 37 e un microfono direzionale 40 consentono di rilevare rispettivamente la decelerazione e il suono sviluppato dall'impatto.

Chiaramente tutti i segnali rilevati dai sensori summenzionati sono inviati al sistema supervisore 8 che può essere programmato per campionarli, memorizzarli, elaborarli, fornendo all'operatore le opportune indicazioni e visualizzazioni inviando ai dispositivi attuatori dell'apparecchiatura i necessari segnali di comando.

Il procedimento di verifica dello stato di tenuta delle zeppe mediante percussione e gli strumenti percussori allo scopo realizzati richiedono una descrizione più dettagliata.

La decelerazione della massa battente provocata dall'impatto con la zeppa e il suono sviluppato dall'impatto non solo come timbro o frequenze acustiche, fondamentale e armoniche, ma anche come energia acustica sviluppata, forniscono una utile indicazione dello stato di tenuta della zeppa, misurabile in modo rigoroso e piu' preciso che non con procedimenti di stimolazione manuale e valutazione soggettiva dei sintomi ma, per essere efficaci, richiedono che la stimolazione sia ripetitiva, e non influenzata dalla condizioni di lavoro .

In pratica occorre che la massa battente sia animata, al momento dell'impatto, da un'energia cinetica predeterminata e che l'impatto, di tipo balistico, non sia influenzato da condizioni variabili di vincolo della massa battente.

Per ottenere questi risultati i mezzi di percussione adottati hanno la struttura rappresentata in figura 4.

La massa battente 36, a forma di sferetta, è montata, solidalmente ad un accelerometro 37, all'estremità libera del braccio di azionamento 38 incernierato su una spina 42 del carrello.

La massa e il momento di inerzia del braccio di azionamento sono trascurabili rispetto alla massa e momento di inerzia della sferetta e dell 'accelerometro.

Il braccio di azionamento 38 si estende in un braccio di armamento 43 e in un braccio di carico 41 essenzialmente perpendicolare al braccio di azionamento .

Il sistema di carico elastico regolabile del martello battente comprende un motore 40A che aziona una vite 40B su cui si avvita un dado 40C, ponendo in trazione una molla o un elemento resiliente 40D, con l'estremità solidali rispettivamente al dado 40C e all'estremità del braccio di carico 41.

La tensione della molla applica al martello battente una coppia controllata e regolabile (con lo spostamento del dado 40C) che tende a far ruotare il martello nella direzione indicata dalla freccia 44.

Il sistema di armamento comprende essenzialmente un motore 39A che periodicamente pone in rotazione una camma 39B il cui profilo agisce sull'estremità del braccio di armamento 43.

Detta F la forza esercitata dalla molla 40, L41 la lunghezza del braccio 41, L38 la lunghezza del braccio 38 e M la massa della sfera 36 e dell 'accelerometro 37, l'accelerazione impressa alla massa battente è data con sufficiente precisione da A = F . L41/M . L38

e, se la variazione di lunghezza della molla dovuta alla rotazione del braccio 41 e trascurabile rispetto all'allungamento di carico impresso dal sistema di carico (come in pratica si ottiene per progetto) può ritenersi costante per tutto il tempo di lancio della massa battente verso la zeppa.

In assenza di altre sollecitazioni agenti sulla massa battente, il movimento e l'energia cinetica posseduta al momento dell'impatto sono rigorosamente determinati in base a note ed elementari leggi dinamiche e dipendono solo da F e dalla corsa S della massa battente.

Tuttavia è da tenere presente che sulla massa battente agisce anche la forza di gravità FG che, secondo la posizione del carrello in relazione allo statore può sommarsi o sottrarsi in misura variabile all'accelerazione impressa dalla forza F.

Per compensare questo effetto la forza F esercitata dalla molla 40D viene regolata in funzione della posizione angolare assunta dai gruppi motorizzati e conseguentemente dal carrello, tenendo presente che detta la posizione angolare relativamente alla posizione più bassa assunta dal carrello, la forza di gravità agente sulla massa battente è data dalla relazione FG = M.G. cosa Questa compensazione può essere predisposta per tutte le misure effettuate sulle zeppe della stessa cava .

Non è invece conveniente, anche se possibile, aggiustare la tensione F della molla in funzione della distanza a riposo della massa battente dalla zeppa ad ogni operazione di battuta.

Questa è definita con sufficiente precisione intorno ad un valore nominale, dal corretto posizionamento del carrello relativamente alle zeppe imposto dalle due serie di rulli di guida e dal corretto posizionamento delle zeppe dalle rispettive mortise di statore.

Scarti eccessivi dalla distanzanominale possono aversi solo per giochi e dislocazioni della zeppa in esame: la probabilità' che siano dislocate tutte le zeppe che interagiscono simultaneamente con i rulli di guida che definiscono la posizione del carrello e' estremamente bassa.

Di questi scarti si può convenientemente tener conto verificando come illustrato in figura 5 la distanza effettiva del carrello, quindi della massa battente, dal punto di impatto sulla zeppa.

Affiancato alla massa battente 36, trasversalmente alla direzione di movimento del carrello, è convenientemente disposto un pattino di scorrimento 46 che viene sollecitato da mezzi resilienti 47 contro la superficie della zeppa in esame, in prossimità del punto di impatto della massa battente 36.

Il pattino 46 è accoppiato meccanicamente al cursore di un potenziometro 48 che fornisce un segnale correlato alla distanza della zeppa.

Indicativamente la massa battente 36 può avere un diametro di 10 mm e il pattino 46 uno spessore trasversale di 3 mm così che la distanza della zeppa viene misurata in stretta prossimità al punto di impatto (a circa 7 mm di distanza) con precisione elevata.

L'indicazione del potenziometro 48, inviata per mezzo di fili 49 al sistema di supervisione, può essere usata per validare l'azionamento della massa battente se la distanza rilevata è contenuta entro limiti predeterminati o per fornire un segnale di allarme e di inibizione di battuta se la distanza rilevata mette in evidenza l'assenza o la dislocazione di una zeppa.

L'indicazione del potenziometro 48 può anche essere usata per correggere in funzione dello scarto di distanza dal valore nominale le indicazioni fornite dagli altri sensori, in particolare per la normalizzazione in equidistanza delle decelerazioni di battuta rilevate.

L'apparecchiatura descritta consente di mettere in atto un procedimento diagnostico sistematico per il monitoraggio dell'efficienza di un generatore elettrico senza rimozione del rotore che consente di anticipare alle prime fasi del programma di revisione di macchina l'identificazione degli interventi necessari sullo statore e al limite, se non sono necessari interventi che richiedano la rimozione del rotore, di evitarne la rimozione.

Convenientemente l'apparecchiatura può essere realizzata come sistema mobile di monitoraggio facilmente trasportabile poiché comprende essenzialmente un quadro di comando di alloggiamento del sistema di supervisione, una serie di cavi di connessione, una coppia di anelli a corona dentata, un cavo di azionamento di carrello e un carrello di dimensioni ridotte.

L'apparecchiatura può quindi essere facilmente trasportata di volta in volta nei diversi impianti in cui è richiesta la revisione di un generatore elettrico.

Installata la coppia di anelli con corona dentata sul rotore, teso il cavo di azionamento tra i gruppi motorizzati degli anelli, inserito il carrello di misura tra il rotore e lo statore ed eseguiti i collegamenti elettrici con il sistema di supervisione si può dare inizio alle operazioni di misure in modo programmato.

Ogni operazione di misura comprende:

- il rilevamento e la possibile registrazione di un immagine di statore e di rotore e quindi l'ispezione visiva degli stessi,

- il rilevamento di eventuali corti circuiti fra lamierini di statore nella zona in esame,

- la percussione con energia di percussione predeterminata di una zeppa di cavo statorica e il rilevamento e la registrazione della decelerazione di impatto e del segnale acustico generato dalla percussione: il segnale acustico, che può essere ascoltato in cuffia, viene elaborato dal sistema supervisore e in particolare con una doppia integrazione si ottiene una indicazione della energia sonora prodotta dalla battuta.

Una ulteriore elaborazione possibile consiste nell'analisi spettrale del suono.

- Il rilevamento e la memorizzazione della distanza tra zeppa e carrello campionata al momento della battuta.

Tutte queste informazioni, preferibilmente convertite ed elaborate in forma digitale, possono essere presentate all’operatore in forma di tavole sinottiche su un monitor televisivo e/o in forma di tabulati stampati e integrate con indicazioni di allarme per anomalie riscontrate.

La descrizione che precede riguarda solo una forma di realizzazione preferita di apparecchiatura e procedimento diagnostico ed e'chiaro che molte varianti possono essere apportate senza dipartirsi dallo spirito dell'invenzione.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura diagnostica per il monitoraggio dell'efficienza di generatori elettrici rotanti, del tipo in cui un carrello mobile provvisto di sensori viene scorrevolmente inserito tra statore e rotore della macchina rotante, caratterizzata da ciò che comprende: - una coppia .di anelli dentati installati alle estremità di un rotore, ciascuno anello essendo provvisto di un gruppo motorizzato controllato per assumere una posizione predeterminata sul relativo anello, - un carrello provvisto di una prima serie di rulli di guida, montati su supporti elastici, per l'appoggio di detto carrello a detto rotore e di una seconda serie di rulli di guida per l'appoggio e la guida di detto carrello lungo una cava di statore, definita dalla posizione di detti gruppi motorizzati, - un cavo di azionamento teso tra detti gruppi motorizzati agganciato a detto carrello per spostare detto carrello lungo detta cava di statore, in posizioni predeterminate, su detto carrello essendo installati i seguenti componenti: - mezzi di illuminazione e rilevamento ottico, - mezzi di rilevamento di correnti parassite. mezzi di percussione accoppiati ad un accelerometro per la percussione controllata di zeppe di cava statorica e il rilevamento della decelerazione di battuta, - mezzi di regolazione dell'energia impressa a detti mezzi di percussione, in funzione della posizione di detti gruppi motorizzati e - mezzi di rilevamento acustico, detta apparecchiatura comprendendo inoltremezzi per il comando remoto di detti gruppi motorizzati, detto carrello e detti componenti e per la ricezione, elaborazione e memorizzazione di segnali generati da detti componenti.
2. 2. Apparecchiatura come a rivendicazione 1 comprendente mezzi di rilevamento della distanza tra carrello ed una zeppa di cava statorica.
3. 3. Apparecchiatura come a rivendicazioni 1 e 2 in cui detti mezzi di percussione comprendono una massa battente fissata ad una estremità libera di uno stelo di supporto incernierato su detto carrello e mezzi resilienti, controllati da detti mezzi di regolazione di energia impressa per applicare una coppia controllata di attuazione a detto stelo.
4. 4. Procedimento diagnostico per il monitoraggio dell'efficienza di un generatore elettrico senza rimozione del rotore, comprendente le fasi di: - installare una coppia di anelli alle estremità di rotore del generatore da monitorare, ciascun anello essendo provvisto di un gruppo motorizzato, controllato per assumere una pluralità di predeterminate posizioni su detti anelli, - tendere tra detti gruppi motorizzati un cavo di azionamento di carrello, inserire tra rotore e statore di detto generatore un carrello mobile azionato da detto cavo per assumere una pluralità di posizioni predeterminate lungo una cava statorica di detto generatore, - rilevare nel corso del movimento di detto carrello lungo detta cava statorica una pluralità di immagini di statore con mezzi di illuminazione e primi mezzi di rilevamento installati in detto carrello , rilevare una pluralità di segnali rappresentativi di entità di correnti di corto circuito tra lamierini di pacco statorico con secondi mezzi di rilevamento installati su detto carrello, - percuotere, con una energia di percussione predeterminata e controllata, ciascuna di cava statorica, con mezzi di percussione detto carrello - rilevare con mezzi di rilevamento acustico installati su detto carrello il segnale acustico generato ad ogni percussione, - rilevare con un accelerometro accoppiato detti mezzi di percussione la decelerazione impressa da ciascuna zeppa a detti mezzi di percussione, - elaborare i segnali rilevati per fornire una indicazione del grado di isolamento dei lamierini di pacco statorico e della condizione di tenuta di ciascuna di dette zeppe.
5. 5. Procedimento diagnostico come a rivendicazione 4 comprendente la fase di rilevare la distanza di detto carrello da ciascuna zeppa di cava statorica percossa da detti mezzi di percussione.
6. 6. Procedimento diagnostico come a rivendicazioni 4, 5 comprendente la fase di controllare una coppia di percussione applicata a detti mezzi di percussione in funzione della posizione di detti gruppi motorizzati su detti anelli .
7. 7. Procedimento come a rivendicazioni 4, 5, 6 in cui detta elaborazione comprende l'integrazione seconda di detto segnale acustico.