ITMI940049A1 - Flacone nebulizzatore azionabile per schiacciamento manuale - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE dell'invenzione industriale
La presente invenzione si riferisce a flaconi nebulizzatori azionabili per schiacciamento manuale del flacone stesso. Tali flaconi sono internazionalmente noti con il termine inglese di "squeeze".
Taluni di questi flaconi nebulizzatori, realizzati mediante gli insegnamenti di un noto stato dell'arte, sono sostanzialmente costituiti, oltre che dal flacone vero e proprio in cui è contenuta la sostanza liquida da nebulizzare, anche da un tappo nebulizzatore che chiude l'imboccatura del flacone. In tale tappo è inserita una convenzionale pastiglia nebulizzatrice dotata di un ugello da cui esce il liquido nebulizzato, ugello che è in comunicazione con un tubetto di pescaggio la cui altra estremità sbocca in adiacenza del fondo del flacone. Per esigenze di funzionamento il flacone è riempito solo circa per metà, la parte restante essendo occupata dall'aria.
Il flacone è di materia plastica elasticamente deformabile per cui risulta facile deformarlo schiacciandolo anche con una sola mano. Questa azione provoca la fuoriuscita, dall'ugello della pastiglia nebulizzatrice, di una certa quantità di liquido nebulizzato .
In alcuni flaconi nebulizzatori noti la deformabilità del flacone è limitata ad almeno una zona prestabilita dello stesso per cui, premendo le altre zone del flacone, non si ha emissione di liquido nebulizzato. In genere le zone deformabili del flacone sono due, disposte contrapposte, in modo da facilitarne lo schiacciamento mediante le dita della mano che impugna il flacone stesso.
I flaconi nebulizzatori del tipo sopra descritto presentano tuttavia vari inconvenienti.
Infatti la quantità di sostanza che viene nebulizzata ad ogni schiacciamento del flacone, a parità di forza esercitata sullo stesso, diminuisce col diminuire del livello di sostanza liquida contenuta nel flacone .
Inoltre la nebulizzazione ottenuta è piuttosto scadente. E questo è dovuto alla pressione di nebulizzazione.
Le dette pastiglie nebulizzatrici riescono infatti a nebulizzare bene, a emettere cioè liquido nebulizzato in particelle molto piccole, solo se sono alimentate ad alta pressione. Le particelle di liquido dello spruzzo ottenuto mediante schiacciamento manuale del flacone hanno una notevole variabilità di dimensioni, fino ad arrivare alle vere e proprie gocce quando appunto la forza di schiacciamento è bassa o il liquido rimasto nel flacone è troppo poco. Infatti gli specialisti usano dire che una buona nebulizzazione non deve bagnare.
Si può immaginare che il mercato potrebbe però oggi apprezzare un sistema che abbia la stessa qualità di nebulizzazione dei flaconi a tasto unita ad una manualità di utilizzo analoga a quella dei flaconi "squeeze", più immediata e facile per l'utilizzatore.
Un Ulteriore e piu recente stato dell‘arte (Domanda di Brevetto Italiana MI92 A 000452) va incontro a queste possibili esigenze del mercato ovviando ad alcuni degli inconvenienti dei flaconi "squeeze" .
Secondo tale realizzazione l'azione di schiacciamento effettuata dalla mano sul flacone deformabile viene trasmessa ad un congegno a parallelogramma, anch'esso deformabile, inserito all'interno di quest'ultimo, che, a sua volta, agisce su di un meccanismo erogatore del tipo a pompa. Questo tipo di meccanismo, del tutto simile a quelli utilizzati nei flaconi nebulizzatori a tasto, azionabili appunto mediante pressione di un dito su un tasto, è caratterizzato dalla capacità di realizzare le pressioni necessarie ad ottenere, con le stesse pastiglie nebulizzatrici, una buona nebulizzazione durante l'emissione di un volume limitato di liquido. L'emissione avviene solo quando e se si raggiunge la pressione sufficiente alla nebulizzazione ottimale: questo grazie ad una valvola interna azionata da una molla opportunamente dimensionata.
Anche la soluzione suggerita da tale realizzazione presenta vari inconvenienti:
• La deformazione del parallelogramma può avvenire SO-LO in un piano: soio in caie piano e m una precisa direzione deve dunque agire la forza di schiacciamento sulle pareti esterne del flacone deformabile .
• Durante lo schiacciamento del flacone la diminuzione del suo volume interno presuppone un foro d'uscita dell'aria: diversamente il contenitore diverrebbe incomprimibile. Questo foro obbliga l'utilizzatore a mantenere la confezione verticale, pena la fuoriuscita del liquido.
• Per lo stesso motivo di cui sopra non è possibile riempire completamente il flacone: il liquido uscirebbe dallo stesso foro di cui sopra.
• L'intero meccanismo è situato in parte nel flacone in parte nel suo tappo: questo fa' sì che tali flaconi nebulizzatori male si adattano, per la difficoltà dell'operazione, ad una azione di ricarica del contenitore da parte dell'utilizzatore stesso una volta scaricati. E' da immaginare che il loro stesso montaggio, durante le fasi della sua industrializzazione, risulterebbe molto costoso e necessiterebbe di flaconi speciali per l'alloggiamento del citato parallelogramma.
La presente invenzione si propone di ovviare ai suddetti inconvenienti caratteristici dei flaconi necun zzacori smora noci aex cipi sopra aescricci. Tale scopo viene ottenuto grazie ad un flacone nebulizzatore, azionabile per schiacciamento manuale dello stesso, comprendente, oltre al flacone deformabile, contenitore del liquido da nebulizzare, un tappo dotato di pastiglia nebulizzatrice, e comprendere inoltre un erogatore a pompa che si caratterizza per il fatto di essere dotato di meccanismo moltiplicatore di pressione capace di trasformare la pressione indotta all'interno del flacone, per effetto della sua deformazione manuale, in una pressione sufficiente ad azionare l'erogatore stesso ed alimentare così la pastiglia nebulizzatrice.
Con il termine meccanismo moltiplicatore di pressione, correntemente usato in pneumatica ed in idraulica, si intende il sistema in cui una bassa pressione, agendo sulla superficie di un pistone a diametro maggiore, che qui chiameremo pistone di comando, e solidale ad un pistone di diametro opportunamente minore, si trasforma in una più alta pressione nel cilindro in cui questo pistone di minor diametro agisce: il valore di tale più alta pressione essendo, con quello della bassa pressione, nel rapporto inverso in cui sono i valori che indicano le aree delle sezioni dei relativi pistoni.
Il meccanismo a pompa potrà essere aei tipo piu tradizionale, normalmente azionato da un tasto mediante pressione di un dito ed applicato al tappo dei flaconi nebulizzatori: all'azione del dito viene solo sostituita quella della forza risultante della pressione agente sul pistone di comando.
L'unica caratteristica necessariamente richiesta al complesso contenitore/tappo/pastiglia nebulizzatrice/erogatore a pompa è quella di una buona tenuta alla pressione della zona sottoposta a pressione.
L'invenzione risulterà più chiaramente comprensibile dall'esame delle figure che illustrano schematicamente, a titolo esemplificativo e non limitativo, alcune delle forme in cui può essere realizzata l'invenzione .
In tale descrizione si farà riferimento ai disegni allegati, in cui:
la figura 1 mostra, in sezione, una preferita forma di realizzazione dell'invenzione proposta in cui in un flacone il meccanismo erogatore è a riposo, vale a dire nessuna pressione è esercitata sul flacone ;
la fig. 2 mostra il flacone e lo stesso meccanismo della figura precedente nel momento in cui, esercitata la pressione per deformazione del flacone, l'erogatore a pompa ha effettuato il suo lavoro eo il pistone di comando si trova in una posizione superiore, pronto a tornare nella posizione iniziale appena la mano dell'operatore si apre permettendo al flacone di riprendere la sua forma originale e, conseguentemente, annullandosi la pressione interna; e
la fig. 3 schematizza un'altra possibile forma realizzativa della presente invenzione.
L'esame delle figure permette di verificare come l'invenzione proposta riesce ad ovviare agli inconvenienti degli stati dell'arte in precedenza citati.
In una prima preferita forma attuativa, illustrata nelle figg. 1 e 2, un flacone 11 è del tipo più normale, facilmente deformabile per pressione manuale, genericamente in zone indicate con 12. Una sua imboccatura 10 è dotata di un filettatura 13, ad esempio esterna, ed un suo bordo terminale superiore 14 è fatto in modo da poter realizzare una buona tenuta alla pressione quando accoppiato ad relativo elemento di chiusura o tappo 15, anch'esso complementarmente filettato internamente.
Analogamente agli stati noti dell'arte, anche in questo caso il tappo 15 è dotato di una pastiglia nebulizzatrice 16, alimentata da un erogatore a pompa 17 un pistone superiore cavo 18 del quale è inserito m una seae y comunicante con ±a pastiglia stessa io. Questo erogatore 17 è del tutto simile a quelli che comunemente offre il mercato se non per il fatto che un suo corpo esterno costituisce un elemento a pistone di comando 19, scorrevole sulla superficie interna del tappo 15, lungo un'apposita sede 20 all'uopo ricavata ed in cui esso fa tenuta. Nella zona inferiore dell'erogatore a pompa 17 è inserito un tubetto di pescaggio 21, per l'adduzione di un liquido 22 all'erogatore.
Il gruppo pistone di comando 19/pistone cavo 18, il primo maggiore del secondo, costituisce un meccanismo moltiplicatore di pressione. L'unica differenza con quello prima descritto sta nell'essere il pistone di comando 19, maggiore di diametro, solidale qui con il cilindro, o corpo dell'erogatore a pompa 17, in cui si muove il pistone a diametro minore 18. Trattandosi di moto relativo pistone/cilindro il risultato non cambia e la realizzazione è più conforme alle necessità di questo tipo di erogatori.
Quando il contenitore 11 viene deformato e si riduce il suo volume, al suo interno si crea una pressione che si trasmette normalmente alle pareti che delimitano tale volume: in particolare una serie di frecce 23 stanno ad evidenziare, nella direzione del possibile moto dei pistone di comando 19 e nel senso loro imposto dalla pressione stessa, le forze infinitesimali applicate ad ogni infinitesima unità di superficie della faccia inferiore di tale pistone di comando .
Risulta chiaro che, anche presupponendo basse pressioni indotte, per schiacciamento, da mani non troppo forti, si può sempre aumentare il diametro di tale pistone di comando 19 fino a far sì che la risultante delle forze infinitesimali 23 riesca a costituire una forza sufficiente ad azionare l'erogatore a pompa 17.
Si è verificato praticamente che i diametri necessari rientrano in quelli esteticamente e funzionalmente accettabili per la maggior parte delle applicazioni.
Risulta altresì chiaro che, anche in questo caso, la nebulizzazione è ottimale, dipendentemente dall'erogatore scelto e dalla forza di una molla di taratura 25 della sua valvola di pressione: il liquido esce solo se si raggiunge la pressione voluta e caratteristica dell'erogatore stesso.
In fig. 2, in particolare, viene evidenziato il flacone schiacciato ed il meccanismo in una sua posizione superiore. Sempre per effetto della pressione indotta nell'interno dei flacone 11 a seguito del suo schiacciamento nelle zone 12, le forze infinitesime 23 hanno spinto il pistone di comando 19 verso l'alto, facendo rientrare nel corpo dell'erogatore 17 il pistone cavo 18. Quest'azione ha mandato in pressione il liquido facendolo quindi fuoriuscire attraverso lo stesso pistone cavo 18 e la pastiglia nebulizzatrice 16.
Al cessare della deformazione del flacone la pressione si annulla ed il pistone di comando 19 è sospinto verso il basso, nella sua posizione di riposo, per effetto della molla interna 25 all'erogatore a pompa 17.
Si può allora verificare la scomparsa degli inconvenienti insiti nei prodotti realizzati secondo il precedente stato dell'arte:
• La pressione manuale di deformazione del flacone può venire applicata comunque e dovunque sul suo corpo, salvo fatto il principio che deve servire a ridurre il volume interno.
• Durante la deformazione si vuole sfruttare appieno la pressione derivante dalla diminuzione di volume: dunque non devono essere fatti fori di comunicazione con l'esterno per scaricare l'aria.
• Si prevede un foro 24 di comunicazione con l'esterno, qui per comodità tatto sul corpo o diaframma del pistone di comando 19 ma dovunque trasferibile, serve solo a far entrare dall'esterno l'aria necessaria a riempire il volume corrispondente al liquido fuoriuscito per nebulizzazione: una semplice valvola unidirezionale 27, del tipo, p.e., a membrana, assicura la non uscita del liquido.
• Un foro 26 di comunicazione tra la zona superiore al pistone di comando 19 e l'esterno serve solo, in questa particolare forma d'attuazione, a non comprimere l'aria di tale zona impedendo la corsa del sottostante pistone.
• Non v'è alcuna limitazione al livello massimo del liquido presente nel flacone.
• Tutto il meccanismo, in questa particolare e preferita sua forma di realizzazione, alloggia nel tappo 15 del flacone il: ciò semplifica e riduce i costi del suo montaggio industriale e rende possibile, all'utilizzatore, ricaricare facilmente il flacone che si è vuotato.
• Il flacone non necessità di particolari conformazioni.
Analizzando la seguente fig. 3, nella quale ad elementi similari è stato aggiunto un numero "1" avanti ai relativo numero ai riferimento.
Si può capire così come un'altra possibile realizzazione dei flacone secondo l'invenzione permetta lo scorrimento di un pistone principale 119 lungo un'apposita sede 120 ricavata all'interno dell'imboccatura 110 del flacone 111.
Il funzionamento ottenibile è del tutto uguale e a quello del flacone delle figure precedenti: è chiaro che risulta, in questo caso, più difficoltosa la ricarica del flacone, una volta vuoto: i vantaggi potrebbero risiedere in una diversa estetica ottenibile e in altri materiali utilizzabili per il tappo, che non ha qui più la funzione di sede di scorrimento per il pistone principale 119.
La varietà delle soluzioni cui è applicabile il meccanismo proposto è limitato solo dalla fantasia del progettista, rimanendo caratteristica comune a tutte le realizzazioni il moltiplicatore di pressione ottenuto applicando un pistone di grosso diametro al corpo dell'erogatore in modo tale da poter azionare quest'ultimo anche con la basse pressioni ricavabili da una deformazione manuale del flacone.
La stessa sezione dei pistoni, o almeno di quello di comando, non deve necessariamente essere circolare: si può immaginare che forme genericamente eln tticne potrebbero adattarsi meglio a flaconi aventi questo stesso tipo di sezione e realizzare un buon sistema moltiplicatore di pressione.
Il pistone stesso di comando potrebbe essere sostituito da una membrana elastica a tenuta su cui agirebbe la pressione indotta manualmente nel flacone: una circonferenza di detta membrana sarebbe fissa, solidale al flacone, mentre l'altra sarebbe mobile, solidale all'erogatore a pompa da azionare.
Claims (12)
- R I V E N D I C A Z I O N I 1. Flacone nebulizzatore azionabile tramite suo schiacciamento manuale comprendente un flacone vero e proprio (11, 111), contenente liquido da nebulizzare (22, 122) ed elasticamente deformabile per schiacciamento manuale, un erogatore a pompa (17, 117) collegato ad una pastiglia nebulizzatrice (16, 116) disposta nel punto di fuoriuscita del liquido, un elemento di chiusura (15, 115) applicato ad una imboccatura (10, 110) di detto flacone, caratterizzato dal fatto che un elemento a pistone (19, 119) scorrevole e disposto in una sua sede di scorrimento (20, 120) in impegno a tenuta rispetto all'esterno, e spostaon e tramite la pressione (23) realizzata all'interno di detto flacone dall'azione manuale di schiacciamento azionando così detto erogatore a pompa (17, 117).
- 2. Flacone secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento a pistone (19, 119) è costituito da una membrana elastica.
- 3. Flacone secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detta sede di scorrimento (20) in impegno a tenuta rispetto all'esterno è ricavata entro detta elemento di chiusura (15) applicato ad una imboccatura (10) di detto flacone (11).
- 4. Flacone secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detta sede di scorrimento (120) in impegno a tenuta rispetto all'esterno è ricavata entro imboccatura (110) di detto flacone (111).
- 5. Flacone secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento a pistone (19, 119) è dotato di un foro di comunicazione (24, 124) con l'esterno .
- 6. Flacone secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto foro di comunicazione (24, 124) con l'esterno è dotato di un elemento di ritegno unidirezionale (27, 127).
- 7. Flacone secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in petto elemento di chiusura (15, 115) viene ricavato un foro 26 di comunicazione tra una zona superiore a detto elemento a pistone (19, 119} e l’esterno.
- 8. Flacone secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di presentare zone (12) più facilmente deformabili per pressione manuale.
- 9. Flacone secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento a pistone (19, 119) è ricavato in un pezzo con detto erogatore a pompa (17, 117).
- 10. Flacone secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto erogatore a pompa (17, 117) è posizionato tramite un suo pistone cavo (18, 118) in una sede (9, 109) comunicante con detta pastiglia nebulizzatrice (16, 116).
- 11. Flacone secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta pastiglia nebulizzatrice (16, 116) è disposta in detto elemento di chiusura (15, 115).
- 12. Flacone sostanzialmente come descritto e secondo quanto mostrato negli allegati disegni.
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