ITMI20132200A1 - Struttura di supporto per un dispositivo di bordo di bicicletta - Google Patents

Struttura di supporto per un dispositivo di bordo di bicicletta

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ITMI20132200A1
ITMI20132200A1 IT002200A ITMI20132200A ITMI20132200A1 IT MI20132200 A1 ITMI20132200 A1 IT MI20132200A1 IT 002200 A IT002200 A IT 002200A IT MI20132200 A ITMI20132200 A IT MI20132200A IT MI20132200 A1 ITMI20132200 A1 IT MI20132200A1
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IT
Italy
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bicycle
support structure
radially
edge device
tube
Prior art date
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IT002200A
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English (en)
Inventor
Flavio Cracco
Stefano Rosati
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Campagnolo Srl
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Description

Struttura di supporto per un dispositivo di bordo di bicicletta
La presente invenzione riguarda una struttura di supporto per un dispositivo di bordo di bicicletta, in particolare una struttura per il supporto amovibile di un dispositivo di bordo di bicicletta all’interno di un tubo di bicicletta, in particolare di un reggisella di una bicicletta, ma anche delle estremità del manubrio, del tubo sella, del tubo orizzontale, del tubo diagonale e del cannotto dello sterzo della bicicletta.
Il dispositivo di bordo di bicicletta può essere di tipo stand-alone oppure essere parte di un sistema elettronico di bordo comprendente altri dispositivi elettrici, elettronici e/o elettromeccanici connessi via cavo o wireless.
Sistemi elettronici di bordo di bicicletta sono noti e sempre più evoluti. Il dispositivo di bordo o il sistema di cui è parte può ad esempio essere preposto al controllo e/o gestione del cambio e/o alla acquisizione, elaborazione e/o memorizzazione di parametri e/o dati relativi al ciclista e/o alla bicicletta e/o al percorso. Il dispositivo di bordo o il sistema di cui è parte può essere inoltre preposto alla telefonia mobile, alla multimedialità e/o alla sorveglianza antifurto della bicicletta.
Il dispositivo di bordo di bicicletta può comprendere solamente un’unità di alimentazione a batterie, eventualmente con associata elettronica di alimentazione, per altri dispositivi del sistema elettronico di bordo, o viceversa solo una o più schede circuitali senza unità di alimentazione a batterie.
Tipicamente, il dispositivo di bordo di bicicletta viene posizionato in corrispondenza del portaborraccia fissato al telaio della bicicletta. Tale soluzione presenta lo svantaggio di lasciare il dispositivo di bordo di bicicletta esposto ad urti indesiderati, così come ad agenti atmosferici. Inoltre, il dispositivo di bordo di bicicletta montato esternamente al telaio della bicicletta risulta anti-aerodinamico, antiestetico ed esposto a furto.
Per superare i sopra citati inconvenienti, il dispositivo di bordo di bicicletta viene, in alternativa, alloggiato all’interno del reggisella della bicicletta.
La domanda di brevetto europeo EP 2 532 571 a nome della medesima Richiedente della presente domanda, divulga (fig. 9-11) una struttura di supporto configurata per essere fissata all’interno di un reggisella tramite un espansore meccanico per il bloccaggio a pressione radiale contro la parete interna del reggisella e dotata di mezzi di fissaggio amovibile meccanico per un dispositivo di bordo di bicicletta, nella forma di un innesto a coda di rondine, a baionetta, a scatto ecc. L’espansore è un corpo sostanzialmente cilindrico avente un bullone di regolazione esteso in direzione assiale e una pluralità di elementi la cui estensione radiale è regolabile tramite il bullone di regolazione. Il dispositivo di bordo di bicicletta comprende una cavità, contenente al suo interno un’unità di alimentazione a batterie ed almeno una scheda circuitale. Si prevede inoltre un accoppiamento a spina, per impedire il movimento rotatorio relativo tra espansore e corpo cavo oblungo attorno all’asse longitudinale del dispositivo di bordo di bicicletta.
La Richiedente osserva che una tale struttura di supporto di dispositivo di bordo di bicicletta presenta una configurazione alquanto complessa. Inoltre, per poter adattare la struttura di supporto a diverse dimensioni del reggisella o del piantone in cui viene inserito, che deve comunque essere cilindrico, è necessario che l’utente agisca sul bullone di regolazione, cosicché la pluralità di elementi si muova radialmente fino ad attestarsi contro la parete interna del reggisella o del piantone.
US 4,833,777 descrive un sistema di montaggio di una batteria nel reggisella di una bicicletta. Secondo tale documento, il sistema di montaggio comprende un primo tappo montato nel reggisella e comprendente un nucleo elastico forato ed un connettore metallico di sezione ad U, anch’esso forato, posto sul nucleo elastico ed in contatto con la superficie interna del reggisella. Un bullone è alloggiato nei fori del connettore e del nucleo elastico, ad una cui estremità è collegato un dado a T. Sul conduttore metallico è inoltre saldata una molla, la quale si estende verso l’alto entrando in contatto con una batteria. Il sistema prevede un secondo tappo, del tutto simile al precedente. Nell’uso, il primo tappo viene posto nel reggisella di una bicicletta e fatto espandere ed incuneare nel reggisella ruotando il bullone agendo sul corrispondente dado a T. Si posiziona poi la batteria in cima al primo tappo e si posiziona e si fa espandere il secondo tappo sulla batteria.
La Richiedente osserva che in questa soluzione, come nella precedente, l’espansione del tappo, ancorché reversibile, è comandata dall’utente, tramite il bullone. Il sistema, inoltre, fornisce solo una tenuta assiale della batteria, e non anche una tenuta radiale. Infine, un siffatto sistema di montaggio mal si presta ad applicazioni in reggisella a sezione non circolare.
US 2012/0313407 descrive una struttura di supporto per il montaggio di un’unità batteria all’interno di un reggisella di una bicicletta. Secondo tale documento la struttura di supporto comprende un’apertura per ricevere amovibilmente e trattenere l’unità batteria ed uno o più spallamenti, atti ad impegnare corrispondenti spallamenti dell’unità batteria. La struttura di supporto è inserita nel reggisella per accoppiamento forzato (snugly-fit), accoppiamento a pressione (press-fit) o incollaggio. Un coperchio è in impegno con l’unità batteria per mantenerla in posizione nella struttura di supporto.
La Richiedente osserva che tale struttura di supporto presenta una serie di inconvenienti. In primo luogo, essa è totalmente rigida e dunque non adattabile a reggisella di dimensioni e forme differenti. Inoltre essa richiede che l’unità batteria presenti spallamenti coniugati a quelli della struttura di supporto, per cui non è facilmente adattabile a diverse unità batteria. Ancora, una siffatta soluzione presenta lunghi tempi di assemblaggio.
EP 1 607 321 descrive un’apparecchiatura di controllo di bicicletta montabile in un reggisella e più in particolare in un tubo sella che è montato amovibile nel reggisella. Secondo tale documento, il reggisella comprende, in corrispondenza della sua estremità inferiore opposta alla sella, una struttura di montaggio di circuito, quale ad esempio una filettatura interna. L’apparecchiatura di controllo comprende una carcassa tubolare, inseribile nel reggisella, nonché un coperchio all’estremità inferiore della carcassa tubolare. La carcassa tubolare alloggia un’unità di controllo nella forma di un microprocessore ed ha una filettatura interna all’estremità inferiore. Il coperchio ha la forma di un bullone a gradini comprendente: una testa, dotata di una struttura di impegno di utensile ed avente un diametro esterno leggermente inferiore al diametro interno del reggisella; una prima porzione filettata a maschio avente un diametro leggermente inferiore al diametro della testa; e una seconda porzione filettata a maschio avente un diametro leggermente inferiore al diametro della prima porzione filettata a maschio. La seconda porzione filettata a maschio viene avvitata nella filettatura interna della carcassa tubolare; indi la prima porzione filettata a maschio viene avvitata nella filettatura interna del reggisella. In una forma di realizzazione alternativa, la carcassa è montata nel reggisella in un diverso modo. La prima porzione filettata a maschio del coperchio è sostituita da una struttura di montaggio comprendente una pluralità di sporgenze mobili nella forma di sfere di trattenimento trattenute in modo scorrevole in una corrispondente pluralità di fori di trattenimento e spinte radialmente all’esterno da una corrispondente pluralità di molle. La struttura di montaggio include anche una pluralità di sporgenze stazionarie nella forma di chiavette maschio rettangolari. Nel reggisella, la struttura di montaggio di circuito comprende, anziché la filettatura femmina, una pluralità di recessi nella forma di scanalature emisferiche e una pluralità di recessi nella forma di alloggiamenti per chiavetta.
La Richiedente osserva che tale apparecchiatura di controllo presenta una serie di inconvenienti. Infatti tale apparecchiatura richiede che il reggisella sia tubolare cilindrico, e quindi non si presta al montaggio in reggisella di sezione trasversale non circolare; inoltre tale apparecchiatura richiede una sostanziale modifica del reggisella per la realizzazione della struttura di montaggio di circuito, che tra l’altro mal si adatta a reggisella in materiale composito quale fibra di carbonio.
Il documento brevettuale GB 2 260 009 descrive un allarme elettronico per bicicletta alloggiato in un elemento di telaio oppure in un reggisella di una bicicletta. L’allarme elettronico comprende elementi di arresto a molla, che fanno presa saldamente con l’interno dell’elemento di telaio o del reggisella al fine di mantenere l’allarme in posizione, un ricevitore acustico fissato esternamente all’elemento di telaio o al reggisella e mezzi di attivazione/disattivazione.
La Richiedente osserva che gli elementi di arresto a molla, sebbene consentano di mantenere l’allarme elettronico in posizione all’interno dell’elemento di telaio o del reggisella, non si prestano per il montaggio dell’allarme in telai o reggisella di sezione non circolare. Inoltre, gli elementi di arresto a molla sono direttamente ricavati sull’involucro dell’allarme, per cui non ne risulta una struttura di supporto particolarmente versatile.
Il documento US 2013/0202938 descrive un gruppo di alimentazione elettrica per bicicletta comprendente un elemento tubolare, una sorgente di alimentazione elettrica disposta nell’elemento tubolare ed un elemento di vincolo disposto in un foro passante dell’elemento tubolare. L’elemento di vincolo comprende una parte di vincolo atta ad impegnarsi in una sede di accoglimento della sorgente di alimentazione elettrica al fine di limitare il movimento relativo tra la sorgente di alimentazione elettrica e l’elemento tubolare nella direzione assiale dell’elemento tubolare. Il gruppo di alimentazione elettrica comprende inoltre un elemento di posizionamento, fatto di gomma o altro materiale elastico, sistemato in un’intercapedine ricavata tra la sorgente di alimentazione elettrica e la superficie interna dell’elemento tubolare, per posizionare la sorgente di alimentazione elettrica in direzione radiale dell’elemento tubolare quando la sorgente di alimentazione elettrica è all’interno dell’elemento tubolare. È menzionato che anche l’elemento di vincolo può essere realizzato in gomma o altro materiale elastico.
La Richiedente osserva che l’elemento di posizionamento in gomma o altro materiale elastico consente di posizionare la sorgente di alimentazione elettrica in direzione radiale dell’elemento tubolare, ma non ha lo scopo di supportare la sorgente di alimentazione elettrica nell’elemento tubolare e mal si presta ad un montaggio della sorgente di alimentazione elettrica in un elemento tubolare di sezione diversa da quella circolare.
L’invenzione si pone il problema di ovviare agli inconvenienti sopra menzionati con riferimento alla tecnica nota, in particolare mettendo a disposizione una struttura semplificata di supporto di un dispositivo di bordo di bicicletta all’interno di un tubo di bicicletta, in grado di impedire adeguatamente uno spostamento del dispositivo di bordo di bicicletta quando in posizione montata nel tubo di bicicletta e di consentire nel contempo il montaggio del dispositivo di bordo di bicicletta in tubi di bicicletta di dimensioni e/o forme differenti.
Più in particolare, in un suo primo aspetto l’invenzione riguarda una struttura di supporto di un dispositivo di bordo di bicicletta all’interno di un tubo di bicicletta, in particolare un reggisella, la struttura di supporto comprendendo mezzi di supporto del dispositivo di bordo di bicicletta e una porzione configurata per essere inserita all’interno del tubo di bicicletta, caratterizzata dal fatto che la porzione configurata per essere inserita all’interno del tubo di bicicletta presenta una rigidità rispetto alla deformazione radiale che non è costante per tutte le posizioni angolari e/o per tutte le posizioni longitudinali.
Nel seguito della presente descrizione e nelle unite rivendicazioni, ci si riferirà per brevità alla rigidità, intendendosi rigidità rispetto alla deformazione radiale.
Nel seguito della presente descrizione e nelle unite rivendicazioni, i termini radiale, angolare e assiale o longitudinale sono utilizzati con riferimento a un sistema di riferimento cilindrico, e non implicano quindi che la porzione configurata per essere inserita all’interno del tubo di bicicletta sia sostanzialmente cilindrica.
Quindi la rigidità rispetto alla deformazione radiale assume almeno due valori diversi in due diverse posizioni angolari e/o in due diverse posizioni longitudinali della porzione configurata per essere inserita all’interno del tubo di bicicletta.
Grazie alla previsione di una rigidità non costante della porzione configurata per essere inserita all’interno del tubo di bicicletta si può demandare a una sua regione meno rigida l’adattabilità alla forma e/o dimensione del tubo di bicicletta e ad una sua regione più rigida un’adeguata presa sulla superficie interna del tubo di bicicletta.
Una tale configurazione della struttura di supporto consente, vantaggiosamente, di impedire uno spostamento nella direzione assiale e nella direzione radiale della struttura di supporto nel tubo di bicicletta e di conseguenza del dispositivo di bordo di bicicletta quando in posizione montata, e di consentire nel contempo il montaggio del dispositivo di bordo di bicicletta in tubi di bicicletta di dimensioni e/o forme differenti.
Preferibilmente la rigidità rispetto alla deformazione radiale assume un valore massimo e un valore minimo rispettivamente in due posizioni angolari contrapposte della porzione configurata per essere inserita all’interno del tubo di bicicletta.
In certe forme di realizzazione, la porzione configurata per essere inserita all’interno del tubo di bicicletta presenta uno spicchio comparativamente rigido e uno spicchio comparativamente elasticamente deformabile.
Nel seguito della presente descrizione, e nelle unite rivendicazioni, per “spicchio” si intende indicare ciascuna delle parti in cui la porzione configurata per essere inserita all’interno del tubo di bicicletta è divisa da due semipiani che contengono l’asse del sistema di riferimento cilindrico.
Nel seguito della presente descrizione, e nelle unite rivendicazioni, con “rigido” e “sostanzialmente rigido” e simili si intende la proprietà di un corpo di non lasciarsi facilmente deformare, di resistere all’azione di forze tendenti a deformarlo.
Nel seguito della presente descrizione, e nelle unite rivendicazioni, con “elasticamente deformabile” e simili si intende la proprietà di un corpo di subire, sotto l’azione di determinate sollecitazioni, deformazioni che scompaiono, più o meno completamente, al cessare delle sollecitazioni.
I termini “comparativamente” sono utilizzati per contrapporre tra loro i termini “rigido” e “elasticamente deformabile”.
Preferibilmente lo spicchio comparativamente rigido e lo spicchio comparativamente elasticamente deformabile sono esplementari.
Preferibilmente, lo spicchio sostanzialmente rigido comprende una superficie radialmente esterna, la quale si attesta, nell’uso, contro una superficie interna del tubo di bicicletta e una superficie radialmente interna, contro cui si attesta, nell’uso, il dispositivo di bordo di bicicletta o un perno avente ad una estremità mezzi di fissaggio meccanico, preferibilmente amovibile, per il dispositivo di bordo di bicicletta.
In forme di realizzazione lo spicchio sostanzialmente rigido comprende una cavità longitudinale.
In forme di realizzazione, lo spicchio comparativamente elasticamente deformabile è realizzato da una superficie ondulata formante lobi o “petali” intervallati da scanalature.
Preferibilmente lo spicchio elasticamente deformabile comprende una parete continua o discontinua radialmente esterna, una parete continua o discontinua radialmente interna ed elementi di collegamento tra di esse. In tal modo si ottiene una struttura “reticolata” atta a conferire un’idonea deformabilità elastica.
Quando la parete radialmente esterna e quella radialmente interna sono discontinue, lo spicchio elasticamente deformabile comprende una pluralità di porzioni radialmente esterne, una pluralità di porzioni radialmente interne ed elementi di collegamento tra coppie adiacenti di tali porzioni radialmente esterne ed interne.
Tra porzioni radialmente esterne successive risultano quindi delimitate scanalature, delimitate ciascuna da una porzione radialmente interna e da una coppia di elementi di collegamento.
Preferibilmente gli elementi di collegamento presentano un’estensione radiale crescente man mano che ci si allontana nelle due direzioni dallo spicchio sostanzialmente rigido, per convergere in una posizione opposta ad esso. Questo provvedimento consente di avere una regione di massima deformabilità elastica contrapposta alla regione di massima rigidità, con conseguente ottimale bilanciamento delle forze in gioco.
Preferibilmente gli elementi di collegamento sono distanziati in maniera tale da formare porzioni di parete radialmente esterne o cavità tra la parete continua radialmente esterna e la parete continua radialmente interna di estensione angolare crescente man mano che ci si allontana nelle due direzioni dallo spicchio sostanzialmente rigido, per convergere in una posizione opposta ad esso. Anche questo provvedimento consente di avere una regione di massima deformabilità elastica contrapposta alla regione di massima rigidità, con conseguente ottimale bilanciamento delle forze in gioco.
In altre forme di realizzazione, la porzione configurata per essere inserita all’interno del tubo di bicicletta presenta un corpo sostanzialmente anulare e almeno una striscia estendentesi longitudinalmente da detto corpo anulare. Il corpo anulare costituisce una regione comparativamente rigida della struttura di supporto, mentre la o le strisce e in particolare le sue/loro regioni più distanziate dal corpo anulare costituisce/costituiscono una regione comparativamente elasticamente deformabile della struttura di supporto.
Preferibilmente detta almeno una striscia o almeno una di dette strisce presenta almeno una porzione sporgente radialmente verso l’esterno. Dette porzioni, in uso, sono in relazione di appoggio e spinta con la parete interna del tubo di bicicletta.
Preferibilmente detta almeno una striscia o almeno una di dette strisce presenta almeno due porzioni sporgenti radialmente verso l’esterno ed almeno una porzione radialmente interna di raccordo tra due porzioni radialmente esterne adiacenti.
Preferibilmente, ciascuna striscia porta almeno un elemento ad elevata cedevolezza, tipicamente un gommino o qualsiasi altro componente noto avente funzione ammortizzante, più preferibilmente almeno in corrispondenza di dette porzioni sporgenti radialmente verso l’esterno.
Preferibilmente il corpo sostanzialmente anulare presenta una fenditura.
Preferibilmente, dal corpo sostanzialmente anulare si estende radialmente una lamella. La lamella ha una funzione antirotazione della struttura di supporto all’interno del tubo di bicicletta.
Preferibilmente il corpo sostanzialmente anulare e la lamella sono realizzati di pezzo, in altre parole la lamella si estende da un’estremità di una fenditura del corpo sostanzialmente anulare.
Preferibilmente la porzione configurata per essere inserita all’interno del tubo di bicicletta presenta, su una superficie atta ad attestarsi, in uso, contro una superficie interna del tubo di bicicletta e/o in corrispondenza di una superficie delimitante una sede atta ad accogliere, in uso, il dispositivo di bordo di bicicletta, uno strato di materiale adesivo.
In alternativa o in aggiunta al materiale adesivo, preferibilmente la porzione configurata per essere inserita all’interno del tubo di bicicletta presenta una superficie atta ad attestarsi, in uso, contro una superficie interna del tubo di bicicletta e/o una superficie delimitante una sede atta ad accogliere, in uso, il dispositivo di bordo di bicicletta che è corrugata, zigrinata, scanalata, o strutturata (textured) in altro modo, per aumentare la presa sulla superficie interna del tubo di bicicletta e/o per aumentare la presa sul dispositivo di bordo di bicicletta.
In forme di realizzazione, detti mezzi di supporto del dispositivo di bordo di bicicletta comprendono una sede ricavata nella porzione configurata per essere inserita all’interno del tubo di bicicletta.
Preferibilmente detta sede è cilindrica, priva di sporgenze o incavi o superfici di battuta, così da accoppiarsi con qualsiasi dispositivo di bordo di bicicletta, senza richiedere particolari mezzi coniugati sul dispositivo di bordo di bicicletta.
In altre forme di realizzazione, la struttura di supporto comprende un perno avente, ad una prima estremità longitudinale, detti mezzi di supporto del dispositivo di bordo di bicicletta, il perno essendo esteso longitudinalmente in una sede ricavata nella porzione elasticamente deformabile.
In alternativa o in aggiunta alle caratteristiche secondarie sopra indicate, la struttura di supporto di questo primo aspetto dell’invenzione presenta preferibilmente una o più delle caratteristiche più sotto esposte con riferimento ad un secondo aspetto dell’invenzione.
L’invenzione si pone inoltre il problema tecnico di ovviare agli inconvenienti sopra menzionati con riferimento alla tecnica nota, in particolare mettendo a disposizione una struttura di supporto di un dispositivo di bordo di bicicletta all’interno di un tubo di bicicletta, in particolare un reggisella, che consenta un rapido montaggio nel tubo di bicicletta o reggisella, pur mantenendo una buona adattabilità a tubi di bicicletta o reggisella di dimensioni e/o forme differenti.
L’invenzione riguarda una struttura di supporto di un dispositivo di bordo di bicicletta all’interno di un tubo di bicicletta, in particolare un reggisella, configurata per essere fissata all’interno del tubo di bicicletta e dotata di mezzi di fissaggio meccanico per il dispositivo di bordo di bicicletta, caratterizzata dal fatto di comprendere una porzione elasticamente deformabile, configurata per essere inserita almeno parzialmente in modo forzato all’interno del tubo di bicicletta, in cui detti mezzi di fissaggio meccanico per il dispositivo di bordo di bicicletta sono realizzati ad una prima estremità longitudinale di un perno esteso longitudinalmente nella porzione elasticamente deformabile.
La porzione elasticamente deformabile della struttura di supporto dell’invenzione, configurata per essere inserita almeno parzialmente in modo forzato all’interno del tubo di bicicletta, consente il montaggio della struttura di supporto semplicemente forzandola all’interno del tubo di bicicletta senza richiedere una regolazione da parte dell’utente di una porzione ad espansione meccanica, che risulterebbe lenta e richiederebbe in linea di principio l’uso di un attrezzo specifico; una volta forzata all’interno del tubo di bicicletta, la porzione elasticamente deformabile, tramite il proprio ritorno elastico, fa presa e si aggancia al tubo di bicicletta stesso. Poiché la presa sul tubo di bicicletta è demandata al ritorno elastico della porzione elasticamente deformabile, si evita vantaggiosamente che il tubo di bicicletta possa essere danneggiato da una espansione eccessiva, come potrebbe accadere nel caso di una porzione ad espansione meccanica.
La struttura di supporto dell’invenzione presenta inoltre il notevole vantaggio che la porzione elasticamente deformabile è in grado di smorzare le vibrazioni che si presentano durante la guida della bicicletta e che potrebbero danneggiare eventuali componenti elettronici del dispositivo di bordo di bicicletta.
Tramite la previsione del perno, il peso del dispositivo di bordo di bicicletta – in particolare quando la struttura di supporto è utilizzata per il montaggio in sospensione del dispositivo di bordo di bicicletta al reggisella – che viene scaricato sul perno tramite i mezzi di fissaggio meccanico, viene ulteriormente scaricato su tutta la superficie della porzione elasticamente deformabile accoppiata al perno, per cui la porzione elasticamente deformabile risulta più uniformemente sollecitata.
Preferibilmente, i mezzi di fissaggio meccanico per il dispositivo di bordo di bicicletta sono mezzi di fissaggio amovibile meccanico.
Preferibilmente il perno è esteso longitudinalmente per tutta l’estensione longitudinale della porzione elasticamente deformabile.
Il perno e la porzione elasticamente deformabile possono essere costampati, coestrusi, incollati, avvitati tra loro, rivettati, incastrati, incastrati con Velcro<®>o vincolati tra loro in altri modi.
Preferibilmente il perno è cavo per la maggior parte della propria lunghezza, così da limitare il peso della struttura di supporto.
Preferibilmente il perno comprende, ad una seconda estremità longitudinale opposta alla prima estremità longitudinale, una testa che, in una configurazione montata della struttura di supporto, è in battuta su una estremità longitudinale della porzione elasticamente deformabile.
Preferibilmente la testa è formata su una vite esternamente filettata in impegno di avvitamento con una filettatura interna del perno.
Preferibilmente la struttura di supporto comprende inoltre una rondella disposta tra la vite e la porzione elasticamente deformabile.
Preferibilmente la rondella ha un diametro interno superiore al diametro esterno del perno così da bloccare la porzione elasticamente deformabile. In tal modo, quando la vite viene serrata nel perno, la rondella esercita una pressione in direzione longitudinale sulla porzione elasticamente deformabile, provocando una deformazione radiale della porzione elasticamente deformabile e quindi una maggiore presa sul tubo di bicicletta.
Preferibilmente il perno comprende, alla prima estremità longitudinale, un fondo dotato di un foro per il passaggio di una vite destinata all’avvitamento in un foro filettato del dispositivo di bordo di bicicletta.
Preferibilmente il perno e la porzione elasticamente deformabile non sono coassiali. In tal modo, su un involucro del dispositivo di bordo di bicicletta eventuali mezzi di fissaggio coniugati a quelli della struttura di supporto, ad esempio un foro filettato, possono essere decentrati e quindi lasciare più spazio per una cavità del dispositivo di bordo di alloggiamento dei rispettivi componenti. Inoltre, anche quando il tubo di bicicletta presenta una dimensione interna poco superiore alla dimensione esterna del perno, almeno una regione della porzione elasticamente deformabile presenta uno spessore sufficiente a consentire di conformarla nella maniera desiderata anche per estrusione in materiale plastico.
Preferibilmente i mezzi di fissaggio amovibile meccanico per il dispositivo di bordo di bicicletta comprendono una porzione filettata. In alternativa, i mezzi di fissaggio amovibile meccanico per il dispositivo di bordo di bicicletta possono essere del tipo a pressione, a scatto, a innesto, a baionetta o con Velcro<®>.
Preferibilmente la struttura di supporto comprende inoltre un dispositivo antirotazione per il dispositivo di bordo di bicicletta. In tal modo, la posizione del dispositivo di bordo di bicicletta resta quella intesa e si può facilitare l’inserimento del gruppo struttura di supporto - dispositivo di bordo di bicicletta nel tubo di bicicletta.
Preferibilmente il dispositivo antirotazione comprende un piolo sporgente alla prima estremità del perno, configurato per insediarsi in una sede del dispositivo di bordo di bicicletta.
In alternativa o in aggiunta alle caratteristiche secondarie sopra indicate, la struttura di supporto di questo secondo aspetto dell’invenzione presenta preferibilmente una o più delle caratteristiche sopra esposte con riferimento al primo aspetto dell’invenzione.
In particolare, preferibilmente la porzione elasticamente deformabile presenta una rigidità rispetto alla deformazione radiale che non è costante per tutte le posizioni angolari e/o per tutte le posizioni longitudinali.
Più preferibilmente, la porzione elasticamente deformabile presenta uno spicchio comparativamente rigido ed uno spicchio comparativamente elasticamente deformabile.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione dettagliata di alcune sue forme di realizzazione preferite, fatta con riferimento ai disegni allegati. Le differenti caratteristiche nelle singole configurazioni possono venire combinate tra loro a piacere. In tali disegni:
- la Figura 1 illustra schematicamente una bicicletta avente un dispositivo di bordo montato tramite una struttura di supporto dell’invenzione;
- la Figura 2 è una vista prospettica di un reggisella della bicicletta di Figura 1, con un dispositivo di bordo montato al proprio interno tramite una struttura di supporto secondo una forma di realizzazione dell’invenzione;
- la Figura 3 è una vista prospettica di un tubo di bicicletta, con un dispositivo di bordo montato al proprio interno tramite la struttura di supporto di Figura 2;
- la Figura 4 è una vista simile a quella di Figura 3, con il dispositivo di bordo, e la relativa struttura di supporto, estratti dal reggisella;
- la Figura 5 è una vista in sezione trasversale attraverso il reggisella di Figura 3;
- la Figura 6 è una vista prospettica di una struttura di supporto secondo un’altra forma di realizzazione dell’invenzione;
- la Figura 7 è una è una vista prospettica di un tubo di bicicletta, con un dispositivo di bordo montato al proprio interno tramite la struttura di supporto di Figura 6;
- la Figura 8 è una vista frontale della struttura di supporto di Figura 6 montata in un tubo di bicicletta;
- la Figura 9 è una vista prospettica, che mostra una struttura di supporto per dispositivo di bordo di bicicletta secondo un’altra forma di realizzazione dell’invenzione, nella configurazione non montata, unitamente a un tubo di bicicletta e ad un dispositivo di bordo di bicicletta;
- la Figura 10 mostra schematicamente la struttura di supporto di Figura 9 in posizione montata in un reggisella, unitamente a un dispositivo di bordo di bicicletta;
- la Figura 11 è una vista in sezione longitudinale in esploso della struttura di supporto per dispositivo di bordo di bicicletta di Figura 9, unitamente a un dispositivo di bordo di bicicletta parzialmente rimosso;
- la Figura 12 è una vista in sezione longitudinale della struttura di supporto per dispositivo di bordo di bicicletta di Figura 9, unitamente a un dispositivo di bordo di bicicletta parzialmente rimosso, nella condizione di montaggio;
- la Figura 13 è una vista prospettica del gruppo dispositivo di bordo di bicicletta - struttura di supporto di Figura 9 in posizione montata in un reggisella di sezione trasversale non circolare;
- la Figura 14 mostra la struttura di supporto di Figura 13 in posizione montata in un reggisella, unitamente a un dispositivo di bordo di bicicletta;
- la Figura 15 è una vista in sezione longitudinale presa lungo la traccia XV-XV di Figura 14, con dispositivo di bordo di bicicletta parzialmente rimosso;
- la Figura 16 mostra un’altra forma di realizzazione di una struttura di supporto per dispositivo di bordo di bicicletta dell’invenzione, in posizione montata all’interno di un reggisella di sezione circolare;
- la Figura 17 mostra un’altra forma di realizzazione di una struttura di supporto per dispositivo di bordo di bicicletta dell’invenzione, in posizione montata all’interno di un reggisella di sezione non circolare;
- la Figura 18 mostra un’altra forma di realizzazione di una struttura di supporto per dispositivo di bordo di bicicletta dell’invenzione, in posizione montata all’interno di un reggisella di sezione circolare;
- la Figura 19 mostra una vista prospettica di un’altra forma di realizzazione di una struttura di supporto per dispositivo di bordo di bicicletta dell’invenzione;
- la Figura 20 mostra la struttura di supporto di Figura 19 montata su un dispositivo di bordo di bicicletta;
- la Figura 21 è una vista prospettica di un tubo di bicicletta, con un dispositivo di bordo montato al proprio interno tramite la struttura di supporto di Figura 19;
- la Figura 22 è una vista prospettica di un’altra forma di realizzazione di una struttura di supporto per dispositivo di bordo di bicicletta dell’invenzione;
- la Figura 23 è una vista prospettica, che mostra la struttura di supporto di Figura 22 montata su un dispositivo di bordo di bicicletta;
- la Figura 24 è una vista in pianta di un tubo di bicicletta, con un dispositivo di bordo montato al proprio interno tramite la struttura di supporto di Figura 22;
- la Figura 25 mostra una vista in sezione trasversale di un’altra forma di realizzazione di una struttura di supporto per dispositivo di bordo di bicicletta dell’invenzione, in posizione montata all’interno di un reggisella;
- la Figura 26 è una vista in sezione longitudinale presa lungo la traccia XXVI-XXVI di Figura 25, con il tubo di bicicletta parzialmente rimosso;
- la Figura 27 è una vista prospettica in esploso, che mostra una struttura di supporto per dispositivo di bordo di bicicletta secondo un’altra forma di realizzazione dell’invenzione, unitamente a un dispositivo di bordo di bicicletta;
- la Figura 28 mostra schematicamente la struttura di supporto di Figura 27 in posizione montata in un reggisella, unitamente a un dispositivo di bordo di bicicletta; e
- la Figura 29 è una vista in sezione longitudinale parziale presa lungo la traccia XXIX-XXIX di Figura 28.
Nella seguente descrizione, per l'illustrazione delle figure si ricorre a numeri di riferimento identici o simili –in particolare, maggiorati di volta in volta di 100- per indicare elementi costruttivi con la stessa funzione o funzione analoga.
La Figura 1 illustra schematicamente una bicicletta 200 esemplificativa, avente un dispositivo di bordo 20 montato in una delle posizioni rese possibili tramite una struttura di supporto secondo l’invenzione.
In modo di per sé noto, la bicicletta 200 comprende un telaio 210, un reggisella 230 almeno parzialmente inserito nell’estremità superiore di un tubo sella o piantone 212 del telaio 210 e dotato di una sella 232 alla sua estremità superiore, un manubrio 234, una forcella 236 montata in modo girevole in un cannotto dello sterzo 226, una ruota anteriore 238 supportata in modo girevole in corrispondenza dell’estremità inferiore della forcella 236, una ruota posteriore 240 supportata in modo girevole in corrispondenza della parte posteriore del telaio 210, un meccanismo di propulsione 242 e almeno uno tra un freno anteriore 244 e un freno posteriore 246.
Il telaio 210 nella forma di realizzazione mostrata è del tipo a diamante, comprendente il suddetto tubo sella o piantone 212, il suddetto cannotto dello sterzo 226, un tubo orizzontale 214, un tubo diagonale 216, e quattro altri tubi del carro posteriore 218, 220, 222, 224. I tubi del carro posteriore 216, 218, 220, 222, 224 comprendono più in particolare il tubo diagonale 216, una coppia di tubi di sella 218, 220 che si estendono obliquamente verso il basso e all’indietro dal punto in cui il piantone 212 e il tubo orizzontale 214 si incontrano e viene montato il reggisella 230, e una coppia di tubi 222, 224 che si estendono sostanzialmente orizzontali all’indietro dal punto in cui il piantone 212 e il tubo diagonale 216 si incontrano, uno dei quali 222 è chiamato anche fodero nel settore.
Tipicamente il meccanismo di propulsione 242 comprende una coppia di pedivelle 248, 249 dotate di pedali 250, 251 per comandare la rotazione di un albero del movimento centrale (non mostrato) e sul quale è calettata almeno una ruota dentata anteriore 254; almeno una ruota dentata posteriore 256 in corrispondenza della ruota posteriore 240 e una catena 258 estesa di volta in volta tra una ruota dentata anteriore 254 e una ruota dentata posteriore 256. Nel caso di meccanismo di propulsione 242 con rapporto di trasmissione variabile, è inoltre presente un deragliatore anteriore 260 per spostare la catena 258 tra le ruote dentate anteriori 254 e/o un deragliatore posteriore 262 per spostare la catena 258 tra le ruote dentate posteriori 256.
Dispositivi di comando 264 dei freni 244, 246 e/o dei deragliatori 260, 262 sono tipicamente disposti alle estremità del manubrio 234 come mostrato, oppure fissati in posizione conveniente sul telaio 210. Tali dispositivi possono comprendere leve e/o pulsanti per generare comandi elettrici di azionamento dei freni 244, 246 e/o dei deragliatori 260, 262, o per azionarli meccanicamente, come ad esempio tramite un cavo Bowden.
Un sistema elettronico di bordo montato sulla bicicletta 200 comprende uno o più dei seguenti dispositivi o componenti (molti dei quali non mostrati): i suddetti dispositivi di comando 264, un motore elettrico per muovere ogni deragliatore 260, 262, un sensore della posizione di ogni deragliatore 260, 262, un sensore di velocità, un sensore di cadenza di pedalata, un inclinometro, un contachilometri, un cardiofrequenzimetro o altri sensori, un’unità di visualizzazione, un’unità audio, nonché almeno una unità di alimentazione a batteria preferibilmente di tipo ricaricabile, uno o più processori e mezzi di memoria per il funzionamento di tali dispositivi e/o per la raccolta e memorizzazione di dati. Possono ancora essere previsti un lettore di contenuti multimediali quali musica, video, immagini, inclusi file di mappe geografiche, una camera digitale, una videocamera, una unità di registrazione vocale, un’unità di telefonia mobile e/o altre applicazioni.
I vari componenti sopra descritti sono tra loro connessi in modo cablato e/o wireless e possono essere dislocati in vari punti della bicicletta.
Una struttura di supporto 10 per un dispositivo 20 di bordo di bicicletta, che può costituire o essere componente di un tale sistema elettronico di bordo, secondo una prima forma di realizzazione dell’invenzione è mostrata schematicamente, nella sua condizione di montaggio del dispositivo 20 di bordo di bicicletta in corrispondenza del reggisella 230, in Figura 2 ed in dettaglio nelle Figure da 3 a 5. Il dispositivo 20 di bordo di bicicletta può comprendere ad esempio un’unità di alimentazione a batteria e/o dell’elettronica e cavi 22 dotati di connettori 24 per la connessione nel sistema elettronico di bordo.
Benché nel seguito si farà riferimento per brevità al reggisella 230, la struttura di supporto dell’invenzione –della presente e delle altre forme di realizzazione– potrebbe essere ugualmente utilizzata per il montaggio del dispositivo 20 di bordo di bicicletta in corrispondenza di un altro tubo di bicicletta, ad esempio di un’estremità del manubrio 234, in particolare nel caso di manubrio diritto (non mostrato) o del piantone (tubo sella) 212, del tubo orizzontale 214, del tubo diagonale 216, del cannotto dello sterzo 226.
Con riferimento alle Figure da 2 a 5, la struttura di supporto 10 comprende una porzione 11 configurata per essere inserita all’interno del reggisella 230.
Tale porzione 11 è elasticamente deformabile.
Come meglio descritto in seguito, la porzione 11 elasticamente deformabile è configurata per essere inserita almeno parzialmente in modo forzato all’interno del reggisella 230.
In particolare, la porzione 11 elasticamente deformabile comprende uno spicchio 12 comparativamente rigido ed uno spicchio 13 comparativamente elasticamente deformabile, nel seguito indicati anche come spicchio 12 sostanzialmente rigido e spicchio 13 elasticamente deformabile.
Lo spicchio 12 sostanzialmente rigido ha una forma arcuata e comprende una superficie radialmente interna 14 ed una superficie radialmente esterna 15.
Lo spicchio 13 elasticamente deformabile è realizzato da una superficie ondulata formante lobi o “petali” intervallati da scanalature.
Più precisamente, lo spicchio 13 elasticamente deformabile comprende una pluralità di porzioni radialmente esterne 16a, 16b, 16c, una pluralità di porzioni radialmente interne 17a, 17b ed elementi 18a, 18b, 18c, 18d di collegamento tra coppie adiacenti di tali porzioni radialmente esterne 16a, 16b, 16c ed interne 17a, 17b. Tra porzioni radialmente esterne 16a, 16b, 16c successive risultano quindi delimitate scanalature 19, delimitate ciascuna da una porzione radialmente interna 17a, 17b e da una coppia di elementi 18a, 18b, 18c, 18d di collegamento. Le porzioni radialmente esterne 16a, 16b, 16c definiscono complessivamente una parete discontinua radialmente esterna e le porzioni radialmente interne 17a, 17b definiscono complessivamente una parete discontinua radialmente interna.
In particolare, e come mostrato in dettaglio in Figura 5, lo spicchio elasticamente deformabile 13 comprende preferibilmente una prima coppia di porzioni radialmente esterne 16a, estendentisi da terminazioni opposte della superficie radialmente esterna 15 dello spicchio 12 sostanzialmente rigido; una prima coppia di porzioni radialmente interne 17a, ciascuna collegata ad una rispettiva porzione radialmente esterna 16a della prima coppia di porzioni radialmente esterne da un elemento di collegamento 18a; una seconda coppia di porzioni radialmente esterne 16b, ciascuna collegata ad una rispettiva porzione radialmente interna 17a della prima coppia di porzioni radialmente interne da un elemento di collegamento 18b; una seconda coppia di porzioni radialmente interne 17b, ciascuna collegata ad una rispettiva porzione radialmente esterna 16b della seconda coppia di porzioni radialmente esterne da un elemento di collegamento 18c; ed una terza porzione radialmente esterna 16c collegata a ciascuna porzione radialmente interna 17b della seconda coppia di porzioni radialmente interne da un rispettivo elemento di collegamento 18d.
Preferibilmente, le porzioni radialmente esterne 16a, 16b, 16c hanno estensione angolare crescente man mano che ci si allontana nelle due direzioni dallo spicchio 12 sostanzialmente rigido della porzione 11 elasticamente deformabile della struttura 10 di supporto, per convergere in una posizione opposta ad esso. Più in particolare, ciascuna porzione della seconda coppia 16b di porzioni radialmente esterne presenta un’estensione angolare maggiore di quella di ciascuna porzione della prima coppia 16a di porzioni radialmente esterne e la terza porzione radialmente esterna 16c ha un’estensione angolare maggiore di quella di ciascuna porzione della seconda coppia 16b di porzioni radialmente esterne.
Inoltre, preferibilmente gli elementi 18a, 18b, 18c, 18d di collegamento tra le porzioni radialmente esterne 16a, 16b, 16c ed interne 17a, 17b presentano estensione radiale crescente man mano che ci si allontana nelle due direzioni dallo spicchio 12 sostanzialmente rigido della porzione 11 elasticamente deformabile della struttura 10 di supporto, per convergere in una posizione opposta ad esso.
Più in particolare, gli elementi 18b di collegamento tra le seconde porzioni radialmente esterne 16b e le prime porzioni radialmente interne 17a presentano un’estensione radiale maggiore di quella degli elementi 18a di collegamento tra le prime porzioni radialmente esterne 16a e le prime porzioni radialmente interne 17a; gli elementi 18c di collegamento tra le seconde porzioni radialmente interne 17b e le seconde porzioni radialmente esterne 16b presentano un’estensione radiale maggiore di quella degli elementi 18b di collegamento tra le seconde porzioni radialmente esterne 16b e le prime porzioni radialmente interne 17a; e gli elementi 18d di collegamento tra la terza porzione radialmente esterna 16c e le rispettive seconde porzioni radialmente interne 17b presentano un’estensione radiale maggiore di quella degli elementi 18c di collegamento tra le seconde porzioni radialmente interne 17b e le seconde porzioni radialmente esterne 16b.
Le porzioni radialmente interne 17a, 17b e le porzioni radialmente esterne 16a, 16b, 16c possono essere in numero diverso da quanto mostrato.
Benché la struttura di supporto 10 sia stata mostrata e descritta come avente un piano di simmetria, questo non è strettamente necessario.
Inoltre, benché sia illustrato e descritto che le porzioni radialmente esterne 16a, 16b, 16c sono in numero dispari e le porzioni radialmente interne 17a, 17b sono in numero pari, per cui in posizione contrapposta allo spicchio 12 sostanzialmente rigido vi è una porzione radialmente esterna 16c, la porzione 11 elasticamente deformabile della struttura di supporto 10 potrebbe presentare porzioni radialmente esterne in numero pari e porzioni radialmente interne in numero dispari, per cui in posizione contrapposta allo spicchio 12 sostanzialmente rigido vi sarebbe una porzione radialmente interna – vale a dire una scanalatura. Peraltro si osserva che la configurazione mostrata è vantaggiosa in quanto contrappone la regione di massima deformabilità elastica alla regione di massima rigidità.
Ancora, benché sia illustrato e descritto che allo spicchio 12 sostanzialmente rigido sono adiacenti porzioni radialmente esterne 16a, questo non è strettamente necessario e potrebbero invece esservi porzioni radialmente interne, estese in tal caso da terminazioni opposte della superficie radialmente interna 14 dello spicchio 12 sostanzialmente rigido. Peraltro si osserva che la configurazione mostrata è vantaggiosa in quanto aumenta l’estensione angolare della superficie di contatto tra la struttura di supporto 10 e la superficie interna del reggisella 230 in prossimità dello spicchio 12 sostanzialmente rigido, vale a dire della regione di massima rigidità. Ciò rende la struttura 10 di supporto più stabile in posizione nel reggisella 230.
La superficie 14 radialmente interna dello spicchio 12 sostanzialmente rigido e le porzioni 17a, 17b radialmente interne dello spicchio 13 elasticamente deformabile definiscono una sede 21 atta ad accogliere, in uso, il dispositivo 20 di bordo di bicicletta.
Il dispositivo 20 di bordo di bicicletta è in particolare fissato amovibilmente nella sede 21, ma potrebbe anche essere fissato in modo inamovibile (cfr. Figura 25).
La superficie 15 radialmente esterna dello spicchio 12 sostanzialmente rigido e le porzioni radialmente esterne 16a, 16b, 16c dello spicchio 13 elasticamente deformabile formano una superficie atta ad attestarsi, in uso, contro una superficie interna del reggisella 230.
La porzione elasticamente deformabile 11, che in questo caso costituisce l’intera struttura di supporto 10, si presenta come una struttura a rigidità differenziata o non costante per tutte le posizioni angolari, in cui lo spicchio 13 elasticamente deformabile consente alla struttura di supporto 10 di adattarsi, in uso, a reggisella 230 di dimensioni e/o forme variabili, mentre lo spicchio 12 sostanzialmente rigido, in uso, fornisce un’adeguata presa sulla superficie interna del tubo di bicicletta, nonché una posizione per il dispositivo 20 di bordo di bicicletta definita e stabile anche in presenza di vibrazioni, che smorza.
Preferibilmente, lo spicchio sostanzialmente rigido 12 ha un’estensione angolare compresa tra 40° ed 80°, più preferibilmente pari a circa 60°.
Preferibilmente, lo spicchio 12 sostanzialmente rigido ha uno spessore maggiore dello spicchio 13 elasticamente deformabile.
Inoltre, benché lo spessore di parete delle porzioni radialmente interne 17a, 17b delle porzioni radialmente esterne 16a, 16b, 16c e degli elementi di collegamento 18a, 18b, 18c, 18d sia mostrato costante, questo non è strettamente necessario. Preferibilmente in caso di spessore non costante, lo spessore sarà decrescente man mano che ci si allontana nelle due direzioni dallo spicchio 12 sostanzialmente rigido della porzione 11 elasticamente deformabile della struttura 10 di supporto, per convergere in una posizione opposta ad esso.
La porzione 11 elasticamente deformabile della struttura 10 di supporto è fatta in materia plastica, in metallo o simili materiali in grado di conferire alla struttura 10 di supporto la deformabilità elastica. In particolare può essere realizzata per estrusione.
Preferibilmente, le porzioni 16a, 16b, 16c radialmente esterne dello spicchio 13 elasticamente deformabile sono esternamente corrugate, zigrinate, scanalate o strutturate in altro modo, e ciò al fine di accrescere la presa tra la struttura di supporto 10 ed il reggisella 230, e quindi mantenere il dispositivo 20 di bordo di bicicletta saldamente in posizione nel reggisella 230. Una superficie strutturata, atta a svolgere la medesima funzione, si può prevedere, in alternativa oppure in aggiunta, in corrispondenza della superficie 15 radialmente esterna dello spicchio 12 sostanzialmente rigido.
In alternativa e/o in aggiunta, le superfici radialmente interne delle porzioni 17a, 17b radialmente interne dello spicchio 13 elasticamente deformabile e/o la superficie 14 radialmente interna dello spicchio 12 sostanzialmente rigido possono essere strutturate, così da accrescere la presa tra la struttura di supporto 10 ed il dispositivo 20 di bordo di bicicletta.
Per montare il dispositivo 20 di bordo di bicicletta all’interno del reggisella 230, l’utilizzatore dovrà per prima cosa inserire almeno parzialmente in modo forzato il dispositivo 20 di bordo di bicicletta nella sede 21 della struttura di supporto 10 definita dalla superficie 14 radialmente interna dello spicchio 12 sostanzialmente rigido e dalle porzioni 17a, 17b radialmente interne dello spicchio 13 elasticamente deformabile. Ad inserimento avvenuto, il dispositivo 20 di bordo di bicicletta risulta in battuta contro la superficie 14 radialmente interna dello spicchio 12 sostanzialmente rigido ed afferrato dalle porzioni 17a, 17b radialmente interne dello spicchio 13 elasticamente deformabile, per effetto del ritorno elastico dello spicchio 13 elasticamente deformabile.
Il gruppo struttura 10 di supporto - dispositivo 20 di bordo di bicicletta viene successivamente inserito anch’esso almeno parzialmente in modo forzato all’interno del reggisella 230. Ad inserimento avvenuto, la superficie 15 radialmente esterna dello spicchio 12 sostanzialmente rigido della struttura 10 di supporto e le porzioni 16a, 16b, 16c radialmente esterne dello spicchio 13 elasticamente deformabile della struttura 10 di supporto sono in battuta e in spinta contro la superficie interna del reggisella 230, per effetto del ritorno elastico dello spicchio 13 elasticamente deformabile.
Il montaggio potrebbe comunque avvenire inserendo dapprima la sola struttura di supporto 10 nel reggisella 230 e successivamente il dispositivo di bordo 20 nella struttura di supporto 10.
Anche nel caso in cui non si preveda un inserimento forzato del dispositivo 20 di bordo di bicicletta nella struttura di supporto 10 o viceversa un inserimento forzato della struttura di supporto 10 nel reggisella 230, ma solo uno dei due inserimenti sia forzato, a montaggio avvenuto il dispositivo 20 di bordo di bicicletta verrà comunque serrato e la struttura di supporto 10 sarà comunque in presa e spinta sulla superficie interna del reggisella 230, per effetto del ritorno elastico dello spicchio 13 elasticamente deformabile.
Lo spicchio 13 elasticamente deformabile della struttura 10 di supporto dell’invenzione consente quindi vantaggiosamente il montaggio del dispositivo 20 di bordo di bicicletta semplicemente forzandolo all’interno della struttura 10 di supporto, consentendo in tal modo il montaggio di dispositivi 20 di bordo di bicicletta diversi per forma e/o dimensione.
Ancora, lo spicchio 13 elasticamente deformabile consente vantaggiosamente il montaggio della struttura 10 di supporto all’interno del reggisella 230 senza richiedere una regolazione da parte dell’utente di una porzione ad espansione meccanica, che risulterebbe lenta e richiederebbe in linea di principio l’uso di un attrezzo specifico.
Inoltre, poiché la presa sul reggisella 230 è demandata al ritorno elastico dello spicchio 13 elasticamente deformabile, si evita vantaggiosamente che il reggisella 230 possa essere danneggiato da una espansione eccessiva, come potrebbe accadere nel caso di una porzione ad espansione meccanica.
Ancora, la struttura 10 di supporto dell’invenzione presenta il notevole vantaggio che la porzione 11 elasticamente deformabile è in grado di smorzare le vibrazioni che si presentano durante la guida della bicicletta e che potrebbero danneggiare eventuali componenti elettronici del dispositivo 20 di bordo di bicicletta.
Le Figure da 6 ad 8 mostrano una struttura 110 di supporto di un dispositivo di bordo 20 di bicicletta secondo un’altra forma di realizzazione, che comprende una porzione 111 elasticamente deformabile configurata per essere inserita almeno parzialmente in modo forzato nel reggisella 230 uguale alla forma di realizzazione sopra illustrata e descritta.
La forma di realizzazione delle Figure da 6 a 8 differisce da quella sopra illustrata e descritta per il fatto di comprendere un perno 130, esteso longitudinalmente nella porzione 111, ad una cui estremità longitudinale sono realizzati mezzi di fissaggio per il dispositivo di bordo di bicicletta 20.
Preferibilmente il perno 130 è esteso per tutta l’estensione longitudinale della porzione 111 come mostrato.
I mezzi di fissaggio del dispositivo 20 di bordo di bicicletta preferibilmente consistono in una estremità filettata 132 del perno, realizzando mezzi di fissaggio meccanico amovibile.
In alternativa, l’estremità 132 del perno 130 può essere configurata per accoppiarsi, ad esempio a pressione, a innesto, a baionetta, a scatto o simili sistemi di accoppiamento meccanico amovibile, con mezzi di fissaggio coniugati ricavati nel dispositivo 20 di bordo di bicicletta, ad esempio un foro filettato.
Ancora, l’estremità 132 del perno 130 può essere configurata per essere inserita ed incollata in un foro del dispositivo 20 di bordo di bicicletta, realizzando mezzi di fissaggio inamovibile.
In particolare, e come mostrato in maggiore dettaglio in Figura 8, il perno 130 è alloggiato in una sede 121 delimitata dalla superficie 114 radialmente interna dello spicchio 112 sostanzialmente rigido e dalle porzioni 117a, 117b radialmente interne dello spicchio 113 elasticamente deformabile della porzione 111 della struttura di supporto 110.
Il perno 130 e la porzione 111 non sono, dunque, coassiali.
Il perno 130 può essere realizzato di pezzo, ad esempio mediante coestrusione o costampaggio, con la porzione 111, oppure costituire un elemento separato, il quale viene accoppiato alla porzione 111 a pressione, tramite avvitamento, incollaggio, rivettatura, incastro, vincolo con Velcro<®>o in altri modi equivalenti.
Il perno 130 può essere fatto, ad esempio di materia plastica o di metallo, ad esempio alluminio e metalli simili.
Preferibilmente il perno 130 è cavo (cfr. Figure 11, 15, 29) per la maggior parte della propria lunghezza, in particolare per la lunghezza estesa nella porzione 111, così da limitare il peso della struttura di supporto 110.
Per montare il dispositivo 20 di bordo di bicicletta nel tubo reggisella 230, dopo aver accoppiato il perno 130 alla porzione 111 se necessario, la struttura di supporto 110 viene inserita nel reggisella 230, e successivamente si avvita l’estremità filettata 132 del perno 130 al dispositivo 20 di bordo di bicicletta. In alternativa, le fasi di montaggio possono essere eseguite in altro ordine.
Le Figure da 9 a 12 mostrano una struttura 310 di supporto per un dispositivo 20 di bordo di bicicletta secondo un’altra forma di realizzazione dell’invenzione. La struttura 310 di supporto differisce da quelle sopra illustrate e descritte principalmente per il fatto che in essa sono assenti le scanalature 19.
La struttura 310 di supporto comprende anch’essa una porzione 311 elasticamente deformabile configurata per essere inserita almeno parzialmente in modo forzato nel reggisella 230.
In particolare, la porzione 311 della struttura 310 di supporto comprende un corpo cilindrico cavo esterno 316 – che realizza una parete continua radialmente esterna -, un corpo cilindrico cavo interno 317 - che realizza una parete continua radialmente interna -, preferibilmente disassato rispetto al corpo cilindrico cavo esterno 316, ed una pluralità di elementi 318a, 318b, 318c di collegamento tra i corpi cilindrici cavi esterno 316 ed interno 317, indicati in generale con 318 in Figura 9.
Come mostrato in maggiore dettaglio in Figura 10, a causa del disassamento tra i corpi cilindrici cavi esterno 316 ed interno 317 gli elementi 318a, 318b, 318c di collegamento presentano estensione radiale non costante, in particolare crescente da 318a a 318c. In particolare si prevedono tre coppie di elementi di collegamento, in cui gli elementi di collegamento 318b della seconda coppia hanno estensione radiale maggiore di quella degli elementi di collegamento 318a della prima coppia e gli elementi 318c di collegamento della terza coppia hanno estensione radiale maggiore di quella degli elementi di collegamento 318b della seconda coppia.
Tra i corpi cilindrici cavi esterno 316 ed interno 317 e gli elementi di collegamento 318a, 318b, 318c risultano delimitate cavità C1, C2, C3, C4 a sezione trasversale sostanzialmente trapezoidale ed aventi estensione radiale crescente. In particolare, risultano delimitate una cavità C1 ad estensione radiale ridotta, una prima coppia di cavità C2 disposte adiacenti dai due lati della prima cavità C1 ed aventi estensione radiale maggiore di quella della prima cavità C1, una seconda coppia di cavità C3, disposte adiacenti a una rispettiva cavità C2 ed aventi estensione radiale maggiore di quella della prima coppia di cavità C2 ed un’ulteriore cavità C4 adiacente alle due cavità C3 e disposta in posizione contrapposta, in particolare diametralmente opposta, rispetto alla cavità C1 ed avente estensione radiale maggiore di quella della seconda coppia di cavità C3.
Al crescere dell’estensione radiale delle cavità C1-C4 aumenta la deformabilità elastica della porzione 311, la quale presenta quindi una rigidità differenziata, non costante in direzione angolare, vale a dire non costante per tutte le posizioni angolari. In particolare, nella struttura di supporto 310 sopra descritta in dettaglio è possibile individuare uno spicchio 312 sostanzialmente rigido, in corrispondenza della cavità C1 ad estensione radiale minima ed uno spicchio 313 elasticamente deformabile in corrispondenza delle cavità C2-C4 ad estensione radiale via via crescente.
Analogamente a quanto detto con riferimento alla forma di realizzazione delle Figure 2-5, gli elementi di collegamento 318 e di conseguenza le cavità C1-C4 possono essere in numero diverso da quanto mostrato.
Benché la struttura di supporto 310 sia stata mostrata e descritta come avente un piano di simmetria, questo non è strettamente necessario.
Inoltre, benché sia illustrato e descritto che in posizione contrapposta allo spicchio 312 sostanzialmente rigido vi è una cavità C4, in posizione contrapposta allo spicchio 312 sostanzialmente rigido vi potrebbe essere un elemento di collegamento 318 (cfr. Figura 16). Peraltro si osserva che la configurazione mostrata è vantaggiosa in quanto contrappone la regione di massima deformabilità elastica alla regione di massima rigidità.
Ancora, benché sia illustrato che la cavità C4 contrapposta allo spicchio sostanzialmente rigido 312 presenta un’estensione angolare minore delle cavità C3 adiacenti, questo non è strettamente necessario e potrebbe invece avere la massima estensione angolare, aumentando in tal modo ulteriormente la massima deformabilità della porzione 311.
Come mostrato in dettaglio nelle Figure 11 e 12, la struttura di supporto 310 comprende, in maniera del tutto analoga alla forma di realizzazione delle Figure 6-8, un perno 330 alloggiato nel corpo cilindrico cavo interno 317.
In questo caso è peraltro mostrata una vite 333 per il fissaggio del perno 330 alla porzione 311 atta ad essere avvitata in corrispondenza dell’estremità longitudinale del perno 330 - ove è prevista una filettatura interna 330a - opposta all’estremità 332 longitudinale del perno 330 configurata per accoppiarsi con mezzi di fissaggio coniugati 26 ricavati nel dispositivo 20 di bordo di bicicletta, nella fattispecie un foro dotato di filettatura interna.
La vite 333 realizza una testa 333a del perno 330, che va in battuta su una estremità longitudinale della porzione 311 elasticamente deformabile.
La vite 333 è preferibilmente avvitata al perno 330 con l’interposizione di una rondella 335.
Preferibilmente, la rondella 335 ha un diametro interno superiore al diametro esterno del perno 330. In tal modo, quando la vite 333 viene serrata nel perno 330, la rondella 335 esercita una pressione in direzione longitudinale sulla porzione 311 elasticamente deformabile, provocandone una deformazione radiale e quindi una maggiore presa sul reggisella 230.
Per montare il dispositivo 20 di bordo di bicicletta nel tubo reggisella 230 per prima cosa, il perno 330 viene inserito all’interno del corpo cilindrico cavo interno 317 della struttura 310 di supporto e bloccato in posizione mediante la vite 333 e la rondella 335. Successivamente si avvita l’estremità filettata 332 del perno 330 al dispositivo 20 di bordo di bicicletta. Infine, il gruppo struttura di supporto 310 – dispositivo 20 di bordo di bicicletta viene inserito nel reggisella 230. In alternativa, le fasi di montaggio possono essere eseguite in un altro ordine.
Le Figure da 13 a 15 mostrano la struttura 310 sopra descritta ed illustrata nelle Figure da 9 a 12, inserita in un reggisella 230 di sezione trasversale non circolare.
Nelle Figure da 13 a 15 si vede chiaramente che, in seguito all’inserimento forzato della struttura 310 nel reggisella 230, lo spicchio 313 elasticamente deformabile si deforma in modo tale che la struttura 310 di supporto si adatti alla sezione non circolare del reggisella 230. In particolare, in seguito all’inserimento forzato, il corpo cilindrico cavo esterno 316 si deforma assumendo una forma oblunga, ovoidale. Anche in questo caso, per effetto del ritorno elastico dello spicchio 313 elasticamente deformabile successivamente all’inserimento forzato, la superficie esterna del corpo cilindrico cavo esterno 316 è in battuta contro la parete interna del reggisella 230. Ciò permette di mantenere il gruppo struttura 310 di supporto - dispositivo 20 di bordo di bicicletta in posizione all’interno del reggisella 230, impedendone qualsiasi spostamento tanto in senso radiale quanto in senso assiale.
In alternativa, la struttura di supporto 310 può essere configurata con la forma delle Figure da 13 a 15 e venire deformata nella forma delle Figure da 9 a 12 quando inserita in un reggisella cilindrico.
Le Figure da 16 a 18 mostrano, a titolo di esempio, forme alternative della porzione configurata per essere inserita all’interno del tubo reggisella, idonee sia per l’accoppiamento diretto con il dispositivo 20 di bordo di bicicletta come mostrato, sia per l’accoppiamento con il dispositivo 20 di bordo di bicicletta tramite un perno analogamente alle Figure da 6 a 15.
La Figura 16 mostra una struttura 410 di supporto per dispositivo 20 di bordo di bicicletta secondo un’altra forma di realizzazione dell’invenzione. La struttura 410 di supporto comprende una porzione 411 configurata per essere inserita nel reggisella 230. La porzione 411 è sostanzialmente cilindrica e al suo interno è ricavata una sede 421, preferibilmente a sezione trasversale circolare, disassata rispetto all’asse longitudinale della porzione 411, per l’alloggiamento del dispositivo 20 di bordo di bicicletta.
Nella porzione 411 sono presenti, tra una parete continua radialmente esterna 416 e una parete continua radialmente interna 417, una prima coppia di cavità longitudinali C1 ed una seconda coppia di cavità longitudinali C2, preferibilmente a sezione trasversale trapezoidale. Le cavità C2 della seconda coppia hanno estensione radiale maggiore delle cavità C1 della prima coppia. Inoltre, le cavità di ciascuna coppia di cavità C1, C2 sono disposte simmetricamente rispetto ad un piano esteso longitudinalmente nella porzione 411. Nella porzione 411 risultano pertanto definiti uno spicchio 412 sostanzialmente rigido ed uno spicchio 413 elasticamente deformabile aventi le medesime funzioni descritte sopra con riferimento alle altre forme di realizzazione.
Si noti che in questo caso, in posizione opposta alla posizione di massima rigidità definita dallo spicchio 412 sostanzialmente rigido è presente un elemento di collegamento 418 anziché una cavità.
Si noti inoltre che in questo caso, lo spicchio 412 sostanzialmente rigido è privo di cavità.
La Figura 17 mostra una struttura 510 di supporto per dispositivo 20 di bordo di bicicletta secondo un’altra forma di realizzazione dell’invenzione, inserita in un reggisella di sezione trasversale non cilindrica.
La struttura 510 di supporto è del tutto simile a quella descritta sopra ed illustrata in Figura 16, dalla quale si differenzia per il fatto di comprendere un numero diverso di cavità a sezione trasversale trapezoidale ricavate nella porzione 511 configurata per essere inserita nel reggisella 230.
In particolare, la struttura 510 di supporto presenta, tra una parete continua radialmente esterna 516 e una parete continua radialmente interna 517, una prima coppia di cavità longitudinali C1, una seconda coppia di cavità longitudinali C2 ed una terza cavità C3, tutte preferibilmente a sezione trasversale trapezoidale. Le cavità C2 della seconda coppia hanno estensione radiale maggiore di quella delle cavità C1 della prima coppia, e la cavità C3 ha estensione radiale maggiore di quella delle cavità C2 della seconda coppia di cavità. Inoltre, le cavità di ciascuna coppia di cavità C1, C2 sono disposte simmetricamente rispetto ad un piano esteso longitudinalmente nella porzione 511.
Nella porzione 511 risultano pertanto definiti ancora una volta uno spicchio 512 sostanzialmente rigido ed uno spicchio 513 elasticamente deformabile aventi le medesime funzioni descritte sopra con riferimento alle altre forme di realizzazione.
Tale forma di realizzazione illustra come, grazie alla presenza dello spicchio elasticamente deformabile 513 avente la configurazione sopra descritta, la struttura 510 di supporto può essere vantaggiosamente inserita anche in reggisella 230 aventi una sezione trasversale non circolare.
La Figura 18 mostra una struttura 610 di supporto per dispositivo 20 di bordo di bicicletta secondo un’altra forma di realizzazione dell’invenzione. La struttura 610 di supporto differisce dalla struttura 10 di supporto sopra descritta ed illustrata nelle Figure da 2 ad 5 per il fatto di non presentare uno spicchio comparativamente rigido e uno spicchio comparativamente elasticamente deformabile, bensì la porzione 611 configurata per essere inserita nel reggisella 230 presenta una certa simmetria rotatoria. Con “simmetria rotatoria” si intende indicare che esiste almeno una rotazione intorno ad un asse longitudinale che lascia invariata la porzione 611.
In particolare, la porzione 611 comprende una pluralità di porzioni radialmente esterne 616, una pluralità di porzioni radialmente interne 617 ed elementi 618 di collegamento tra tali porzioni radialmente esterne 616 ed interne 617. Tra porzioni radialmente esterne 616 successive risultano quindi delimitate scanalature 619. Diversamente dalla struttura 10 di supporto, le porzioni radialmente esterne 616 hanno tutte la medesima estensione circonferenziale, le porzioni radialmente interne 617 hanno tutte la medesima estensione circonferenziale, e gli elementi 618 di collegamento hanno tutti la medesima estensione radiale.
Le porzioni radialmente interne 617 delimitano una sede 621 atta ad accogliere, in uso, il dispositivo 20 di bordo di bicicletta. Le porzioni radialmente esterne 616 della porzione 611 si attestano, in uso, contro la superficie interna del reggisella 230.
Le Figure da 19 a 21 mostrano una struttura 710 di supporto per un dispositivo 20 di bordo di bicicletta secondo un’altra forma di realizzazione della presente invenzione. La struttura 710 di supporto comprende un corpo 717 sostanzialmente anulare preferibilmente aperto in corrispondenza di una fenditura 717a ed una coppia di strisce 713 estendentisi assialmente –o longitudinalmente–, preferibilmente da parti diametralmente opposte del corpo anulare 717.
Il numero delle strisce 713 potrebbe essere più elevato di due o anche potrebbe esservi un’unica striscia 713.
Ciascuna striscia 713 comprende una prima estremità 712 di ancoraggio al corpo anulare 717 ed una seconda estremità libera 714.
Ciascuna striscia 713 è ondulata e in particolare, tra le due estremità di ancoraggio 712 e libera 714 di ciascuna striscia 713 si sviluppano due porzioni 716a, 716b sporgenti radialmente verso l’esterno o gobbe ed una porzione 718 radialmente interna o incavo o valle di raccordo delle due porzioni 716a, 716b radialmente esterne. È possibile prevedere anche una sola porzione radialmente esterna o un numero maggiore di porzioni radialmente esterne ed interne.
Preferibilmente, in corrispondenza di ciascuna gobba 716a, 716b viene fissato, ad esempio incollato, un elemento 720 ad elevata cedevolezza, tipicamente un gommino o qualsiasi altro componente noto avente funzione ammortizzante.
Il corpo anulare 717 costituisce una regione comparativamente rigida della struttura di supporto 710, mentre le gobbe 716b adiacenti all’estremità libera 714 costituiscono una regione comparativamente elasticamente deformabile della struttura di supporto 710 e le gobbe 716a adiacenti all’estremità di ancoraggio 712 delle strisce 713 costituiscono una regione di rigidità intermedia tra quella del corpo anulare 717 e quella delle gobbe 716b adiacenti all’estremità libera 714 delle strisce 713.
Il corpo anulare 717 e le estremità 712, 714 vincolate e libere delle strisce 713 definiscono inoltre una sede 721 di supporto del dispositivo 20 di bordo di bicicletta.
Si noti che le gobbe 716a, 716b e le porzioni 718 radialmente interne di raccordo non contribuiscono a definire la sede 721 in quanto la loro superficie radialmente interna è radialmente più esterna della superficie radialmente interna delle estremità 712, 714. Si crea pertanto un gap cilindrico 719 tra la struttura di supporto 710 e il dispositivo 20 di bordo di bicicletta lungo sostanzialmente tutta l’estensione delle strisce 713. Il gap 719 permette un migliore adattamento alla forma e/o dimensione del dispositivo 20 di bordo di bicicletta e/o alla forma e/o dimensione del reggisella 230. Il gap 719 potrebbe peraltro mancare.
Dunque, la struttura di supporto 710 comprende una porzione configurata per essere inserita all’interno del reggisella 230 -in particolare l’intera struttura di supporto 710- che presenta una rigidità rispetto alla deformazione radiale che non è costante per tutte le posizioni longitudinali, né per tutte le posizioni angolari.
Per montare la struttura 710 di supporto all’interno del reggisella 230 di una bicicletta 200, l’utilizzatore dovrà per prima cosa inserire il dispositivo 20 di bordo di bicicletta nel corpo anulare 717 e tra le strisce 713. Successivamente, il gruppo struttura di supporto 710 - dispositivo 20 di bordo di bicicletta viene inserito nel reggisella 230.
Le gobbe 716b e in maniera minore le gobbe 716a consentono alla struttura di supporto 710 di adattarsi, in uso, a reggisella 230 di dimensioni e/o forme variabili, mentre il corpo anulare 717 e le gobbe 716a, in uso, andando comunque in relazione di appoggio e spinta contro la parete interna del reggisella 230 forniscono una posizione definita e stabile anche in presenza di vibrazioni per il dispositivo 20 di bordo di bicicletta.
Le Figure da 22 a 24 mostrano una struttura 810 di supporto per un dispositivo 20 di bordo di bicicletta secondo un’altra forma di realizzazione dell’invenzione.
La struttura 810 di supporto differisce da quella illustrata e descritta con riferimento alle Figure da 19 a 21 per il fatto che solamente una delle due strisce, indicata con 813b, presenta le gobbe 816a, 816b, mentre la striscia 813a non è ondulata e presenta solamente due gommini 820. Elementi simili sono indicati con gli stessi riferimenti, maggiorati di 100.
Quindi la rigidità rispetto alla deformazione radiale della struttura di supporto 810 assume almeno due valori diversi sia in due diverse posizioni angolari – considerate rispettivamente sulle due strisce 813a, 813b – sia in due diverse posizioni longitudinali – in particolare tre posizioni, considerate rispettivamente sull’elemento anulare 817, sulla gobba 816a e sulla gobba 816b – della porzione configurata per essere inserita all’interno del tubo di bicicletta, nel caso particolare l’intera struttura di supporto 810.
Inoltre, la struttura 810 di supporto differisce da quella illustrata e descritta con riferimento alle Figure da 19 a 21 per il fatto che dal corpo sostanzialmente anulare 817 si estende radialmente una lamella 815.
Preferibilmente il corpo sostanzialmente anulare 817 e la lamella 815 sono realizzati di pezzo, in altre parole la lamella 815 si estende da un’estremità della fenditura 817a del corpo sostanzialmente anulare 817.
La lamella 815 ha una funzione antirotazione della struttura di supporto 810 all’interno del reggisella 230. In particolare, come mostrato nella Figura 24, un’estremità libera 819 della lamella 815 si attesta sulla superficie interna del reggisella 230 in corrispondenza della zona di raggio di curvatura minima del reggisella 230.
Il montaggio della struttura di supporto 810 è analogo a quello della struttura di supporto 710 delle Figure da 19 a 21, tranne per il fatto che la lamella 815 viene tagliata a misura del reggisella 230.
Una tale lamella 815 può essere presente anche nella struttura di supporto 710 delle Figure da 19 a 21.
Le Figure 25 e 26 mostrano una struttura 910 di supporto per dispositivo 20 di bordo di bicicletta secondo un’altra forma di realizzazione dell’invenzione. La struttura 910 di supporto è del tutto simile alla struttura 10 di supporto sopra descritta ed illustrata nelle Figure da 2 a 5, e presenta quindi una porzione 911 configurata per essere inserita almeno in parte e preferibilmente completamente all’interno del reggisella 230.
La porzione 911 comprende uno spicchio 912 sostanzialmente rigido ed uno spicchio 913 elasticamente deformabile.
La porzione 911 è identica alla porzione 11 e i suoi elementi sono indicati con gli stessi numeri di riferimento, maggiorati di 900.
Uno strato 930 di materiale adesivo, ad esempio colla, si prevede tra una superficie interna del reggisella 230 e le superfici della porzione 911 atte ad attestarsi, in uso, contro in essa, vale a dire la superficie 915 radialmente esterna dello spicchio 912 sostanzialmente rigido e la superficie radialmente esterna delle porzioni radialmente esterne 916a, 916b, 916c dello spicchio 913 elasticamente deformabile.
In alternativa e/o in aggiunta come mostrato, un ulteriore strato 932 di materiale adesivo, ad esempio colla, si prevede tra il dispositivo 20 di bordo di bicicletta e le superfici della porzione 911 delimitanti la sede 921 atta ad accogliere, in uso, il dispositivo 20 di bordo di bicicletta, vale a dire la superficie 914 radialmente interna dello spicchio 912 sostanzialmente rigido e la superficie radialmente interna delle porzioni 917a, 917bradialmente interne dello spicchio 913 elasticamente deformabile.
Uno strato di colla analogo allo strato di colla 930, 932 può essere previsto in altre forme di realizzazione dell’invenzione.
Le Figure da 27 a 29 mostrano una struttura 1010 di supporto per un dispositivo 20 di bordo di bicicletta secondo un’altra forma di realizzazione dell’invenzione.
La struttura 1010 di supporto comprende anch’essa una porzione 1011 elasticamente deformabile configurata per essere inserita almeno parzialmente in modo forzato nel reggisella 230.
In particolare, la porzione 1011 della struttura 1010 di supporto è simile a quella della struttura 510 di supporto di Figura 17, dalla quale si differenzia per il fatto di presentare una sezione trasversale cilindrica. La porzione 1011 presenta quindi, tra una parete continua radialmente esterna 1016 e una parete continua radialmente interna 1017, un numero dispari (cinque) di cavità C1, C2, C3 e pertanto in posizione contrapposta allo spicchio 1012 sostanzialmente rigido –che è privo di cavità– è prevista una cavità C3.
Come le forme di realizzazione delle Figure da 6 a 8 e delle Figure da 9 a 12, peraltro, nella porzione 1011 non è ricavata direttamente una sede per il dispositivo 20 di bordo di bicicletta, bensì anche la struttura di supporto 1010 delle Figure da 27 a 29 comprende un perno 1030 alloggiato nella porzione 1011 configurata per essere inserita all’interno del reggisella 230, in una sede 1021.
In questo caso, il perno 1030 è cavo, ma dotato di un fondo 1033 ad una prima estremità longitudinale, il quale fondo 1033 è dotato di un foro 1031 per il passaggio di una vite 1032 destinata all’avvitamento in un foro filettato 26 del dispositivo di bordo di bicicletta 20.
La vite 1032 e il foro filettato 26 potrebbero essere sostituiti da diversi mezzi di fissaggio meccanico amovibile per il dispositivo 20 di bordo di bicicletta.
La struttura di supporto 1010 comprende inoltre un dispositivo antirotazione per il dispositivo 20 di bordo di bicicletta, che potrebbe tuttavia essere assente.
Il dispositivo antirotazione comprende un piolo 1034 sporgente dal fondo 1033 alla prima estremità del perno 1030, il quale piolo 1034 è configurato per insediarsi in una sede 28 del dispositivo 20 di bordo di bicicletta.
In corrispondenza del piolo 1034, il fondo 1033 del perno 1030 può avere uno spessore maggiorato 1038 all’interno della cavità longitudinale 1036 del perno 1030 per conferire una maggior robustezza.
Il perno 1030 è bloccato in posizione all’interno della porzione 1011 della struttura 1010 di supporto in modo idoneo, ad esempio tramite incollaggio o forzatura.
Per montare il dispositivo 20 di bordo di bicicletta nel tubo reggisella 230, per prima cosa, il dispositivo 20 di bordo di bicicletta viene attestato alla porzione 1011 della struttura 1010 di supporto in una posizione angolare reciproca tale che il piolo 1034 si insedi nella sede 28 del dispositivo 20 di bordo di bicicletta.
Successivamente si inserisce la vite 1032 nella cavità longitudinale 1036 del perno 1030, la si fa passare nel foro 1031 del fondo 1033 e la si avvita nel foro filettato 26 del dispositivo 20 di bordo di bicicletta.
Infine, il gruppo struttura di supporto 1010 – dispositivo 20 di bordo di bicicletta viene inserito nel reggisella 230.
In alternativa, le fasi di montaggio possono essere eseguite in un altro ordine.
Naturalmente un accoppiamento tra il dispositivo 20 di bordo di bicicletta e la struttura di supporto analogo a quello sopra descritto potrà essere previsto in associazione ad una porzione 1011 diversa da quella mostrata nelle Figure da 27 a 29.
Un dispositivo antirotazione analogo a quello sopra descritto potrà essere previsto in una qualsiasi delle strutture di supporto sopra descritte.
È chiaro che la struttura di supporto per dispositivo di bordo di bicicletta così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’invenzione; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.
I tecnici del settore apprezzeranno in particolare che caratteristiche di due o più forme di realizzazione descritte possono essere combinate in un’unica forma di realizzazione e caratteristiche di una o più forme di realizzazione descritte possono essere impiegate in altre forme di realizzazione, anche se non esplicitamente descritto in quanto sopra.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura (10, 110, 310, 410, 510, 710, 810, 910, 1010) di supporto di un dispositivo (20) di bordo di bicicletta all’interno di un tubo (230) di bicicletta, la struttura (10, 110, 310, 410, 510, 710, 810, 910, 1010) di supporto comprendendo mezzi (21, 132, 332, 421, 521, 721, 821, 921, 1032) di supporto del dispositivo (20) di bordo di bicicletta e una porzione (11, 111, 311, 411, 511, 711, 811, 911, 1011) configurata per essere inserita all’interno del tubo (230) di bicicletta, caratterizzata dal fatto che la porzione (11, 111, 311, 411, 511, 711, 811, 911, 1011) configurata per essere inserita all’interno del tubo (230) di bicicletta presenta una rigidità rispetto alla deformazione radiale che non è costante per tutte le posizioni angolari e/o per tutte le posizioni longitudinali.
  2. 2. Struttura (10, 110, 310, 410, 510, 910, 1010) di supporto secondo la rivendicazione 1, in cui la porzione (11, 111, 311, 411, 511, 711, 811, 911) configurata per essere inserita all’interno del tubo (230) di bicicletta presenta uno spicchio (12, 112, 312, 412, 512, 912, 1012) comparativamente rigido e uno spicchio (13, 113, 313, 413, 513, 913, 1013) comparativamente elasticamente deformabile.
  3. 3. Struttura (10, 110, 310, 410, 510, 910, 1010) di supporto secondo la rivendicazione 2, in cui lo spicchio sostanzialmente rigido (12, 112, 312, 412, 512, 912, 1012) comprende una superficie radialmente esterna (15, 115, 915), la quale si attesta, nell’uso, contro una superficie interna del tubo (230) di bicicletta e una superficie radialmente interna (14, 114, 914), contro cui si attesta, nell’uso, il dispositivo (20) di bordo di bicicletta o un perno (130, 330, 1030) avente ad una estremità mezzi (132, 332, 1032) di fissaggio meccanico, preferibilmente amovibile, per il dispositivo (20) di bordo di bicicletta.
  4. 4. Struttura (10, 110, 310, 410, 510, 910, 1010) di supporto secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui lo spicchio (13, 113, 313, 413, 513, 913, 1013) elasticamente deformabile comprende una parete continua o discontinua radialmente esterna (16a, 16b, 16c, 116a, 116b, 116c, 316, 416, 516, 916a, 916b, 916c, 1016), una parete continua o discontinua radialmente interna (17a, 17b, 117a, 117b, 317, 417, 517, 917a, 917b, 1017) ed elementi di collegamento (18a, 18b, 18c, 18d, 118a, 118b, 118c, 118d, 318a, 318b, 318c, 418, 518, 918a, 918b, 918c, 918d, 1018) tra di esse.
  5. 5. Struttura (10, 110, 310, 410, 510, 910, 1010) di supporto secondo la rivendicazione 4, in cui gli elementi di collegamento (18a, 18b, 18c, 18d, 118a, 118b, 118c, 118d, 318a, 318b, 318c, 418, 518, 918a, 918b, 918c, 918d, 1018) presentano un’estensione radiale crescente man mano che ci si allontana nelle due direzioni dallo spicchio (12, 112, 312, 412, 512, 912, 1012) sostanzialmente rigido, per convergere in una posizione opposta ad esso.
  6. 6. Struttura (10, 110, 410, 510, 910, 1010) di supporto secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui gli elementi di collegamento (18a, 18b, 18c, 18d, 118a, 118b, 118c, 118d, 418, 518, 918a, 918b, 918c, 918d, 1018) sono distanziati in maniera tale da formare porzioni di parete radialmente esterne (16a, 16b, 16c, 116a, 116b, 116c, 916a, 916b, 916c) o cavità (C1, C2, C3, C4) tra la parete continua radialmente esterna (416, 516, 1016) e la parete continua radialmente interna (417, 517, 1017) di estensione angolare crescente man mano che ci si allontana nelle due direzioni dallo spicchio (12, 112, 412, 512, 912, 1012) sostanzialmente rigido, per convergere in una posizione opposta ad esso.
  7. 7. Struttura (710, 810) di supporto secondo la rivendicazione 1, in cui la porzione (711, 811) configurata per essere inserita all’interno del tubo (230) di bicicletta presenta un corpo (717, 817) sostanzialmente anulare e almeno una striscia (713, 813a, 813b) estendentesi longitudinalmente da detto corpo anulare (717, 718).
  8. 8. Struttura (710, 810) di supporto secondo la rivendicazione 7, in cui detta almeno una striscia o almeno una di dette strisce (713, 813b) presenta almeno una porzione (716a, 716b, 816a, 816b) sporgente radialmente verso l’esterno.
  9. 9. Struttura (710, 810) di supporto secondo la rivendicazione 8, in cui detta almeno una striscia o almeno una di dette strisce (713, 813b) presenta almeno due porzioni (716a, 716b, 816a, 816b) sporgenti radialmente verso l’esterno ed almeno una porzione (718, 818) radialmente interna di raccordo tra due porzioni (716a, 716b, 816a, 816b) radialmente esterne adiacenti.
  10. 10. Struttura (710, 810) di supporto secondo qualsiasi delle rivendicazioni 7-9, in cui ciascuna striscia (713, 813a, 813b) porta almeno un elemento (720, 820) ad elevata cedevolezza.
  11. 11. Struttura (810) di supporto secondo qualsiasi delle rivendicazioni 7-10, in cui dal corpo (717, 817) sostanzialmente anulare si estende radialmente una lamella (815).
  12. 12. Struttura (910) di supporto secondo qualsiasi delle rivendicazioni 1-11, in cui la porzione (11, 111, 311, 411, 511, 711, 811, 911, 1011) configurata per essere inserita all’interno del tubo (230) di bicicletta presenta, su una superficie atta ad attestarsi, in uso, contro una superficie interna del tubo (230) di bicicletta e/o in corrispondenza di una superficie delimitante una sede (921) atta ad accogliere, in uso, il dispositivo (20) di bordo di bicicletta, uno strato (930, 932) di materiale adesivo.
  13. 13. Struttura (910) di supporto secondo qualsiasi delle rivendicazioni 1-12, in cui la porzione (11, 111, 311, 411, 511, 711, 811, 911, 1011) configurata per essere inserita all’interno del tubo (230) di bicicletta presenta una superficie atta ad attestarsi, in uso, contro una superficie interna del tubo di bicicletta (230) e/o una superficie delimitante una sede (921) atta ad accogliere, in uso, il dispositivo (20) di bordo di bicicletta che è corrugata, zigrinata, scanalata o strutturata in altro modo.
  14. 14. Struttura (10, 410, 510, 910) di supporto secondo qualsiasi delle rivendicazioni 1-13, in cui detti mezzi di supporto del dispositivo (20) di bordo di bicicletta comprendono una sede (21, 421, 521, 921) ricavata nella porzione (11, 411, 511, 911) configurata per essere inserita all’interno del tubo (230) di bicicletta.
  15. 15. Struttura (110, 310, 1010) di supporto secondo qualsiasi delle rivendicazioni 1-13, comprendente un perno (130, 330, 1030) avente, ad una prima estremità longitudinale, detti mezzi (132, 332, 1032) di supporto del dispositivo (20) di bordo di bicicletta, il perno (130, 330, 1030) essendo esteso longitudinalmente in una sede ricavata nella porzione elasticamente deformabile (111, 311, 1011).
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