ITMI20131045A1 - Dispositivo multi innesto con sistema automatico di scarico della pressione. - Google Patents

Description

Domanda di brevetto per invenzione industriale

TITOLO

Dispositivo multi innesto con sistema automatico di scarico della pressione.

CAMPO DELL’INVENZIONE

La presente invenzione riguarda un dispositivo multi innesto del tipo a piastra per la connessione simultanea di una pluralità di linee idrauliche, elettriche e pneumatiche tramite innesti rapidi.

STATO DELL’ARTE

In diversi settori industriali è ormai consolidata da tempo la necessità di connettere contemporaneamente una pluralità di linee, siano esse idrauliche, elettriche e/o pneumatiche. In particolare, nel settore agricolo, per la connessione di forche, benne, sollevatori e attrezzature agricole in genere da connettere, ad esempio, a un trattore; nel settore delle costruzioni, nelle macchine movimento terra impiegate per l’asfaltatura o per la cementazione; nei martelli idraulici e simili; nel settore dei trasporti, per la connessione ad un veicolo di lame spazzaneve, rimorchi e simili, e così via.

Da quanto premesso emerge quindi l’esigenza, particolarmente sentita, di poter connettere più linee idrauliche, elettriche e pneumatiche, in modo efficace e sicuro per l’operatore che esegue tale operazione; vale a dire risparmiando tempo, evitando perdite di fluidi o inclusioni di aria nelle linee durante le fasi di connessione e disconnessione, ed evitando pericolosi errori di connessione come, ad esempio, l’inversione di due linee.

In risposta a queste esigenze sono state sviluppate diverse soluzioni tecniche, tra cui una piastra multi-connessione nota sul mercato con il nome commerciale “Multifaster”, per alcuni aspetti oggetto del brevetto italiano IT1271165 e per altri aspetti oggetto dei brevetti europei EP0787905B1 e EP0522493B2, tutti a nome della medesima Richiedente. Tale piastra multi-connessione si compone di due piastre di collegamento delle quali una risulta collegata ad un dispositivo ausiliario da collegare, quindi è mobile, mentre l’altra è collegata in genere al veicolo o all’apparato a cui deve essere collegato il dispositivo ausiliario, ed è pertanto fissa.

Ciascuna delle due piastre alloggia dunque una pluralità di innesti rapidi. In particolare, la piastra fissa è preferibilmente equipaggiata con innesti a faccia piana parte femmina, mentre la piastra mobile è equipaggiata con corrispondenti innesti a faccia piana parte maschio. Su tali piastre sono presenti contemporaneamente da 1 a 12 linee, tra idrauliche, elettriche e pneumatiche. In genere, ciascuna utenza ha una linea di andata ed una di ritorno, per cui per ciascuna utenza sono necessarie due coppie di innesti. In particolare la piastra fissa, ovvero quella connessa al veicolo o al macchinario sorgente di energia e/o di fluidi in pressione, è stata oggetto di un’attenzione progettuale particolare in quanto la sua superficie è stata realizzata completamente piana, così da consentire la pulizia agevole e veloce della stessa.

La piastra di collegamento del dispositivo ausiliario, quella mobile, presenta generalmente elementi costruttivi quali ad esempio spine di collegamento, raccordi per il collegamento di tubazioni idrauliche e connettori elettrici, posizionati in modo da sporgere dalla superficie inferiore della piastra di collegamento mobile, mentre la piastra di collegamento fissa montata come detto sul veicolo o sull’apparato, è provvista di fori e sedi per l’introduzione di detti spine e raccordi, nonché di connettori elettrici, alloggiati all’interno del corpo della piastra fissa, la quale presenta così una superficie piana e liscia. In questo modo la superficie della piastra piana può essere facilmente pulita al momento della connessione della piastra mobile del dispositivo ausiliario, la piastra fissa essendo inoltre opportunamente richiudibile mediante un coperchio di protezione che impedisce lo sporcamento della piastra e degli innesti femmina durante il periodo di non utilizzo.

Per quanto riguarda la connessione e la disconnessione della piastra mobile alla/dalla piastra fissa, questa avviene grazie ad una maniglia o leva di bloccaggio, facilmente impugnabile dall’operatore, oscillabile attorno ad un fulcro solidale al corpo principale cui è connessa la piastra fissa. Detta leva è in genere conformata a maniglia ed è incernierata a due lati della piastra fissa, ciascuno dei due tratti della maniglia incernierato con detta piastra presenta una guida o scanalatura ad eccentrico in grado di accogliere opportuni perni previsti sulla piastra mobile, in modo che l’azione di detta scanalatura ad eccentrico o camma sui perni avvicini la piastra mobile alla piastra fissa agevolando il corretto inserimento degli innesti e mantenendo le due piastre stabilmente connesse durante tutto il periodo di funzionamento, durante il quale detta leva viene bloccata in posizione abbassata.

Come sicurezza meccanica alcune piastre multi innesto del tipo fin qui descritto note dallo stato dell’arte, presentano in corrispondenza di uno dei due punti di incernieramento della maniglia alla piastra un pulsante di sblocco che deve essere premuto dall’operatore per poter sbloccare la leva, così da poterla poi spostare dalla posizione di funzionamento in cui la leva mantiene le piastre in posizione di mutuo accoppiamento, alla posizione di sgancio, in cui si può procedere al disinnesto delle due piastre. Analogamente, in fase di innesto delle due piastre la maniglia viene portata in posizione di chiusura e il dispositivo a pulsante di sicurezza meccanica scatta nella sua posizione di lavoro in cui blocca la maniglia stessa.

Finché l’operatore non spinge il pulsante di sblocco elementi meccanici di riscontro, quali ad esempio dei nottolini o delle boccole, impediscono lo spostamento della leva e quindi l’apertura della connessione multipla, ovvero l’allontanamento delle due piastre.

Le piastre di questo tipo oggi disponibili sul mercato coprono una vasta combinazione per dimensioni di innesto e numero di linee. Grazie a questa soluzione è possibile, in un’unica manovra, collegare più linee idrauliche senza pericolo d’invertirle.

Tuttavia, alcuni inconvenienti affliggono tali innesti multipli a piastra di tipo noto.

Tra questi inconvenienti, il principale è quello relativo alla possibilità di procedere all’innesto ed al disinnesto delle piastre quando le linee sono in pressione, i.e. quando nelle linee idrauliche e/o pneumatiche è presente fluido, tipicamente olio ma non solo, in pressione. Tale situazione è svantaggiosa in ogni circostanza, ma soprattutto nel caso di elevato numero di linee e di dimensioni degli innesti superiori al 1⁄2”.

Un ulteriore inconveniente lasciato irrisolto dai sistemi di connessione multipla a piastre di tipo noto dallo stato arte è rappresentato dalla pericolosità dell’operazione di disconnessione in pressione. Poiché i dispositivi di tipo noto non presentano altri dispositivi di sicurezza se non la sicura meccanica di blocco leva di cui si è parlato, l’operatore può procedere allo sblocco della leva anche quando nelle linee sono presenti pressioni elevate, il che significa che, per effetto delle pressioni, non appena vengono disconnessi gli innesti le due piastre possono allontanarsi in modo improvviso e con velocità elevata, il che comporta un altrettanto improvviso e rapido sollevamento della leva, che può urtare l’operatore stesso ferendolo.

Inoltre un ulteriore inconveniente riguarda la possibilità di procedere alla disconnessione con fluido in pressione presente nelle linee, operazione che comporta la dispersione nell’ambiente circostante del fluido di lavoro, generalmente olio ma non solo.

Un ulteriore inconveniente è relativo al fatto che i sistemi di sicurezza implementati nei dispositivi multi piastra implicano l'abbattimento della pressione del liquido circolante negli innesti; ciò significa che l’operazione di disconnessione prevede una serie di operazioni accessorie affinché i sistemi di sicurezza abbattano la pressione prima di poter procedere alla disconnessione vera e propria.

SOMMARIO DELL’INVENZIONE

Compito precipuo della presente invenzione è quindi quello di fornire un dispositivo multi innesto che consenta di superare gli inconvenienti che affliggono le soluzioni di tipo noto.

NeN’ambito di questo compito, è scopo della presente invenzione quello di fornire un dispositivo multi innesto che comprenda un sistema di drenaggio (con termine inglese “shunt”) per il fluido in pressione integrato negli innesti femmina del dispositivo a piastra multi innesto, permettendo in questo modo la connessione/disconnessìone della piastra senza la necessità di abbattere preventivamente manualmente la pressione del fluido stesso attraverso meccanismi/interruttori facenti parte di sistemi o circuiti separati. Scopo della presente invenzione è dunque quello di fornire un sistema a piastra multi innesto in cui il sistema di shunt è integrato negli innesti (femmina) stessi, così che lo shunt si attivi e si disattivi automaticamente con la connessione/disconnessione della piastra.

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo multi innesto che non consenta la chiusura dello shunt a piastra disaccoppiata, per cui non è possibile intrappolare fluido in pressione nella piastra fissa (femmina), con evidente beneficio in termini di sicurezza del sistema.

Questo compito e questi e altri scopi che risulteranno maggiormente chiari in seguito sono raggiunti da un dispositivo multi innesto comprendente secondo quanto rivendicato nelle allegate rivendicazioni, che formano parte integrante della presente descrizione.

ELENCO DELLE FIGURE

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione diverranno maggiormente chiari dalla seguente descrizione dettagliata, data in forma esemplificativa e non limitativa e illustrata nelle allegate figure in cui:

- la Figura 1 è una vista prospettica del dispositivo a piastra multi innesto secondo la presente invenzione;

- la Figura 2 è una vista prospettica del dispositivo a piastra secondo la presente invenzione in fase di connessione ad una piastra mobile supportante una pluralità di innesti maschio;

- la Figura 3 è una vista in sezione con un piano longitudinale verticale di uno degli innesti femmina del dispositivo multi innesto di figura 1 in una prima posizione di scarico della pressione corrispondente ad una condizione in cui l'innesto femmina è disaccoppiato (da un innesto maschio) e la linea di shunt è aperta;

- la Figura 4 la medesima vista in sezione di Figura 3 in cui l’innesto si trova nella seconda posizione operativa, corrispondente ad una condizione in cui l'innesto femmina è accoppiato (ad un innesto maschio anch'esso visibile in Figura) e la linea di shunt è chiusa.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA

Con riferimento alle allegate figure, in particolare alla Figura 1 , con il numero di riferimento 1 è indicato un multi innesto del tipo a piastra secondo la presente invenzione, che verrà indicato anche semplicemente con il termine “piastra fissa", comprendente un corpo principale 1a avente una faccia superiore 2 conformata a piastra piana supportante una pluralità di innesti femmina 3, preferibilmente del tipo a faccia piana.

In figura 2 è mostrata una fase di accoppiamento del dispositivo multi innesto a piastra 1 secondo la presente invenzione con un elemento a piastra 20 mobile supportante una pluralità di innesti maschio. Tale secondo elemento a piastra 20 può essere accoppiato ad una utenza, mentre la piastra fissa del dispositivo multiconnessione 1 secondo la presente invenzione è in genere connessa alla macchina. In questo modo la connessione della piastra mobile 20 alla piastra fissa 1 comporta che i rispettivi innesti maschio e femmina supportati dalle due piastre realizzino la connessione di altrettante linee idrauliche.

Il dispositivo multi innesto 1 secondo la presente invenzione comprende inoltre vantaggiosamente una maniglia 9, che nell’esempio illustrato nelle allegate figure ha forma astiforme, imperniata a uno dei due lati del corpo principale 1a.

La maniglia 9 è atta ad essere impugnata da un utilizzatore per movimentare le piastre 7a, 7b con guida 6a, 6b a camma che consentono il serraggio della piastra mobile 20 sulla piastra fissa 1 , secondo quanto noto dallo stato deH’arte.

Con particolare riferimento alle Figure 3 e 4, gli innesti femmina 3 del dispositivo multi innesto 1 secondo la presente invenzione comprendono mezzi di scarico del fluido in pressione verso una linea di drenaggio.

In particolare, detti innesti femmina 3 comprendono un corpo esterno 31 cilindrico cavo che può essere ricavato integrato alla piastra o un elemento dedicato, e detti mezzi di scarico del fluido in pressione, o anche semplicemente mezzi di scarico della pressione, comprendono un corpo interno 32, definito internamente a detto corpo esterno 31 e coassiale ad esso, anch’esso cilindrico cavo.

Assialmente, l’innesto femmina 3 definisce una linea idraulica 11 ; tale linea si estende entro il corpo interno fino alla faccia frontale piana dell’innesto femmina.

Entro la linea 11 scorre il fluido in pressione (tipicamente olio), mantenuto in questa condizione da un sistema idraulico a pompa (o equivalente) del veicolo o dell’apparato a cui il dispositivo 1 è collegato.

Internamente all’innesto femmina 3 è previsto un corpo valvolare 35 atto a determinare apertura e chiusura della linea idraulica 11 ad innesto connesso o disconnesso, rispettivamente, secondo quanto noto dallo stato dell’arte.

Ciascun innesto femmina 3 presenta una parte frontale 3a, che si affaccia verso l’esterno ed in corrispondenza della quale viene inserito l’innesto maschio, ed una parte posteriore 3b. Ciascuno innesto 3 comprende quindi ulteriormente un corpo posteriore 36, che sporge inferiormente dal corpo principale 1a della piastra fissa 1 al fine di connettere gli innesti femmina alle linee lato macchina, ed il corpo interno 32, solidale a detto corpo esterno 31 e a detto corpo posteriore 36.

I mezzi di scarico del fluido in pressione verso una linea di drenaggio dell’innesto femmina 3 del sistema multi connessione secondo la presente invenzione comprendono ulteriormente, associati in modo assialmente scorrevole a detto corpo esterno 31 e internamente all'innesto femmina 3 un cursore mobile 34 ed un corpo anulare di riscontro 33.

Più in particolare, detto corpo anulare dì riscontro 33 va frontalmente in battuta con un analogo corpo anulare 43 di un innesto maschio 4 quando l’innesto maschio viene connesso all’innesto femmina.

Secondo quanto noto dallo stato dell’arte, il corpo valvolare del maschio spinge il corpo valvolare 35 dell’innesto femmina determinando il collegamento idraulico tra le linee assiali 11 e 12, dell’innesto femmina e maschio rispettivamente.

Con riferimento alla Figura 3, in particolare, quando l’innesto femmina 3 è disconnesso dall’innesto maschio 4 detto corpo anulare di riscontro 33 si trova nella posizione avanzata verso la parte frontale dell’innesto (o alzata secondo l'orientamento verticale di Figura 3) in cui esso si trova a filo della superficie frontale dell’innesto femmina 3. In questa configurazione disaccoppiata, anche il cursore mobile 34 si trova nella prima posizione visibile in Figura 3 in cui esso è spostato verso l'alto, ovvero verso la parte frontale dell’innesto 3a.

Internamente a detto corpo interno 32, il quale ha anch’esso simmetria sostanzialmente cilindrica, sono ricavati fori calibrati 10a che collegano la linea idraulica assiale 11 dell’innesto ad una linea di drenaggio 10 esterna, o linea di shunt, la quale attraversa il corpo esterno 31 mettendo sostanzialmente in comunicazione la linea idraulica 11 di ciascun innesto femmina con quella degli altri innesti femmina supportati dalla piastra fissa 1. Detti fori calibrati 10a sono parte dei mezzi per lo scarico della pressione degli innesti femmina secondo la presente invenzione.

Ciascuno degli innesti femmina 3 è dunque collegato a detta linea di drenaggio 10, così che gli innesti femmina della piastra fissa 1 risultano di fatto tutti tra loro connessi da una linea di drenaggio o shunt.

Quando l’innesto femmina 3 è disaccoppiato, come nella condizione di Figura 3, il cursore mobile 34 che ha forma cilindrica cava allungata assialmente si trova nella prima posizione corrispondente all’innesto disaccoppiato in cui esso lascia libera la luce dei fori calibrati 10a, mettendo in comunicazione la linea idraulica 11 dell’innesto con la linea di drenaggio 10. Detta prima posizione dei mezzi di scarico della pressione è detta posizione di shunt o posizione di scarico della pressione.

Quando, come mostrato in Figura 4, un innesto maschio 4 viene connesso all’innesto femmina 3, il corrispondente corpo anulare 43 dell’innesto maschio, che contatta frontalmente con la superficie frontale del corpo anulare 33 dell’innesto femmina, spinge quest’ultimo verso il basso, ovvero verso la parte posteriore dell’innesto, e detto corpo anulare 33, il quale con la superficie anulare inferiore 33a della parte frontale contatta una corrispondente superficie anulare di riscontro 34a di detto cursore mobile 34 dell’innesto femmina, spinge a sua volta verso il basso detto cursore mobile 34 il quale con la sua estremità posteriore (o inferiore quando si consideri l’orientamento verticale di Figura 3 e 4) va a chiudere la luce dei fori calibrati 10a, chiudendo così di conseguenza la linea di drenaggio 10.

Vantaggiosamente, una guarnizione di tenuta 37, preferibilmente una guarnizione anulare, è opportunamente prevista immediatamente al di sotto di detti fori calibrati 10a, ovvero verso la parte posteriore 3b dell’innesto rispetto alla posizione di detti fori calibrati 10a, in modo che quando il cursore mobile 34 si trova nella sua seconda posizione operativa visibile in Figura 4 e corrispondente ad una situazione di innesto accoppiato in cui il cursore stesso chiude i fori calibrati 10a, detta guarnizione di tenuta 37 contatta con la superficie esterna di detto cursore mobile 34 ed opera la tenuta fluida impendendo al fluido l’accesso alla linea di drenaggio 10.

Grazie al cursore mobile 34, dunque, quando un innesto maschio 4 è accoppiato all’innesto femmina 3 automaticamente viene chiusa la linea di drenaggio 10 in quanto vengono chiusi i fori calibrati 10a che collegano la linea assiale 11 dell’innesto femmina alla linea di drenaggio 10, ed il fluido in pressione viene veicolato attraverso l’innesto maschio per alimentare l’utenza.

Il dispositivo multi connessione 1 secondo la presente invenzione consente dunque sia di collegare gli innesti con una linea di drenaggio oppure di cortocircuitare tra loro due o più innesti femmina, di cui uno dei quali solitamente rappresenta la linea di ritorno, evitando in questo modo che si crei pressione all’interno degli innesti femmina, anche con pompa del circuito idraulico in spinta, quando le piastre sono disconnesse.

Nel caso in cui, ad esempio, il continuo ricircolo di olio sia necessario per la lubrificazione di una pompa, per cui non è possibile aprire il circuito verso una linea di drenaggio, è possibile ad esempio prevedere che la piastra multi connessione secondo la presente invenzione anziché essere provvista di una linea di drenaggio 10 che porta l’olio ad un serbatoio di accumulo (dal quale poi l’olio viene ricircolato) preveda lo shunt tra due soli innesti femmina, i quali risultano quindi tra di loro connessi dalla linea di shunt 10 in modo che l’olio arrivi ad un innesto e ritorni alla pompa fluendo attraverso l’altro innesto.

Il dispositivo multi innesto 1 secondo la presente invenzione è dunque particolarmente versatile in quanto consente di prevedere customizzazioni della piastra multi innesto a seconda delle esigenze del cliente, sempre rispettando l’esigenza primaria di evitare pericolose sovrapressioni negli innesti lato macchina, sempre risultando di semplice impiego, facile e veloce da assemblare e caratterizzato da dimensioni di ingombro ridotte senza la necessità di montare valvole o sistemi idraulici aggiuntivi.

Poiché il sistema di shunt nel dispositivo secondo la presente invenzione è sostanzialmente associato alla specifica conformazione degli innesti femmina, l’utilizzatore potrà impiegare innesti femmina dotati di mezzi di scarico della pressione come qui descritti o innesti femmina tradizionali, privi di detti mezzi di scarico del fluido in pressione, indifferentemente. In questo modo lo shunt del fluido in pressione potrà essere effettuato tra tutti gli innesti o solo tra alcuni, altri essendo di tipo tradizionale.

Secondo una forma di realizzazione preferita della presente invenzione, dunque, la piastra multi innesto 1 secondo la presente invenzione è dotata di una linea di drenaggio 10 che può essere opportunamente collegata ad un serbatoio di accumulo dell’olio tuttavia, nel caso in cui fosse necessario ad esempio cortocircuitare tra loro due innesti, possono essere impiegati per questi due innesti, innesti femmina del tipo qui descritto provvisti di mezzi di scarico della pressione costituiti dalla linea di shunt, mentre nelle altre posizioni possono essere impiegati innesti di tipo tradizionale, privi dei mezzi di scarico della pressione o mezzi di shunt come qui descritti, e la linea di drenaggio può essere opportunamente chiusa, ad esempio con un tappo.

In questo modo anziché drenare il fluido in pressione da tutti gli innesti femmina verso un serbatoio di accumulo, è possibile cortocircuitare tra loro due innesti femmina realizzando un ricircolo di fluido sulla parte macchina. Il dispositivo multi innesto del tipo a piastra così concepito e descritto raggiunge dunque il compito e gli scopi preposti.

In particolare, il dispositivo secondo la presente invenzione consente di evitare che fluido in pressione rimanga negli innesti femmina della piastra fissa quando gli innesti maschio della piastra mobile sono disconnessi, ovvero quando le linee idrauliche sono disconnesse e l’utenza non è connessa alla piastra fissa lato macchina. In questo modo, oltre a un evidente beneficio in termini di sicurezza, si evita che fluido in pressione presente negli innesti femmina possa rendere difficoltosa o ostacolare la connessione degli innesti maschio.

Un ulteriore vantaggio ottenuto dalla presente invenzione consiste nel fatto di avere un sistema automatico di scarico della pressione che viene azionato direttamente dall'inserimento degli innesti maschio negli innesti femmina, senza richiedere alcun intervento da parte dell’operatore.

In questo modo si ha un ulteriore beneficio in termini di sicurezza del dispositivo in quanto esso è a prova di errore: non è l’operatore a doversi ricordare di azionare i mezzi di scarico della pressione mediante un interruttore o altro dispositivo, ma detti mezzi vengono azionati in modo del tutto automatico.

Ulteriori vantaggi della soluzione secondo la presente invenzione consistono nel fatto che il dispositivo multi innesto con sistema automatico di scarico della pressione risulta estremamente compatto, di semplice realizzazione e assemblaggio e, cosa molto importante in quanto grandemente apprezzata dagli utilizzatori, è utilizzabile con innesti maschio di tipo standard, per cui impiegabile con qualsiasi tipo di utenza già dotata di piastra mobile con innesti maschio faccia piana di tipo tradizionale.

Ancora, il dispositivo multi innesto secondo la presente invenzione consente, a piastra disaccoppiata, di collegare due o più linee idrauliche di cui una rappresenta la linea di ritorno, senza che sia necessario prevedere una linea di drenaggio apposita connessa ad un serbatoio di accumulo del fluido.

Non ultimo, un ulteriore vantaggio raggiunto dalla della presente invenzione consiste nel fatto che il dispositivo di scarico della pressione viene attivato dalla stessa manovra di sgancio della piastra senza la necessità di attivare preventivamente nessun sistema dedicato di scarico della pressione.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo multi innesto (1) del tipo a piastra per la connessione di una pluralità di linee idrauliche e/o pneumatiche alimentate con fluido in pressione tramite innesti rapidi, comprendente un corpo principale (1a) avente una faccia superiore conformata a piastra piana (2), collegabile ad un veicolo o apparato e supportante un pluralità di innesti femmina (3) femmina, ciascuno di detti innesti femmina (3) connesso ad una linea idraulica e adatto ad essere connesso ad un corrispondente innesto maschio (4) di una seconda piastra multi-innesto (20), detti innesti maschio (4) essendo a loro volta connessi a linee idrauliche di una utenza, per il collegamento di dette linee idrauliche tramite detti innesti, detto dispositivo comprendendo inoltre mezzi per la connessione e disconnessione di detta prima piastra a/da detta seconda piastra, caratterizzato dal fatto che detto corpo principale (1a) è provvisto di una linea di drenaggio (10) che collega idraulicamente detti innesti femmina (3) ad una linea o ad un serbatoio esterno a detto dispositivo e dal fatto che uno o più di detti innesti femmina (3) è dotato di mezzi (10a, 33, 34) per lo scarico automatico di detto fluido in pressione verso detta linea di drenaggio (10) quando detti innesti femmina sono in una condizione disconnessa.
2. 2. Dispositivo multi innesto (1 ) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per lo scarico automatico della pressione sono mobili tra una prima posizione di scarico della pressione corrispondente ad una situazione di innesto disaccoppiato, ed una seconda posizione operativa in cui detti mezzi di scarico della pressione chiudono detta linea di drenaggio in una condizione di innesto accoppiato.
3. 3. Dispositivo multi innesto (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto uno o più di detti innesti femmina (3) comprende un corpo esterno (31) cilindrico cavo definente assialmente una linea idraulica assiale (11), e dal fatto che detti mezzi per lo scarico della pressione comprendono, internamente a detto corpo esterno (31) e coassialmente ad esso, un corpo interno (32) solidale a detto corpo esterno (31) comprendente a sua volta uno o più fori calibrati (10a) che collegano la linea idraulica assiale (11) dell’innesto (3) a detta linea di drenaggio (10), detta linea di drenaggio attraversando detto corpo interno (31 ).
4. 4. Dispositivo multi innesto (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per lo scarico della pressione comprendono ulteriormente, internamente associato a detto corpo esterno (31) e scorrevole assialmente rispetto ad esso, un cursore mobile (34) ed un corpo anulare di riscontro (33) atto a riscontrare contro la parte frontale di un innesto maschio (4) e contro detto cursore mobile (34) quando un innesto maschio viene connesso all’innesto femmina (3), provocando lo spostamento di detto cursore mobile (34) ad innesto maschio accoppiato.
5. 5. Dispositivo multi innesto (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti innesti femmina (3) comprende una parte frontale (3a), in corrispondenza della quale si va ad innestare un innesto maschio, ed una parte posteriore (3b) che risulta connessa alla linea idraulica.
6. 6. Dispositivo multi innesto (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto cursore mobile (34) è mobile tra una prima posizione di scarico della pressione, corrispondente ad una situazione di innesto disaccoppiato, in cui detto cursore mobile (34) risulta spostato verso la parte frontale dell’innesto (3a) e lascia libera la luce di detti uno o più fori calibrati (10a), ed una seconda posizione operativa, corrispondente ad una situazione di innesto accoppiato, in cui detto cursore mobile (34) chiude detti uno o più fori calibrati (10a) impedendo lo scarico del fluido in pressione attraverso la linea di drenaggio (10).
7. 7. Dispositivo multi innesto (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di scarico della pressione comprendono ulteriormente una guarnizione di tenuta (37) posta verso la parte posteriore (3b) di detto innesto (3) rispetto alla posizione di detti fori calibrati (10a).
8. 8. Dispositivo multi innesto (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che quando detto cursore mobile (34) si trova in detta seconda posizione operativa in cui esso chiude detti uno o più fori calibrati (10a), detto cursore mobile (34) contatta detta guarnizione di tenuta (37) al fine di realizzare la tenuta fluida ed impedire al fluido in pressione di fluire nella linea di drenaggio (10).
9. 9. Dispositivo multi innesto (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta linea di drenaggio (10) è connessa ad un serbatoio di accumulo del fluido.
10. 10. Innesto femmina (3) del tipo adatto ad essere accoppiato ad un corrispondente innesto maschio (4), e comprendente un corpo esterno (31) cilindrico cavo definente assialmente una linea idraulica assiale (11 ), caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi ( 10a , 33, 34, 32, 37) per lo scarico automatico del fluido in pressione che percorre la linea idraulica assiale (11) dell’innesto verso una linea di drenaggio (10) esterna a detto innesto quando detti innesti femmina sono in una condizione disconnessa da un innesto maschio, e dal fatto che detti mezzi per lo scarico della pressione comprendono, internamente a detto corpo esterno (31) e coassialmente ad esso, un corpo interno (32) solidale a detto corpo esterno (31) comprendente a sua volta uno o più fori calibrati (10a) che collegano la linea idraulica assiale (11) dell’innesto (3) a detta linea di drenaggio (10), detta linea di drenaggio attraversando detto corpo interno (31), detti mezzi per lo scarico della pressione comprendendo ulteriormente, internamente associato a detto corpo esterno (31 ) e scorrevole assialmente rispetto ad esso, un cursore mobile (34) il quale è assialmente mobile tra una prima posizione di scarico della pressione, corrispondente ad una situazione di innesto disaccoppiato, in cui detto cursore mobile (34) risulta spostato verso la parte frontale dell’innesto (3a) e lascia libera la luce di detti uno o più fori calibrati (10a), ed una seconda posizione operativa, corrispondente ad una situazione di innesto accoppiato, in cui detto cursore mobile (34) chiude detti uno o più fori calibrati (10a) impedendo lo scarico del fluido in pressione attraverso la linea di drenaggio (10).