ITMI20130626A1 - Legatore emorroidario - Google Patents

Description

“LEGATORE EMORROIDARIOâ€

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda un dispositivo medicale per l’applicazione di legature elastiche alle emorroidi, comunemente noto come legatore emorroidario.

E’ noto che le emorroidi sono costituite da piccoli rigonfiamenti venosi, i cosiddetti gavoccioli emorroidari, che possono anche fuoriuscire dall’ano e sono causa per il paziente di dolore, prurito e anche sanguinazione. Una consolidata terapia chirurgica delle emorroidi si basa sull’applicazione al gavocciolo di un mezzo elastico, in modo tale che la vena viene chiusa alla base e quindi, non essendo più rifornita di sangue, tende a sclerotizzare e a cadere spontaneamente. Tale intervento à ̈ molto più semplice e veloce di quello tradizionale ed inoltre può essere condotto in modo pressochà ̈ indolore ed ambulatorialmente, sottoponendo il paziente ad un’anestesia locale. Tale operazione, nota come “legatura†delle emorroidi, viene condotta per mezzo di opportuni dispositivi legatori costituiti essenzialmente da una pistola la cui canna à ̈ collegata a mezzi di aspirazione. Esteriormente a detta canna à ̈ coassialmente disposto un cilindro scorrevole, azionato da un grilletto. Il cilindro scorrevole termina un po’ prima dell’estremità distale della canna, lasciando quindi una porzione di quest’ultima libera. Su tale porzione libera vengono calzati degli opportuni mezzi elastici per la legatura delle emorroidi, tipicamente un anello elastico.

Per facilitare il carico dell’anello elastico sulla porzione libera della canna viene normalmente utilizzato un puntale o cono di carico che, dopo l’operazione di carico degli anelli elastici, viene tolto. Il rilascio dell’anello elastico viene quindi ottenuto facendo avanzare il cilindro scorrevole, che quindi spinge l’anello elastico fino a disimpegnarsi dalla canna. Il movimento di avanzamento del cilindro scorrevole à ̈ operato da un opportuno grilletto, posizionato in prossimità dell’impugnatura dello strumento, in modo da risultare di facile e comodo accesso all’operatore.

L’anello elastico va quindi a stringere la base del gavocciolo che era stato preventivamente aspirato all’interno della canna, ottenendo la cosiddetta “legatura†.

Tenuto conto che un paziente presenta normalmente vari gavoccioli emorroidari, al termine di ogni legatura il chirurgo deve estrarre lo strumento, ricollegare il cono di carico, caricare un altro anello elastico e ripetere l’operazione. Non à ̈ infatti praticabile il carico di vari anelli elastici un’unica volta, in quanto lo scarso controllo che ha l’operatore sul grilletto non consentirebbe un sicuro rilascio di un anello elastico alla volta. La ripetizione dell’operazione di carico degli anelli elastici à ̈ quindi causa di una notevole perdita di tempo per il medico e di un prolungato disagio per il paziente.

E’ inoltre evidente che, per ragioni di igiene e di comodità di impiego, tali strumenti debbano essere monouso. E’ quindi estremamente importante che essi abbiano una notevole semplicità costruttiva, tale da minimizzarne il costo di produzione, e che possano essere realizzati in materiali di costo contenuto.

Esempi di legatori emorroidari della tecnica nota sono descritti in EP-A-502477, US-A-4257419 e soprattutto in EP-A-1155660 dello stesso Richiedente.

Oggetto della presente invenzione à ̈ pertanto quello di mettere a disposizione un legatore emorroidario che, pur mantenendo caratteristiche di semplice costruzione e costo contenuto, superi i problemi sopra esposti, permettendo di caricare sulla canna dello strumento vari anelli elastici in una sola volta.

Tale oggetto à ̈ conseguito da un legatore emorroidario come delineato nelle allegate rivendicazioni, le cui definizioni formano parte integrante della presente descrizione.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del legatore emorroidario oggetto della presente invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di una versione realizzativa preferita, fatta qui di seguito a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento alle seguenti figure:

Figura 1 rappresenta una vista prospettica di un legatore emorroidario secondo la presente invenzione;

Figura 2A rappresenta una vista laterale del legatore emorroidario di figura 1 in una prima condizione operativa;

Figura 2B rappresenta una vista laterale del legatore emorroidario di figura 2 in una seconda condizione operativa:

Figura 3 rappresenta una vista prospettica in esploso del legatore emorroidario di figura 1.

Con riferimento alle figure, il legatore emorroidario secondo la presente invenzione à ̈ indicato nel suo complesso con il numero 1. Tale legatore comprende un’impugnatura 2 fissata ad una canna 3 ed un organo scorrevole 4 scorrevolmente associato a detta canna 3. Il dispositivo comprende inoltre mezzi di attuazione 5 che agiscono su detto organo scorrevole 4.

La canna 3 à ̈ composta da un corpo tubolare 8 avente l’estremità distale 9 cilindrica inclinata verso il basso rispetto all’asse longitudinale del corpo tubolare stesso e terminante con un’apertura 10. L’inclinazione di detta estremità distale 9 à ̈ preferibilmente di circa 18°.

Una seconda apertura 11, à ̈ posta all’estremità opposta del corpo tubolare 8.

Sul corpo tubolare 8 sono longitudinalmente disposti in posizione simmetrica dei rilievi 8a (nelle figure à ̈ visibile un solo rilievo 8a, l’altro essendo posizionato sul lato opposto del corpo tubolare 8), la cui funzione à ̈ quella di mezzi guida per l’organo scorrevole 4.

L’impugnatura 2 si estende lungo un asse inclinato verso il basso rispetto all’asse longitudinale del corpo tubolare 8 e comprende un condotto 12 per il vuoto che sfocia nell’anima del corpo tubolare 8 in corrispondenza del punto di attaccamento dell’impugnatura 2 alla canna 3. L’estremità libera del condotto 12 presenta un raccordo 12’ zigrinato per l’eventuale inserimento di un tubo elastico per il vuoto.

Preferibilmente, l’impugnatura 2 e la canna 3 sono realizzate in un unico pezzo.

L’impugnatura 2 comprende un bordo anteriore 6 avente una porzione di raccordo 7 con la canna 3 che à ̈ sostanzialmente perpendicolare al corpo tubolare 8.

Da tale porzione di raccordo 7 si estende anteriormente un elemento filettato 13. L’elemento filettato 13 à ̈ disposto parallelamente al corpo tubolare 8.

I mezzi di attuazione 5 agenti sull’organo scorrevole 4 comprendono un organo mobile 14, avvitabile sull’elemento filettato 13 in modo da muoversi lungo l’asse X di detto elemento filettato 13 in seguito a comando manuale.

L’organo mobile 14 comprende una porzione tubolare 15, che presenta internamente una filettatura complementare a quella dell’elemento filettato 13. Sulla porzione tubolare 15 à ̈ disposto un organo di guida 16. L’organo di guida 16 à ̈ formato da due dischi affacciati, posti perpendicolarmente all’asse X e delimitanti una pista circolare 17, che quindi si svolge lungo il bordo dell’organo di guida 16.

Sulla porzione tubolare 15 dell’organo mobile 14 affacciata all’impugnatura 2 e prossima ad essa à ̈ disposta una manopola di comando 18. La manopola di comando 18 ha preferibilmente una forma a stella, cioà ̈ presenta una porzione centrale da cui dipartono dei raggi 19, nel disegno cinque raggi 19. Preferibilmente, i raggi 19 hanno una forma arcuata, in modo da creare tra un raggio e l’altro un appoggio anatomico per un dito di un operatore.

L’organo scorrevole 4 comprende un corpo 20 avente superficie interna semicilindrica. Tale corpo 20 termina ad un’estremità con un anello 21 avente diametro interno sostanzialmente corrispondente al diametro esterno dell’estremità distale 9 della canna 3. L’anello 21 à ̈ inclinato, rispetto all’asse longitudinale del corpo 20, sostanzialmente dello stesso angolo di inclinazione che ha l’estremità distale 9 rispetto alla canna 3. Tale angolo à ̈ preferibilmente circa 18°.

Il corpo 20 dell’organo scorrevole 4 presenta, all’estremità opposta rispetto all’anello 21, una linguetta 22. La linguetta 22 presenta un primo tratto 23 inclinato, in allontanamento dal corpo 20, ed un secondo tratto 24 sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale del corpo 20. Dal secondo tratto 24 della linguetta 22 si estende verso il basso un dente 25, destinato ad inserirsi nella pista circolare 17 dell’organo di guida 16.

Il legatore emorroidario secondo la presente invenzione può essere realizzato in svariati materiali. E’ comunque preferibile che esso sia realizzato in materiale plastico, in particolare per ragioni di costo, essendo preferibilmente monouso.

E’ comunque utile che il materiale impiegato, soprattutto per quanto riguarda l’organo scorrevole 4, sia dotato di sufficienti proprietà elastiche. Materiali particolarmente preferiti sono polistirolo antiurto o policarbonato.

L’organo scorrevole 4 viene assemblato inserendo l’anello 21 nell’estremità distale 9 della canna 3, in modo che il corpo 20 si disponga lungo il corpo tubolare 8 della canna 3.

L’organo mobile 14 viene inserito per avvitamento sull’elemento filettato 13 ed il dente 25 della linguetta 22 dell’organo scorrevole 4 viene alloggiato nella pista circolare 17 dell’organo di guida 16, realizzando in questo modo detti mezzi di attuazione 5.

In questo modo, facendo ruotare l’organo mobile 14, si provoca il suo movimento lungo l’elemento filettato 13, che potrà essere in una direzione piuttosto che in un’altra a seconda del verso di rotazione impresso tramite la manopola di comando 18.

L’avanzamento o la ritrazione dell’organo mobile 14 provoca contestualmente l’avanzamento o la ritrazione dell’organo scorrevole 4 sulla canna 3, in quanto esso à ̈ mobilmente associato all’organo mobile 14 tramite l’accoppiamento tra il dente 25 e la pista circolare 17.

Il legatore dell’invenzione viene quindi utilizzato come di seguito descritto.

Gli anelli elastici A1, A2 vengono calzati sull’estremità distale 9 della canna 3 nel seguente modo. L’anello elastico viene fatto scorrere lungo la superficie conica di un cono di carico (non mostrato) ed in tale modo viene sempre più dilatato. L’anello elastico viene quindi in questo modo posizionato sulla superficie esterna dell’estremità distale 9 della canna 3. Con lo stesso procedimento potranno essere caricati ulteriori anelli elastici sulla canna 3, a seconda delle necessità, fino ad un massimo di cinque o sei. La figura 2A mostra a titolo esemplificativo solo due anelli A1, A2.

Gli anelli elastici sono realizzati in un opportuno elastomero, che deve assicurare una notevole deformabilità unita a caratteristiche di resistenza meccanica e chimica elevate. Un materiale preferito à ̈ la gomma naturale.

Dopo aver caricato gli anelli elastici sull’estremità distale 9 della canna 3, il cono di carico viene rimosso.

Il dispositivo viene quindi collegato a mezzi per il vuoto e inserito nell’ano del paziente fino in prossimità di un gavocciolo emorroidario. Lo strumento viene impugnato dal medico con una mano sola, esattamente come una pistola. Utilizzando il pollice, l’operatore chiude l’apertura 11 della canna 3, permettendo di conseguenza l’aspirazione di un gavocciolo attraverso l’apertura 10 all’estremità opposta.

A questo punto, l’operatore può far ruotare la manopola di comando 18, servendosi tipicamente del dito indice o medio della stessa mano, in modo da provocare l’avanzamento dell’organo mobile 14 e quindi dell’organo scorrevole 4. L’anello 21, scorrendo sull’estremità distale 9 della canna 3, spinge un primo anello elastico A1 fino a disimpegnarsi dalla canna 3 (figura 2B).

l’anello elastico, che era stato calzato in modo forzato su tale estremità distale della canna, tornerà alla sua forma iniziale, stringendo con forza la base del gavocciolo. Come detto in precedenza, il gavocciolo, privato dell’apporto di sangue, tenderà a sclerotizzare e cadere.

L’operazione viene ripetuta sui vari gavoccioli emorroidari di cui il paziente à ̈ sofferente, senza bisogno di ricaricare il legatore con un anello elastico dopo la legatura di ogni gavocciolo.

Questo risultato viene ottenuto grazie al fatto che, rispetto al noto sistema a grilletto, i mezzi di attuazione 5 dell’invenzione permettono un maggiore controllo sull’organo scorrevole 4, facendolo avanzare di piccoli incrementi successivi. Con il sistema a grilletto dell’arte nota, viceversa, non si riuscirebbe a limitare l’avanzamento dell’organo scorrevole 4 in modo da liberare un anello elastico alla volta.

I vantaggi del legatore emorroidario secondo la presente invenzione sono molteplici.

Innanzitutto, come detto sopra, il dispositivo dell’invenzione permette di caricare un certo numero di anelli elastici all’inizio dell’intervento, evitando che il chirurgo debba interromperlo dopo ogni legatura per ricaricare lo strumento.

Tutto questo viene ottenuto mantenendo bassi i costi di produzione, per cui il dispositivo dell’invenzione risponde ai requisiti di un prodotto usa e getta al pari dei dispositivi a grilletto dell’arte nota.

Come detto, il legatore emorroidario secondo la presente invenzione si configura, grazie alla sua comodità di impiego, alla facile realizzazione ed al suo costo contenuto, come un ideale strumento monouso per la legatura dei gavoccioli emorroidari.

E’ evidente che quelle che sono state descritte sono solo delle forme particolari di realizzazione del legatore emorroidario oggetto della presente invenzione, cui l’esperto dell’arte sarà in grado di apportare tutte quelle modifiche necessarie per il suo adattamento a particolari applicazioni, senza peraltro discostarsi dall’ambito di protezione delle rivendicazioni presenti.

Claims (13)

1. Rivendicazioni 1. Strumento (1) per la legatura delle emorroidi comprendente una canna (3) munita di un’impugnatura (2) ed avente un estremità prossimale all’operatore ed un’estremità distale (9) atta a ricevere uno o più anelli elastici (A1, A2), l’estremità distale (9) e l’estremità prossimale della canna (3) avendo rispettive aperture (10, 11), sulla superficie esterna di detta canna (3) essendo disposto un organo scorrevole (4) atto a disimpegnare su comando detti uno o più anelli elastici (A1, A2) da detta estremità distale (9) di detta canna (3), caratterizzato dal fatto che sono previsti mezzi di attuazione (5) di detto organo scorrevole (4) che comprendono un organo mobile (14), avvitabile su un elemento filettato (13) associato a detta impugnatura (2), in modo tale che l’organo mobile (14) può muoversi lungo l’asse (X) di detto elemento filettato (13) in seguito a comando manuale, detto organo mobile (14) essendo operativamente collegato con detto organo scorrevole (4) per il suo avanzamento o ritrazione.
2. 2. Strumento (1) secondo la rivendicazione 1, in cui l’organo mobile (14) comprende una porzione tubolare (15), che presenta internamente una filettatura complementare a quella dell’elemento filettato (13), sulla porzione tubolare (15) essendo disposto un organo di guida (16) comprendente una pista circolare (17).
3. 3. Strumento (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui l’organo mobile (14) comprende una manopola di comando (18).
4. 4. Strumento (1) secondo la rivendicazione 3, in cui la manopola di comando (18) ha una forma a stella, cioà ̈ presenta una porzione centrale da cui dipartono dei raggi (19).
5. 5. Strumento (1) secondo la rivendicazione 4, in cui detti raggi (19) hanno una forma arcuata, in modo da creare tra un raggio e l’altro un appoggio anatomico per un dito di un operatore.
6. 6. Strumento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 5, in cui l’organo scorrevole (4) comprende un corpo (20) avente superficie interna semicilindrica e terminante ad un’estremità con un anello (21) avente diametro interno sostanzialmente corrispondente al diametro esterno dell’estremità distale (9) della canna (3), all’estremità opposta il corpo (20) comprendendo una linguetta (22) da cui si estende verso il basso un dente (25), detto dente (25) essendo destinato ad inserirsi nella pista circolare (17) dell’organo di guida (16).
7. 7. Strumento (1) secondo la rivendicazione 6, in cui detto anello (21) dell’organo scorrevole (4) à ̈ scorrevolmente associato all’estremità distale (9) della canna (3) ed entrambi sono inclinati rispetto all’asse longitudinale della canna (3).
8. 8. Strumento (1) secondo la rivendicazione 7, in cui detto anello (21) e detta estremità distale (9) della canna (3) sono inclinati di un angolo di circa 18°.
9. 9. Strumento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui detta impugnatura (2) e detta canna (3) sono di pezzo.
10. 10. Strumento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui detta impugnatura (2) comprende un condotto (12) per il vuoto che sfocia nella canna (3) in corrispondenza del punto di attaccamento dell’impugnatura (2) alla canna (3).
11. 11. Strumento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10, in cui l’impugnatura (2) comprende un bordo anteriore (6) avente una porzione di raccordo (7) con la canna (3) che à ̈ sostanzialmente perpendicolare alla canna (3), da detta porzione di raccordo (7) estendentesi detto elemento filettato (13).
12. 12. Strumento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 11, in cui la linguetta (22) presenta un primo tratto (23) inclinato, in allontanamento dal corpo (20), ed un secondo tratto (24) sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale del corpo (20), dal secondo tratto (24) estendendosi verso il basso detto dente (25).
13. 13. Strumento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12, in cui sulla canna (3) sono longitudinalmente disposti in posizione simmetrica dei rilievi (8a), la cui funzione à ̈ quella di mezzi guida per l’organo scorrevole (4).