ITMI20122082A1 - Dispositivo per impedire lo scivolamento della neve accumulatasi su un tetto a falde, con integrato un punto di ancoraggio per dispositivi di protezione individuale anticaduta - Google Patents

Dispositivo per impedire lo scivolamento della neve accumulatasi su un tetto a falde, con integrato un punto di ancoraggio per dispositivi di protezione individuale anticaduta Download PDF

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ITMI20122082A1
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IT
Italy
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plate
snow
roof
edge
hole
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IT002082A
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Inventor
Luca Bertolini
Gianfranco Stablum
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Luca Bertolini
Gianfranco Stablum
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04DROOF COVERINGS; SKY-LIGHTS; GUTTERS; ROOF-WORKING TOOLS
    • E04D13/00Special arrangements or devices in connection with roof coverings; Protection against birds; Roof drainage ; Sky-lights
    • E04D13/10Snow traps ; Removing snow from roofs; Snow melters
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04GSCAFFOLDING; FORMS; SHUTTERING; BUILDING IMPLEMENTS OR AIDS, OR THEIR USE; HANDLING BUILDING MATERIALS ON THE SITE; REPAIRING, BREAKING-UP OR OTHER WORK ON EXISTING BUILDINGS
    • E04G21/00Preparing, conveying, or working-up building materials or building elements in situ; Other devices or measures for constructional work
    • E04G21/32Safety or protective measures for persons during the construction of buildings
    • E04G21/3261Safety-nets; Safety mattresses; Arrangements on buildings for connecting safety-lines
    • E04G21/3276Arrangements on buildings for connecting safety-lines
    • E04G21/328Arrangements on buildings for connecting safety-lines fastened to the roof covering or insulation
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Description

D E S C R I Z I O N E
“Dispositivo per impedire lo scivolamento della neve accumulatasi su un tetto a falde, con integrato un punto di ancoraggio per dispositivi di protezione individuale anticaduta”
Campo di applicazione dell'invenzione
La presente invenzione si riferisce al settore dei dispositivi di sicurezza installabili sui tetti a falde, e più precisamente ad un dispositivo per impedire lo scivolamento della neve accumulatasi su un tetto a falde, con integrato un punto di ancoraggio per dispositivi di protezione individuale anticaduta.
Rassegna dell'arte nota
Quando si verificano abbondanti nevicate, sui tetti degli edifici si accumulano grandi quantità di neve che tendono a compattarsi in lastre sia per effetto del loro stesso peso, sia per congelamento quando la temperatura atmosferica scende al di sotto degli 0 °C. Nel seguito della presente descrizione, con l'espressione "cumulo di neve" si intende indicare un ammasso di neve e/o ghiaccio e, più in particolare, una lastra così formatasi. Se il tetto è a una o più falde, ossia a facce piane inclinate rispetto ad un piano orizzontale, i cumuli di neve tendono a scivolare verso il basso per effetto della forza gravitazionale e, in assenza di dispostivi di sicurezza, sono trattenuti sul tetto dall'attrito statico presente tra la neve e la copertura, e dall' "incollaggio" della neve al tetto che si verifica all'atto del congelamento della neve. Quando però la temperatura atmosferica sale sopra gli 0 C, la neve tende a sciogliersi con la conseguente riduzione dell'attrito statico ed il conseguente venir meno di detto incollaggio. I cumuli di neve tendono quindi a scivolare per effetto della forza gravitazionale verso il bordo del tetto per poi precipitare al suolo. Ciò costituisce ovviamente un pericolo per le persone che si trovano al di sotto del tetto in corrispondenza del bordo.
Per scongiurare questo pericolo, sui tetti a una o più falde, e più in generale sulle strutture di copertura inclinate rispetto ad un piano orizzontale, vengono installati dispositivi di sicurezza noti come "dispositivi fermaneve". La funzione di questi dispositivi consiste neN'impedire che un cumulo di neve formatosi su un tetto possa scivolare su quest'ultimo per effetto della forza gravitazionale, cadendo al suolo. Grazie alla presenza dei dispositivi fermaneve, i cumuli di neve vengono trattenuti sul tetto e si sciolgono progressivamente.
Se le falde del tetto hanno una pendenza lieve (a titolo esemplificativo inferiore al 36%) e ci si trova in una zona climatica scarsamente nevosa, i dispostivi fermaneve consistono perlopiù in semplici protuberanze, chiamate "nasi fermaneve", solidalmente connesse al tetto. I nasi fermaneve ostacolano lo scivolamento dei cumuli di neve, arrestandoli. I nasi fermaneve possono essere integrati nelle tegole (come nelle tegole cosiddette "marsigliese" e "portoghese") oppure essere realizzati in lamiera metallica ed installati sui tetti.
Se le falde del tetto hanno invece una pendenza notevole (a titolo esemplificativo compresa tra il 36% e il 176%) e ci si trova in una zona climatica caratterizzata da rilevanti precipitazioni nevose, i nasi fermaneve non sono sufficienti a trattenere i cumuli di neve e si ricorre all'installazione di dispositivi di sicurezza comprendenti elementi fissati al tetto in prossimità dello stesso e fungenti da barriera idonea ad ostacolare lo scivolamento dei cumuli di neve, trattenendoli sul tetto. Queste barriere di trattenimento possono consistere in barre, griglie oppure lamiere disposte orizzontalmente ed ortogonalmente alla direzione di scivolamento dei cumuli di neve sulla falda.
In aggiunta ai dispositivi fermaneve, i tetti degli edifici a una o più falde possono essere dotati di dispositivi di sicurezza che offrono a persone che hanno necessità di muoversi e/o di operare sul tetto, la possibilità di agganciarsi tramite imbracature e cordini. Chi opera su un tetto o, più in generale, a una certa altezza dal suolo (a titolo esemplificativo superiore a 1 ,5 metri), deve infatti dotarsi di appositivi dispositivi di sicurezza idonei a prevenirne cadute al suolo. Questi dispositivi sono noti come "dispositivi di protezione individuale anticaduta" e comprendono solitamente un'imbracatura indossata dall'operatore e connessa ad una corda che va agganciata al tetto in corrispondenza di un "punto di ancoraggio", ad esempio mediante un moschettone o un mezzo di aggancio similare. A tal fine sui tetti possono essere installati dispositivi di sicurezza in grado di fungere da punti di ancoraggio ai quali poter connettere un dispositivo di protezione individuale anticaduta. I dispositivi fungenti da punti di ancoraggio possono consistere, a titolo esemplificativo, in un anello solidalmente connesso al tetto oppure in una fune tesa tra una coppia di asticelle solidalmente connesse al tetto in corrispondenza del colmo.
Ad oggi i dispositivi fermaneve e i dispositivi fungenti da punti di ancoraggio sono dispositivi di sicurezza distinti che richiedono due rispettive installazioni. Inoltre, ciascuno di detti dispositivi ha un impatto negativo sull'estetica del tetto. Scopi dell'invenzione
Scopo della presente invenzione è quello di indicare un dispositivo che al contempo impedisca ad un cumulo di neve poggiante su una falda di un tetto di scivolare su quest'ultimo per effetto della forza gravitazionale, e funga da punto di ancoraggio a cui poter connettere un dispositivo di protezione individuale anticaduta.
Sommario dell’invenzione
Oggetto della presente invenzione è un dispositivo atto ad impedire ad un cumulo di neve poggiante su una struttura inclinata rispetto ad un piano orizzontale, di scivolare su detta struttura inclinata per effetto della forza gravitazionale, detto dispositivo comprendendo mezzi di connessione, a detta struttura inclinata, di mezzi per sostenere mezzi di ostacolo allo scivolamento del cumulo di neve su detta struttura inclinata, l'appoggio del cumulo di neve contro i mezzi di ostacolo impedendo detto scivolamento, in cui secondo l'invenzione detto dispositivo comprende mezzi di connessione, a detti mezzi di sostegno, di mezzi di aggancio connessi ad una persona.
Ulteriori caratteristiche innovative della presente invenzione sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.
Secondo un aspetto dell’invenzione, i mezzi di sostegno comprendono una piastra, e i mezzi di connessione dei mezzi di aggancio comprendono un foro passante realizzato in detta piastra per l'inserimento di detti mezzi di aggancio, detto inserimento consentendo la connessione dei mezzi di aggancio alla piastra. Secondo un altro aspetto dell’invenzione, detta piastra ha uno spessore compreso tra 0,004 m e 0,008 m.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, lo spessore di detta piastra è 0,006 m.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, il foro passante è circolare ed ha un diametro compreso tra 0,02 m e 0,04 m.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, il diametro di detto foro è 0,03 m. Secondo un altro aspetto dell’invenzione, la distanza tra il bordo di detto foro ed i bordi della piastra non è inferiore a 0,01 m.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, la distanza tra il bordo di detto foro e detta struttura inclinata non è inferiore a 0,05 m.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, la piastra è realizzata in acciaio, preferibilmente in acciaio S355J2 secondo la nota norma UNI EN 10025-2: 2005. Altro oggetto della presente invenzione è una piastra connettibile ad una struttura inclinata rispetto ad un piano orizzontale e sulla quale poggia un cumulo di neve tendente a scivolare per effetto della forza gravitazionale, detta piastra sostenendo mezzi di ostacolo allo scivolamento del cumulo di neve su detta struttura inclinata, l'appoggio del cumulo di neve contro detti mezzi di ostacolo impedendo detto scivolamento, in cui secondo l'invenzione detta piastra comprende almeno un foro passante per l'inserimento di mezzi di aggancio connessi ad una persona.
Vantaggi dell’invenzione
Il dispositivo oggetto della presente invenzione consente, con un'unica operazione di installazione, di dotare un tetto a falde di un dispositivo fermaneve e di almeno un punto di ancoraggio per dispositivi di protezione individuale anticaduta. Ciò non solo comporta una sensibile riduzione dei costi di installazione, ma migliora anche l'estetica del tetto grazie al fatto che la funzione fermaneve e quella di ancoraggio sono svolte da un unico dispositivo. In altre parole, non è più necessaria l'installazione di due dispositivi e pertanto minore è l'impatto sull'estetica del tetto.
II dispositivo oggetto della presente invenzione offre inoltre un vantaggio rispetto ai dispositivi di sicurezza noti consistenti in una fune tesa tra una coppia di asticelle solidalmente connesse al tetto in corrispondenza del colmo. Detti dispositivi noti fungono da punti di ancoraggio per un dispositivo di protezione individuale anticaduta, in corrispondenza del colmo del tetto su cui sono installati. Ogniqualvolta una persona ha necessità di muoversi e/o operare sul tetto in prossimità della gronda, detta persona deve quindi dotarsi di un dispositivo di protezione individuale anticaduta comprendente una corda di lunghezza non inferiore alla distanza tra il colmo e la gronda della falda. In caso di scivolamento mentre ci si trova in prossimità del colmo (ad esempio per connettere il dispositivo di protezione individuale anticaduta alla fune tesa tra la coppia di asticelle, prima di spostarsi in prossimità della gronda), la corda del dispositivo di protezione individuale anticaduta si tende, arrestando lo scivolamento della persona lungo la falda, solo quando detta persona arriva in prossimità della gronda. Sebbene quindi la caduta dal tetto venga prevenuta, la persona imbracata può subire danni fisici a causa della velocità di scivolamento raggiunta al momento in cui si tende la corda. Più esemplari del dispositivo oggetto della presente invenzione possono invece essere vantaggiosamente installati sulla falda a distanze diverse dal colmo. In tal modo, chi ha necessità di operare sul tetto dispone di più punti di ancoraggio per il proprio dispositivo di protezione individuale anticaduta, e può connettersi al punto di ancoraggio più vicino alla zona o alle zone della falda in cui deve operare. Ciò consente di impiegare un dispositivo di protezione individuale anticaduta comprendente una corda di lunghezza inferiore alla distanza tra il colmo e la gronda della falda, e sufficiente a coprire la distanza tra il punto di ancoraggio e la zona o le zone della falda in cui si deve operare. In caso di scivolamento, minore sarà quindi la velocità di scivolamento raggiunta dalla persona nel momento in cui si tende la corda del dispositivo di protezione individuale anticaduta.
Breve descrizione delle figure
Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue di un esempio di realizzazione della stessa e dai disegni annessi, dati a puro titolo esplicativo e non limitativo, in cui: - la figura 1 mostra, in vista prospettica, il dispositivo oggetto d'invenzione installato su un tetto a falde;
- la figura 2 mostra il dispositivo di figura 1 in un'altra vista prospettica;
- la figura 3 mostra, in vista prospettica, una piastra componente il dispositivo di figura 1 , anch'essa oggetto d'invenzione;
- la figura 4 mostra la piastra di figura 3 in vista piana frontale;
- la figura 5 mostra la piastra di figura 3 in vista piana laterale;
- la figura 6 mostra, in vista piana frontale, una variante della piastra di figura 3;
- la figura 7 mostra la piastra di figura 6 in vista piana laterale.
Descrizione dettagliata di alcune forme preferite di realizzazione dell’invenzione
Nel seguito della presente descrizione, per comodità di esposizione, ci si riferisce solo ad un preferito esempio di attuazione dell’invenzione, in cui il dispositivo è installato su un tetto a falde. Deve essere chiaro che il dispositivo descritto non è limitato al suddetto esempio ma è installabile su qualunque struttura inclinata rispetto a un piano orizzontale, sulla quale può accumularsi della neve. Una figura potrà essere illustrata anche con riferimento ad elementi non espressamente indicati in quella figura ma in altre figure. La scala e le proporzioni dei vari elementi raffigurati non corrispondono necessariamente a quelle reali.
La figura 1 mostra un tetto 1 di un'abitazione comprendente due falde 2 e 3 inclinate rispetto ad un piano orizzontale e convergenti in un canale di compluvio 4 a partire da un rispettivo colmo 5 e 6. Il manto di copertura delle falde 2 e 3 è in lamiera. In particolare, la struttura di copertura esterna di ciascuna falda 2 e 3 comprende lamiere rettangolari 7 reciprocamente parallele ed affiancate l'una all'altra. Le lamiere di copertura 7 sono congiunte l'una all'altra mediante aggraffatura lungo i bordi affiancati. Per effetto dell'aggraffatura, i bordi affiancati delle lamiere di copertura 7 formano delle strisce 8 sporgenti ortogonalmente verso l'esterno rispetto a dette lamiere 7. Nel seguito della presente descrizione, con l'espressione "bordo aggraffato" si intende indicare ciascuna striscia 8 costituita da due porzioni aggraffate di due rispettive lamiere affiancate. I bordi aggraffati 8 sono paralleli l'uno all'altro ed ortogonali al colmo della falda a cui appartengono.
In figura 1 è possibile notare dei dispositivi 10 connessi al tetto 1 in corrispondenza delle falde 2 e 3 e del canale di compluvio 4. Come meglio descritto in seguito, i dispositivi 10 svolgono la duplice funzione di impedire alla neve che si deposita sulle falde 2 e 3 e lungo canale di compluvio 4 di scivolare, per effetto della forza gravitazionale, verso la gronda e quindi di precipitare al suolo; e di fornire un punto di ancoraggio ad una persona che ha la necessità di stabilire una connessione con il tetto 1 allo scopo di muoversi e/o operare su quest'ultimo. I dispositivi 10 hanno una struttura comune la quale verrà descritta facendo riferimento ad uno di detti dispositivi 10 connesso alla falda 2 ed indicato in figura con il numero 15.
Il dispositivo 15 comprende una pluralità di piastre piane 11 solidalmente connesse alla falda 2 in corrispondenza dei bordi aggraffati 8, parallelamente agli stessi ed ortogonalmente alle lamiere di copertura 7. La connessione delle piastre 11 ai bordi aggraffati 8 determina la connessione del dispositivo 15 alle lamiere di copertura 7 e quindi alla falda 2. Le piastre 11 sono identiche l'una all'altra, reciprocamente parallele, e disposte lungo una direzione parallela al colmo 5. Il dispositivo 15 comprende inoltre una lamiera 12 posizionata, per mezzo delle piastre 11 , in prossimità delle lamiere di copertura 7, parallelamente al colmo 5 ed ortogonalmente ai bordi aggraffati 8. La lamiera 12 si estende da un bordo 13 della falda 2 ortogonale al colmo 5, a un altro bordo della falda 2 in corrispondenza del canale di compluvio 4. Essendo la lamiera 12 in prossimità delle lamiere di copertura 7, la neve (non mostrata nelle figure) che si deposita sulla falda 2 e che tende a scivolare su quest'ultima per effetto della forza gravitazionale, viene ostacolata nello scivolamento dalla lamiera 12. In particolare, la neve si appoggia contro la lamiera 12 e viene da quest'ultima trattenuta sulla falda 2. Per inciso, la lamiera 12 è disposta ortogonalmente alla direzione di scivolamento della neve per effetto della forza gravitazionale. Inoltre, essendo le lamiere 12 di trattenimento della neve disposte parallelamente al colmo della falda su cui sono installate, le lamiere di trattenimento 12 dei dispositivi 10 connessi alla stessa falda sono reciprocamente parallele. A titolo esemplificativo, le lamiere 12 hanno una sezione trasversale a "C", con la concavità rivolta verso il colmo 5 della falda 2 ed il tratto della lettera "C" non parallelo agli altri due disposto ortogonalmente alle lamiere di copertura 7.
Ciascuna piastra 11 comprende un foro passante 16, preferibilmente circolare, per mezzo del quale la piastra 11 può fungere da punto di ancoraggio per consentire ad una persona che ha necessità di muoversi e/o operare sul tetto 1 , di connettersi a quest'ultimo ad esempio mediante l'aggancio di un dispositivo di protezione individuale anticaduta. I dispositivi di protezione individuale anticaduta sono dispositivi di scurezza noti utilizzabili da chi opera ad una certa altezza dal suolo allo scopo di prevenirne l'impatto con il terreno in caso di caduta. A titolo esemplificativo, il dispositivo di protezione individuale anticaduta include: un'imbracatura comprendente spallacci, cinture e cosciali che devono essere indossati dalla persona che opera sul tetto 1 ; ed una fune connessa all'imbracatura ad una sua estremità e ad un moschettone o un mezzo di aggancio similare all'altra estremità. La fune è connettibile ad una delle piastre 11 inserendo il moschettone nel foro 16. Senza che ciò costituisca una limitazione per l'invenzione, in alternativa a quanto detto, almeno una delle piastre 11 di almeno uno dei dispositivi 10 installati sulla medesima falda comprende il foro passante 16. Ciò assicura la presenza su ciascuna falda di almeno un punto di ancoraggio mediante il quale una persona può connettersi a una delle piastre 11 , e quindi al tetto 1. Ciascun dispositivo 10 è connesso ai bordi aggraffati 8 delle lamiere di copertura 7 in modo che i fori 16 delle piastre 11 si trovino dalla parte opposta del colmo 5 della falda 2 rispetto alla lamiera 12 di trattenimento del cumulo di neve.
La figura 2 mostra il modo in cui è realizzata la connessione tra le piastre 11 del dispositivo 15 ed i bordi aggraffati 8 delle lamiere di copertura 7. Detta connessione è realizzata allo stesso modo per tutte le piastre 11 e verrà illustrata facendo riferimento ad una delle piastre 11 del dispositivo 15, indicata in figura con il numero 20.
La piastra 20 poggia ortogonalmente, lungo un proprio bordo, su una delle lamiere di copertura 7, indicata in figura con il numero 21. Una faccia della piastra 20 è inoltre parzialmente contrapposta ad una faccia di uno dei due bordi aggraffati 8 della lamiera di copertura 21, indicato in figura con il numero 22. La piastra 20 ha un'altezza superiore a quella del bordo aggraffato 22 e sporge pertanto verso l'esterno rispetto a quest'ultimo. Una seconda piastra 23 poggia ortogonalmente, lungo un proprio bordo, sulla lamiera di copertura 7 connessa alla lamiera 21 mediante il bordo aggraffato 22, indicata in figura con il numero 24. La seconda piastra 23 ha una leggera concavità rivolta verso la piastra 20. Per effetto di detta concavità, la seconda piastra 23 è a contatto con la piastra 20 in corrispondenza di un proprio bordo, e con la faccia del bordo aggraffato 22 opposta alla faccia a cui è contrapposta la piastra 20, in corrispondenza del bordo lungo il quale la seconda piastra 23 poggia sulla lamiera di copertura 24. Anche la seconda piastra 23 ha un'altezza superiore a quella del bordo aggraffato 22 e sporge verso l'esterno rispetto a quest'ultimo. Il bordo aggraffato 22 è pertanto parzialmente interposto alla piastra 20 ed alla seconda piastra 23. Una pluralità di bulloni 25, preferibilmente in numero di quattro, accoppiano la piastra 20 alla seconda piastra 23. I bulloni 25 comprendono rispettive viti il cui gambo è disposto ortogonalmente alle piastre 20 e 23. I gambi delle viti, reciprocamente paralleli, giacciono in un piano parallelo alle lastre di copertura 21 e 24 ed attraversano le piastre 20 e 23 in prossimità del bordo aggraffato 22. I bulloni 25 premono la piastra 20 e la seconda piastra 23 contro il bordo aggraffato 22, il quale è pertanto serrato tra le due piastre 20 e 23. In altre parole, le piastre 20 e 23 fungono da ganasce di una morsa azionata dai bulloni 25. Per effetto di detto serraggio , le piastre 20 e 23, e con esse il dispositivo 15, sono solidalmente connesse al bordo aggraffato 22 e quindi alle lamiere di copertura 21 e 24. Nel seguito della presente descrizione, con l'espressione "piastra di serraggio" si intende indicare dette seconde piastre 23 accoppiate alle piastre 11. A titolo esemplificativo, in ciascuno dei dispositivi 10, le piastre di serraggio sono in posizione intermedia tra il foro 16 delle rispettive piastre 11 a cui sono accoppiate, e la lamiera 12 di trattenimento dei cumuli di neve.
Facendo riferimento alla figura 2, è inoltre possibile notare che la lamiera 12 di trattenimento della neve attraversa ortogonalmente ciascuna piastra 11 in corrispondenza di un'apertura 30 (visibile in figura 3). La lamiera 12 poggia contro i bordi aggraffati 8 in corrispondenza di una delle tre strisce costituenti la lamiera 12, parallela alle lamiere di copertura 7. La lamiera 12 poggia inoltre contro un bordo 33 (visibile in figura 3) dell'apertura 30 in corrispondenza di una faccia esterna di un'altra delle tre strisce costituenti la lamiera 12, ortogonale alle lamiere di copertura 7. La lamiera 12 è premuta contro i bordi aggraffati 8 e le piastre 11 per effetto della forza gravitazionale e, in presenza di neve, dal peso di quest'ultima. Le piastre 11 fungono quindi da mezzi di sostegno della lamiera 12. Nel seguito della presente descrizione, con l'espressione "piastra di sostegno" si intende indicare dette piastre 11.
La pressione delle piastre di sostegno 11 e delle piastre di serraggio 23 contro i bordi aggraffati 8 dovuta all'azione dei bulloni 25 deve essere tale da generare un attrito tra le piastre di sostegno 11 , le piastre di serraggio 23 ad esse accoppiate ed i bordi aggraffati 8 ad esse interposti, sufficiente a mantenere ciascuno dei dispositivi 10 connesso alle lamiere di copertura 7 sia in presenza di cumuli di neve premuti, per effetto della forza gravitazionale, contro la lamiera di trattenimento 12, sia in presenza di una persona connessa ad una delle piastre 11 del dispositivo 10 in corrispondenza del foro 16 mediante il dispositivo di protezione individuale anticaduta. Dettagli costruttivi secondo i quali è possibile realizzare il dispositivo 10 in modo che sia assicurata la connessione delle piastre 11 ai rispettivi bordi aggraffati 8 nelle condizioni sopra descritte, saranno forniti a titolo esemplificativo in riferimento alla successive figure.
La figura 3 mostra la piastra di sostegno 20, componente del dispositivo 15. La piastra 20 è pressoché a forma di trapezio rettangolo e poggia contro la lamiera di copertura 21 lungo il bordo 31 corrispondente alla base maggiore del trapezio. L'apertura 30 in cui è alloggiata la lamiera 12 di trattenimento della neve è di forma rettangolare, con il lato lungo di lunghezza leggermente inferiore all'altezza del trapezio e disposto parallelamente ad essa, e con il lato corto di lunghezza leggermente inferiore alla base minore del trapezio e disposto parallelamente ad essa. L'apertura 30 è realizzata a partire dal bordo 31 della piastra 20 ed in prossimità del bordo 32 della piastra 20 corrispondente all'altezza del trapezio. Ciò sta a significare che, facendo riferimento alla posizione occupata dalla piastra 20 quando è connessa al bordo aggraffato 22, l'apertura 30 è aperta verso la lamiera di copertura 21 in corrispondenza di un lato corto della propria forma rettangolare.
Una pluralità di fori 35, preferibilmente circolari e preferibilmente in numero di quattro, sono realizzati nella piastra 20 in prossimità del bordo 31. I fori 35 sono allineati parallelamente al bordo 31. Quando la piastra 20 è connessa al bordo aggraffato 22, i fori 35 sono attraversati dai gambi delle viti dei bulloni 25. La distanza del bordo dei fori 35 dal bordo 31 della piastra 20 è superiore all'altezza del bordo aggraffato 22. Ciò assicura che non vi sia alcuna interferenza tra quest'ultimo ed i gambi delle viti dei bulloni 25.
Il foro passante 16 per l'ancoraggio del dispositivo di protezione individuale anticaduta è realizzato in prossimità del vertice del trapezio in cui convergono la base maggiore ed il lato obliquo. Il foro passante 16 è più distante dal bordo 31 che dal bordo 36 della piastra 20 corrispondente al lato obliquo del trapezio. In particolare, la distanza del bordo del foro 26 dal bordo 31 della piastra 20 è superiore all'altezza del bordo aggraffato 22. Ciò assicura che il bordo aggraffato 22 non interferisca con il moschettone del dispositivo di protezione individuale anticaduta, quando inserito nel foro 16.
La figura 4 mostra la piastra 20 di figura 3 in vista piana frontale. A titolo esemplificativo, la piastra 20 è realizzata in acciaio bassolegato zincato e preferibilmente in acciaio S355J2 secondo la norma UNI EN 10025-2: 2005.
I fori 35 di alloggiamento dei gambi delle viti dei bulloni 25 hanno un diametro preferibilmente compreso tra 0,005 m e 0,025 m, ed ancor più preferibilmente di 0,009 m. La distanza tra i centri di due fori 35 consecutivi è preferibilmente compresa tra 0,02 m e 0,04 m, ed ancor più preferibilmente è di 0,033 m. La distanza tra il centro di ciascuno dei fori 35 ed il bordo 31 della piastra 20 è preferibilmente non inferiore a 0,01 m, ed ancor più preferibilmente è di 0,035 m. II foro 16 di ancoraggio del moschettone del dispositivo di protezione individuale anticaduta ha un diametro preferibilmente compreso tra 0,02 m e 0,04 m, ed ancor più preferibilmente di 0,03 m. La distanza tra il centro del foro 16 ed i bordi della piastra 20 è preferibilmente non inferiore a 0,02 m, ed è ancor più preferibilmente non inferiore a 0,03 m. La distanza tra il bordo del foro 16 ed i bordi della piastra 20 è preferibilmente non inferiore a 0,01 m, ed è ancor più preferibilmente non inferiore 0,015 m. In particolare, la distanza tra il bordo del foro 16 ed il bordo 31 della piastra 20 è preferibilmente non inferiore a 0,03 m, ed è ancor più preferibilmente di 0,05 m. La distanza tra il centro del foro 16 ed il centro dei fori 35 è preferibilmente non inferiore a 0,03 m, ed è ancor più preferibilmente non inferiore a 0,05 m. La distanza tra il bordo del foro 16 ed il bordo dei fori 35 è preferibilmente non inferiore a 0,01 m, ed è ancor più preferibilmente non inferiore a 0,03 m.
La figura 5 mostra la piastra 20 di figura 3 in vista piana laterale. Lo spessore della piastra 20 è preferibilmente compreso tra 0,004 m e 0,008 m, ed ancor più preferibilmente è di 0,006 m.
Nel caso in cui il bordo aggraffato 22 abbia uno spessore di almeno 0,006 m, è preferibile che i bulloni 25 siano costituiti da viti M8 classe 8.8 secondo la norma UNI EN ISO 898-1 : 2009, e dadi M8 classe 8.0 secondo la norma UNI EN ISO 898-6: 1996, la piastra di serraggio 23 sia in acciaio S355J2 secondo la norma UNI EN 10025-2: 2005 ed il bordo della piastra 23 sia a contatto del bordo aggraffato 22 per un tratto di lunghezza non inferiore a 0,13 m. Realizzando la piastra di sostegno 20 secondo i dettagli costruttivi sopra indicati, la piastra di sostegno 20 rimane solidalmente connessa al bordo aggraffato 22 per una forza di trazione applicata sul bordo del foro 16 parallelamente alla lastra di copertura 21 di intensità non superiore a 10000 N. Detta forza di trazione può essere dovuta alla connessione alla piastra 20 di una persona mediante il dispositivo di protezione individuale anticaduta, oppure può essere una forza equivalente a quella esercitata sulla piastra 20 attraverso la lamiera 12 da un cumulo di neve trattenuto dal dispositivo 10 sulla falda 2, o ancora può risultare da una combinazione di entrambe le forze appena citate.
Lo stesso risultato è ottenibile mediante una piastra di sostegno 40 alternativa alla piastra di sostegno 30 e mostrata nelle figure 6 e 7.
La figura 6 mostra la piastra di sostegno 40 in vista piana frontale. La piastra di sostegno 40 differisce dalla piastra di sostegno 30 per la posizione del foro passante 41 di ancoraggio del moschettone del dispositivo di protezione individuale anticaduta.
Il foro 41 ha un diametro di 0,03 m. La distanza minima tra il centro del foro 41 ed i bordi della piastra 40 è di 0,035 m. La distanza minima tra il bordo del foro 41 ed i bordi della piastra 40 è 0,02 m. La distanza minima tra il bordo del foro 41 ed il bordo 42 della piastra 40 corrispondente alla base maggiore della sua forma trapezoidale è 0,086 m. La distanza minima tra il centro del foro 41 ed il centro dei fori di alloggiamento delle viti dei bulloni di serraggio è 0,053 m. La distanza minima tra il bordo del foro 41 ed il bordo dei fori di alloggiamento delle viti dei bulloni di serraggio è 0,033 m.
La figura 7 mostra la piastra 40 di figura 6 in vista piana laterale. Lo spessore della piastra 40 è 0,006 m.
Sulla base della descrizione fornita per un esempio di realizzazione preferito, è ovvio che alcuni cambiamenti possono essere introdotti dal tecnico del ramo senza con ciò uscire daN’ambito dell’invenzione come definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo (10, 15) per impedire ad un cumulo di neve poggiante su una struttura (7, 21 , 24) inclinata rispetto ad un piano orizzontale, di scivolare su detta struttura inclinata (7, 21 , 24) per effetto della forza gravitazionale, detto dispositivo (10, 15) comprendendo mezzi di connessione (23, 25), a detta struttura inclinata (7, 21 , 24), di mezzi (11 , 20) per sostenere mezzi di ostacolo (12) allo scivolamento del cumulo di neve su detta struttura inclinata (7, 21 , 24), l'appoggio del cumulo di neve contro i mezzi di ostacolo (12) impedendo detto scivolamento, detto dispositivo (10, 15) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di connessione (16), a detti mezzi di sostegno (11 , 20), di mezzi di aggancio connessi ad una persona.
  2. 2. Dispositivo (10, 15) secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti mezzi di sostegno comprendono una piastra (11 , 20), detti mezzi di connessione dei mezzi di aggancio comprendendo un foro passante (16) realizzato in detta piastra per l'inserimento di detti mezzi di aggancio, detto inserimento consentendo la connessione dei mezzi di aggancio alla piastra (11 , 20).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta piastra (11 , 20) ha uno spessore compreso tra 0,004 m e 0,008 m.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che lo spessore di detta piastra (11 , 20) è 0,006 m.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto foro passante (16) è circolare ed ha un diametro compreso tra 0,02 m e 0,04 m.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il diametro di detto foro (16) è 0,03 m.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la distanza tra il bordo di detto foro (16) ed i bordi della piastra (11 , 20) non è inferiore a 0,01 m.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la distanza tra il bordo di detto foro (16) e detta struttura inclinata (7, 21 , 24) non è inferiore a 0,05 m
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la piastra (11 , 20) è realizzata in acciaio.
  10. 10. Una piastra (11 , 20) connettibile ad una struttura inclinata (7, 21 , 24) rispetto ad un piano orizzontale e sulla quale poggia un cumulo di neve tendente a scivolare per effetto della forza gravitazionale, detta piastra (11 , 20) sostenendo mezzi di ostacolo (12) allo scivolamento del cumulo di neve su detta struttura inclinata (7, 21 , 24), l'appoggio del cumulo di neve contro detti mezzi di ostacolo (12) impedendo detto scivolamento, detta piastra (11 , 20) essendo caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un foro passante (16) per l'inserimento di mezzi di aggancio connessi ad una persona.
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