ITMI20130005U1

ITMI20130005U1 - Dispositivo di ancoraggio, in particolare per tetti

Info

Publication number: ITMI20130005U1
Application number: IT000005U
Authority: IT
Inventors: Alberto Gandellini; Simone Miglio
Original assignee: Si Al S R L
Priority date: 2006-12-27
Filing date: 2013-01-08
Publication date: 2013-04-09
Also published as: US20110314763A1; EP2099984A1; WO2008081375A1; ITBS20060230A1; CA2692012A1

Description

D E S C R I Z I O N E

DISPOSITIVO DI ANCORAGGIO, IN PARTICOLARE PER TETTI

Il presente modello di utilità ha per oggetto un dispositivo di ancoraggio, in particolare per tetti.

Il presente modello di utilità si colloca nel settore dei sistemi di sicurezza destinati alle costruzioni edili.

In particolare, il presente modello di utilità si riferisce ad un dispositivo di ancoraggio destinato ad essere fissato sui tetti di qualsiasi costruzione edile ed al quale è possibile vincolarsi mediante opportune attrezzature di aggancio per operare sui medesimi tetti in totale sicurezza.

Come noto, i dispositivi di ancoraggio comprendono generalmente due elementi o paletti di supporto deputati ad essere fissati, secondo posizioni distanziate, lungo una linea di colmo di un corrispettivo tetto di una struttura edile, quale per esempio una casa, una palazzina, un capannone o simile.

Solitamente, tra i paletti di supporto viene predisposta una fune di aggancio appropriatamente tesa alla quale risulta possibile agganciarsi mediante apposite imbracature e moschettoni o simili attrezzature di sicurezza.

Al fine di consentire l’impegno dei paletti di supporto sui corrispettivi tetti, ciascun paletto di supporto è provvisto di una piastra di base sagomata in relazione alla conformazione della zona del tetto destinata all’installazione. In altre parole, la piastra di base di ciascun paletto di supporto viene realizzata in modo tale da riprodurre la conformazione della linea di colmo del tetto di destinazione.

La piastra di base di ciascun paletto di supporto presenta inoltre una pluralità di fori di fissaggio per l’impegno di corrispettivi elementi di fissaggio opportunamente selezionati a seconda della tipologia di connessione da effettuare.

Sebbene i dispositivi di ancoraggio noti permettano in modo soddisfacente l’aggancio di opportune attrezzature di sicurezza, la Richiedente ha riscontrato che non sono tuttavia esenti da alcuni inconvenienti e sono migliorabili sotto diversi aspetti, principalmente, in relazione alla flessibilità di impiego, vale a dire, all’adattabilità dei medesimi a qualsiasi tetto o parte di tetto destinata aN’installazione, all’ingombro degli stessi in fase di trasporto e/o stoccaggio, nonché ai costi ad essi correlati.

In particolare, è stato riscontrato che i paletti di supporto dei dispositivi noti sono provvisti di piastre di attacco appositamente realizzate in funzione della forma esterna della zona di tetto su cui devono essere installati. Ciascun paletto di supporto viene univocamente abbinato ad una piastra di attacco utilizzabile solamente in corrispondenza della zona di tetto destinata all’installazione. Di conseguenza, ciascun paletto di supporto è vincolato ad una particolare forma della piastra di base e non può essere installato su una zona di tetto presentante conformazione differente dalla conformazione accettata dalla corrispettiva piastra di base.

Tale configurazione strutturale limita significativamente l’impiego dei dispositivi di ancoraggio noti che non possono essere utilizzati su qualsiasi tetto in quanto provvisti di corrispettive piastre di base dedicate esclusivamente al tetto di destinazione.

Va inoltre considerato che la predisposizione di strutture fisse, come le piastre di base dei paletti di supporto, richiede il rilevamento della conformazione della zona di installazione precedentemente alla realizzazione delle piastre stesse, incrementando il tempo intercorrente tra la richiesta di installazione dei summenzionati dispositivi e l’installazione effettiva dei medesimi, nonché i costi legati a tali operazioni.

Va infine rilevato che a causa dell’eccessivo ingombro trasversale di ciascuna piastra di base rispetto al volume complessivo del paletto di supporto corrispondente, i dispositivi di ancoraggio noti necessitano di un adeguato spazio sia in termini di stoccaggio che in termini di trasporto.

In questa situazione, il compito tecnico posto alla base del presente modello di utilità è fornire un dispositivo di ancoraggio, in particolare per tetti, in grado di ovviare sostanzialmente agli inconvenienti citati.

NeN’ambito di tale compito tecnico è un importante scopo del modello ideare un dispositivo di ancoraggio universale, versatile e facilmente adattabile a qualsiasi tipo di tetto.

Un altro compito tecnico del modello è prowedere un dispositivo di ancoraggio dagli ingombri contenuti.

Un ulteriore compito tecnico del modello è fornire un dispositivo di ancoraggio economico sia per quanto concerne la struttura degli stessi che per l'installazione dei medesimi.

Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo di ancoraggio, in particolare per tetti, che si caratterizza per il fatto di comprendere una o più delle soluzioni tecniche in seguito rivendicate, Viene ora riportata, a titolo di esempio indicativo e non limitativo, la descrizione di una forma di esecuzione preferita ma non esclusiva di un dispositivo di ancoraggio, in particolare per tetti, secondo il modello di utilità, illustrato negli uniti disegni nei quali:

- la figura 1 è una vista prospettica di un dispositivo di ancoraggio, in particolare per tetti, in accordo con il presente modello di utilità ed illustrato secondo una prima posizione di installazione;

- la figura 2 è una vista prospettica del dispositivo di cui alla figura precedente illustrato in una seconda posizione di installazione;

- la figura 3 è una vista prospettica di un elemento di supporto del dispositivo di cui alle figure precedenti, rappresentato secondo una posizione idonea al trasporto oppure allo stoccaggio del medesimo.

Con riferimento alle figure allegate, con 1 è stato complessivamente indicato un dispositivo di ancoraggio, in particolare per tetti, in accordo con il presente modello di utilità.

Come rappresentato in figura 1 , il dispositivo di ancoraggio 1 comprende almeno un elemento di supporto 2 ed almeno un elemento di supporto ausiliario 3 sostanzialmente identici, posizionabili l’uno rispetto all’altro secondo una distanza predeterminata.

Ciascun elemento di supporto 2, 3 presenta preferibilmente un corpo sostanzialmente prismatico dotato di una porzione di impegno 4, 5 fissabile su un tetto 6 (figure 1 e 2) ed una porzione di attacco 7, 8 opposta alla porzione di impegno 4, 5 impegnabile indirettamente da un corrispettivo elemento di aggancio di un’attrezzatura di ancoraggio (non illustrata).

Sempre con riferimento alle figure allegate, la porzione di impegno 4, 5 di ciascun elemento di supporto 2, 3 comprende almeno una struttura fissa 9, 10 solidale al corpo del corrispettivo elemento di supporto 2, 3 e mezzi mobili di impegno 11 , 12 operativamente associati alla struttura fissa 9, 10 per adattare la corrispettiva porzione di impegno 4, 5 alla conformazione del tetto 6 di destinazione.

Scendendo più nel dettaglio, la struttura fissa 9, 10, di ciascun elemento di supporto 2, 3 presenta un primo segmento inclinato 9a, 10a estendentesi obliquamente rispetto ad un asse di sviluppo longitudinale “X”, Ύ” del corrispettivo elemento di supporto 2, 3 ed un secondo segmento inclinato 9b, 10b estendentesi obliquamente rispetto all’asse di sviluppo longitudinale “X”, “Y” del corrispettivo elemento di supporto 2, 3.

Vantaggiosamente, i segmenti inclinati 9a, 9b, 10a, 10b di ciascun elemento di supporto 2, 3 convergono l’un l’altro in avvicinamento all’asse di sviluppo longitudinale “X”, “Y” dell’elemento di supporto 2, 3 corrispondente a definire un rispettivo angolo di impegno 13, 14 rivolto da parte opposta rispetto alla corrispettiva porzione di attacco 7, 8.

L’angolo di impegno 13, 14 sotteso dai segmenti inclinati 9a, 9b, 10a, 10b della porzione di impegno 4, 5 di ciascun elemento di supporto 2, 3 presenta un’ampiezza minore o uguale deN’ampiezza del corrispondente angolo di inclinazione del vertice del tetto.

Ciascun segmento inclinato 9a, 9b, 10a, 10b della porzione di impegno 4, 5 presenta la massima pendenza prevista in edilizia per i tetti, preferibilmente compresa fra un valore minimo di 35% ed un valore massimo di 50%. In questo modo, quando la pendenza dei segmenti inclinati 9a, 9b, 10a, 10b corrisponde alla pendenza del tetto 6, la struttura fissa 9, 10 può eventualmente attestarsi sul medesimo in corrispondenza della linea di colmo di quest’ultimo. Contrariamente, quando la pendenza del tetto 6 è meno accentuata rispetto alla pendenza dei summenzionati segmenti inclinati 9a, 9b, 10a, 10b (figura 2) della rispettiva struttura fissa 9, 10 di ciascun elemento di supporto 2, 3, quest’ultima si appoggia, mediante bordi inferiori, sulle falde corrispondenti del tetto 6.

Come visibile nelle figure allegate, i segmenti inclinati 9a, 9b, 10a, 10b della struttura fissa 9, 10 di ciascun elemento di supporto 2, 3 presentano preferibilmente una conformazione sostanzialmente piastriforme.

Sempre con riferimento alle figure allegate, i mezzi mobili di impegno 11 , 12 comprendono una prima struttura mobile 11 a, 12a operativamente impegnata alla struttura fissa 9, 10 per adattare la porzione di impegno 4, 5 dell’elemento di supporto 2, 3 alla conformazione del tetto 6.

Preferibilmente, la prima struttura mobile 11 a, 12a è operativamente impegnata al primo segmento inclinato 9a, 10a della corrispettiva struttura fissa 9, 10 da parte opposta rispetto all’angolo di impegno 13, 14 corrispondente,

Vantaggiosamente, la prima struttura mobile 11 a, 12a è girevolmente impegnata al primo segmento inclinato 9a, 10a in modo tale da ruotare rispetto a quest’ultimo attorno ad un primo asse di rotazione “A” traversale rispetto al corrispettivo asse di sviluppo longitudinale “X”, “Y” dell’elemento di supporto 2, 3 corrispondente. Più in dettaglio, la prima struttura mobile 11 a, 12a è incernierata, preferibilmente mediante una corrispettiva cerniera a perno 15, 16, al primo segmento inclinato 9a, 10a.

Sempre con riferimento alle figure allegate, i mezzi mobili di impegno 11 , 12 comprendono inoltre una seconda struttura mobile 11 b, 12b operativamente impegnata alla rispettiva struttura fissa 9, 10 da parte opposta rispetto alla prima struttura mobile 11 a, 12a. Nel dettaglio, la seconda struttura mobile 1 1 b, 12b è operativamente impegnata al secondo segmento inclinato 9b, 10b da parte opposta all’angolo di impegno 13, 14 corrispondente.

Preferibilmente, la seconda struttura mobile 1 1 b, 12b è girevolmente impegnata al secondo segmento inclinato 9b, 10b in modo tale da ruotare rispetto a quest’ultimo attorno ad un secondo asse di rotazione “B” traversale rispetto al corrispettivo asse di sviluppo longitudinale “X”, “Y” dell’elemento di supporto 2, 3 corrispondente e sostanzialmente parallelo al primo asse di rotazione “A”. Più in particolare, la seconda struttura mobile 11 b, 12b è incernierata, preferibilmente mediante una corrispettiva cerniera a perno 17, 18 al secondo segmento inclinato 9b, 10b.

Analogamente ai segmenti inclinati 9a, 9b, 10a, 10b delle strutture fisse 9, 10 le strutture mobili 11 a, 11 b, 12a, 12b dei mezzi mobili di impegno 11 , 12 presentano ciascuna una conformazione sostanzialmente piastriforme.

Vantaggiosamente, ciascuna struttura mobile 11 a, 11 b, 12a, 12b presenta inoltre almeno un’apertura passante 19 per l’impegno di un corrispettivo elemento di connessione (non raffigurato) adatto al fissaggio del corrispettivo elemento di supporto 2, 3 al tetto 6.

In accordo con la soluzione illustrata nelle figure allegate, ciascuna struttura mobile 11 a, 11 b, 12a, 12b presenta una pluralità di aperture passanti 19 per l’impegno di corrispettivi elementi di connessione selezionati in relazione alla tipologia di connessione da effettuare nonché al materiale costituente la parte strutturale del tetto 6 su cui gli elementi di connessione si impegnano.

Vantaggiosamente, almeno una delle aperture passanti 19 di ciascuna struttura mobile 1 1 a, 11 b, 12a, 12b è costituita da un foro circolare 19a mentre almeno una, è costituita da un’asola 19b presentante una sagoma sostanzialmente allungata. Sempre con riferimento alle figure allegate, la porzione di attacco 7, 8 di ciascun elemento di supporto 2, 3 è provvista di almeno un anello di aggancio 7a, 8a per l’impegno diretto e/o indiretto di almeno un’opportuna attrezzatura di aggancio e/o sicurezza.

Vantaggiosamente, il dispositivo 1 comprende almeno una fune di collegamento 20, preferibilmente in acciaio, estendentesi tra le porzioni di attacco 7, 8 dei rispettivi elementi di supporto 2, 3. Più in particolare, la fune di collegamento 20 presenta una prima estremità 20a agganciata all’anello di aggancio 7a della porzione di attacco 7 dell’elemento di supporto 2, ed una seconda estremità 20b, opposta alla prima estremità 20a, agganciata all’anello di aggancio 8a della porzione di attacco 8 dell’elemento di supporto ausiliario 3 in modo tale da fornire alla sopraccitata attrezzatura di aggancio e/o sicurezza una struttura di aggancio allungata su cui scorrere tra gli elementi di supporto 2, 3.

Con riferimento alle figure 1 e 2, la prima estremità 20a della fune di collegamento 20 è agganciata alla porzione di attacco 7 dell’elemento di supporto 2 mediante almeno un organo di tensionamento 21 di tipo noto e pertanto non descritto ulteriormente nel corso della presente descrizione. La seconda estremità 20b della fune di collegamento 20 è preferibilmente agganciata alla porzione di attacco 8 dell’elemento di supporto ausiliario 3 per mezzo di almeno un organo di ammortizzazione 22, anch’esso di tipo noto e pertanto non ulteriormente descritto. Vantaggiosamente, il dispositivo 1 comprende inoltre almeno un elemento intermedio di contenimento 23, interposto tra gli elementi di supporto 2, 3 per contrastare eventuali spostamenti trasversali della fune di collegamento 20 secondo limiti predeterminati.

Fra gli elementi di supporto 2, 3 è anche possibile predisporre una pluralità di elementi di contenimento 23 identici opportunamente distanziati a seconda della lunghezza della fune di collegamento 20 e della distanza intercorrente fra gli elementi di supporto 2, 3.

Come visibile nelle figure 1 e 2, l’elemento intermedio di contenimento 23 presenta una porzione di impegno 24, fissabile sul tetto 6, in corrispondenza della linea di colmo dello stesso, preferibilmente identica alla porzione di impegno 4, 5 degli elementi di supporto 2, 3. Da parte opposta rispetto alla porzione di impegno 24, l’elemento di contenimento 23 presenta una porzione di contenimento 25 circoscrivente trasversalmente, almeno parzialmente, la fune di collegamento 20. Nel dettaglio, la porzione di contenimento 25 è provvista di almeno due appendici 26 sostanzialmente curve, estendentisi ciascuna parzialmente attorno alla sezione trasversale della fune di collegamento 20. Le appendici curve 26 si sviluppano preferibilmente specularmente l’un l’altra rispetto all’asse longitudinale della fune di collegamento 20 e sono vantaggiosamente sfalsate lungo lo sviluppo longitudinale della medesima fune di collegamento 20 per consentire il passaggio del moschettone o simile elemento di aggancio dell’attrezzatura di aggancio e/o sicurezza.

In accordo con la soluzione realizzativa illustrata nelle figure 1 e 2, la porzione di contenimento 25 è provvista di quattro appendici di contenimento 26 identiche, disposte secondo posizioni sfalsate lungo lo sviluppo longitudinale della fune di collegamento a definire una gabbia di contenimento 27 in grado di contenere gli spostamenti trasversali della fune stessa. In altre parole, le appendici curve 26 definiscono una struttura che avvolge trasversalmente la fune di collegamento, completamente, per cui la stessa permane confinata all’interno di uno spazio ristretto predeterminato.

Il modello di utilità risolve i problemi riscontrati nella tecnica nota e consegue importanti vantaggi.

Innanzitutto, il dispositivo di ancoraggio 1 risulta versatile e semplice da installare. In particolare, il dispositivo di ancoraggio secondo il presente modello di utilità può essere agevolmente installato su qualsiasi tetto o analoga copertura ignorando la conformazione del tetto o della rispettiva porzione di tetto di destinazione. Difatti, la dotazione di elementi di supporto 2, 3 le cui porzioni di impegno 4, 5 presentano corrispettive strutture mobili 11 a, 11 b, 12a, 12b in grado di variare la conformazione delle corrispettive porzioni di impegno 4, 5 in relazione alla conformazione del tetto 6, consente la realizzazione di elementi di supporto 2, 3 e/o contenimento 23 sostanzialmente identici, evitando la realizzazione di apposite piastre di impegno dedicate alla forma particolare delle zone di destinazione. In aggiunta, la configurazione strutturale dei summenzionati elementi di supporto 2, 3 e/o contenimento 23 consente l'installazione del dispositivo su tetti sviluppantisi su un unico piano (orizzontale o inclinato); presentanti falde aventi la medesima pendenza; oppure, presentanti falde con pendenze differenti, vale a dire, in cui l'inclinazione di uno dei due spioventi risulta maggiormente accentuata rispetto all’altra.

Va inoltre considerato che la particolare struttura delle porzioni di impegno 4, 5, 24 degli elementi di supporto 2, 3 e dell’elemento di contenimento 23, consente in fase di trasporto e/o stoccaggio, come rappresentato in figura 3, una riduzione significativa dell’ingombro complessivo del dispositivo 1.

Va infine rilevato che il presente modello di utilità permette inoltre un notevole abbattimento dei costi legati alla progettazione, realizzazione nonché installazione dei summenzionati dispositivi 1 , in quanto viene eliminata la fase preliminare di rilevamento della conformazione della zona di destinazione del tetto in questione; l’uguaglianza fra le porzioni di impegno 4, 5, 24 ne consente la realizzazione in serie; e, l’adattabilità delle porzioni di impegno 4, 5, 24 a differenti conformazioni dei tetti, facilita e accelera le operazioni di installazione dei dispositivi 1.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di ancoraggio (1), in particolare per tetti (6), comprendente almeno un elemento di supporto (2) presentante una porzione di impegno (4) fissabile su almeno un tetto (6) ed una porzione di attacco (7), opposta a detta porzione di impegno (4), impegnabile da un corrispettivo elemento di aggancio di un’attrezzatura di ancoraggio predefinita, caratterizzato dal fatto che detta porzione di impegno (4) di detto elemento di supporto (2) comprende: almeno una struttura fissa (9) solidale a detto elemento di supporto (2); e, mezzi mobili di impegno (11) operativamente associati a detta struttura fissa (9) per adattare detta porzione di impegno (4) di detto elemento di supporto (2) alla conformazione di detto tetto (6), dove detto dispositivo di ancoraggio comprende inoltre almeno un elemento di supporto ausiliario (3) identico a detto elemento di supporto (2), detti elementi di supporto (2, 3) essendo interconnessi da almeno una fune di collegamento (20) estendentesi tra le rispettive porzioni di attacco (7, 8) di detti elementi di supporto (2, 3).
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , in cui detta struttura fissa (9) comprende: un primo segmento inclinato (9a) estendentesi obliquamente rispetto ad un asse di sviluppo longitudinale (“X”) di detto elemento di supporto (2); un secondo segmento inclinato (9b) estendentesi obliquamente rispetto a detto asse di sviluppo longitudinale (“X”) di detto elemento di supporto (2), detti segmenti inclinati (9a, 9b) convergendo l’un l’altro in avvicinamento a detto asse di sviluppo longitudinale (“X”) di detto elemento di supporto (2) a definire un angolo di impegno (13) rivolto da parte opposta rispetto alla porzione di attacco (7) di detto elemento di supporto (2).
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detti mezzi mobili di impegno (11) comprendono una prima struttura mobile (11 a) operativamente impegnata a detta struttura fissa (9) per adattare detta porzione di impegno (4) di detto elemento di supporto (2) alla conformazione di detto tetto (6).
4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui detta prima struttura mobile (11 a) è operativamente impegnata a detto primo segmento inclinato (9a) da parte opposta rispetto a detto angolo di impegno (13).
5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui detta prima struttura mobile (11 a) è girevolmente impegnata a detto primo segmento inclinato (9a), detti prima struttura mobile (11 a) e primo segmento inclinato (9a) essendo relativamente girevoli attorno ad un primo asse di rotazione (“A”) traversale rispetto all’asse di sviluppo longitudinale (“X”) di detto elemento di supporto (2).
6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, in cui detta prima struttura mobile (11 a) è incernierata a detto primo segmento inclinato (9a), preferibilmente mediante almeno una cerniera a perno (15).
7. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni da 3 a 6, in cui detti mezzi mobili di impegno (11) comprendono inoltre una seconda struttura mobile (11 b) operativamente impegnata a detta struttura fissa (9) da parte opposta rispetto a detta prima struttura mobile (11 a), per adattare detta porzione di impegno (4) di detto elemento di supporto (2) alla conformazione di detto tetto (6).
8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, in cui detta seconda struttura mobile (11 b) è operativamente impegnata a detto secondo segmento inclinato (9b) da parte opposta rispetto a detto angolo di impegno (13).
9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, in cui detta seconda struttura mobile (11 b) è girevolmente impegnata a detto secondo segmento inclinato (9b), detti seconda struttura mobile (1 1 b) e secondo segmento inclinato (9b) essendo relativamente girevoli attorno ad un secondo asse di rotazione (“B”) traversale rispetto all’asse di sviluppo longitudinale (“X”) di detto elemento di supporto (2).
10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, in cui detta seconda struttura mobile (11 b) è incernierata a detto secondo segmento inclinato (9b), preferibilmente mediante una cerniera a perno (17)
11. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni da 2 a 10, in cui detto angolo di impegno (13) sotteso da detti segmenti inclinati (9a, 9b) di detta porzione di impegno (4) presenta un’ampiezza minore o uguale deN’ampiezza del corrispondente angolo di inclinazione del vertice del tetto.
12. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni da 2 a 11 , in cui detti segmenti inclinati (9a, 9b) presentano ciascuno una conformazione sostanzialmente piastriforme.
13. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni da 3 a 12, in cui dette strutture mobili (11 a, 1 1 b) presentano ciascuna una conformazione sostanzialmente piastriforme.
14. Dispositivo secondo la rivendicazione 13, in cui ciascuna struttura mobile (11 a, 1 1 b) presenta almeno un’apertura passante (19) per l’impegno di un corrispettivo elemento di connessione a detto tetto (6).
15. Dispositivo secondo la rivendicazione 13 o 14, in cui ciascuna struttura mobile (11 a, 11 b) presenta una pluralità di aperture passanti (19) per l’impegno di corrispettivi elementi di connessione a detto tetto (6), e in cui almeno una di dette aperture passanti (9) di ciascuna struttura mobile (11 a, 11 b) è un foro circolare (19a) ed almeno una di dette aperture passanti (19) è un’asola (19b) presentante una sagoma sostanzialmente allungata.
16. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove detto elemento di supporto (2) presenta un corpo sostanzialmente prismatico dotato di detta porzione di impegno (4) e di detta porzione di attacco (7) opposta alla porzione di impegno (4) e dove detta struttura fissa (9) è solidale a detto corpo.
17. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta porzione di attacco (7) di detto elemento di supporto (2) è provvisto di almeno un anello di aggancio (7a) per l’impegno diretto e/o indiretto di detta attrezzatura di aggancio.
18. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta fune di collegamento (20) è agganciata a detta porzione di attacco (7) di detto elemento di supporto (2) mediante almeno un organo di tensionamento (21) ed è agganciata alla porzione di attacco (8) di detto elemento di supporto ausiliario (3) tramite almeno un organo di ammortizzazione (22).
19. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre almeno un elemento intermedio di contenimento (23) interposto tra detti elementi di supporto (2, 3) per contrastare spostamenti trasversali di detta fune di collegamento (20) secondo limiti predeterminati.
20. Dispositivo secondo la rivendicazione 19, in cui detto elemento intermedio di contenimento (23) presenta una porzione di impegno (24), fissabile su detto tetto (6), identica alla porzione di impegno (4, 5) di detti elementi di supporto (2, 3), ed una porzione di contenimento (25), opposta a detta porzione di impegno (24), circoscrivente trasversalmente, almeno parzialmente, detta fune di collegamento (20).
21 . Dispositivo secondo la rivendicazione 20, in cui detta porzione di contenimento (25) di detto elemento di contenimento (23) è provvista di almeno due appendici (26) sostanzialmente curve, estendentisi ciascuna parzialmente attorno alla sezione trasversale di detta fune di collegamento (20), dette appendici curve (26) essendo sfalsate lungo lo sviluppo longitudinale di detta fune di collegamento (20) e sviluppandosi specularmente l’un l’altra rispetto all’asse longitudinale di detta fune di collegamento (20).
22. Dispositivo secondo la rivendicazione 16, dove detta struttura fissa (9) è inamovibilmente solidale a detto corpo.
23. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 e 10 e 12 e 13, dove, quando la pendenza dei segmenti inclinati (9a, 9b) corrisponde alla pendenza del tetto, ciascuno di detti segmenti inclinati (9a, 9b), si trova in posizione complanare alla rispettiva struttura mobile (11 a, 11 b).
24. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, dove, quando la pendenza dei segmenti inclinati (9a, 9b) corrisponde alla pendenza del tetto, detta cerniera (15) si viene a trovare completamente al di sopra di detto piano complanare a detto ciascun segmento inclinato e a detta rispettiva struttura mobile.
25. Dispositivo secondo la rivendicazione 23 o 24, dove, quando la pendenza dei segmenti inclinati (9a, 9b) corrisponde alla pendenza del tetto, il bordo di ciascuno di detti segmenti inclinati (9a, 9b) dalla parte di detta cerniera va in battuta contro il bordo della rispettiva struttura mobile (1 1 a, 11 b) dalla parte di detta cerniera.
26. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o una o più delle rivendicazioni da 3 a 25 quando dipendenti dalla rivendicazione 2, dove ciascun segmento inclinato (9a, 9b) della porzione di impegno (4) presenta la massima pendenza prevista in edilizia per i tetti, preferibilmente compresa fra un valore minimo di 35% ed un valore massimo di 50%.
27. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, dove, quando la pendenza dei segmenti inclinati (9a, 9b) corrisponde alla pendenza del tetto, la struttura fissa (9) si adagia completamente sul tetto in corrispondenza della linea di colmo di quest’ultimo.
28. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti dove detta struttura fissa (9) presenta una conformazione sostanzialmente piastriforme.
29. Dispositivo secondo la rivendicazione 3 o una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 28 quando dipendente dalla rivendicazione 3, dove detta prima struttura mobile (11 a) è incernierata a detta struttura fissa (9), preferibilmente mediante almeno una cerniera a perno (15), detti prima struttura mobile (11 a) e struttura fissa (9) essendo relativamente girevoli attorno ad un primo asse di rotazione (“A”) traversale rispetto all’asse di sviluppo longitudinale (“X”) di detto elemento di supporto (2).
30. Dispositivo secondo la rivendicazione 7 o una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 29 quando dipendente dalla rivendicazione 7, dove detta seconda struttura mobile (11 b) è incernierata a detta struttura fissa (9), preferibilmente mediante almeno una cerniera a perno (17), detti seconda struttura mobile (11 b) e struttura fissa (9) essendo relativamente girevoli attorno ad un secondo asse di rotazione (“B”) traversale rispetto all’asse di sviluppo longitudinale (“X”) di detto elemento di supporto (2).