ITBI20110010A1 - System life - Google Patents

Description

"SISTEMA LINEA VITA"

DESCRIZIONE PRESSO IL DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA MECCANICA NUCLEARE E DELLA PRODUZIONE DELL'UNIVERSITÀ' DI PISA, SONO STA†E ESEGUITE ED INTERPRETATE SERIE DI PROVE PER VERIFICARE I LIMITI DI ROTTURA DELLE SINGOLE PARTI COMPONENTI IL SISTEMA LINEA VITA.

LA TECNICA ATTUALE SI BASA SOLAMENTE ED ESCLUSIVAMENTE SU SISTEMI SALDATI, FORGIATI O CCE HANNO UNA SINGOLA SICUREZZA, AUMENTANDO PERTANTO IL RISCHIO DI INFORTUNI. IL 47% DEGLI INFORTUNI IN EDILIZIA AVVIENE PER CADUTA DALL'ALTO, FONTE: REGIONE VENETO - PROGETTO NAZIONALE ISPESL-INAIL, METODO SBAGLIANDO S'IMPARA. E' DA PRECISARE CHE GLI ATTUALI SISTEMI PRESENTI SUL MERCATO HANNO PECULIARITÀ' DIFFERENTI FRA DI LORO, SIA DAL PROFILO MECCANICO SIA DAL PROFILO SICUREZZA. PER MEGLIO CHIARIRE, ESISTONO SISTEMI CHE SONO SALDATI FRA DI LORO, AD ESEMPIO PALETTO SALDATO ALLA BASE SU PIASTRA, SISTEMI FORGIATI, AD ESEMPIO GOLFARI PER IL PASSAGGIO DELLA FUNE IN ACCIAIO ZINCATO 0 INOX, OPPURE SISTEMI IN ASSENZA DI BLOCCAGGIO DELLA FUNE DI SICUREZZA AD OGNI ANCORAGGIO.

CODESTA RICHIESTA DI BREVETTO HA PER OGGETTO UN SISTEMA LINEA VITA MODULARE IN ASSENZA DI SALDATURE, DI FORGIATURE E CON UNA DOPPIA SICUREZZA GARANTITA COSTANTEMENTE DAL FATTO CHE LA FUNE RISULTA BLOCCATA AD OGNI ANCORAGGIO (TAV. 1).

IL SISTEMA LINEA VITA È UN DISPOSITIVO DI PROTEZIONE INDIVIDUALE A FUNE, DI CONCEZIONE INNOVATIVA PER I TRE MOTIVI SOPRACCITATI (SALDATURE -FORGIATURE - BLOCCAGGIO FUNE AD OGNI ANCORAGGIO).

IL SISTEMA LINEA VITA VIENE APPLICATO ALLE COPERTURE O TETTI DEGLI EDIFICI CIVILI O INDUSTRIALI PER EFFETTUARE LE MANUTENZIONI PERIODICHE DI ANTENNE, GRONDE, SOSTITUZIONE TEGOLE, ETC...

IL SISTEMA LINEA VITA E' DI FACILE REALIZZAZIONE MA LA SEQUENZA E LA COSTRUZIONE PERMETTE DI OTTENERE UN PRODOTTO TECNICAMENTE SUPERIORE E CON GARANZIE DI SICUREZZA ELEVATE.

SI TRATTA DI UN SISTEMA LINEA VITA COSI' COMPOSTO: UNA FUNE COMPOSITA (TAV.

1 LETT. E - TAV. 2 LETT. E - TAV. 4) CON UN'ANIMA IN ACCIAIO (TAV. 4 LETT. A) RIVESTITA DA UNO STRATO DI KEVLAR (TAV. 4 LETT. B), PER PRESERVARLA DALL'ABRASIONE, E DA UNO STRATO SUPERFICIALE DI POLIESTERE O DYNEMA (TAV. 4 LETT. C), PER PROTEGGERLA DAGLI AGENTI ATMOSFERICI.

PER IL SUO UTILIZZO LA FUNE COMPOSITA (TAV. 1 LETT. E - TAV. 2 LETT. E - TAV. 4) VIENE FISSATA MEDIANTE AVVITATURA AD UN ANCORAGGIO (TAV. 1) DOPPIAMENTE INNOVATIVO: NON È SALDATO, ELIMINANDO COSI' EVENTUALI DIFETTI DI SALDATURA E NON È FORGIATO, IN MODO DA NON SUBIRE REAZIONI A CAUSA DEGLI SBALZI DI TEMPERATURA.

L'ANCORAGGIO (TAV. 1) POGGIA SULL'ORDITURA PRINCIPALE DELLA COPERTURA MEDIANTE UNO SCATOLATO IN METALLO (TAV. 1 LETT. SC) NEL QUALE VIENE POSIZIONATO, ATTRAVERSO I FORI (TAV. 3 LETT. J, JJ), UN TUBO (TAV. 1 LETT. H ) CHE OSPITA UN TIRAFONDO (TAV. 1 LETT. F).

LO SCATOLATO DI CUI SOPRA (TAV. 1 LETT. SC - TAV. 3 LETT. SC) PERMETTE SIA DI RIPARTIRE LA FORZA SULLA STRUTTURA PORTANTE OVE APPLICATA, SIA DI COMPATTARE IL SISTEMA LINEA VITA, IN QUANTO IL TIRAFONDO (TAV. 1 LETT. F) INSERITO NEL TUBO (TAV. 1 LETT. H) PER MEZZO DEL FORO (TAV. 3 LETT. J), AVVITATO PER IL TRAMITE DEL DADO (TAV. 1 LETT. G ) ALLA STRUTTURA LIGNEA SOTTOSTANTE, RENDE IL TUTTO SOLIDALE.

L'ANCORAGGIO (TAV. 1) BLOCCA LA FUNE COMPOSITA (TAV. 1 LETT. E - TAV. 2 LETT. E), DISTRIBUENDO LE SOLLECITAZIONI IN MODO OMOGENEO, MEDIANTE IL BLOCCAGGIO DELLE DUE PIASTRE (TAV. 1 LETT. A, B - TAV. 2 LETT. A, B).

LE STESSE PIASTRE (TAV. 1 LETT. A, B - TAV. 2 LETT. A, B) SONO AVVITATE DA UN LATO CON VITE E DADO (TAV. 1 LETT. C, D) PER IL TRAMITE DEL FORO (TAV. 2 LETT. L) PRESENTE NELLE DUE PIASTRE (TAV. 1 LETT. A, B - TAV. 2 LETT. Α,Β) E DALL'ALTRO LATO CON VITE E DADO (TAV. 1 LETT. C, D) PER IL TRAMITE DEL FORO (TAV. 2 LETT. N). ESSENDO COSTRUITE UTILIZZANDO LO STAMPAGGIO A FREDDO, VIENE RICAVATO L'ALLOGGIAMENTO DEL PASSAGGIO DELLA FUNE COMPOSITA (TAV. 4) DA UN LATO (TAV. 2 LETT. P ) E DALL'ALTRO LATO DELLA PIASTRA (TAV. 2 LETT. Q). GLI ALLOGGIAMENTI SONO SIA CONVESSI SIA CONCAVI IN MANIERA TALE CHE UNENDOLI SI POSSA BLOCCARE LA FUNE COMPOSITA (TAV. 1 LETT. E).

IL TIRAFONDO (TAV. 1 LETT. F), AVVITATO PER IL TRAMITE DEL DADO (TAV. 1 LETT. G) E DEL FORO PASSANTE DELLA PIASTRA (TAV. 2 LETT. M), RENDE SOLIDALE TUTTO IL SISTEMA LINEA VITA IN MANIERA TALE CHE SIA IL TUBO (TAV. 1 LETT. H), CORREDATO DA DISTANZIALE FILETTATO (TAV. 1 LETTERA HH), SIA LE PIASTRE (TAV. 1 LETT. A, B -TAV. 2 LETT. A, B ) DIVENTINO SOLIDALI FRA DI LORO.

NELLO SCATOLATO (TAV. 1 LETT. SC - TAV. 3 LETT. SC) SONO PRESENTI QUATTRO FORI INFERIORI DI DIAMETRO PIU' PICCOLO (TAV. 3 LETT. K) PER IL PASSAGGIO DELLA VITE (TAV. 1 LETT. VH) E QUATTRO FORI SUPERIORI DI DIAMETRO PIU' GRANDE (TAV.

3 LETT. KK ) PER IL PASSAGGIO DELLA TESTA DELLA VITE (TAV. 1 LETT. VH) DA FISSARE SULLA STRUTTURA UGNEA.

L'USO DEL SISTEMA LINEA VITA PUÃ’' ESSERE COSI' DESCRITTO: L'OPERATORE SI ANCORA UTILIZZANDO UN PRIMO MOSCHETTONE AGGANCIATO SULLE PIASTRE (TAV. 1 LETT. A, B) PER IL TRAMITE DEI FORI (TAV. 1 LETT. 1, 0 - TAV. 2 LETT. I, O), ED UN SECONDO MOSCHETTONE AGGANCIATO SULLA FUNE COMPOSITA (TAV. 1 LETT. E), OTTENENDO COSI' UNA DOPPIA SICUREZZA.

ESSENDO IL PASSAGGIO DELLA FUNE COMPOSITA (TAV. 1 LETT. E) BLOCCATA CON UN PASSO COSTANTE DI CIRCA 8 METRI CON OGNI ANCORAGGIO (TAV. 1) SI VIENE A CREARE UNA RIDUZIONE SIA DEL RISCHIO LEGATO ALL'EFFETTO PENDOLO ED AL TIRANTE D'ARIA, SIA ALLA RIDUZIONE DELLA FRECCIA CALCOLATA SULL'INTERO SISTEMA LINEA VITA.

LA FUNE COMPOSITA (TAV. 4), GRAZIE AL RIVESTIMENTO IDEATO, PERMETTE L'INSTALLAZIONE DELLA STESSA A NUDE MANI, SENZA PERICOLO DI FERIMENTO PER L'OPERATORE.

LA FUNE COMPOSITA (TAV. 4), OFFRE UNA DOPPIA PROTEZIONE SIA A LIVELLO DI ISOLAMENTO ELETTRICO SIA DALLE SCARICHE ATMOSFERICHE.

IN CASO DI ROTTURA DELLA FUNE IN ACCIAIO (TAV. 4 LETT. A), L'OPERATORE, VISIVAMENTE, CONSTATA L'ALLUNGAMENTO DELLA FUNE COMPOSITA (TAV. 4), NON ANCORA ROTTA DEFINITIVAMENTE.

L'ELASTICITÀ DEL RIVESTIMENTO IN KEVLAR (TAV. 4 LETT. B) E POLIESTERE (TAV. 4 LETT. C) PERMETTE DI PROTEGGERE LA VITA DELL'ADDETTO, IN QUANTO LA ROTTURA TOTALE AVVIENE SOLO IN UN SECONDO TEMPO, OVVERO DOPO IL CEDIMENTO DELLA FUNE IN ACCIAIO (TAV. 4 LETT. A).

IL SISTEMA LINEA VITA VIENE APPLICATO ALLE COPERTURE O TETTI DEGL EDIFICI CIVIL 0 INDUSTRIALI PER EFFETTUARE LE MANUTENZIONI PERIODICHE DI ANTENNE, GRONDE, SOSTITUZIONE TEGOLE; IL TUTTO PER RISPONDERE ALLA NORMATIVA DI SICUREZZA D.LGS. 81/08 E S.M. E I. E LE LEGGI REGIONALI RELATIVE AL RISCHIO DI CADUTA DALL'ALTO SUPERIORE AI 2 METRI.

Claims (2)

1. RIVENDICAZIONI 1. SISTEMA DI SICUREZZA E DI PROTEZIONE FLESSIBILE COMPOSTO DA UNA FUNE (TAV. 4) E DA ALMENO UN GRUPPO DI ANCORAGGIO MODULARE (TAV. 1), IN CUI DETTO GRUPPO DI ANCORAGGIO MODULARE A SUA VOLTA COMPRENDE. ALMENO UN ELEMENTO O TIRAFONDO (TAV. 1 - F), DI FORMA ALLUNGATA, CHE È FISSATO AD UNA RISPETTIVA ESTREMITÀ INFERIORE SU UNA STRUTTURA, QUALE UN TETTO O UNA COPERTURA, DA RENDERE SICURA; E ALMENO UNA PIASTRA DI AGGANCIO (TAV. 1 - A, B) ASSOCIATA CON UNA PUNTA SUPERIORE DI DETTO TIRAFONDO (TAV. 1 - F) FISSATO A DETTA STRUTTURA ED ATTA A COOPERARE CON DETTA FUNE PER RENDERE SICURA LA STRUTTURA, IN CUI DETTA PIASTRA DI AGGANCIO (TAV. 1 - A, B) PRESENTA ALMENTO TRE FORI DEI QUALI DUE FORI DI ESTREMITÀ (TAV. 1 - I, O; TAV. 2 - I, O) SONO DISPOSTI ALLE DUE ESTREMITÀ OPPOSTE DELLA PIASTRA E UN FORO CENTRALE (TAV. 2 - M) È DISPOSTO IN UNA ZONA CENTRALE DELLA PIASTRA DI AGGANCIO, IN CUI DETTI DUE FORI DI ESTREMITÀ (TAV. 1 - 1, 0) SONO PREVISTI PER ESSERE USATI DA UN OPERATORE PER AGGANCIARE ALLA PIASTRA (TAV. 1 - A, B) ALMENO UN MOSCHETTONE E PERTANTO ANCORARE LO STESSO OPERATORE ALLA STRUTTURA SULLA QUALE OPERA, E IN CUI DETTO FORO CENTRALE (TAV. 1 - M) E’ PREVISTO PER CONSENTIRE IL FISSAGGIO DELLA PIASTRA DI AGGANCIO (TAV. 1 - A, B) ALLA PUNTA SUPERIORE DEL TIRAFONDO. 2. SISTEMA DI SICUREZZA SECONDO LA RIVENDICAZIONE 1 , IN CUI DETTO GRUPPO DI ANCORAGGIO MODULARE COMPRENDE ALMENO DUE PIASTRE DI AGGANCIO (TAV. 2 - A, B) ASSOCIATE CON LA PUNTA SUPERIORE DI DETTO TIRAFONDO, ATTE A BLOCCARE MECCANICAMENTE LA FUNE (TAV1 - E) SUL GRUPPO DI ANCORAGGIO. 3. SISTEMA DI SICUREZZA SECONDO LA RIVENDICAZIONE 2, IN CUI LA FUNE (E), BLOCCATA MECCANICAMENTE DA DETTE DUE PIASTRE, E’ USATA DALL’OPERATORE PER AGGANCIARVI ALMENO UN MOSCHETTONE, COSI’ DA OTTENERE UNA DOPPIA SICUREZZA. 4. SISTEMA DI SICUREZZA SECONDO LA RIVENDICAZIONE 2 O 3, IN CUI CIASCUN GRUPPO DI ANCORAGGIO MODULARE COMPRENDE ULTERIORMENTE UNO SCATOLATO IN METALLO (TAV. 1- SC) MEDIANTE IL QUALE IL GRUPPO DI ANCORAGGIO POGGIA SULL’ORDITURA PRINCIPALE DELLA STRUTTURA O COPERTURA DA RENDERE SICURA, UN TUBO (TAV. 1 - H ) CHE ALLOGGIA IL TIRAFONDO (TAV. 1 - F). E CHE A SUA VOLTA E’ ALLOGGIATO NELLO SCATOLATO ATTRAVERSO FORI (TAV. 3 - J, JJ) FORMATI NELLO STESSO SCATOLATO, IN CUI UN DADO (TAV. 1 - G) E’ AVVITATO SU UNA PUNTA SUPERIORE FILETTATA DEL TIRAFONDO (TAV. 1 - F), CON IL TUBO OPERANTE DA DISTANZIALE (TAV. 1 - H, HH), IN MODO DA FISSARE LE DUE PIASTRE DI AGGANCIO (TAV. 1 - A, B) SULLA PUNTA SUPERIORE DEL TIRAFONDO, COSI’ DA RENDERE LE VARIE PARTI DEL GRUPPO DI ANCORAGGIO SOLIDALI FRA DI LORO. PER CUI LO SCATOLATO (TAV. 1 LETT. SC - TAV. 3 LETT. SC) PERMETTE DI RIPARTIRE LE FORZE PRESENTI NEL SISTEMA SULLA STRUTTURA PORTANTE DEL TETTO O DELLA COPERTURA SULLA QUALE IL SISTEMA E’ APPLICATO, E IN CUI LE DUE PIASTRE (TAV. 1 LETT. A, B - TAV.
2. 2 LETT. A, B) SONO SERRATE UNA CONTRO L’ALTRA, CON L’INTERPOSIZIONE DELLA FUNE (TAV. 1 - E), PER BLOCCARLA MECCANICAMENTE, MEDIANTE ALMENO DUE COPPIE VITE-DADO (TAV. 1 -C, D) INSERITE IN ULTERIORI FORI (TAV. 2 - L, N) FORMATI IN DETTE PIASTRE DA LATI OPPOSTI RISPETTO AL RISPETTIVO FORO CENTRALE (TAV. 2 - M) 5. SISTEMA DI SICUREZZA, SECONDO UNA QUALSIASI DELLE RIVENDICAZIONI PRECEDENTI, IN CUI CIASCUNA PIASTRA DI AGGANCIO (TAV. 2 - A, B) E' COSTRUITA PER STAMPAGGIO A FREDDO, IN MODO DA RICAVARE SULL’UNO E SULL’ALTRO DELLA PIASTRA RISPETTIVI ALLOGGIAMENTI (TAV. 2 -P, Q), DI FORMA CONCAVA, ATTI A RICEVERE E AD BLOCCARE LA FUNE (E) QUANDO DUE (TAV. 1 - A, B) DI QUESTE PIASTRE SONO UNITE E SERRATE FRA DI LORO. 6 SISTEMA DI SICUREZZA, SECONDO UNA QUALSIASI DELLE RIVENDICAZIONI PRECEDENTI, IN CUI IL TIRAFONDO (TAV. 1 LETT. F) E' ATTO AD ESSERE AVVITATO CON LA SUA ESTREMITÀ’ INFERIORE SU STRUTTURE LIGNEE, METALLICHE, IN LATERO-CEMENTO E IN CEMENTO ARMATO. 7 PIASTRA FORATA DI AGGANCIO (TAV. 1 - A, B) PER UN USO IN UN SISTEMA DI SICUREZZA A FUNE, IN CUI DETTA PIASTRA DI AGGANCIO PRESENTA ALMENO TRE FORI DEI QUALI DUE FORI DI ESTREMITÀ’ (TAV. 1 — I, O; TAV. 2 - I, O) SONO DISPOSTI ALLE DUE ESTREMITÀ' OPPOSTE DELLA PIASTRA DI AGGANCIO E UN FORO CENTRALE (TAV. 2 - M) È DISPOSTO IN UNA ZONA CENTRALE DELLA STESSA PIASTRA DI AGGANCIO, IN CUI DETTI DUE FORI DI ESTREMITÀ' (TAV. 1 - 1, 0) SONO PREVISTI PER ESSERE USATI DA UN OPERATORE PER AGGANCIARE ALLA PIASTRA (TAV. 1 - A, B) ALMENO UN MOSCHETTONE E PERTANTO ANCORARE LO STESSO OPERATORE A UNA STRUTTURA, QUALE UNA COPERTURA O UN TETTO, SULLA QUALE EGLI OPERA, PROTETTA E RESA SICURA DAL SISTEMA DI SICUREZZA, E IN CUI DETTO FORO CENTRALE (TAV. 1 - M) E’ PREVISTO PER CONSENTIRE IL FISSAGGIO DELLA PIASTRA DI AGGANCIO (TAV. 1 - A, B) ALLA PUNTA SUPERIORE DI UN SUPPORTO O TIRAFONDO, DEL SISTEMA DI SICUREZZA DI CUI LA PIASTRA FORATA E’ PARTE, CHE E’ FISSATO ALLA STRUTTURA RESA SICURA DALLO STESSO SISTEMA DI SICUREZZA. 8. PIASTRA FORATA DI AGGANCIO (TAV. 1 - A, B) PER UN USO IN UN SISTEMA DI SICUREZZA A FUNE, IN CUI DETTA PIASTRA DI AGGANCIO PRESENTA ALMENO CINQUE FORI, DEI QUALI DUE FORI DI ESTREMITÀ’ (TAV. 1 - I, O; TAV. 2 - I, O) SONO DISPOSTI ALLE DUE ESTREMITÀ’ OPPOSTE DELLA PIASTRA, DUE FORI INTERMEDI (TAV. 2 - L, N) SONO DISPOSTI OGNUNO FRA UN RISPETTIVO FORO DI ESTREMITÀ’ ED UNA ZONA CENTRALE DELLA PIASTRA, E UN FORO CENTRALE (TAV. 2 - M) È DISPOSTO IN DETTA ZONA CENTRALE DELLA STESSA PIASTRA DI AGGANCIO, IN CUI DETTI DUE FORI DI ESTREMITÀ’ (TAV. 2 - 1, O) SONO PREVISTI PER ESSERE USATI DA UN OPERATORE PER AGGANCIARE ALLA PIASTRA (TAV. 1 - A, B) ALMENO UN MOSCHETTONE E PERTANTO ANCORARE LO STESSO OPERATORE A UNA STRUTTURA, QUALE UNA COPERTURA O UN TETTO, SULLA QUALE EGLI OPERA, PROTETTA E RESA SICURA DAL SISTEMA DI SICUREZZA, IN CUI DETTI DUE FORI INTERMEDI (TAV. 2 - L, N) SONO PREVISTI PER RICEVERE OGNUNO UNA COPPIA VITE-DADO (TAV. 1 - C, D) MEDIANTE LA QUALE LA PIASTRA E’ ACCOPPIATA E SERRATA CONTRO UN’ALTRA PIASTRA, SIMILE, CON L’INTERPOSIZIONE DI UNA FUNE (TAV. 1 - E) DEL SISTEMA DI SICUREZZA, COSI’ DA BLOCCARE MECCANICAMENTE LA FUNE, IN CUI DETTO FORO CENTRALE (TAV. 1 - M) E’ PREVISTO PER CONSENTIRE IL FISSAGGIO DELLA PIASTRA DI AGGANCIO (TAV. 1 - A, B) ALLA PUNTA SUPERIORE DI UN SUPPORTO O TIRAFONDO, INCLUSO NEL SISTEMA DI SICUREZZA DI CUI LA PIASTRA FORATA E’ PARTE, CHE E’ FISSATO ALLA STRUTTURA RESA SICURA DALLO STESSO SISTEMA DI SICUREZZA, E IN CUI DETTA PIASTRA PRESENTA LUNGO LA SUA SUPERFICIE ALMENO UNA SEDE CONCAVA ATTA ALLOGGIARE LA FUNE DEL SISTEMA DI SICUREZZA E AD BLOCCARLA MECCANICAMENTE QUANDO LA PIASTRA DI AGGANCIO E' ACCOPPIATA E SERRATA CONTRO UN’ALTRA PIASTRA FORATA SIMILE.