ITMI20121545A1 - Fune di sostegno per fili di contatto di linee elettriche ferroviarie - Google Patents

Fune di sostegno per fili di contatto di linee elettriche ferroviarie Download PDF

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ITMI20121545A1
ITMI20121545A1 IT001545A ITMI20121545A ITMI20121545A1 IT MI20121545 A1 ITMI20121545 A1 IT MI20121545A1 IT 001545 A IT001545 A IT 001545A IT MI20121545 A ITMI20121545 A IT MI20121545A IT MI20121545 A1 ITMI20121545 A1 IT MI20121545A1
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IT
Italy
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filaments
strands
radially external
rope
copper
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IT001545A
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Dustin Fox
Franco Peruzzotti
Antonio Pezzoni
Yance Syarif
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Copperweld Bimetallics Llc
Dynext S R L
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Description

FUNE DI SOSTEGNO PER FILI DI CONTATTO DI LINEE ELETTRICHE FERROVIARIE.
La presente invenzione concerne una fune di sostegno per fili di contatto di linee elettriche ferroviarie atte alla trasmissione di energia elettrica ad un mezzo di locomozione, in particolare alla locomotiva di una linea ferroviaria ad alta velocità.
Com’à ̈ noto, per la trasmissione di energia elettrica a un mezzo di locomozione dotato di motore elettrico (ad esempio la locomotiva di un treno, o anche un tram o un filobus) à ̈ necessario predisporre una linea aerea di contatto, detta anche linea di presa, dotata di almeno un elemento conduttore filiforme (o “filo di contatto†), in genere sagomato e alimentato tramite connessioni alla rete di distribuzione dell’energia elettrica a media tensione (tipicamente 3 kV in corrente continua per le linee convenzionali e 25 kV in corrente alternata per le linee ad alta velocità) e disposto lungo la linea ferroviaria a una distanza appropriata rispetto al mezzo di locomozione. Quest’ultimo à ̈ dotato sulla sua sommità di un dispositivo, noto come “pantografo†(nel caso dei treni) o “trolley†(nel caso di tram o filobus), che à ̈ in grado di mantenere costantemente un contatto elettrico con l’elemento conduttore durante il movimento del mezzo di locomozione, così da captare in modo continuo l’energia elettrica dalla linea aerea sovrastante allo scopo di alimentare il motore del mezzo stesso e altre apparecchiature di bordo, quali il riscaldamento elettrico, il condizionamento e gli altri eventuali dispositivi ausiliari. Il pantografo à ̈ in genere composto da un parallelogramma a bracci snodabili che nel vertice superiore sorregge un pattino denominato “strisciante†destinato a entrare in contatto con l’elemento conduttore della linea aerea. Lo strisciante à ̈ realizzato con materiali resistenti agli agenti atmosferici, con basso coefficiente d'attrito e con buona conducibilità elettrica. Il filo di contatto in realtà non corre linearmente, ma esso viene disposto a zig-zag (la cosiddetta “poligonazione†) così da evitare un consumo localizzato dello strisciante del pantografo ed evitare, in curva, pericolosissime fuoriuscite del filo di contatto dal pantografo.
La linea aerea di contatto, oltre ad almeno un filo di contatto che corre lungo la linea parallelamente al terreno, comprende almeno una fune portante la quale ha il compito principale di agganciare la linea a una serie di pali di sostegno disposti a intervalli regolari lungo la linea. I pali hanno in genere una struttura a traliccio oppure a portale unico. La fune portante à ̈ detta “catenaria†in quanto, a causa del proprio peso, essa si dispone tra un palo e l’altro secondo l’omonima curva geometrica. Essendo realizzata in metallo, la catenaria ha in genere anche la funzione di elemento di conduzione elettrica suppletivo rispetto al filo di contatto. A intervalli più o meno regolari lungo la catenaria sono presenti delle funi di sostegno disposte verticalmente, dette “pendini†, che collegano il filo di contatto alla catenaria in modo da mantenere i primi a un’altezza sostanzialmente costante rispetto al terreno. I pendini hanno pertanto lunghezza variabile in quanto devono collegare un elemento sostanzialmente orizzontale con un elemento a forma di catenaria. La lunghezza dei pendini e la loro distanza reciproca viene accuratamente calcolata in modo da garantire la sostanziale orizzontalità del filo di contatto. Ciò à ̈ particolarmente importante nel caso di linee ferroviarie ad alta velocità, in quanto variazioni anche minime dell’altezza del filo di contatto potrebbero causare il distacco dello strisciante dal filo stesso e quindi brusche interruzioni dell’alimentazione. Ciò può avere conseguenze anche gravi, che vanno dal semplice scintillio fino all’apertura dell’interruttore extrarapido di protezione del mezzo rotabile se il distacco à ̈ di una certa entità, con conseguente arresto del treno. I pendini delle linee convenzionali sono generalmente costituiti da tondini di filo unico, solitamente in rame. Per le linee ad alta velocità, date le notevoli sollecitazioni meccaniche al passaggio dei treni, i pendini sono generalmente costituiti da funi di ridotta dimensione (le più diffuse hanno sezione pari a 10 o 16 mm<2>).
Il ruolo dei pendini nel mantenere costante l’altezza del filo di contatto à ̈ evidentemente cruciale, per cui questi devono avere elevata resistenza alle sollecitazioni meccaniche di trazione e di compressione ed elevata resistenza a fatica a seguito di sollecitazioni ripetute. Infatti, durante il passaggio del treno, la catenaria, sotto la spinta del pantografo, si solleva, assumendo la cosiddetta forma a “schiena d’asino†, si deforma e oscilla in modo notevole, per cui i pendini devono resistere a tali sollecitazioni ripetute senza rompersi, onde evitare frequenti interventi di manutenzione della linea aerea.
Attualmente i pendini sono realizzati da funi metalliche costituite da una lega rame/magnesio (Cu/Mg), la quale consente di ottenere la resistenza a fatica richiesta dalle specifiche messe a punto dagli Enti Ferroviari e dalle società che realizzano e gestiscono le linee ferroviarie. La lega Cu/Mg à ̈ in genere un lega contenente da 0,3 a 0,5% in peso di Mg, secondo la Tabella I della norma DIN 17666 (CuMg0.4). Per quanto la loro resistenza a fatica sia ritenuta sufficiente, le leghe Cu/Mg presentano scarsa conducibilità elettrica (in genere la lega Cu/Mg04 ha una conducibilità elettrica di circa 63% IACS), e ciò costituisce un inconveniente in quanto i pendini svolgono non solo una funzione meccanica di collegamento tra la catenaria e il filo di contatto, ma anche una funzione elettrica. Infatti, essi devono consentire il passaggio di corrente elettrica dal filo di contatto alla catenaria, la quale, come spiegato sopra, ha anch’essa il compito di trasportare la corrente lungo la linea aerea. L’utilizzo di rame puro, dotato di ottima conducibilità elettrica, à ̈ scarsamente adottato per le linee ad alta velocità in quanto si tratta di un metallo avente scarsa resistenza meccanica, soprattutto a fatica, mentre l’acciaio non à ̈ adeguato alla fabbricazione di pendini in quanto dotato di insufficiente conducibilità elettrica, la quale potrebbe essere aumentata solo incrementando la sezione della fune e quindi il suo peso.
La Richiedente si à ̈ quindi posta il problema di realizzare funi di sostegno (pendini) del filo di contatto di linee aeree ferroviarie, in particolare per linee ferroviarie ad alta velocità, dotati di elevate prestazioni meccaniche, in particolare per quanto riguarda la resistenza a trazione e a compressione e la resistenza a fatica, e nel contempo elevata conducibilità elettrica. L’ottenimento di tale risultato non deve andare a discapito della leggerezza del pendino stesso, in quanto un aumento del suo peso per unità di lunghezza causerebbe un aumento del peso complessivo della linea aerea, con evidente aggravamento dei problemi in termini di sollecitazioni meccaniche a cui à ̈ sottoposta la linea stessa, sia in condizioni statiche sia, soprattutto, in condizioni dinamiche, cioà ̈ al passaggio del treno.
La Richiedente ha ora trovato che à ̈ possibile risolvere il suddetto problema tecnico tramite costruzione di una fune di sostegno che combina filamenti costituiti da rame o sua lega con filamenti costituiti da un’anima in acciaio accoppiata con uno strato di rame o sua lega. Tale combinazione di filamenti diversi permette di ottenere un’elevata resistenza meccanica e a fatica, senza compromettere la conducibilità elettrica della fune e senza aumentarne il peso.
Secondo un primo aspetto, la presente invenzione riguarda pertanto una fune di sostegno (pendino) per fili di contatto di linee elettriche ferroviarie, che comprende primi filamenti costituiti da rame o sua lega in combinazione con secondi filamenti costituiti da un’anima in acciaio accoppiata con uno strato di rame o sua lega.
In una forma preferita di realizzazione, detta fune comprende una pluralità di trefoli ottenuti tramite cordatura di detti primi filamenti in combinazione con detti secondi filamenti.
In una forma preferita di realizzazione, detta fune comprende una corona radialmente esterna di trefoli aventi detti secondi filamenti in posizione radialmente esterna e almeno un trefolo, in posizione radialmente interna rispetto a detta corona, avente detti primi filamenti in posizione radialmente esterna.
Per quanto riguarda i primi filamenti, questi sono costituiti da rame o sua lega, ad esempio rame in lega con almeno un metallo scelto tra: magnesio, silicio, nichel, alluminio, zirconio, berillio, zinco, stagno. Particolarmente preferito à ̈ il rame privo di ossigeno (oxygen-free copper).
Per quanto riguarda i secondi filamenti, questi sono costituiti da un’anima in acciaio accoppiata con uno strato di rame o sua lega. Il rivestimento (cladding) viene in genere realizzato tramite accoppiamento allo stato solido dell’anima in acciaio su cui à ̈ disposto almeno un nastro di rame o sua lega. L’accoppiamento viene realizzato ad alta pressione e alta temperatura così da ottenere un legame metallurgico tra i due metalli. Lo spessore di interdiffusione tra rame e acciaio à ̈ di circa 50-100 nm. Tale legame a livello atomico consente di evitare la formazione di cricche, in particolare in corrispondenze delle saldature tra i nastri di rame, le quali potrebbero insorgere a seguito di ripetute sollecitazioni meccaniche, soprattutto a flessione. Il filamento così ottenuto, avente in genere un diametro di circa 10 mm, può essere quindi sottoposto a successive fasi di trafilatura fino a ottenere le dimensioni desiderate.
Filamenti di questo tipo sono prodotti dalla Fushi Copperweld Inc. e commercializzati sotto il marchio Copperweld® CCS. Preferibilmente, detti filamenti hanno un diametro variabile da 0,1 mm a 1,0 mm, più preferibilmente da 0,2 mm a 0,6 mm. L’anima in acciaio à ̈ preferibilmente costituita da acciaio ad alto carbonio, in particolare con un contenuto di carbonio uguale o superiore a 0,10%, preferibilmente uguale o superiore a 0,20%.
Lo spessore del rivestimento in rame o sua lega à ̈ preferibilmente compreso tra 1 e 30%, più preferibilmente tra 3 ed 15%, rispetto al diametro complessivo del filamento.
Preferibilmente, la fune di sostegno à ̈ costituita da una pluralità di trefoli con configurazione 1+6, vale a dire un filamento centrale e sei filamenti avvolti attorno a detto filamento centrale.
La fune di sostegno secondo la presente invenzione ha preferibilmente un passo di avvolgimento dei filamenti in ciascun trefolo tale da garantire una buona flessibilità al manufatto, in accordo con la norma DIN 43138. A tale scopo, in genere il passo di avvolgimento dei filamenti in ciascun trefolo à ̈ variabile da 5 a 50 volte, più preferibilmente da 10 a 40 volte, rispetto al diametro complessivo del trefolo. Il passo di avvolgimento dei trefoli che compongono la fune di sostegno à ̈ variabile da 3 a 60 volte, più preferibilmente da 5 a 45 volte, rispetto al diametro complessivo della fune.
I trefoli possono essere vantaggiosamente disposti attorno a un elemento centrale in materiale polimerico, ad esempio uno o più filamenti tra loro cordati in polipropilene o altri polimeri ad alta resistenza meccanica.
In una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa, la fune di sostegno comprende tre trefoli centrali aventi detti primi filamenti (in rame o sua lega) in posizione radialmente esterna, e una corona radialmente esterna costituita da nove trefoli aventi detti secondi filamenti (costituiti da un’anima in acciaio accoppiata con uno strato di rame o sua lega) in posizione radialmente esterna.
In un’altra forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa, la fune di sostegno comprende una prima corona radialmente interna costituita da sei trefoli aventi detti primi filamenti (in rame o sua lega) in posizione radialmente esterna e una seconda corona radialmente esterna costituita da dodici trefoli aventi detti secondi filamenti (costituiti da un’anima in acciaio accoppiata con uno strato di rame o sua lega) in posizione radialmente esterna.
Nel caso di funi realizzate con più di una corona di trefoli, i trefoli di ciascuna corona sono preferibilmente disposti con un senso di avvolgimento opposto rispetto alla corona adiacente, allo scopo di garantire compattezza alla fune ed evitare l’apertura della stessa in corrispondenza delle estremità.
In un’altra forma di realizzazione preferita della fune di sostegno in accordo con la presente invenzione, questa comprende un trefolo centrale, avente detti primi filamenti (in rame o sua lega) in posizione radialmente esterna, e una corona di sei trefoli esterni, di cui quattro trefoli hanno detti secondi filamenti (costituiti da un’anima in acciaio accoppiata con uno strato di rame o sua lega) in posizione radialmente esterna, i rimanenti due trefoli avendo detti primi filamenti (in rame o sua lega) in posizione radialmente esterna.
In un ulteriore aspetto, la presente invenzione riguarda una linea aerea di contatto atta alla trasmissione di energia elettrica ad un mezzo di locomozione, che comprende:
almeno un elemento conduttore filiforme connesso ad una rete di distribuzione dell’energia elettrica; almeno una fune portante agganciata ad una pluralità di pali di sostegno disposti lungo la linea;
una pluralità di funi di sostegno (pendini) che collegano detto almeno un elemento conduttore filiforme a detta almeno una fune portante;
in cui dette funi di sostegno sono realizzate in accordo con la presente invenzione.
La presente invenzione verrà ora ulteriormente illustrata con particolare riferimento alle seguenti figure, in cui:
la Figura 1 Ã ̈ una rappresentazione schematica di una linea aerea di contatto in accordo con la presente invenzione;
la Figura 2 Ã ̈ una vista prospettica di un trefolo utilizzabile nella fune di sostegno in accordo con la presente invenzione costituito da primi filamenti costituiti da rame o sua lega;
la Figura 3 à ̈ una vista prospettica di un trefolo utilizzabile nella fune di sostegno in accordo con la presente invenzione costituito da secondi filamenti costituiti da un’anima in acciaio accoppiata con uno strato di rame o sua lega;
la Figura 4 Ã ̈ una vista in sezione trasversale di una prima forma preferita di realizzazione della fune di sostegno in accordo con la presente invenzione;
la Figura 5 Ã ̈ una vista in sezione trasversale di una seconda forma preferita di realizzazione della fune di sostegno in accordo con la presente invenzione;
la Figura 6 à ̈ una vista in sezione trasversale di un’ulteriore forma preferita di realizzazione della fune di sostegno in accordo con la presente invenzione.
Con riferimento alla Figura 1, questa à ̈ una rappresentazione schematica di una linea aerea di contatto in accordo con la presente invenzione, la quale comprende almeno un elemento conduttore filiforme (1) (detto anche “filo di contatto†), disposto in posizione sostanzialmente parallela al terreno e connesso ad una rete di distribuzione dell’energia elettrica, ed almeno una fune portante (2) (detta anche “catenaria†) agganciata ad una pluralità di pali di sostegno (3) disposti lungo la linea. I pali hanno in genere una struttura a traliccio oppure a portale unico. La fune portante (2) à ̈ disposta secondo una catenaria avente campata di lunghezza l e freccia f.
Il filo di contatto (1) à ̈ agganciato alla fune portante (2) tramite una pluralità di funi di sostegno (pendini) (4) realizzati secondo la presente invenzione. I pendini (4) hanno lunghezze variabili in funzione della distanza tra il filo di contatto (1), disposto orizzontalmente, e la fune portante (2). Essi sono collegati al filo di contatto (1) e alla fune portante (2) tramite appositi morsetti.
La Figura 2 à ̈ una vista prospettica di un primo trefolo (5) utilizzabile nella fune di sostegno in accordo con la presente invenzione, preferibilmente come elemento radialmente interno della fune stessa. Il trefolo (5) ha configurazione 1+6 ed à ̈ costituito da un filamento centrale (6) attorno al quale sono avvolti sei filamenti esterni (7) aventi il medesimo diametro del filamento centrale (6). Nella rappresentazione di Figura 2 tutti i filamenti (6, 7) sono costituiti da rame o sua lega. In alternativa, il filamento centrale (6) può essere costituito da un’anima in acciaio accoppiata con uno strato di rame o sua lega, mentre i filamenti esterni (7) sono costituiti da rame o sua lega.
La Figura 3 à ̈ una vista prospettica di un secondo trefolo (8) utilizzabile nella fune di sostegno in accordo con la presente invenzione, preferibilmente come elemento radialmente esterno della fune stessa. Il trefolo (8) à ̈ costituito da un filamento centrale (9) attorno al quale sono avvolti sei filamenti esterni (10) aventi il medesimo diametro del filamento centrale (9). Nella rappresentazione di Figura 3 tutti i filamenti (9, 10) sono costituiti da un’anima in acciaio accoppiata con uno strato di rame o sua lega. In alternativa, il filamento centrale (9) può essere costituito da rame o sua lega, mentre i filamenti esterni (10) sono costituiti da un’anima in acciaio accoppiata con uno strato di rame o sua lega.
Con riferimento alla Figura 4, secondo una prima forma preferita di realizzazione, una fune di sostegno in accordo con la presente invenzione à ̈ costituita da tre trefoli centrali (11) e nove trefoli esterni (12).
Ciascuno dei trefoli centrali (11) presenta, in posizione radialmente esterna, filamenti (11a) in rame o sua lega (ciascuno rappresentato in Figura 4 con un cerchio), mentre il filamento interno (11b) (rappresentato in Figura 4 con due cerchi concentrici) à ̈ costituito da un’anima in acciaio accoppiata con uno strato di rame o sua lega. In alternativa, il filamento interno (11b) può essere anch’esso costituito da rame o sua lega.
Per quanto riguarda i trefoli esterni (12), questi presentano filamenti (12a) in posizione radialmente esterna costituiti da un’anima in acciaio accoppiata con uno strato di rame o sua lega, mentre il filamento interno (12b) à ̈ preferibilmente costituito da rame o sua lega.
In Figura 5 à ̈ rappresentata una seconda forma preferita di realizzazione della fune di sostegno in accordo con la presente invenzione. Tale fune à ̈ costituita da una prima corona radialmente interna costituita da sei trefoli (13) e da una seconda corona radialmente esterna costituita da dodici trefoli (14).
Ciascuno dei trefoli (13) della prima corona presenta, in posizione radialmente esterna, filamenti (13a) in rame o sua lega (ciascuno rappresentato in Figura 5 con un cerchio), mentre il filamento interno (13b) (rappresentato in Figura 5 con due cerchi concentrici) à ̈ costituito da un’anima in acciaio accoppiata con uno strato di rame o sua lega. In alternativa, il filamento interno (13b) può essere anch’esso costituito da rame o sua lega.
Per quanto riguarda la seconda corona, questa à ̈ costituita da trefoli (14) che presentano filamenti (14a) in posizione radialmente esterna costituiti da un’anima in acciaio accoppiata con uno strato di rame o sua lega. Preferibilmente il filamento interno (14b) à ̈ costituito da rame o sua lega (così come rappresentato in Figura 5). In alternativa, anche il filamento interno (14b) à ̈ costituito da un’anima in acciaio accoppiata con uno strato di rame o sua lega.
In posizione radialmente interna alla seconda corona, à ̈ preferibilmente collocato un elemento lungiforme (15) in materiale polimerico, costituito ad esempio da uno o più filamenti, tra loro eventualmente cordati, in polipropilene o altri polimeri ad alta resistenza meccanica. In alternativa, l’elemento lungiforme (15) può essere sostituito da un trefolo centrale avente la medesima costituzione dei trefoli della prima corona oppure della seconda corona.
La Figura 6 rappresenta un’ulteriore forma preferita di realizzazione della fune di sostegno in accordo con la presente invenzione, la quale à ̈ costituita da un trefolo centrale (16) e una corona di sei trefoli esterni (17, 18). Il trefolo centrale (16) presenta, in posizione radialmente esterna, filamenti (16a) in rame o sua lega (ciascuno rappresentato in Figura 6 con un cerchio), mentre il filamento interno (16b) (rappresentato in Figura 6 con due cerchi concentrici) à ̈ costituito da un’anima in acciaio accoppiata con uno strato di rame o sua lega.
La corona esterna à ̈ costituita da due trefoli (17) identici al trefolo centrale (16) e da quattro altri trefoli (18), ciascuno dei quali à ̈ formato da filamenti esterni (18a) costituiti da un’anima in acciaio accoppiata con uno strato di rame o sua lega (rappresentati in Figura 6 con due cerchi concentrici) mentre il filamento interno (18b) (rappresentato in Figura 6 con un cerchio) à ̈ costituito da rame o sua lega. Questa forma di realizzazione risulta particolarmente vantaggiosa nel caso si voglia realizzare una fune di sostegno di sezione relativamente bassa, ad esempio di 10 mm<2>.
ESEMPIO 1.
E’ stata realizzata una fune di sostegno in accordo con la presente invenzione, avente la configurazione rappresentata nella Figura 4 allegata.
I trefoli centrali, aventi configurazione 1+6, erano costituiti da sei filamenti esterni identici, in rame privo di ossigeno, aventi un diametro nominale di 0,5 mm, e da un filamento interno costituito da un’anima in acciaio ad alto carbonio accoppiata con uno strato di rame privo di ossigeno (prodotto Copperweld® CCS(40%) HS-HD, avente diametro nominale pari a 0,5 mm).
I trefoli esterni, anche’essi con configurazione 1+6, erano costituiti da sei filamenti esterni del tipo Copperweld® CCS(40%) HS-HD indicato sopra, mentre il filamento interno era costituito rame privo di ossigeno (diametro nominale 0,5 mm).
Un campione della fune à ̈ stato sottoposto alle seguenti misurazioni:
resistenza elettrica, determinata secondo la norma IEC 60468;
carico a rottura (valore minimo), determinata secondo la norma UNI EN 10002-1.
I risultati sono riportati in Tabella 1.
ESEMPIO 2.
E’ stata realizzata una fune di sostegno in accordo con la presente invenzione, avente la configurazione rappresentata nella Figura 5 allegata.
I trefoli della prima corona (interna), aventi configurazione 1+6, erano costituiti da sei filamenti esterni identici, in rame privo di ossigeno, aventi un diametro nominale di 0,41 mm, e da un filamento interno costituito da un’anima in acciaio ad alto carbonio accoppiata con uno strato di rame privo di ossigeno (prodotto Copperweld® CCS(40%) HS-HD, avente diametro nominale pari a 0,41 mm).
I trefoli della seconda corona (esterna), anche’essi con configurazione 1+6, erano costituiti da sei filamenti esterni del tipo Copperweld® CCS(40%) HS-HD indicato sopra e un filamento interno in rame privo di ossigeno.
La fune presentava inoltre un elemento lungiforme centrale costituito da filamenti in polipropilene.
Un campione della fune à ̈ stato sottoposto alle stesse misurazioni dell’Esempio 1. I risultati sono riportati in Tabella 1.
ESEMPIO 3 (comparativo).
E’ stata realizzata una fune avente configurazione identica a quella rappresentata nella Figura 4 allegata, eccetto il fatto che tutti i trefoli, aventi configurazione 1+6, erano costituiti da filamenti identici in lega rame/magnesio (Cu/Mg0,4), aventi un diametro nominale di 0,5 mm.
Un campione della fune à ̈ stato sottoposto alle stesse misurazioni dell’Esempio 1. I risultati sono riportati in Tabella 1.
ESEMPIO 4 (comparativo).
E’ stata realizzata una fune avente la configurazione identica a quella rappresentata nella Figura 4 allegata, eccetto il fatto che tutti i trefoli, aventi configurazione 1+6, erano costituiti da filamenti identici, in Copperweld® CCS(40%) HS-HD, aventi un diametro nominale di 0,5 mm.
Un campione della fune à ̈ stato sottoposto alle stesse misurazioni dell’Esempio 1. I risultati sono riportati in Tabella 1.
ESEMPIO 5.
E’ stata realizzata una fune di sostegno in accordo con la presente invenzione, avente la configurazione rappresentata nella Figura 6 allegata.
Il trefolo centrale, aventi configurazione 1+6, era costituito da sei filamenti esterni identici, in rame privo di ossigeno, aventi un diametro nominale di 0,5 mm, e da un filamento interno costituito da un’anima in acciaio ad alto carbonio accoppiata con uno strato di rame privo di ossigeno (prodotto Copperweld® CCS(40%) HS-HD, avente diametro nominale pari a 0,5 mm).
Due dei trefoli esterni, costituenti la corona esterna, erano identici al trefolo centrale, mentre gli altri quattro trefoli, anch’essi con configurazione 1+6, erano costituiti da sei filamenti esterni del tipo Copperweld® CCS(40%) HS-HD indicato sopra, mentre il filamento interno era costituito rame privo di ossigeno (diametro nominale 0,5 mm).
Un campione della fune à ̈ stato sottoposto alle stesse misurazioni dell’Esempio 1. I risultati sono riportati in Tabella 1.
TABELLA 1
ESEMPIO 1 2 3 (*) 4 (*) 5
Sezione 16,5 16,6 16,5 25,4 9,6 (mm<2>)
Diametro 0,5 0,41 0,5 0,62 0,5 filamenti
(mm)
Diametro 6,2 6,2 6,2 7,7 4,5 corda
(mm)
Resistenza 1,79 1,71 1,73 1,73 2,75 elettrica
(Ω/km)
Carico a 620 630 589 710 566 rottura
(N/mm<2>)
Peso lineare 140 145 150 210 83 (kg/km)
(*) comparativo

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Fune di sostegno (pendino) per fili di contatto di linee elettriche ferroviarie, che comprende primi filamenti costituiti da rame o sua lega in combinazione con secondi filamenti costituiti da un’anima in acciaio accoppiata con uno strato di rame o sua lega.
  2. 2. Fune secondo la rivendicazione 1, comprendente una pluralità di trefoli ottenuti tramite cordatura di detti primi filamenti in combinazione con detti secondi filamenti.
  3. 3. Fune secondo la rivendicazione 2, comprendente una corona radialmente esterna di trefoli aventi detti secondi filamenti in posizione radialmente esterna e almeno un trefolo, in posizione radialmente interna rispetto a detta corona, avente detti primi filamenti in posizione radialmente esterna.
  4. 4. Fune secondo la rivendicazione 2, in cui detti trefoli hanno configurazione 1+6.
  5. 5. Fune secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti secondi filamenti sono ottenuti tramite accoppiamento allo stato solido dell’anima in acciaio con almeno un nastro di rame o sua lega.
  6. 6. Fune secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti secondi filamenti hanno un diametro variabile da 0,1 mm a 1,0 mm, preferibilmente da 0,2 mm a 0,6 mm.
  7. 7. Fune secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui, in detti secondi filamenti, lo strato di rame o sua lega ha uno spessore compreso tra 1 e 30%, preferibilmente tra 3 ed 15%, rispetto al diametro complessivo del filamento.
  8. 8. Fune secondo la rivendicazione 2, in cui i filamenti in ciascun trefolo hanno un passo di avvolgimento variabile da 5 a 50 volte, preferibilmente da 10 a 40 volte, rispetto al diametro complessivo del trefolo.
  9. 9. Fune secondo la rivendicazione 2, in cui i trefoli sono avvolti con un passo di avvolgimento variabile da 3 a 60 volte, preferibilmente da 5 a 45 volte, rispetto al diametro complessivo della fune.
  10. 10. Fune secondo la rivendicazione 2, in cui i trefoli sono disposti attorno a un elemento centrale in materiale polimerico.
  11. 11. Fune secondo la rivendicazione 2, comprendente tre trefoli centrali avente detti primi filamenti in posizione radialmente esterna e una corona radialmente esterna costituita da nove trefoli aventi detti secondi filamenti in posizione radialmente esterna.
  12. 12. Fune secondo la rivendicazione 2, comprendente una prima corona radialmente interna costituita da sei trefoli aventi detti primi filamenti in posizione radialmente esterna e una seconda corona radialmente esterna costituita da dodici trefoli aventi detti secondi filamenti in posizione radialmente esterna.
  13. 13. Fune secondo la rivendicazione 2, comprendente un trefolo centrale, avente detti primi filamenti in posizione radialmente esterna, e una corona radialmente esterna costituita da sei trefoli, di cui quattro trefoli hanno detti secondi filamenti in posizione radialmente esterna, i rimanenti due trefoli avendo detti primi filamenti in posizione radialmente esterna.
  14. 14. Linea aerea di contatto atta alla trasmissione di energia elettrica ad un mezzo di locomozione, che comprende: almeno un elemento conduttore filiforme connesso ad una rete di distribuzione dell’energia elettrica ad alta tensione; almeno una fune portante agganciata ad una pluralità di pali di sostegno disposti lungo la linea; una pluralità di funi di sostegno (pendini) che collegano detto almeno un elemento conduttore filiforme a detta almeno una fune portante; in cui dette funi di sostegno sono definite secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 13.
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