ITMI20121282A1 - Metodo ed apparato per controllare la gestione di strutture anulari di ancoraggio in un processo per confezionare pneumatici per ruote di veicoli - Google Patents

Metodo ed apparato per controllare la gestione di strutture anulari di ancoraggio in un processo per confezionare pneumatici per ruote di veicoli Download PDF

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ITMI20121282A1
ITMI20121282A1 IT001282A ITMI20121282A ITMI20121282A1 IT MI20121282 A1 ITMI20121282 A1 IT MI20121282A1 IT 001282 A IT001282 A IT 001282A IT MI20121282 A ITMI20121282 A IT MI20121282A IT MI20121282 A1 ITMI20121282 A1 IT MI20121282A1
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annular anchoring
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anchoring structures
basket
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IT001282A
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Maurizio Marchini
Stefano Mervic
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Pirelli
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“Metodo ed apparato per controllare la gestione di strutture anulari di ancoraggio in un processo per confezionare pneumatici per ruote di veicoliâ€
La presente invenzione riguarda un metodo ed un apparato per controllare la gestione di strutture anulari di ancoraggio in un processo per confezionare pneumatici per ruote di veicoli.
Un pneumatico per ruote di veicoli comprende generalmente una struttura di carcassa comprendente almeno una tela di carcassa presentante lembi terminali rispettivamente opposti impegnati a rispettive strutture anulari di ancoraggio integrati nelle zone usualmente identificate con il nome di “talloni†, presentanti un diametro interno sostanzialmente corrispondente ad un cosiddetto “diametro di calettamento†del pneumatico su un rispettivo cerchione.
Per “struttura anulare di ancoraggio†si intende un componente del pneumatico che comprende un cerchietto. Preferibilmente tale componente comprende un cerchietto ed un inserto riempitivo. Ancor più preferibilmente tale componente comprende un cerchietto ed un inserto riempitivo, entrambi racchiusi da un bordo.
Per “tipologia†di una struttura anulare di ancoraggio si intende l’insieme delle caratteristiche geometriche (ad esempio: misura di calettamento del cerchietto, tipo di sezione del cerchietto e sue dimensioni, dimensioni eventuale inserto riempitivo, posizionamento e dimensioni del bordo, lunghezza circonferenziale interna ed esterna del cerchietto e della struttura anulare di ancoraggio nel suo complesso) e tecnologiche (ad esempio: materiale e caratteristiche fili/cordicelle del cerchietto, materiale elastomerico associato a detti fili/cordicelle del cerchietto, materiale elastomerico dell’eventuale inserto riempitivo, materiale elastomerico dell’eventuale bordo, caratteristiche di eventuali cordicelle presenti nel bordo) della stessa. Con il termine di “giostra†si intende un meccanismo atto a supportare una pluralità di cestelli contenenti strutture anulari di ancoraggio.
Preferibilmente il suddetto meccanismo fa transitare detta pluralità di cestelli lungo un percorso chiuso. Preferibilmente il suddetto meccanismo fa transitare detta pluralità di cestelli lungo un percorso sostanzialmente circolare.
Con il termine “batteria†si intende una serie di giostre disposte una accanto all’altra in modo da poter disporre simultaneamente una pluralità di cestelli in una zona di lavoro.
Con il termine “file†della batteria si intende i ranghi o le righe di giostre reciprocamente allineate ed affiancate a formare la batteria. Una batteria può essere formata da una o più file di giostre.
Sono oggi noti impianti ad alta flessibilità per la produzione di pneumatici per ruote di veicoli, ovvero in grado di confezionare durante un singolo ciclo di produzione una pluralità di tipologie di pneumatici.
Ad esempio, il documento WO 2012 063153 a nome della stessa Richiedente, permette di gestire contemporaneamente differenti tipologie di strutture anulari di ancoraggio destinate a pneumatici di modelli differenti. Tale documento illustra un impianto per la confezione di pneumatici per ruote di veicoli comprendente un dispositivo di confezionamento di manicotti di carcassa su tamburi di confezione ed una macchina per la formazione dei talloni. L’impianto à ̈ inoltre provvisto di una prima zona di stoccaggio e di una seconda zona di stoccaggio per le strutture anulari di ancoraggio. Un primo dispositivo di trasporto à ̈ mobile tra una posizione di prelievo di coppie di strutture anulari di ancoraggio dalla prima zona di stoccaggio e una posizione di rilascio di dette coppie di strutture anulari di ancoraggio nella macchina formazione talloni. Un secondo dispositivo di trasporto à ̈ mobile tra una prima posizione di impegno nella prima zona di stoccaggio e una seconda posizione di impegno nella seconda zona di stoccaggio, per spostare una pluralità di strutture anulari di ancoraggio tra la prima zona di stoccaggio e la seconda zona di stoccaggio e viceversa.
La Richiedente ha osservato che, negli impianti di tipo noto come quello appena sopra descritto, gli apparati che contengono (cestelli nelle zone di stoccaggio) e movimentano (dispositivi di trasporto) le strutture anulari di ancoraggio, occupano ampi spazi intorno alle macchine preposte al confezionamento dei pneumatici in quanto detti apparati devono accogliere non solo tutte le strutture di ancoraggio del ciclo di produzione attuale ma anche quelle per il ciclo di produzione successivo in modo che i tempi di fermo dell’impianto, necessari per l’alimentazione dei componenti, siano limitati.
La Richiedente ha avvertito la necessità di realizzare un magazzino compatto in cui sia possibile caricare durante un ciclo di produzione e sostanzialmente senza vincoli di tempo, le strutture anulari di ancoraggio che verranno impiegate nel ciclo di produzione successivo. La Richiedente ha inoltre intuito che dette strutture anulari nelle differenti tipologie possono essere caricate in rispettivi cestelli a riposo, mentre altri cestelli sono in fase operativa, ovvero mentre da essi continuano ad essere prelevate le strutture anulari di ancoraggio per i modelli di pneumatici in produzione. La Richiedente ha pertanto percepito l’esigenza di sviluppare un metodo, un processo ed un apparato che consentano di garantire la corretta ed affidabile produzione giornaliera e/o settimanale di pneumatici in impianti ad alta flessibilità, limitando al contempo gli spazi necessari per la gestione (caricamento, trasporto, prelievo, ecc.) delle strutture anulari di ancoraggio e perciò dell’impianto nel suo complesso.
La Richiedente ha quindi trovato che, realizzando un apparato comprendente una pluralità di giostre, ciascuna portante più cestelli atti ad accogliere le strutture anulari di ancoraggio ed essendo tali giostre mobili in modo tale da disporre di una prima serie di cestelli in una zona di lavoro e simultaneamente di una seconda serie di cestelli in una zona di carico, à ̈ possibile alimentare le strutture anulari di ancoraggio ad un tamburo di confezione associato ad una stazione di confezionamento di pneumatici in maniera estremamente flessibile riducendo al contempo i tempi di fermo impianto.
La presente invenzione pertanto si riferisce, secondo un primo aspetto, ad un metodo per controllare la gestione di strutture anulari di ancoraggio in un processo per confezionare pneumatici per ruote di veicoli, comprendente:
i) disporre almeno una prima serie di cestelli di fronte ad una stazione di lavorazione predisposta a ricevere strutture anulari di ancoraggio durante la lavorazione di un pneumatico in formazione;
ii) disporre almeno una seconda serie di cestelli posta posteriormente alla prima serie di cestelli rispetto alla stazione di lavorazione;
iii) prelevare almeno una struttura anulare di ancoraggio da almeno un primo cestello della prima serie e trasferirla nella stazione di lavorazione mentre almeno un secondo cestello della seconda serie viene caricato con almeno una struttura anulare di ancoraggio; iv) scambiare simultaneamente la posizione di detto almeno un primo cestello con quella di detto almeno un secondo cestello;
v) ripetere le azioni iii) e iv).
In accordo con un secondo aspetto, l’invenzione riguarda un apparato per controllare la gestione di strutture anulari di ancoraggio in una stazione di lavorazione per il confezionamento di pneumatici per ruote di veicoli, comprendente:
una batteria di giostre reciprocamente accostate, ciascuna di dette giostre portando almeno due cestelli, ciascuno atto ad accogliere una pluralità di strutture anulari di ancoraggio;
un dispositivo di manipolazione per prelevare le strutture anulari di ancoraggio dai cestelli e rilasciare dette strutture anulari di ancoraggio alla stazione di lavorazione;
in cui, tramite una rotazione della rispettiva giostra, ogni cestello à ̈ mobile tra una zona di lavoro, posta di fronte al dispositivo di manipolazione, ed una zona di carico rivolta dalla parte opposta rispetto al dispositivo di manipolazione.
Secondo un diverso aspetto la presente invenzione riguarda un processo per confezionare pneumatici per ruote di veicoli comprendente:
disporre una batteria di giostre reciprocamente accostate, ciascuna di dette giostre portando almeno due cestelli atti ad accogliere una pluralità di strutture anulari di ancoraggio;
disporre almeno un tamburo di confezione associato ad una stazione di lavorazione predisposto a ricevere coppie di strutture anulari di ancoraggio durante la lavorazione di un pneumatico in formazione;
in cui l’alimentazione delle strutture anulari di ancoraggio a detta stazione di lavorazione comprende: caricare le strutture anulari di ancoraggio nei cestelli disposti in una zona di carico rivolta dalla parte opposta rispetto alla stazione di lavorazione; ruotare le giostre portanti i cestelli caricati fino a disporli in una zona di lavoro affacciata alla stazione di lavorazione;
prelevare, mediante un dispositivo di manipolazione, le strutture anulari di ancoraggio dai cestelli disposti nella zona di lavoro e rilasciare dette strutture anulari di ancoraggio alla stazione di lavorazione.
La Richiedente ritiene che l’utilizzo delle giostre permette di rendere dinamico il magazzino costituito dai cestelli e di offrire sempre la necessaria accessibilità per il caricamento dei cestelli vuoti, disposti nella zona di carico, in contemporanea con il prelievo da parte del manipolatore di strutture di ancoraggio dai cestelli pieni, disposti nella zona di lavoro. Non si hanno infine sostanzialmente vincoli temporali per il caricamento dei cestelli che può essere effettuato in qualsiasi momento sia in modo continuativo (un cestello dopo l’altro) che in modo spot (un cestello alla volta senza continuità).
La Richiedente ritiene altresì che metodo, apparato e processo come illustrati consentono una produzione continua, ovvero senza fermi dell’impianto dovuti alla necessità di caricare il magazzino con le strutture anulari di ancoraggio. Inoltre, il suddetto apparato risulta molto compatto e tale da contenere gli ingombri dell’impianto nel suo assieme.
La presente invenzione, in almeno uno dei suddetti aspetti, può presentare una o più delle caratteristiche preferite che qui di seguito sono descritte.
Preferibilmente, ogni giostra à ̈ mobile tra una prima posizione in cui à ̈ disposta tra due giostre adiacenti ed una seconda posizione, in cui à ̈ estratta dalla batteria e può ruotare senza interferire con le altre giostre. Questa soluzione consente di far ruotare ogni giostra, in modo da spostare i cestelli tra la zona di lavoro e quella di carico, contenendo comunque l’ingombro della batteria nel suo complesso. Quando le giostre sono nelle rispettive file, esse risultano disposte a poca distanza le une dalle altre e non possono ruotare perché interferirebbero con le giostre adiacenti. Estraendo la giostra dalla fila a cui appartiene, à ̈ possibile farla ruotare senza interferenze.
In una forma realizzativa, la batteria comprende due file di giostre; tra dette due file essendo delimitato uno spazio di manovra atto ad accogliere ogni giostra. Le due file di giostre che costituiscono la batteria sono reciprocamente distanziate di una distanza sufficiente a delimitare uno spazio atto a ricevere una delle giostre, estratte dalla rispettiva fila, ed a consentirne la rotazione senza interferenze con altre parti dell’apparato. Preferibilmente, lo spazio di manovra può essere contemporaneamente occupato da più giostre solo se esse non sono adiacenti.
Preferibilmente, le giostre delle due file sono abbinate a coppie.
Le due file si sviluppano parallele una all’altra e, di conseguenza, ogni giostra di una fila giace affiancata a distanza (pari allo spazio di manovra) da una giostra dell’altra fila.
Preferibilmente, la distanza tra le due file à ̈ sostanzialmente pari all’ingombro di una delle giostre. La citata distanza permette di spostare nello spazio di manovra solo una alla volta le giostre di ciascuna coppia mentre l’altra rimane nella rispettiva fila. Ciò permette di aumentare la compattezza dell’apparato pur garantendo una sufficiente libertà di movimento e flessibilità dell’apparato.
Preferibilmente, le file sono disposte in orizzontale. In altre parole, la batteria à ̈ formata da due file sovrapposte di giostre e si estende prevalentemente in orizzontale. Ciò permette di spostare il dispositivo di manipolazione lungo un percorso orizzontale parallelo alla batteria, per prelevare le strutture anulari di ancoraggio dai cestelli che si affacciano nella zona di lavoro. Ogni giostra appartenente alla fila superiore viene abbassata per portarla nello spazio di manovra mentre ogni giostra appartenente alla fila inferiore viene alzata per portarla nello spazio di manovra.
In una forma realizzativa preferita, ogni giostra à ̈ ruotabile attorno ad un asse verticale.
Questa soluzione consente di contenere la distanza verticale tra le due file orizzontali, in quanto, durante la rotazione di una giostra disposta nello spazio di manovra, il proprio ingombro verticale rimane invariato. E’ invece necessario che vi sia spazio ai lati, ovvero che le giostre adiacenti rimangano entrambe nelle rispettive file.
Preferibilmente, quando una giostra à ̈ nello spazio di manovra, i propri cestelli si trovano ad un’altezza ergonomica, per il caricamento manuale delle strutture anulari di ancoraggio.
L’operatore che accede ai cestelli disposti nella zona di carico ed appartenenti ad una giostra posta nello spazio di manovra può facilmente posizionare a mano le strutture anulari nei cestelli stessi senza l’ausilio di scale e senza doversi piegare.
Preferibilmente, ogni giostra comprende un supporto ruotabile attorno ad un albero verticale.
Ogni albero à ̈ fisso ed il supporto, che porta detti almeno due cestelli, viene fatto ruotare attorno all’albero per mezzo di un motore.
In una forma realizzativa preferita, ogni albero verticale porta una giostra inferiore ed una giostra superiore.
Le giostre giacciono, a due a due, una sopra l’altra ed allineate lungo una direzione verticale. Ciò permette di utilizzare un unico albero, semplificando la struttura dell’apparato e contenendone ulteriormente gli ingombri. Le due giostre di ogni coppia montate sul medesimo albero ruotano attorno a quest’ultimo, preferibilmente in modo indipendente una dall’altra, preferibilmente tramite motori dedicati.
Preferibilmente, il supporto ruotabile à ̈ traslabile lungo l’albero verticale.
Le due giostre di ogni coppia allineata in verticale sono traslabili in verticale lungo il medesimo albero, preferibilmente in modo indipendente una dall’altra, preferibilmente tramite attuatori dedicati, per spostarle nello spazio di manovra.
Preferibilmente, il supporto ruotabile porta due cestelli posti in posizioni diametralmente opposte rispetto all’albero verticale.
Ciascuno dei due cestelli di una singola giostra si sviluppa a partire da una estremità prossima all’albero verso un’estremità radialmente periferica della giostra stessa.
Preferibilmente, le strutture anulari di ancoraggio di ogni cestello sono reciprocamente affiancate e coassiali ad un comune asse principale.
In ogni cestello, le strutture anulari di ancoraggio sono disposte una accanto all’altra e coassiali.
Preferibilmente, ogni cestello presenta una singola zona di prelievo delle strutture anulari di ancoraggio.
Il dispositivo di manipolazione può pertanto essere programmato per prelevare le strutture anulari di ancoraggio afferrandole in corrispondenza delle zone di prelievo la cui posizione nella zona di lavoro dell’apparato à ̈ ben definita.
Preferibilmente, detta singola zona di prelievo à ̈ posta ad un’estremità terminale del rispettivo cestello.
Il prelievo dall’estremità terminale à ̈ semplice da eseguire, in quanto la struttura anulare di ancoraggio ivi disposta à ̈ più facilmente accessibile delle altre. Preferibilmente, detta singola zona di prelievo à ̈ invariante al variare delle caratteristiche delle strutture anulari di ancoraggio.
La posizione relativa della zona di prelievo sul rispettivo cestello à ̈ sempre la stessa, ovvero non cambia anche cambiando la tipologia delle strutture anulari di ancoraggio in esso contenute.
In una forma realizzativa, ogni cestello comprende dispositivi per movimentare le strutture anulari di ancoraggio lungo l’asse principale e verso la zona di prelievo.
Ogni struttura anulare di ancoraggio viene portata nella posizione corretta per essere prelevata dal dispositivo di manipolazione che la afferra nella zona di prelievo. Secondo una forma realizzativa preferita, ogni giostra comprende un supporto ruotabile attorno ad un albero verticale; in cui il supporto ruotabile porta due cestelli posti in posizioni diametralmente opposte rispetto all’albero verticale; in cui gli assi principali dei cestelli si sviluppano dall’albero verticale lungo direzioni radiali.
Preferibilmente, le direzioni radiali dei due cestelli di una singola giostra coincidono, ovvero i cestelli sono angolarmente distanziati di 180° e, pertanto, una rotazione di pari angolo ne inverte le posizioni.
Preferibilmente, ogni cestello presenta una singola zona di prelievo delle strutture anulari di ancoraggio disposta su un’estremità radialmente esterna della giostra.
Ne deriva che il dispositivo di manipolazione preleva le strutture anulari di ancoraggio presso un numero definito e relativamente contenuto di zone di prelievo (per esempio qualche decina) poste sulle estremità dei cestelli posizionati nella zona di lavoro.
Preferibilmente, ogni cestello à ̈ almeno parzialmente estraibile dal rispettivo supporto ruotabile lungo una direzione radiale.
Ogni cestello può essere estratto in allontanamento radiale dall’albero, preferibilmente grazie ad una slitta, per facilitare le operazioni di carico delle strutture anulari di ancoraggio.
In una forma realizzativa preferita, ogni albero verticale porta una giostra inferiore ed una giostra superiore ed i cestelli della giostra inferiore presentano una estensione radiale maggiore dell’estensione radiale dei cestelli della giostra superiore.
I cestelli disposti nella zona di lavoro ed appartenenti alla fila inferiore sporgono rispetto a quelli della fila superiore, anche quando, gli uni o gli altri, giacciono nello spazio di manovra. Questa caratteristica consente al dispositivo di manipolazione, che si avvicina dall’alto ai cestelli per prelevarli, di non venire ostacolato dai cestelli della fila superiore quando va ad afferrare le strutture anulari di ancoraggio supportate dai cestelli della fila inferiore. Preferibilmente, il supporto di ogni giostra comprende un manicotto montato scorrevolmente sull’albero. Il manicotto non può ruotare attorno all’albero grazie, preferibilmente, ad un accoppiamento scanalato. Sul manicotto à ̈ girevolmente installato, preferibilmente accoppiato tramite cuscinetti, un supporto ruotabile che presenta due porzioni che si sviluppano in direzioni radialmente opposte. Su ciascuna delle citate porzioni à ̈ posizionata una slitta che porta un cestello. Tra l’albero (o un basamento ad esso solidale) ed il manicotto à ̈ operativamente disposto un attuatore atto a traslare il manicotto, il supporto ruotabile ed i cestelli lungo l’albero. Tra il manicotto ed il supporto ruotabile à ̈ operativamente disposto un motore atto a fare ruotare il supporto ruotabile attorno all’albero. In una forma realizzativa preferita, prima di essere ruotata, ogni giostra viene estratta da una rispettiva fila della batteria fino a portarla in uno spazio di manovra per non interferire con le altre giostre durante la rotazione.
Le giostre possono essere posizionate molto vicine una accanto all’altra e la batteria risulta molto compatta pur consentendo la rotazione delle giostre (una volta estratte) in sicurezza.
Preferibilmente, detto ruotare le giostre à ̈ compiuto attorno ad un asse verticale.
Preferibilmente, ogni giostra di una fila di giostre inferiori viene estratta sollevandola.
Preferibilmente, ogni giostra di una fila di giostre superiori viene estratta abbassandola.
Le giostre vengono ruotate dopo averle spostate nello spazio comune di manovra compreso tra la fila di giostre superiori ed la fila di giostre inferiori. Una stessa posizione in tale spazio di manovra può accogliere, una alla volta, una giostra inferiore o una corrispondente giostra superiore. L’ingombro della batteria à ̈ pertanto ulteriormente contenuto.
Preferibilmente, strutture anulari di ancoraggio sono caricate in almeno uno dei cestelli disposti nella zona di carico in contemporanea con il prelievo di altre strutture anulari di ancoraggio da cestelli disposti nella zona di lavoro.
Il prelievo delle strutture anulari di ancoraggio per i pneumatici in produzione ed il carico manuale delle strutture anulari di ancoraggio per i pneumatici di produzione successiva avvengono in contemporanea. Carico e prelievo contemporaneo possono anche interessare i cestelli di una medesima giostra.
Preferibilmente, mentre i cestelli caricati sono portati dalla zona di carico alla zona di lavoro, cestelli vuoti sono portati dalla zona di lavoro alla zona di carico. I due movimenti sono simultanei e permessi dall’impiego delle giostre, ciascuna delle quali con una sola rotazione movimenta almeno due cestelli.
Preferibilmente, la rotazione comprende: invertire le posizioni dei cestelli di una medesima giostra tra la zona di carico e la zona di lavoro.
Preferibilmente, l’inversione delle posizioni avviene tramite una rotazione di 180° di detta giostra.
Il movimento e la struttura necessaria per ottenere tale movimento sono molto semplici. Poiché la giostra porta due cestelli che si sviluppano in direzioni opposte, una sua rotazione di un angolo piatto permette l’inversione della posizione di tali due cestelli.
In una forma realizzativa preferita, le strutture anulari di ancoraggio dei cestelli posti nella zona di lavoro sono avanzate lungo una direzione radiale della giostra per portarle una alla volta in una zona di prelievo del rispettivo cestello.
Inoltre, preferibilmente, il dispositivo di manipolazione preleva le strutture anulari di ancoraggio afferrandole in una zona di prelievo di ogni cestello invariante al variare della tipologia delle strutture anulari di ancoraggio.
Ne deriva che il dispositivo di manipolazione preleva le strutture anulari di ancoraggio presso un numero definito e relativamente contenuto di zone di prelievo (per esempio qualche decina) poste sulle estremità dei cestelli posizionati nella zona di lavoro.
Preferibilmente, il dispositivo di manipolazione preleva le strutture anulari di ancoraggio sia dai cestelli delle giostre poste nella rispettiva fila che dai cestelli delle giostre poste nello spazio di manovra. Preferibilmente, prima di caricare i cestelli disposti nella zona di carico, detti cestelli sono parzialmente estratti dalla rispettiva giostra lungo una direzione radiale.
L’operatore può in questo modo caricare le strutture anulari di ancoraggio su un cestello senza essere ostacolato dai cestelli adiacenti.
Preferibilmente viene prelevata ogni struttura anulare di ancoraggio presente in detto almeno un primo cestello della prima serie mentre detto almeno un secondo cestello della seconda serie à ̈ completamente caricato con altre strutture anulari di ancoraggio.
Preferibilmente, detto almeno un primo cestello e detto almeno un secondo cestello sono adiacenti.
Ciò permette di utilizzare dispositivi strutturalmente semplici, come le giostre, per effettuare lo scambio. Preferibilmente, una prima serie di cestelli superiori à ̈ disposta sopra una prima serie di cestelli inferiori ed una seconda serie di cestelli superiori à ̈ disposta sopra una seconda serie di cestelli inferiori.
Preferibilmente, lo scambio avviene tra cestelli superiori o tra cestelli inferiori.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma d’esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un metodo e di un apparato per controllare la gestione di strutture anulari di ancoraggio in un processo per confezionare pneumatici per ruote di veicoli, in accordo con la presente invenzione.
Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali:
- la figura 1 mostra schematicamente in vista dall’alto un impianto per la confezione di pneumatici in accordo con la presente invenzione;
- la figura 2 mostra in dettaglio una porzione dell’impianto di figura 1;
- la figura 3 mostra una vista in alzato frontale della porzione di figura 2;
- la figura 4 Ã ̈ vista in alzato laterale della porzione di figura 2;
- la figura 5 Ã ̈ un ingrandimento di un elemento di figura 4;
- la figura 6 mostra schematicamente in sezione diametrale un pneumatico per ruote di veicoli ottenuto con l’impianto di figura 1.
Con riferimento alle figure citate, con 1 à ̈ stato complessivamente indicato un impianto per la confezione di pneumatici 2 in accordo con la presente invenzione. L’impianto 1 à ̈ preposto alla realizzazione di pneumatici 2 (figura 6) comprendenti essenzialmente almeno una tela di carcassa 3 preferibilmente internamente rivestita da uno strato di materiale elastomerico impermeabile o cosiddetto liner 4, due cosiddetti “talloni†5 integranti rispettive strutture anulari di ancoraggio 6 comprendenti rispettivi cerchietti 6a eventualmente associati a riempitivi elastomerici 6b ed impegnate ai bordi circonferenziali della tela di carcassa 3, una struttura di cintura 7 applicata in posizione radialmente esterna alla tela di carcassa 3, una fascia battistrada 8 applicata in posizione radialmente esterna alla struttura di cintura 7, in una cosiddetta zona di corona del pneumatico 2, e due fianchi 9 applicati in posizioni lateralmente opposte sulla tela di carcassa 3, ciascuno in corrispondenza di una zona laterale del pneumatico 2, estendentisi dal corrispettivo tallone 5 al corrispettivo bordo laterale della fascia battistrada 8.
L’impianto 1 comprende preferibilmente una linea 10 per il confezionamento di strutture di carcassa, nella quale una struttura di carcassa, comprendente almeno una delle tele di carcassa 3 e le strutture anulari di ancoraggio 6, viene formata su un tamburo di confezione 11. La linea 10 per il confezionamento di strutture di carcassa comprende un dispositivo di confezionamento 12 di manicotti di carcassa sui tamburi di confezione 11. Il dispositivo di confezionamento 12 comprende una pluralità di stazioni 13. Ad esempio una prima stazione 13 realizza il liner 5, in almeno una seconda stazione 13 del dispositivo di confezionamento 12 può essere attuata la realizzazione di una o più tele di carcassa 3. La linea 10 per il confezionamento di strutture di carcassa comprende inoltre una stazione 14 dedicata all’integrazione delle strutture anulari di ancoraggio 6 in detta almeno una tela di carcassa 3, tramite applicazione delle stesse strutture anulari di ancoraggio 6 in posizione assialmente esterna ai lembi di detta almeno una tela di carcassa 3 abbattuti in direzione dell’asse di rotazione di detto tamburo di confezione 11, lembi che sono successivamente risvoltati attorno alle strutture anulari di ancoraggio 6. A valle della stazione 14 per l’integrazione delle strutture anulari di ancoraggio 6 possono essere presenti ulteriori stazioni di lavorazione 13, ad esempio per la realizzazione di almeno una porzione di un elemento antiabrasivo o dei fianchi 9. L’impianto 1 comprende inoltre una linea 15 per il confezionamento di strutture di corona, nella quale una struttura di corona, comprendente almeno la struttura di cintura 7 e preferibilmente anche la fascia battistrada 8, viene formata su un tamburo di formatura 16. In figura 1 sono indicate una pluralità di stazioni di lavoro 17 appartenenti alla suddetta linea 15 per il confezionamento di strutture di corona e ciascuna dedicata a formare almeno una porzione di un componente del pneumatico 2 sul tamburo di formatura 16. Il tamburo di formatura 16 viene sequenzialmente trasferito da una stazione alla stazione successiva tramite idonei dispositivi, non illustrati. Almeno una stazione di lavoro 17 può essere dedicata alla realizzazione della struttura di cintura 7. A titolo esemplificativo, una stazione di lavoro 17 viene preferibilmente predisposta alla realizzazione della fascia battistrada 8 e/o dei fianchi 9. L’impianto 1 à ̈ inoltre provvisto di una stazione di assemblaggio e conformazione 18 operativamente associata alla linea 10 per il confezionamento di strutture di carcassa ed alla linea 15 per il confezionamento di strutture di corona. Nella stazione di assemblaggio e conformazione 18, la struttura di carcassa viene sagomata toroidalmente ed associata alla struttura di corona, in modo da ottenere un pneumatico crudo. I pneumatici crudi confezionati dall’impianto vengono sequenzialmente trasferiti ad una linea di vulcanizzazione 19, dalla quale si ottengono i pneumatici 2 stampati e vulcanizzati.
La stazione di lavorazione 14 dedicata all’integrazione delle strutture anulari di ancoraggio 6 comprende una macchina formazione talloni 20, ad esempio del tipo descritto in WO 2010/064066 a nome della stessa Richiedente. Un apparato 21 alimenta le strutture anulari di ancoraggio 6 alla macchina formazione talloni 20.
Come meglio visibile in figura 2, l’apparato 21 comprende una batteria 22 di giostre 22a, 22b poste una accanto all’altra ed un dispositivo di manipolazione “M†definito da un braccio antropomorfo “R†mobile lungo una guida “G†. Il dispositivo di manipolazione “M†à ̈ collocato tra la batteria 22 di giostre 22a, 22b e la macchina formazione talloni 20 in modo da poter prelevare le strutture anulari di ancoraggio 6 contenute nelle giostre 22a, 22b e portarle nella macchina formazione talloni 20. Nella forma realizzativa illustrata, la guida “G†à ̈ rettilinea e corre parallela alla batteria 22 di giostre 22a, 22b.
Come meglio visibile in figura 3, la batteria 22 di giostre 22 à ̈ composta da due file di giostre 22a, 22b. Le giostre 22a, 22b di ciascuna fila sono allineate e reciprocamente accostate una dopo l’altra lungo una linea retta “A†. Le due file sono poste una sopra l’altra in modo tale che ogni giostra superiore 22a à ̈ verticalmente sovrapposta ad una rispettiva giostra inferiore 22b lungo un asse di rotazione verticale “X-X†. In una forma di realizzazione preferita, ciascuna delle due file comprende dieci giostre.
Ogni giostra 22a, 22b comprende (figura 4) un supporto ruotabile 23 attorno ad un albero verticale 24 coassiale all’asse di rotazione “X-X†. Il supporto ruotabile 23 à ̈ montato girevolmente tramite cuscinetti 25 su un manicotto 26 che può scorrere lungo l’albero verticale 24 ma non ruotare. Il manicotto 26 à ̈ ad esempio inserito sull’albero verticale 24 tramite un accoppiamento scanalato che ne impedisce la rotazione. Ogni albero verticale 24 porta una giostra inferiore 22b ed una giostra superiore 22a.
Ogni manicotto 26 presenta un’appendice 27 che si sviluppa in allontanamento radiale dall’albero verticale 24 e porta un motoriduttore 28 con un rispettivo pignone 29. Il pignone 29 à ̈ ingranato su una corona 30 solidale al supporto ruotabile 23 e coassiale all’albero verticale 24. Un attuatore lineare 31, ad esempio un pistone idraulico, collega ogni manicotto 26 ad un telaio 32 fisso rispetto al suolo e rispetto all’albero verticale 24. L’attuatore lineare 31 movimenta la rispettiva giostra 22a, 22b lungo il rispettivo albero verticale 24 ed il motoriduttore 28 ne provoca la rotazione attorno a detto albero verticale 24.
Ogni attuatore lineare 31 di ogni giostra inferiore 22b presenta un’estremità collegata al manicotto 26 ed un’estremità opposta vincolata presso il suolo. Grazie all’attuatore lineare 31, ogni giostra inferiore 22b à ̈ mobile lungo l’albero verticale 24 tra una prima posizione abbassata, in cui l’attuatore lineare 31 à ̈ in una propria configurazione retratta, ed una seconda posizione sollevata, in cui l’attuatore lineare 31 à ̈ in una propria configurazione estratta.
Ogni attuatore lineare 31 di ogni giostra superiore 22a presenta un’estremità collegata al manicotto 26 ed un’estremità opposta vincolata presso una porzione superiore dell’albero verticale 24. Grazie all’attuatore lineare 31, ogni giostra superiore 22a à ̈ mobile lungo l’albero verticale 24 tra una prima posizione sollevata, in cui l’attuatore lineare 31 à ̈ in una propria configurazione retratta, ed una seconda posizione abbassata, in cui l’attuatore lineare 31 à ̈ in una propria configurazione estratta.
Quando le giostre 22a, 22b di ogni singolo albero verticale 24 sono nelle rispettive prime posizioni, esse delimitano tra loro uno spazio di manovra 33 che presenta un’altezza tale da poter accogliere senza interferenze una delle due giostre 22a, 22b. In altre parole, le due file di giostre 22a, 22b delimitano tra loro uno spazio centrale vuoto nel quale la giostra 22a, 22b ivi portata può ruotare senza interferenze con le giostre adiacenti 22a, 22b.
Il supporto ruotabile 23 presenta due porzioni radiali 34 che si sviluppano in allontanamento radiale dall’albero verticale 24 lungo direzioni opposte. Ciascuna di dette porzioni radiali 34 porta un cestello 35a, 35b per le strutture anulari di ancoraggio 6.
Risulta pertanto che i cestelli 35a, 35b sono organizzati:
- in una prima serie “F1†di cestelli superiori 35a (appartenenti alla fila di giostre superiori 22a) ed in una prima serie “F1†di cestelli inferiori 35b (appartenenti alla fila di giostre inferiori 22b) affacciati al dispositivo di manipolazione “M†ed alla stazione di lavorazione 14 con la macchina formazione talloni 20;
- in una seconda serie “F2†di cestelli superiori 35a (appartenenti alla fila di giostre superiori 22a) ed in una seconda serie “F2†di cestelli inferiori 35b (appartenenti alla fila di giostre inferiori 22b) affacciati dalla parte opposta rispetto al dispositivo di manipolazione “M†.
Ogni cestello 35a, 35b comprende elementi di supporto 36 (figura 5) atti a sostenere le strutture anulari di ancoraggio 6 disposte una accanto all’altra a breve distanza e coassiali ad un comune asse principale “Y-Y†che si estende radialmente dall’albero verticale 24, come la rispettiva porzione radiale 34.
Un motore 37 à ̈ in grado di movimentare gli elementi di supporto 36 e le strutture anulari di ancoraggio 6 da essi portati lungo una direzione parallela al comune asse principale “Y-Y†, in modo da portare in successione ciascuna delle strutture anulari di ancoraggio 6 presso un’estremità terminale 38 del rispettivo cestello 35a, 35b posta presso una zona radialmente periferica della giostra 22a, 22b.
Gli elementi di supporto 36 sono montati uno accanto all’altro su una cinghia 39 (o una catena) avvolta su pulegge 40 (di cui una sola visibile in figura 5) movimentate dal motore 37. La cinghia 39 comprende un ramo superiore 39a ed un ramo inferiore 39b paralleli al comune asse principale “Y-Y†ed estendentisi per l’intera lunghezza del cestello 35. Quando gli elementi di supporto 36 si trovano sul ramo superiore 39a essi accolgono in proprie sedi 41 le strutture anulari di ancoraggio 6. La cinghia 39, le pulegge 40 ed il motore 37 costituiscono dispositivi per movimentare le strutture anulari di ancoraggio 6 lungo il comune asse principale “Y-Y†.
Ciascuna struttura anulare di ancoraggio 6 poggia nella rispettiva sede 41 in corrispondenza di una propria porzione radialmente interna e risulta pertanto appesa all’elemento di supporto 36. Ciascun elemento di supporto 36 presenta elementi di riscontro 42 che, insieme alle sedi 41, mantengono ad una distanza predefinita una dall’altra le strutture anulari di ancoraggio 6 lungo il comune asse principale “Y-Y†.
I dispositivi di movimentazione 37, 39, 40 e gli elementi di supporto 36 sono montati su un telaio 43 a sua volta montato sulla porzione radiale 34 tramite una guida che ne permette la traslazione lungo una direzione radiale parallela al comune asse principale “Y-Y†. In questo modo, il cestello 35a, 35b (comprendente il telaio 43, i dispositivi di movimentazione 37, 39, 40 e gli elementi di supporto 36) può essere parzialmente estratto dal supporto ruotabile 23 della rispettiva giostra 22a, 22b.
Come si può notare dalle figure 2 e 4, i cestelli 35a e le porzioni radiali 34 delle giostre superiori 22a presentano una estensione radiale (parallela al comune asse principale “Y-Y†) minore dell’estensione radiale dei cestelli 35b e delle porzioni radiali 34 delle giostre inferiori 22b.
In accordo con il processo ed il metodo secondo l’invenzione e con riferimento alla figura 1, i cestelli 35a, 35b rivolti verso il dispositivo di manipolazione 23 (ovvero appartenenti alla prima serie “F1†) si trovano in una zona di lavoro 44 mentre i cestelli 35a, 35b rivolti dalla parte opposta (ovvero appartenenti alla seconda serie “F2†) sono posizionati in una zona di carico 45 a cui ha accesso un operatore “W†.
Il braccio antropomorfo “R†à ̈ in grado di prelevare ogni struttura anulare di ancoraggio 6 che si trova sull’estremità terminale 38 di ogni cestello 35a, 35b situato nella zona di lavoro 44 (ovvero della prima serie “F1†) sia che la giostra 22a, 22b si trovi nella propria prima che nella propria seconda posizione (ovvero nello spazio di manovra 33).
Il braccio antropomorfo “R†si posiziona, per afferrare la struttura anulare di ancoraggio 6, presso una singola zona di prelievo 46 del cestello 35a, 35b invariante al variare delle caratteristiche (dimensioni ed elementi che lo compongono) delle strutture anulari di ancoraggio 6. Come visibile in figura 5, tale singola zona di prelievo 46 à ̈ situata presso l’elemento di supporto 36 che sorregge la struttura anulare di ancoraggio 6 radialmente più esterna del cestello 35a, 35b, ovvero quella che si trova sull’estremità terminale 38. Il braccio antropomorfo “R†afferra tale struttura anulare di ancoraggio 6 presso una sua porzione posta poco al di sopra dell’elemento di supporto 36 da cui à ̈ sostenuta. Ogni volta che viene prelevata una struttura anulare di ancoraggio 6 da un cestello 35a, 35b, il motore 37 sposta di un passo (corrispondente all’ingombro di un elemento di supporto 36) gli elementi di supporto 36 verso l’estremità terminale 38 per portare una successiva struttura anulare di ancoraggio 6 nella zona di prelievo 46.
In corrispondenza di ogni coppia di giostre 22a, 22b sovrapposte (montate su un medesimo albero verticale 24) il braccio antropomorfo “R†va a prendere le strutture anulari di ancoraggio 6 in quattro punti di prelievo posti a tre diverse quote di prelievo: un primo punto corrispondente alla zona di prelievo 46 del cestello 35a della giostra superiore 22a posto nella propria prima posizione sollevata; un secondo punto corrispondente alla zona di prelievo 46 del cestello 35a della giostra superiore 22a posto nella propria seconda posizione abbassata; un terzo punto corrispondente alla zona di prelievo 46 del cestello 35b della giostra inferiore 22b posto nella propria prima posizione abbassata; un quarto punto corrispondente alla zona di prelievo 46 del cestello 35b della giostra inferiore 22b posto nella propria seconda posizione sollevata. Poiché i cestelli 35a e le porzioni radiali 34 delle giostre superiori 22a presentano una estensione radiale minore dell’estensione radiale dei cestelli 35b e delle porzioni radiali 34 delle giostre inferiori 22b, il secondo punto non coincide con il quarto punto pur essendo posti alla medesima quota.
Mentre il dispositivo di manipolazione “M†preleva le strutture anulari di ancoraggio 6 e le porta nella macchina formazione talloni 20, i cestelli 35a, 35b vuoti situati nella zona di carico 45 possono essere riempiti, ad esempio dal un operatore “W†, con altre strutture anulari di ancoraggio 6. Per eseguire il caricamento, il telaio 43 viene fatto scorrere sul supporto ruotabile 23 e viene estratto dalla batteria 22 in modo da poter accedere agevolmente al cestello 35a, 35b. Le strutture anulari di ancoraggio 6 sono quindi caricate sulla parte di telaio 43 che porta la cinghia 39 e gli elementi di supporto 36, fino a disporle ciascuna in una rispettiva sede 41. Preferibilmente, durante il caricamento, la giostra 22a, 22b a cui appartiene il cestello 35a, 35b viene posizionata nella propria seconda posizione, ovvero nello spazio di manovra 33, in cui si trova ad un’altezza ergonomica per l’operatore “W†ovvero comoda per eseguire il caricamento manuale. In tale posizione ergonomica, il cestello 35a, 35b à ̈ posizionato ad un’altezza media (media tra il punto più alto e quello più basso del cestello) compresa tra circa 100 cm e 150 cm. Terminato il caricamento, l’operatore “W†inserisce di nuovo il cestello 35a, 35b tra i ranghi della batteria 22.
Quando un cestello 35a, 35b situato nella zona di lavoro 44 rimane vuoto, la giostra 22a, 22b a cui appartiene viene dapprima portata nello spazio di manovra 33 (sollevandola o abbassandola), poi ruotata di 180° in modo da invertire la posizione dei propri cestelli 35a, 35b e portare il cestello 35a, 35b precedentemente caricato dalla zona di carico 45 a quella di lavoro 44, ed infine riportata tra i ranghi della propria fila (abbassandola o sollevandola). Il cestello 35a, 35b vuoto si trova nella zona di carico 45 e può pertanto essere di nuovo caricato. Ogni rotazione di 180° sposta un cestello 35a, 35b della prima serie “F1†nella seconda serie “F2†e viceversa.
Preferibilmente, l’apparato 21 comprende una unità di controllo che gestisce i movimenti delle giostre 22a, 22b in base ad una logica di controllo ed in coordinamento con il resto dell’impianto 1. Ad esempio, nel caso rimangano vuoti contemporaneamente due cestelli 35a, 35b posti nella zona di lavoro 44, l’unità di controllo provvede a selezionare, portare nello spazio di manovra 33 e ruotare la giostra 22a, 22b le cui giostre adiacenti 22a, 22b hanno meno probabilità di esaurire le strutture anulari di ancoraggio 6 dei rispettivi cestelli 35a, 35b posti nella zona di lavoro 44.

Claims (41)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato per controllare la gestione di strutture anulari di ancoraggio (6) in una stazione di lavorazione (14) per il confezionamento di pneumatici per ruote di veicoli, comprendente: una batteria (22) di giostre (22a, 22b) reciprocamente accostate, ciascuna di dette giostre (22a, 22b) portando almeno due cestelli (35a, 35b), ciascuno atto ad accogliere una pluralità di strutture anulari di ancoraggio (6); un dispositivo di manipolazione (M) per prelevare le strutture anulari di ancoraggio (6) dai cestelli (35a, 35b) e rilasciare dette strutture anulari di ancoraggio (6) alla stazione di lavorazione (14); in cui, tramite una rotazione della rispettiva giostra (22a, 22b), ogni cestello (35a, 35b) à ̈ mobile tra una zona di lavoro (44), posta di fronte al dispositivo di manipolazione (M), ed una zona di carico (45) rivolta dalla parte opposta rispetto al dispositivo di manipolazione (M).
  2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui ogni giostra (22a, 22b) à ̈ mobile tra una prima posizione in cui à ̈ disposta tra due giostre adiacenti (22a, 22b) ed una seconda posizione, in cui à ̈ estratta dalla batteria (22) e può ruotare senza interferire con le altre giostre (22a, 22b).
  3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui la batteria (22) comprende due file di giostre (22a, 22b); tra dette due file essendo delimitato uno spazio di manovra (33) atto ad accogliere ogni giostra (22a, 22b).
  4. 4. Apparato secondo la rivendicazione 3, in cui le giostre (22a, 22b) delle due file sono abbinate a coppie.
  5. 5. Apparato secondo la rivendicazione 4, in cui la distanza tra le due file à ̈ sostanzialmente pari all’ingombro di una delle giostre (22a, 22b).
  6. 6. Apparato secondo la rivendicazione 3, in cui le file sono disposte in orizzontale.
  7. 7. Apparato secondo la rivendicazione 6, in cui ogni giostra (22a, 22b) Ã ̈ ruotabile attorno ad un asse verticale (X-X).
  8. 8. Apparato secondo la rivendicazione 3, in cui, quando una giostra (22a, 22b) à ̈ nello spazio di manovra (33), i propri cestelli (35a, 35b) si trovano ad un’altezza ergonomica, per il caricamento manuale delle strutture anulari di ancoraggio (6).
  9. 9. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui ogni giostra (22a, 22b) comprende un supporto ruotabile (23) attorno ad un albero verticale (24).
  10. 10. Apparato secondo la rivendicazione 9, in cui ogni albero verticale (24) porta una giostra inferiore (22b) ed una giostra superiore (22a).
  11. 11. Apparato secondo la rivendicazione 9, in cui il supporto ruotabile (23) à ̈ traslabile lungo l’albero verticale (24).
  12. 12. Apparato secondo la rivendicazione 9, in cui il supporto ruotabile (23) porta due cestelli (35a, 35b) posti in posizioni diametralmente opposte rispetto all’albero verticale (24).
  13. 13. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui le strutture anulari di ancoraggio (6) di ogni cestello (35a, 35b) sono reciprocamente affiancate e coassiali ad un comune asse principale (Y-Y).
  14. 14. Apparato secondo la rivendicazione 13, in cui ogni cestello (35a, 35b) presenta una singola zona di prelievo (46) delle strutture anulari di ancoraggio (6).
  15. 15. Apparato secondo la rivendicazione 14, in cui detta singola zona di prelievo (46) à ̈ posta ad un’estremità terminale (38) del rispettivo cestello (35a, 35b).
  16. 16. Apparato secondo la rivendicazione 15, in cui detta singola zona di prelievo (46) Ã ̈ invariante al variare delle caratteristiche delle strutture anulari di ancoraggio (6).
  17. 17. Apparato secondo la rivendicazione 16, in cui ogni cestello (35a, 35b) comprende dispositivi (37, 39, 40) per movimentare le strutture anulari di ancoraggio (6) lungo l’asse principale (Y-Y) e verso la zona di prelievo (46).
  18. 18. Apparato secondo la rivendicazione 13, in cui ogni giostra (22a,22b) comprende un supporto ruotabile (23) attorno ad un albero verticale (24); in cui il supporto ruotabile (23) porta due cestelli (35a, 35b) posti in posizioni diametralmente opposte rispetto all’albero verticale (24); in cui gli assi principali (Y-Y) dei cestelli (35a, 35b) si sviluppano dall’albero verticale (24) lungo direzioni radiali.
  19. 19. Apparato secondo la rivendicazione 18, in cui ogni cestello (35a, 35b) presenta una singola zona di prelievo (46) delle strutture anulari di ancoraggio (6) disposta su un’estremità radialmente esterna della giostra (22a, 22b).
  20. 20. Apparato secondo la rivendicazione 18, in cui ogni cestello (35a, 35b) Ã ̈ almeno parzialmente estraibile dal rispettivo supporto ruotabile (23) lungo una direzione radiale.
  21. 21. Apparato secondo la rivendicazione 18, in cui ogni albero verticale (24) porta una giostra inferiore (22b) ed una giostra superiore (22a) ed in cui i cestelli (35b) della giostra inferiore (22b) presentano una estensione radiale maggiore dell’estensione radiale dei cestelli (35a) della giostra superiore (22a).
  22. 22. Processo per confezionare pneumatici per ruote di veicoli comprendente: disporre una batteria (22) di giostre (22a, 22b) reciprocamente accostate, ciascuna di dette giostre (22a, 22b) portando almeno due cestelli (35a, 35b) atti ad accogliere una pluralità di strutture anulari di ancoraggio (6); disporre almeno un tamburo di confezione (11) associato ad una stazione di lavorazione (14) predisposto a ricevere coppie di strutture anulari di ancoraggio (6) durante la lavorazione di un pneumatico in formazione; in cui l’alimentazione delle strutture anulari di ancoraggio (6) a detta stazione di lavorazione (14) comprende: caricare le strutture anulari di ancoraggio (6) nei cestelli (35a, 35b) disposti in una zona di carico (45) rivolta dalla parte opposta rispetto alla stazione di lavorazione (14); ruotare le giostre (22a, 22b) portanti i cestelli (35a, 35b) caricati fino a disporli in una zona di lavoro (44) affacciata alla stazione di lavorazione (14); prelevare, mediante un dispositivo di manipolazione (M), le strutture anulari di ancoraggio (6) dai cestelli (35a, 35b) disposti nella zona di lavoro (44) e rilasciare dette strutture anulari di ancoraggio (6) alla stazione di lavorazione (14).
  23. 23. Processo secondo la rivendicazione 22, in cui, prima di essere ruotata, ogni giostra (22a, 22b) viene estratta da una rispettiva fila della batteria (22) e portata in uno spazio di manovra.
  24. 24. Processo secondo la rivendicazione 23, in cui ogni giostra di una fila di giostre inferiori (22b) viene estratta sollevandola.
  25. 25. Processo secondo la rivendicazione 23 o 24, in cui ogni giostra di una fila di giostre superiori (22a) viene estratta abbassandola.
  26. 26. Processo secondo la rivendicazione 22, in cui detto ruotare le giostre (22a, 22b) Ã ̈ compiuto attorno ad un asse verticale (X-X).
  27. 27. Processo secondo la rivendicazione 22, in cui strutture anulari di ancoraggio (6) sono caricate in almeno uno dei cestelli (35a, 35b) disposti nella zona di carico (45) in contemporanea con il prelievo di altre strutture anulari di ancoraggio (6) da cestelli (35a, 35b) disposti nella zona di lavoro (44).
  28. 28. Processo secondo la rivendicazione 22, in cui, mentre i cestelli (35a, 35b) caricati sono portati dalla zona di carico (45) alla zona di lavoro (44), cestelli (35a, 35b) vuoti sono portati dalla zona di lavoro (44) alla zona di carico (45).
  29. 29. Processo secondo la rivendicazione 22, in cui la rotazione comprende: invertire le posizioni dei cestelli (35a, 35b) di una medesima giostra (22a, 22b) tra la zona di carico (45) e la zona di lavoro (44).
  30. 30. Processo secondo la rivendicazione 29, in cui l’inversione delle posizioni avviene tramite una rotazione di 180° di detta giostra (22a, 22b).
  31. 31. Processo secondo la rivendicazione 22, in cui le strutture anulari di ancoraggio (6) dei cestelli (35a, 35b) posti nella zona di lavoro (45) sono avanzate lungo una direzione radiale della giostra (22a, 22b) per portarle una alla volta in una zona di prelievo (46) del rispettivo cestello (35a, 35b).
  32. 32. Processo secondo la rivendicazione 22, in cui il dispositivo di manipolazione (M) preleva le strutture anulari di ancoraggio (6) afferrandole in una zona di prelievo (46) di ogni cestello (35a, 35b) invariante al variare della tipologia delle strutture anulari di ancoraggio (6).
  33. 33. Processo secondo la rivendicazione 23, in cui il dispositivo di manipolazione (M) preleva le strutture anulari di ancoraggio (6) sia dai cestelli (35a, 35b) delle giostre (22a, 22b) poste nella rispettiva fila che dai cestelli (35a, 35b) delle giostre (22a, 22b) poste nello spazio di manovra (33).
  34. 34. Processo secondo la rivendicazione 22, in cui, prima di caricare i cestelli (35a, 35b) disposti nella zona di carico (45), detti cestelli (35a, 35b) sono parzialmente estratti dalla rispettiva giostra (22a, 22b) lungo una direzione radiale.
  35. 35. Metodo per controllare la gestione di strutture anulari di ancoraggio in un processo per confezionare pneumatici per ruote di veicoli, comprendente: i) disporre almeno una prima serie (F1) di cestelli (35a, 35b) di fronte ad una stazione di lavorazione (14) predisposta a ricevere strutture anulari di ancoraggio (6) durante la lavorazione di un pneumatico in formazione; ii) disporre almeno una seconda serie (F2) di cestelli (35a, 35b) posta posteriormente alla prima serie di cestelli (35a, 35b) rispetto alla stazione di lavorazione (14); iii) prelevare almeno una struttura anulare di ancoraggio (6) da almeno un primo cestello (35a, 35b) della prima serie (F1) e trasferirla nella stazione di lavorazione (14) mentre almeno un secondo cestello (35a, 35b) della seconda serie (F2) viene caricato con almeno una struttura anulare di ancoraggio (6); iv) scambiare simultaneamente la posizione di detto almeno un primo cestello (35a, 35b) con quella di detto almeno un secondo cestello (35a, 35b); v) ripetere le azioni iii) e iv).
  36. 36. Metodo secondo la rivendicazione 35, in cui viene prelevata ogni struttura anulare di ancoraggio (6) presente in detto almeno un primo cestello (35a, 35b) della prima serie (F1) mentre detto almeno un secondo cestello (35a, 35b) della seconda serie (F2) Ã ̈ completamente caricato con altre strutture anulari di ancoraggio (6).
  37. 37. Metodo secondo la rivendicazione 35, in cui detto almeno un primo cestello (35a, 35b) e detto almeno un secondo cestello (35a, 35b) sono adiacenti.
  38. 38. Metodo secondo la rivendicazione 35, in cui una prima serie (F1) di cestelli superiori (35a) Ã ̈ disposta sopra una prima serie (F1) di cestelli inferiori (35b) ed una seconda serie (F2) di cestelli superiori (35a) Ã ̈ disposta sopra una seconda serie (F2) di cestelli inferiori (35b).
  39. 39. Metodo secondo la rivendicazione 38, in cui lo scambio avviene tra cestelli superiori (35a) o tra cestelli inferiori (35b).
  40. 40. Metodo secondo la rivendicazione 35, comprendente: portare una struttura anulare di ancoraggio (6) alla volta presso una zona di prelievo (46) dell’almeno un primo cestello (35a, 35b) della prima serie (F1).
  41. 41. Metodo secondo la rivendicazione 35, in cui le strutture anulari di ancoraggio (6) sono prelevate afferrandole in una zona di prelievo (46) di ogni cestello (35a, 35b) invariante al variare della tipologia di dette strutture anulari di ancoraggio (6).
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