ITMI20120334A1 - Ramponi tecnici - Google Patents
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Description
Titolo : RAMPONI TECNICI
Descrizione
La presente invenzione riguarda dei ramponi, in particolare dei ramponi tecnici.
I ramponi sono attrezzi ampiamente noti a chi pratica attività alpinistica. Essi vengono utilizzati sia per la progressione su neve compatta o ghiacciata che per applicazioni estreme quali la salita di cascate di ghiaccio e misto (ghiaccio e roccia). Esistono pertanto vari tipi di ramponi, a dieci, a dodici o a più punte. Per l’utilizzo su pendii ghiacciati molto ripidi, i ramponi presentano due o più punte disposte in orizzontale o in posizione lievemente angolata in corrispondenza della porzione frontale.
I ramponi universali sono costituiti da punte metalliche che vengono mantenute solidali agli scarponi grazie ad un intreccio di cinghie che sono poi strette da una o più fibbie. Sebbene questi ramponi siano caratterizzati da una notevole flessibilità , grazie al fatto di essere snodati tra la parte anteriore e quella posteriore, essi richiedono un’attenta regolazione sullo scarpone, con le allacciature delle cinghie che devono essere chiuse e poi nuovamente regolate dopo alcuni minuti di marcia, in quanto tendono naturalmente ad assestarsi e ad allentarsi.
I ramponi a struttura verticale più moderni sono invece costituiti da una piastra metallica forata da cui si sviluppano verso il basso le punte. Essi spesso sono dotati di attacco rapido e comprendono frontalmente un elemento in acciaio destinato a porsi nel corrispondente incavo degli scarponi da ghiaccio a suola rigida e, nella parte posteriore, un meccanismo a scatto per il loro fissaggio. Per tali caratteristiche, questi ramponi sono molto più pratici da indossare di quelli tradizionali, ma, a causa della loro maggiore rigidità , richiedono che lo scarpone abbia una suola predisposta.
Inoltre, i ramponi rigidi garantiscono un’elevata stabilità laterale ma mal si adattano a calzature con curvatura della suola (rullata) molto accentuata. La possibilità di flessione del rampone rispetto al piano in cui giace à ̈ infatti fortemente limitata se non esclusa.
Sono anche noti dei ramponi articolati, in cui il puntale e la porzione di tacco sono uniti da un elemento di giunzione. Sebbene questi ramponi siano dotati di elevata flessibilità nonché versatilità e velocità di regolazione, essi hanno lo svantaggio che la battuta con la parte frontale non scarica uniformemente su tutto il rampone a causa della mancanza di rigidità dell’elemento di giunzione.
Un altro problema comune a tutti i ramponi, rigidi o articolati, siano essi dotati di attacco rapido o tradizionale, che si evidenzia nel caso di progressione su terreno fortemente in pendenza e/o particolarmente compatto, quale ad esempio una cascata di ghiaccio, à ̈ il fatto che il rampone tende a slittare all’indietro quando l’utilizzatore percuote con energia le punte anteriori per farle penetrare nel ghiaccio.
Il problema che sta alla base della presente invenzione à ̈ quindi quello di mettere a disposizione dei ramponi che superino gli inconvenienti sopra enunciati.
Tale problema viene risolto dai ramponi come delineati nelle annesse rivendicazioni, le cui definizioni formano parte integrante della presente invenzione.
Un oggetto dell’invenzione à ̈ pertanto un rampone a struttura flessibile, in modo da renderlo adattabile a scarponi di diversa curvatura di suola (rullata) e che quindi sia di utilizzo sostanzialmente universale, che mantenga una elevata flessibilità in pianta e che sia dotato viceversa di rigidità rispetto ai movimenti laterali della porzione posteriore rispetto a quella anteriore.
Un ulteriore oggetto dell’invenzione à ̈ un rampone che sia facilmente affrancabile ad uno scarpone da alpinismo e che prevenga l’arretramento o qualsiasi spostamento anche minimo del rampone rispetto alla suola anche durante una progressione su percorso in forte pendenza che obbliga a battute o forti torsioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di una versione realizzativa preferita, fatta qui di seguito a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento alle seguenti figure, in cui:
Figura 1 rappresenta una vista in esploso di un rampone dell’invenzione;
Figura 2 rappresenta una vista in pianta dal basso del rampone di figura 1;
Figura 3 rappresenta una vista laterale del rampone dell’invenzione;
Figura 4 rappresenta una vista laterale del rampone dell’invenzione applicato ad uno scarpone da alpinismo;
Figura 5 rappresenta una vista in pianta dal basso in trasparenza di un particolare del rampone dell’invenzione, secondo una diversa forma di realizzazione;
Figura 6 rappresenta una vista prospettica schematica di un particolare del rampone dell’invenzione.
Con riferimento alle figure, il rampone dell’invenzione, indicato nel suo complesso con il numero 1, comprende un elemento plantare anteriore 2 ed un elemento plantare posteriore 3, associati in modo regolabile.
L’elemento plantare anteriore 2, destinato a sorreggere la parte anteriore della suola dello scarpone, comprende una piastra 4 ripiegata verso il basso e modellata a formare una pluralità di punte 5 rivolte verso il basso ed una pluralità di punte 5’ rivolte frontalmente. Il numero, la forma e le dimensioni di tali punte, così come la presenza o meno delle punte 5’ frontali, à ̈ sostanzialmente convenzionale e dipende dal tipo di rampone che si vuole ottenere. La forma di realizzazione mostrata nelle figure a titolo esemplificativo à ̈ un rampone utilizzabile in progressioni su percorso ad elevata pendenza, in particolare su cascate di ghiaccio o percorsi di misto roccia e ghiaccio.
In particolare, la piastra 4 comprende una porzione piana 4b e due porzioni ripiegate laterali 4a, ognuna delle quali ha un profilo sostanzialmente ad arco comprendente due punte 5 terminali ed un profilo arcuato di raccordo 12 comprendente una pluralità di denti 12a. Ognuna delle due porzioni ripiegate laterali 4a comprende uno o più fori 13 allineati con i fori 13 della porzione laterale opposta. Tali fori sono atti a ricevere le estremità di un elemento di ancoraggio 14 del rampone 1 alla punta dello scarpone S, come mostrato in figura 4.
L’elemento di ancoraggio 14 à ̈ costituito da una barra ripiegata ad anello aperto, in modo tale che le due estremità 14a, 14b siano affacciate ad una distanza reciproca minore della distanza che separa i fori 13 contrapposti. In questo modo, sfruttando le proprietà elastiche conferite all’elemento di ancoraggio 14 dalla sua forma e dal materiale, tipicamente acciaio o lega di alluminio, con cui à ̈ realizzato, tale elemento di ancoraggio 14 può essere allargato per l’introduzione in due fori 13 contrapposti, per poi richiudersi elasticamente serrandosi all’interno dei rispettivi fori 13.
Tipicamente, le punte 5’ frontali sono in numero di due, ma à ̈ possibile prevedere una o più punte 5†aggiuntive che possono essere montate sul rampone a seconda delle esigenze. A tal fine, la porzione frontale della piastra 4 comprenderà una linguetta 6 rivolta verso il basso cui la punta 5†aggiuntiva potrà essere fissata con una vite 7. La punta 5†à ̈ dotata di un foro filettato 8, per cui la vite 7 viene fatta passare attraverso il foro 8’ nella linguetta 6, quindi viene avvitata nel foro filettato 8 della punta 5†senza bisogno di una madrevite.
Analogamente, la punta 5†aggiuntiva può essere fissata ad una delle punte 5’, per mezzo del rispettivo foro 8’.
La punta 5†aggiuntiva comprende inoltre una porzione distale 9 che termina con una sede 10 conformata a C. La porzione distale 9 à ̈ destinata ad interferire a incastro con una corrispondente sede 11 posta sul corpo della piastra 4, in modo da conferire una maggiore stabilità alla punta 5†una volta che questa sia stata fissata alla linguetta 6 o alle punte 5’, impedendone sia un’oscillazione laterale che un movimento verso l’alto o verso il basso.
La punta 5†comprende inoltre un profilo dentato 18 rivolto verso il basso, in modo da migliorare la presa sul ghiaccio.
La piastra 4 comprende una serie di aperture 15, 15’, 15†sulla sua porzione piana 4b, in modo da alleggerire la struttura del rampone.
La porzione posteriore della piastra 4 comprende una sede guida 16 posizionata in corrispondenza della faccia inferiore della porzione piana 4b della piastra 4, la cui funzione apparirà chiara nel seguito della presente descrizione. Tale sede guida 16, come mostrato nelle figure, può essere realizzata mediante un ripiegamento verso il basso di due lembi opposti 4c, 4d della piastra 4, il lembo 4c in corrispondenza dell’estremità posteriore della piastra 4 ed il lembo 4d in corrispondenza del lato posteriore dell’apertura 15, e mediante la realizzazione di due fessure orizzontali 17 collimate, una su ognuno dei lembi 4c, 4d.
Sebbene la forma realizzativa sopra descritta per la sede guida 16 sia la più facilmente realizzabile e quella che permette di mantenere il peso del rampone il più leggero possibile (limitando al massimo l’utilizzo di materiale), la sede guida 16 potrebbe anche essere costituita da un unico canale piatto 19 (figura 5) fissato al di sotto della porzione piana 4b della piastra 4, ad esempio per saldatura.
In altre forme di realizzazione, la sede guida 16 può anche essere costituita da due rotaie distanziate con sede a C o da due anelli o guide separate.
In tutte le forme realizzative della sede guida 16, à ̈ tuttavia preferibile che le dimensioni della sede 16, in termini di larghezza “l†tra le estremità laterali, spessore “s†e profondità “p†tra apertura di ingresso ed apertura di uscita della sede, cioà ̈ tra le estremità longitudinali (figura 6), siano comprese in intervalli di rapporti definiti, in particolare “l†/†s†>5 e/o “l†/†p†<3, più preferibilmente “l†/†p†<1,5, ancora più preferibilmente ≤1,3.
La porzione posteriore della piastra 4 comprende inoltre un foro 28 posto sulla porzione piana 4b in corrispondenza della sede guida 16, la cui funzione apparirà chiara nel seguito.
L’elemento plantare posteriore 3 comprende anch’esso una piastra 20 ripiegata a formare una pluralità di punte 21, 21’.
La piastra 20 comprende un organo di collegamento 20a, destinato ad inserirsi in modo scorrevole all’interno della sede guida 16 dell’elemento plantare anteriore 2, ed una porzione di tacco 20b.
In una forma di realizzazione, l’organo di collegamento 20a à ̈ laminare ed à ̈ ad esempio conformato a linguetta. Con il termine “linguetta†o “laminare†si intende sia una lamina unica, piena o presentante aperture, che una doppia o tripla lamina, con la condizione che la larghezza totale dell’organo di collegamento 20a sia sostanzialmente coincidente con la larghezza “l†della sede guida 16.
In una diversa forma di realizzazione, non mostrata nelle figure, l’organo di collegamento 20a à ̈ costituito da una coppia di barre flessibili parallele, ad esempio barre a sezione circolare, distanziate ad una distanza sostanzialmente coincidente con la larghezza “l†della sede guida 16. In questo caso, la sede guida 16 potrà comprende due rotaie con sezione a C distanziate a detta distanza “l†oppure due guide separate da detta distanza “l†ed atte a permettere lo scorrimento longitudinale delle suddette barre.
La porzione di tacco 20b comprende a sua volta una porzione piana posteriore 22 raccordata a gradino ad un organo di collegamento 20a – che in una forma preferita dell’invenzione à ̈ realizzato di pezzo con la porzione piana posteriore 22 - tramite una alzata 23. In questo modo la superficie superiore del rampone dell’invenzione ricalca il profilo della suola di uno scarpone S e l’alzata 23 forma una superficie di arresto per il tacco dello scarpone (figura 4), impedendone l’arretramento o lo spostamento anche quando l’utilizzatore batte di punta il rampone contro il ghiaccio.
Sulla superficie laterale di due punte 21 contrapposte sono praticati dei fori 24 atti a ricevere le estremità di un elemento di ancoraggio 25 del rampone 1 al tacco dello scarpone S, come mostrato in figura 4.
L’elemento di ancoraggio 25, analogamente all’elemento di ancoraggio 14 descritto sopra, à ̈ costituito da una barra ripiegata ad anello aperto, in modo tale che le due estremità 25a, 25b siano affacciate ad una distanza reciproca minore della distanza che separa i fori 24 contrapposti. In questo modo, sfruttando le proprietà elastiche conferite all’elemento di ancoraggio 25 dalla sua forma e dal materiale, tipicamente ferro o acciaio, con cui à ̈ realizzato, tale elemento di ancoraggio 25 può essere allargato per l’introduzione in due fori 24 contrapposti, per poi richiudersi elasticamente serrandosi all’interno dei rispettivi fori 24. Una leva 40 in plastica di tipo convenzionale funge da elemento di connessione regolabile che si interpone tra l’apposito intaglio dello scarpone e l’elemento di ancoraggio 25.
La piastra 20 presenta una o più aperture 26, 26’, 26†in modo da alleggerire la struttura del rampone 1.
L’organo di collegamento 20a della piastra 20 ha forma e dimensioni sostanzialmente coincidenti con quelle della sede guida 16, in modo da inserirsi nella sede 16 con il minimo gioco.
L’organo di collegamento 20a comprende inoltre una pluralità di fori 27 allineati longitudinalmente, destinati a mettersi a registro con il foro 28 della porzione piana 4b dell’elemento plantare anteriore 2, quando l’organo 20a viene inserito a scorrimento nella sede guida 16. Un sistema convenzionale di bloccaggio, quale ad esempio un sistema vite-madrevite 29-29’, permette il bloccaggio dell’elemento plantare posteriore 3 in una posizione relativa rispetto all’elemento plantare anteriore 2 determinata dal foro 27 che verrà messo a registro con il foro 28. In questo modo à ̈ possibile regolare la lunghezza del rampone 1 per adattarlo a diverse misure di scarponi.
In forme di realizzazione, potranno essere predisposte due file parallele di fori 27, in cui i fori sono disposti in modo sfalsato. Corrispondentemente, sulla porzione piana 4b dell’elemento plantare anteriore 2 saranno previsti due fori 28 distanziati alla stessa distanza esistente tra le due file di fori 27. In questo modo si potrà ottenere una regolazione più fine della posizione relativa tra elemento plantare posteriore 3 ed elemento plantare anteriore 2.
Come si può notare dalla vista in pianta di figura 2, l’asse longitudinale della sede guida 16 non à ̈ parallelo all’asse principale X della porzione plantare anteriore 2, ma à ̈ incidente con esso sul piano della porzione piana 4b in modo tale che, quando l’elemento plantare posteriore 3 à ̈ associato all’elemento plantare anteriore 2 a formare il rampone 1, l’asse principale Y dell’elemento plantare posteriore 3 forma con detto asse X un angolo ottuso, tipicamente maggiore di 150°, preferibilmente di circa 170°, e il vertice di detto angolo ottuso à ̈ posizionato esternamente all’elemento plantare anteriore 2. Questo particolare fornisce una grande versatilità del trovato, in grado di coprire un elevatissimo intervallo di misure di suole più o meno asimmetriche. In questo modo infatti il rampone 1 ha una forma anatomica che segue la conformazione della pianta del piede. In questo caso, il rampone 1 non sarà ambidestro, ma una coppia di ramponi secondo l’invenzione dovrà comprendere un rampone destro ed un rampone sinistro.
Il rampone dell’invenzione à ̈ tipicamente realizzato in acciaio o altro metallo di spessore e caratteristiche elastiche tali da garantire un’elevata flessibilità unita a resistenza. Preferibilmente, il rampone à ̈ realizzato in un acciaio inossidabile ultra-leggero del tipo commercializzato dalla Sandvik sotto il nome Sandvik Nanoflex.
Da quanto à ̈ stato sopra descritto, appaiono evidenti i vantaggi del rampone dell’invenzione.
Infatti, il rampone dell’invenzione, pur essendo regolabile in lunghezza in modo da adattarlo a scarponi di diversa misura e forma, mantiene un’elevata flessibilità , così da seguire diverse curvature di suola (rullature). Questa caratteristica à ̈ ottenuta grazie al fatto che l’organo di collegamento 20a dell’elemento plantare posteriore 3 con l’elemento plantare anteriore 2, à ̈ flessibile rispetto al piano del rampone. Allo stesso tempo, i rapporti dimensionali delle sede guida 16 - e quindi dell’organo di collegamento 20a che in essa si inserisce con minimo gioco – sono tali da assicurare una considerevole resistenza alla flessione laterale. Un’elevata profondità “p†della sede guida 16 consente infatti di mantenere un buon contatto tra organo 20a e pareti della sede guida 16, il che si traduce in un gioco minimo tra i due organi, anche se la precisione di lavorazione meccanica delle parti non à ̈ massimizzata. Il rampone può quindi flettersi facilmente rispetto al piano in cui giace, unitamente alla flessione della suola dello scarpone, ma non tende a dislocare lateralmente.
La conformazione a gradino del rampone secondo l’invenzione permette inoltre di creare una superficie di battuta per il tacco, impedendo lo scorrimento o spostamento dello scarpone in avanti qualora la porzione frontale del rampone venga percossa energicamente contro il ghiaccio. Tale conformazione permette inoltre di mantenere una buona aderenza tra suola dello scarpone e superficie del rampone.
La previsione di vari fori 13 e di vari fori 24 per i rispettivi elementi di ancoraggio 14, 25 allo scarpone fornisce un’ulteriore possibilità di adattamento ai diversi tipi di scarpone.
La forma anatomica della pianta del rampone secondo l’invenzione favorisce inoltre un ottimale adattamento dell’attrezzo alla forma dello scarpone, migliorando il comfort per l’utilizzatore e la sicurezza di impiego.
E’ evidente che quella che à ̈ stata descritta à ̈ solo una forma particolare di realizzazione della presente invenzione, cui l’esperto dell’arte sarà in grado di apportare tutte quelle modifiche necessarie per il suo adattamento a particolari condizioni, senza peraltro discostarsi dall’ambito di protezione rivendicato.
Ad esempio, l’elemento plantare posteriore 3 potrà anche non prevedere la conformazione a gradino mostrata nelle figure, ma avere un andamento totalmente planare. In questo caso saranno comunque previsti dei mezzi di arresto, quali uno o più denti, tacche o nervature trasversali, tali da formare una superficie di battuta per il tacco dello scarpone.
In un’altra forma di realizzazione, la modalità di associazione tra le due parti à ̈ invertita, così che la sede 16 à ̈ realizzata sull’elemento plantare posteriore 3, mentre l’organo di collegamento 20a à ̈ realizzato sull’elemento plantare anteriore 2.
Claims (14)
- RIVENDICAZIONI 1. Rampone (1) comprendente un elemento plantare anteriore (2) ed un elemento plantare posteriore (3) associati a formare un piano di appoggio per la suola di uno scarpone (S), caratterizzato dal fatto che l’elemento plantare posteriore (3) comprende una porzione di tacco (20b) ed un organo di collegamento (20a) con detto elemento plantare anteriore (2), in cui la porzione di tacco (20b) comprende una porzione piana posteriore (22) raccordata all’organo di collegamento (20a) tramite mezzi di battuta anteriore del tacco di detto scarpone (S).
- 2. Rampone (1) secondo la rivendicazione 1, in cui la porzione piana posteriore (22) à ̈ raccordata a gradino all’organo di collegamento (20a) tramite una alzata (23).
- 3. Rampone (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto organo di collegamento (20a) Ã ̈ di pezzo con detta porzione di tacco (22).
- 4. Rampone (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui detto elemento plantare anteriore (2) e detto elemento plantare posteriore (3) sono associati in modo regolabile tramite lo scorrimento di detto organo di collegamento (20a) in una sede guida (16) complementare.
- 5. Rampone (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui l’elemento plantare anteriore (2) comprende una piastra (4) ripiegata verso il basso e modellata a formare una pluralità di punte (5) rivolte verso il basso ed opzionalmente una pluralità di punte (5’) rivolte frontalmente.
- 6. Rampone (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui la piastra (4) comprende una porzione piana (4b) e due porzioni ripiegate laterali (4a), ognuna delle quali ha un profilo sostanzialmente ad arco comprendente due punte (5) terminali ed un profilo arcuato di raccordo (12) comprendente una pluralità di denti (12a), ed in cui ognuna delle due porzioni ripiegate laterali (4a) comprende uno o più fori (13) allineati con i fori (13) della porzione laterale opposta, atti a ricevere le estremità di un elemento di ancoraggio (14) del rampone (1) alla punta dello scarpone (S).
- 7. Rampone (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, comprendente una o più punte frontali (5†) aggiuntive che possono essere montate sul rampone a seconda delle esigenze.
- 8. Rampone (1) secondo la rivendicazione 7, in cui la punta (5†) aggiuntiva comprende una porzione distale (9) che termina con una sede (10) conformata a C, destinata ad interferire a incastro con una corrispondente sede (11) posta sul corpo della piastra (4).
- 9. Rampone (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 8, in cui la piastra (4) comprende detta sede guida (16) posizionata in corrispondenza della faccia inferiore della piastra (4).
- 10. Rampone (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui l’elemento plantare posteriore (3) comprende una piastra (20) ripiegata a formare una pluralità di punte (21, 21’), detta piastra (20) comprendendo detto organo di collegamento (20a) e detta porzione di tacco (20b).
- 11. Rampone (1) secondo la rivendicazione 10, in cui la superficie laterale di due punte (21) contrapposte presenta dei fori (24) atti a ricevere le estremità di un elemento di ancoraggio (25) del rampone (1) al tacco dello scarpone (S).
- 12. Rampone (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11, in cui le piastre (4, 20) presentano una o più aperture (15, 15’, 15†; 26, 26’, 26†) in modo da alleggerire la struttura del rampone (1).
- 13. Rampone (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12, in cui l’asse principale (X) dell’elemento plantare anteriore (2) e l’asse principale (Y) dell’elemento plantare posteriore (3) formano nel piano del rampone (1) un angolo ottuso, preferibilmente maggiore di 150°, ed il vertice di detto angolo ottuso à ̈ esterno all’elemento plantare anteriore (2).
- 14. Coppia di ramponi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 13, in cui uno à ̈ destro e l’altro à ̈ sinistro.
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