ITMI20120062U1 - Elemento di arredo - Google Patents

Elemento di arredo

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ITMI20120062U1
ITMI20120062U1 ITMI20120062U ITMI20120062U1 IT MI20120062 U1 ITMI20120062 U1 IT MI20120062U1 IT MI20120062 U ITMI20120062 U IT MI20120062U IT MI20120062 U1 ITMI20120062 U1 IT MI20120062U1
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IT
Italy
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shelf
guide
shelves
furniture
seat
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Inventor
Arch Stefano Bonzano
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Ibl Contract S R L
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Description

DESCRIZIONE
ELEMENTO DI ARREDO
Il presente trovato ha per oggetto un elemento di arredo, particolarmente una libreria ed uno scafale, del tipo precisato nel preambolo della prima rivendicazione.
Come noto, le librerie, gli scaffali e gli altri elementi di arredo in commercio sono costituiti da una struttura portante definente un volume di raccolta all'interno del quale possono essere disposti libri, capi di abbigliamento. In dettaglio, la struttura portante presenta numero variabile di ripiani atti a dividere il volume di raccolta in sottovolumi ed a definire una superficie di appoggio per ciascuno di tali sotto volumi.
I ripiani sono vincolati in maniera irrisolvibile tramite colle o tramite viti.
La tecnica nota sopra citata presenta alcuni importanti inconvenienti.
Un primo importante problema è rappresentato dalla complessità delle operazioni di assemblaggio. In particolare, gli scaffali, le librerie e gli altri elementi di arredo, a causa della presenza di viti, colle e altri elementi similari richiedono complicate, precise e laboriose operazioni di montaggio e, quindi, di un elevato tempo di assemblaggio.
Un altro problema è rappresentato dal fatto che spesso i vari componenti risultano non correttamente posizionati e, ad esempio, i ripiani possono essere non paralleli tra loro o inclinati rispetto al suolo così da definire una non idonea superficie di appoggio.
Ulteriori problemi sono rappresentati dal fatto che esso può essere a ’origine di un degrado del pregio estetico degli elementi di arredo e, inoltre, di un peggioramento della loro stabilità e, portare alla rottura degli stessi elementi.
In questa situazione il compito tecnico alla base del presente trovato è ideare un elemento di arredo, in particolare una libreria ed uno scafale, in grado di ovviare sostanzialmente agli inconvenienti citati.
NeN'ambito di detto compito tecnico è un importante scopo del trovato realizzare un elemento di arredo che sia facile e veloce da assemblare, pur assicurando massima precisione di montaggio.
Un altro importante scopo del trovato è realizzare un elemento di arredo di cui sia semplice modificare la struttura e, quindi, che sia agevolmente adattabile alle esigenze ed ai gusti estetici del cliente.
II compito tecnico e gli scopi specificati sono raggiunti da un elemento di arredo come rivendicato nella annessa Rivendicazione 1.
Esecuzioni preferite sono evidenziate nelle sottorivendicazioni.
Le caratteristiche ed i vantaggi del trovato sono di seguito chiariti dalla descrizione dettagliata di un’esecuzione preferita del trovato, con riferimento agli uniti disegni, nei quali:
la Fig. 1 mostra un elemento di arredo secondo il trovato;
la Fig. 2 illustra una porzione in sezione dell’elemento di arredo;
la Fig. 3 schematizza l’assemblaggio di un elemento di arredo secondo il trovato; e
la Fig. 4 riporta un possibile incastro reciproco di due componenti dell’elemento di arredo.
Con riferimento alle Figure citate, l’elemento di arredo secondo il trovato è globalmente indicato con il numero 1.
In particolare, esso è costituibile da una libreria, uno scaffale o altro mobile, realizzabile in legno, materiale polimerico o metallo, presentante una serie di ri piani e/o mensole sostanzialmente orizzontali, ossia sostanzialmente paralleli al suolo/pavimento, così da potervi appoggiare e riporre oggetti vari come, ad esempio, libri, soprammobili o merci in esposizione o vendita. Più in particolare, l’elemento di arredo 1 è una libreria, uno scaffale o altro mobile di tipo aperto e, pertanto, privo di porte e/o sportelli così da avere sempre libero accesso agli oggetti poggiati su di esso.
L’elemento di arredo 1 comprende un pannello portante 2 sostanzialmente a parete e definente una superficie di battuta 2a, ossia una superficie contro cui gli oggetti vanno a battuta quando disposti sull’elemento di arredo 1 ; ed almeno un ripiano atto ad essere vincolato al pannello portante 2 ed a definire una superficie di sostegno in grado di evitare la caduta di detti oggetti. In particolare, nell’elemento di arredo 1 possono essere individuati almeno un primo ripiano 3 ed almeno un secondo ripiano 4 atto ad essere vincolato al primo ripiano 3. In dettaglio, la superficie 2a ha una direzione di sviluppo che può essere sia orizzontale, sia verticale sia obliqua o, in ulteriore alternativa, presentare una forma piana qualsiasi. Preferibilmente, quando il pannello è vincolato alla parete 10, la superficie di battuta 2a ha una direzione di sviluppo almeno in prevalenza verticale e, preferibilmente, una direzione di sviluppo verticale.
Il pannello portante 2 è atto ad essere vincolato ad una parete 10, un muro o altro elemento di sostegno così che la superficie di battuta 2a sia sostanzialmente verticale e, quindi, perpendicolare al suolo/pavimento.
Pertanto, l’elemento di arredo 1 comprende, oltre ai suddetti componenti, una struttura di aggancio 5 costituibile da un’intelaiatura, realizzabile attraverso profilati, vincolata solidamente al pannello 2.
II vincolo tra l’elemento di arredo 1 e la parete 10 e, quindi, tra la struttura di aggancio 5 e la parete 10 è, preferibilmente realizzato, tramite un semplice appoggio e parziale incastro. A tal fine, la struttura di aggancio 5 presenta almeno un primo corpo di appoggio 5a ed almeno un secondo corpo di appoggio 5b atti ad essere vincolati solidalmente rispettivamente alla parete 10 e al pannello portante 2 ed ad impegnarsi reciprocamente realizzando detto appoggio.
I corpi di appoggio 5a e 5b sono costituiti da due profilati sostanzialmente paralleli tra loro e, preferibilmente sostanzialmente orizzontali e presentanti sezioni reciprocamente contro sagomate così da impegnarsi reciprocamente. In particolare, il primo corpo di appoggio 5a presenta una sezione trapezoidale o altra sezione similare in grado di definire, con la parete 10, un alloggiamento al cui interno s’inserisce parzialmente il secondo corpo 5b, come mostrato in Fig. 1.
II pannello portante 2 presenta almeno una guida avente direzione prevalente di sviluppo sostanzialmente parallela alla superficie di battuta 2a ed atta ad impegnarsi ad almeno uno dei ripiani 3 e 4 così da vincolarlo al pannello 2.
Il vincolo tra i ripiani 3 e 4 e pannello 2 è di tipo labile e, più in particolare, permette traslazioni sostanzialmente lungo la direzione di sviluppo della guida 2b e, quindi, parallele alla superficie 2a. Pertanto, la guida è, ad esempio, costituita da una fessura avente una direzione di sviluppo sostanzialmente rettilinea ed atta a permettere a parte di almeno un ripiano di esservi inserito e, quindi, scorrere lungo detta direzione.
Nel pannello 2 sono identificabili almeno una prima guida 2b atta ad accoppiarsi al primo ripiano 3 e, preferibilmente, avente direzione prevalente di sviluppo orizzontale; ed almeno una seconda guida 2c atta ad accoppiarsi con almeno un secondo ripiano 4. ed avente direzione prevalente di sviluppo sostanzialmente inclinata rispetto alla direzione prevalente di sviluppo della prima guida 2b. Preferibilmente, le guide 2b e 2c presentano direzioni prevalenti di sviluppo sostanzialmente perpendicolari tra loro ed hanno sezioni sostanzialmente coincidenti tra loro.
In particolare, come mostrato nelle figure, le guide 2b e 2c sono costituite da due scanalature ricavate in corrispondenza della superficie di appoggio e che, a seconda delle dimensioni dei ripiani 2 e 3 possono presentare sia profondità diverse sia profondità sostanzialmente uguali tra loro. In particolare, tali scanalature hanno una profondità almeno pari a sostanzialmente 2 cm e, più in particolare, ameno pari a sostanzialmente 3 cm.
I due ripiani 3 e 4 sono vincolati alle rispettive guide 2b e 2c attraverso una loro traslazione lungo una direzione di inserimento 1a avente almeno una componente sostanzialmente perpendicolare alla superficie di battuta 2a e, preferibilmente, attraverso una traslazione lungo una direzione d’inserimento 1a sostanzialmente perpendicolare alla superficie di battuta 2a, come mostrato in Fig. 3.
II primo ripiano 3 ed il secondo ripiano 4 comprendono, rispettivamente, un primo blocco o zona di impegno 3a ed un secondo blocco o zona di impegno 4a atto ad impegnarsi con la corrispondente guida 2b e 2c realizzando detto vincolo labile; ed una prima porzione o area protrudente 3b ed una seconda porzione o area protrudente 4b che, quando i blocchi 3a e 4a sono inseriti nella guida 2b e 2c, protrudono dalla superficie di battuta 2a. e definiscono una prima superficie di sostegno 3c ed una seconda superficie di sostegno 4c preferibilmente perpendicolari alla superficie di battuta 2a.
I blocchi o zone d’impegno 3a e 4a presentano uno spessore e, in particolare, una sezione sostanzialmente coincidente a quella delle guide 2b e 2c mentre, le porzioni o aree protrudenti 3b e 4b possono avere sia uno spessore qualsiasi sia, come evidenziato nelle Figg. 2 e 3, sia uno spessore sostanzialmente coincidente a quello dei blocchi di impegno 3a e 4a e, quindi, delle guide 2b e 2c. Vantaggiosamente, il secondo ripiano 4 presenta almeno una sede 4d, realizzata in corrispondenza del secondo blocco o zona d’impegno 4a, atta a permettere di vincolare tra loro due ripiani 3 e 4. Preferibilmente, la sede 4d presenta una sezione sostanzialmente coincidente alla sezione della prima guida 2b così da permettere al primo ripiano 3 e, più precisamente, al primo blocco o zona d’impegno 3a di impegnarsi contemporaneamente nella prima guida 2b e nella sede 4d, come in seguito più dettagliatamente descritto.
È inoltre possibile che, come mostrato in Fig. 4, oltre alla sede 4d del secondo piano 4, il primo ripiano 3 presenti, eventualmente, almeno una sede supplementare 3d atta ad impegnarsi con il secondo ripiano 4. In dettaglio detta sede supplementare 3d è atta ad impegnarsi al secondo ripiano 4 in corrispondenza della sede 4d così da realizzare un incastro a croce atto sostanzialmente ad impedire sia il moto del primo ripiano 3 lungo la prima guida 2b sia il moto del secondo ripiano 4 della seconda guida 2c.
L’assemblaggio di un elemento di arredo 1 , sopra descritto in senso strutturale, è il seguente.
Per prima cosa, l’operatore vincola il pannello portante 2 alla parete 10. In particolare, l’operatore, ad esempio tramite viti, vincola il primo corpo di appoggio 5a alla parete 10 e, quindi, posiziona il secondo corpo di appoggio 5b facendo in modo che esso s’inserisca parzialmente tra il primo corpo di appoggio 5a e la parete 10 così che il pannello portante 2 poggi sul primo corpo 5a e, quindi, scarichi il proprio peso sulla parete 10.
Ultimato il fissaggio del pannello 2, l’operatore impegna uno o più ripiani 3 e 4 alle guide 2b e 2c attraverso una loro traslazione lungo una direzione di inserimento 1a.
Agganciati i ripiani 3 e 4 al pannello 2, l’operatore fa scorrere i ripiani 3 e 4 lungo le direzioni prevalenti di sviluppo in maniera tale da disporre i ripiani 3 e 4 nella posizione desiderata. In dettaglio, durante tale movimentazione, l’operatore dispone il secondo ripiano 4 in maniera tale da sovrapporre la sede 4d ad una prima guida 2b e, quindi, trasla il primo ripiano 3 lungo la prima guida 2b facendo in modo che s’impegni con la sede 4d e blocchi il secondo ripiano 4 nella posizione desiderata. Più in dettaglio, l’operatore dispone i due ripiani 3 e 4 in maniera tale che le sedi 3d e 4d si sovrappongano e, quindi, sia realizzato l’accoppiamento a croce tra i suddetti ripiani 3 e 4.
Una volta ultimate le sopradescritte le operazioni è possibile disporre gli oggetti sui ripiani così da portarli a battuta con la superficie 2a attraverso una loro movimentazione lungo una direzione sostanzialmente parallela alla direzione 1a. Il trovato consente importanti vantaggi.
Un primo importante vantaggio è rappresentato dalla modularità dell’elemento di arredo 1 e, in particolare, dall’estrema semplicità con cui è possibile adattarlo alle specifiche esigenze del cliente e, quindi, ottenere un elemento di arredo 1 di elevato pregio estetico.
Tale vantaggio è stato ottenuto, come mostrato nelle Figg. 1-3, grazie alla presenza di una pluralità di guide 2b e 2c che consentono sia di variare liberamente posizione e numero dei ripiani 3 e 4 sia di sostituirli con ripiani di dimensioni diverse.
Un altro vantaggio è costituito dal fatto che le sedi 3d e 4d possono realizzare un accoppiamento a croce tra il primo ripiano 3 ed il secondo ripiano 4, per fissare solidalmente i ripiani stessi sia tra di loro sia al pannello portante 2 e, quindi, evitare un loro indesiderato movimento lungo le guide 2a e 2b.
Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che l’elemento di arredo 1 è facilmente modificabile attraverso la rimozione o l'inserimento di ripiani 3 e 4 così da adattarlo ad un cambiamento delle esigenze o dei gusti dell ’utilizzatore. Un non secondario vantaggio è dato dall’estrema semplicità di montaggio dell’elemento di arredo 1 grazie, soprattutto, alla presenza delle guide 2b e 2c e al particolare appoggio realizzato tramite i corpi 5a e 5b.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Elemento di arredo (1) comprendente un pannello portante (2) definente una superficie di battuta (2a) ripiani (3, 4) atti ad essere vincolati a detto pannello portante (2) trasversalmente a detta superficie di battuta (2a) caratterizzato dal fatto che detto pannello portante (2) presenta guide (2b, 2c) avente direzione prevalente di sviluppo sostanzialmente parallela a detta superficie di battuta (2a) e dal fatto che detti ripiani (3, 4) presentano blocchi di impegno (3a, 4a) atti ad impegnarsi a dette guida (2b, 2c) e porzioni protrudenti (3b, 4b) che, quando detti blocchi di impegno (3, 4) sono inseriti in dette guide (2b, 2c), protrudono da detta superficie di battuta (2a).
  2. 2. Elemento di arredo (1) secondo la rivendicazione 1 , in cui detto pannello portante (2) presenta almeno una prima guida (2b) sostanzialmente orizzontale ed almeno una seconda guida (2c) trasversali a detta almeno una prima guida (2b); detto elemento di arredo (1) comprendendo almeno un primo ripiano (3) ed almeno un secondo ripiano (4) atti ad essere inseriti rispettivamente in detta prima guida (2a) ed in detta seconda guida (2b).
  3. 3. Elemento di arredo (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto almeno un primo ripiano (3) e detto almeno un secondo ripiano (4) sono atti ad essere vincolati reciprocamente.
  4. 4. Elemento di arredo (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto secondo ripiano (4) presenta almeno una sede (4d) atta ad accogliere detto almeno un primo ripiano (3) così da vincolare tra loro detti ripiani (3, 4).
  5. 5. Elemento di arredo (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta almeno una sede (4d) presenta una porzione avente una sagoma sostanzialmente coincidente alla sagoma di detta almeno una prima guida (2b) così da permettere a detto primo ripiano (3) di essere contemporaneamente inserito in detta almeno una prima guida (2b) ed in detta almeno una sede (4d).
  6. 6. Elemento di arredo (1) secondo una o più delle rivendicazioni 4-5, in cui detto primo ripiano 3 comprende almeno una sede supplementare (3d) atta ad impegnarsi con detto secondo ripiano (4).
  7. 7. Elemento di arredo (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta sede supplementare (3d) è atta ad impegnarsi a detto secondo ripiano (4) in corrispondenza di detta sede (4d) così da realizzare un incastro a croce tra detti ripiani (3, 4).
  8. 8. Elemento di arredo (1) secondo una o più delle rivendicazioni 2-7, in cui detta almeno una prima guida (2b) e detta almeno una seconda guida (2c) hanno direzioni prevalenti di sviluppo sostanzialmente perpendicolari tra loro.
  9. 9. Elemento di arredo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui dette guide (2b, 2c) presentano, in sezione, sagome sostanzialmente coincidenti tra loro.
  10. 10. Elemento di arredo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente una struttura di aggancio (5) atta a vincolare detto pannello portante (2) ad una parete (10).
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