ITMI20112182A1 - "sistema di ossitaglio e dispositivo fiamma pilota per detto sistema" - Google Patents

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ITMI20112182A1
ITMI20112182A1 IT002182A ITMI20112182A ITMI20112182A1 IT MI20112182 A1 ITMI20112182 A1 IT MI20112182A1 IT 002182 A IT002182 A IT 002182A IT MI20112182 A ITMI20112182 A IT MI20112182A IT MI20112182 A1 ITMI20112182 A1 IT MI20112182A1
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flame
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Pirozzi Franco
D Ottavi Riccardo
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Description

Forma oggetto della presente invenzione un sistema di ossitaglio comprendente un dispositivo di ossitaglio ed un dispositivo atto a generare una fiamma pilota per l'accensione di detto dispositivo di ossitaglio secondo la parte caratterizzante delle rivendicazioni indipendenti.
Nel presente contesto con dispositivo di ossitaglio sono da intendersi gli usuali cannelli di ossitaglio da tempo impiegati nelle macchine per ossitaglio, ad esempio nella macchina prodotta e commercializzata dalla stessa richiedente. I dispositivi di ossitaglio noti sono usualmente utilizzati per il taglio di billette, blumi, bramme, beam blanks e sono preferibilmente montati su carri previsti ad esempio in impianti di colata continua. I sistemi noti di ossitaglio prevedono anche un dispositivo atto a generare una fiamma pilota atta ad “accendere†la miscela di ossigeno del dispositivo di ossitaglio quando quest'ultimo deve essere impiegato.
I sistemi di ossitaglio noti, ed in particolare i dispositivi per la fiamma pilota, pur essendo utilizzati da più decenni presentano numerosi inconvenienti che non sono ancora stati risolti. Un primo problema tecnico dei dispositivi fiamma pilota noti à ̈ legato al fatto che può capitare che la fiamma si spenga, ad esempio nel caso in cui la fiamma venga in contatto con eventuali spruzzi dell'acqua e/o a causa di flussi d'aria nella zona di taglio. Lo spegnimento della fiamma pilota comporta l'impossibilità di accendere il dispositivo di ossitaglio quando questo deve essere utilizzato, e se il sistema à ̈ utilizzato in una colata continua può comportare la necessità di fermare una linea della colata, con ovvi gravi inconvenienti. Anche l'operazione di ripristino della fiamma nel dispositivo fiamma pilota à ̈ pericolosa e disagevole in quanto necessita l'intervento di personale specializzato che si deve avvicinare al dispositivo stesso per procedere alla riaccensione manuale di detta fiamma.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un sistema di ossitaglio comprendente un dispositivo di ossitaglio ed un dispositivo atto a generare una fiamma pilota per l'accensione di detto dispositivo di ossitaglio che superi gli inconvenienti di cui sopra e che in particolare sia atto a garantire una continua presenza della fiamma nel dispositivo di fiamma pilota. Questo ed altri scopi che appariranno evidenti ad un esperto del ramo sono raggiunti da un sistema conforme alla parte caratterizzante della rivendicazione principale.
Per una migliore comprensione del presente trovato si allegano a titolo esemplificativo e non limitativo disegni in cui:
la fig. 1 mostra una vista schematica laterale di un usuale carrello ossitaglio, comprendente un sistema ossitaglio secondo l'invenzione,
la fig. 2 mostra una vista schematica laterale di un dispositivo fiamma pilota secondo l'invezione, la fig. 3 ne mostra una vista schematica in sezione di un primo particolare,
le fig. 4 A e 4B ne mostrano una vista schematica laterale, in uno stato disassemblato e assemblato, di un secondo particolare,
la fig. 5 mostra uno schema dei dispositivi di controllo del sistema.
La figura mostra una vista schematica di un sistema di ossitaglio comprendente un dispositivo di ossitaglio 1 ed un dispositivo 2 atto a generare una fiamma pilota per l'accensione di detto dispositivo di ossitaglio; il sistema à ̈ associato ad un convenzionale dispositivo di movimentazione atto a movimentare il sistema stesso in corrispondenza dell'elemento da tagliare (non rappresentato) ed a muoverlo per effettuare il taglio. Il dispositivo di ossitaglio 1 à ̈ di tipo convenzionale per l'esperto del ramo e non verrà pertanto descritto in dettaglio nel seguito; esso presenta un corpo o cannello tubolare 5 presentante in corrispondenza di una sua estremità inferiore un ugello 4 per la fuoriuscita della miscela a base di ossigeno che deve essere accesa dalla fiamma pilota del dispositivo fiamma pilota 2. Quest'ultimo à ̈ preferibilmente rigidamente vincolato al corpo tubolare 5 del dispositivo di ossitaglio 1, in modo da formare un corpo unico con quest'ultimo, ad esempio mediante barre di collegamento 6.
Il dispositivo fiamma pilota 2, meglio rappresentato nelle figure 2-3-4 presenta, preferibilmente, almeno un elemento allungato tubolare cavo 7 per il passaggio al suo interno di una miscela combustibile atta ad alimentare una fiamma pilota (indicata in tratteggio e con il numero 50 in fig. 3). L'elemento allungato 7 prevede in corrispondenza di una sua prima estremità 8: un ugello 9 (fig. 3) per la fuoriuscita della miscela combustibile, un elemento terminale 27 di protezione della fiamma pilota previsto in corrispondenza ed al di sotto di detto ugello 9, e mezzi 11 di rilevamento della presenza di detta fiamma pilota.
Vantaggiosamente, in corrispondenza dell’ugello 9 sono previsti anche mezzi 12 per l'accensione automatica della miscela per generare la fiamma pilota 50.
Più in particolare, l'elemento allungato tubolare 7 presenta in corrispondenza della sua estremità superiore 13 un corpo 14 a tre vie, rigidamente vincolato a detta estremità, ad esempio mediante un collegamento filettato, presentante: un primo 15 ed un secondo 17 elemento tubolare atti a permettere il collegamento a tenuta a detta estremità 13, di un primo 16 e di un secondo 18 condotto di adduzione, rispettivamente, di un gas combustibile, ad esempio gas metano, e di aria, preferibilmente di aria forzata, nella cavità interna 7 A dell'elemento tubolare 2, ed un terzo elemento tubolare 19 atto ad alloggiare alcuni componenti, descritti in dettaglio nel seguito, dei mezzi di accensione 12 e rilevamento 11, ed un organo di connessione 20 per un cavo elettrico 26. Il corpo tubolare 2, e quello a tre vie 14 sono realizzati nei convenzionali materiali e con le usuali finiture dei componenti atti a resistere alle gravose condizioni presenti in un impianto di colata continua.
Preferibilmente, gli elementi tubolari 15 e 17 e prevedono usuali valvole manuali 22, 23 per una regolazione della portata del gas combustibile e dell'aria forzata in ingresso nel corpo tubolare 7.
I mezzi di rilevamento 11 e di accensione 12 comprendono un elemento 24 elettricamente conduttore atto ad attraversare ed essere alloggiato all'interno della cavità 7A dell'elemento tubolare 7, ed isolato dalla parete interna 7B (fig. 3) di detta cavità, da elementi 55 elettricamente isolanti. Vantaggiosamente l'elemento 24 elettricamente conduttore prevede una bacchetta metallica , avente un diametro compreso tra 1 e 5 mm e preferibilmente di 3 mm, mentre gli elementi isolanti 55 comprendono una pluralità di tubi in un materiale elettricamente isolante, ad esempio in ceramica, atti ad essere calzati sulla bacchetta 24, come mostrato in figura 4B.
Preferibilmente l'elemento 24, elettricamente conduttore, comprende una sua porzione inferiore 24A ed una superiore 24B (fig. 4B). La porzione superiore 24B à ̈ vincolata, e collegata elettricamente, ad un organo di accensione 25 del tipo a “candela†a sua volta collegato, superiormente, attraverso un elemento 26A (fig. 2) al cavo elettrico 26, tenuto in posizione dalla presa 20 ed inguainato nella protezione 21, in modo che tutti questi componenti unitamente alla bacchetta 24, risultino tutti elettricamente connessi tra loro, ed isolati elettricamente sia rispetto all'elemento tubolare 7 sia a quello superiore 19.
L'organo di accensione 25 , à ̈ ad esempio del tipo commercializzato con il marchio Kromschroder dalla società Elster ed à ̈ atto a trasmettere all'estremità inferiore 24C (fig. 3) della bacchetta 24 una elevata tensione tale per cui, come verrà spiegato nel seguito, per differenza di potenziale, scocchi una scintilla atta ad accendere la miscela combustibile uscente dall'ugello 9.
Il dispositivo fiamma pilota 2 comprende inferiormente l’elemento terminale 27 presentante mezzi 28 atti ad associarlo amovibilmente all'estremità inferiore 8 (fig. 3) dell'elemento tubolare 7. L'elemento terminale 27 comprende: un corpo scatolare inferiore 32, aperto in corrispondenza di una sua apertura inferiore 29 per l'uscita della fiamma 50, e chiuso superiormente da un corpo intermedio 30 presentante l'ugello 9, a sua volta vincolato ad un corpo 31 di collegamento dell'elemento terminale a una porzione inferiore dell'elemento tubolare 7.
Più in particolare, l'elemento scatolare 32 prevede una parete laterale 32 A, ad esempio di forma tubolare, parzialmente chiusa inferiormente da una parete di base 32B, preferibilmente inclinata rispetto all'asse L di detta parete 32A di un angolo A compreso tra 1° e 90° e preferibilmente pari a circa 60°, così da indirizzare in modo ottimale la fiamma 50 verso l'ugello 4 del dispositivo di ossitaglio. L'apertura 29 prevede vantaggiosamente una altezza H1 compresa tra circa 1⁄2 e 1/8 l'altezza H della parete 32A e preferibilmente pari a circa 1/6, e si estende per un arco compreso tra circa 45° e 180° della circonferenza di detta parte, e preferibilmente pari a circa 90°. In tal modo come verrà spiegato nel seguito la fiamma inizialmente à ̈ chiusa in una camera di adeguate dimensioni, sufficienti a generare sulla porzione terminale 24C della bacchetta 24 una fiamma adeguata ed atta a generare per ionizzazione una corrente nella bacchetta stessa.
Vantaggiosamente l'altezza H2 della camera prima dell'apertura 29 à ̈ compresa tra 50 mm e 70 mm e preferibilmente à ̈ pari a 60 cm circa. La parete laterale 32 A à ̈ preferibilmente collegata amovibilmente, ad esempio mediante un collegamento a vite 33, ad un anello distanziatore 34 di serraggio, e ad un elemento a corona 35 coassiale alla parete 32 ed a sua volta vincolato, ad esempio mediante una filettatura, ad una porzione anulare 30A dell'elemento intermedio 30. Vantaggiosamente, l'elemento a corona 35 si estende al di sotto della bocca 9A dell'ugello 9 per un tratto M1 compreso tra 5 mm e 20 mm e preferibilmente pari a 10 mm in modo da garantire, come verrà spiegato nel seguito una ottimale accensione della fiamma pilota.
Grazie al collegamento amovibile dell'elemento scatolare 32 al corpo intermedio da un lato à ̈ possibile posizionare detto elemento in modo che la sua apertura 29 risulti correttamente posizionata rispetto all'ugello 4 del dispositivo di ossitaglio, d'altro canto quando il dispositivo fiamma pilota non à ̈ attivo à ̈ possibile rimuovere detto elemento per effettuarne la pulizia e/o controllare lo stato dell'ugello e/o della porzione terminale 24 C della bacchetta 24.
Il corpo intermedio 30 comprende una parte superiore tubolare 30B, la parte centrale anulare 30A ed una parte inferiore 30C presentante l’ugello 9. La parte superiore 30B e quella inferiore 30C hanno preferibilmente un diametro decrescente verso il basso ed inferiore a quello interno dell'elemento tubolare 7. Superiormente la parte superiore 30B presenta una filettatura 30D per il collegamento del corpo 31 di collegamento dell'elemento terminale 27 a una porzione inferiore dell'elemento tubolare 7. Il corpo di collegamento 31 comprende un elemento tubolare 31A dimensionato in modo da essere calzato a tenuta di gas su una porzione inferiore dell'elemento tubolare 7. Il corpo di collegamento 31 prevede i mezzi di collegamento 28 che, vantaggiosamente sono del tipo comprendente una vite 28A, e sono atti a permettere di variare la distanza D1 tra il bordo inferiore 8 dell'elemento tubolare 7 e la bocca 9 A dell'ugello 9, ed anche di conseguenza la lunghezza T1 della porzione della bacchetta 24 che sporge da tale bocca.
Vantaggiosamente, la bacchetta 24 nella sua parte terminale à ̈ mantenuta coassiale all'elemento tubolare 7 da una prima boccola 32 in contatto con la parete esterna di una porzione terminale inferiore 55A dell'elemento ceramico isolante 55 e protetta anche da una ulteriore boccola inferiore 53.
Secondo l'invenzione la parte terminale 24A della bacchetta 24 sporge per un tratto T1 dalla bocca 9A dell'ugello 9 per la fuoriuscita della miscela combustibile per la fiamma, il tratto T1 ha una lunghezza compresa tra 8mm e 23mm e preferibilmente à ̈ lungo circa 13mm. Si à ̈ infatti verificato sperimentalmente che, come verrà ulteriormente spiegato nel seguito, per un corretto rilevamento della presenza della fiamma à ̈ vantaggioso che una porzione del tratto terminale della bacchetta 24 sia circondato in modo stabile e costante dalla fiamma pilota.
Secondo l'invenzione inoltre, per garantire una affidabile accensione della miscela combustibile à ̈ vantaggioso che l'estremità libera inferiore 24C della bacchetta 24 risulti ad una distanza predeterminata D2 dal bordo inferiore 35A dell'elemento a corona 35, preferibilmente questa distanza D2 à ̈ compresa tra 1 e 5 mm e preferibilmente à ̈ pari a circa 3 mm.
Vantaggiosamente per ottimizzare il dimensionamento e l'ingombro del dispositivo fiamma pilota, l'elemento tubolare 7, la bacchetta 24 e l'ugello 9 sono tutti coassiali tra loro, ed all'asse longitudinale L dell'elemento tubolare 7, con la bacchetta 24 prevista all'interno dell'elemento 7 e passante per l'ugello 9.
In figura 5 à ̈ mostrato uno schema semplificato del sistema di regolazione e controllo del dispositivo fiamma pilota; questo sistema di regolazione e controllo prevede una unità di controllo 40 collegata: - attraverso una prima linea 42 ed una seconda linea 44, rispettivamente ad un pressostato 41 ed ad un organo valvolare 43 , previsti sulla linea 16 di alimentazione del gas al dispositivo fiamma pilota, - al cavo 26 collegato attraverso la presa 20 alla bacchetta 24,- ad un cavo 51 di alimentazione elettrica.
Secondo l'invenzione quando il sistema à ̈ operativo, il dispositivo fiamma pilota deve presentare costantemente una fiamma pilota, così da essere sempre predisposto all'accensione del dispositivo di ossitaglio, e la presenza di tale fiamma deve essere costantemente rilevata. A tal fine quando la fiamma pilota à ̈ presente l'unità di controllo 40, riceve un segnale elettrico generato per un effetto di ionizzazione, dalla fiamma 50 che investe e circonda la parte terminale 24A della bacchetta 24. Tale effetto ionizzante genera nella bacchetta 24 una corrente di bassa intensità, ad esempio dell'ordine dei 1-30 µA, preferibilmente compresa tra 10/12 µA per avere una lettura ottimale, che attraverso la bacchetta 24, la candela 25, il cavo 26 viene inviata in ingresso all'unità di controllo. L'unità di controllo verifica, preferibilmente in modo continuo, la presenza del segnale elettrico proveniente dalla bacchetta 24 la cui presenza/assenza à ̈ correlata al fatto che la fiamma sia presente/assente.
E' da sottolineare che per arrivare ad un’adeguata intensità del segnale in corrente rilevato da 24 à ̈ preferibile che il rapporto tra gas e aria, i quali producono la fiamma pilota 50 in corrispondenza dell’ugello 9, sia prossimo al rapporto stechiometrico aria/gas tipico del gas in oggetto. Preferibilmente l'aria che si miscela al gas combustibile à ̈ aria forzata, e preferibilmente aria avente una pressione compresa tra 0.2 e 1 bar e preferibilmente pari a circa 0.6. Inoltre sempre per garantire che la fiamma pilota generi la corrente ionizzata desiderata à ̈ vantaggioso che la fiamma almeno in corrispondenza della porzione terminale 24A della bacchetta 24 sia sostanzialmente stabile, ovvero che non sia influenzata da fenomeni esterni, a tal fine à ̈ previsto l'elemento scatolare 32 che crea una camera che protegge la fiamma. Preferibilmente a tal fine, la camera si estende per una altezza H3 compresa tra 1,5 e 5 volte l'altezza T1 di detta porzione terminale investita dalla fiamma, e preferibilmente pari a circa 4 volte tale altezza. Qualora l'unità di controllo rilevi che la fiamma pilota à ̈ assente, automaticamente essa provvede a riaccenderla. A tal fine l'unità di controllo provvede a generare, attraverso il cavo 26, e l'organo di accensione 25 una elevata tensione (ad esempio compresa tra 5 kV e 10 kV e preferibilmente pari a 7,5 kV) che viene trasmessa attraverso la bacchetta 24 sino alla sua punta 24C. In tal modo per differenza di potenziale tra la punta 24C ed il bordo inferiore 35A dell'elemento a corona 35 (che à ̈ a massa) si genera una scintilla che incendia la miscela combustibile uscente dall'ugello 9, generando la desiderata fiamma pilota.
Vantaggiosamente, grazie al fatto che l'elemento terminale può scorrere coassialmente ed à ̈ regolabile rispetto all'elemento tubolare 7, al consumarsi della porzione terminale 24A della bacchetta 24, spostando verso l'alto l'elemento terminale si riesce a fare in modo che l'estremità 24C della bacchetta sia sempre nella posizione più opportuna.
Preferibilmente l'unità di controllo opera secondo le seguenti fasi:
a) verifica della presenza della fiamma pilota, b) se la fiamma pilota à ̈ assente:
b1) inizialmente attraverso il pressostato 41 della linea 16 di alimentazione gas al dispositivo fiamma pilota, verifica che a detto dispositivo sia alimentato il gas, se la verifica à ̈ positiva passa alla successiva fase b2) altrimenti invia un segnale di errore come quello descritto nel successivo punto b4) b2) tenta di riaccendere la fiamma pilota, eseguendo una pluralità di tentativi (ad esempio 4 tentativi) in breve sequenza tra loro,
b3) se non à ̈ riuscita a riaccendere la fiamma chiude l'organo valvolare 43 in modo da bloccare l'alimentazione di gas al dispositivo fiamma pilota,
b4) e invia un segnale di errore ad una ulteriore unità di controllo, non rappresenta atta a controllare il dispositivo di ossitaglio e/o il dispositivo globale in cui à ̈ inserito il sistema secondo l'invenzione, ad esempio l'unità di controllo della linea di una colata continua in cui à ̈ previsto il sistema con il dispositivo di cui non si riesce ad accendere la fiamma pilota.
Tutte le operazioni descritte più sopra sono facilmente implementabili in un SW di controllo di una unità di controllo del tipo a microprocessore, che non verranno descritti in dettaglio nel seguito.
Vantaggiosamente la pressione del gas e dell'aria alimentate al dispositivo fiamma pilota sono regolate, ad esempio manualmente, a valori prefissati, in una centrale, non rappresentata di alimentazione di detti componenti.
Il gas alimentato al dispositivo fiamma pilota à ̈ ad esempio gas metano o similare.
Si vuole infine ribadire che la forma di realizzazione sin qui descritta à ̈ stata fornita a titolo puramente esemplificativo e che sono possibili numerose varianti tutte rientranti nel medesimo concetto inventivo. Così, ad esempio, il dispositivo fiamma pilota potrebbe, in una versione semplificata, prevedere solo i mezzi di rilevamento fiamma e non anche i mezzi di accensione automatica. Secondo una ulteriore variante i mezzi di rilevamento e di accensione della fiamma, potrebbero essere realizzati ciascuno con un organo dedicato e non con un organo unico atto a svolgere, alternativamente, entrambe le funzioni, come sin qui descritto. Così, ad esempio potrebbe essere prevista una bacchetta del tipo precedentemente descritta o un elemento equivalente per i mezzi di accensione ed una per quelli di rilevamento. Analogamente la bacchetta 24 precedentemente descritta potrebbe essere sostituita da mezzi equivalenti, ad esempio da cavi elettrici isolati e flessibili connessi all'organo di accensione 25 e ad una punta metallica di tipo similare alla porzione terminale 24A della bacchetta 24 precedentemente descritta. Anche l'elemento tubolare 2 potrebbe essere sostituito da un condotto dedicato per il gas ed uno per l'aria confluenti e miscelati in un ugello di tipo similare a quello precedentemente descritto.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo (2) atto a generare una fiamma pilota (50) per l'accensione di un dispositivo di ossitaglio (1), del tipo comprendente: - almeno un elemento (7) di adduzione ad un ugello (9) di una miscela combustibile atta ad alimentare detta fiamma pilota (50) generata in corrispondenza di detto ugello, — mezzi (11) di rilevamento automatico della presenza di detta fiamma pilota (50), - ed una unità di controllo (40), caratterizzato dal fatto che: - detti mezzi (11) di rilevamento automatico della presenza di detta fiamma pilota (50) comprendono un organo elettricamente conduttivo (24) presentante una porzione terminale inferiore (24A), - che detta porzione terminale inferiore (24A) à ̈ prevista in corrispondenza di detto ugello (9) così da essere investita e circondata da detta fiamma pilota (50), - che detta unità di controllo (40) à ̈ collegata a detti mezzi (11) di rilevamento automatico della presenza di detta fiamma pilota (50), - e che detta unità di controllo (40) à ̈ atta a ricevere un segnale elettrico generato per ionizzazione da detta fiamma pilota (50) in detta porzione terminale (24A) di detto organo (24), ed a verificare la presenza/ assenza di detto segnale elettrico la cui presenza/assenza à ̈ correlata al fatto che la fiamma pilota sia presente/assente.
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di comprendente mezzi (12) per l'accensione automatica della miscela combustibile in corrispondenza dell’ugello (9), per generare una fiamma pilota (50).
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che i mezzi di rilevamento (11) della presenza della fiamma pilota (50) e quelli di accensione (12) di detta fiamma pilota (50), comprendono l'organo elettricamente conduttivo (24) presentante la porzione terminale inferiore (24A), - che detto organo elettricamente conduttivo (24) à ̈ atto alternativamente a fungere o da organo di rilevamento della presenza della fiamma pilota o da organo di accensione di detta fiamma pilota, - che detto organo elettricamente conduttivo (24) à ̈ collegato all'unità di controllo (40), e presenta una sua porzione terminale superiore (24B) elettricamente connessa ad un organo di accensione (25) atto a generare nella porzione inferiore (24A) di detto organo (24) una scintilla che incendiando la miscela combustibile uscente dall'ugello (9) dell'elemento di adduzione (7) genera la fiamma pilota (50), - e che detta unità di controllo à ̈ atta a trasmettere un segnale per generare detta scintilla.
  4. 4) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che l'organo elettricamente conduttivo (24) à ̈ un organo astiforme metallico (24) elettricamente conduttivo presentante almeno una sua porzione terminale inferiore (24A) in corrispondenza di detto ugello (9).
  5. 5) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la porzione terminale inferiore (24A) dell'organo elettricamente conduttivo (24) à ̈ un elemento astiforme metallico previsto al di sotto dell'ugello (9); detta porzione inferiore (24A) essendo prevista alfintemo di un elemento scatolare (32), aperto inferiormente per consentire il passaggio della fiamma pilota, ed atto a garantire che la fiamma pilota quando à ̈ presente investa e circondi in condizioni stabili detta porzione inferiore, così da potervi indurre una corrente elettrica.
  6. 6) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la porzione terminale inferiore (24 A) dell’organo elettricamente conduttivo (24) à ̈ un elemento astiforme metallico previsto al di sotto dell'ugello (9); detta porzione inferiore (24A) essendo prevista all'interno di un elemento scatolare (32), aperto inferiormente per consentire il passaggio della fiamma pilota quando à ̈ presente, - e che detto corpo scatolare comprende una porzione di accensione (35) collegata a massa ed atta, quando detta fiamma pilota non à ̈ presente e quando a detta porzione astiforme (24 A) à ̈ inviata una elevata tensione, a far scoccare una scintilla tra l'estremità (24C) di detta porzione astiforme e detta porzione di accensione (35A), così da accendere la miscela combustibile uscente dall'ugello (9) .
  7. 7) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la porzione terminale inferiore (24A) dell'organo elettricamente conduttivo (24) à ̈ prevista all'interno di un elemento scatolare (32), aperto inferiormente per consentire il passaggio della fiamma pilota, detto elemento scatolare prevedendo inferiormente una apertura (29) per la fiamma pilota, detta apertura essendo delimitata inferiormente da una parete di base (32B) inclinata rispetto all'asse L di detto elemento scatolare (32) di un angolo a compreso tra 0° e 90°, e/o che a detto corpo scatolare à ̈ collegato l’ugello (9) cosi da formare un elemento terminale unico (27).
  8. 8) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la porzione terminale inferiore (24A) dell'organo elettricamente conduttivo (24) à ̈ mobile coassialmente all'elemento tubolare (7) così da poterne regolare la posizione rispetto ad una porzione estremale (2A) di detto elemento tubolare (7).
  9. 9) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la miscela combustibile per la fiamma pilota (50) prevede una miscela di un gas combustibile e aria, e che il rapporto tra gas e aria in corrispondenza dell’ugello (9), à ̈ prossimo al rapporto stechiometrico aria/gas caratteristico di detto gas.
  10. 10) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di prevedere una unità di controllo (40) comprendente mezzi di controllo ed elaborazione atti a ricevere un segnale dai mezzi di rilevamento fiamma (11), così da verificare in base al valore di detto segnale la presenza/assenza della fiamma pilota, essendo detti mezzi di elaborazione e controllo, se la fiamma pilota à ̈ assente, atti a verificare che a detto dispositivo fiamma pilota sia alimentato il gas combustibile, e: - se detta verifica à ̈ positiva, essendo atti a provvedere ad almeno una attivazione dei mezzi di accensione (12) per provvedere alla riaccensione automatica di detta fiamma pilota, - altrimenti, se detta verifica à ̈ negativa, essendo atti a generare un primo segnale di allarme, detti mezzi di elaborazione e controllo essendo atti a verificare se i mezzi di accensione (12) sono stati atti ad accendere la fiamma pilota e in caso negativo essendo atti a bloccare l’alimentazione di gas al dispositivo fiamma pilota, ed essendo atti a generare un secondo segnale di allarme.
  11. 11) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che l'almeno un elemento di adduzione comprende un elemento allungato, rettilineo, tubolare, cavo (7) per il passaggio al suo interno della miscela combustibile, comprendente in corrispondenza di una sua estremità inferiore (8) un elemento terminale (27) comprendente l'ugello (9) per la fuoriuscita della miscela combustibile atta ad alimentare la fiamma pilota (50), - che l'ugello à ̈ coassiale all'asse longitudinale (L) di detto elemento allungato (7), - che l'organo elettricamente conduttivo (24) dei mezzi di accensione (12) e/o di rilevamento (11) à ̈ coassiale a detto asse longitudinale (L) di detto elemento allungato (7), - che detto organo elettricamente conduttivo (24) compenetra detto ugello (9), e prevede una porzione (24A) sporgente inferiormente da detto ugello, - che detto organo astiforme (24) à ̈ alloggiato parzialmente all'interno di detto elemento allungato (7), - che detto organo astiforme (24) à ̈ elettricamente isolato dalla parete interna (7B) di detto elemento allungato (7).
  12. 12) Sistema di ossitaglio comprendente un dispositivo di ossitaglio (1) ed un dispositivo (2) atto a generare una fiamma pilota per l'accensione di detto dispositivo di ossitaglio; caratterizzato dal fatto che il dispositivo atto a generare la fiamma pilota presenta una o più delle caratteristiche di cui alle rivendicazioni 1-11.
  13. 13) Sistema secondo la rivendicazione 12 caratterizzato dal fatto di essere associato ad un dispositivo di movimentazione, atto a movimentare il sistema stesso in corrispondenza di un elemento da tagliare al di sopra dello stesso ed a muoverlo per effettuarne il taglio.
  14. 14) Impianto di colata continua caratterizzato dal fatto di comprendere un sistema di ossitaglio secondo la rivendicazione 12
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