ITMI20111978A1 - Dispositivo di carico di forni a crogiolo - Google Patents

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ITMI20111978A1
ITMI20111978A1 IT001978A ITMI20111978A ITMI20111978A1 IT MI20111978 A1 ITMI20111978 A1 IT MI20111978A1 IT 001978 A IT001978 A IT 001978A IT MI20111978 A ITMI20111978 A IT MI20111978A IT MI20111978 A1 ITMI20111978 A1 IT MI20111978A1
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cone
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Piergianni Gandini
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Gandini S P A
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Description

D E S C R I Z I O N E
“Dispositivo di carico di forni a crogioloâ€
Campo di applicazione dell'invenzione
La presente invenzione trova applicazione nel settore della fonderia, e più precisamente si riferisce ad un dispositivo di carico di forni a crogiolo.
Rassegna dell’arte nota
I forni fusori sono forni impiegati nelle fonderie per portare a fusione una carica metallica. Esistono diverse tipologie di forno fusorio che si differenziano per la struttura e per la modalità con cui il calore viene trasferito alla carica metallica. È da quest’ultima che dipende, in primo luogo, la scelta del forno da utilizzare. I forni fusori solitamente impiegati per fondere leghe non ferrose, come le leghe di alluminio, le leghe a base di rame, e le leghe a base di magnesio, sono i forni cosiddetti “a crogiolo†. In questi forni la carica metallica viene collocata in un recipiente (il crogiolo) posto all’interno di una camera in cui viene generato calore per mezzo di resistenze elettriche e/o un bruciatore a gas naturale. La carica metallica à ̈ solitamente costituita da lingotti, materozze, scarti di fusione da rifondere o rottami. Il crogiolo à ̈ realizzato in un materiale altamente conduttivo, come la grafite o il carburo di silicio, mentre la camera in cui à ̈ posto il crogiolo à ̈ coibentata, ottimizzando in tal modo il trasferimento del calore dalla fiamma alla carica metallica.
Il caricamento dei forni a crogiolo à ̈ preceduto da un’operazione detta di “essicazione†della carica metallica che consiste in un pre-riscaldamento della stessa finalizzato all’eliminazione di eventuali tracce d’acqua residue. Questa operazione à ̈ resa necessaria dal fatto che solitamente, al momento del caricamento, il crogiolo contiene della carica fusa residua. Se quest’ultima venisse a contatto di tracce d’acqua presenti nella carica da fondere, ciò darebbe luogo ad una violenta reazione dovuta alla generazione di vapore acqueo ed alla sua immediata espansione, con il rischio che schizzi di metallo fuso fuoriescano dalla bocca del forno. Per prevenire una simile eventualità occorre pre-riscaldare la carica metallica inserendo la stessa in appositi forni di essicazione differenti da quelli fusori.
I forni a crogiolo sono a caricamento dall’alto. Il crogiolo ha un’apertura superiore ed il caricamento del forno avviene ribaltando, in corrispondenza della bocca di carico del forno posta sopra detta apertura, un contenitore (in genere un cassone metallico) in cui la carica da fondere à ̈ stata precedentemente raccolta. Il ribaltamento del contenitore à ̈ effettuato manualmente da un operatore. Quest’ultimo viene quindi a trovarsi nelle immediate vicinanze della bocca di carico del forno, con il rischio di ustioni e di inalazione di fumi. Questi rischi sono ancora maggiori ogniqualvolta occorra rabboccare un crogiolo già parzialmente carico. Il caricamento manuale richiede inoltre un notevole sforzo all’operatore in quanto, per motivi di sicurezza, la bocca di carico del forno à ̈ ad una altezza da terra tale per cui, in caso di caduta accidentale dell’operatore, quest’ultimo non possa venire in contatto con il metallo fuso. Poiché l’operazione di caricamento di un forno a crogiolo à ̈ relativamente frequente, gli sforzi sono ripetuti e, nell’immediato o a lungo termine, possono provocare seri danni all’apparato muscolo-scheletrico dell’operatore.
Un altro svantaggio del caricamento manuale consiste nel fatto che l’operatore può ferirsi per la caduta accidentale di pezzi dal contenitore o tagliarsi per la presenza di bave su getti non conformi destinati ad essere rifusi. Questi traumi sono ancora più probabili se l’operatore à ̈ costretto ad inserire i pezzi da fondere nel crogiolo manualmente uno ad uno, come ad esempio avviene nel caso in cui i pezzi siano troppo pesanti o ingombranti per esser raccolti nell’apposito contenitore.
Per ridurre gli sforzi ed i rischi per l’operatore e al tempo stesso accelerare l’operazione di caricamento, à ̈ possibile impiegare un cassone metallico ribaltabile meccanicamente, aperto superiormente per l’introduzione della carica metallica da fondere. Il cassone à ̈ sollevabile per mezzo di un carrello elevatore le cui forche sono inseribili in due elementi tubolari aventi un’estremità incernierata alla base del cassone, consentendone il ribaltamento in modo quasi istantaneo. Ciò non permette di operare in condizioni di massima sicurezza poiché vi à ̈ il rischio che non tutta la carica metallica precipiti nel crogiolo. Più precisamente, parte della carica potrebbe rimbalzare contro il bordo della bocca di carico del forno ed essere proiettata oltre il fono stesso, con il pericolo di ferire gli operatori nelle immediate vicinanze; altra parte della carica potrebbe restare sulla parete superiore del forno, necessitando di un successivo intervento manuale per la spinta entro il crogiolo, con i rischi per l’operatore citati precedentemente. I pezzi che rimbalzano fuori dal forno devono essere reintrodotti nel contenitore, ripetendo quindi l’operazione di caricamento, oppure inseriti nel crogiolo manualmente. Inoltre, affinché il ribaltamento avvenga automaticamente allo sgancio di un dispositivo d’immobilizzazione, occorre che il cassone sia riempito in modo uniforme e ciò non à ̈ sempre possibile, soprattutto nel caso di scarti di fusione da rifondere particolarmente ingombranti. Vi à ̈ quindi il rischio che l’operatore sia costretto ad intervenire cercando di ribaltare il cassone manualmente o facendolo sobbalzare leggermente con il carrello elevatore. Anche in queste situazioni à ̈ quindi elevato il rischio di ferimento per l’operatore.
Scopi dell’invenzione
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di superare gli inconvenienti suddetti indicando un dispositivo di carico di forni a crogiolo azionabile meccanicamente da un operatore in condizioni di massima sicurezza.
Sommario dell’invenzione
Per conseguire tali scopi la presente invenzione ha per oggetto un dispositivo di carico di forni fusori, detti forni avendo una bocca di carico posta sopra l’apertura di un crogiolo, il detto dispositivo includendo:
− un contenitore aperto superiormente in cui accumulare la carica metallica da fondere;
− mezzi di presa connessi al contenitore, idonei a consentire il sollevamento meccanico e lo svuotamento dello stesso,
in cui secondo l’invenzione:
− detto contenitore à ̈ delimitato da una parete laterale di forma troncoconica capovolta, separabile da un cono di base che si proietta entro lo spazio delimitato da detta parete laterale;
− detti mezzi di presa includono un’asta di guida connessa al vertice del cono di base;
il dispositivo di carico includendo inoltre:
− secondi mezzi di presa connessi alla detta parete laterale ed idonei a fornire una sede per l’asta di guida, consentendo lo scorrimento della parete laterale nella direzione dell’asta per lo svuotamento del contenitore;
− mezzi in grado di fornire un appoggio al contenitore conformati in modo da consentire la parziale introduzione del cono di base entro il crogiolo, come descritto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche della presente invenzione ritenute innovative sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.
Secondo un aspetto dell’invenzione, i secondi mezzi di presa comprendono una barra le cui estremità sono connesse al bordo della bocca di diametro maggiore della detta parete laterale di forma troncoconica, la barra essendo forata centralmente per realizzare la sede per l’asta di guida.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, la detta parete laterale à ̈ costituita da una rete metallica rigida compresa tra due anelli metallici, di cui l’anello inferiore funge da battuta al cono di base durante il sollevamento.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, detto cono di base à ̈ formato da una rete metallica rigida che ne costituisce la sola parete laterale connessa alla base ad un anello metallico che va a pressare contro il detto anello di battuta. Secondo un altro aspetto dell’invenzione, detti mezzi d’appoggio del contenitore includono una pluralità di gambe disposte attorno al detto cono di base, ciascuna gamba essendo costituita da:
− un primo tratto sottostante il detto anello del cono di base e ad esso saldato; − il primo tratto essendo contiguo ad un secondo tratto inclinato verso l’alto all’esterno del cono di base;
− il secondo tratto essendo contiguo ad un terzo tratto orizzontale pressoché alla stessa quota del vertice del cono di base;
− il terzo tratto essendo contiguo ad un tratto terminale rivolto verso il basso, di lunghezza inferiore al secondo tratto ed avente un piede d’appoggio all’estremità.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, i detti mezzi di presa includono inoltre due staffe rigidamente connesse alla detta barra ai due lati dell’asta di guida ed inforcabili da un carrello elevatore.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, ciascuna di due coppie di gambe contrapposte, ottenibili da una lastra per tranciatura, ha un incavo centrale per l’incastro con l’altra coppia, detto primo tratto di ciascuna gamba avendo la stessa forma triangolare del cono di base ed essendo a contatto della rete che lo costituisce.
Vantaggi dell’invenzione
A parità di diametro di base, la forma troncoconica della parete laterale conferisce al contenitore una capacità maggiore rispetto alla forma cilindrica, ed il fatto che detta forma troncoconica sia capovolta fa sì che la forza peso del carico da fondere prema la parete laterale contro il cono di base. Ciò contribuisce a prevenire il sollevamento accidentale della parete laterale durante la movimentazione del dispositivo carico di scorie.
La svuotamento del contenitore avviene tanto più rapidamente quanto più la parete laterale à ̈ sollevata dal cono di base. L’operatore può quindi regolare la velocità di svuotamento del contenitore sollevando a piacere la parete laterale. Il fatto che il cono di base sia parzialmente inserito nel crogiolo ne favorisce l’ingresso della carica metallica, impedendo la caduta accidentale nell’intercapedine presente tra il crogiolo e le pareti della camera del forno in cui il crogiolo à ̈ posto.
La rete metallica rigida che costituisce il cono di base e la parete laterale del contenitore alleggerisce il dispositivo, attenua il rumore che si genera durante lo svuotamento del contenitore, e consente di essiccare la carica metallica da fondere senza dover utilizzare un forno di essicazione. Posizionando infatti il dispositivo carico di pezzi da essiccare in corrispondenza della bocca del forno, come per l’operazione di caricamento, il calore che si sprigiona dal crogiolo e attraversa la rete e raggiunge la carica metallica asciugandola.
La presenza dell’asta di guida mantiene unite tra loro le due parti del contenitore, pur consentendo la traslazione della parte laterale rispetto alla base, quindi non può succedere che durante il trasporto le due parti si separino causando un parziale svuotamento indesiderato. La guida conferisce inoltre uniformità di svuotamento del contenitore lungo tutta la circonferenza del cono di base Breve descrizione delle figure
Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue di un esempio di realizzazione della stessa e dai disegni annessi dati a puro titolo esplicativo e non limitativo, in cui: − le figure 1A, 1B, 1C mostrano prospetticamente delle parti componenti un dispositivo di carico di forni a crogiolo secondo la presente invenzione;
− la figura 2 à ̈ una vista prospettica del dispositivo ottenuto dall’assemblaggio delle parti visibili nella figura precedente;
− la figura 3 à ̈ una vista prospettica del dispositivo di carico di figura 2 appoggiato a terra e riempito con materozze;
− la figura 4 à ̈ una vista prospettica del dispositivo di carico di figura 3 sollevato da terra mediante un carrello elevatore;
− la figura 5 à ̈ una vista prospettica del dispositivo di carico di figura 4 posizionato sulla bocca di un forno a crogiolo;
− la figura 6 à ̈ una vista prospettica del dispositivo di carico di figura 5 durante lo svuotamento dello stesso;
− la figura 7 à ̈ una vista del dispositivo di carico del forno a crogiolo di figura 6, in sezione trasversale.
Descrizione dettagliata di alcune forme preferite di realizzazione dell’invenzione
Nella descrizione che segue, elementi uguali che compaiono in figure differenti potranno essere indicati con gli stessi simboli. Nell’illustrazione di una figura à ̈ possibile fare riferimento ad elementi non espressamente indicati in quella figura ma in figure precedenti o successive. La scala e le proporzioni dei vari elementi raffigurati non corrispondono necessariamente a quelle reali.
Le figure 1A, 1B, 1C mostrano separatamente i componenti di un dispositivo di carico per forni a crogiolo. Facendo riferimento alla figura 1A, à ̈ possibile notare un troco di cono ottenuto da una rete metallica rigida 1 ritagliata a forma di settore di corona circolare, ripiegata su se stessa e quindi saldata lungo i bordi laterali sovrapposti. Il troco di cono 1 si presenta capovolto, ovvero con il bordo di diametro minore più in basso. Due anelli metallici 2 e 3 sono saldati ai bordi rispettivamente di diametro minore e maggiore del tronco di cono 1. Una barra orizzontale 4 ha le estremità saldate all’anello superiore 3 in posizione diametrale ed un foro quadrato 5 in posizione centrale. Due staffe 6 e 7 per l’inserimento delle forche di un carrello elevatore sono saldate alla barra 4 da parti opposte rispetto al foro 5. La figura 1B mostra un cono ottenuto da una rete metallica rigida 10 ritagliata a forma di settore circolare, ripiegata su se stessa e quindi saldata lungo i bordi laterali sovrapposti. Un anello metallico 11 à ̈ saldato al bordo del cono 10. Il diametro dell’anello 11 à ̈ uguale o al più maggiore al diametro dell’anello inferiore 2 del troco di cono 1. L’anello 11 poggia su quattro gambe 12, 13, 14, 15 tra loro identiche alle quali à ̈ saldato. Le gambe 12, 13, 14, 15 sono di forma appiattita e spaziate di 90° l’una dall’altra. Facendo riferimento alla gamba 12, essa ha un primo tratto orizzontale 12a saldato all’anello 11, sotto di esso, che prosegue verso l’alto e verso l’esterno in un secondo tratto 12b, che a sua volta prosegue in un terzo tratto 12c orizzontale, per terminare in un quarto tratto 12d diretto verso il basso e leggermente inclinato verso l’esterno. Il tratto orizzontale 12c à ̈ circa alla stessa quota del vertice del cono 10. Il tratto distale 12d à ̈ più corto del tratto obliquo 12b e si allarga all’estremità a formare un piede di appoggio 12e che viene a trovarsi ad una quota superiore rispetto all’anello 11 del cono 10. Il tratto obliquo 12b ha la stessa pendenza della parete del tronco di cono 1. La figura 1C mostra un’asta parallelepipeda 16 che può scorrere nella sede 5 della barra 4. L’estremità superiore dell’asta 16 à ̈ saldata al centro di una barra 17 ortogonale alla barra 16. Due staffe 18 e 19 per l’inserimento delle forche del carrello elevatore sono saldate alla barra 17 da parti opposte rispetto all’asta 16.
La figura 2 mostra il dispositivo di carico 20 per forni a crogiolo ottenuto assemblando tra loro i componenti visibili nella precedente figura. Come si può notare in figura, detto dispositivo di carico 20 à ̈ ottenuto medianti i seguenti passi di costruzione:
a) poggiare a terra le gambe 12, 13, 14, 15 in corrispondenza dei rispettivi primi tratti orizzontali del tipo 12a posto sotto il cono 10, essendo i piedi d’appoggio 12e sollevato da terra;
b) poggiare l’anello inferiore 2 del trono di cono 1 capovolto sull’anello 11 del cono 10;
c) infilare l’asta 16 nella propria sede 5 nella barra 4 fino a raggiungere la sommità del cono 10;
d) tagliare la rete 10 in corrispondenza della sommità del relativo cono; e) introdurre l’asta 16 nel foro così ricavato;
f) capovolgere il dispositivo 20 così ricavato e saldare l’estremità inferiore dell’asta 16 alla rete 10 e ad un’estensione delle gambe 12, 13, 14, 15 che si proietta verso l’interno dello spazio delimitato dalla rete 10 a contatto di essa, come verrà meglio illustrato in figura 7.
Al completamento di queste fasi si ottiene un contenitore per la carica metallica da fondere composto dalle due reti 1 e 10, di cui la rete 1 costituente una parete laterale troncoconica ha possibilità di traslare rispetto alla base costituita dalla rete conica 1 per consentire lo svuotamento del contenitore stesso.
L’asta 16 sopravanza l’anello superiore 3 di un’altezza corrispondente alla lunghezza della traslazione verso l’alto della rete troncoconica 1 che determina il grado voluto di apertura del dispositivo 20. Non si ravvisa convenienza a far traslare verso l’alto la rete troncoconica 1 oltre due volte l’altezza del cono di base 10 poiché il carico metallico, costituito da pezzi da fondere di dimensioni variabili, potrebbe acquistare una velocità tale da far rimbalzare i singoli pezzi oltre l’apertura del crogiolo.
Le successive figure da 3 a 7 illustrano la sequenza di caricamento di un forno a crogiolo mediante il dispositivo 20.
La figura 3 mostra il dispositivo 20 di figura 2 riempito con materozze 25 fino a non ostruire l’accesso alle staffe 18 e 19 della barra 17. Le reti metalliche 1 e 10 sono sufficientemente fitte e rigide da contenere le materozze 25 senza deformarsi.
La figura 4 mostra il carrello elevatore 26 con le forche 27 e 28 infilate nelle staffe 18 e 19 della barra 17. Le forche 27 e 28 sono a una quota tale per cui il dispositivo 20 à ̈ sollevato da terra. Il sollevamento del cono di base 10 determina il sollevamento dell’intero dispositivo 20 in quanto l’anello 11 va in battuta contro l’anello inferiore 2 della rete troncoconica 1.
La figura 5 mostra il dispositivo 20 posizionato sopra la bocca di carico 29 di un forno a crogiolo 30. I piedi del tipo 12e delle gambe 12, 13, 14 e 15 poggiano sulla parete superiore 31 del forno 30. Dopo che il dispositivo 20 à ̈ stato appoggiato sul forno 30, le forche 27 e 28 del carrello elevatore 26 sono state sfilate dalle staffe 18 e 19 della barra 17 e successivamente infilate nelle staffe 6 e 7 della barra 4. La bocca di carico 29 ha un diametro superiore a quello del cono di base 10. Quest’ultimo, le gambe 12, 13, 14 e 15 e la parte inferiore della rete troncoconica 1 in corrispondenza dell’anello 2 attraversano la bocca di carico 29 penetrando parzialmente nel forno 30. Il dispositivo 20 permane in questa fase fino alla completa essicazione delle materozze 25.
La figura 6 mostra il dispositivo 20 di figura 5 in cui la rete troncoconica 1 à ̈ stata completamente sollevata per mezzo delle forche 27 e 28, fino a che le staffe 6 e 7 giungono a contatto della barra 17. In tal modo si crea un’apertura tra il cono di base 10 e la rete troncoconica 1 attraverso la quale le materozze 25 cadono entro il crogiolo 32 (visibile in figura 7). Il passaggio dalla fase mostrata in figura 5 a quella mostrata in figura 6 avviene con la gradualità necessaria a svuotare il dispositivo senza che vi siano traboccamenti delle materozze oltre l’apertura del crogiolo 32.
La figura 7 mostra, in sezione trasversale, il dispositivo 20 e il forno 30 di figura 6. All’interno della camera di combustione 34 del forno 30 à ̈ posto il crogiolo 32 parzialmente riempito di metallo fuso 33. Il crogiolo 32 poggia sulla base della camera 34 al centro della stessa, allineato alla bocca di carico 29, quest’ultima avente diametro inferiore al diametro dell’apertura del crogiolo 32. Facendo riferimento alla figura à ̈ possibile notare che il cono di base 10 e le gambe 12, 13, 14 e 15 penetrano parzialmente nel crogiolo 32. Un bruciatore 35 à ̈ inserito in una parete laterale del forno 30 in comunicazione con la camera 34 per il riscaldamento del crogiolo 32. Come si può notare in figura il diametro del cono di base 10 à ̈ circa la metà del diametro dell’apertura del crogiolo 32 lasciando spazio sufficiente per la caduta delle materozze 25. L’altezza del tratto obliquo del tipo 12b à ̈ maggiore o uguale alla somma di: l’altezza del tratto distale del tipo 12d, lo spessore della parete superiore 31 del forno 30, la distanza tra quest’ultima e l’apertura del crogiolo 32 e l’entità della penetrazione desiderata del cono di base 10 entro il crogiolo 32.
Le gambe contrapposte costituiscono un pezzo unico ottenuto per tranciatura da una lastra. I tratti prossimali contrapposti del tipo 12a sono in realtà due metà di un unico triangolo i cui lati obliqui hanno la stessa inclinazione del cono di base 10 poggiante su di essi. Ciascun triangolo ha un incavo centrale: un primo aperto sul vertice e un secondo aperto sulla base in modo da consentire l’incastro tra le due coppie di gambe. L’asta 16 à ̈ pure saldata alla conformazione triangolare delle gambe 12, 13, 14 e 15 internamente al cono 10.
Per rimuovere il dispositivo 20 aperto dal forno 30 occorre alzare ulteriormente le forche 27 e 28 in modo da sollevare il cono di base 10 e le gambe 12, 13, 14 e 15 di quanto basta per estrarli dalla bocca 29 del forno 30.
Sulla base della descrizione fornita per un esempio di realizzazione preferito, à ̈ ovvio che alcuni cambiamenti possono essere introdotti dal tecnico del ramo senza con ciò uscire dall’ambito dell’invenzione come risulta dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (7)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Un dispositivo di carico (20) di forni fusori (30), detti forni avendo una bocca di carico (29) posta sopra l’apertura di un crogiolo (32), il detto dispositivo (20) includendo: − un contenitore (1, 2, 3, 10, 11) aperto superiormente in cui accumulare la carica metallica (25) da fondere; − mezzi di presa (16, 17, 18, 19) connessi al contenitore (1, 2, 3, 10, 11), idonei a consentire il sollevamento meccanico e lo svuotamento dello stesso, caratterizzato dal fatto che: − detto contenitore (1, 2, 3, 10, 11) à ̈ delimitato da una parete laterale (1, 2, 3) di forma troncoconica capovolta, separabile da un cono di base (10, 11) che si proietta entro lo spazio delimitato da detta parete laterale (1); − detti mezzi di presa (16, 17, 18, 19) includono un’asta di guida (16) connessa al vertice del cono di base (10); il dispositivo di carico (20) includendo inoltre: − secondi mezzi di presa (4, 6, 7) connessi alla detta parete laterale (1, 2, 3) ed idonei a fornire una sede (5) per detta asta di guida (16), consentendo lo scorrimento della parete laterale (1, 2, 3) nella direzione dell’asta (16) per lo svuotamento del contenitore (1, 2, 3, 10, 11); − mezzi in grado di fornire un appoggio (12, 13, 14, 15) al contenitore (1, 2, 3, 10, 11) conformati in modo da consentire la parziale introduzione del cono di base (10, 11) entro il crogiolo (32).
  2. 2. Il dispositivo di carico (20) della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di presa (4, 6, 7) comprendono una barra (4) le cui estremità sono connesse al bordo (3) della bocca di diametro maggiore della detta parete laterale di forma troncoconica (1, 2, 3), detta barra (4) essendo forata centralmente per realizzare la sede (5) per l’asta di guida (16).
  3. 3. Il dispositivo di carico (20) della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la detta parete laterale (1, 2, 3) à ̈ costituita da una rete metallica rigida (1) compresa tra due anelli metallici (2, 3), di cui l’anello inferiore (1) funge da battuta a detto cono di base (10, 11) durante il sollevamento.
  4. 4. Il dispositivo di carico (20) della rivendicazione 3, caratterizzato dal fat to che detto cono di base (10, 11) Ã ̈ formato da una rete metallica rigida (10) che ne costituisce la sola parete laterale connessa alla base ad un anello metallico (11) che va a pressare contro il detto anello di battuta (2).
  5. 5. Il dispositivo di carico (20) della rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi d’appoggio (12, 13, 14, 15) del contenitore (1, 2, 3, 10, 11) includono una pluralità di gambe (12, 13, 14, 15) disposte attorno al detto cono di base (10, 11), ciascuna gamba (12) essendo costituita da: − un primo tratto (12a) sottostante il detto anello (11) del cono di base (10, 11) e ad esso saldato; − il primo tratto (12a) essendo contiguo ad un secondo tratto (12b) inclinato verso l’alto all’esterno del cono di base (10, 11); − il secondo tratto (12b) essendo contiguo ad un terzo tratto (12c) orizzontale pressoché alla stessa quota del vertice del cono di base (10, 11); − il terzo tratto (12c) essendo contiguo ad un tratto terminale (12d) rivolto verso il basso, di lunghezza inferiore al secondo tratto (12b) ed avente un piede d’appoggio (12e) all’estremità.
  6. 6. Il dispositivo di carico (20) della rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di presa (4, 6, 7, 16, 17, 18, 19) includono inoltre due staffe (6, 7; 18, 19) rigidamente connesse alla detta barra (4) ai due lati dell’asta di guida (16) ed inforcabili da un carrello elevatore (26).
  7. 7 Il dispositivo di carico (20) della rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che ciascuna di due coppie di gambe contrapposte (12, 14; 13, 15), ottenibili da una lastra per tranciatura, ha un incavo centrale per l’incastro con l’altra coppia, detto primo tratto di ciascuna gamba avendo la stessa forma triangolare del cono di base (10, 11) ed essendo a contatto della rete (10) che lo costituisce.
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