ITMI20111710A1 - Coppia di pinze, portante e traente, perfezionate per telaio tessile. - Google Patents

Description

COPPIA DI PINZE, PORTANTE E TRAENTE, PERFEZIONATE PER TELAIO TES-SILE

DESCRIZIONE

CAMPO DELL’INVENZIONE

La presente invenzione si riferisce ad una coppia di pinze, rispettivamente portante e traente, perfezionate per un telaio tessile. In particolare l’invenzione riguarda una coppia di pinze che presentano un più elevato grado di sicurezza in relazione al rapporto di interferenza con i fili di ordito ed una maggiore durata di vita utile.

STATO DELLA TECNICA ANTERIORE

E’ noto che nei telai moderni ad alta velocità, il percorso delle pinze di trasporto di trama all’interno del passo di ordito à ̈ caratterizzato da una sempre più frequente interferenza delle pinze con i fili di ordito. Da una parte infatti, al fine di ridurre gli sforzi sui fili di ordito, il grado di apertura del passo tende ad essere sempre minore; dall’altra parte, a causa della velocità crescente dei telai, à ̈ necessario anticipare l’inizio della chiusura del passo ad un momento in cui le pinze sono ancora all’interno del passo. L’interferenza dei fili di ordito con la superficie delle pinze à ̈ dunque inevitabile.

Tale interferenza comporta problemi sia in relazione alla integrità dei fili di ordito - che possono restare impigliati sulla pinza e quindi essere tagliati o spostati di posizione dal movimento di questa, determinando l’arresto del telaio o la presenza di difetti di tessitura – sia in relazione all’usura della pinza con formazione di possibili micro-cricche e microintagli. La presenza di questi micro-difetti sulle superfici delle pinze a contatto con i fili di ordito aumenta ovviamente la frequenza dei casi di aggancio di fili di ordito da parte delle pinze e inoltre determina pericolosi punti di innesco di fenomeni di rottura a fatica, così che la durata di vita utile delle pinze à ̈ attualmente del tutto insoddisfacente.

PROBLEMA E SOLUZIONE

Problema alla base dell’invenzione à ̈ dunque di proporre una particolare conformazione di una coppia di pinze, portante e traente, per telai tessili che permetta di superare gli inconvenienti menzionati e che consenta dunque di ridurre drasticamente la frequenza dei casi di aggancio dei fili di ordito da parte delle pinze e inoltre di aumentare notevolmente la durata della loro vita utile.

Questo scopo viene raggiunto attraverso una coppia di pinze, portante e traente, aventi le caratteristiche riportate nella rivendicazione 1. Le rivendicazioni subordinate descrivono ulteriori preferite caratteristiche dell’invenzione.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della coppia di pinze dell’invenzione risultano comunque meglio evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita delle stesse, data a puro titolo esemplificativo e non limitativo ed illustrata nei disegni allegati, nei quali:

fig. 1 A à ̈ una vista in prospettiva di un estruso dal quale à ̈ ricavato il corpo della pinza portante della presente invenzione;

fig. 1B à ̈ una vista in sezione, a scala ingrandita, dell’estruso di fig.

1;

fig. 2A à ̈ una vista in prospettiva della pinza portante dell’invenzione, dal lato pettine;

fig. 2B à ̈ una vista in prospettiva della pinza portante dell’invenzione, dal lato opposto a quello di fig. 2A;

fig. 3A à ̈ una vista laterale della pinza traente dell’invenzione, con il dispositivo di aggancio della trama in posizione chiusa;

fig. 3B Ã ̈ una vista, a scala ingrandita, della parte anteriore della pinza illustrata in fig. 3A, con il dispositivo di aggancio della trama in posizione aperta.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA PREFERITA FORMA DI ATTUAZIONE

Secondo una principale caratteristica della presente invenzione, il corpo della pinza portante à ̈ formato a partire da uno spezzone di profilato metallico 1, preferibilmente un estruso in lega leggera, mediante operazioni di lavorazione meccanica per semplice asportazione di truciolo. La forma di tale estruso à ̈ chiaramente visibile nelle figg. 1A e 1B e presenta una sezione generalmente a D cava del suo corpo centrale dalla quale aggettano un elemento di base 2, una mensola mediana 3 ed un tegolo superiore 4. La parte curva della sezione a D (a destra nella fig. 1B), corrispondente nella pinza finita al lato rivolto verso il pettine, à ̈ raccordata in modo continuo al tegolo 4 e separata dall’elemento di base da una profonda scanalatura 5 di guida. In corrispondenza della parte diritta della sezione a D (a sinistra nella fig. 1B) aggetta in direzione trasversale la mensola mediana 3 che, nella pinza finita, costituisce elemento di fissaggio del nastro di comando della pinza. Il tegolo 4 aggetta lateralmente in misura maggiore della mensola mediana 3 e costituisce un elemento di protezione dei dispositivi di aggancio della trama G, fissati nella parte interna della pinza, come chiaramente visibile nella fig. 2B.

Questo particolare sistema costruttivo della pinza permette di avere una pinza il cui corpo centrale à ̈ costituito da un unico pezzo ad elevata rigidità strutturale e privo di effetti di intaglio dovuti alle connessioni tra elementi diversi tipici delle pinze della tecnica nota. La pinza presenta dunque un’incrementata resistenza alla fatica ed ha un’elevata stabilità e ripetibilità di forma, così che possono essere completamente eliminate le usuali operazioni di regolazione e di aggiustaggio da parte del tessitore, al momento della sostituzione delle pinze.

Inoltre, la maggior parte delle superfici esterne della pinza che sono destinate ad entrare in contatto di strusciamento con i fili di ordito sono costituite dalle superfici di estrusione del manufatto estruso e quindi possiedono già di per sé un grado di levigatezza che non richiede ulteriori lavorazioni meccaniche.

Poiché l’estruso 1 comprende già tutti gli elementi essenziali della pinza, le lavorazioni meccaniche per asportazione di truciolo tramite le quali si ottiene la pinza portante finita risultano molto semplici e veloci, anche nelle zone di sottosquadro, così che la pinza portante dell’invenzione risulta anche una pinza di fabbricazione non costosa rispetto alle elevate prestazioni tecniche che essa offre.

Come visibile nelle figg. 3a e 3B, le lavorazioni meccaniche dell’estruso 1 sono eseguite in modo che la pinza portante P della presente invenzione presenti la propria punta in allineamento sul lato rivolto verso il pettine (il lato visibile frontalmente in fig. 2A), così da lasciare un ampio spazio all’interno della pinza per l’alloggiamento dei dispositivi di aggancio della trama G, dispositivi che – come sopra già accennato – risultano completamente protetti dal tegolo 4 rispetto ad ogni possibile interferenza con i fili di ordito.

La pinza traente T della presente invenzione à ̈ illustrata nelle figg.

3A e 3B ed à ̈ del tipo in cui il puntale a cuneo C, al fine di liberare la trama agganciata, à ̈ dotato di un primo movimento longitudinale secondo la freccia F, comandato dalla leva L in contrasto alla molla M, e di un secondo movimento trasversale secondo la freccia H, che consente di realizzare un’ampia apertura tra cuneo C e gancio G in tempi rapidissimi.

Questo tipo di puntali a cuneo con apertura a due movimenti perpendicolari sono già noti nella tecnica, tuttavia nei dispositivi noti anche il secondo movimento à ̈ realizzato con un sistema di leve e molle, il che determina una certa complessità e ingombro del sistema che si traduce in un necessario maggiore ingombro della pinza traente e che presenta inoltre la possibilità di saltuari inceppamenti.

Secondo la presente invenzione, lo spostamento laterale del puntale a cuneo viene invece ottenuto mediante l’utilizzo di un magnete permanente 6, incorporato nel corpo della pinza traente e in grado di esercitare una forza di attrazione sull’asta di comando 7 del puntale a cuneo C non appena questa, grazie al movimento longitudinale secondo la freccia F, si à ̈ liberata da un contro-cuneo 8, formato sulla parte opposta del gancio (G). Il contro-cuneo 8 impedisce infatti un abbassamento prematuro dell’asta, e quindi il contatto tra asta 7 e magnete 6, fino al termine della corsa longitudinale dell’asta 7, evitando così ogni strusciamento dell’asta 7 sul magnete 6, strusciamento che ne pregiudicherebbe la durata nel tempo.

Questa conformazione del dispositivo di comando del puntale a cuneo ha un ingombro estremamente contenuto, così che la pinza può avere una conformazione molto più sottile delle pinze note ed à ̈ quindi in grado di uscire dal passo senza interferire sui fili di ordito, anche quando la chiusura del passo à ̈ anticipata.

In considerazioni delle dimensioni estremamente contenute della pinza e quindi delle sezioni di basso spessore da cui essa à ̈ costituita, la pinza traente dell’invenzione à ̈ preferibilmente costruita in acciaio.

Infine, secondo un’altra fondamentale caratteristica dell’invenzione, comune ad entrambe le pinze, portante e traente, la superficie esterna delle pinze viene sottoposta ad un trattamento elettrolito di riporto di uno strato superficiale molto sottile di materiale ceramico mediante una tecnologia conosciuta come PEO (Plasma Electrolytic Oxidation) che permette appunto di riportare sulle superfici della pinza strati densi e molto duri di materiale ceramico a bassissimo spessore, per esempio preferibilmente di 20-30 micrometri, fortemente aggrappato al materiale di base.

Questo strato superficiale ceramico determina, come prevedibile, un netto miglioramento della durata di vita utile della pinza, proteggendo il materiale metallico sottostante dall’usura indotta dallo strusciamento dei fili di ordito. Grazie al suo bassissimo spessore, detto strato ceramico non va poi a modificare in alcun modo né le caratteristiche funzionali della pinza né i particolari meccanici della stessa, così che tale trattamento può essere applicato come trattamento finale al termine di tutte le lavorazioni meccaniche.

Tale strato ceramico determina inoltre, anche se indirettamente e in modo del tutto sorprendente, un drastico abbattimento delle rotture a fatica delle pinze, si suppone perché viene eliminata o fortemente ridotta la formazione di microcricche e micro-intagli che fungono da punti di innesco per tali rotture a fatica. La durata di vita utile delle pinze della presente invenzione à ̈ dunque estremamente allungata.

S’intende comunque che l’invenzione non deve considerarsi limitata alla particolare disposizione illustrata sopra, che costituisce soltanto una forma di esecuzione esemplificativa di essa, ma che diverse varianti sono possibili, tutte alla portata di un tecnico del ramo, senza per questo uscire dall’ambito di protezione dell’invenzione stessa, come definito dalle rivendicazioni che seguono.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1) Coppia di pinze, portante e traente, per un telaio di tessitura, caratterizzata da ciò che il corpo della pinza portante à ̈ formato a partire da uno spezzone di profilato metallico (1) estruso, mediante operazioni di lavorazione meccanica di asportazione di truciolo.
2. 2) Coppia di pinze come in 1), in cui detto profilato estruso (1) presenta una sezione generalmente a D del suo corpo centrale dalla quale aggettano un elemento di base (2), una mensola mediana (3) ed un tegolo superiore (4).
3. 3) Coppia di pinze come in 2), in cui la parte curva della sezione a D del profilato estruso (1) à ̈ raccordata in modo continuo al tegolo (4) e separata dall’elemento di base (2) da una profonda scanalatura (5) di guida.
4. 4) Coppia di pinze come in 2), in cui dalla parte diritta della sezione a D del profilato estruso (1) aggetta, in direzione trasversale, detta mensola mediana 3 che, nella pinza finita, costituisce elemento di fissaggio del nastro di guida della pinza.
5. 5) Coppia di pinze come in 2), in cui detto tegolo (4) aggetta lateralmente in misura maggiore di detta mensola mediana (3) e costituisce un elemento di protezione dei dispositivi di aggancio (G) della trama, fissati nella parte interna della pinza.
6. 6) Coppia di pinze come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, del tipo comprendente un puntale a cuneo (C), per il bloccaggio della trama contro un elemento a gancio (G), dotato di un primo movimento longitudinale e di un secondo movimento trasversale al primo per determinare un’ampia e rapida apertura tra detto puntale a cuneo (C) e detto elemento a gancio (G), caratterizzata da ciò che detto secondo movimento à ̈ ottenuto mediante un magnete permanente (6) incorporato nel corpo della pinza ed atto ad esercitare una forza di attrazione sull’asta di comando (7) dell’elemento a cuneo (C).
7. 7) Coppia di pinze come in 6), in cui detto in detto elemento a gancio (G) à ̈ munito inoltre di un contro-cuneo (8), dalla parte opposta del gancio (G), che impedisce il contatto dell’asta di comando (7) col magnete (6) fino al termine di detto primo movimento longitudinale di apertura.
8. 8) Coppia di pinze come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui su almeno una parte della superficie esterna delle pinze viene applicato un riporto di uno strato superficiale denso, duro e sottile di materiale ceramico.
9. 9) Coppia di pinze come in 8), in cui detto strato di materiale ceramico viene formato sulle pinze a valle di tutte le lavorazioni meccaniche sulle stesse.
10. 10) Coppia di pinze come in 9), in cui lo spessore di detto strato di materiale ceramico à ̈ di 20-30 micrometri.