ITMI20111582A1 - Catena a rulli folli per trasportatore di articoli - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce in generale al settore dei trasportatori di articoli. Più specificamente, la presente invenzione si riferisce a catene a rulli folli migliorate per trasportatori di articoli industriali o civili.

Ciascun trasportatore di articoli (o semplicemente trasportatore) tipicamente comprende un elemento di supporto chiuso ad anello (quindi, senza fine) atto a supportare gli articoli da trasportare, ed elementi di movimentazione (ad esempio, motori elettrici, pignoni e ruote dentate di trascinamento) per movimentare l’elemento di supporto consentendo il trasporto degli articoli su di esso collocati lungo un predefinito percorso di trasporto.

In particolare, i trasportatori a catena utilizzano come elemento di supporto una catena, che tipicamente comprende una pluralità di moduli opportunamente incernierati fra loro mediante rispettivi perni di incernieramento.

Come à ̈ noto, durante il trasporto degli articoli possono formarsi regioni di accumulo, ovvero regioni del percorso di trasporto nelle quali alcuni articoli, in conseguenza di una – anche momentanea - riduzione del tasso di smaltimento degli articoli trasportati a valle di tali regioni, si accumulano progressivamente premendo l’uno contro l’altro perché soggetti ad un’azione di spinta causata dall’attrito radente fra gli articoli trasportati e la superficie della catena in movimento<.>Tali pressioni reciproche tra gli articoli possono causare rotture o danneggiamenti degli stessi, oltre che una maggiore sollecitazione sulla catena e/o sugli elementi di movimentazione (che a sua volta può determinare pericolose frizioni e abrasioni del trasportatore).

Per ovviare a ciò, alcuni trasportatori sono provvisti di catene a rulli, nelle quali ciascun modulo comprende uno o più rulli (tipicamente, di forma cilindrica cava) che agiscono, nell’insieme, sia da superficie di supporto per gli articoli da trasportare, che da elementi di scorrimento. In particolare, ciascun rullo (o gruppo di rulli) à ̈ montato folle attorno ad un rispettivo perno di montaggio, ovvero à ̈ liberamente girevole attorno all’asse di rotazione definito dall’asse del perno (che tipicamente definisce un asse centrale del rullo); in questo modo, nel caso in cui sulla catena si formi, durante il trasporto degli articoli, un accumulo di articoli, la rotazione dei rulli fa sì che l’avanzamento della catena risulti sostanzialmente svincolato dall’avanzamento degli articoli, evitando così che si esercitino eccessive pressioni tra gli articoli.

Tuttavia, le catene del tipo sopra descritto presentano inconvenienti che ne precludono un impiego più vasto; in particolare, ciò à ̈ dovuto principalmente al fatto che tra rulli adiacenti (dello stesso modulo e/o di moduli adiacenti) sono presenti interstizi (ovvero, regioni di spazio comprese tra rulli adiacenti e sostanzialmente delimitate da superfici esterne degli stessi) che possono causare fenomeni di inceppamento degli articoli.

Per evitare tali fenomeni di inceppamento, tipicamente la catena a rulli deve essere progettata in modo tale che parametri quali passo del rullo (ovvero, distanza tra i rispettivi assi centrali di rulli adiacenti lungo la direzione di avanzamento della catena), e diametro del rullo siano opportunamente dimensionati. Infatti, come à ̈ noto, tali parametri determinano, insieme, l’estensione (in larghezza e profondità) degli interstizi, mentre il diametro del rullo rispetto a quello del relativo perno di montaggio influisce sul coefficiente di attrito tra essi; per questo motivo, il dimensionamento di tali parametri non à ̈ semplice, e spesso comporta compromessi progettuali per cui la catena risulta avere un’efficienza di trasporto non ottimale.

Più specificamente, ciò à ̈ dovuto al fatto che una diminuzione del passo (per ridurre l’estensione degli interstizi), ed in particolare del passo dei rulli affacciati di moduli adiacenti, priverebbe la catena della possibilità di curvare e contro-curvare liberamente attorno agli assi geometrici definiti dai rispettivi perni di incernieramento (in quanto, in fase di inarcamento o contro-curvatura della catena, i rulli, essendo ravvicinati in virtù del passo ridotto, si troverebbero in poco tempo a contatto tra loro). Per contro, un aumento del diametro del rullo (per ridurre il coefficiente di attrito), comporta necessariamente, a parità di passo, un aumento della profondità degli interstizi sperimentata dagli articoli (a seguito dell’aumento delle superfici esterne dei rulli), oltre che gli inconvenienti di inarcamento appena discussi (in quanto le superfici esterne dei rulli, essendo più estese, risulterebbero più vicine).

La Richiedente ha notato che tali problematiche sono esacerbate per il trasporto di alcune classi di articoli. Ad esempio, gli articoli che presentano alla propria base, o in corrispondenza di regioni che durante il trasporto poggiano sui rulli, una conformazione sagomata (come nel caso dei piedini di appoggio delle bottiglie di plastica per bevande), sono molto più facilmente soggetti ai fenomeni di inceppamento. Per un ottimale trasporto di tali classi di articoli, infatti, il passo del rullo ed il diametro del rullo devono soddisfare requisiti particolarmente stringenti (ad esempio, non devono oltrepassare valori limite, come 18 mm e 19 mm, rispettivamente); tuttavia, il rispetto di tali requisiti sfruttando l’approccio basato sul compromesso progettuale tra diametro e passo del rullo non permette di ottenere catene a rulli dotate di interstizi di estensione sufficientemente ridotta e di rulli a coefficiente di attrito sufficientemente elevato da consentire un ottimale trasporto di tali articoli.

La Richiedente ha pertanto affrontato il problema di come ottenere una catena a rulli, particolarmente (benché non specificamente) adatta all’impiego in trasportatori di articoli, che non sia affetta dagli inconvenienti sopraccitati.

In termini generali, la soluzione in accordo con una o più forme di realizzazione della presente invenzione à ̈ basata sull’idea di diminuire una distanza verticale tra asse di rotazione dei rulli ed asse geometrico dei perni di incernieramento dei moduli della catena.

In particolare, uno o più aspetti della soluzione in accordo con specifiche forme di realizzazione dell’invenzione sono indicati nelle rivendicazioni indipendenti, con caratteristiche vantaggiose della stessa soluzione che sono indicate nelle rivendicazioni dipendenti, il cui testo à ̈ incorporato nella presente alla lettera per riferimento (con qualsiasi caratteristica vantaggiosa fornita con riferimento ad uno specifico aspetto della soluzione in accordo con una forma di realizzazione dell’invenzione che si applica mutatis mutandis ad ogni altro suo aspetto).

Più specificamente, un aspetto della soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione propone una catena a rulli per trasportatore di articoli. La catena comprende una pluralità di moduli per trasportare gli articoli, ed una pluralità di perni di incernieramento ciascuno per incernierare moduli adiacenti della catena attorno ad un corrispondente asse geometrico. Ciascun modulo comprende almeno un rullo ed almeno un perno di montaggio per il montaggio folle dell’almeno un rullo sul rispettivo modulo; l’almeno un rullo à ̈ liberamente girevole attorno ad un rispettivo asse di rotazione definito dall’asse del corrispondente perno di montaggio. Nella soluzione in accordo con una o più forme di realizzazione delle presente invenzione, l’asse di rotazione di rulli affacciati di moduli adiacenti lungo una direzione di avanzamento della catena e l’asse geometrico del perno di incernieramento compreso tra tali rulli affacciati distano, lungo una direzione ortogonale ad una direzione di scorrimento del rispettivo modulo, di una distanza verticale tale che una distanza minima tra la superficie esterna di tali rulli e la superficie esterna del corrispondente perno di incernieramento sia minore o uguale a 3 mm.

Vantaggiosamente, ciascun modulo può comprendere un corpo di fissaggio avente una prima porzione laterale, una seconda porzione laterale, ed una porzione centrale tra la prima porzione laterale e la seconda porzione laterale; in questo modo, detta prima porzione laterale e detta porzione centrale delimitano una prima regione porta-rulli del modulo, e detta seconda porzione laterale e detta porzione centrale delimitano una seconda regione porta-rulli del modulo. A tale proposito, l’ameno un rullo può comprendere almeno un primo rullo nella prima regione porta-rulli ed almeno un secondo rullo nella seconda regione porta-rulli, e dette prima e seconda regione porta-rulli comprendono fori passanti atti all’inserimento di rispettivi perni di montaggio per il montaggio folle dell’almeno un primo rullo e dell’almeno un secondo rullo, rispettivamente.

In una preferita, ma non limitativa, forma di realizzazione dell’invenzione, ciascuna di dette prima porzione laterale, seconda porzione laterale e porzione centrale comprende rispettive estremità forate anteriori e rispettive estremità forate posteriori per ricevere i perni di incernieramento, in modo che almeno una di dette estremità forate anteriori di ciascun modulo possa essere incernierata ad almeno una estremità forata posteriore del modulo successivo nella direzione di avanzamento della catena.

Preferibilmente, benché non necessariamente, l’almeno un rullo di ciascun modulo definisce una superficie di supporto per supportare gli articoli da trasportare, ed i moduli della catena definiscono una superficie di impegno opposta alla superficie di supporto; vantaggiosamente, detta superficie di impegno può comprendere almeno una svasatura in corrispondenza di ciascun modulo atta nell’impiego ad ingranare elementi di trasmissione di movimento per la movimentazione della catena.

In una forma di realizzazione vantaggiosa della presente invenzione, detti perni di montaggio e/o detti perni di incernieramento sono in materiale plastico. In aggiunta o in alternativa, detti perni di montaggio hanno un diametro massimo minore di 3 mm.

La catena può comprendere almeno una successione allineata di moduli, in detta successione allineata le estremità forate anteriori della prima porzione laterale, della seconda porzione laterale e della porzione centrale di ciascun modulo essendo incernierate alle estremità forate posteriori della prima porzione laterale, della seconda porzione laterale e della porzione centrale, rispettivamente di ciascun modulo successivo nella direzione di avanzamento della catena.

In alternativa, la catena può comprendere almeno una successione sfalsata di moduli, in detta successione sfalsata l’estremità forata posteriore della porzione centrale di almeno un modulo essendo incernierata alle estremità forate anteriori delle prime porzioni di una coppia di moduli affiancati precedente nella direzione di avanzamento della catena. In tal caso, la catena può inoltre vantaggiosamente comprendere una pluralità di semi-moduli ciascuno disposto sostanzialmente lateralmente a detta almeno una successione sfalsata di moduli per delimitare in maniera uniforme la superficie di supporto della catena.

La soluzione in accordo con una o più forme di realizzazione dell'invenzione, come pure ulteriori caratteristiche ed i relativi vantaggi, sarà meglio compresa con riferimento alla seguente descrizione dettagliata, data puramente a titolo indicativo e non limitativo, da leggersi congiuntamente alle figure allegate (in cui elementi corrispondenti sono indicati con riferimenti uguali o simili e la loro spiegazione non à ̈ ripetuta per brevità). A tale riguardo, à ̈ espressamente inteso che le figure non sono necessariamente in scala (con alcuni particolari che possono essere esagerati e/o semplificati) e che, a meno di indicazione contraria, esse sono semplicemente utilizzate per illustrare concettualmente le strutture e le procedure descritte. In particolare:

FIG.1A mostra una rappresentazione prospettica di una porzione di catena in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione;

FIG.1B mostra una rappresentazione prospettica della porzione di catena di FIG.1A vista da dietro;

FIG.1C mostra una rappresentazione in sezione della porzione di catena di FIG.1A lungo la linea di sezione I-I, e

FIG.2 mostra una rappresentazione prospettica di una porzione di catena in accordo con un’altra forma di realizzazione della presente invenzione.

Con particolare riferimento alle figure, in FIG.1A à ̈ mostrata una rappresentazione prospettica di una porzione di catena (nel seguito, catena) 100 in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione. Per semplicità di descrizione, tale figura sarà discussa congiuntamente a FIG.1B, la quale mostra una rappresentazione prospettica della catena 100 vista da dietro, e a FIG.1C, la quale mostra una rappresentazione in sezione della stessa catena 100 lungo la linea di sezione I-I di FIG.1A.

La catena 100 à ̈ particolarmente (sebbene non necessariamente) adatta ad essere impiegata in un trasportatore di articoli (non mostrato in figura), per uso industriale o civile. A tale proposito, il trasportatore di articoli, non limitativo per la presente invenzione, sarà discusso brevemente richiamandone, all’occorrenza, elementi funzionali ritenuti rilevanti per la comprensione della presente invenzione.

La catena 100 comprende una pluralità di moduli 105 per trasportare gli articoli, ed una pluralità di perni di incernieramento 110 per incernierare tra loro tali moduli 105. In particolare, ciascun perno di incernieramento 110, preferibilmente di materiale plastico e/o metallico, à ̈ configurato per incernierare moduli 105 adiacenti della catena attorno ad un corrispondente asse di incernieramento o asse geometrico (GAX), solo uno mostrato in figura per semplicità, in modo che la catena risulti chiusa ad anello (quindi, senza fine). Nell’esemplificativa ma non limitativa forma di realizzazione illustrata, la catena 100 comprende una successione allineata di moduli 105, in cui ciascun modulo 105 à ̈ incernierato ad un modulo 105 successivo e ad un modulo 105 precedente lungo una direzione di avanzamento x della catena 100 (con tale struttura che può essere replicata indefinitamente, ottenendo una catena di lunghezza desiderata).

Come visibile nelle figure, ciascun modulo 105 comprende uno o più rulli di scorrimento (quattro nella forma di realizzazione illustrata) 115a,115b,115c,115d, o rulli, e perni di montaggio 1201,1202, ad esempio in materiale plastico, per il montaggio folle degli stessi sul rispettivo modulo 105. Più in particolare, come meglio visibile nelle FIGG.1A e 1B, i rulli 115a,115c sono montati folli sul rispettivo perno di montaggio 1201, in modo da risultare liberamente girevoli attorno ad un rispettivo asse di rotazione RAX1da esso definito, e i rulli 115b,115d sono montati folli sul rispettivo perno di montaggio 1202, in modo da risultare liberamente girevoli attorno al rispettivo asse di rotazione RAX2.

I rulli 115a,115b,115c,115d di tutti i moduli 105 della catena 100 definiscono, nell’insieme, una superficie anteriore FSURFdella catena 100 atta a supportare gli articoli da trasportare (agente quindi da superficie di supporto); in questo modo, nel caso in cui sulla catena 100 si formi, durante il trasporto, una regione di accumulo di articoli (in conseguenza, come spiegato in precedenza, di una – anche momentanea – riduzione del tasso di assorbimento degli articoli trasportati a valle di tale regione), la rotazione dei rulli 115a,115b,115c,115d fa sì che l’avanzamento della catena 100 lungo la direzione di avanzamento x risulti sostanzialmente svincolato dall’avanzamento degli articoli su di essa collocati, evitando così che tra gli articoli accumulati si esercitino eccessive pressioni reciproche. Invece, una superficie posteriore BSURFdella catena 100, opposta alla superficie anteriore FSURF, agisce da superficie di impegno, in quanto comprende incavature 125 (visibili in FIG.1B) atte ad ingranare elementi del trasportatore preposti alla movimentazione della catena 100 (o elementi di movimentazione); tali elementi di movimentazione possono comprendere, in maniera nota, pignoni azionati da motori elettrici (non mostrati) e ruote dentate folli di rinvio, quali la ruota dentata 130.

Come meglio visibile nelle FIGG.1A e 1B, ciascun modulo 105 comprende un corpo 135, il quale agisce sia da elemento di incernieramento inter-modulo sia da elemento porta-rulli (per cui nel seguito sarà indicato genericamente come corpo di fissaggio).

Più in particolare, il corpo di fissaggio 135 comprende una porzione laterale 135S1, un’altra porzione laterale 135S2, ed una porzione centrale 135Ctra la porzione laterale 135S1e la porzione laterale 135S2(rispetto alle quali la porzione centrale 135Cha una larghezza preferibilmente maggiore, ad esempio doppia). In questo modo, le porzioni centrali 135Cdella successione di moduli 105 definiscono, nell’insieme, un elemento rompi-tratta della catena 100 (per assicurare stabilità e resistenza meccanica alla stessa); inoltre, la porzione laterale 135S1e la porzione centrale 135Cdi ciascun modulo 105 delimitano una regione porta-rulli contenente i rulli 115a,115b, mentre la porzione laterale 135S2e la porzione centrale 135Cdelimitano un’altra regione porta-rulli contenente i rulli 115c,115d (anche se, come si comprenderà facilmente, non essendo la presente invenzione limitata al numero di rulli, ciascuna regione porta-rulli può comprendere un numero qualsiasi degli stessi -al limite uno soltanto).

Le regioni porta-rulli, ovvero le porzioni laterali 135S1e 135S2, e la porzione centrale 135Ccomprendono fori passanti (nell’esempio in questione, due per porzione) entro i quali sono inseriti, rispettivamente, il perno di montaggio 1201per il montaggio dei rulli 115a,115c ed il perno di montaggio 1202per il montaggio dei rulli 115b,115d (anche se non à ̈ esclusa la possibilità di avere perni di montaggio indipendenti per ogni regione porta-rulli).

Come meglio visibile in FIG.1B, le porzioni laterali 135S1e 135S2, e la porzione centrale 135Cdi ciascun modulo comprendono rispettive estremità forate (o occhielli) anteriori 140S1,140S2,140Ce rispettivi occhielli posteriori 145S1,145S2,145Cin generale configurati per ricevere i corrispondenti perni di incernieramento 110 con i moduli adiacenti. In particolare, gli occhielli anteriori 140S1,140S2,140Channo una struttura sostanzialmente complementare rispetto agli occhielli posteriori 145S1,145S2,145C; in questo modo, gli occhielli anteriori 140S1,140S2,140Cdi ciascun modulo 105 possono essere incernierati ad occhielli posteriori 145S1,145S2,145Cdi uno o più moduli 105 successivi nella direzione di avanzamento x e/o ad occhielli posteriori 145S1,145S2,145Cdi uno o più moduli 105 affiancati lungo una direzione ortogonale alla direzione di avanzamento x (non mostrati), conferendo quindi modularità alla struttura.

Più in particolare, nell’esemplificativa forma di realizzazione illustrata in cui la catena 100 comprende una successione allineata di moduli 105, gli occhielli anteriori 140S1,140S2,140Cdelle porzioni 135S1135S2,135Cdi ciascun modulo 105 sono incernierate agli occhielli posteriori 145S1,145S2,145Cdelle porzioni 135S1135S2,135Cdi ciascun modulo successivo nella direzione di avanzamento della catena 100.

Come visibile in FIG.1C, nella soluzione in accordo con una forma di realizzazione dell’invenzione, l’asse di rotazione di rulli affacciati di moduli adiacenti (ovvero, l’asse di rotazione RAX1dei rulli 115a,115c del modulo 105 e l’asse di rotazione RAX2dei rulli 115b,115d del modulo 105 successivo nella sequenza) distano dall’asse geometrico GAXdel corrispondente perno di incernieramento 110 tra essi compreso, lungo una direzione ortogonale ad una direzione di avanzamento sN,sN-1del rispettivo modulo 105, di una distanza verticale H che risulta vantaggiosamente ridotta rispetto alle soluzioni note (nell’esempio illustrato, la direzione di avanzamento sN,sN-1dei rispettivi moduli 105 coincide; ad ogni modo, le considerazioni di cui sopra si applicano equivalentemente anche se ciò non fosse verificato, come nel caso della direzione di avanzamento sN+4illustrata).

In particolare, tale distanza verticale H à ̈ tale per cui tra la superficie esterna di ciascun rullo 115b,115d e 115a,115c e del rispettivo perno di incernieramento 110 vi sia una distanza minima compresa tra quale decimo di mm (come illustrato in figura) e 3 mm (ad ogni modo, decisamente più ridotta rispetto alle soluzioni note, per le quali tale distanza minima presenta valori maggiori o uguali a 12mm).

In ogni caso, nulla esclude che tale distanza minima sia sostanzialmente pari a zero, ad esempio nel caso in cui tra i rulli 115a,115b,115c,115d ed i perni di incernieramento 110 vi sia un coefficiente di attrito sufficientemente ridotto da consentire comunque una adeguata rotazione degli stessi; ciò può essere ottenuto, ad esempio, prevedendo perni di montaggio 1201,1202di diametro ridotto (ad esempio, inferiore a 3 mm) rispetto alle soluzioni note (che tipicamente hanno un diametro maggiore di 6 mm, e quindi un corrispondente coefficiente di attrito doppio). A tale proposito, la riduzione del diametro dei rulli 115a,115b,115c,115d (che in principio determinerebbe una minore resistenza degli stessi a sollecitazioni) à ̈ compensata dalla migliorata resistenza meccanica (ad esempio, mediante gli elementi rompitratta della catena 100, e/o mediante configurazioni vantaggiose, come quella nel seguito descritta) che la presente invenzione consente di ottenere.

Si noti che la riduzione della distanza minima à ̈ resa possibile anche dalla particolare struttura dei moduli sopra descritta; infatti, la presenza di un ridotto, ma ben distribuito, numero di occhielli anteriori 140S1,140S2,140Ce posteriori 145S1,145S2,145Centro cui i perni di incernieramento 110 sono inseriti, fa sì che questi ultimi risultino per buona parte scoperti (anziché interamente coperti, come nelle soluzioni note, nelle quali invece il valore di distanza minima à ̈ per tale motivo intrinsecamente maggiore rispetto a quello della presente invenzione).

La soluzione descritta à ̈ vantaggiosa in quanto consente di ridurre la profondità degli interstizi tra rulli adiacenti senza dover ridurre il diametro dei rulli, che comporterebbe l’aumento del coefficiente di attrito, e senza alterare il passo tra i rulli, il che conferisce alla catena la possibilità di curvare e contro-curvare liberamente attorno agli assi geometrici. La presente invenzione può quindi essere impiegata per un ottimale trasporto di classi di articoli che solitamente sono maggiormente soggette a fenomeni di inceppamento negli interstizi, come ad esempio gli articoli che presentano alla propria base, o in corrispondenza di regioni che durante il trasporto poggiano sui rulli, una conformazione sagomata (come nel caso dei piedini di appoggio delle bottiglie di plastica).

Con riferimento ora a FIG.2, essa mostra una rappresentazione prospettica di una porzione di catena (o semplicemente catena) 200 in accordo con un’altra forma di realizzazione della presente invenzione. La catena 200 à ̈ sostanzialmente equivalente alla precedente, ma differisce da quest’ultima per la configurazione in cui i moduli sono incernierati tra loro.

In particolare, come visibile in tale figura, la catena 200 comprende una successione sfalsata di moduli, in cui cioà ̈ sono previsti moduli (come i moduli 1051e 1054) che sono comuni (ovvero incernierati con) due distinti moduli (come i moduli 1052,1053e 1055,1056, rispettivamente) ad essi immediatamente precedenti (nella direzione di avanzamento x della catena 200) e tra loro affiancati (ovvero, lungo una direzione ortogonale alla direzione di avanzamento x). In altre parole, gli occhielli posteriori 145Cdella porzione centrale di ciascun modulo comune sono incernierati agli occhielli anteriori 140S2,140S1delle porzioni laterali 135S2,135S1di una coppia di moduli affiancati precedente (riferimenti numerici degli occhielli non indicati in figura per semplicità). In questo modo, come visibile in figura, le porzioni 135S1,135S2di tali coppie di moduli 1052,1053e 1055,1056definiscono, insieme, una porzione delle stesse dimensioni della, e allineata con, la porzione centrale dei rispettivi moduli comuni 1051e 1054, ottenendo in tal modo l’elemento rompi-tratta sopra descritto.

Al fine di rendere regolare la struttura della catena 200 così ottenuta, quest’ultima comprende inoltre una pluralità di semi-moduli 205; in particolare, ciascun semi-modulo 205, pari a metà modulo, à ̈ disposto sostanzialmente lateralmente a detta successione sfalsata di moduli per delimitare in maniera uniforme la superficie di supporto della catena.

Tale forma di realizzazione à ̈ particolarmente vantaggiosa in quanto la successione sfalsata di moduli conferisce alla struttura migliorate proprietà di resistenza alla sollecitazioni meccaniche degli articoli da trasportare.

Naturalmente, al fine di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, un tecnico del ramo potrà apportare alla soluzione sopra descritta numerose modifiche e varianti logiche e/o fisiche. Più specificamente, sebbene tale soluzione sia stata descritta con un certo livello di dettaglio con riferimento ad una o più sue forme di realizzazione, à ̈ chiaro che varie omissioni, sostituzioni e cambiamenti nella forma e nei dettagli così come altre forme di realizzazione sono possibili. In particolare, diverse forme di realizzazione dell’invenzione possono essere messe in pratica anche senza gli specifici dettagli (come gli esempi numerici) esposti nella precedente descrizione per fornire una loro più completa comprensione; al contrario, caratteristiche ben note possono essere state omesse o semplificate al fine di non oscurare la descrizione con particolari non necessari. Inoltre, à ̈ espressamente inteso che specifici elementi descritti in relazione ad ogni forma di realizzazione della soluzione esposta possono essere incorporati in qualsiasi altra forma di realizzazione come una normale scelta di disegno.

Considerazioni analoghe si applicano se la catena ha una diversa struttura o include componenti equivalenti. In ogni caso, qualsiasi suo componente può essere separato in più elementi, o due o più componenti possono essere combinati in un singolo elemento; inoltre, ogni componente può essere replicato per supportare l’esecuzione delle corrispondenti operazioni in parallelo. Si fa anche notare che (a meno di indicazione contraria) qualsiasi interazione tra diversi componenti generalmente non necessita di essere continua, e può essere sia diretta sia indiretta tramite uno o più intermediari. Ad esempio, grazie alla modularità intrinseca dei moduli, le catene (ovvero, porzioni di catena) precedentemente illustrate possono essere opportunamente replicate e/o combinate tra loro, oppure possono essere implementate in accordo con ulteriori configurazioni secondo esigenze specifiche.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Catena a rulli (100,200) per trasportatore di articoli, detta catena comprendendo una pluralità di moduli (105) per trasportare gli articoli ed una pluralità di perni di incernieramento (110) ciascuno per incernierare moduli adiacenti della catena attorno ad un corrispondente asse geometrico (GAX), in cui ciascun modulo comprende almeno un rullo (115a,115b,115c,115d) ed almeno un perno di montaggio (1201,1202) per il montaggio folle dell’almeno un rullo sul rispettivo modulo, l’almeno un rullo essendo liberamente girevole attorno ad un rispettivo asse di rotazione (RAX1,RAX2) definito dal corrispondente perno di montaggio, caratterizzato dal fatto che l’asse di rotazione di rulli affacciati di moduli adiacenti lungo una direzione di avanzamento (x) della catena e l’asse geometrico del perno di incernieramento compreso tra detti moduli adiacenti distano, lungo una direzione ortogonale ad una direzione di scorrimento (sN) del rispettivo modulo, di una distanza verticale (H) tale che una distanza minima tra la superficie esterna di tali rulli e la superficie esterna del corrispondente perno di incernieramento sia minore o uguale a 3 mm.
2. 2. Catena a rulli secondo la Rivendicazione 1, in cui ciascun modulo comprende un corpo di fissaggio (135) avente una prima porzione laterale (135S1), una seconda porzione laterale (135S2), ed una porzione centrale (135C) tra la prima porzione laterale e la seconda porzione laterale, detta prima porzione laterale e detta porzione centrale delimitando una prima regione porta-rulli del modulo e detta seconda porzione laterale e detta porzione centrale delimitando una seconda regione porta-rulli del modulo, ed in cui l’ameno un rullo comprende almeno un primo rullo (115a,115b) nella prima regione porta-rulli ed almeno un secondo rullo (115c,115d) nella seconda regione porta-rulli, dette prima e seconda regione porta-rulli comprendendo fori passanti atti all’inserimento di rispettivi perni di montaggio per il montaggio folle dell’almeno un primo rullo e dell’almeno un secondo rullo, rispettivamente.
3. 3. Catena a rulli secondo la Rivendicazione 2, in cui ciascuna di dette prima porzione laterale, seconda porzione laterale e porzione centrale comprende rispettive estremità forate anteriori (140S1,140S2,140C) e rispettive estremità forate posteriori (145S1,145S2,145C) per ricevere i perni di incernieramento, almeno una di dette estremità forate anteriori di ciascun modulo essendo incernierata ad almeno una estremità forata posteriore del modulo successivo nella direzione di avanzamento della catena.
4. 4. Catena a rulli secondo una qualsiasi delle precedenti Rivendicazioni, in cui l’almeno un rullo di ciascun modulo definisce una superficie di supporto (FSUF) per supportare gli articoli da trasportare, ed in cui i moduli della catena definiscono una superficie di impegno (BSURF) opposta alla superficie di supporto, detta superficie di impegno comprendente almeno una svasatura (130) in corrispondenza di ciascun modulo atta nell’impiego ad ingranare elementi di trasmissione di movimento per la movimentazione della catena.
5. 5. Catena a rulli secondo una qualsiasi delle precedenti Rivendicazioni, in cui detti perni di montaggio e/o detti perni di incernieramento sono in materiale plastico.
6. 6. Catena a rulli secondo una qualsiasi delle precedenti Rivendicazioni, in cui detti perni di montaggio hanno un diametro massimo minore di 3 mm.
7. 7. Catena a rulli secondo una qualsiasi delle Rivendicazioni da 2 a 6, in cui la catena comprende almeno una successione allineata di moduli, in detta successione allineata le estremità forate anteriori della prima porzione laterale, della seconda porzione laterale e della porzione centrale di ciascun modulo essendo incernierate alle estremità forate posteriori della prima porzione laterale, della seconda porzione laterale e della porzione centrale, rispettivamente del corrispondente modulo successivo nella direzione di avanzamento della catena.
8. 8. Catena a rulli secondo una qualsiasi delle Rivendicazioni da 2 a 6, in cui la catena comprende almeno una successione sfalsata di moduli, in detta successione sfalsata l’estremità forata posteriore della porzione centrale di almeno un modulo essendo incernierata alle estremità forate anteriori delle prime porzioni di una coppia di moduli affiancati precedente nella direzione di avanzamento della catena.
9. 9. Catena a rulli secondo la Rivendicazione 8, ulteriormente comprendente una pluralità di semi-moduli ciascuno disposto sostanzialmente lateralmente a detta almeno una successione sfalsata di moduli per delimitare in maniera uniforme la superficie di supporto della catena.