ITMI20111356A1 - Apparecchiatura per il trattamento dermo estetico di un paziente. - Google Patents

Description

P04009/IT-MT Titolo: “Apparecchiatura per il trattamento dermo estetico di un paziente.â€

La presente invenzione si riferisce ad un’apparecchiatura per il trattamento dermo estetico di un paziente in accordo con il preambolo della rivendicazione 1. In particolare, oggetto del presente trovato à ̈ fornire un’apparecchiatura che consenta di introdurre attraverso la pelle particolari sostanze curative mediante elettroporazione.

Le tecniche di elettroporazione sono note allo stato dell’arte e prevedono l’introduzione di molecole all’interno delle cellule facendole transitare attraverso la membrana cellulare. E’ possibile, ad esempio, introdurre molecole inorganiche (farmaci, sostanze chimiche o terapiche) oppure organiche (DNA) a seconda del trattamento da effettuare.

Un noto metodo per introdurre tali molecole prevede l’utilizzo di apparecchiature che generano un elevato campo elettrico e che viene applicato per consentire l’attraversamento delle molecole nelle cellule mediante la permeabilizzazione della membrana cellulare. In particolare, l’apparecchiatura à ̈ dotata di un applicatore avente un primo elettrodo di riferimento posto a massa e poggiato fisso sulla pelle di un paziente, e un secondo elettrodo mobile rispetto al primo per il diretto trattamento della pelle.

Una tale soluzione presenta l’inconveniente di creare una differenza di potenziale mutevole, e conseguentemente un campo elettrico variabile applicato nella pelle del paziente, proporzionale alla distanza presente tra i due elettrodi dell’applicatore che può provocare dolore al paziente e, in casi più gravi, anche bruciature della pelle.

Da quanto sopra esposto, emerge l’esigenza di disporre di un’apparecchiatura per il trattamento dermo estetico che permetta la somministrazione di sostanze nelle cellule in modo efficace e senza creare traumi e/o dolore al paziente.

Tale scopo à ̈ raggiunto da un’apparecchiatura per il trattamento dermo estetico di un paziente comprendente:

- un applicatore dotato di almeno un primo elettrodo e almeno un secondo elettrodo ciascuno atto ad essere posto in contatto con una area di pelle da trattare di un paziente allo scopo di applicare un campo elettrico ad impulsi in un predeterminato volume di pelle,

- un alimentatore elettrico collegato a detti elettrodi per generare tensione pulsata allo scopo di generare detto campo elettrico,

- un trasformatore collegato tra detti elettrodi e detto alimentatore in cui il trasformatore ha un primo morsetto dell’avvolgimento secondario in diretta comunicazione di segnale con il primo elettrodo dell’applicatore e un secondo morsetto dell’avvolgimento secondario in diretta comunicazione di segnale con il secondo elettrodo dell’applicatore.

Secondo una forma di realizzazione dell’invenzione, il primo elettrodo à ̈ posizionato ad una distanza costante dal secondo elettrodo. In tal modo, vantaggiosamente, à ̈ possibile evitare variazioni di differenze di potenziale tra gli elettrodi salvaguardando il paziente da traumi e/o scottature della pelle durante l’applicazione della sostanza curativa.

Nell’apparecchiatura in accordo con l’invenzione, à ̈ possibile disporre inoltre di un corpo di base avente:

- un serbatoio per il contenimento di sostanze destinate al trattamento della pelle,

- almeno un foro per l’evacuazione di tali sostanze in comunicazione di fluido con il serbatoio in cui un foro à ̈ situato in corrispondenza dell’estremità terminale del corpo di base tra il primo elettrodo e il secondo elettrodo dell’applicatore.

Grazie ad alcuni test effettuate sulle apparecchiature note per l’elettroporazione, à ̈ risultato che i trattamenti sui pazienti variavano drasticamente a seconda della collocazione dell’apparecchiatura. La richiedente à ̈ riuscita pertanto a dimostrare come la variazione di alcuni parametri ambientali (come ad esempio la temperatura e/o umidità), o la variazione di altri parametri corporei (come il valore di pH), inficiava sulle prestazioni complessive dei trattamenti dermo estetici effettuati al paziente.

In considerazione di quanto sopra, nell’apparecchiatura secondo l’invenzione à ̈ presente:

- un primo sensore atto a misurare il valore di pH della pelle di un paziente, - un secondo ed un terzo sensore atti a misurare rispettivamente il valore di temperatura e di umidità ambientale presente in prossimità del paziente, e

- mezzi di elaborazione atti a ricevere i valori di pH, di temperatura e di umidità da detti primo, secondo e terzo sensore, detti mezzi di elaborazione essendo in comunicazione di segnale con detto alimentatore.

In tal modo, vantaggiosamente, i mezzi di elaborazione sono destinati a variare il valore di tensione pulsata in funzione di detti valori di pH, di temperatura e di umidità ambientale misurata allo scopo di migliorare la permeabilità della membrana cellulare.

Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi dell’apparecchiatura per il trattamento dermo estetico di un paziente secondo la presente invenzione risulteranno dalla descrizione di seguito riportata di suoi esempi preferiti di realizzazione, dati a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento alle annesse figure, in cui:

- la figura 1 rappresenta una vista in sezione di una prima forma di realizzazione dell’apparecchiatura in accordo con l’invenzione e uno schema del circuito di alimentazione;

- la figura 2 rappresenta una vista in sezione di una seconda forma di realizzazione dell’apparecchiatura in accordo con l’invenzione.

Con riferimento alle figure allegate, con 1 à ̈ globalmente indicato un’apparecchiatura per il trattamento dermo estetico di un paziente in accordo con la presente invenzione.

L’apparecchiatura 1 comprende un applicatore 100 destinato ad essere impugnato da un utente specializzato per il trattamento dermo estetico dei pazienti. In particolare, l’applicatore 100 presenta un corpo di base 105 esteso prevalentemente lungo una direzione longitudinale X-X ed avente un forma, preferibilmente, cilindrica ed appuntita in una sua estremità terminale 105a a guisa di penna.

L’apparecchiatura 1 comprende un alimentatore elettrico 10 per alimentare una coppia di elettrodi 110,111 disposti nell’applicatore 100.

In particolare, l’applicatore 100 à ̈ dotato di un primo elettrodo 110 ed un secondo elettrodo 111 ciascuno atto ad essere posto in contatto con una predeterminata area di epidermide del paziente.

L’alimentatore elettrico 10 à ̈ collegato alla coppia di elettrodi 110,111 e genera una tensione pulsata Va.

La differenza di potenziale Vapresente ai capi degli elettrodi 110,111 permette di applicare un campo elettrico E quando l’applicatore 100 entra in contatto con la pelle del paziente. In pratica, il campo elettrico E che viene generato tra i due elettrodi 110,111 penetra attraverso la pelle allo scopo di rendere permeabile la membrana cellulare.

Con riferimento all’esempio illustrato in figura 2, l’apparecchiatura 1 à ̈ dotata di un trasformatore T collegato tra la coppia di elettrodi 110,111 e l’alimentatore 10.

Vantaggiosamente, l’avvolgimento secondario Tbdel trasformatore T risulta essere in diretta comunicazione di segnale con la coppia di elettrodi 110,111. In particolare, il trasformatore T presenta un primo morsetto dell’avvolgimento secondario Tbin diretta comunicazione di segnale con il primo elettrodo 110 dell’applicatore 100 e un secondo morsetto dell’avvolgimento secondario Tbin diretta comunicazione di segnale con il secondo elettrodo 111 dell’applicatore stesso. In tal modo, à ̈ possibile rendere entrambi gli elettrodi non polarizzati (cioà ̈ la parte direttamente applicata al paziente) e pertanto isolati da tutte le altre parti dell'apparecchiatura senza necessità di messa a terra per limitare, in condizione di eventuali guasto (quando ad esempio una tensione indesiderata derivata da una sorgente esterna à ̈ applicata al paziente tra la parte applicata e la terra) la corrente di dispersione ammissibile sul paziente come previsto dalla norma CEI EN 60601-1.

Grazie pertanto alla presenza di una coppia di elettrodi 110,111 non polarizzati à ̈ possibile applicare un campo elettrico E nella pelle di un paziente che permette di non alterare le caratteristiche chimico fisiche della sostanza curativa da applicare al paziente.

In una forma di realizzazione, ciascun elettrodo 110,111 aggetta almeno parzialmente dall’estremità terminale 105a del corpo di base 105 lungo una direzione sostanzialmente parallela alla direzione longitudinale di estensione X-X.

In una versione, il primo elettrodo 110 Ã ̈ distanziato dal secondo elettrodo 111 di una distanza d1compresa tra 2 mm e 40 mm.

Preferibilmente, la distanza d1compresa tra il primo elettrodo 110 e il secondo elettrodo corrisponde sostanzialmente a 10 mm.

In accordo con la forma di realizzazione illustrata nell’esempio di figura 2, l’apparecchiatura 1 comprende un serbatoio 120 installato nel corpo di base 105 per il contenimento delle sostanze destinate al trattamento della pelle. Il serbatoio 120 risulta essere in comunicazione di fluido con almeno un foro o cavità 121 situato/a in corrispondenza dell’estremità terminale 105a del corpo di base 105 destinato all’evacuazione delle sostanze curative.

In pratica, una volta generato il campo elettrico E da applicare nella porzione di pelle del paziente per permeabilizzare la membrana cellulare, à ̈ possibile applicare nella pelle la sostanza curativa desiderata così da permettere l’ingresso della sostanza attraverso la pelle senza traumi per il paziente.

In una versione, il foro/cavità 121 à ̈ posizionato tra il primo elettrodo 110 e il secondo elettrodo 111 dell’applicatore 100.

In una forma di realizzazione, l’applicatore 100 comprende un dispositivo di fuoruscita sostanze 130 avente la forma di un cilindretto aggettante dall’estremità terminale 105a del corpo di base 105. In una versione preferita, il cilindretto può presentare una o più cavità 121 disposte sulla superficie e in collegamento di fluido tra loro. In particolare, il cilindretto può presentare una cavità di ingresso in comunicazione di fluido con il serbatoio 120 che si dirama in una o più cavità di uscita per la fuoriuscita della sostanza curativa.

Preferibilmente, il cilindretto à ̈ posizionato tra il primo elettrodo 110 e il secondo elettrodo 111 dell’applicatore 100.

Allo scopo di evacuare le sostanze dall’applicatore 100 à ̈ possibile, ad esempio, disporre di mezzi di pompaggio 122 associati al serbatoio 120. In una versione, i mezzi di pompaggio 122 possono comprendere un sistema pistone/cilindro installati nel serbatoio 120.

Ovviamente, per un tecnico del ramo risulterò chiaro come i mezzi di pompaggio possano presentare forma, struttura e dimensioni diverse da quelle rappresentate. Potranno altresì essere utilizzati sistemi di pompaggio diversi atti allo scopo di evacuare le sostanze dall’applicatore in funzione del campo elettrico E applicato.

A tale scopo, l’applicatore 100 può essere dotato di mezzi di azionamento 130 collegati ai mezzi di pompaggio 122 per l’azionamento dei mezzi di pompaggio stessi e mezzi di controllo (non illustrati) per il controllo della quantità di sostanze da evacuare dall’applicatore 100.

Vantaggiosamente, l’apparecchiatura in accordo con l’invenzione comprende mezzi di isolamento (non illustrati) per isolare elettricamente gli elettrodi 110,111 dal foro 121 per l’evacuazione delle sostanze. In tal modo, à ̈ possibile evitare la circolazione di correnti tra la coppia di elettrodi 110,111 e il foro 121 che potrebbero provocare variazioni di campo elettrico E dovuti alla resistenza propria della sostanza curativa.

In una versione, il corpo di base 105 Ã ̈ realizzato in materiale isolante.

In accordo con la forma di realizzazione illustrata nell’esempio di figura 1, l’alimentatore elettrico 10 à ̈ atto a generare una tensione Vapulsata ad onda quadra compresa tra 0 e 200 Volt.

In una versione, l’alimentatore elettrico à ̈ atto a generare impulsi elettrici di durata compresa tra 10 microsecondi e 100 millisecondi. Preferibilmente, gli impulsi hanno una durata corrispondente a 1 millisecondo.

Gli impulsi elettrici possono essere generati ad una frequenza compresa tra 0,5 Hz e 1000 Hz.

Sempre con riferimento all’esempio illustrato in figura 1, l’apparecchiatura 1 comprende un carico 160 per controllare la tensione e/o la corrente destinata all’applicatore 100.

In una versione, il carico 160 Ã ̈ dotato di almeno una resistenza R1,R2e di almeno un condensatore C connessi in parallelo al trasformatore T.

Preferibilmente, una prima resistenza R1 à ̈ connessa in parallelo all’uscita dell’alimentatore elettrico 10. A monte della resistenza R1à ̈ presente un carico resistivo/capacitivo costituito dalla serie di una seconda resistenza R2 e del condensatore C.

In accordo con una forma di realizzazione illustrata nell’esempio di figura 1, l’apparecchiatura 1 à ̈ dotata di una pluralità di sensori per la misurazione di pH, temperatura e umidità. In particolare, à ̈ possibile disporre di un primo sensore 51 atto a misurare il valore di pH della pelle del paziente da trattare e di un secondo 52 e terzo sensore 53 atti rispettivamente a misurare il valore di temperatura ambientale (ad esempio in °C) e di umidità in prossimità del paziente.

L’apparecchiatura 1 dispone altresì di mezzi di elaborazione 50 atti a ricevere i valori di pH, di temperatura e di umidità dai sensori 51,52,53. Vantaggiosamente, i mezzi di elaborazione 50, collegati all’alimentatore 10, sono destinati a variare il valore di tensione pulsata Va in funzione dei valori di pH, di temperatura e di umidità misurata.

In accordo con una forma di realizzazione, i mezzi di elaborazione 50 sono altresì atti a ricevere il valore della resistenza elettrica della pelle TEER (Trans-Epithelial Electrical Resistance). A tale scopo, l’apparecchiatura 1 in accordo con l’invenzione dispone di mezzi di misura della resistenza elettrica della pelle (TEER) di un utente.

I mezzi di elaborazione 50 sono in comunicazione di segnale con l’alimentatore 10 e sono destinati a ricevere e conseguentemente variare il valore di tensione pulsata Va in funzione del valore di resistenza elettrica della pelle TEER misurata.

In tal modo à ̈ possibile, vantaggiosamente, ridurre il valore della resistenza elettrica della pelle (TEER) dell’utente così da consentire il passaggio di sostanze destinate al trattamento della pelle con peso molecolare compreso tra 200 e 1000.

Come si può apprezzare da quanto descritto, l’apparecchiatura secondo la presente invenzione consente di soddisfare le esigenze e di superare gli inconvenienti di cui si à ̈ riferito nella parte introduttiva della presente descrizione con riferimento alla tecnica nota.

Mediante questa invenzione à ̈ possibile altresì veicolare in maniera transcutanea le sostanze curative attraverso la pelle senza provocare traumi al paziente modificando solamente la permeabilità della pelle e consentendo inoltre il passaggio di sostanze curative anche di elevato peso molecolare.

Ovviamente, un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare numerose modifiche e varianti all’apparecchiatura secondo l’invenzione sopra descritta, tutte peraltro contenute nell'ambito di protezione dell'invenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (15)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura (1) per il trattamento dermo estetico di un paziente comprendente: - un applicatore (100) dotato di almeno un primo elettrodo (111) e almeno un secondo elettrodo (110) ciascuno atto ad essere posto in contatto con una area di pelle da trattare di un paziente allo scopo di applicare un campo elettrico (E) ad impulsi in un predeterminato volume di pelle - un alimentatore elettrico (10) collegato a detti elettrodi (110,111) per generare tensione pulsata (Va) allo scopo di generare detto campo elettrico (E), caratterizzata dal fatto di comprendere un trasformatore (T) collegato tra detti elettrodi (110,111) e detto alimentatore (10), detto trasformatore (T) avendo un primo morsetto dell’avvolgimento secondario (Tb) in diretta comunicazione di segnale con il primo elettrodo (110) di detto applicatore (100) e un secondo morsetto dell’avvolgimento secondario (Tb) in diretta comunicazione di segnale con il secondo elettrodo (111) di detto applicatore (100).
2. 2. Apparecchiatura (1) in accordo con la rivendicazione 1, in cui detto primo elettrodo (110) Ã ̈ posizionato ad una distanza costante da detto secondo elettrodo (111).
3. 3. Apparecchiatura (1) in accordo con la rivendicazione 2, in cui detto applicatore (100) presenta un corpo di base (105) esteso prevalentemente lungo una direzione longitudinale (X-X), ciascun elettrodo (110,111) aggettando almeno parzialmente da un’estremità terminale (105a) di detto corpo di base (105) lungo una direzione sostanzialmente parallela a detta direzione longitudinale (X-X), detto primo elettrodo (110) essendo posizionato ad una distanza compresa tra 2 mm e 40 mm da detto secondo elettrodo (110).
4. 4. Apparecchiatura (1) in accordo con la rivendicazione 3, in cui detto corpo di base (105) comprende: - un serbatoio (120) per il contenimento di sostanze destinate al trattamento della pelle, - almeno un foro (150) per l’evacuazione di dette sostanze in comunicazione di fluido con detto serbatoio (120) in cui detto almeno un foro (150) à ̈ situato in corrispondenza di detta estremità terminale (105a) di detto corpo di base (105) tra detto primo elettrodo (110) e detto secondo elettrodo (111) di detto applicatore (100).
5. 5. Apparecchiatura (1) in accordo con la rivendicazione 4, in cui detto corpo di base (105) comprende mezzi di pompaggio (122) associati a detto serbatoio (120) per l’evacuazione di dette sostanze da detto applicatore (100).
6. 6. Apparecchiatura (1) in accordo con la rivendicazione 4, in cui detti mezzi di pompaggio (122) comprendono un sistema pistone/cilindro associati a detto serbatoio (120) per l’evacuazione di dette sostanze da detto applicatore (100).
7. 7. Apparecchiatura (1) in accordo con la rivendicazione 4 o 5, in cui detto applicatore (100) comprende - mezzi di azionamento (130) collegati a detti mezzi di pompaggio (122) per l’azionamento di detti mezzi di pompaggio (122), - mezzi di controllo (140) per il controllo della quantità di dette sostanze da evacuare da detto applicatore (100) in funzione di detto campo elettrico (E) applicato.
8. 8. Apparecchiatura (1) in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui detto alimentatore elettrico (10) Ã ̈ atto a generare una tensione pulsata compresa tra 0 Volt e 200 Volt.
9. 9. Apparecchiatura (1) in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui detto alimentatore elettrico (10) Ã ̈ atto a generare impulsi elettrici di durata compresa tra 10 microsecodi e 100 millisecondi.
10. 10. Apparecchiatura (1) in accordo con la rivendicazione 9, in cui detto alimentatore elettrico (10) Ã ̈ atto a generare detti impulsi elettrici ad una frequenza compresa tra 0,5 Hz e 1000 Hz.
11. 11. Apparecchiatura (1) in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 10, comprendente mezzi di isolamento per isolare elettricamente detti elettrodi (110,111) da detto foro per l’evacuazione (150).
12. 12. Apparecchiatura (1) in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 11, comprendente un circuito di controllo (160) per controllare l’alimentazione di detto applicatore (100), detto circuito di controllo (160) essendo dotato di almeno una resistenza (R1,R2) e di almeno un condensatore (C) connessi in parallelo a detto trasformatore (T).
13. 13. Apparecchiatura (1) in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 12, comprendente: - un primo sensore (51) atto a misurare il valore di pH della pelle di detto paziente, - un secondo (52) ed un terzo sensore (53) atti a misurare rispettivamente il valore di temperatura e di umidità ambientale presente in prossimità di detto paziente, - mezzi di elaborazione (50) atti a ricevere detti valori di pH, di temperatura e di umidità rispettivamente da detti primo (51), secondo (52) e terzo sensore (53), detti mezzi di elaborazione (50) essendo in comunicazione di segnale con detto alimentatore (10), in cui detti mezzi di elaborazione (50) sono destinati a variare detto valore di tensione pulsata (Va) in funzione di detti valori di pH, di temperatura e di umidità ambientale misurata.
14. 14. Apparecchiatura (1) in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 13, comprendente: - mezzi di misura della resistenza elettrica della pelle (TEER) di un utente, - mezzi di elaborazione (50) atti a ricevere il valore di detta resistenza elettrica della pelle (TEER), detti mezzi di elaborazione (50) essendo in comunicazione di segnale con detto alimentatore (10), in cui detti mezzi di elaborazione (50) sono destinati a variare detto valore di tensione pulsata (Va) in funzione di detto valore di resistenza elettrica della pelle (TEER) misurata allo scopo di ridurre il valore di detta resistenza elettrica della pelle (TEER) dell’utente.
15. 15. Apparecchiatura (1) in accordo con la rivendicazione 15, in cui il valore di detta resistenza elettrica della pelle (TEER) ridotto consente il passaggio di sostanze destinate al trattamento della pelle con peso molecolare compreso tra 200 e 1000.