ITMI20111045A1 - Procedimento per l'ozonizzazione di un olio vegetale. - Google Patents

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ITMI20111045A1
ITMI20111045A1 IT001045A ITMI20111045A ITMI20111045A1 IT MI20111045 A1 ITMI20111045 A1 IT MI20111045A1 IT 001045 A IT001045 A IT 001045A IT MI20111045 A ITMI20111045 A IT MI20111045A IT MI20111045 A1 ITMI20111045 A1 IT MI20111045A1
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ozone
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Elvira Palma
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Uni Del Salento
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    • C11—ANIMAL OR VEGETABLE OILS, FATS, FATTY SUBSTANCES OR WAXES; FATTY ACIDS THEREFROM; DETERGENTS; CANDLES
    • C11C—FATTY ACIDS FROM FATS, OILS OR WAXES; CANDLES; FATS, OILS OR FATTY ACIDS BY CHEMICAL MODIFICATION OF FATS, OILS, OR FATTY ACIDS OBTAINED THEREFROM
    • C11C3/00—Fats, oils, or fatty acids by chemical modification of fats, oils, or fatty acids obtained therefrom
    • C11C3/006—Fats, oils, or fatty acids by chemical modification of fats, oils, or fatty acids obtained therefrom by oxidation
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Description

"PROCEDIMENTO PER L'OZONIZZAZIONE DI UN OLIO VEGETALE"
DESCRIZIONE
Il presente trovato riguarda un procedimento per l'ozonizzazione di un olio vegetale, in particolare di oliva extravergine, un olio ozonizzato ottenibile tramite detto procedimento, una composizione che lo comprende, opzionalmente comprendente inoltre vitamina A e/o E, e detta composizione per uso in trattamenti terapeutici.
L'ozonizzazione di oli vegetali à ̈ un procedimento noto la lunga data, infatti à ̈ descritto nel 1911 in un primo brevetto negli Stati Uniti (US 984,722). In tale documento si riporta l'ozonizzazione di olio di cocco utilizzando ossigeno medicale ad una temperatura superiore a 28 °C, e il processo termina quando si raggiunge una concentrazione di ozono di 0,5 mg in 1 mi di olio. Viene riportato l'uso del preparato così ottenuto per la cura delle infezioni nasali. Successivamente, sempre negli Stati uniti sono stati rilasciati altri brevetti riguardanti l'ozonizzazione di altri oli vegetali tra cui l'olio d'oliva (US 2,356,062), in cui l'olio di oliva che viene ozonizzato fino a raggiungere una quantità di ozono pari all'1,85%. Viene riportato l'uso del preparato così ottenuto per combattere le infezioni cutanee e delle mucose sostenute da batteri e funghi.
Nel 1970, Beai descrive il processo di ozonizzazione a carico di una emulsione di acqua, olio di soia e pelargon-aldeide, effettuato in autoclave (ad una temperatura tra i 70° e i 100°C) e sotto continua agitazione. La reazione di ozonizzazione à ̈ poi seguita da una riduzione con idrogeno e in questo modo si ottiene un composto molto ricco di aldeidi (cioà ̈ gli ozonuri) (U.S.
3,504,038). In documenti pubblicati in precedenza, anche Otsuki e Maggiolo descrivono l'ozonizzazione di olì vegetali emulsionati a grandi quantità di acqua (US 2,862,940 e US 2,865,937).
Altri brevetti descrivono l'ozonizzazione di oli vegetali (mais, oliva e sesamo), in particolare in U.S. 4,451,480 (1984) si descrive la ozonizzazione di questi oli fino a saturazione, cioà ̈ quando tutti i doppi legami degli acidi grassi non si sono rotti per legare l'ozono. Successivamente, lo stesso DeVillez ha descritto un metodo per ozonizzare l'olio di jojoba, nel quale l'ozono veniva fatto gorgogliare attraverso un disco di vetro poroso ad una temperatura di 50°C, anche in questo caso fino a raggiungere saturazione. Viene riportato l'uso del preparato così ottenuto per la cura dell'acne (US 4,591,602, 1986) .
Anche Washuttl e Wiebahn ozonizzano l'olio fino a saturazione, al fine di permettere una conservazione a più a lungo termine. Dopo l'ozonizzazione il processo da essi brevettato prevede di operare una estrazione, in ambiente acido e in presenza di un sistema redox, per separare e isolare le aldeidi a catena corta dall'olio ozonizzato. Gli autori indicano nell'olio di oliva il migliore substrato per questa procedura (US 5,183,911).
Due brevetti russi (RU2040235A, RU 2131673C1) prevedono l'utilizzo di ultrasuoni a bassa frequenza combinati con il processo di ozonizzazione. In questo modo il prodotto ottenuto, sempre portato a saturazione con l'ozono (numero di perossidi superiore a 1000 meq), risulta stabile per sei mesi, mantenendo inalterate le proprietà antibatteriche .
Recentemente Gomez e collaboratori hanno sviluppato un prodotto formato da una miscela di oli vegetali ozonizzati arricchita con acido lipoico, vitamine, amminoacidi essenziali e altre componenti, indicato per la cura delle ulcere gastroduodenali e come integratore alimentare (WO 01/37829 Al, EP1273295 Al).
Generalmente, sono descritti diversi processi per ottenere oli vegetali ozonizzati, e tutti hanno come caratteristiche comuni il fatto che il processo di ozonizzazione à ̈ condotto fino alla saturazione dell'olio, che non sono aggiunti additivi o solventi e che si utilizza ossigeno medicale per produrre l'ozono. Inoltre tutti i processi di ozonizzazione descritti nei brevetti sono caratterizzati dal fatto che le operazioni avvengono a temperatura ambiente, o spesso a temperature più elevate di 50°C. L'innalzamento della temperatura à ̈ un processo spontaneo durante l'ozonizzazione in quanto la reazione di ozonolisi à ̈ esotermica, ed à ̈ spesso utilizzato come parametro per monitorare l'andamento del processo. Il calore viene sfruttato per migliorare l'efficienza dell'ozonizzazione perché induce una maggiore motilità delle molecole e ciò aumenta la probabilità che le molecole di ozono si scontrino con quelle degli acidi grassi provocandone la lisi che genera poi la formazione degli ozonuri . La difficoltà più importante che si riscontra in questi metodi à ̈ quella della bassa stabilità dei composti ottenuti attraverso ozonizzazione, che non permette una lunga conservazione del prodotto, in quanto dopo pochi mesi perde le proprietà biologiche ed antimicrobiche . Per questa ragione negli ultimi anni in alcuni documenti sono descritte metodiche supplementari alla ozonizzazione quali l'uso di ultrasuoni. In alcuni documenti à ̈ descritta l'ozonizzazione di olio vegetale emulsionato all'acqua, in questo modo si ottiene un numero di aldeidi più elevato. Nella domanda US 2006/0074129 Al si ozonizza una emulsione di acqua e burro di cacao, ottenendo un composto stabile e ricco di idrossialdeidi di cui à ̈ riportato l'uso per la cura di svariate patologie.
In altri documenti (e.g. W02007046122 ), per accelerare la reazione di ozonizzazione si utilizza un catalizzatore, quale il solfato di ferro, che, agendo da donatore di elettroni reagisce velocemente con l'ozono portando alla formazione del radicale anione dell'ozono 03, che à ̈ più reattivo dell'ozono stesso nei confronti dei doppi legami degli acidi grassi. Si à ̈ però constatato che in questo modo gli ozonuri prodotti sono estremamente instabili, per cui l'olio ozonizzato si conserva per un periodo limitato (pochi giorni) e si à ̈ ipotizzato che il calore sviluppato dalla reazione, necessario perché la reazione proceda, sia al contempo la causa della instabilità degli ozonuri. L'alta temperatura provoca una distribuzione caotica delle catene nella struttura molecolare degli ozonuri, generando un sistema instabile caratterizzato da tensioni interne che si aggiungono a quelle causate dall'ingombro sterico degli ozonuri. Per stabilizzare il sistema gli autori utilizzano un sistema red-ox che trasforma gli ozonuri in perossidi, molto più stabili, in quanto hanno un minor ingombro sterico e basse tensioni interne. Infatti, una volta terminata la reazione di ozonizzazione, al prodotto à ̈ aggiunto acido alfa lipoico, un potente antiossidante che reagisce con gli ozonuri portando alla formazione dei perossidi. In questo modo si ottiene un prodotto che à ̈ riportato come stabile nel tempo.
Sussiste quindi il problema di fornire un metodo per preparare, in modo efficiente e senza l'aggiunta di ulteriori sostanze ossidanti, un derivato ozonizzato di un olio vegetale che sia stabile nel tempo per lunghi periodi e che possa essere utilizzato, ad esempio, in una formulazione farmaceutica .
Compito principale della presente invenzione à ̈ quello di fornire un metodo per l'ozonizzazione di un olio vegetale che non abbia gli svantaggi della tecnica nota.
All'interno di detto compito, uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire una composizione comprendente o consistente di olio vegetale ozonizzato che sia utile come medicamento.
Questo compito e questo scopo, nonché altri scopi che saranno resi evidenti di seguito sono raggiunti tramite un procedimento per l'ozonizzazione di un olio vegetale comprendente il trattamento dell'olio vegetale, con ozono o una miscela gassosa comprendente ozono in un reattore in presenza di un campo magnetico pulsante e ad una temperatura compresa tra 2 e 6°C.
Il compito e lo scopo dell'invenzione sono stati inoltre raggiunti tramite un olio vegetale ozonizzato, in particolare un olio di oliva extravergine ozonizzato, ottenibile tramite detto procedimento .
Il compito e lo scopo dell'invenzione sono stati inoltre raggiunti tramite una composizione comprendente l'olio vegetale ozonizzato secondo detto procedimento e opzionalmente almeno un composto selezionato tra vitamina A, vitamina E e loro miscele, e da una composizione farmaceutica comprendente l'olio vegetale ozonizzato secondo la detto procedimento o detta composizione comprendente opzionalmente vitamina A e/o E e dal suo uso come medicamento.
L'olio vegetale à ̈ preferibilmente un olio di oliva, più preferibilmente olio extravergine di uliva e ancora più preferibilmente olio extravergine di oliva di origina salentina, in particolare olio extravergine di oliva salentino ottenuto da cultivar Olgiarola leccese o Cellina di Nardo o loro miscele.
Gli oli vegetali sono chimicamente composti da trigliceridi in cui sono presenti acidi grassi saturi e insaturi e l'ozono si lega con quelli insaturi: più acidi grassi insaturi possiede l'olio vegetale maggiore quantità di ozono viene intrappolato. La reazione dell'ozono con gli acidi grassi presenti nell'olio di oliva extravergine porta alla formazione di nuove molecole quali ozonuri, aldeidi e molecole carbossiliche, secondo il meccanismo di Criegee (illustrato nella figura seguente) .
/= \
La formazione dell'ozono primario instabile (1) à ̈ un passaggio intermedio di brevissima durata. Tramite un assestamento si ottiene un ozonuro molto più stabile. Si formano, così, molecole di acidi grassi, (ozonuri), in cui il doppio legame viene saturato dai tre atomi di ossigeno (2), imprigionandolo e mantenendolo stabile, rendendolo disponibile e pronto all'uso per applicazioni topiche .
Si à ̈ sorprendentemente trovato che con il processo di ozonizzazione dell'invenzione, caratterizzato dall'applicazione di un campo magnetico pulsato e di basse temperature, à ̈ possibile ottenere un prodotto di qualità superiore rispetto allo stesso olio sottoposto a ozonizzazione (per lo stesso tempo e nella stessa quantità) senza che siano applicati campo magnetico e bassa temperatura.
Nel caso dell'ozonizzazione dell'olio di oliva si à ̈ trovato che la percentuale di acido oleico nel olio ozonizzato in assenza di campo magnetico e a temperatura ambiente à ̈ più alta rispetto alla percentuale di acido oleico nell'olio di oliva ozonizzato con il procedimento dell'invenzione, quello che indica una efficienza maggiore del processo della presente invenzione.
Ciò significa che con la procedura di ozonizzazione dell'invenzione, rispetto ai metodi dell'arte nota, un numero maggiore di molecole di acidi grassi (tra cui il più abbondante à ̈ l'acido oleico) vengono attaccate dall'ozono con conseguente produzione di un maggior quantitativo di ozonuri.
Il metodo secondo l'invenzione permette di ottenere un prodotto di alta qualità e stabile nel tempo. Le basse temperature e il campo magnetico oltre a migliorare l'efficienza del processo produttivo, permettono di accorciare i tempi di lavorazione, di conseguenza abbassare i costi di produzione .
Il prodotto ottenuto con il procedimento dell'invenzione à ̈ caratterizzato da parametri chimici ben definiti che dimostrano e garantiscono l'efficacia della procedura di ozonizzazione.
Con questo procedimento si ottiene quindi olio ozonizzato che si presenta come un gel con una saturazione di ozono tra il 60% e il 70% che può essere utilizzato direttamente sulla pelle.
Il numero di perossidi (determinato con reazione con KI e titolazione con tiosolfato sodico 0,01N) del prodotto ottenuto al termine della procedura di ozonizzazione secondo la presente invenzione à ̈ compreso tra 600 e 800 meq e questo indica l'alta qualità dell'olio ozonizzato ottenuto .
Preferibilmente, al termine del processo di ozonizzazione il prodotto finito, à ̈ raccolto in contenitori che vengono conservati ad una temperatura tra 1 e 6 gradi Centigradi, preferibilmente a 4°C. I contenitori sono preferibilmente di vetro scuro per preservarlo dalle interazioni con la luce e dotati di tappo a vite. Il processo di ozonizzazione e la successiva conservazione del prodotto alle basse temperature consente una migliore riuscita della trasformazione e una maggiore stabilità durante la conservazione.
Dopo 12 mesi il numero di perossidi scende sensibilmente, ma rimane comunque intorno ai valori tra 600 e 800 meq che garantiscono l'efficacia dell'olio ozonizzato nei vari campi di applicazione. La letteratura in fatti riporta che l'olio ozonizzato mantiene attività antimicrobica se contiene un numero di perossidi tra 600 e 800 meq .
Il processo di ozonizzazione del invenzione può essere condotto all'interno di una camera termostatata, ad una temperatura tra 2 e 6 °C, preferibilmente intorno a 4°C.
Il campo magnetico applicato nel metodo dell'invenzione à ̈ un campo magnetico tra 8 e 12 mT, preferibilmente di 10 mT ed à ̈ di tipo pulsante con una frequenza di 13-130 Hz, preferibilmente 72 Hz, ad esempio generato da un apparecchio prodotto da TWIN CEMP S.R.L.
Preferibilmente, nel procedimento dell'inven-zione la concentrazione di ozono in detta miscela gassosa à ̈ compresa tra 8 mg/1 e 20 mg/1.
Preferibilmente, nel procedimento dell'inven-zione, viene impiegato un flusso di ozono o miscela gassosa contenete ozono à ̈ compreso tra 300 e 700 1/h .
Preferibilmente, nel procedimento dell'inven-zione, la pressione all'interno di detto reattore compresa tra 0,2 e 1 bar.
Più preferibilmente, la procedura di ozonizzazione viene condotta a 4°C.
In un aspetto dell'invenzione il processo di ozonizzazione dell'invenzione à ̈ applicato all'olio extravergine di oliva ottenuto da cultivar salentine. Le caratteristiche di olio extravergine di oliva ottenuto dalle cultivar salentine (Cellina di Nardo e Ogliarola Leccese) ozonizzato con il processo della presente invenzione, qui denominato Bioxoil, sono state confrontate con quelle di altri oli ozonizzati, e ne à ̈ emerso che l'olio extravergine salentino sottoposto al processo di ozonizzazione secondo l'invenzione fornisce una più elevata quantità di perossidi e di ozonuri rispetto ad altri oli extravergini d'oliva sottoposti allo stesso trattamento, il che conferisce al prodotto caratteristiche vantaggiose.
In una forma di realizzazione, la presente invenzione riguarda l'olio extravergine d'oliva ozonizzato ottenuto utilizzando il processo dell'invenzione a partire da olio extravergine d'oliva ottenuto dalle cultivar salentine Ogliarola leccese , Cellina di Nardo e loro miscele.
L 'impiego come materia prima l'olio extravergine d'oliva ottenuto dalle cultivar Ogliarola leccese, Cellina di Nardo e loro miscele, consente di abbassare ulteriormente i tempi di lavorazione in quanto utilizzando questo prodotto di partenza si producono ozonuri in quantità più elevate rispetto a quelle di altri oli extravergini d'oliva .
La migliore resa nel processo di ozonizzazione à ̈ stata ottenuta utilizzando olio extravergine composto per il 70% da olio di cellina di Nardo e 30% da olio di ogliarola leccese.
L'olio extravergine d'oliva del Salento utilizzato per sviluppare il prodotto dell'invenzione Bioxoil ha un contenuto in trigliceridi del 98% e un 2% di costituenti minori ad azione biologica (polifenoli) . Il processo di ozonizzazione secondo l'invenzione riduce notevolmente il contenuto in trigliceridi (meno del 50%) e porta alla formazione di numerosi composti (ozonuri), soprattutto l'aldeide nonanale e l'acido nonanoico, contenenti ossigeno attivo e che sono responsabili di molte delle attività biologiche di Bioxoil .
In una forma di realizzazione preferita, l'olio sottoposta ad ozonizzazione à ̈ olio extravergine composto per il 70% da olio di cellina di Nardo e 30% da olio di ogliarola leccese, il campo magnetico applicato à ̈ di 10mT ed ha una frequenza di 72Hz, la temperatura di ozonizzazione à ̈ di 4°C e la temperatura di conservazione à ̈ di 4°C.
In un altro aspetto, l'invenzione riguarda una composizione comprendente un olio vegetale ozonizzato con il procedimento della presente invenzione, in particolare un olio di oliva extravergine di cultivar salentine, preferibilmente proveniente dalle cultivar salentine Cellina di Nardo e Ogliarola Leccese, al quale opzionalmente, al termine della trasformazione, sono aggiunte le vitamine A e/o E.
In un aspetto, la presente invenzione riguarda una composizione farmaceutica comprendente o consistente dell'olio vegetale ozonizzato secondo il processo comprendente il trattamento dell'olio vegetale con ozono in presenza di un campo magnetico pulsante e a temperatura compresa tra 2 e 6°C.
L'olio vegetale ozonizzato con il procedimento della presente invenzione, in particolare Bioxoil, à ̈ un prodotto ad uso topico dalle molteplici proprietà biologiche, dovute alle proprietà emollienti ed antiossidanti dell'olio d'oliva e a quelle antimicrobiche dell'ozono. I risultati delle ricerche condotte dimostrano che tale olio o Bioxoil ha una spiccata attività antimicrobica e fungicida e una bassissima citotossicità.
L'aggiunta al prodotto ottenuto con il processo dell'invenzione, in particolare in base ad olio extravergine di oliva e più preferibilmente in base ad olio extravergine di oliva ottenuto da cultivar salentine, delle vitamine A e/o E, preferibilmente A ed E, dalle note proprietà benefiche sulla pelle, conferiscono peculiari caratteristiche e potenziano l'efficacia terapeutica del prodotto. In particolare la vitamina A (retinolo) aiuta a lenire le infiammazioni e previene l'invecchiamento cutaneo stimolando il rinnovamento cellulare, mentre la vitamina E (tocoferolo) à ̈ antiossidante per cui il suo impiego à ̈ anche utile per stabilizzare ulteriormente il prodotto.
Detto prodotto così ottenuto, caratterizzato da un elevato numero di perossidi, da una ottima stabilità nel tempo e da un graduale e lungo rilascio di ozono una volta applicato sulla pelle, può rappresentare, oltre che un ottimo prodotto a basso costo da impiegare nella farmacia e parafarmacia , una validissima alternativa all 'ozonoterapia, correntemente usata in medicina a scopi terapeutici.
L'ozonoterapia clinica à ̈ impiegata per la cura di molti tipi di patologie, dalle infezioni alle ischemie alle patologie neurodegenerative, e consiste nella iniezione di ozono, in forma gassosa o disciolto in acqua apirogena, per via endovenosa/ arteriosa, endopleurica , intraperi toneale ecc. L'ozonoterapia à ̈ un tipo di terapia eccellente e molto spesso risolutiva, anche se presenta numerosi fattori limitanti. Innanzitutto non può essere effettuata a domicilio, ma il paziente deve recarsi presso il centro medico dove deve essere monitorato anche per il rischio di possibili embolie, à ̈ invasiva e spesso dolorosa, i cicli terapeutici sono composti da numerose sessioni ed à ̈ anche costosa .
Il prodotto secondo l'invenzione, eventualmente dopo l'aggiunta di vitamina A e/o E, preferibilmente A ed E, può rappresentare un ottimo sostituto della ozono terapia convenzionale per le patologie della cute, perché il paziente potrebbe applicare l'olio ozonizzato da solo, al proprio domicilio, senza rischi e sicuramente riducendo considerevolmente i costi sanitari.
Preferibilmente, detta composizione farmaceutica comprende o consiste nell'olio di oliva extravergine ozonizzato tramite detto processo.
Più preferibilmente, in detta composizione farmaceutica detto olio di oliva à ̈ olio extravergine ottenuto dalle cultivar Ogliarola leccese e Cellina di Nardo.
Ancora più preferibilmente detta composizione comprende un olio ottenuto per ozonozzazione di olio extravergine composto per il 70% da olio di cellina di Nardo e 30% da olio di ogliarola leccese, in presenza di un campo magnetico applicato à ̈ di lOmT ed pulsato ad una frequenza di 72Hz, ad una temperatura di ozonizzazione di 4°C e opzionalmente conservato ad una temperatura di conservazione di 4°C, ed addizionato di vitamina A ed E.
Preferibilmente, detta composizione farmaceutica à ̈ in formulazione per uso topico.
In un aspetto, la presente invenzione riguarda detta composizione farmaceutica per uso come medicamento .
In un aspetto, la presente invenzione riguarda detta composizione farmaceutica per uso nel trattamento o nella prevenzione di almeno una patologia selezionata tra piaghe da decubito, ulcere, micosi e onicomicosi, herpes labiale, afte, acne, dermatiti atipiche o psoriasi.
Il seguente esempio illustra in modo non limitativo una delle possibili metodologie di preparazione :
ESEMPI
Esempio 1
Una quantità di olio extravergine di oliva che à ̈ un olio extravergine composto per il 70% da olio di Cellina di Nardo e 30% da olio di Ogliarola leccese. pari a 100 mi, posto all'interno di un cilindro di vetro avvolto da carta stagnola per non far penetrare la luce, à ̈ sottoposta a procedura di ozonizzazione per 8 ore, con l'applicazione di un campo magnetico d'intensità di 10 mT, pulsato con una frequenza di 72 Hz ad una temperatura di 4°C. All'interno del cilindro, immerso nell'olio, à ̈ posto un cilindro di ceramica poroso delle dimensioni di 2 cm di lunghezza e 1cm diametro collegato, tramite un tubicino in PVC del diametro di 0,5 cm, al generatore di ozono. Il flusso di aria ozonizzata all'intero dell'olio à ̈ di circa 400 lt/h, ed à ̈ spinto con una pressione di 0,2 Bar. È adottato un flusso di gas così elevato perché questo permette di diminuire la concentrazione dei composti più volatili quando questi sono fatti defluire dal reattore durante il processo di ozonizzazione. Inoltre l'elevato flusso di gas
rende più omogenea la distribuzione e la diffusione
dell'ozono stesso all'interno dell'olio.
La composizione del prodotto ozonizzato
ottenuto, Ã ̈ stata determinata mediante gas
cromatografia, ed à ̈ presentata nella Tabella 1 a
confronto con la composizione dello stesso olio
prima della ozonizzazione.
Tabella 1
BIOXOIL Olio d'oliva extravergine del Salento (prima dell'ozonizzazione) Acido Paimitico 12,82 %
11,47%
(16:0)
Acido Palmitoleico 1,12 %
0,67%
(16:1)
Acido Stearico 5,79 %
1,52%
(18:0)
Acido Oleico (18:1) 44, 8% 77,55 %
Acido Linoleico 2,72 %
1,68%
(18:2)
Acido Arachidico
0,24% /
(20:0)
Nonanale 20,31% /
Acido Nonanoico 13,55% /
Acido nonanedioico 5,11% /
Nonanale
0,1% /
dimetilacetale
Acido
0,2% /
undecanedioico
Acido octanoico 0,03% /
L'indice di acidità, il numero di perossidi e il numero di iodio del prodotto ottenuto sono stati determinati immediatamente dopo l'ozonizzazione e sono presentati in Tabella 2 insieme agli stessi parametri determinati dopo che il prodotto ozonizzato à ̈ stato conservato per 12 mesi a 4°C.
Tabella 2
BIOXOIL BIOXOIL dopo 12 mesi Acidità 1,98 % 2,3 %
N° perossidi 750 meq 630 meq
N° iodio 53 69
Esempio 2 (di confronto)
L'Esempio 1 Ã ̈ stato ripetuto senza applicazione di campo magnetico e ad una temperatura di 25°C.
La composizione del prodotto ozonizzato ottenuto, à ̈ stata determinata mediante gas cromatografia, ed à ̈ presentata nella Tabella 3 a confronto con la composizione del prodotto dell'Esempio 1.
Tabella 3
Olio
extravergine
Olio d'oliva d' oliva
extravergine salentino
non salentino BIOXOIL ozonizzato
ozonizzato con vecchia
(stessa procedura
procedura di (25°C e senza
BIOXOIL) campo
magnetico)
o
itico 11,47% 12,8% 13,28 % 0)
o
itoleico 0,67% / / 1)
o Stearico
1,52% 2,9% 2,91 % 0)
o Oleico
44,8% 57,93% 56,21 % 1)
o
leico 1,68% 1,89% 1,89 % 2)
o
hidico 0,24% / / 0)
nale 20,31% 8,31% 10,97%
o
13,55% 2,92% 5,89% noico
o
5,11%
nedioico / / nale
0,1%
tilacetale /
/
o
0,2%
canedioico /
/
o
0,03%
noico /
/
L'indice di acidità, il numero di perossidi e il numero di iodio del prodotto ottenuto sono stati determinati immediatamente dopo l'ozonizzazione e sono presentati in Tabella 4 insieme agli stessi parametri determinati dopo che il prodotto ozonizzato à ̈ stato conservato per 6 mesi a 25°C.
Tabella 4
OLIO EXTRAVERGINE OLIO EXTRAVERGINE OZONIZZATO 8h a OZONIZZATO 8h a 25°C 25 °C dopo 6 mesi Acidità 1,23 % 2,7 %
N° perossidi 525 meq 370 meq
N° iodio 69 81
I dati mostrati nella tabella 3 mostrano infatti che la percentuale di acido oleico nell'olio extravergine di oliva salentino ottenuto dalle cultivar Ogliarola leccese e Cellina di Nardo (lo stesso utilizzato per produrre Bioxoil) ozonizzato a 25°C e senza campo magnetico, à ̈ circa del 57%, più alta rispetto a quella di Bioxoil (44,8%), indicando che il processo di ozonizzazione condotto a temperatura ambiente non ha un'elevata efficienza. La contro-prova à ̈ rappresentata dalle percentuali degli ozonuri (soprattutto nonanale, e acido nonanoico) generati dalla ozonolisi dell'acido oleico che sono più basse di quelle di Bioxoil. Ciò significa che con la procedura di ozonizzazione dell'invenzione, rispetto ai metodi dell'arte nota un numero maggiore di molecole di acidi grassi (tra cui il più abbondante à ̈ l'acido oleico) vengono attaccate dall'ozono con conseguente produzione di un maggior quantitativo di ozonuro.
Quindi, a temperatura ambiente infatti il processo di ozonizzazione, nei tempi e nei modi sopra descritti, e la successiva conservazione non garantiscono al prodotto di acquisire e mantenere stabili nel tempo tutte le caratteristiche sopra riportate. Si può infatti notare come, con l'ozonizzazione e la conservazione a 25°C, i parametri chimici del prodotto siano più bassi, segnale di una minore quantità di ozono intrappolata dalle molecole di acidi grassi, e di instabilità del prodotto (Tabella 4).
Esempio 3
L'Esempio 1 à ̈ stato ripetuto utilizzando un olio di oliva extravergine non salentino, cioà ̈ Cima di Bitonto.
La composizione del prodotto ozonizzato ottenuto, à ̈ stata determinata mediante gas cromatografia, ed à ̈ presentata nella Tabella 3 a confronto con la composizione del prodotto dell'Esempio 1. Si nota che l'olio extravergine salentino sottoposto al processo di ozonizzazione secondo l'invenzione fornisce una più elevata quantità di perossidi e di ozonuri rispetto ad altri oli extravergini d'oliva sottoposti allo stesso trattamento, il che conferisce al prodotto caratteristiche vantaggiose.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per l'ozonizzazione di un olio vegetale comprendente il trattamento dell'olio vegetale con ozono o una miscela gassosa comprendente ozono in un reattore in presenza di un campo magnetico pulsante e a temperatura compresa tra 2 e 6°C ottenendo un olio vegetale ozonizzato, e opzionalmente la conservazione del olio vegetale ozonizzato ad una temperature tra 1 e 6°C.
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1 in cui il campo magnetico pulsato ha una frequenza tra 13 e 130 Hz.
  3. 3 . Procedimento secondo la rivendicazione 1 o 2 in cui la concentrazione di ozono in detta miscela gassosa à ̈ compresa tra 8 mg/1 e 20 mg/1, e opzionalmente il flusso à ̈ compreso tra 300 e 700 1/ h, e/o la pressione all'interno di detto reattore à ̈ compresa tra 0,2 e 1 bar.
  4. 4. Procedimento secondo una delle rivendicazioni precedenti in cui l'olio vegetale à ̈ un olio di oliva, preferibilmente un olio di oliva extravergìne , più preferibilmente un olio di oliva extravergine di cultivar salentino.
  5. 5. Procedimento secondo la rivendicazione 4 in cui l'olio di oliva à ̈ un olio extravergine ottenuto dalle cultivar Ogliarola leccese e Cellìna dì Nardo .
  6. 6. Olio ozonizzato ottenibile tramite il procedimento secondo una delle rivendicazioni 1-5.
  7. 7. Composizione comprendente un olio ozonizzato secondo la rivendicazione 6 e opzionalmente almeno un composto selezionato tra vitamina A, vitamina E e loro miscele.
  8. 8. Composizione farmaceutica comprendente o consistente di un olio ozonizzato secondo la rivendicazione 6 o della composizione secondo la rivendicazione 7.
  9. 9. Composizione farmaceutica secondo la rivendicazione 8 in formulazione per uso topico.
  10. 10. Olio secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6 o composizione secondo la rivendicazione 8 o 9 per uso nel trattamento o nella prevenzione di almeno una patologia selezionata tra piaghe da decubito, ulcere, micosi e onicomicosi, herpes labiale, afte, acne, dermatiti atipiche o psoriasi.
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