ITMI20110978A1 - Dispositivo di aspirazione per carrelli di servizio per filatoi open-end - Google Patents

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ITMI20110978A1
ITMI20110978A1 IT000978A ITMI20110978A ITMI20110978A1 IT MI20110978 A1 ITMI20110978 A1 IT MI20110978A1 IT 000978 A IT000978 A IT 000978A IT MI20110978 A ITMI20110978 A IT MI20110978A IT MI20110978 A1 ITMI20110978 A1 IT MI20110978A1
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IT
Italy
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suction
supplying
generating
spinning
trolley
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Application number
IT000978A
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English (en)
Inventor
Roberto Badiali
Mauro Ceolin
Vittorio Colussi
Original Assignee
Savio Macchine Tessili Spa
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    • DTEXTILES; PAPER
    • D01NATURAL OR MAN-MADE THREADS OR FIBRES; SPINNING
    • D01HSPINNING OR TWISTING
    • D01H4/00Open-end spinning machines or arrangements for imparting twist to independently moving fibres separated from slivers; Piecing arrangements therefor; Covering endless core threads with fibres by open-end spinning techniques
    • D01H4/48Piecing arrangements; Control therefor
    • D01H4/50Piecing arrangements; Control therefor for rotor spinning
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65HHANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL, e.g. SHEETS, WEBS, CABLES
    • B65H54/00Winding, coiling, or depositing filamentary material
    • B65H54/02Winding and traversing material on to reels, bobbins, tubes, or like package cores or formers
    • B65H54/22Automatic winding machines, i.e. machines with servicing units for automatically performing end-finding, interconnecting of successive lengths of material, controlling and fault-detecting of the running material and replacing or removing of full or empty cores
    • B65H54/26Automatic winding machines, i.e. machines with servicing units for automatically performing end-finding, interconnecting of successive lengths of material, controlling and fault-detecting of the running material and replacing or removing of full or empty cores having one or more servicing units moving along a plurality of fixed winding units
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    • B65H2701/30Handled filamentary material
    • B65H2701/31Textiles threads or artificial strands of filaments

Description

“Dispositivo di aspirazione per carrelli di servizio per filatoi open-endâ€
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce alla filatura “open end†ovvero filatura a rotore. I filatoi open end sono generalmente costituiti da una pluralità di unità di filatura individuali, allineate sui due fronti della macchina, ciascuna delle quali à ̈ composta da un rotore di filatura, che produce filo ritorto a partire dalle fibre singolarizzate di uno stoppino, e da un’unità di raccolta che - previo il controllo della qualità di filato con l’interposizione di una stribbia tra i due componenti - porta il filato ad avvolgersi su di un tubetto a formare una rocca. Questa rocca si forma così tirando ed avvolgendo il filato sulla sua superficie, essendo trascinata in rotazione dal rullo sottostante sul quale la rocca in formazione à ̈ appoggiata. Il filato viene avvolto a spire incrociate sulla rocca in rotazione poiché l’unità di raccolta à ̈ dotata di un dispositivo guidafilo che distribuisce con moto assiale di va-e-vieni il filato sulla superficie esterna della rocca.
La struttura della stazione di filatura individuale à ̈ illustrata in vista frontale nello schema di figura 1, e in vista laterale nella figura 2. Tale struttura à ̈ stata già descritta con maggiori particolari nella domanda di brevetto europeo 1.712.663 A2 a nome della stessa richiedente.
Qui di seguito ne vengono elencati i componenti dell’unità di filatura 1 costituita, procedendo dal basso verso l’alto, dall’unità di filatura vera e propria 2 e dall’unità di raccolta 3, che portano alla trasformazione dello stoppino di fibre parallele in filato ritorto avvolto sulla rocca.
L’unità di filatura 2 à ̈ costituita da:
- S nastro o stoppino depositato a doppia spirale nel – 4 vaso cilindrico di alimentazione
- 5 rullo di alimentazione 5
- 6 convogliatore ad imbuto 6
- 7 cardina con guarnizione dentata che alimenta il - 8 rotore di filatura del
- F filo ritorto, che esce assialmente dalla
- 9 apertura centrale e riceve le torsioni dalla rotazione del rotore 8,
- 11,12 coppia di cilindri di estrazione
- 14 stribbia del controllo di qualità del filato F. L’unità di raccolta 3 à ̈ costituita da:
- 15 sensore di presenza del filo
- 16 compensatore delle variazioni di lunghezza del percorso tra l’unità di filatura 2 e il punto di deposito del filato F sulla rocca
- 21 guidafilo che distribuisce il filo azionato da - 20 motore che comanda in moto va-e-vieni la
- 22 asta longitudinale in comune con altre unità del filatoio,
- 25 rocca che raccoglie il filo F, supportata da - 26 braccio porta-rocca dotato di due
- 27 contropunte folli ed apribili per tenere il - 28 tubetto della rocca 25 azionata in appoggio sul - 29 rullo di azionamento o cilindro di raccolta.
I filatoi “open-end†automatici di recente concezione sono dotati di carrelli di servizio C che pattugliano i fronti del filatoio ed effettuano automaticamente gli interventi richiesti arrestandosi davanti all’unità di filatura che li richiede. Per i filatoi open-end più lunghi sono previsti fino a quattro carrelli di servizio che operano sui due fronti del filatoio.
Gli interventi richiesti sono essenzialmente di tre tipi:
- di avviamento, all’inizio della filatura a partire dal filatoio fermo, avviandolo e quindi ponendo in ciascuna stazione un nuovo tubetto, effettuando la partenza con un riattacco con un filo ausiliario ed avvolgendo il filo prodotto sul nuovo tubetto per dare una rocca, dopo avere eliminato il tratto di filo ausiliario;
- di riattacco, quando il filato si interrompe per il taglio con la stribbia o per qualsiasi altro motivo, senza avere ancora raggiunto la metratura prevista per il completamento della rocca, utilizzando il filato già prodotto dal lato della rocca, effettuando il riattacco e riprendendo l’avvolgimento sulla stessa rocca. La procedura di riattacco consiste, nelle sue linee essenziali, nell’apertura, pulizia e chiusura del rotore, nella preparazione della coda dello stoppino, nella cattura e preparazione del bandolo dal lato della rocca, nel riavviamento del rotore e ripresa dell’alimentazione, nella re-introduzione nel rotore del bandolo preparato, nella ri-estrazione del bandolo collegato al filo nuovamente prodotto avvolgendolo nuovamente nella unità di raccolta. Il ciclo di pulizia programmata equivale al ciclo di riattacco, provocato con una rottura comandata del filo;
- di levata, dopo aver raggiunto la metratura prevista per il completamento della rocca. La rocca finita viene scaricata e quindi si procede all’avviamento dell’unità come esposto sopra.
Tali interventi dei carrelli pattugliatori riguardano sia le operazioni di levata e di avviamento (o di riavviamento) della stazione di filatura che la riparazione delle rotture di filo dovute sia a cause naturali o comandate dalla stribbia durante la filatura. In linea generale, tali interventi vengono svolti separando la rocca 25 dal suo cilindro di azionamento 29, arrestandone il moto e facendo assumere l’azionamento della rocca 25 o del suo tubetto 28 da un rullo di azionamento ausiliario posto a bordo del carrello di servizio. In generale, il carrello à ̈ dotato di una propria unità di governo che, in base alle richieste di intervento delle unità di filatura si porta in corrispondenza dell’unità da servire e procede all’intervento. L’unità di governo del carrello comanda sia gli spostamenti che il funzionamento degli organi del carrello che realizzano il ciclo operativo richiesto.
In materia dei dispositivi e delle procedure di intervento dei carrelli di servizio a filatoi open end automatizzati la richiedente à ̈ titolare, tra gli altri, dei brevetti EP 340.863, EP 443.220, EP 473.212, EP 1.524.339, EP 1.524.229, EP 1.524.230, nonché della domanda di brevetto EP 1.712.663 A2.
A tali referenze di tecnica nota si può fare riferimento per maggiori particolari sulla struttura e funzionamento dei carrelli di servizio.
I procedimenti di intervento svolti dai carrelli di servizio constano di un rilevante numero di fasi che il carrello esegue, portandosi in corrispondenza della singola unità o stazione di filatura open-end e collegandosi sia con il suo rotore di filatura che con la sua unità di raccolta soprastante, disconnettendo temporaneamente tali organi dai loro comandi e azionamenti centralizzati della macchina ed operando su di essi con propri azionamenti in grado di riportare a regime la filatura, prima di riattivare i comandi centralizzati e di riconsegnare l'unità di filatura al suo normale azionamento.
Durante le operazioni di servizio del carrello all’unità di filatura open-end, sono richiesti servizi di aspirazione con bocchette aspiranti disposte sul carrello che vengono accostate ai vari organi di servizio, che operano in sequenza. Ad esempio, nel ciclo di levata o di avviamento si prevedono i seguenti servizi:
- una bocchetta mobile di aspirazione e legatura della riserva, che preleva, aspira e trattiene il filo ausiliario dalla sua rocca fino alla pinzatura del nuovo filo sul nuovo tubetto di raccolta,
- un dispositivo preparatore fisso, che opera sul filo di riserva, che aspira il filo tenendolo teso per il taglio e la preparazione della coda ed evacua lo spezzone di filo tagliato,
- bocchetta fissa di evacuazione delle fibre che si liberano durante la preparazione,
- bocchetta mobile antiriccio, che ricupera e rilascia l’ansa di filo durante la fase transitoria di estrazione dopo il riattacco e prima della riconsegna all’unità di filatura,
- bocchetta mobile di aspirazione del filo dalla rocca se, a metratura raggiunta, si vogliono depositare alcune spire sulla punta del tubetto.
Sempre a titolo esemplificativo, nel ciclo di riattacco si prevedono sostanzialmente gli stessi servizi con gli stessi organi, ma svolti sul filo avvolto sulla rocca:
- la bocchetta mobile di aspirazione dalla rocca, che preleva, aspira e trattiene il filo già prodotto per portarlo al riattacco. Durante il riattacco, la stessa bocchetta mantiene in tensione il tratto di filo compreso tra l’estremità preparata e la rocca, durante i movimenti di adduzione del filo all’unità di filatura per il riattacco,
- il dispositivo preparatore del filo della rocca, che aspira il filo tenendolo teso per il taglio e la preparazione della coda ed evacua lo spezzone di filo tagliato,
- la bocchetta di evacuazione delle fibre che si liberano durante la preparazione,
- la bocchetta mobile antiriccio, che ricupera e rilascia l’ansa di filo durante la fase transitoria di estrazione dopo il riattacco e prima della riconsegna all’unità di filatura, già descritta in EP 1.712.663. Ad esempio, la bocchetta di aspirazione della rocca può richiedere alta portata ed alta depressione per la captazione del bandolo, ma una volta che il bandolo à ̈ stato captato à ̈ sufficiente un basso valore di depressione nel seguito del ciclo. La bocchetta della riserva richiede depressione alta e portata bassa fino alla pinzatura del nuovo filo nel tubetto. Il preparatore e l’aspirazione degli sfridi lavorano in alta depressione e bassa portata per pochissimi secondi e poi in bassa depressione fino alla consegna del filo preparato. La bocchetta antiriccio richiede bassa portata con depressione variabile.
Nella tecnica nota le necessità di aspirazione del carrello di servizio vengono in generale soddisfatte con un aspiratore centralizzato della macchina che alimenta canali ausiliari disposti sui due fronti del filatoio open-end. Tali canali sono dotati di valvole di erogazione per ciascuna unità di filatura, alle quali il carrello di servizio si collega di volta in volta al suo arrivo, prelevando il servizio di aspirazione in depressione e richiudendo poi il collegamento alla sua partenza. Di volta in volta, il carrello di servizio distribuisce ai suoi organi l’aspirazione prelevata dai canali comuni di distribuzione dell’aspirazione centralizzata. Il sistema centralizzato deve in ogni caso rendere disponibile un alto valore di depressione, anche se nella maggior parte delle fasi dei cicli di servizio viene invece richiesto un valore di depressione più modesto, che viene ottenuto strozzando l’aspirazione con valvole di laminazione.
Tale soluzione tecnica non à ̈ priva di inconvenienti, dei quali i più evidenti sono i seguenti. La distribuzione dell’aspirazione con i canali ausiliari à ̈ complessa ed energeticamente dispendiosa, specialmente per le macchine lunghe. Il sistema di aspirazione centralizzata può fornire un solo livello di depressione a tutta la macchina e non lo può variare a richiesta di una singola unità di filatura. Se due o più carrelli di servizio richiedono contemporaneamente aspirazione, il livello di depressione in aspirazione decade inevitabilmente.
La presente invenzione à ̈ relativa ad un dispositivo autonomo generatore di aspirazione posto a bordo del carrello che, durante i cicli di riattacco, levata ed avviamento della filatura, provvede a generare l’aspirazione richiesta da ciascuna unità di filatura e che consente di modulare il valore di depressione durante lo svolgimento di cicli di intervento richiesti.
In particolare, la presente invenzione consente di migliorare l'efficienza degli interventi del carrello e di superare gli inconvenienti del servizio di aspirazione centralizzato.
Per rendere con migliore evidenza i problemi affrontati e le soluzioni tecniche proposte con la presente invenzione si fa quindi riferimento, nella descrizione che segue, ad un carrello nel quale viene installato il dispositivo di aspirazione secondo l’invenzione, al servizio di un filatoio “open-end†, a titolo esemplificativo ma non limitativo.
Il dispositivo secondo l’invenzione viene definito, nei suoi componenti essenziali, nella prima rivendicazione mentre le sue varianti e realizzazioni preferenziali vengono specificate e definite nelle rivendicazioni dipendenti.
Per illustrare con maggiore evidenza le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione, essa viene descritta con riferimento ad una sua tipica realizzazione riportata schematicamente nelle figure 3, 4 e 5 a titolo esemplificativo e non limitativo.
Nelle figure 1 e 2 si illustra lo schema di una stazione di filatura open-end nei suoi componenti più significativi, in una sua tipica realizzazione rispettivamente secondo una vista di fronte e una vista laterale, che deve essere servita dal carrello di servizio. Nella parte sinistra della figura 2 si mostra indicativamente l’ingombro del carrello di servizio C posto di fronte alla stazione di filatura di un filatoio open end. Le figure 1 e 2 sono esplicative del problema tecnico affrontato con la presente invenzione.
Come mostrato nella figura 3, il dispositivo generatore di aspirazione comprende un'unità individuale di aspirazione 40, almeno una per ciascun carrello. Tale unità di aspirazione consiste in un aspiratore rotativo con una girante 41 azionata con un motore elettrico 42 (indicato a tratteggio) comandato ad operare con velocità di volta in volta variate a seconda delle necessità delle bocchette da servire. Secondo una realizzazione preferita dell’invenzione tale girante 41 à ̈ una girante centrifuga azionata con un motore elettrico 42 “brushless†pilotato in frequenza dall’unità di governo 45 del carrello di servizio. Il carrello riceve dal filatoio open-end l’alimentazione elettrica necessaria per il motore, così come quella necessaria per altri organi del carrello, e non riceve il servizio di aspirazione centralizzata.
Tale soluzione tecnica consente di variare il valore di depressione che risulta necessario per la captazione dei bandoli dei fili ed il loro mantenimento in tensione durante i cicli di intervento del carrello. Le figure 4 sono esemplificative degli andamenti delle depressioni di aspirazione, delle portate e delle potenze richieste ad un aspiratore centrifugo di un carrello di servizio per i filatoi open-end e riferite all’aria atmosferica. La figura 4A mostra, per un aspiratore centrifugo come l’aspiratore 40, l’andamento caratteristico della depressione di aspirazione ∆P in Pascal in funzione della portata in mc/h, parametrato su diversi valori di velocità di rotazione. La figura 4B mostra per il detto aspiratore centrifugo l’andamento caratteristico della potenza assorbita, sempre in funzione della portata in mc/h, sempre parametrato su diversi valori di velocità di rotazione
Come mostrato nella figura 3, il lato di aspirazione della girante 41 comprende un collettore di aspirazione 46 sul quale à ̈ posto un filtro 47, che trattiene gli sfridi, ovvero gli spezzoni di filato e le fibre che si liberano durante i cicli.
Il filtro 47 consiste in un recipiente verticale, con volume e forma tali per raccogliere filacci e fibre per un periodo di lavoro dell’ordine di grandezza dell’ora, nel quale à ̈ inserito un setto filtrante inclinato 48 di rete con forometria da 20 a 25 mesh, e che termina nella parte inferiore con una tramoggia di scarico.
Con tale disposizione si ottiene che, al cessare del flusso dell’aspirazione, gran parte del materiale grossolano intercettato e trattenuto dal setto filtrante 48 cada spontaneamente verso il basso nella tramoggia 49 sottostante liberando il setto filtrante. La tramoggia 49 viene periodicamente scaricata connettendola, in determinate posizioni, con un condotto di scarico in depressione.
Sul lato di aspirazione dell’aspiratore 40, ad esempio nella parte superiore del filtro 47, viene montata una valvola di sfiato 43 che viene aperta solamente quando l’aspiratore centrifugo 40 viene utilizzato per il suo flusso di mandata a valle, mentre viene mantenuta chiusa quando l’aspiratore centrifugo 40 viene utilizzato per il suo flusso di aspirazione dalle varie bocchette del carrello di servizio.
Nella figura 3, sul ramo a sinistra del collettore 46 sono disposti i collegamenti con i servizi di aspirazione richiesti, che in figura 3 sono illustrati con un tratto più marcato. Ad esempio, con riferimento al ciclo di riattacco, il condotto 50 à ̈ collegato con la bocchetta mobile 51 di aspirazione e movimentazione del filo della rocca ed à ̈ intercettato con la valvola 52. Sul condotto 50, prima della bocchetta 51 di aspirazione dalla rocca, viene montato un sensore 53 che rileva la presenza o meno del filo ed à ̈ connesso con l’unità di governo 45 del carrello. A sua volta, l’unità di governo 45 comanda sia l’apertura e la chiusura della valvola 52 per dare aspirazione alla bocchetta di aspirazione dalla rocca, sia la velocità di rotazione del motore 42 pilotandolo in frequenza per dare il livello desiderato dei valori di depressione e portata. Con il dispositivo di aspirazione previsto dalla presente invenzione, dopo l’apertura della valvola 52, si attiva la bocchetta 51 inizialmente con un basso livello di depressione, predeterminato in base al tipo di filato in produzione.
Il valore di depressione normalmente richiesto per la bocchetta mobile à ̈ attorno ai 2000 Pa.
Se il sensore 53 rileva immediatamente la presenza del filo, non vi à ̈ necessità di aumentare la depressione ed à ̈ sufficiente che il filo aspirato venga tenuto semplicemente disteso fin quando viene riportato all’unità di filatura ed in particolare all’apertura 9 del rotore 8. A questo punto, l’aspirazione con la bocchetta del filo della rocca può venire interrotta. Se invece il sensore 53 non rileva immediatamente la presenza del filato, si procede ad aumentare gradualmente la depressione, aumentando la velocità del motore 42, finché non si abbia segnale di presenza del filo. L’aumento di velocità à ̈ consentito fino ad un valore massimo prestabilito, in generale corrispondente a generare una depressione attorno a 4000 Pa, oltre il quale à ̈ inutile andare perché il filo à ̈ impossibile da captare perché impigliato o aggrovigliato. In tal caso deve provvedere l’operatore.
Il filo captato dalla rocca viene quindi addotto al preparatore.
Come mostrato in figura 3, sul ramo a sinistra del collettore 46, il condotto 60 à ̈ collegato con il preparatore del filo 61 ed à ̈ intercettato con la valvola 62. Un condotto parallelo 64, intercettato con la valvola 65, à ̈ collegato con la bocchetta 66 di aspirazione degli sfridi della preparazione del filo. Durante la preparazione del capo del filo, l’unità di governo 45 comanda sia l’apertura e la chiusura delle due valvole 62 e 65 per dare aspirazione al preparatore 61 e alla bocchetta di aspirazione degli sfridi, sia la velocità di rotazione del motore 42 pilotandolo in frequenza per dare il livello desiderato dei valori di depressione.
Il valore di depressione normalmente richiesto per la preparazione del filo e la raccolta degli sfridi à ̈ da 4000 a 7000 Pa.
Nella preparazione, l’aspiratore 40 viene comandato con depressione predeterminata e sufficiente a tenere il filo fermo per il taglio con forbici e per lo sfibramento della sua estremità con aria compressa, con aspirazione degli spezzoni di filo e delle fibre che si liberano.
Dopo che il filo à ̈ stato riportato all’unità di filatura, viene attivata la bocchetta antiriccio 72 già descritta con maggiori particolari nella domanda di brevetto EP 1.712.663 A2. Tale bocchetta antiriccio 72 à ̈ posta su un condotto 70 collegato al collettore 46, intercettato con la valvola 71. Sulla bocchetta antiriccio 72 vengono montati sensori 73, che rilevano sia la presenza o meno del filo che la lunghezza dell’ansa di filo al suo interno, e che sono connessi con l’unità di governo 45 del carrello per il rilascio graduale di tale ansa. A sua volta, l’unità di governo 45 comanda l’apertura e la chiusura della valvola 71, e nel contempo determina sia la velocità di rotazione del motore 42, pilotandolo in frequenza per dare un’aspirazione dosata alla bocchetta antiriccio, che la velocità di rotazione della rocca 25 durante la fase di restituzione dell’unità di filatura al suo normale funzionamento dopo il riattacco del filo.
Il valore di depressione normalmente richiesto per la bocchetta antiriccio 72 Ã ̈ da 8000 a 12000 Pa .
Le operazioni del ciclo di levata vengono svolte quando la rocca ha raggiunto la metratura, ovvero la lunghezza richiesta, e occorre iniziare una nuova rocca oppure quando si inizia una nuova lavorazione. Le operazioni iniziali del ciclo di levata sono analoghe a quelle del ciclo di riattacco ma vengono svolte su un filo ausiliario che poi deve essere eliminato dalla rocca avviata. Tale filo ausiliario, o di riserva, viene introdotto nel rotore di filatura 8 a “pescare†le fibre dal rotore di filatura per produrre il nuovo filo. La manipolazione del filo di riserva à ̈ effettuata con una bocchetta mobile di aspirazione della riserva, che preleva, aspira e trattiene il filo ausiliario dalla sua rocca fino al suo collegamento con il nuovo filo, l’eliminazione del tratto del filo ausiliario, e la pinzatura del nuovo filo sul nuovo tubetto di raccolta. Una volta che il filo ausiliario à ̈ stato pinzato sul nuovo tubetto esso viene lavorato come il filo normale, salvo poi ad eliminarlo dalla rocca
Ad esempio, con riferimento al ciclo di levata, la bocchetta mobile 81 di aspirazione della riserva à ̈ connessa al collettore di aspirazione 46 con il condotto 80, intercettato con la valvola 82. Sul condotto 80, prima della bocchetta 81 di aspirazione dalla riserva, viene montato un sensore 83 che rileva la presenza o meno del filo ed à ̈ connesso con l’unità di governo 45 del carrello. A sua volta, l’unità di governo 45 comanda sia l’apertura e la chiusura della valvola 82 per dare aspirazione alla bocchetta di aspirazione dalla riserva, sia la velocità di rotazione del motore 42 pilotandolo in frequenza per dare il livello desiderato di depressione e portata.
Una volta che il filo ausiliario à ̈ stato captato, esso viene preparato e introdotto nel rotore di filatura 8 a pescare il nuovo filo, così come nel ciclo di riattacco. Il filo ausiliario continua ad essere risucchiato nella sua bocchetta, finché il filo nuovo non ha raggiunto una lunghezza sufficiente per portarlo a vincolarsi sul nuovo tubetto 28. Una volta che il nuovo filo à ̈ fissato sulla rocca, il tratto di filo ausiliario viene tagliato ed aspirato via dalla sua bocchetta. La bocchetta mobile 81 della riserva richiede quindi valori di depressione più elevati nelle fasi iniziale di captazione del bandolo e finale della sua eliminazione, mentre le fasi intermedie di richiedono solamente una blanda aspirazione per tenere il filo ausiliario semplicemente disteso.
I due valori di depressione normalmente richiesti in tali fasi per la bocchetta della riserva sono rispettivamente attorno a 5000 e 8000 Pa.
Una volta che il percorso del filo dall’unità di filatura alla rocca di raccolta à ̈ stabilito con il nuovo filo, la filatura viene ripresa con un normale ciclo di riattacco.
Nella figura 3 à ̈ stato illustrato il dispositivo secondo l’invenzione nelle funzioni di fornitore di aspirazione svolte nelle sue fermate in corrispondenza delle unità di filatura open-end.
In tali funzioni di fornitore di aspirazione, la portata dell’aspiratore 40 viene scaricata dal suo lato di mandata con il condotto 90 che termina con un deviatore 91 dello scarico. Nella figura 3, il deviatore 91 apre la saracinesca 92 e devia il flusso nel condotto 94 aperto verso l’atmosfera.
Quando opera come fornitore di aspirazione, il flusso convogliato dall’aspiratore 40 va dal lato di aspirazione costituito dalle bocchette di aspirazione 51, 61, 66, 72 e 81 al lato di mandata che corrisponde al condotto 94 di scarico all’atmosfera.
Il dispositivo secondo l’invenzione ha la caratteristica di poter essere configurato non solo come fornitore di aspirazione, secondo quanto esposto con riferimento alla figura 3, alle bocchette poste sul carrello di servizio posizionato davanti ad un’unità di filatura e utilizzando il lato di aspirazione dell’aspiratore 40, ma anche come fornitore di aria compressa di soffiaggio per il carrello in traslazione, e non più bloccato davanti ad un’unità di filatura, utilizzando invece il lato di mandata dell’aspiratore 40, come descritto nel seguito.
Secondo una realizzazione preferita dell’invenzione, il dispositivo secondo l’invenzione viene infatti utilizzato anche come fornitore di aria di soffiaggio durante la sua traslazione lungo i fronti della macchina open-end sui quali sono allineate le unità di filatura, secondo lo schema mostrato nella figura 5. Tale aria di soffiaggio viene generalmente iniettata nei punti delle unità di filatura in cui vi à ̈ la maggiore necessità di pulizia dalle impurezze sviluppate nella filatura, come polvere e fibrille della pelosità del filato. A tale scopo vengono poste bocchette di soffiaggio su uno od entrambi i lati del carrello di servizio disposte, dal basso verso l’alto con riferimento alla figura 1, al livello corrispondente a servire ad esempio:
- il guida nastro iniziale,
- il rullo di alimentazione 5,
- il convogliatore ad imbuto 6,
- la zona di ingresso dell’aria di trasporto delle fibre dalla cardina 7 al rotore 8,
- la stribbia 14,
- il sensore 15 di presenza del filo,
- il compensatore 16 e il guidafilo 21, nonché altri punti sensibili al deposito di impurezze come i rifrangenti di posizionamento del carrello, i binari di scorrimento del carrello, la superficie della rocca e così via.
Il valore di pressione di soffiaggio normalmente richiesto per le bocchette di soffiaggio à ̈ dell’ordine di 140-200 Pa, con portate attorno a 300 mc/h.
Il servizio di soffiaggio viene svolto in genere durante la traslazione del carrello e viene interrotto durante le fermate di servizio del carrello.
La configurazione del dispositivo secondo l’invenzione nel servizio di soffiaggio à ̈ mostrata in figura 5, in cui la parte interessata nel servizio di soffiaggio à ̈ illustrata con un tratto più marcato. Come già detto, la valvola di sfiato 43 posta nella parte superiore del filtro 47 viene tenuta aperta mentre tutte le valvole 52, 62, 65, 71 e 82, installate sulla distribuzione dell’aspirazione, vengono tenute chiuse. Durante il soffiaggio, la portata dell’aspiratore 40 viene scaricata dal suo lato di mandata con il condotto 90 che termina con un deviatore 91 che chiude lo scarico all’atmosfera con la saracinesca 92 e lo immette ad uno o più distributori verticali 100 posti lateralmente al carrello di servizio.
Lungo lo sviluppo verticale dei distributori 100 sono montati ugelli soffiatori 101, così che il flusso convogliato dall’aspiratore 40 va dal lato di aspirazione, che consiste nella valvola di sfiato 43, al lato di mandata che consiste negli ugelli di soffiaggio 101 disposti a corrispondere ai punti delle unità di filatura da servire con il soffiaggio.
Il dispositivo secondo la presente invenzione presenta sostanziali progressi rispetto ai dispositivi della tecnica nota che prevedono il servizio di aspirazione centralizzato e distribuito lungo la macchina.
Si ottiene una significativa riduzione del costo del filatoio open-end, per la totale eliminazione dei canali di distribuzione dell’aspirazione e delle loro connessioni al carrello con comandi intercettati. Il sistema di distribuzione à ̈ in genere realizzato con sistemi costruttivi che non presentano una efficace tenuta e che danno luogo a perdite significative dei valori di depressione nei punti serviti. I canali di distribuzione richiedono comunque una portata di base aggiuntiva per ottenere una velocità di trasporto sufficiente per il trasporto dei filacci e delle fibrille nei canali lunghi anche oltre i 40 metri e con notevoli perdite di carico.
Con la presente invenzione, il consumo di energia à ̈ ridotto di molto, in quanto il dispositivo di aspirazione a bordo del carrello consente di trattare solamente il volume d’aria richiesto per l’esecuzione dei cicli di servizio, che à ̈ molto inferiore perché la depressione viene generata localmente e non vi sono perdite di carico distribuite. La portata di base aggiuntiva non à ̈ più necessaria in quanto i filacci vengono trattenuti, trasportati sul carrello e scaricati periodicamente.
Il valore di depressione fornita può essere modulato in funzione delle esigenze del filato in lavoro e della fase del ciclo in esecuzione. Con l’aspirazione centralizzata questo non à ̈ possibile perché il valore di depressione deve essere sempre al livello massimo, in quanto sullo stesso fronte vi possono essere due carrelli in lavoro e con esigenze diverse. La grande lunghezza e la grande inerzia aerodinamica dei canali non consentono comunque di modulare i valori di depressione alla effettiva necessità del servizio ad un’unità di filatura.
Il dispositivo di aspirazione secondo l’invenzione consente di aumentare notevolmente l’efficienza del carrello e la resa del filatoio open-end perché l’aumento di successo delle catture del filo e la riduzione dei tempi di preparazione del filo e di azionamento della bocchetta antiriccio consentono una netta riduzione dei tempi di ogni ciclo di servizio.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per generare e fornire la depressione di aspirazione richiesta per lo svolgimento dei cicli di intervento svolti da un carrello di servizio alle unità di filatura di un filatoio open-end, e in particolare dei cicli di riattacco, levata ed avviamento della filatura, caratterizzato dal fatto che esso consiste in un dispositivo autonomo (40) generatore di aspirazione posto a bordo del carrello di servizio (C), che genera l’aspirazione richiesta da ciascuna unità di filatura e che modula il valore di depressione durante lo svolgimento di cicli di intervento.
  2. 2. Dispositivo per generare e fornire la depressione di aspirazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il dispositivo generatore di aspirazione comprende un'unità individuale di aspirazione (40) consistente in un aspiratore rotativo con una girante (41) azionata con un motore elettrico (42) comandato ad operare con velocità di volta in volta variate a seconda delle necessità delle bocchette da servire nei cicli di intervento.
  3. 3. Dispositivo per generare e fornire la depressione di aspirazione secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la girante (41) à ̈ una girante centrifuga azionata con un motore elettrico (42) “brushless†pilotato in frequenza dall’unità di governo (45) del carrello di servizio.
  4. 4. Dispositivo per generare e fornire la depressione di aspirazione secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il lato di aspirazione della girante (41) comprende un collettore di aspirazione (46) sul quale à ̈ posto un filtro (47), che trattiene gli sfridi che si liberano durante i cicli.
  5. 5. Dispositivo per generare e fornire la depressione di aspirazione secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il filtro (47) consiste in un recipiente verticale, nel quale à ̈ inserito un setto filtrante inclinato 48 di rete con forometria da 20 a 25 mesh, e che termina nella parte inferiore con una tramoggia di scarico (49).
  6. 6. Dispositivo per generare e fornire la depressione di aspirazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che sul lato di aspirazione dell’aspiratore (40) viene posta una valvola di sfiato (43) che viene aperta solamente quando l’aspiratore centrifugo (40) viene utilizzato per il suo flusso di mandata a valle, e che viene mantenuta chiusa quando l’aspiratore centrifugo (40) viene utilizzato per il suo flusso di aspirazione dalle varie bocchette del carrello di servizio.
  7. 7. Dispositivo per generare e fornire la depressione di aspirazione secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che la valvola di sfiato (43) viene montata nella parte superiore del filtro (47).
  8. 8. Dispositivo per generare e fornire la depressione di aspirazione secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che sul collettore (46) sono disposti i collegamenti per i servizi di aspirazione richiesti.
  9. 9. Dispositivo per generare e fornire la depressione di aspirazione secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che i collegamenti ai servizi di aspirazione richiesti comprendono: - un condotto (50) per il servizio alla bocchetta mobile (51) di aspirazione e movimentazione del filo della rocca, - un condotto (60) collegato con il preparatore del filo (61), - un condotto (64) collegato con la bocchetta (66) di aspirazione degli sfridi della preparazione del filo, - un condotto (70) collegato alla bocchetta antiriccio (72), - un condotto (80) collegato alla bocchetta mobile (81) di aspirazione della riserva.
  10. 10. Dispositivo per generare e fornire la depressione di aspirazione secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che uno o più dei condotti di collegamento (50,60,64,70,80) sono intercettati con valvole (52,62,65,71,82) e dotati di sensori di presenza del filo (53,73,83), collegati con l’unità di governo (45) del carrello che comanda sia l’apertura e la chiusura delle dette valvole, sia la velocità di rotazione del motore (42) pilotandolo in frequenza per dare il livello desiderato dei valori di depressione e portata.
  11. 11. Dispositivo per generare e fornire la depressione di aspirazione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il lato di mandata dell’aspiratore (40) à ̈ scaricato con un condotto (90) che termina con un deviatore (91) che, quando il dispositivo opera come fornitore di aspirazione, apre una saracinesca (92) e devia il flusso nel condotto (94) aperto verso l’atmosfera oppure, quando il dispositivo opera come fornitore di soffiaggio, chiude lo scarico all’atmosfera con la saracinesca (92) e lo immette a più distributori di sof fiaggio (100).
  12. 12. Dispositivo fornitore di aria di soffiaggio al filatoio open-end durante la sua traslazione lungo i fronti della macchina open-end sui quali sono allineate le unità di filatura con il lato di mandata del dispositivo generatore di aspirazione secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che il lato di mandata dell’aspiratore (40) à ̈ connesso ad uno o più distributori verticali (100) posti lateralmente al carrello di servizio, sui quali sono montati ugelli soffiatori (101), così che il flusso convogliato dall’aspiratore (40) va a corrispondere ai punti delle unità di filatura da servire con il soffiaggio tenendo, durante detta traslazione, aperta la valvola di sfiato (43) e tenendo chiuse le valvole (52,62,65,71,82).
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