ITMI20110949A1 - Dispositivo per recuperare parte dell'energia cinetica di autoveicoli in movimento - Google Patents

Description

DISPOSITIVO PER RECUPERARE PARTE DELL’ENERGIA CINETICA DI AUTOVEICOLI IN MOVIMENTO

Descrizione

Si descrive qui di seguito un dispositivo per recuperare parte dell’energia cinetica di autoveicoli in movimento.

Tale dispositivo trova utilizzo, ad esempio, nelle aree ad alto traffico dove si viene, per diverse ore del giorno, un flusso sostanzialmente costante di autoveicoli.

L’energia cinetica così recuperata può essere, per esempio, convertita in energia elettrica.

Il dispositivo qui di seguito descritto può trovare utilizzo su qualsiasi strada e, in particolare, nei tratti stradali dove gli autoveicoli devono accelerare (ad esempio: subito all’uscita delle stazioni di pedaggio dell’autostrada, all’uscita dalle stazioni di servizio, sulle rampe di immissione e accelerazione di qualsiasi strada o autostrada, alla partenza degli incroci, alla partenza di un semaforo, all’uscita dalle rotatorie, ecc.).

Quando un autoveicolo accelera la propria velocità (come avviene ad esempio quando si esce da una stazione di pedaggio dell’autostrada, o da una stazione di servizio in autostrada, o da una rotatoria, o da un semaforo od un incrocio) una notevole quantità di energia cinetica viene dissipata e scaricata al suolo attraverso le ruote motrici .

Su alcuni tratti stradali ad alto traffico (ad esempio in corrispondenza delle stazioni di pedaggio dell’autostrada) si crea un flusso sostanzialmente continuo di autoveicoli che prima devono rallentare, o addirittura fermarsi 8ad esempio per eseguire il pagamento del pedaggio autostradale) e successivamente ripartono accelerando .

Di conseguenza notevoli quantità di energia cinetica vengono dissipate.

Scopo dell’inventore à ̈ quello di proporre una soluzione per recuperare almeno in parte l’energia cinetica di autoveicoli in moto, in particolare di autoveicoli in fase di accelerazione.

In particolare un obiettivo dell’inventore à ̈ quello di proporre una soluzione per recuperare almeno una parte dell’energia cinetica che gli autoveicoli dissipano al suolo quando accelerano, dopo aver ridotto la velocità o addirittura essersi fermati (come avviene ad esempio in corrispondenza delle stazioni di pedaggio dell’autostrada, degli incroci, delle rotatorie, ecc).

Tale obiettivo à ̈ conseguito mediante un dispositivo conforme alla rivendicazione 1.

Ulteriori vantaggi sono conseguiti mediante le caratteristiche supplementari delle rivendicazioni dipendenti.

Una possibile forma di realizzazione di un dispositivo per il recupero di energia cinetica da autoveicoli in movimento, sarà descritto qui di seguito con riferimento alle tavole di disegno allegate in cui - la figura 1 à ̈ una vista schematica dall’alto di un dispositivo per trasformare l’energia cinetica di un autoveicolo in energia elettrica;

- la figura 2 una vista schematica, in sezione longitudinale, del dispositivo di figura 1;

- la figura 3 Ã ̈ un particolare della vista di figura 2;

- la figura 4 Ã ̈ una vista schematica, in sezione trasversale, del dispositivo di figura 1;

- la figura 5 Ã ̈ un particolare della vista di figura 4;

- la figura 6 à ̈ una vista schematica che mostra, nel suo complesso, un dispositivo per recuperare l’energia cinetica di autoveicoli in movimento trasformandola in energia elettrica abbinato ad un generatore di energia elettrica.

Con riferimento alle tavole di disegno allegate viene descritto un dispositivo 1 per recuperare parte dell’energia cinetica di autoveicoli 2 in transito su un tratto stradale 3.

Il dispositivo 1 à ̈ inserito in una cavità 31 realizzata in un manto stradale 32 e comprende una pluralità di cinghie 41, 41, …41; 42, 42 ..42, disposte parallelamente fra loro e parallelamente alla direzione di sviluppo della strada.

Le cinghie 41, 41, …41; 42, 42 ..42 sono atte a ruotare su una pluralità di pulegge condotte 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57 e presentano una porzione superiore che fuoriesce dal manto stradale.

Almeno una delle pulegge condotte 51 Ã ̈ atta ad azionare un albero 6.

Le ruote motrici 25, 25 degli autoveicoli che passano sopra le cinghie 41, 41, ..41, 42, 42,…42 mettono in rotazione le cinghie stesse 41, 41,…41; 42, 42,…42, le pulegge 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, che sostengono le cinghie 41, 41,…41; 42, 42,…42, le ruote libere di supporto 61, 62, 63, 64, 65, 66 e l’albero 6 calettato su una delle pulegge.

Nella forma di realizzazione illustrata ciascuna cinghia 41, 41, …41; 42, 42 ..42 corre altresì su una pluralità di ruote libere di supporto 61, 62, 63, 64, 65, 66 che sostengono la porzione superiore delle cinghie e sono atte ad evitare flessioni delle cinghie 41, 41, …41; 42, 42, …42 quando gli autoveicoli scorrono sopra le cinghie 41, 41, …41; 42, 42..42.

La pluralità di cinghie atte a ruotare 41, 41, …41; 42, 42, …42 presenta una porzione che fuoriesce dal manto stradale 3, ad esempio per una altezza di circa 8-12 mm.

Alle estremità i bordi delle cinghie raccordano in modo curvilineo la differenza di altezza permettendo alle ruote degli autoveicoli un contatto graduale.

La pluralità di cinghie 41, 41, …41; 42, 42, …42 à ̈ intervallata da elementi metallici allungati 9, 9…9 disposti parallelamente alle cinghie e posizionati ad una altezza inferiore a quella delle cinghie 41, 41, …41; 42, 42..42, coincidente con il livello esatto del manto stradale 32.

Alle estremità longitudinali opposte del dispositivo possono essere previsti inserti 20, 21 con porzione superiore che fuoriesce dal manto stradale per una altezza di circa 5 mm, contribuiscono ad annullare l’impatto rendendo più morbido l’†attacco†e l’†uscita†delle ruote dell’autoveicolo dal dispositivo .

Il dispositivo 1 nella sua forma di realizzazione, ha un moto unidirezionale (come illustrato in fig.2) che permette di neutralizzare eventuale moto inverso causato dal “momento†di spinta al primo impatto, delle ruote degli autoveicoli.

Nella forma di realizzazione illustrata ogni cinghia atta a ruotare 41, 41, …41; 42, 42, …42 à ̈ una cinghia con profilo esterno dentato 45.

Questa soluzione consente un contatto adeguato per migliorare il recupero dell’energia scaricata dalle ruote motrici 25, 25 degli autoveicoli 2 sul dispositivo 1.

Nella soluzione illustrata ogni cinghia atta a ruotare 41, 41, …41; 42, 42, …42 à ̈ una cinghia con un profilo interno dentato 46 e le pulegge condotte 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57 sono pulegge dentate.

Questa soluzione consente di massimizzare la potenza trasmessa all’albero 6.

Le cinghie 41, 41, ..41, 42, 42,…42 possono essere realizzate in gomma con anima in acciaio.

Le cinghie con dentatura interna ed esterna mostrate nelle tavole di disegno sono note commercialmente anche come “cingoli†.

In una possibile forma di realizzazione la pluralità di cinghie 41, 41, …41; 42, 42, …42 à ̈ divisa in un primo gruppo 41, 41, …41 ed un secondo gruppo 42, 42, …42; il primo ed il secondo gruppo di cinghie sono collegati fra loro tramite due alberi ed un giunto meccanico di accoppiamento.

In una forma di realizzazione tecnicamente equivalente (non illustrata) il primo gruppo di cinghie, o cingoli, 41, 41,…41 à ̈ sostituito da un primo singolo cingolo ed il secondo gruppo di cinghie, o cingoli, 42, 42, …42 à ̈ sostituito da un secondo singolo cingolo.

Lo sviluppo della superficie di contatto dei singoli cingoli sarà sostanzialmente uguale a quello ottenuto utilizzando i gruppi di cinghie.

L’energia recuperata con il dispositivo così descritto può essere utilizzata, ad esempio, per produrre energia elettrica.

A tale scopo l’albero 6 può essere collegato a mezzi generatori di energia elettrica 89.

Il dispositivo 1 recupera parte della potenza delle ruote motrici degli autoveicoli che passano sopra le cinghie rotanti e mette in rotazione l’albero 6.

Il dispositivo 1 sopra descritto può essere utilizzato in combinazione con un generatore di energia elettrica.

Nell’esempio illustrato l’albero 6 del dispositivo 1 à ̈ accoppiato, tramite un primo giunto 81, ad un gruppo frizione ad asse libero unidirezionale 82 che a sua volta à ̈ collegato ad un riduttore di giri 83.

Il gruppo frizione ad asse libero unidirezionale 82 trasmette la rotazione in un unico senso.

Il riduttore di giri 83 Ã ̈ poi collegato, tramite un secondo giunto 84, ad un volano inerziale 85 il quale, a sua volta, Ã ̈ collegato, tramite un terzo giunto 86, ad un moltiplicatore di giri 87.

La presenza del volano inerziale 85 à ̈ prevista in quanto la velocità di rotazione dell’albero 6 varia nel tempo.

Infine il moltiplicatore di giri 87 Ã ̈ collegato, tramite un quarto giunto 88, ad un alternatore 89 per la produzione di corrente elettrica alternata.

Si noti che la soluzione proposta non presenta alcun impatto ambientale

Claims (7)

1. Rivendicazioni 1. Dispositivo (1) per recuperare parte dell’energia cinetica di autoveicoli (2) in transito su un tratto stradale (3), detto dispositivo (1) essendo inserito in una cavità (31) realizzata in un manto stradale (32), detto dispositivo (1) comprendendo a) una pluralità di cinghie (41, 41, …41; 42, 42..42), disposte parallelamente fra loro, atte a ruotare se sollecitate, ciascuna cinghia atta a ruotare correndo su una pluralità di pulegge condotte (51, 52, 53, 54, 55, 56, 57), almeno una di dette pulegge condotte (51) essendo atta ad azionare un albero (6); b) detta pluralità di cinghie atte a ruotare (41, 41, …41; 42, 42, …42) avendo una porzione superiore che fuoriesce da detto manto stradale (3); c) ciascuna cinghia atta a ruotare correndo su una pluralità di ruote libere di supporto (61, 62, 63, 64, 65, 66) che sostengono detta parte superiore di detta pluralità di cinghie (41, 41, …41; 42, 42, …42); d) detta pluralità di cinghie (41, 41, …41; 42, 42, …42) essendo intervallata da elementi metallici allungati (9, 9…9) posizionati sostanzialmente alla stessa altezza del manto stradale.
2. 2. Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, in cui ogni cinghia atta a ruotare (41, 41, …41; 42, 42, …42) à ̈ una cinghia con profilo esterno dentato (45).
3. 3. Dispositivo, secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui ogni cinghia atta a ruotare (41, 41, …41; 42, 42, …42) à ̈ una cinghia con profilo interno dentato (46) ed in cui dette pulegge condotte (51, 52, 53, 54, 55, 56, 57) sono pulegge dentate.
4. 4. Dispositivo, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta pluralità di cinghie (41, 41, …41; 42, 42, …42) à ̈ divisa in un primo gruppo (41, 41, …41) ed un secondo gruppo (42, 42, …42) detto primo gruppo e detto secondo gruppo essendo collegati fra loro tramite due alberi ed un giunto meccanico di accoppiamento.
5. 5. Dispositivo, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui una pluralità di cingoli (41, 41, …41; 42, 42, …42) disposti parallelamente tra loro, atti a ruotare se sollecitati, in maniera unidirezionale.
6. 6. Dispositivo, secondo la rivendicazione 4, modificato nel fatto che detto primo gruppo di cinghie (41, 41,…41) à ̈ sostituito da un primo singolo cingolo e detto secondo gruppo di cinghie (42, 42, …42) à ̈ sostituito da un secondo singolo cingolo.
7. 7. Dispositivo, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto albero (6) Ã ̈ collegato a mezzi generatori di energia elettrica (89).