ITMI20110560A1 - Laminazione a caldo di multistrati comprendenti nastri di elastomero e nastri tessili di rinforzo - Google Patents

Description

LAMINAZIONE A CALDO DI MULTISTRATI COMPRENDENTI NASTRI DI

ELASTOMERO E NASTRI TESSILI DI RINFORZO

La presente invenzione riguarda in generale l’accoppiamento per laminazione a caldo tra nastri tessili di rinforzo e nastri di elastomero e le relative linee di fabbricazione di pneumatici e manufatti affini.

Più in particolare, l’invenzione riguarda un metodo, una calandra ed un apparato di laminazione a caldo con controllo automatico dello spessore di multistrati comprendenti nastri di elastomero e nastri tessili di rinforzo.

Nell’industria di fabbricazione di prodotti multistrato di gomma o altro elastomero rinforzati da nastri tessili ad alta tenacità, come à ̈ tipicamente il caso per la fabbricazione di pneumatici di veicoli, vengono comunemente impiegati processi di laminazione a caldo nei quali nastri di elastomero vengono accoppiati a caldo con nastri tessili di rinforzo ad alta tenacità su apposite calandre provviste di coppie di cilindri controrotanti con assi paralleli. Le calandre sono provviste di elementi riscaldatori, sensori di temperatura, nonché di un sistema di regolazione della temperatura delle superfici dei cilindri.

I nastri di elastomero ed i nastri tessili vengono alimentati in continuo verso una fessura di laminazione definita tra una o più coppie di cilindri della calandra, la cui altezza può essere regolata agendo su un cilindro mobile della coppia.

Nelle calandre di laminazione a caldo la posizione del cilindro mobile rispetto al cilindro fisso viene regolata in funzione dello spessore del multistrato che si desidera produrre. Per mantenere costante questa distanza, e quindi lo spessore del multistrato, vengono generalmente impiegati sistemi controllo in posizione nei quali uno o più attuatori idraulici sono associati all’asse del cilindro mobile della calandra. La posizione dell’asse del cilindro mobile, e conseguentemente l’altezza della fessura di laminazione, à ̈ rilevata in tempo reale mediante un sensore di posizione che, attraverso un opportuno sistema di controllo, consente la regolazione in retroazione dell’altezza della fessura agendo sugli attuatori idraulici. Il sistema di controllo in posizione à ̈ così in grado di reagire in tempo reale alle variazioni dell’altezza della fessura di laminazione indotte dalle irregolarità dello spessore dei nastri accoppiati destinati a formare il multistrato.

Un esempio di un sistema di controllo in posizione del cilindro mobile di una calandra di un apparato di laminazione a caldo à ̈ descritto nella domanda di brevetto europea 1795324 a nome della richiedente.

Il controllo in posizione dei cilindri di una calandra di laminazione a caldo à ̈ generalmente piuttosto efficiente, ma presenta alcuni inconvenienti.

Infatti, mentre i nastri di elastomero possono essere alimentati in modo continuo verso la calandra di laminazione, ad esempio a partire da un apparecchio mescolatore, i nastri tessili di rinforzo sono generalmente manufatti confezionati in rotoli di lunghezza finita e pertanto la coda del nastro di un rotolo deve essere giuntata con l’inizio del nastro di un nuovo rotolo.

Per assicurare la continuità di alimentazione dei nastri di elastomero e dei nastri tessili di rinforzo, a monte della calandra di laminazione à ̈ generalmente previsto un dispositivo di accumulo del nastro tessile di rinforzo che consente di disporre di una quantità, ovvero di una lunghezza, di nastro per un periodo di tempo prestabilito, ad esempio compreso tra 2 e 4 minuti, alla velocità di passaggio attraverso la calandra, sufficiente ad effettuare la necessaria giunta alla fine di ogni rotolo di nastro.

La giunta à ̈ comunemente effettuata attestando la coda del rotolo in esaurimento all’inizio del nastro di un nuovo rotolo ed unendoli tra loro pressandoli tra due segmenti di sottile pellicola di elastomero. Le giunte così realizzate consistono tipicamente in segmenti di lunghezza limitata intervallati nella direzione longitudinale del multistrato ed aventi uno spessore più grande del solo nastro tessile di rinforzo. Nella direzione di avanzamento, pertanto, il nastro tessile di rinforzo presenta periodiche giunte che comprendono un lembo anteriore di ispessimento ed un lembo posteriore di fine ispessimento.

Quando, durante il processo di laminazione, una giunzione giunta, ovvero uno di tali segmenti di spessore maggiorato, raggiunge i cilindri contrapposti della calandra di laminazione a caldo, la difformità di spessore genera sul sistema idraulico di controllo in posizione un disturbo impulsivo di forma sostanzialmente rettangolare per un tempo corrispondente al passaggio della giunta attraverso la fessura. Questo disturbo viene gestito in tempo reale dal sistema di controllo, ma genera un transitorio nella pressione del circuito di alimentazione degli attuatori idraulici che produce irregolarità di spessore nel multistrato finito che interessano, non solo il segmento della giunta dei nastri tessili, ma le irregolarità si estendono per un tratto del multistrato a valle del segmento della giunta. Questi effetti determinano un incremento degli scarti di lavorazione.

Inoltre, da un punto di vista meccanico, il passaggio delle giunte tra i nastri tessili attraverso la fessura di laminazione genera una repentina sollecitazione elastica, ovvero un urto, contro i cilindri della calandra, che in qualche caso può danneggiare i cilindri nonché causare rotture nel multistrato. Anche questo causa un incremento degli scarti di lavorazione, in quanto non à ̈ possibile utilizzare nelle lavorazioni successive i tratti difettosi di multistrato.

Esiste dunque la necessità di migliorare i metodi di controllo dello spessore nei processi di laminazione a caldo di prodotti multistrato comprendenti nastri di elastomero accoppiati con nastri tessili di rinforzo per minimizzarne gli scarti di lavorazione, il che costituisce uno scopo della presente invenzione.

È altresì uno scopo della presente invenzione quello di prevenire danneggiamenti e rotture dei prodotti multistrato laminati a caldo al passaggio delle giunte dei nastri tessili di rinforzo.

Un’idea di soluzione alla base della presente invenzione à ̈ quella di commutare preventivamente al sopraggiungere di una giunta la modalità di controllo esercitata dal sistema idraulico di posizionamento del cilindro mobile di una calandra di laminazione a caldo, da un controllo in posizione, operante sulla pressione del circuito di alimentazione degli attuatori idraulici, ad un controllo in pressione, in modo da sospendere momentaneamente il controllo dell’altezza della fessura di laminazione e controllare, in particolare minimizzare, le oscillazioni di pressione nel circuito di alimentazione degli attuatori idraulici indotte dal passaggio della giunta attraverso la fessura di laminazione.

In altri termini, à ̈ possibile con questo accorgimento passare da un sistema a rigidità infinita, quale à ̈ quello basato sul controllo in posizione, ad un sistema a rigidità variabile in grado di smorzare molto più rapidamente oscillazioni del cilindro mobile e quindi difformità di spessore sul multistrato laminato a caldo.

L’efficacia dell’invenzione sta nel fatto che il controllo in pressione consente di introdurre temporaneamente nel sistema uno smorzatore in grado di assorbire efficacemente ed in tempi brevi le vibrazioni indotte dal passaggio della giunta tra i cilindri della calandra.

Il temporaneo controllo in pressione consente inoltre di assorbire efficacemente gli urti generati dal passaggio delle giunte scongiurando in tal modo rotture parziali o totali dei cilindri, nonché rotture parziali o totali del multistrato.

Per attuare la commutazione del sistema di controllo da una modalità di controllo in posizione ad una modalità di controllo in pressione in maniera tempestiva, viene utilizzato un sensore, ad esempio un sensore ottico o meccanico, in grado di rilevare automaticamente il sopraggiungere delle giunte a monte della fessura di laminazione rispetto alla direzione di avanzamento degli strati del multistrato. Una volta rilevata una giunta, il sensore genera un segnale di allarme che, attraverso opportuni mezzi circuitali, commuta il sistema di controllo nella modalità di controllo in pressione per un intervallo di tempo sufficiente a garantire il completo transito della giunta di spessore maggiorato attraverso la fessura di laminazione. L’intervallo può essere stabilito dal sistema di controllo in funzione della velocità di avanzamento dei nastri e della lunghezza dei segmenti di giunta.

Un altro vantaggio offerto dall’invenzione à ̈ dunque quello di non richiedere importanti e costose modifiche strutturali di una calandra di un apparato di laminazione a caldo per la commutazione nella modalità di controllo in pressione, essendo unicamente richiesti lo sviluppo di un programma di controllo idoneo a gestire le due modalità di controllo e l’aggiunta di un sensore in grado di rilevare il passaggio delle giunte.

Ulteriori vantaggi e caratteristiche del metodo, della calandra e dell’apparato di laminazione a caldo secondo la presente invenzione risulteranno evidenti agli esperti del ramo dalla seguente descrizione dettagliata e non limitativa di una sua forma realizzativa con riferimento agli annessi disegni in cui:

- le figure 1 e 2 sono rispettivamente una vista frontale ed una vista laterale che mostrano schematicamente una calandra di un apparato di laminazione a caldo secondo l’invenzione;

- la figura 3 à ̈ una vista in pianta dall’alto che mostra schematicamente la calandra dell’apparato di laminazione a caldo delle figure 1 e 2;

- la figura 4 à ̈ una vista parziale in sezione trasversale presa lungo la linea IV-IV di figura 3, che mostra schematicamente il sistema di controllo della posizione del cilindro mobile della calandra dell’apparato di laminazione a caldo secondo l’invenzione; e

- la figura 5 à ̈ un diagramma che mostra l’andamento della pressione di alimentazione degli attuatori idraulici del sistema di controllo nel tempo al passaggio della giunta tra i nastri tessili di rinforzo, unitamente all’andamento nel tempo dell’altezza della fessura di laminazione.

Le figure da 1 a 4 mostrano schematicamente una calandra di un apparato di laminazione a caldo comprendente una coppia di cilindri 1, 2, paralleli uno all’altro e rispettivamente montati in modo girevole su alberi 3, 4 atti ad essere azionati in versi di rotazione opposti. Tra i cilindri 1, 2 à ̈ presente una fessura 5 di laminazione atta a consentire il passaggio di una pluralità di strati sovrapposti destinati a formare un prodotto multistrato 6. Gli strati comprendono tipicamente almeno un nastro in gomma o altro elastomero ed almeno un nastro tessile di rinforzo. Nella forma realizzativa illustrata, il multistrato 6 à ̈ costituito in particolare da tre strati 6’, 6†, 6’’’ in cui gli strati esterni 6’, 6’’’ sono nastri fatti di un materiale elastomerico e lo strato interno 6†à ̈ un nastro fatto di un materiale tessile di rinforzo.

Gli strati in materiale elastomerico possono essere prodotti da appositi mescolatori e successivamente alimentati verso l’apparato di laminazione.

In alternativa, gli strati in materiale elastomerico possono essere prodotti direttamente dall’apparato di laminazione, che in questo caso comprende appositi cilindri di alimentazione, ad esempio due cilindri rispettivamente dedicati agli strati 6’ e 6’’’, disposti in prossimità di quelli, 1 e 2, che definiscono la fessura 5 di laminazione. Questa configurazione dell’apparato di laminazione à ̈ estremamente compatta e consente di ottimizzare gli spazi nella linea di produzione del prodotto multistrato 6.

Durante il funzionamento dell’apparato di laminazione, i cilindri 1, 2 sono opportunamente riscaldati mediante un’unità di riscaldamento (non mostrata) e gli strati 6’, 6’’, 6’’’ vengono convogliati verso di essi come indicato schematicamente dalla freccia F nelle figure 2 e 3, attraversando la fessura 5. Qui gli strati 6’, 6’’, 6’’’ vengono compressi conferendo al multistrato 6 lo spessore desiderato.

L’altezza della fessura 5 viene impostata in funzione dello spessore desiderato del multistrato 6 e mantenuta costante durante il funzionamento dell’apparato di laminazione mediante un sistema di controllo in posizione comprendente uno o più attuatori idraulici associati all’asse del cilindro mobile della calandra.

Nella forma realizzativa illustrata, l’apparato di laminazione à ̈ provvisto di due attuatori idraulici 7, 8 associati al cilindro 2e rispettivamente disposti alle estremità del suo asse 4 di rotazione.

Facendo riferimento alla figura 4, che mostra in particolare il solo cilindro idraulico 7, ciascun cilindro idraulico 7, 8 Ã ̈ provvisto di uno stantuffo 7a, 8a a doppio effetto controllato mediante una servovalvola 7b, 8b che ne consente il movimento nei due versi opposti.

Durante il funzionamento dell’apparato di laminazione, la posizione dell’asse 4 del cilindro mobile 2 viene rilevata in tempo reale mediante un sensore di posizione 9 collegato al sistema di controllo, che consente, come noto, di mantenere costante l’altezza della fessura 5 agendo in retroazione sulla pressione di alimentazione degli attuatori idraulici 7, 8. Il sistema di controllo à ̈ così in grado di reagire in tempo reale alle variazioni dell’altezza della fessura 5 di laminazione prodotte dalle irregolarità dello spessore degli strati 6’, 6’’, 6’’’ accoppiati destinati a formare il multistrato 6.

Secondo la presente invenzione, la calandra dell’apparato di laminazione a caldo comprende inoltre un sensore 10 di rilevamento disposto a monte dei cilindri 1, 2 della calandra rispetto alla direzione di avanzamento degli strati 6’, 6’’, 6’’’ ed atto ad individuare il passaggio di una giunta 11 nel multistrato 6. Il sensore 10 può ad esempio essere di tipo ottico, in particolare laser, oppure meccanico, ad esempio provvisto di un tastatore a contatto con il multistrato 6 in fase di laminazione. In ogni caso il sensore 10 à ̈ in grado di rilevare le forti discontinuità superficiali che caratterizzano il multistrato 6 in corrispondenza dei tratti comprendenti le giunte 11.

Una volta rilevato il passaggio di un lembo anteriore 11a di ispessimento che à ̈ indicativo del sopraggiungere di una giunta 11, il sensore 10 genera un segnale di allarme che viene ricevuto in ingresso da mezzi circuitali (non mostrati) associati al sistema di controllo. Il sistema di controllo viene quindi commutato dalla modalità di controllo in posizione, che agisce sulla pressione di alimentazione degli attuatori idraulici 7, 8 per mantenere costante l’altezza della fessura di laminazione 5, ad una modalità di controllo in pressione nella quale viene temporaneamente sospeso il controllo dell’altezza della fessura di laminazione 5 e viene esclusivamente regolata la pressione nel circuito di alimentazione degli attuatori idraulici 7, 8 in modo da minimizzare le oscillazioni del cilindro mobile 2 in conseguenza del passaggio della giunta 11.

In altri termini, nella modalità di controllo in pressione, la pressione nel circuito di alimentazione degli attuatori idraulici 7, 8 viene regolata indipendentemente dal valore dell’altezza della fessura 5 di laminazione.

Come spiegato infatti, le giunte 11 tra i nastri tessili di rinforzo costituiscono disturbi impulsivi di forma sostanzialmente rettangolare che generano irregolarità nello spessore del multistrato 6 in lavorazione. Tali disturbi devono pertanto essere gestiti dal sistema di controllo nel più breve tempo possibile per minimizzare gli scarti di lavorazione del multistrato 6 finito.

Come mostrato nelle figure da 1 a 3, il sensore 10 può essere sostenuto da un braccio 12 opportunamente vincolato al telaio della calandra e disposto ad una distanza tale dai cilindri 1, 2 tale da consentire con sufficiente anticipo la commutazione del sistema di controllo nella modalità di controllo in pressione.

Nel diagramma di figura 5, la curva 13 rappresenta l’andamento della pressione nei circuiti di alimentazione degli attuatori idraulici 7, 8 in funzione del tempo, mentre la curva 14 rappresenta l’andamento in funzione del tempo dell’altezza della fessura 5 di laminazione e dunque, indirettamente, lo spessore del multistrato 6.

Secondo l’invenzione, nella modalità di controllo in pressione, la pressione nel circuito di alimentazione degli attuatori 7, 8 viene ridotta da un primo valore 13a, pari a quello che caratterizza il controllo in posizione, ad un secondo valore 13b prestabilito. La pressione nel circuito di alimentazione à ̈ ad esempio pari a circa 200 bar nella modalità di controllo in posizione, mentre nella modalità di controllo in pressione viene ridotta a circa 20 bar, per cui il rapporto tra le pressioni nelle due modalità di controllo à ̈ di 10:1.

Come si vede, al passaggio del lembo anteriore 11a di una giunta 11 l’altezza della fessura 5 di laminazione aumenta improvvisamente, ovvero in modo impulsivo, da un valore di base 14a, sostanzialmente pari allo spessore nominale del multistrato 6, ad una valore 14b sostanzialmente pari allo spessore del multistrato 6 in corrispondenza della giunta 11.

Corrispondentemente, la pressione nel circuito di alimentazione degli attuatori 7, 8 subisce una lieve oscillazione in positivo per poi ritornare al valore ridotto 13b inizialmente impostato. Questo comportamento à ̈ conseguenza del fatto che l’improvviso aumento dell’altezza della fessura 5 di laminazione causa una compressione istantanea degli attuatori 7, 8 e dunque una sovrapressione nel loro circuito di alimentazione.

All’uscita della giunta 11 dalla fessura 5 di laminazione in corrispondenza di un suo lembo posteriore 11b, la pressione di alimentazione degli attuatori 7, 8 subisce una nuova oscillazione, questa volta in negativo, dovuta al fatto che istantaneamente gli attuatori 7, 8 riportano la fessura 5 all’altezza originaria con un movimento di estensione che genera temporaneamente una depressione all’interno del circuito di alimentazione.

Le oscillazioni di pressione possono essere smorzate semplicemente sfruttando il circuito di alimentazione degli attuatori idraulici come un “polmone†idraulico, dunque in modo passivo, anche in considerazione della notevole differenza tra la pressione nella modalità di controllo in posizione e quella nella modalità di controllo in pressione.

Alternativamente, il sistema di controllo può effettuare un controllo attivo in retroazione, ad esempio di tipo proporzionale e derivativo, consentendo di smorzare le oscillazioni di pressione ancora più rapidamente agendo sulle pompe di alimentazione e sulle servovalvole degli attuatori idraulici.

Successivamente al passaggio della giunta 11 attraverso la fessura 5 di laminazione, il sistema di controllo viene nuovamente commutato nella modalità di controllo in posizione, ripristinando il valore iniziale 13a della pressione di alimentazione degli attuatori 7, 8 e ristabilendo la regolazione di tale pressione di alimentazione in funzione dell’altezza della fessura 5 di laminazione, rilevata in tempo reale attraverso il sensore di posizione 9.

Questa nuova commutazione avviene dopo un tempo prestabilito, calcolato sulla base dei parametri di funzionamento dell’apparato di laminazione, in particolare la velocità di alimentazione degli strati 6’, 6’’, 6’’’ del multistrato 6 e la lunghezza, nota, delle giunte 11. Nell’esempio mostrato nel diagramma di figura 5, la velocità di alimentazione degli strati à ̈ di circa 80 m/min e le giunte hanno una lunghezza di circa 200 mm. In questo caso la modalità di controllo in posizione viene ripristinata dopo circa 1 secondo dal passaggio in modalità di controllo in pressione, ampiamente sufficiente a garantire il completo passaggio della giunta 11 attraverso la fessura di laminazione 5, che ha una durata di circa 0.15 secondi.

È chiaro che la forma realizzativa dell’invenzione qui descritta ed illustrata costituisce solo un esempio suscettibile di numerose varianti. Ad esempio, la posizione del sensore 10 di rilevamento della giunta 11 rispetto alla fessura 5 di laminazione può essere regolata in funzione dell’anticipo che si vuole ottenere rispetto al passaggio della giunta 11 per la commutazione della modalità di controllo. Inoltre, à ̈ possibile prevedere l’uso di più sensori atti a consentire il rilevamento della giunta 11, il che può essere particolarmente utile in multistrati di larghezza elevata. È anche possibile prevedere sensori di rilevamento delle giunte 11 a valle dei cilindri 1, 2 di laminazione, consentendo così di tornare alla modalità di controllo in posizione all’effettivo passaggio in uscita della giunta 11 senza dover calcolare intervalli di tempo sulla base dei parametri di funzionamento dall’apparato di laminazione.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo di laminazione a caldo di un multistrato (6) comprendente nastri di elastomero (6’, 6’’’) accoppiati con nastri di rinforzo (6’’) in materiale tessile con periodiche giunte (11), ciascuna giunta (11) comprendendo un lembo anteriore (11a) di ispessimento ed un lembo posteriore (11b) di fine dell’inspessimento rispetto alla direzione di avanzamento del nastro di rinforzo (6’’), in una calandra comprendente una coppia di cilindri (1, 2) con assi paralleli, controrotanti, che definiscono una fessura di laminazione (5), la cui altezza à ̈ controllata in retroazione da un sistema di controllo di posizione comprendente attuatori idraulici (7, 8) collegati ad un cilindro mobile (2) di detta coppia di cilindri (1, 2), il metodo comprendendo le operazioni di: - rilevare strumentalmente il sopraggiungere di una giunta (11) nel nastro di rinforzo (6’’) a monte della fessura di laminazione (5); - commutare il sistema di controllo dalla modalità di controllo in posizione ad una modalità di controllo in pressione prima che il lembo anteriore (11a) della giunta (11) rilevata raggiunga la fessura di laminazione (5); e - ripristinare la modalità di controllo in posizione dopo che il lembo posteriore (11b) della giunta (11) ha oltrepassato la fessura (5) di laminazione.
2. 2. Metodo di laminazione secondo la rivendicazione 1, in cui nella modalità di controllo in pressione la pressione del circuito di alimentazione degli attuatori (7, 8) viene ridotta da un primo valore (13a), pari a quello che caratterizza la modalità di controllo in posizione, ad un secondo valore (13b) prestabilito.
3. 3. Metodo di laminazione secondo la rivendicazione 2, in cui il rapporto tra le pressioni nelle due modalità di controllo à ̈ di 10:1.
4. 4. Metodo di laminazione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui nella modalità di controllo in pressione le oscillazioni di pressione nel circuito di alimentazione degli attuatori (7, 8) vengono smorzate in modo passivo dallo stesso circuito di alimentazione.
5. 5. Metodo di laminazione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui il passaggio della giunta (11) viene rilevato mediante un sensore (10) di rilevamento dello spessore disposto a monte della fessura (5) di laminazione rispetto alla direzione di alimentazione dei nastri di elastomero (6’, 6’’’) e dei nastri di rinforzo (6’’) del multistrato (6).
6. 6. Metodo di laminazione secondo la rivendicazione 5, in cui detto sensore (10) di rilevamento à ̈ un sensore ottico o meccanico.
7. 7. Calandra per laminare a caldo un multistrato (6) comprendente nastri di elastomero (6’, 6’’’) accoppiati con nastri di rinforzo (6’’) in materiale tessile con periodiche giunte (11), ciascuna giunta (11) avendo un lembo anteriore (11a) di ispessimento ed un lembo posteriore (11b) di fine dell’inspessimento rispetto alla direzione di avanzamento del nastro di rinforzo (6’’), detta calandra comprendendo una coppia di cilindri (1, 2) con assi paralleli, controrotanti, che definiscono una fessura di laminazione (5), elementi riscaldatori, sensori di temperatura, ed un sistema di regolazione della temperatura delle superfici dei cilindri, un sistema di controllo di posizione in retroazione comprendente attuatori idraulici (7, 8) collegati ad un cilindro mobile (2) di detta coppia di cilindri (1, 2) per regolare l’altezza della fessura (5) di laminazione, caratterizzata dal fatto di comprendere inoltre: - un sensore (10) di rilevamento disposto a monte della fessura (5) di laminazione ed atto a rilevare il sopraggiungere di una giunta (11) nel nastro di rinforzo (6’’) a monte della fessura (5) di laminazione ed a generare segnali di rilevamento; e - mezzi circuitali atti a ricevere in ingresso detti segnali di rilevamento ed a commutare detto sistema di controllo dalla modalità di controllo in posizione ad una modalità di controllo in pressione in risposta ad un segnale di allarme del sensore (10) di rilevamento prima che il lembo anteriore (11a) della giunta (11) rilevata raggiunga la fessura (5) di laminazione, ed a ripristinare la modalità di controllo in posizione dopo che il lembo posteriore (11b) della giunta (11) ha oltrepassato la fessura (5) di laminazione.
8. 8. Calandra secondo la rivendicazione 7, in cui detto sensore (10) di rilevamento à ̈ un sensore ottico o meccanico.
9. 9. Calandra secondo la rivendicazione 7 o 8, in cui il sensore (10) di rilevamento à ̈ sostenuto da un braccio (12) vincolato ad un telaio della calandra.
10. 10. Apparato di laminazione a caldo di un multistrato (6) comprendente nastri di elastomero (6’, 6’’’) accoppiati con nastri di rinforzo (6’’) in materiale tessile con periodiche giunte (11), detto apparato di laminazione comprendendo una calandra secondo una delle rivendicazioni da 7 a 9.