ITMI20110149A1 - Struttura reticolare in particolare per applicazioni geotecniche - Google Patents

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ITMI20110149A1
ITMI20110149A1 IT000149A ITMI20110149A ITMI20110149A1 IT MI20110149 A1 ITMI20110149 A1 IT MI20110149A1 IT 000149 A IT000149 A IT 000149A IT MI20110149 A ITMI20110149 A IT MI20110149A IT MI20110149 A1 ITMI20110149 A1 IT MI20110149A1
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ribs
lying
plane
internal volume
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Cesare Beretta
Pierluigi Maggioni
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Tenax Spa
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Description

DESCRIZIONE
“STRUTTURA RETICOLARE IN PARTICOLARE PER APPLICAZIONI GEOTECNICHEâ€
La presente descrizione ha per oggetto una struttura reticolare in particolare adatta ad applicazioni geotecniche.
La struttura oggetto della forma realizzativa di seguito illustrata, realizzata in materiale plastico e monolitica, à ̈ particolarmente adatta al drenaggio ed in parte anche al contenimento del terreno sulla quale viene utilizzata che, a mero titolo di esempio, può essere costituito da rilevati stradali, rive od anche siti particolari quali discariche o simili.
BACKGROUND
Come à ̈ noto esistono attualmente in commercio numerosissime tipologie di rete in materiale plastico studiate per consentire un migliorato drenaggio del terreno ed eventualmente un filtraggio e/o un contenimento del terreno stesso.
Tra le varie reti note nello stato della tecnica si cita il documento US 6972269 che illustra una struttura a rete per applicazioni geotecniche in cui sono presenti un primo ed un secondo strato di fili interconnessi tra loro in corrispondenza di nodi mediante elementi distanziali atti a mantenere trasversalmente allontanati i fili longitudinali e trasversali della rete.
In corrispondenza di un piano di giacitura di una serie di tali fili à ̈ poi previsto un accoppiamento ad un elemento filtrante costituito da un tessuto.
È altresì nota dal documento US 2009/0075020 una rete filtrante e drenante per applicazioni geotecniche la quale à ̈ costituita da una struttura a sandwich che presenta internamente una struttura reticolare monolitica presentante nervature longitudinali continue alle quali sono accoppiate, superiormente ed inferiormente, rispettive reti in modo tale che i corrispondenti fili longitudinali a sezione cilindrica si accoppino esattamente in corrispondenza delle nervature continue longitudinali.
Superiormente ed inferiormente, nei piani di giacitura definiti dalle maglie, vengono vincolati rigidamente (mediante incollaggio o saldatura) degli elementi filtranti in materiale tessile che chiudono ciascuna delle aperture definite dalle maglie reti rispetto all’ ambiente esterno in cui la rete di filtraggio e drenaggio à ̈ destinata a lavorare.
Le strutture tessili consentono esclusivamente il percolamento di liquidi, quali in generale acqua, facendo in modo che i canali definiti dalle nervature longitudinali rimangano liberi e possano consentirne un più agevole drenaggio. Inoltre le dimensioni delle maglie sono selezionate in maniera tale da evitare collassamenti del materiale tessile che possano portare a occlusioni parziali o totali dei citati canali con riduzione della portata drenante della rete stessa.
SOMMARIO
Lo stato dell’arte sopra descritto, pur assolvendo egregiamente i compiti ai quali à ̈ preposto, si à ̈ tuttavia rivelato migliorabile sotto diversi aspetti,
Infatti si à ̈ in primo luogo notato che il manufatto risulta migliorabile sotto l'aspetto del suo adattamento al suolo, alla capacità di ricevere e di mantenere vincolato un eventuale strato filtrante ed alle sue prestazioni di resistenza meccanica, in particolare in senso trasversale alle nervature continue.
Inoltre, sebbene dotato di notevoli capacità drenanti, il manufatto descritto nella privativa menzionata presenta proprietà contenitive del terreno sostanzialmente nulle essendo in grado di favorire esclusivamente una filtrazione ed un drenaggio dei liquidi.
Inoltre dal punto di vista dei costi produttivi e finali del prodotto, lo stesso si à ̈ rivelato migliorabile pur senza far venir meno talune delle sue peculiarità.
Un obiettivo generale secondo gli aspetti successivamente descritti à ̈ quello di risolvere sostanzialmente gli inconvenienti e/o limiti operativi sopra evidenziati.
Un primo scopo secondo alcuni degli aspetti descritti à ̈ quello di fornire una struttura reticolare che sia in grado non solamente di drenare i liquidi, ma anche di effettuare un trattenimento del terreno di fatto costituendone un rinforzo. Un ulteriore scopo secondo alcuni degli aspetti descritti à ̈ quello di abbassare i costi produttivi e di semplificare le eventuali operazioni di smaltimento del prodotto.
Uno scopo ausiliario secondo alcuni degli aspetti descritti à ̈ poi quello di aumentare le caratteristiche meccaniche della struttura riducendone contemporaneamente il peso per unità di superficie,
Questi ed altri scopi che meglio appariranno nel corso della seguente descrizione sono sostanzialmente raggiunti da una struttura reticolare secondo una o più delle unite rivendicazioni.
In accordo con un aspetto indipendente à ̈ proposta una struttura reticolare, in particolare per applicazioni geotecniche, comprendente una pluralità di nervature continue disposte sostanzialmente parallele lungo un primo asse di sviluppo; una pluralità di primi filamenti continui disposti sostanzialmente paralleli tra loro e trasversali a detta pluralità di nervature; detti primi filamenti sono vincolati a dette nervature in corrispondenza di nodi giacenti in un primo piano di giacitura; una pluralità di secondi filamenti continui sono disposti sostanzialmente paralleli tra loro e trasversali a detta pluralità di nervature; detti secondi filamenti continui sono vincolati a dette nervature in corrispondenza di nodi giacenti in un secondo piano di giacitura; detto secondo piano di giacitura à ̈ opposto a detto primo piano di giacitura rispetto a dette nervature; detta pluralità di primi e secondo filamenti definisce un volume interno alla struttura reticolare compreso tra il primo ed il secondo piano di giacitura; detto volume interno à ̈ suddiviso da detta pluralità di nervature in un prefissato numero di canali sostanzialmente paralleli e almeno detti primi filamenti sono definiti da strutture laminari presentanti superfici piane sostanzialmente giacenti nel piano di giacitura.
In accordo con un ulteriore aspetto indipendente à ̈ proposta una struttura reticolare, in particolare per applicazioni geotecniche, comprendente una pluralità di nervature continue disposte sostanzialmente parallele lungo un primo asse di sviluppo; una pluralità di primi filamenti continui disposti sostanzialmente paralleli tra loro e trasversali a detta pluralità di nervature; detti primi filamenti sono vincolati a dette nervature in corrispondenza di nodi giacenti in un primo piano di giacitura; una pluralità di secondi filamenti continui disposti sostanzialmente paralleli tra loro e trasversali a detta pluralità di nervature; detti secondi filamenti continui sono vincolati a dette nervature in corrispondenza di nodi giacenti in un secondo piano di giacitura; detto secondo piano di giacitura à ̈ opposto a detto primo piano di giacitura rispetto a dette nervature; detta pluralità di primi e secondo filamenti definiscono un volume interno alla struttura reticolare compreso tra il primo ed il secondo piano di giacitura; detto volume interno à ̈ suddiviso da detta pluralità di nervature in un prefissato numero di canali sostanzialmente paralleli e detti primi filamenti e dette nervature definiscono in detto primo piano di giacitura una serie di finestre a sagoma sostanzialmente poligonale configurate per consentire, in condizioni d’uso della struttura reticolare, il passaggio di materiale solido verso il volume interno e dal fatto che detti secondi filamenti e dette nervature definiscono in detto secondo piano di giacitura una serie di finestre a sagoma sostanzialmente poligonale configurate per consentire, in condizioni d’uso della struttura reticolare, il passaggio di materiale solido verso il volume interno.
Secondo un aspetto ulteriore in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti detta pluralità di primi filamenti e/o detta pluralità di secondi filamenti presentano in una vista ortogonale al rispettivo piano di giacitura una larghezza con andamento decrescente a partire da un nodo sino a una mezzeria ed un andamento crescente dalla mezzeria sino al nodo successivo.
Secondo un aspetto ulteriore in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti detta pluralità di nervature e/o di detti primi filamenti e/o di detti secondi filamenti sono realizzati in materiale plastico, ad esempio a base di polipropilene e presentano microscopicamente strutture a fibrille definenti configurazioni almeno parzialmente orientate delle molecole del materiale plastico.
Secondo un aspetto ulteriore in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti detti secondi filamenti sono definiti da strutture laminari e presentano superfici piane, sostanzialmente giacenti nel rispettivo piano di giacitura.
Secondo un aspetto ulteriore in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti detti primi filamenti e dette nervature definiscono in detto primo piano di giacitura una serie di finestre a sagoma sostanzialmente poligonale configurate per consentire, in condizioni d’uso della struttura reticolare, il passaggio di materiale solido verso il volume interno; detti secondi filamenti e dette nervature definiscono in detto secondo piano di giacitura una serie di finestre a sagoma sostanzialmente poligonale configurate per consentire, in condizioni d’uso della struttura reticolare, il passaggio di materiale solido verso il volume interno.
Secondo un aspetto ulteriore in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti la struttura reticolare non comprende elementi filtranti, particolarmente sotto forma di strati di tessuto o tessuto non tessuto, a copertura di dette finestre a sagoma sostanzialmente poligonale di detto primo e di detto secondo piano di giacitura.
Secondo un aspetto ulteriore in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti dette finestre rimangono aperte ed accessibili al materiale solido, particolarmente comprendenti detriti, sassi e/o terreno, quando la struttura reticolare prodotto finito à ̈ in uso.
Secondo un aspetto ulteriore in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti le finestre a sagoma sostanzialmente poligonale che si trovano nel primo piano di giacitura sono posizionate sfalsate, in particolare traslate rispetto al primo asse di sviluppo, rispetto alle finestre a sagoma sostanzialmente poligonale che si trovano nel secondo piano di giacitura.
Secondo un aspetto ulteriore in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti detta pluralità di nervature continue presentano in vista ortogonale al loro piano di sviluppo un’altezza in corrispondenza dei nodi maggiore rispetto all’altezza nella zona compresa tra un nodo e il successivo.
Secondo un aspetto ulteriore in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti ciascun nodo, in una vista ortogonale al piano di giacitura di detta prima e detta seconda pluralità di filamenti, presenta una configurazione piana sostanzialmente trapezoidale con lati concavi costituiti da porzioni arcuate. Secondo un aspetto ulteriore in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti le nervature continue si estendendone sostanzialmente dal primo piano di giacitura al secondo piano di giacitura sostanzialmente lungo il loro intero sviluppo longitudinale lungo l'asse di sviluppo.
Secondo un aspetto ulteriore indipendente o in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti à ̈ previsto anche un metodo per la realizzazione di una struttura reticolare che comprende le fasi di coestrudere una pluralità di nervature continue disposte sostanzialmente parallele lungo un primo asse di sviluppo ed una pluralità di primi e secondi filamenti continui disposti sostanzialmente paralleli tra loro, trasversali a detta pluralità di nervature e giacenti rispettivamente in un primo piano di giacitura ed in un secondo piano di giacitura opposto a detto primo piano di giacitura rispetto a dette nervature per creare un volume interno alla struttura reticolare compreso tra il primo ed il secondo piano di giacitura e definire pertanto un semilavorato reticolare tridimensionale, detto volume interno essendo suddiviso da detta pluralità di nervature in un prefissato numero di canali sostanzialmente paralleli; effettuare un’operazione di stiro di almeno detti primi e/o detti secondi filamenti lungo il rispettivo asse di sviluppo; opzionalmente effettuare un’operazione di stiro di dette nervature lungo il rispettivo asse di sviluppo.
Secondo un'ulteriore aspetto in accordo con il precedente aspetto il metodo comprende la fase di non vincolare elementi filtranti in corrispondenza delle finestre a sagoma sostanzialmente poligonale nel primo e nel secondo piano di giacitura.
Secondo un aspetto ulteriore indipendente o in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti à ̈ previsto anche un uso di una struttura reticolare in applicazioni geotecniche comprendente il posizionamento della struttura in un sito da condizionare ed il riempimento almeno parziale di detti canali mediante il materiale costituente il sito.
Secondo un'ulteriore aspetto in accordo con il precedente aspetto indipendente il metodo comprende la fase di accoppiare inamovibilmente almeno un primo elemento filtrante sostanzialmente piano posto in corrispondenza di uno di detti piani di giacitura sostanzialmente in posizione esterna al volume interno della struttura reticolare, in particolare la fase di accoppiamento essendo successiva alla fase di stiro di detti primi e/o detti secondi filamenti lungo il rispettivo asse di sviluppo, detto primo elemento filtrante essendo vincolato inamovibilmente a detti nodi e/o a detti primi e/o secondi filamenti;
Secondo un'ulteriore aspetto in accordo con il precedente aspetto il metodo comprende la fase di accoppiare inamovibilmente un secondo elemento filtrante sostanzialmente piano posto in corrispondenza dell'altro di detti piani di giacitura sostanzialmente in posizione esterna al volume interno della struttura reticolare, detto secondo elemento filtrante essendo vincolato inamovibilmente a detti nodi e/o a detti primi e/o secondi filamenti.
Secondo un aspetto ulteriore in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti à ̈ previsto anche un metodo per la realizzazione di una struttura reticolare comprendente le fasi di coestrudere dette nervature continue, detti primi e secondi filamenti per definire un semilavorato reticolare; effettuare un’operazione di stiro almeno di dette nervature e/o detti primi e/o detti secondi filamenti lungo il rispettivo asse di sviluppo; non vincolare elementi filtranti in corrispondenza delle finestre a sagoma sostanzialmente poligonale.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dettagliati da una forma realizzativa preferita, ma non esclusiva, di una struttura reticolare in accordo con le unite tavole.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La figura 1 illustra una vista prospettica parzialmente dall’alto di una struttura reticolare in accordo con taluni aspetti di seguito descritti;
La figura 2 mostra la struttura reticolare in vista dall’alto;
- La figura 3 mostra la struttura reticolare in vista prospettica laterale;
La figura 4 mostra in vista dall’alto una coppia di nodi della struttura reticolare di cui alla figura 1 ;
La figura 5 illustra in vista laterale una porzione della struttura reticolare di cui alla figura 1 ;
- Le figure 6 e 7 illustrano una vista esemplificativa della struttura micromolecolare del materiale costituente la strutture reticolare in accordo con lo stato dell’arte (figura 6) ed in accordo con alcuni aspetti della forma realizzativa di seguito descritta (figura 7);
La figura 8 illustra una prima variante realizzativa della rete di figura 1 ; La figura 9 mostra una sezione trasversale della rete di figura 8;
La figura 10 illustra una ulteriore variante realizzativa della rete di figura 1; e
- La figura 11 mostra una sezione trasversale della rete di figura 10.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Con riferimento alle figure citate con 1 Ã ̈ stata complessivamente indicata una struttura reticolare, particolarmente per applicazioni geotecniche.
Osservando le allegate figure si nota innanzitutto come la struttura reticolare comprenda una pluralità di nervature continue 2 disposte sostanzialmente parallele lungo un primo asse di sviluppo 3.
Sono poi presenti una pluralità di primi filamenti continui 4 disposti sostanzialmente paralleli tra loro e trasversali alla pluralità di nervature 2 alle quali si trovano vincolati in corrispondenza di rispettivi nodi 5.
Come à ̈ possibile osservare dalle unite figure, tale pluralità di primi filamenti continui à ̈ disposta con proprio asse di sviluppo 17 sostanzialmente ortogonale al primo asse di sviluppo 3; ciascun primo filamento continuo 4 à ̈ disposto in un medesimo primo piano di giacitura 6 che si trova posizionato in corrispondenza di una superficie superiore di detta pluralità di nervature continue 2.
Corrispondentemente, e da parte opposta a detto primo piano di giacitura 6 rispetto alle citate nervature 2 sono presenti una pluralità di secondi filamenti continui 7 anch’essi disposti sostanzialmente paralleli tra loro e trasversali alle nervature 2.
Nel dettaglio anche tali secondi filamenti 7 si trovano vincolati alle nervature in corrispondenza di rispettivi nodi 5 e giacciono tutti in un medesimo secondo piano di giacitura 8.
Di fatto i due piani di giacitura si trovano paralleli tra loro e distanziati esattamente per l’altezza della citata pluralità di nervature continue 2.
In particolare le nervature continue 2 risultano presentare un’altezza A sostanzialmente simile/paragonabile alla distanza tra i due piani di giacitura 6, 8. Di fatto la pluralità di primi e secondi filamenti 4, 7 definiscono un volume interno 9 della struttura reticolare 1 il quale à ̈ compreso tra il primo ed il secondo piano di giacitura 6, 8.
Questo volume interno à ̈ suddiviso a sua volta in un prefissato numero di canali 10 delimitati ciascuno da due rispettive nervature continue 2 affiancate.
Le nervature 2 definiscono pareti laterali continue delimitanti i citati canali 10. Tali pareti si estendono in particolare sostanzialmente lungo l'intera lunghezza della nervatura 2 - lungo l'asse di sviluppo 17 - ed altresì si estendono per sostanzialmente l'intera altezza tra un piano di giacitura (6) e l'altro (8).
La struttura reticolare si presenta costituita di materiale plastico, in particolare polipropilene.
Inoltre la struttura reticolare risulta essere elemento monolitico costituito dalle citate nervature continue 2, dai primi filamenti continui 4 e dai secondi filamenti continui 7.
Se si osserva la struttura reticolare in corrispondenza del primo piano di giacitura 6, si nota come i primi filamenti 4 e le nervature 2 definiscano una serie di finestre 11 di sagoma sostanzialmente poligonale.
Nel dettaglio, vista la geometria ortogonale dei rispettivi assi, le finestre 11 sono di sagoma sostanzialmente rettangolare o quadrata.
Si noti peraltro che le finestre potranno essere tutte di pari sagoma o di sagome differenti laddove i primi filamenti continui 4 e/o le nervature continue 2 non fossero equispaziate come viceversa mostrato nell’esempio realizzativo illustrato negli annessi disegni.
Infatti la particolare forma realizzati va illustrata mostra una pluralità di nervature continue 2 equispaziate tra di loro, così come una pluralità di primi filamenti continui 4 anch’essi equispaziati ed una pluralità di secondi filamenti continui 7 equispaziati tra loro di una distanza uguale a quella tra due filamenti continui adiacenti 4 della prima serie.
In questa maniera le finestre 11 definite sul primo piano di giacitura 6 e sul secondo piano di giacitura 8 risultano avere sostanzialmente la medesima superficie e geometria.
Va a questo punto notato che, vantaggiosamente, in condizioni di uso della struttura reticolare in accordo con la prima forma realizzativa (fìg. 1), ciascuna delle finestre 11 à ̈ configurata per consentire il passaggio di materiale solido verso il volume interno 9.
In altri termini tali finestre non sono, nel prodotto finito, coperte da elementi filtranti, ad esempio da strati di tessuto o di tessuto non tessuto che possano impedire, filtrare o comunque prevenire il passaggio verso intern del volume 9 di materiale solido quali detriti, terreno, sassi, e simili materiali di dimensioni anche simili a quelle delle finestre stesse.
In altri termini ancora le finestre 11 rimangono aperte ed accessibili al materiale solido e non chiuse, coperte od otturate da altre strutture od elementi.
Alla luce di quanto sopra la struttura reticolare monolitica di figura 1 Ã ̈ di fatto costituita da nervature 2, primi e secondi filamenti 4, 7 (la stessa non comprende ulteriori elementi).
Osservando più nel dettaglio la struttura reticolare, si nota come le finestre Il a sagoma poligonale che si trovano nel primo piano di giacitura 6 risultino posizionate sfalsate, e nel dettaglio risultano essere traslate lungo il primo asse di sviluppo 3 rispetto alle finestre 11 che si trovano nel secondo piano di giacitura 8.
Ciò significa che in una vista ortogonale a ciascuno dei piani di giacitura sono visibili entrambi i primi ed i secondi filamento 4, 7 (si veda la figura 2).
Sempre osservando nel dettaglio la struttura reticolare, si nota come la pluralità di primi filamenti 4 e la pluralità di secondi filamenti 7 presentino in una vista ortogonale al rispettivo piano di giacitura una larghezza L che presenta un andamento decrescente-crescente a partire da un nodo 5 sino al nodo successivo. In particolare la larghezza L parte da un massimo in corrispondenza del nodo e quindi decresce in maniera non lineare, ma progressiva sino alla mezzeria 12 e quindi presenta un andamento sostanzialmente inverso crescente, in modo non lineare, sino al nodo successivo.
Si veda a tal proposito l’illustrazione di cui alla figura 4.
Come anche visibile nelle figure allegate i primi filamenti 4 e/o i secondi filamenti 7 sono definiti da strutture presentanti superfìci piane 4a, 7a giacenti nei piani di giacitura 6, 8.
In altre parole i primi ed i secondi filamenti 4, 7 si presentano sotto forma di piattine (in particolare la loro sezione richiama una sezione rettangolare) il cui spessore à ̈ sottile e di fatto di dimensioni inferiori allo sviluppo trasversale (definito nella direzione dell'asse 17) ed allo sviluppo longitudinale (definito nella direzione dell'asse 3); questa configurazione sostanzialmente piana rende i filamenti atti a meglio cooperare con il terreno in cui la rete sarà posizionata. Si noti ovviamente che l'andamento descritto risulta essere un andamento medio e non à ̈ da interpretarsi in senso geometrico stretto in quanto, come poi chiarito in seguito, la citata struttura à ̈ ottenuta mediante operazioni di estrusione/coestrusione e stiratura del materiale plastico e pertanto saranno presenti nella struttura complessiva talune irregolarità derivanti intrinsecamente dal processo produttivo utilizzato.
Anche l’andamento delle nervature continue si presenta particolare a seconda del punto in cui viene osservata la nervatura stessa lungo l’asse di sviluppo 3. In particolare in vista ortogonale dal loro piano di sviluppo, le nervature continue 2 hanno un’altezza A in corrispondenza dei nodi 5 che à ̈ maggiore rispetto all’altezza nella zona 13 compresa tra un nodo ed il nodo successivo. Tale andamento à ̈ evidenziato in figura 5.
Tornando ad osservare la figura 4, si nota poi come ciascun nodo 5 in una vista ortogonale al proprio piano di giacitura presenta una configurazione piana sostanzialmente trapezoidale con i lati concavi e costituiti da porzioni arcuate 14 o comunque curve.
Come citato tale superficie del nodo risulta sostanzialmente piana e di fatto aumenta la superficie di appoggio in corrispondenza di ciascuno dei piani di giacitura in maniera tale da poter meglio distribuire gli sforzi di compressione sulla struttura reticolare stessa.
Dal punto di vista produttivo, la struttura reticolare viene coestrusa in un’unica operazione realizzando contemporaneamente le nervature longitudinali 2, i primi filamenti continui 4 ed i secondo filamenti continui 7.
Prima di una sua completa solidificazione la rete viene quindi stirata secondo almeno uno dei rispettivi assi di sviluppo 3, 17.
In altri termini la rete viene stirata stirando almeno una tra dette nervature e/o detti primi e/o detti secondi filamenti.
In generale la configurazione utilizzata à ̈ quella di una rete bistirata che consente di aumentare le caratteristiche di tenuta meccanica alle sollecitazioni conseguendo anche una riduzione del peso per unità di superficie.
In dettaglio il rapporto di stiro in direzione di estrusione (MD) della macchina di produzione à ̈ compreso tra 0,8 e 3, più in particolare tra 1,1 e 2,7 e sarà esemplificativamente centrato su circa 1,67; la direzione MD coincide con quella di sviluppo delle nervature longitudinali (asse di sviluppo 3).
Il rapporto di stiro in direzione trasversale (TD) a quella di estrusione della macchina di produzione à ̈ compreso tra 1 e 5, più in particolare tra 2 e 4 e sarà esemplificativamente centrato su circa 3; la direzione TD coincide con quella di sviluppo dei filamenti traversali (asse di sviluppo 17).
Lo spessore complessivo dei filamenti trasversali e delle nervature à ̈ ricompreso tra 4 e 6,8 mm; più in dettaglio rientra nel range tra 4,5 e 6,3 mm ed à ̈ centrato su circa 5,4 mm.
Nel particolare esempio di figura 1, una volta coestrusa e stirata, la struttura reticolare à ̈ di fatto pronta all’utilizzo non essendo necessario vincolare o comunque impegnare elementi filtranti o altre strutture in corrispondenza delle finestre a sagoma poligonale 11.
Va notato poi che l’operazione di stiratura sopra evidenziata ha un effetto a livello della struttura molecolare del materiale plastico, tale per cui vengono definiti in corrispondenza di ciascuna delle nervature stirate e/o dei filamenti stirati, strutture a fibrille 15 definenti configurazioni almeno parzialmente orientate 16 delle molecole del materiale plastico.
Tale configurazione à ̈ illustrata in figura 7.
Mediante stiramento, cioà ̈ azione di taglio, vengono pertanto generate strutture orientate in seguito ad un posizionamento molecolare; tali strutture favoriscono notevoli aumenti di resistenza meccanica e rigidità nella direzione desiderata e le sovrastrutture sono indicate come strutture a fibrille 16.
In altri termini ancora il materiale passa da una fase amorfa con una struttura che può essere definita a gomitolo (si veda la figura 6) ed una struttura almeno parzialmente orientata.
Questo orientamento molecolare con disposizione parallela delle molecole genera una corrispondente anisotropia delle caratteristiche del materiale generando, in direzione dell’orientamento, un aumento della rigidità.
L'esempio realizzativo di figure 8 e 9 mostra una struttura reticolare dotata di un primo elemento filtrante 18 accoppiato, di preferenza inamovibilmente (saldato, incollato o altro ancora), ai primi o ai secondi filamenti 4, 7.
In generale l'accoppiamento à ̈ diretto, ovvero senza interposizione di altri strati o elementi tra i filamenti 4, 7 ed il primo elemento filtrante 18. La superficie piana 4a, 7a favorisce l'accoppiamento grazie alla maggiore superficie di contatto contribuendo alla solidità dell'impegno tra le parti.
Nell'esempio di figure 10 e 11 Ã ̈ illustrata una struttura reticolare che presenta due elementi filtranti 18, 19 accoppiati in corrispondenza dei due piani di giacitura opposti 18, 19 nella medesima maniera sopra presentata.
Questa ulteriore tipologia di struttura definisce canali 10 in cui, in condizioni d'uso, solo un liquido (acqua) ed eventualmente la polvere ivi dispersa possono entrare, mentre eventuale materiale solido di dimensioni maggiori di quelle delle cavità che attraversano l'elemento filtrante 18, 19 viene confinato all'esterno permettendo pertanto il corretto e massimo deflusso dell'acqua stessa in canali sostanzialmente liberi da detriti.
Si noti che tutte le caratteristiche tecniche descritte con riferimento alla prima forma realizzativa sono parimenti presenti nella seconda e terza forma realizzativa sopra descritte.
La struttura reticolare oggetto del trovato viene in generale utilizzata in applicazioni geotecniche, ponendo l’opportuna metratura di rete in corrispondenza di un sito da condizionare.
Poiché non sono presenti elementi a chiusura delle citate finestre, nelfesempio di cui alla figura 1, il materiale che costituisce il sito ove la struttura à ̈ posata tende a riempire i canali 10.
Nonostante tale riempimento la struttura mantiene una buona capacità filtrante in quanto le nervature longitudinali continue indirizzano il flusso di liquidi secondo l’orientamento della rete.
Inoltre le stesse (con la cooperazione delle strutture definite dai filamenti trasversali piani) trattengono il terreno stesso esercitando pertanto una spinta meccanica di contenimento.
Sorprendentemente quindi la presenza di materiale solido all’ interno dei canali non ostruisce completamente il deflusso del liquido che continua a venire direzionato, ma garantisce un ottimale accoppiamento con la struttura reticolare ed il terreno ed il mantenimento di quest’ultimo in posizione.
Inoltre l’aver eliminato gli elementi filtranti (esempio di fig. 1) presenti in accordo con lo stato dell’arte consente di ridurre i costi produttivi, sia dal punto di vista dei materiali, sia dal punto di vista delle fasi di assemblaggio.
Anche lo smaltimento risulta facilitato in quanto il prodotto risulta costituito da un unico singolo medesimo materiale.
Inoltre l’aumentata superficie di appoggio superiore ed inferiore (garantita dalla geometria piana dei primi e secondi filamenti e dai nodi) migliora notevolmente la distribuzione dei carichi.
In questa situazione il manufatto reticolare tridimensionale ben si presta anche ad un ottimale accoppiamento con eventuali elementi filtranti garantendo un migliorato impegno reciproco (figg. 8 e 10).
La struttura reticolare risulta, a parità di peso, notevolmente più rigida e pertanto à ̈ possibile variare le dimensioni dei canali e/o delle finestre garantendo comunque il mantenimento della strutturalità.
La struttura oggetto della descrizione risulta particolarmente e vantaggiosamente applicabile in diversi siti tra cui si citano a titolo esemplificativo e pertanto non esaustivo, rilevati stradali, rive, aree adibite a discarica.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura reticolare, in particolare per applicazioni geotecniche, comprendente: - una pluralità di nervature continue (2) disposte sostanzialmente parallele lungo un primo asse di sviluppo (3); - una pluralità di primi filamenti continui (4) disposti sostanzialmente paralleli tra loro e trasversali a detta pluralità di nervature, detti primi filamenti (4) essendo vincolati a dette nervature (2) in corrispondenza di nodi (5) giacenti in un primo piano di giacitura (6); - una pluralità di secondi filamenti continui (7) disposti sostanzialmente paralleli tra loro e trasversali a detta pluralità di nervature (2), detti secondi filamenti continui (7) essendo vincolati a dette nervature in corrispondenza di nodi (5) giacenti in un secondo piano di giacitura (8), detto secondo piano di giacitura (8) essendo opposto a detto primo piano di giacitura (6) rispetto a dette nervature (2), detta pluralità di primi e secondo filamenti (4, 7) definendo un volume interno (9) alla struttura reticolare (1) compreso tra il primo ed il secondo piano di giacitura (6, 8), detto volume interno (9) essendo suddiviso da detta pluralità di nervature in un prefissato numero di canali (10) sostanzialmente paralleli, caratterizzato dal fatto che almeno detti primi filamenti (4) e/o detti secondi filamenti (7) sono definiti da strutture laminari presentanti rispettive superfici (4a; 7a) piane sostanzialmente giacenti nel rispettivo piano di giacitura (6, 8).
  2. 2. Struttura secondo la rivendicazione precedente, in cui detta pluralità di primi filamenti (4) e/o detta pluralità di secondi filamenti (7) presentano in una vista ortogonale al rispettivo piano di giacitura (6, 8) una larghezza (L) con andamento decrescente a partire da un nodo (5) sino a una mezzeria (12) ed un andamento crescente dalla mezzeria (12) sino al nodo successivo (5).
  3. 3. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta pluralità di nervature (2) e/o di detti primi filamenti (4) e/o di detti secondi filamenti (7) sono realizzati in materiale plastico, ad esempio a base di polipropilene e presentano microscopicamente strutture a fibrille (15) definenti configurazioni almeno parzialmente orientate (16) delle molecole del materiale plastico.
  4. 4. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre almeno un primo elemento filtrante (18) sostanzialmente piano posto in corrispondenza di uno di detti piani di giacitura (6, 8) sostanzialmente in posizione esterna al volume interno (9) della struttura reticolare, detto primo elemento filtrante (18) essendo vincolato inamovibilmente a detti nodi (5) e/o a detti primi e/o secondi filamenti (4, 7), opzionalmente la struttura reticolare comprendendo inoltre un secondo elemento filtrante (19) sostanzialmente piano posto in corrispondenza dell'altro di detti piani di giacitura (6, 8) sostanzialmente in posizione esterna al volume interno (9) della struttura reticolare, detto secondo elemento filtrante (19) essendo vincolato inamovibilmente a detti nodi (5) e/o a detti primi e/o secondi filamenti (4, 7).
  5. 5. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti primi filamenti (4) e dette nervature (2) definiscono in detto primo piano di giacitura (6) una serie di finestre (11) a sagoma sostanzialmente poligonale configurate per consentire, in condizioni d’uso della struttura reticolare, il passaggio di materiale solido verso il volume interno (9) e dal fatto che detti secondi filamenti (7) e dette nervature (2) definiscono in detto secondo piano di giacitura (8) una serie di finestre (11) a sagoma sostanzialmente poligonale configurate per consentire, in condizioni d’uso della struttura reticolare, il passaggio di materiale solido verso il volume interno (9).
  6. 6. Struttura secondo la rivendicazione precedente, in cui la struttura reticolare (1) non comprende elementi filtranti, particolarmente sotto forma di strati di tessuto o tessuto non tessuto, a copertura di dette finestre (11) a sagoma sostanzialmente poligonale di detto primo e/o di detto secondo piano di giacitura (6, 8).
  7. 7. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui dette finestre (11) di detto primo e/o di detto secondo piano di giacitura (6, 8) rimangono aperte ed accessibili al materiale solido, particolarmente comprendenti detriti, sassi e/o terreno, quando la struttura reticolare prodotto finito à ̈ in uso.
  8. 8. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui le finestre (11) a sagoma sostanzialmente poligonale che si trovano nel primo piano di giacitura (6) sono posizionate sfalsate, in particolare traslate rispetto al primo asse di sviluppo (3), rispetto alle finestre (11) a sagoma sostanzialmente poligonale che si trovano nel secondo piano di giacitura (8).
  9. 9. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta pluralità di nervature continue (2) presentano in vista ortogonale al loro piano di sviluppo un’altezza (A) in corrispondenza dei nodi (5) maggiore rispetto all’altezza nella zona (13) compresa tra un nodo e il successivo, le nervature continue (2) estendendosi sostanzialmente dal primo piano di giacitura (6) al secondo piano di giacitura (8) sostanzialmente lungo il loro intero sviluppo longitudinale lungo l'asse di sviluppo (17).
  10. 10. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascun nodo (5), in una vista ortogonale al piano di giacitura (6, 8) di detta prima e detta seconda pluralità di filamenti (4, 7), presenta una configurazione piana sostanzialmente trapezoidale con lati concavi costituiti da porzioni arcuate (14).
  11. 11. Metodo per la realizzazione di una struttura reticolare, in particolare in accordo con ima qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10, comprendente le fasi di: - coestrudere una pluralità di nervature continue (2) disposte sostanzialmente parallele lungo un primo asse di sviluppo (3) ed una pluralità di primi e secondi filamenti continui (4, 7) disposti sostanzialmente paralleli tra loro, trasversali a detta pluralità di nervature (2) e giacenti rispettivamente in un primo piano di giacitura (6) ed in un secondo piano di giacitura (8) opposto a detto primo piano di giacitura (6) rispetto a dette nervature (2) per creare un volume interno (9) alla struttura reticolare (1) compreso tra il primo ed il secondo piano di giacitura (6, 8) e definire pertanto un semilavorato reticolare tridimensionale, detto volume interno (9) essendo suddiviso da detta pluralità di nervature (2) in un prefissato numero di canali (10) sostanzialmente paralleli; - effettuare un’operazione di stiro di almeno detti primi e/o detti secondi filamenti (4, 7) lungo il rispettivo asse di sviluppo (3); - opzionalmente effettuare un’operazione di stiro di dette nervature (2) lungo il rispettivo asse di sviluppo (17).
  12. 12. Metodo in accordo la rivendicazione 11, comprendente le fasi di: - accoppiare inamovibilmente almeno un primo elemento filtrante (18) sostanzialmente piano posto in corrispondenza di uno di detti piani di giacitura (6, 8) sostanzialmente in posizione esterna al volume interno (9) della struttura reticolare, in particolare la fase di accoppiamento essendo successiva alla fase di stiro di detti primi e/o detti secondi filamenti (4, 7) lungo il rispettivo asse di sviluppo (3), detto primo elemento filtrante (18) essendo vincolato inamovibilmente a detti nodi (5) e/o a detti primi e/o secondi filamenti (4, 7); - opzionalmente accoppiare inamovibilmente un secondo elemento filtrante (19) sostanzialmente piano posto in corrispondenza dell'altro di detti piani di giacitura (6, 8) sostanzialmente in posizione esterna al volume interno (9) della struttura reticolare, detto secondo elemento filtrante (19) essendo vincolato inamovibilmente a detti nodi (5) e/o a detti primi e/o secondi filamenti (4, 7).
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