ITMI20102101A1 - Caricatore di tipo telescopico per l'alimentazione di barre in torni automatici - Google Patents

Caricatore di tipo telescopico per l'alimentazione di barre in torni automatici Download PDF

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ITMI20102101A1
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bar
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Pietro Cucchi
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    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23BTURNING; BORING
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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    • B23B13/00Arrangements for automatically conveying or chucking or guiding stock
    • B23B13/12Accessories, e.g. stops, grippers
    • B23B13/123Grippers, pushers or guiding tubes

Description

CARICATORE DI TIPO TELESCOPICO PER L'ALIMENTAZIONE DI
BARRE IN TORNI AUTOMATICI
La presente invenzione si riferisce a un caricatore per l'alimentazione di barre in torni automatici, in particolare un caricatore di tipo telescopico.
Sono noti caricatori di barre che comprendono un canale allineato all'ingresso del mandrino di un tornio. Nel canale del caricatore viene fatta scorrere, per mezzo di un opportuno dispositivo di spinta munito di pinza di presa, la barra da lavorare.
Poiché in genere le barre da lavorare sono molto lunghe in relazione al loro spessore, e poiché le velocità di rotazione sono relativamente alte, per cercare di ridurre la vibrazioni dovute alla flessione della barra in lavorazione si cerca di supportare con continuità tale barra lungo tutta la sua lunghezza. A tal fine sono stati proposti caricatori per barre in cui il dispositivo di spinta, o "spingibarra", è di tipo telescopico, vale a dire con una parte più esterna che scorre con gioco laterale ridotto nel canale, così da costituire una guida per tale dispositivo di spinta della barra, e con una parte più interna a diametro più ridotto, che porta in testa la pinza di presa della barra e che si allunga a comando dalla parte più esterna per sporgere dal caricatore ed entrare nel tornio. Un simile caricatore di tipo telescopico è descritto, ad esempio nel documento EP-A-1338362 a nome della stessa richiedente.
Un primo vantaggio di un caricatore telescopico è legato al fatto che è possibile realizzare il canale di scorrimento con diametro più elevato rispetto alle dimensioni del mandrino del tornio. In questo modo si impedisce che le barre di grande diametro, più problematiche per quanto riguarda la rumorosità e le vibrazioni che si generano durante la lavorazione, tocchino il canale del caricatore. E' quindi possibile elevare notevolmente il numero di giri, con un conseguente aumento considerevole di produzione. Sono altresì notevoli i vantaggi di tipo costruttivo, in quanto è possibile produrre caricatori che, con pochissime modifiche nel solo dispositivo di spinta della barra, possono essere rapidamente adattati a torni diversi.
Utilizzando un caricatore per barre di tipo telescopico si evita inoltre di limitare la capacità massima del tornio, vale a dire la dimensione massima della barra lavorabile nel tornio stesso. Utilizzando una bussola elastica di riduzione all'imbocco del mandrino del tornio, come ad esempio quella descritta nel documento EP-A-0980296 a nome della stessa richiedente, viene garantito un punto di supporto molto importante per la stabilità della barra, ma si rende necessario un mandrino del tornio privo di gradini al suo interno per permettere lo scorrimento della bussola senza intoppi fino alla pinza del tornio. Quando questo non si verifica (nella maggior parte dei casi) è necessario inserire nel mandrino un tubo di riduzione. I normali caricatori di barre devono essere sempre chiaramente di diametro inferiore rispetto al diametro disponibile nel mandrino del tornio, mentre il canale del caricatore deve avere lo stesso diametro del dispositivo di spinta della barra (a meno delle tolleranze per lo scorrimento) per garantirne un buon contenimento. Questo significa che per poter utilizzare una bussola elastica di riduzione per le barre che la richiedono, generalmente le barre di piccolo diametro, si penalizza il canale del caricatore, altrimenti il dispositivo di spinta della barra o non sarebbe ben guidato dal canale stesso, oppure non entrerebbe nella riduzione nel mandrino del tornio. Con un caricatore per barre di tipo telescopico, invece, si può utilizzare la bussola elastica per le barre piccole, con apposito tubo di riduzione nel mandrino e sfruttare invece tutta la capacità del mandrino stesso per le barre grosse, smontando il tubo di riduzione e la bussola elastica. In definitiva, con un caricatore per barre di tipo telescopico si svincola il diametro del canale del caricatore dal diametro del mandrino del tornio.
I caricatori per barre di tipo telescopico realizzati secondo la tecnica nota presentano tuttavia alcuni svantaggi. Poiché durante il caricamento di una nuova barra, per far spazio alla barra stessa, la parte anteriore del dispositivo di spinta della barra viene sollevata dalla parte mobile del canale, la soluzione telescopica prevede dapprima l'azionamento di un dispositivo pre-posizionatore, che spinge la barra nel canale fino a una quota predefinita, e quindi l'azionamento del dispositivo di spinta vero e proprio. In altre parole, sono necessari mezzi di azionamento che in fase di pre-posizionamento della barra muovono il solo dispositivo pre-posizionatore, mentre in fase di lavorazione della barra muovono solo il dispositivo di spinta vero e proprio. I meccanismi di scambio della trasmissione tra le due fasi sopra citate sono quindi piuttosto complessi e, soprattutto, prevedono giochi longitudinali troppo elevati per gli attuali standard di precisione di posizionamento.
Un altro svantaggio dei caricatori telescopici di tipo noto risiede nel fatto che lo sgancio tra la parte interna e la parte esterna del dispositivo di spinta della barra prevede un azionamento dedicato e non può avvenire in maniera automatica, senza cioè l'ausilio di appositi cilindri attuatori e/o mezzi elettronici di gestione. Il sistema di sgancio, del tipo con sgancio rapido a sfere, è inoltre piuttosto delicato e non sempre affidabile. Infine, la costruzione della parte più esterna del dispositivo di spinta della barra, in materiale plastico, risulta complessa e costosa.
Scopo della presente invenzione è pertanto quello di realizzare un caricatore per l'alimentazione di barre in torni automatici, in particolare un caricatore di tipo telescopico, in grado di risolvere gli inconvenienti sopra citati della tecnica nota in una maniera estremamente semplice, economica e particolarmente funzionale.
Nel dettaglio, è uno scopo della presente invenzione quello di realizzare un caricatore di tipo telescopico per l'alimentazione di barre in torni automatici in cui il pre-posizionamento della barra possa avvenire come nel caso di un caricatore tradizionale, ovvero non telescopico. In altre parole, non è più necessario collegare il dispositivo preposizionatore ai mezzi di azionamento solo in fase di pre-posizionamento della barra, per poi scollegarlo per muovere il solo dispositivo di spinta.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un caricatore di tipo telescopico per l'alimentazione di barre in torni automatici in cui il manicotto esterno sia in grado di ruotare, non essendo più attraversato dai meccanismi di trasmissione del moto tra il dispositivo pre-posizionatore e il dispositivo di spinta.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare un caricatore di tipo telescopico per l'alimentazione di barre in torni automatici in cui il manicotto esterno sia più semplice ed economico da fabbricare rispetto ai manicotti esterni dei caricatori telescopici secondo la tecnica nota.
Questi scopi secondo la presente invenzione vengono raggiunti realizzando un caricatore per l'alimentazione di barre in torni automatici, in particolare un caricatore di tipo telescopico, come esposto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche dell'invenzione sono evidenziate dalle rivendicazioni dipendenti, che sono parte integrante della presente descrizione.
Le caratteristiche e i vantaggi di un caricatore di tipo telescopico per l'alimentazione di barre in torni automatici secondo la presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:
le figure 1-3 sono viste schematiche in alzata laterale del caricatore telescopico secondo l'invenzione, mostrato in varie fasi di funzionamento e abbinato a un generico tornio automatico;
la figura 4 è una vista schematica esplosa, in alzata laterale, dei componenti del dispositivo di spinta del caricatore telescopico secondo l'invenzione;
la figura 5 è una vista in prospettiva del dispositivo di spinta di figura 4;
la figura 6 è una vista esplosa del dispositivo di spinta mostrato in figura 5;
le figure 7 e 8 sono viste ingrandite che mostrano alcuni particolari del dispositivo di spinta mostrato in figura 5;
la figura 9 è una vista in sezione trasversale del canale del caricatore telescopico secondo l'invenzione, mostrato in una specifica fase di funzionamento;
la figura 10 è un'altra vista in prospettiva del dispositivo di spinta di figura 4;
la figura il è una vista esplosa del dispositivo di spinta mostrato in figura 10; e
la figura 12 è una vista ingrandita che mostra un componente del caricatore telescopico secondo 1'invenzione.
Con riferimento alle figure, viene mostrato un caricatore per barre secondo l'invenzione, indicato complessivamente con il numero di riferimento 10. Il caricatore 10 comprende uno o più canali 12 (nel caso di torni plurimandrino) per l'alimentazione di una singola barra 14 verso il mandrino 16 di un tornio automatico 18. Il canale 12 comprende a sua volta una porzione inferiore fissa 12a e una porzione superiore mobile 12b, sollevabile nella fase di caricamento della barra 14 all'interno del canale 12 stesso.
All'interno del canale 12 è quindi inserito un dispositivo di spinta 20, o "spingibarra", che porta in testa una pinza elastica 22 in grado di afferrare la coda della barra 14. Lo spingibarra 20 è motorizzato per scorrere internamente al canale 12.
Il diametro interno del canale 12 è ovviamente maggiore del diametro della barra 14, in maniera tale da ridurre il più possibile, e possibilmente evitare del tutto, il contatto tra barra 14 e canale 12. Il diametro interno del canale 12 è altresì maggiore del diametro interno del canale di accesso al mandrino 16 del tornio 18.
Per poter entrare nel mandrino 16 del tornio 18 e spingere la barra 14 fino al fondo del mandrino 16 stesso, ove è presente l'utensile di lavorazione 24, lo spingibarra 20 deve ovviamente avere un diametro leggermente inferiore al diametro interno di tale mandrino 16. Per impedire che lo spingibarra 20 oscilli nel canale 12 del caricatore 10, tale spingibarra 20 è composto da un braccio tubolare metallico 26, che porta in testa la pinza elastica 22 di tenuta della barra 14, da un dispositivo pre-posizionatore 28 e da un manicotto 30, fabbricato sostanzialmente in materiale plastico (ad esempio Vulkollan<®>) per evitare rumore e vibrazioni. Il manicotto 30, scorrevole attorno al braccio 26, è di diametro di poco inferiore al diametro interno del canale 12 e funge da guida per tale braccio 26.
La porzione di coda del braccio 26 è dotata di un mezzo di aggancio 32 che si impegna, in accoppiamento di forma e senza gioco, nel dispositivo preposizionatore 28, che provvede a movimentare tale braccio 26 per tutta la sua corsa all'interno del canale 12. L'assieme costituito dal mezzo di aggancio 32 e dal dispositivo pre-posizionatore 28 forma un corpo tubolare avente diametro esterno sostanzialmente uguale al diametro interno del canale 12.
Vantaggiosamente il manicotto 30 ha una lunghezza complessiva minore, o tutt'al più uguale, alla metà della lunghezza complessiva del braccio 26 dello spingibarra 20. In tal modo l'assieme costituito dal mezzo di aggancio 32 e dal dispositivo preposizionatore 28 può scorrere in avanti nel canale 12 fino a impacchettarsi con il manicotto 30 (figura 3), evitando quindi lo scollegamento del dispositivo preposizionatore 28 dal braccio 26 dello spingibarra 20. Nei caricatori telescopici di tipo tradizionale ciò non risulta possibile, perché il manicotto esterno di guida ha la stessa lunghezza dello spingibarra. Dovendo essere il dispositivo pre-posizionatore necessariamente dello stesso diametro del canale, tale dispositivo preposizionatore non può oltrepassare il manicotto esterno di guida: ne deriva la necessità, nei caricatori telescopici di tipo tradizionale, di scollegare il dispositivo pre-posizionatore dallo spingibarra e muovere tale spingibarra separatamente affinché abbia sufficiente corsa entro il canale del tornio.
Preferibilmente il braccio 26 dello spingibarra 20 ha una lunghezza (pari a circa 2000 mm) 6/7 volte maggiore della lunghezza (pari a circa 300 mm) dell'assieme costituito dal mezzo di aggancio 32 e dal dispositivo pre-posizionatore 28, e circa quattro volte maggiore della lunghezza (pari a circa 500 mm) del manicotto 30.
II braccio 26 e il manicotto 30 si sganciano dal dispositivo pre-posizionatore 28 (figura 4), sollevati dalla porzione superiore mobile 12b del canale 12, soltanto in fase di caricamento e pre-posizionamento della barra 14. Quando la barra 14 è in posizione nel caricatore 10, il canale 12 si richiude e lo spingibarra 20 si ricompone tramite l'accoppiamento tra il mezzo di aggancio 32 e il dispositivo preposizionatore 28. Un dispositivo a ganasce (estrattore) inserisce la barra 14 nella pinza 22 e il caricatore 10 è così pronto per alimentare il tornio 18 (figura 1).
Durante tutta la fase in cui la pinza 22 si trova all'interno del canale 12 del caricatore 10, il manicotto 30 si muove solidale con il braccio 26, rimanendo fermo in corrispondenza della testa di tale braccio 26, subito dietro alla pinza 22. In tal modo lo spingibarra 20 viene correttamente guidato nel canale 12 del caricatore 10.
Quando il manicotto 30 raggiunge la bocca di uscita 34 del canale 12 del caricatore 10 (figura 2), esso viene fermato, tramite opportuni mezzi meccanici descritti nel seguito, e si sgancia dal braccio 26, permettendo quindi a tale braccio 26 di proseguire la sua corsa fino a portare la pinza 22 in fondo al mandrino 16 del tornio 18 (figura 3). Nella corsa all'interno del canale di accesso al mandrino 16 del tornio 18, il braccio 26 può essere vantaggiosamente guidato da una bussola elastica di riduzione 36, opportunamente sagomata per accogliere la pinza 22 ed essere mossa da tale pinza 22 sia nel percorso di andata verso l'utensile di lavorazione 24 (figura 3), sia nel percorso di ritorno alla posizione di partenza (figure 1 e 2).
Alla fine della lavorazione della barra 14, il braccio 26 dello spingibarra 20 torna indietro e, a una quota prestabilita lungo il canale 12, il manicotto 30 vi si reimpegna, venendo trascinato poi dal braccio 26 stesso fino alla posizione di riposo iniziale di figura 1. Si raggiunge in questo modo lo scopo di avere un canale 12 del caricatore 10 più grande rispetto al mandrino 16 del tornio 18, garantendo comunque un'ottima guida dello spingibarra 20 all'interno del canale 12 stesso.
Il manicotto 30 può essere sganciato e riagganciato in diversi modi rispetto al braccio tubolare metallico 26 dello spingibarra 20. Devono in ogni caso essere evitate brusche manovre di sgancio e riaggancio, altrimenti potrebbero insorgere problemi nella precisione di posizionamento della barra 14, con la conseguente generazione di un pezzo lavorato troppo corto.
In base all'esempio di realizzazione mostrato in figura 5 e nelle figure successive, il collegamento tra il manicotto 30 e il braccio 26 è di tipo completamente meccanico, così da evitare l'intervento di parti mobili a comando. Il manicotto 30 può essere vantaggiosamente composto da una parte lunga 30a in plastica, che funge da guida per il braccio 26, e da un anello corto 30b in acciaio, vincolato alla parte lunga 30a in plastica (figura 6). Questo anello corto 30b può avere diametro interno tale da non toccare il braccio 26, per evitare rumore, e diametro esterno tale da non toccare il canale 12 del caricatore 10, risultando quindi centrato solo sulla parte lunga 30a in plastica del manicotto 30. Sull'anello corto 30b, come mostrato nella vista ingrandita di figura 8, sono fissati una lamella 38, che sporge verso l'esterno, e un perno 40, che sporge verso l'interno ed è situato di preferenza in posizione diametralmente opposta (a 180°) rispetto alla posizione in cui si trova la lamella 38. La parte lunga 30a in plastica può essere eventualmente costituita da una pluralità di anelli uguali posti uno accanto all'altro.
Come mostrato nelle figure 5 e 6 e nella vista in dettaglio di figura 7, il braccio tubolare metallico 26 dello spingibarra 20 è dotato di una scanalatura assiale 42 in cui si impegna il perno 40 dell'anello corto 30b. Tale scanalatura assiale 42 è composta da una parte orizzontale 42a, che si estende su quasi tutta la lunghezza del braccio 26, da una parte intermedia inclinata 42b e da una parte terminale verticale 42c a forma di uncino, tutte ben raccordate tra loro.
La figura 9 mostra una sezione del canale 12 del caricatore 10 nella fase operativa in cui il manicotto 30 scorre vincolato al braccio 26. Come si può vedere, la lamella 38 si impegna in una fessura 44 ottenuta tra le due porzioni inferiore fissa 12a e superiore mobile 12b del canale 12, che viene utilizzata per l'elemento di collegamento 46 (figure 5, 6, 10 e il) tra il dispositivo pre-posizionatore 28 dello spingibarra 20 e i relativi mezzi motorizzati di azionamento (non mostrati). In questo modo la lamella 38 mantiene in fase il manicotto 30, impedendogli di ruotare attorno all'asse dello spingibarra 20. In questa condizione il manicotto 30 viene trascinato dal braccio 26 perché il perno 40 è impegnato nella parte terminale verticale 42c della scanalatura assiale 42 di tale braccio 26.
Quando il manicotto 30 arriva in prossimità della bocca di uscita 34 del canale 12, vale a dire nella zona in cui si deve fermare, la lamella 38 incontra una camma fissa 48 (figure 10 e 11), opportunamente posizionata in corrispondenza di tale bocca di uscita 34 del canale 12. La camma fissa 48 è costruita in modo tale da avere una scanalatura continua 50 suddivisa sequenzialmente in una scanalatura orizzontale 50a, una scanalatura inclinata 50b e una scanalatura verticale 50c.
La scanalatura inclinata 50b della camma fissa 48 fa ruotare la lamella 38 e, di conseguenza, tutto il manicotto 30, disimpegnando il perno 40 dalla parte terminale verticale 42c della scanalatura assiale 42 del braccio 26. Quando la lamella 38 è giunta in fondo alla scanalatura inclinata 50b della camma fissa 48, la rotazione del manicotto 30 viene continuata dal perno 40, che è nel frattempo giunto nella parte intermedia inclinata 42b della scanalatura assiale 42. In tal modo la lamella 38 viene a posizionarsi nella scanalatura verticale 50c della camma fissa 48, mantenendo fermo il manicotto 30, mentre il braccio 26 dello spingibarra 20 può continuare la sua corsa nel canale 12.
A lavorazione ultimata della barra 14, il braccio 26 inizia la sua corsa di ritorno. Quando la parte intermedia inclinata 42b della scanalatura assiale 42 di tale braccio 26 incontra il perno 40, il manicotto 30 inizia a ruotare, trascinato dal perno 40 stesso. Prima dell'arrivo del perno 40 in fondo alla parte intermedia inclinata 42b, la lamella 38 si è disimpegnata dalla scanalatura verticale 50c della camma fissa 48. Può così continuare la rotazione del manicotto 30 fino a quando il perno 40 si reimpegna con la parte terminale verticale 42c della scanalatura assiale 42. A questo punto, con la lamella 38 impegnata scorrevolmente nella fessura 44 del canale 12 e con il perno 40 vincolato nella parte terminale verticale 42c della scanalatura assiale 42, il manicotto 30 torna a muoversi solidale con il braccio 26, fino raggiungere la posizione arretrata di riposo dello spingibarra 20.
Si è così visto che il caricatore di tipo telescopico per l'alimentazione di barre in torni automatici secondo la presente invenzione realizza gli scopi in precedenza evidenziati, ottenendo in particolare i seguenti vantaggi:
- grazie alla particolare forma del dispositivo preposizionatore e del relativo mezzo di aggancio ricavato sullo spingibarra, non è più necessario collegare tale dispositivo pre-posizionatore ai mezzi di azionamento solo in fase di pre-posizionamento della barra, per poi scollegarlo per muovere il solo spingibarra;
- il manicotto dello spingibarra può ruotare e può essere sganciato e riagganciato, in maniera comoda e automatica, rispetto al braccio di spinta della barra; - il manicotto può essere eventualmente composto da vari anelli uguali posti uno accanto all'altro, perché sempre calzati attorno al braccio dello spingibarra: potendo tali anelli essere anche molto corti, ne risulta molto agevole la lavorazione.
Il caricatore di tipo telescopico per l'alimentazione di barre in torni automatici della presente invenzione così concepito è suscettibile in ogni caso di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel medesimo concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.
L'ambito di tutela dell'invenzione è pertanto definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Caricatore (10) di barre per un tornio automatico (18), comprendente almeno un canale (12) per l'alimentazione di una singola barra (14) verso il mandrino (16) del tornio (18) e un dispositivo di spinta (20) motorizzato che afferra con una pinza (22) la coda della barra (14) per farla scorrere nel canale (12), in cui il dispositivo di spinta (20) è composto da un braccio tubolare (26), che porta in testa detta pinza (22) e che si allunga a comando per sporgere dal canale (12) ed entrare nel tornio (18), da un manicotto (30), scorrevole nel canale (12) attorno a detto braccio tubolare (26) e operante da guida per detto braccio tubolare (26), e da un dispositivo preposizionatore (28) provvisto di mezzi motorizzati di azionamento, caratterizzato dal fatto che la porzione di coda del braccio tubolare (26) è dotata di un mezzo di aggancio (32) che si impegna, in accoppiamento di forma e senza gioco, nel dispositivo pre-posizionatore (28), e che il manicotto (30) ha una lunghezza complessiva minore o uguale alla metà della lunghezza complessiva del braccio tubolare (26), cosicché l'assieme costituito da detto mezzo di aggancio (32) e detto dispositivo pre-posizionatore (28) può movimentare detto braccio tubolare (26) per tutta la sua corsa all'interno del canale (12) fino a impacchettarsi con il manicotto (30), evitando quindi lo scollegamento di detto dispositivo pre-posizionatore (28) dal braccio tubolare (26).
  2. 2. Caricatore (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'assieme costituito da detto mezzo di aggancio (32) e detto dispositivo pre posizionatore (28) forma un corpo tubolare avente diametro esterno sostanzialmente uguale al diametro interno del canale (12).
  3. 3. Caricatore (10) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che il diametro interno del canale (12) è maggiore del diametro interno del canale di accesso al mandrino (16) del tornio (18).
  4. 4. Caricatore (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che il canale (12), il braccio tubolare (26) e il manicotto (30) sono provvisti di mezzi di collegamento reciproco (38, 40; 42; 48) di tipo completamente meccanico, che consentono sia il movimento solidale di detto braccio tubolare (26) e detto manicotto (30) fino a una quota prestabilita (34) lungo il canale (12), sia il disimpegno tra detto braccio tubolare (26) e detto manicotto (30) oltre detta quota prestabilita (34).
  5. 5. Caricatore (10) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di collegamento reciproco comprendono una lamella (38) e un perno (40) solidali al manicotto (30), la lamella (38) sporgendo verso l'esterno del manicotto (30) ed essendo impegnabile con una fessura (44) ottenuta lungo il canale (12), e il perno (40) sporgendo verso l'interno del manicotto (30).
  6. 6. Caricatore (10) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di collegamento reciproco comprendono inoltre una scanalatura assiale (42) ottenuta lungo il braccio tubolare (26) e in cui si impegna detto perno (40).
  7. 7. Caricatore (10) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta scanalatura assiale (42) è composta da una parte orizzontale (42a), che si estende su quasi tutta la lunghezza del braccio tubolare (26), da una parte intermedia inclinata (42b) e da una parte terminale verticale (42c) a forma di uncino, che impegna detto perno (40) per consentire il movimento solidale di detto braccio tubolare (26) e detto manicotto (30).
  8. 8. Caricatore (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 7, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di collegamento reciproco comprendono inoltre una camma fissa (48) solidale al canale (12) e provvista di una scanalatura continua (50) in cui si impegna detta lamella (38).
  9. 9. Caricatore (10) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detta scanalatura continua (50) è suddivisa sequenzialmente in una scanalatura orizzontale (50a), una scanalatura inclinata (50b), che fa ruotare detta lamella (38) e, di conseguenza, tutto il manicotto (30) per disimpegnarlo dal braccio tubolare (26), e una scanalatura verticale (50c), che impegna detta lamella (38) mantenendo fermo il manicotto (30), mentre il braccio tubolare (26) può continuare la sua corsa nel canale (12).
  10. 10. Caricatore (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 9, caratterizzato dal fatto che il manicotto (30) è composto da una parte lunga (30a), che funge da guida per il braccio tubolare (26), e da un anello corto (30b), vincolato a detta parte lunga (30a) e recante detta lamella (38) e detto perno (40).
  11. 11. Caricatore (10) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detta parte lunga (30a) è costituita da una pluralità di anelli uguali posti uno accanto all'altro.
  12. 12. Caricatore (10) secondo la rivendicazione 10 o 11, caratterizzato dal fatto che detta parte lunga (30a) è fabbricata in materiale plastico e che detto anello corto (30b) è fabbricato in acciaio.
  13. 13. Caricatore (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il braccio tubolare (26) ha una lunghezza circa quattro volte maggiore della lunghezza del manicotto (30).
  14. 14. Caricatore (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il canale (12) comprende una porzione inferiore fissa (12a) e una porzione superiore mobile (12b), sollevabile nella fase di caricamento della barra (14) all'interno di detto canale (12).
  15. 15. Caricatore (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una bussola elastica di riduzione (36) da disporre nel canale di accesso al mandrino (16) del tornio (18), detta bussola elastica di riduzione (36) essendo opportunamente sagomata per accogliere la pinza (22) ed essere mossa da detta pinza (22) sia nel percorso di andata verso il tornio (18), sia nel percorso di ritorno alla posizione di partenza.
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Citations (5)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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