ITMI20101788A1 - Espansore rapido palatale con dentino antiritorno - Google Patents

Espansore rapido palatale con dentino antiritorno Download PDF

Info

Publication number
ITMI20101788A1
ITMI20101788A1 IT001788A ITMI20101788A ITMI20101788A1 IT MI20101788 A1 ITMI20101788 A1 IT MI20101788A1 IT 001788 A IT001788 A IT 001788A IT MI20101788 A ITMI20101788 A IT MI20101788A IT MI20101788 A1 ITMI20101788 A1 IT MI20101788A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
head
jack
expander
palatal expander
holes
Prior art date
Application number
IT001788A
Other languages
English (en)
Inventor
Marco Valle
Original Assignee
Lancer Internat S R L
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Lancer Internat S R L filed Critical Lancer Internat S R L
Priority to ITMI2010A001788A priority Critical patent/IT1401989B1/it
Priority to PCT/IT2011/000079 priority patent/WO2012042547A1/en
Publication of ITMI20101788A1 publication Critical patent/ITMI20101788A1/it
Application granted granted Critical
Publication of IT1401989B1 publication Critical patent/IT1401989B1/it

Links

Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61CDENTISTRY; APPARATUS OR METHODS FOR ORAL OR DENTAL HYGIENE
    • A61C7/00Orthodontics, i.e. obtaining or maintaining the desired position of teeth, e.g. by straightening, evening, regulating, separating, or by correcting malocclusions
    • A61C7/10Devices having means to apply outwardly directed force, e.g. expanders

Landscapes

  • Health & Medical Sciences (AREA)
  • Oral & Maxillofacial Surgery (AREA)
  • Dentistry (AREA)
  • Epidemiology (AREA)
  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Animal Behavior & Ethology (AREA)
  • General Health & Medical Sciences (AREA)
  • Public Health (AREA)
  • Veterinary Medicine (AREA)
  • Dental Tools And Instruments Or Auxiliary Dental Instruments (AREA)
  • Saccharide Compounds (AREA)

Description

D E S C R I Z I O N E
Descrizione dell’ INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
“Espansore rapido palatale con dentino antiritornoâ€
Campo di applicazione dell'invenzione
La presente invenzione si riferisce al settore degli apparecchi ortodontici, e più precisamente ad un espansore rapido palatale con dentino antiritorno.
Rassegna dell'arte nota
L’Espansione Rapida Palatale (ERP) à ̈ una terapia utilizzata in ortodonzia per correggere malocclusioni della bocca dovute ad un deficit di crescita trasversale del mascellare superiore. Questa terapia si effettua mediante l’applicazione provvisoria in bocca di un dispositivo ortopedico denominato “espansore (o disgiuntore) rapido palatale†che determina l’apertura della sutura palatina e il conseguente allargamento del palato, in modo da creare più spazio tra i denti e consentire la chiusura della bocca in modo corretto. L’ERP viene solitamente praticata in tenera età, quando la sutura palatina non à ̈ ancora saldata. Quando la sinostosi à ̈ invece completa, per eseguire un’ERP occorre l’assistenza chirurgica.
Sebbene esistano diverse tipologie di espansori rapidi palatali (ad esempio di Haas, di McNamara, ecc.), essi hanno una struttura di base comune comprendente:
− un martinetto a doppia vite formato da una testa cilindrica dalle cui basi si prolungano due barre filettate in senso opposto, le cui estremità sono impegnate in due blocchetti madreviti. La testa include due fori diametrali che s’intersecano a 90° per l’inserimento di una chiave tta di rotazione della testa di un quarto di giro alla volta;
− due perni scorrevoli entro fori dei blocchetti madreviti, da parti opposte rispetto alla testa, per guidare la traslazione dei blocchetti in opposte direzioni durante la rotazione del martinetto;
− almeno due corone metalliche, chiamate bande molari o premolari, ciascuna calzata su un dente di una semiarcata dentale superiore ed a tale dente cementata;
− bracci palatali rigidi che connettono il martinetto ad una rispettiva banda molare, conformati in modo da collocare i blocchetti in prossimità della mucosa palatale da parti opposte rispetto alla sutura palatina trasversalmente e ad essa.
L’azionamento del martinetto nel senso del reciproco allontanamento dei blocchetti madreviti determina quindi la pressione esercitata dai bracci palatali contro le rispettive arcate e la conseguente apertura della sutura palatina, dando luogo ad un’espansione trasversale del mascellare superiore.
Durante il periodo di applicazione dell’espansore palatale, il martinetto à ̈ soggetto a continue sollecitazioni dovute prevalentemente alla masticazione. Tali sollecitazioni tendono a far ruotare la testa del martinetto nel senso opposto a quello che determina l’espansione. In tal caso i blocchetti madreviti si avvicinano, riducendo la pressione contro le semiarcate dentali superiori. Per evitare che ciò accada sono stati concepiti degli espansori palatali dotati di dispositivi integrati antiritorno.
La domanda di brevetto WO 2006/124680 A1 ha per oggetto un espansore palatale in cui la testa del martinetto ha quattro dentelli radiali, a 90° l’uno dall’altro, fungenti da bracci di attivazione dell’espansore. La testa à ̈ quindi priva dei fori diametrali e i dentelli sono tutti inclinati nello stesso senso in modo che ciascun dentello abbia una concavità agendo in corrispondenza della quale il paziente possa azionare il martinetto nel senso corretto di rotazione. L’espansore include due lamelle elastiche che si protendono rispettivamente dalle due guide dei blocchetti madreviti verso la testa del martinetto e che, durante l’attivazione dell’espansore, vengono a contatto dei dentelli in corrispondenza della superficie convessa di questi ultimi. La coppia applicata durante l’attivazione fa flettere le lamelle consentendo ai dentelli di andare oltre le stesse. In caso invece di rotazione della testa del martinetto in senso opposto i dentelli vengono a contatto delle lamelle dalla parte della concavità. La flessione delle lamelle richiederebbe in tal caso una coppia nettamente superiore a quella dovuta alla sola tendenza dell’espansore ad allentarsi durante l’esercizio. Le lamelle si oppongono perciò alla rotazione della testa del martinetto in senso opposto a quello di attivazione, fungendo da dispositivo antiritorno.
La domanda di brevetto US 2003/0207225 A1 ha per oggetto un espansore palatale in cui la testa del martinetto ha due flange circolari estese radialmente oltre la testa e le barre filettate. Le flange, in corrispondenza del bordo, hanno incavi triangolari con lati diversamente inclinati. L’espansore include un dente di arresto che si protende da una guida dei blocchetti madreviti verso la testa del martinetto in modo da essere leggermente premuto contro il bordo delle flange. Il dente à ̈ realizzato in un materiale avente elasticità tale per cui, durante l’attivazione dell’espansore, esso si flette mantenendosi sempre a contatto del bordo delle flange. L’insieme degli incavi sul bordo delle flange e del dente d’arresto costituisce un meccanismo a ruota libera di tipo a rocchetto che impedisce la rotazione della testa del martinetto nel senso opposto a quello di attivazione.
La domanda di brevetto US 2007/0275341 A1 ha per oggetto un espansore palatale in cui un dente di arresto à ̈ premuto contro la testa del martinetto da una molla elicoidale. Quest’ultima à ̈ posta in un opportuno alloggiamento connesso ad una guida dei blocchetti madreviti, ed à ̈ disposta radialmente rispetto alla testa del martinetto. Il dente penetra parzialmente entro uno dei fori diametrali della testa per l’inserimento della chiavetta di attivazione, impedendo quindi qualsiasi rotazione della testa. All’atto di attivare l’espansore, la chiavetta viene inserita nel foro della testa occluso dal dente, spingendo fuori quest’ultima. La testa del martinetto à ̈ quindi libera di ruotare e durante tale rotazione la punta del dente à ̈ premuta dalla molla contro la superficie laterale della testa. Terminata l’attivazione la punta del dente à ̈ allineata ad un altro foro della testa e, “scattando†, va ad inserirsi in quest’ultimo impedendo nuovamente qualsiasi rotazione.
Il brevetto US 5,281,133 ha per oggetto un espansore palatale in cui una cinghia à ̈ fissata, in corrispondenza delle proprie estremità, alle due guide dei blocchetti madreviti in modo da essere tesa e premuta contro la testa del martinetto. La cinghia ha una protuberanza arrotondata che penetra uno dei fori della testa per l’inserimento della chiavetta di attivazione. L’elasticità della cinghia à ̈ tale per cui la coppia necessaria a far uscire la protuberanza dal foro facendo ruotare la testa del martinetto à ̈ superiore a quella dovuta alla sola tendenza dell’espansore ad allentarsi durante l’esercizio. La cinghia si oppone quindi a qualsiasi rotazione non desiderata della testa del martinetto.
Esistono inoltre espansori palatali in cui la testa del martinetto ha quattro lobi longitudinali, ciascuno compreso tra un foro ed il successivo, ed una lamella metallica leggermente arcuata à ̈ fissata trasversalmente ai due perni che guidano i blocchetti madreviti in modo che la concavità sia rivolta verso la testa del martinetto. La curvatura della lamella à ̈ tale per cui durante l’attivazione i lobi premono contro la lamella, inarcandola ulteriormente. Poiché la coppia necessaria a flettere la lamella à ̈ superiore a quella dovuta alla sola tendenza dell’espansore ad allentarsi durante l’esercizio, la lamella si oppone a qualsiasi rotazione non desiderata della testa del martinetto.
Rispetto alla struttura generale dell’espansore palatale definita sopra, i dispositivi antiritorno sinora descritti sono dei componenti aggiuntivi, più o meno complicati, che comportano maggiori difficoltà nella realizzazione dell’espansore e di conseguenza maggiori costi di produzione.
Inoltre, ogniqualvolta il martinetto raggiunge la massima elongazione prima che la voluta espansione sia completata, gli odontoiatri trovano difficoltà a compiere in situ operazioni di disassemblaggio del martinetto per la sostituzione dei perni e della doppia vite con altrettanti elementi più lunghi. La difficoltà dipende principalmente dalla manovra d’inserimento della testa del martinetto entro un incavo nella parete dei perni di guida, generalmente presente negli attuali espansori palatali per impedire la fuoriuscita dei perni dai blocchetti madrevite. Gli odontoiatri si vedono quindi costretti a rimuovere interamente l’espansore palatale e ad applicarne uno nuovo. Ciò comporta ovviamente la realizzazione di un nuovo calco dell’arcata superiore del paziente sulla base del quale modellare nuovamente le bande molari ed i bracci palatali del nuovo espansore, con un aumento dei tempi e dei costi d’intervento.
Scopi dell’invenzione
Pertanto scopo della presente invenzione à ̈ quello di superare gli inconvenienti suddetti e di indicare un espansore rapido palatale dotato di mezzi antiritorno che non richiedano alcun componente aggiuntivo.
Sommario dell’invenzione
Per conseguire tali scopi la presente invenzione ha per oggetto un espansore rapido palatale comprendente:
− un martinetto avente una testa cilindrica dalle cui basi si prolungano due barre solidali alla testa, filettate in sensi opposti, che impegnano due rispettivi blocchetti madreviti per trascinarli in opposte direzioni durante la rotazione della testa;
− mezzi impegnati nei blocchetti madreviti per guidarli lungo dette opposte direzioni;
− dei bracci palatali che connettono detti blocchetti madreviti a corone di ancoraggio degli stessi a rispettive semiarcate dentali superiori; i detti bracci essendo conformati in modo da collocare il martinetto in prossimità della mucosa palatale pressoché al centro del palato cosicché la rotazione della testa del martinetto in un senso prefissato determini l’allontanamento reciproco dei due blocchetti madreviti e quindi l’espansione del palato;
− mezzi antiritorno atti a bloccare la rotazione involontaria della testa del martinetto in senso opposto al precedente;
in cui secondo l’invenzione i mezzi antiritorno includono un dente circonferenziale sporgente dalla superficie cilindrica della testa del martinetto per esercitare una pressione contro i detti mezzi di guida in grado di opporsi alla detta rotazione involontaria, come descritto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche della presente invenzione ritenute innovative sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.
Secondo un aspetto dell’invenzione, il dente circonferenziale à ̈ interrotto in corrispondenza di due fori diametrali nella testa cilindrica del martinetto che s’intersecano a 90°.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, il dente circonferenziale ha un profilo triangolare.
Secondo un aspetto dell’invenzione, i mezzi di guida dei blocchetti madreviti includono due perni impegnati in fori dei blocchetti madreviti situati da parti opposte rispetto ai fori che impegnano le barre filettate.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione ciascun perno include un incavo entro il quale la testa del martinetto à ̈ parzialmente inserita, ad impedire la fuoriuscita dei perni dai rispettivi fori dei blocchetti madreviti, il dente circonferenziale esercitando una pressione contro la parete interna all’incavo.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, gli incavi si estendono oltre la testa del martinetto fino ad estremità opposte dei perni.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, almeno due anelli toroidali di materiale resiliente sono infilati sulle due barre filettate in prossimità della testa del martinetto, ciascun anello essendo compresso tra la barra su cui à ̈ infilato e la parete oltre l’incavo del perno adiacente ad impedire lo slittamento involontario del detto perno.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, i tratti delle barre filettate su cui sono infilati gli anelli sono privi di filettatura.
Vantaggi dell’invenzione
Il vantaggio principale rispetto all’arte nota à ̈ quello di non necessitare di alcun mezzo antiritorno aggiuntivo, essendo il dente circonferenziale parte integrante della testa del martinetto, e come tale ottenuto durante il medesimo ciclo di lavorazione alla macchina utensile.
Nella forma realizzativa in cui gli incavi si estendono fino ad un’estremità dei perni, l’assemblaggio dell’espansore, essendo più semplice, risulta effettuabile anche in situ, consentendo di estendere ulteriormente e più semplicemente la lunghezza dell’espansore. Ciò fa sì che, ogniqualvolta il martinetto raggiunga l’espansione massima ed occorra proseguire oltre, gli odontoiatri possono riutilizzare le bande molari, i bracci palatali e i blocchetti dell’espansore palatale da sostituire, ed assemblare loro stessi un nuovo espansore palatale con un’evidente riduzione dei tempi e dei costi di intervento.
Breve descrizione delle figure
Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue di un esempio di realizzazione della stessa e dai disegni annessi dati a puro titolo esplicativo e non limitativo, in cui: − la figura 1 à ̈ una vista prospettica dal basso di un espansore palatale secondo la presente invenzione, applicato all’arcata dentale superiore di un paziente;
− la figura 2 à ̈ una vista prospettica esplosa dell’espansore palatale di figura 1, come si presenta prima della sua applicazione;
− la figura 3 à ̈ una vista dall’alto del corpo centrale di un martinetto a doppia vite incluso nell’espansore di figura 1;
− la figura 4 à ̈ una sezione trasversale centrale della testa di manovra del martinetto di figura 3;
− la figura 5 à ̈ una vista laterale di un elemento di figura 2;
− la figura 6 à ̈ una sezione longitudinale secondo il piano A-A di figura 5;
− la figura 7 à ̈ una vista dall’alto di un altro elemento di figura 2;
− la figura 8 à ̈ una vista ingrandita parziale dell’espansore palatale di figura 1; − la figura 9 à ̈ una sezione trasversale secondo il piano B-B di figura 8;
− la figura 10 à ̈ una variante realizzativa dell’espansore palatale di figura 8. Descrizione dettagliata di alcune forme preferite di realizzazione dell’invenzione
Nella descrizione che segue, elementi uguali che compaiono in figure differenti potranno essere indicati con gli stessi simboli. Nell’illustrazione di una figura à ̈ possibile fare riferimento ad elementi non espressamente indicati in quella figura ma in figure precedenti. La scala e le proporzioni dei vari elementi raffigurati non corrispondono necessariamente a quelle reali.
La figura 1 mostra un espansore rapido palatale 1 fissato all’arcata dentale superiore di un paziente. L’espansore si regge su due corone metalliche 2 e 3, denominate bande molari, calzate su molari contrapposti delle due semiarcate e ad essi fissate per mezzo di cemento, ad esempio, vetroionomerico. Le due bande molari 2 e 3 sono saldate ad una estremità di due rispettive barre arcuate 4, 5, 6 e 7, denominate bracci palatali, la cui altra estremità à ̈ connessa late ralmente a due rispettivi blocchetti madreviti 8 e 9 di un martinetto a doppia vite 10. Le coppie di bracci 4, 5 e 6, 7 sono conformate in modo da collocare i blocchetti madreviti 8 e 9 in prossimità della mucosa palatale da parti opposte rispetto alla sutura palatina. Il martinetto a doppia vite 10 include una testa cilindrica 11 dalle cui basi si estendono due barre cilindriche 12 e 13 di uguale lunghezza, solidali alla testa 11, filettate in senso opposto e rispettivamente impegnate nei due blocchetti madreviti 8 e 9 alle due estremità.
Le estremità di due perni cilindrici 14 e 15 fuoriescono da rispettivi fori (a tratteggio) nei blocchetti madreviti 8 e 9 ricavati da parti opposte rispetto ad un foro centrale filettato per l’avvitamento delle barre filettate 12 e 13. I perni 14 e 15 guidano la traslazione dei blocchetti madreviti 8 e 9 durante la rotazione della testa 11 del martinetto 10..
I perni 14 e 15 sono dotati, alle estremità, di dispositivi di bloccaggio alla massima apertura (non mostrati nelle figure) ad impedire la scomposizione dell’espansore palatale 1 durante l’attivazione.
Anziché essere saldati alle corone metalliche 2 e 3, i bracci palatali 4, 5 e 6, 7 possono essere connessi a bande (non mostrate nelle figure) che si prolungano da dette corone 2 e 3 in modo da poggiare sulla superficie palatale dello smalto dei denti adiacenti alle stesse 2 e 3.
I blocchetti 8 e 9 possono essere inglobati in due rispettivi scudi di resina (non mostrati nelle figure) che sfiorano la mucosa palatina allo scopo di migliorare la conformazione della volta palatina durante il periodo di applicazione dell’espansore 1.
A titolo esemplificativo, ciascuno dei sopramenzionati elementi dell’espansore palatale 1 à ̈ realizzato in acciaio inossidabile ISO 5832-9, che possiede elevate caratteristiche meccaniche grazie alla presenza di azoto e manganese. In alternativa possono essere utilizzati altri acciai biomedicali come l’ISO 5832-1D e l’ISO 5832-1E, aventi minori caratteristiche meccaniche ma anche un costo inferiore rispetto all’ISO 5832-9. L’espansore palatale può anche essere realizzato in titanio, un materiale che associa all’elevata biocompatibilità il vantaggio di non produrre allergie e di non alterare il sapore dei cibi.
La figura 2 mostra, in esploso, l’espansore palatale 1 privo delle bande molari 2 e 3 e con i bracci palatali 4, 5 e 6, 7 prima di essere piegati. I blocchetti 8 e 9 sono realizzati in pezzo unico, centralmente ai due rispettivi bracci 4, 5 e 6, 7 allineati longitudinalmente. Tre fori 20, 21 e 22 attraversano ciascun blocchetto 8 e 9 trasversalmente ai bracci. Il foro 20, intermedio agli altri due 21 e 22, à ̈ filettato. Nei fori 21 e 22 dei due blocchetti 8 e 9 sono inseriti i perni 14 e 15. I fori intermedi 20 dei due blocchetti 8 e 9 sono filettati in senso opposto per l’avvitamento delle estremità delle barre filettate 12 e 13. Nella parete cilindrica dei perni 14 e 15, in posizione centrale, sono rispettivamente realizzati due incavi. I perni 14 e 15 sono inseriti nei rispettivi fori 21 e 22 con gli incavi 23 e 24affacciati.
La figura 3 mostra la testa 11 del martinetto 10 con le barre filettate 12 e 13 che si prolungano dalle due basi della stessa. La testa 11 e le barre 12 e 13 sono ottenute a partire da un unico pezzo mediante tornitura. La testa 11 ha, ovviamente, un diametro superiore a quello delle barre filettate 12 e 13. La barra filettata 12 ha un taglio trasversale 12a in corrispondenza dell’estremità libera, consentendo l’impiego di un cacciavite per avvitare la barra 13 al blocchetto 9 durante l’assemblaggio dell’espansore 1. Dalla superficie laterale della testa 10 sporge, in posizione centrale, un dente circonferenziale 27 interrotto in corrispondenza di fori diametrali ortogonali 25 e 26 (figura 4). A titolo esemplificativo, il rapporto tra l’altezza del dente 27 ed il raggio delle basi della testa 11 del martinetto 10 à ̈ circa 1/10.
La figura 4 mostra una sezione trasversale centrale della testa 11 del martinetto 10 in corrispondenza della cresta del dente 27, in cui à ̈ possibile notare che la testa 11 à ̈ attraversata da due fori diametrali 25 e 26 reciprocamente ortogonali ed i cui assi s’intersecano in un centro comune. Tali fori servono per l’inserimento di una chiavetta di attivazione (non mostrata nelle figure) con cui far leva per ruotare la testa 11 del martinetto 10 di un quarto di giro nel senso voluto.
La figura 5 mostra il blocchetto madrevite 8 connesso ai bracci palatali 4 e 5, allineati lungo l’asse longitudinale, tra due estremità degli stessi. Si può notare in figura che i fori 20, 21 e 22 hanno pressoché lo stesso diametro e sono egualmente distanziati trasversalmente all’asse longitudinale dei bracci 4 e 5.
Quanto detto per il blocchetto 8 vale anche per il blocchetto 9.
La figura 6 mostra una sezione dell’insieme di figura 5 lungo un piano longitudinale passante per i centri dei fori allineati 20, 21 e 22, in cui à ̈ possibile notare che il foro intermedio 20 à ̈ equidistante dai fori 21 e 22.
La figura 7 mostra il perno 14 (o indifferentemente 15) con al centro l’incavo rettangolare 23 (24). Il perno 14 (15) à ̈ utilizzato entro i fori 21 (22) come vincolo tra i due blocchetti 8 e 9 che non impedisce ad essi di traslare. Per inciso, l’incavo 23 (24) à ̈ delimitato da una parete longitudinale 30 congiunta ortogonalmente, in corrispondenza di due lati, a due pareti trasversali 31 e 32.
La figura 8 mostra una configurazione prossima alla massima elongazione resa possibile dal martinetto 10. In tale configurazione dai fori 21 e 22 dei blocchetti 8 e 9 fuoriescono per un corto tratto le estremità dei perni 14 e 15, come pure dai fori filettati 20 fuoriescono per un corto tratto le estremità delle barre filettate 12 e 13 ivi avvitate. La testa 11 à ̈ parzialmente inserita negli incavi 23 e 24 con entrambi i fori 25 e 26 accessibili. In una tale configurazione due archi tra loro opposti dei quattro archi in cui il dente circonferenziale 27 à ̈ suddiviso dai fori 25 e 26, sono a contatto delle pareti longitudinali 30 degli incavi 23 e 24. La distanza tra le guide 14 e 15 à ̈ tale per cui i suddetti archi di dente 27 esercitino una pressione contro le pareti longitudinali 30 degli incavi 23 e 24. La lunghezza delle pareti longitudinali 30 degli incavi 23 e 24 à ̈ leggermente superiore all’altezza della testa cilindrica 11. La doppia vite del martinetto 10 à ̈ formata dalla testa cilindrica 11 con le barre filettate in versi opposti 12 e 13 allineate a partire da ciascuna base della testa. I perni 14 e 15 sono paralleli alla doppia vite, che à ̈ equidistante da entrambi e con l’asse complanare all’asse di entrambi. Nel funzionamento, partendo da una configurazione in cui i blocchetti 8 e 9 sono alla minima distanza dalla testa 11, l’espansore palatale 1 viene attivato una volta al giorno facendo ruotare la testa 11 di un quarto di giro mediante l’apposita chiavetta. Il senso di rotazione di attivazione, ossia quello per cui si ha il reciproco allontanamento dei blocchetti madreviti 8 e 9, à ̈ dato dalle frecce riprodotte sui blocchetti 8 e 9 in figura 1. Il fatto che la testa 11 sia parzialmente inserita negli incavi 23 e 24 impedisce la fuoriuscita dei perni 14 e 15 dai fori 21 e 22 di entrambi i blocchetti. Quando la testa 11 si trova ruotata nella posizione visibile in figura 8. l’attrito che si viene a creare tra i suddetti archi del dente 27 e le pareti longitudinali 30 degli incavi 23 e 24 à ̈ tale da impedire l’allentamento indesiderato della spinta esercitata dal martinetto 10 contro le semiarcate dentarie superiori a causa delle continue sollecitazioni cui l’espansore palatale 1 à ̈ sottoposto, specialmente durante la masticazione.
La figura 9 mostra la testa 11 e i perni 14 e 15 di figura 8 in sezione trasversale lungo il piano B-B passante per la cresta del dente 2. La figura evidenzia il fatto che ad ogni incremento dell’espansione palatale, la rotazione della testa 11 deve essere necessariamente di un quarto di giro in modo che, terminata la rotazione, un nuovo foro della testa 11 sia accessibile per l’attivazione successiva. La testa 11 non à ̈ a contatto delle guide 14 e 15 esclusivamente durante il breve istante della la rotazione e mai a rotazione conclusa (e questo rende anche più agevole l’attivazione). Quindi, durante l’esercizio, vi à ̈ sempre pressione tra gli archi del dente 27 e le pareti 30 degli incavi 23 e 24.
La figura 10 mostra una variante realizzativa dell’espansore palatale di figura 1 Facendo riferimento alla figura, à ̈ possibile notare un espansore palatale dove per semplicità sono à ̈ stata omessa la rappresentazione dei blocchetti madreviti, come pure dei bracci e corone di ancoraggio. L’espansore palatale include un martinetto 33 una testa cilindrica 35 dalle cui basi si prolungano due barre cilindriche 36 e 37 di uguale lunghezza, solidali alla testa 35, filettate in senso opposto e rispettivamente impegnate nei due blocchetti madreviti (non mostrati nelle figure). La testa 35 ha un diametro superiore a quello delle barre filettate 36 e 37 ed à ̈ identica alla testa 11 dell’espansore 1. Le barre filettate 36 e 37 sono più lunghe delle barre filettate 12 e 13 e sono prive di filettatura per un breve tratto 36a e 37a a partire da rispettivi lati della testa 35. I blocchetti madreviti hanno tre fori allineati, di cui, quello centrale per l’avvitamento delle rispettive barre filettate 36 e 37, e i due altri per l’inserimento dei perni 38 e 39 che guidano la traslazione dei blocchetti madreviti e ne impediscono la rotazione. Nella parete cilindrica dei perni 38 e 39 sono realizzati due rispettivi incavi rettangolari 40 e 41 che si estendono da posizioni pressoché centrali fino ad estremità opposte. Per inciso, ciascun incavo 40 e 41 à ̈ delimitato da una parete longitudinale 42 congiunta ortogonalmente, in corrispondenza di un lato, ad una parete trasversale 43. I perni 38 e 39 sono montati con le pareti longitudinali 42 degli incavi 40 e 41 parallele e reciprocamente affacciate in un tratto centrale lungo almeno quanto l’altezza della testa 35, che pertanto può essere parzialmente compresa tra gli incavi con entrambi i fori 25 e 26 accessibili. In una tale configurazione, due archi tra loro opposti dei quattro archi in cui à ̈ suddiviso il dente circonferenziale 27 sono a contatto delle pareti longitudinali 42 degli incavi 40 e 41. La distanza tra i perni 38 e 39 à ̈ tale per cui i suddetti archi di dente 27 esercitino una pressione contro le pareti longitudinali 42 degli incavi 40 e 41. Due coppie di anelli toroidali 44 e 45 di silicone, anche noti come o-ring, sono rispettivamente infilate a cavallo delle barre filettate 36 e 37 in corrispondenza dei tratti non filettati 36a e 37a. Gli o-ring hanno spessori tali per cui la coppia di o-ring 44 à ̈ compressa tra la barra filettata 36 e il perno 39, esternamente all’incavo 41. Analogamente, la coppia di o-ring 45 à ̈ leggermente compressa tra la barra 37 e il perno 38, esternamente all’incavo 40.
In modo identico all’espansore palatale 1, i blocchetti madreviti in cui sono impegnate le barre filettate 36 e 37 sono connessi a bracci palatali saldati a bande molari cementate ai denti dell’arcata superiore del paziente. Durante l’esercizio, la testa 35 del martinetto si trova nella posizione descritta in figura 10. In questa posizione l’attrito che si viene a creare tra gli archi di dente 27 e le pareti longitudinali 42 degli incavi 40 e 41 à ̈ tale da impedire rotazioni indesiderate della testa 35 tendenti a ridurre l’espansione raggiunta. Inoltre, l’attrito che si viene a creare a causa della compressione delle coppie di o-ring 44, rispettivamente, tra la barra 36a e il perno 39 nella parte oltre l’incavo 41; ed a causa della compressione della coppia di o-ring 45, rispettivamente, tra la barra 37a e il perno 38 nella parte oltre l’incavo 40, impedisce la fuoriuscita dei perni 38 e 39 dai fori di entrambi i blocchetti madreviti.
L’espansore palatale descritto in figura 10 trova applicazione ad esempio nel caso in cui l’espansore palatale applicato ad un paziente abbia raggiunto l’espansione massima ed occorra proseguire oltre. Quando ciò si verifica gli odontoiatri solitamente rimuovono interamente l’espansore palatale, lo disassemblano e recuperano le bande molari, i bracci palatali e i blocchetti. Dopodiché procedono all’assemblaggio del nuovo espansore, che avviene compiendo i seguenti passi:
1. avvitare il braccio filettato 37 nel corrispondente blocchetto madrevite fino al raggiungimento del tratto privo di filettatura 37a;
2. avvitare il braccio filettato 36 nell’altro blocchetto madrevite fino al raggiungimento del tratto privo di filettatura 37a;
3. se necessario, svitare leggermente uno o entrambi i blocchetti madreviti affinché fori 21 e 22 siano reciprocamente allineati;
4. inserire forzatamente (per la presenza degli o-ring 44 e 45 e per l’attrito del dente 27) il perno 38 nei fori 22 dalla parte dell’incavo 40, fino a che la parete trasversale 43 dell’incavo 40 à ̈ molto prossima alla testa 35;
5. inserire forzatamente il perno 39 nei fori 21 dalla parte dell’incavo 41, fino a che la parete trasversale 43 dell’incavo 41 à ̈ molto prossima alla testa 35; 6. ruotare la testa 35 del martinetto mediante la chiavetta di attivazione dell’espansore nel senso opposto a quello indicato dalle frecce sui blocchetti, in modo da allontanare reciprocamente questi ultimi fino a che le bande molari possano essere calzate nuovamente sui denti del paziente.
A differenza dell’espansore palatale 1, il fatto che gli incavi 40 e 41 dei perni 38 e 39 si estendano fino ad un’estremità dei perni 38 e 39 rende l’espansore palatale descritto in figura 11 assemblabile anche dagli odontoiatri, senza dover ricorrere all’ausilio di particolari apparecchiature.
Sulla base della descrizione fornita per un esempio di realizzazione preferito, à ̈ ovvio che alcuni cambiamenti possono essere introdotti dal tecnico del ramo senza con ciò uscire dall’ambito dell’invenzione come risulta dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (9)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Un espansore rapido palatale comprendente: − un martinetto (10) avente una testa cilindrica (11) dalle cui basi si prolungano due barre (12, 13) solidali alla testa (11), filettate in sensi opposti, che impegnano due rispettivi blocchetti madreviti (8, 9) per trascinarli in opposte direzioni durante la rotazione della testa (11); − mezzi (14, 15) impegnati nei blocchetti madreviti (8, 9) per guidarli lungo dette opposte direzioni; − dei bracci palatali (4, 6) che connettono detti blocchetti madreviti (8, 9) a corone di ancoraggio (2, 3) degli stessi a rispettive semiarcate dentali superiori; i detti bracci (4, 5; 6, 7) essendo conformati in modo da collocare il martinetto in prossimità della mucosa palatale pressoché al centro del palato, cosicché la rotazione della testa (11) del martinetto (10) in un senso prefissato determini l’allontanamento reciproco dei due blocchetti madreviti (8, 9) e quindi l’espansione del palato; − mezzi antiritorno atti a bloccare la rotazione involontaria della testa (11) del martinetto (10) in senso opposto al precedente; caratterizzato dal fatto che detti mezzi antiritorno includono un dente circonferenziale (27) sporgente dalla superficie cilindrica della testa (11) del martinetto (10) per esercitare una pressione contro i detti mezzi di guida (14, 15) in grado di opporsi alla detta rotazione involontaria.
  2. 2. L’espansore rapido palatale della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il dente circonferenziale (27) à ̈ interrotto in corrispondenza di due fori diametrali (25, 26) nella testa cilindrica (11) del martinetto (10) che s’intersecano a 90°.
  3. 3. L’espansore rapido palatale della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il dente circonferenziale (27) ha un profilo triangolare.
  4. 4. L’espansore rapido palatale della rivendicazione 1, caratterizzato dal atto che detti mezzi di guida includono due perni (14, 15) impegnati in fori (21, 22) dei blocchetti madreviti (8, 9) situati da parti opposte rispetto ai fori (20) che impegnano dette barre filettate (12, 13).
  5. 5. L’espansore rapido palatale della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascun perno di guida (14, 15) include un incavo (23, 24) entro il quale la testa (11) del martinetto (10) à ̈ parzialmente inserita ad impedire la fuoriuscita dei perni (14, 15) da rispettivi fori (21, 22) dei blocchetti madreviti (8, 9), ed il dente circonferenziale (27) esercitando una pressione contro la parete interna dell’incavo (23, 24).
  6. 6. L’espansore rapido palatale della rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti incavi (40, 41) si estendono oltre la testa (35) del martinetto (33) fino ad estremità opposte dei perni (38, 39).
  7. 7. L’espansore rapido palatale della rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che almeno due anelli toroidali di materiale resiliente (44, 45), preferibilmente silicone, sono rispettivamente infilati sulle dette barre filettate (36, 37) in prossimità della testa (35) del martinetto (33), ciascun anello essendo compresso tra la barra su cui à ̈ infilato e la parete oltre l’incavo (40, 41) del perno (38, 39) adiacente ad impedire lo slittamento involontario del detto perno.
  8. 8. L’espansore rapido palatale della rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che sulle dette barre filettate (36, 37) in prossimità della testa (35) del martinetto (33) sono infilate due rispettive coppie di anelli toroidali di materiale resiliente (44, 45).
  9. 9. L’espansore rapido palatale della rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che dette barre filettate (36, 37) hanno un tratto privo di filettatura (36a, 37a) in prossimità della testa (35) su cui sono infilati detti anelli toroidali (44, 45).
ITMI2010A001788A 2010-09-30 2010-09-30 Espansore rapido palatale con dentino antiritorno IT1401989B1 (it)

Priority Applications (2)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITMI2010A001788A IT1401989B1 (it) 2010-09-30 2010-09-30 Espansore rapido palatale con dentino antiritorno
PCT/IT2011/000079 WO2012042547A1 (en) 2010-09-30 2011-03-18 Rapid palatal expander with anti-return tooth

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITMI2010A001788A IT1401989B1 (it) 2010-09-30 2010-09-30 Espansore rapido palatale con dentino antiritorno

Publications (2)

Publication Number Publication Date
ITMI20101788A1 true ITMI20101788A1 (it) 2012-03-31
IT1401989B1 IT1401989B1 (it) 2013-08-28

Family

ID=43738979

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
ITMI2010A001788A IT1401989B1 (it) 2010-09-30 2010-09-30 Espansore rapido palatale con dentino antiritorno

Country Status (2)

Country Link
IT (1) IT1401989B1 (it)
WO (1) WO2012042547A1 (it)

Families Citing this family (12)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US9321697B2 (en) 2012-03-03 2016-04-26 Department of Biotechnology Ministry of Science & Technology+Jawaharlal Nehru University Recombinant nitrogen fixing microorganism and uses thereof
ITPD20130196A1 (it) * 2013-07-17 2015-01-18 Visottica Ind Spa Espansore rapido palatale
US20150024333A1 (en) 2013-07-17 2015-01-22 VISOTTICA INDUSTRIE S.p.A Rapid palatal expander and method for the assembly thereof
US10449016B2 (en) 2014-09-19 2019-10-22 Align Technology, Inc. Arch adjustment appliance
US9610141B2 (en) 2014-09-19 2017-04-04 Align Technology, Inc. Arch expanding appliance
DE102015221550A1 (de) 2014-11-05 2016-05-12 Visottica Industrie S.P.A. Schnelle gaumennaht-erweiterungsapparatur und verfahren zu ihrer herstellung
RU2631741C1 (ru) * 2016-10-17 2017-09-26 Публичное акционерное общество "Северсталь" Бетонная смесь
US11376101B2 (en) 2016-12-02 2022-07-05 Align Technology, Inc. Force control, stop mechanism, regulating structure of removable arch adjustment appliance
EP3547950A1 (en) 2016-12-02 2019-10-09 Align Technology, Inc. Methods and apparatuses for customizing rapid palatal expanders using digital models
WO2018102809A1 (en) 2016-12-02 2018-06-07 Align Technology, Inc. Palatal expanders and methods of expanding a palate
AU2019251474A1 (en) 2018-04-11 2020-10-29 Align Technology, Inc. Releasable palatal expanders
DE102019103348A1 (de) * 2019-02-11 2020-08-13 Bernhard Förster Gmbh Orthodontische Dehnschraube

Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
FR2193322A5 (it) * 1972-07-19 1974-02-15 Albou Norbert
WO2003071976A1 (en) * 2002-02-22 2003-09-04 Specialty Appliances Works, Inc. Orthodontic mechanical force module

Family Cites Families (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US5281133A (en) 1992-11-16 1994-01-25 Ormco Corporation Rapid palatal expansion device
US7074036B1 (en) 2005-05-16 2006-07-11 Ahmet Ozlem Keles Palatal expansion device and methods
US7384265B2 (en) 2006-05-25 2008-06-10 Hanks Stephen D Orthodontic force module

Patent Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
FR2193322A5 (it) * 1972-07-19 1974-02-15 Albou Norbert
WO2003071976A1 (en) * 2002-02-22 2003-09-04 Specialty Appliances Works, Inc. Orthodontic mechanical force module

Also Published As

Publication number Publication date
IT1401989B1 (it) 2013-08-28
WO2012042547A1 (en) 2012-04-05

Similar Documents

Publication Publication Date Title
ITMI20101788A1 (it) Espansore rapido palatale con dentino antiritorno
CN104936549B (zh) 牙科正畸扩展器
US9642679B2 (en) Rapid palatal expander
US7074036B1 (en) Palatal expansion device and methods
ITVI20090191A1 (it) Dispositivo ortodontico con un sistema di fissaggio auto-legante per apparecchi ortodontici con una parte filiforme
US8500445B2 (en) Orthodontic braces
US9737379B2 (en) Rapid palatal expander and method for the assembly thereof
US9931183B2 (en) Orthodontic correction device
EP3716886B1 (en) Self-activated orthodontic expander
WO2012120447A1 (en) Rapid palatal expander in a simplified manner
KR102092592B1 (ko) 교정 와이어 지지용 튜브형 치과교정기구
EP2311402B1 (en) A pressing force stabilizing quickly palate expanding device
BRMU9001529U2 (pt) amarrio de ligaÇço prÉ-frabricado com atrito variÁvel
ITRM20070232A1 (it) Dispositivo per l'accoppiamento di legatura per filo o arco ortodontico su attacchi ortodontici.
US20220218441A1 (en) Orthodontic expander
ITBO20080370A1 (it) Vite intra-ossea per ancoraggio extra-dentale e filo metallico con mezzi di accoppiamento reciproco, particolarmente per uso ortodontico
ITMI20012290A1 (it) Dispositivo ortodontico e procedimento di assemblaggio del suddetto dispositivo ortodontico
RU123659U1 (ru) Устройство для дистального перемещения первых постоянных моляров верхней челюсти
KR200447220Y1 (ko) 치과용 교합지 홀더
EP3052045B1 (en) Tool for the activation of palatal expanders
EP3017784A1 (de) Schraubenloses herbst-scharnier
ITMI980698A1 (it) Dispositivo ortodontico per l'espansione sagittale monolaterale del mascellare superiore
ITVI20090084A1 (it) Elemento di ancoraggio per dispositivi ortodontici
WO2010018266A1 (es) Tornillo expansor paladino rápido perfeccionado
ITUB201565013U1 (it) Espansore per disgiunzione palatale ad attivazione frontale mediante madrevite a facce oblique