ITMI20101225A1 - Trancia per la sbavatura di semilavorati e metodo di taratura di tale trancia - Google Patents

Trancia per la sbavatura di semilavorati e metodo di taratura di tale trancia Download PDF

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ITMI20101225A1
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Description

"Trancia per la sbavatura di semilavorati e metodo di taratura di tale trancia"
La presente invenzione riguarda una trancia per la sbavatura di semilavorati, in particolare semilavorati ottenuti mediante stampaggio, quali semilavorati metallici, ad esempio in ottone, o non metallici. La presente invenzione ha altresì per oggetto un metodo per la taratura di tale trancia.
I semilavorati ottenuti per stampaggio presentano normalmente delle parti di materiale in eccesso (le cosiddette “bave†) dovute alla compressione e allo spostamento del materiale nello stampo. Tali bave, che vengono previste in fase di progettazione del processo di stampaggio, devono normalmente essere rimosse per l’ottenimento del pezzo finito.
A tal fine à ̈ noto utilizzare apposite macchine comunemente denominate trance di sbavatura.
Le trance di sbavatura note prevedono una tavola porta-pezzo sulla quale sono predisposte opportune matrici in corrispondenza delle quali vengono posizionati i semilavorati che devono essere sbavati. Il pezzo semilavorato viene pressato tramite un punzone. Il dimensionamento del punzone e della matrice fanno sì che, per effetto della forza esercitata dal punzone stesso sul semilavorato, da quest’ultimo venga asportato del materiale. Nel caso delle trance di sbavatura, tale materiale à ̈ per l’appunto la bava della quale si desidera la rimozione, che viene tranciata in maniera controllata dal semilavorato di partenza.
Il punzone viene montato su una struttura mobile che viene azionata tramite degli attuatori idraulici, in particolare gruppi cilindro-pistone lineari, ossia in grado di compiere movimenti rettilinei. Eventualmente possono essere previsti elementi rigidi interposti tra gli attuatori idraulici ed il punzone, quali colonne o montanti.
Tali trance di sbavatura note non sono tuttavia esenti da inconvenienti.
La movimentazione degli attuatori à ̈ garantita da un fluido in pressione, tipicamente olio minerale. L’impiego di olio minerale presenta molteplici complicazioni.
Innanzitutto, l’impiego di olio comporta problematiche di tipo ambientale. Infatti, dopo un certo numero di cicli, l’olio perde le sue proprietà iniziali e deve pertanto essere sostituito. Questo comporta naturalmente la necessità di un adeguato smaltimento poiché l’olio minerale non può essere rilasciato nell’ambiente senza opportuni trattamenti.
Un ulteriore inconveniente legato all’impiego di oli minerali à ̈ che gli attuatori idraulici risultano in generale difficili da controllare, sia in posizione, sia in forza. Ciò à ̈ dovuto a molteplici fattori, tra i quali si possono citare la non linearità del comportamento degli attuatori oleoidraulici e le notevoli variazioni nella loro risposta in funzione della temperatura raggiunta dall’olio, temperatura che normalmente cresce col protrarsi dell’uso degli attuatori.
Un ulteriore inconveniente à ̈ legato al fatto che, per mettere e mantenere in pressione l’olio, occorre utilizzare un centralina dotata di una pompa, che produce notevole inquinamento acustico.
Scopo della presente invenzione à ̈ pertanto quello di rendere disponibile una trancia per la sbavatura di semilavorati a ridotto impatto ambientale che consenta un semplificato controllo della posizione e della forza del punzone durante l’operazione di tranciatura dei semilavorati.
Questo ed altri scopi vengono ottenuti mediante una trancia per la sbavatura di semilavorati secondo la rivendicazione 1 e sue forme di realizzazione preferite come da rivendicazioni da 2 a 8.
La presente invenzione ha altresì come oggetto un metodo per la taratura della trancia di sbavatura come definito nella rivendicazione 9 e sue forme di realizzazione preferite come definite nella rivendicazione 10.
Per meglio comprendere l’invenzione ed apprezzarne i vantaggi verranno di seguito descritte alcune sue forme di realizzazione esemplificative non limitative facendo riferimento alle annesse figure, in cui:
la figura 1 à ̈ un vista schematica in prospettiva, parzialmente in trasparenza di una trancia per la sbavatura di semilavorati secondo l’invenzione;
la figura 2 Ã ̈ una vista schematica in prospettiva di una porzione della trancia di sbavatura in figura 1;
la figura 3 Ã ̈ una vista schematica in prospettiva di una sotto-porzione della porzione della trancia di sbavatura di semilavorati in figura 2; la figura 4 Ã ̈ una vista schematica in prospettiva della sotto-porzione della porzione della trancia di sbavatura di semilavorati in figura 3 da una differente angolazione.
Con riferimento alle figure 1-2, una trancia à ̈ indicata con il riferimento 1.
La trancia 1 Ã ̈ destinata alla sbavatura di semilavorati, in particolare semilavorati ottenuti mediante un procedimento di stampaggio. A titolo esemplificativo non limitativo, la trancia 1 Ã ̈ destinata alla sbavatura di prodotti stampati metallici, come ad esempio prodotti stampati in ottone, o non metallici.
La trancia 1 comprende una struttura principale di supporto 2 destinata a mantenere la trancia in posizione stabile su un piano di lavoro e a supportarne i vari componenti. La struttura principale di supporto 2 delimita uno o più vani interni nei quali possono trovare alloggiamento parti della trancia 1 stessa. Preferibilmente, alla struttura principale di supporto 2 sono associati uno o più pannelli 3 rimuovibili, atti ad impedire l’accesso a tali componenti posti nei vani interni durante il normale utilizzo della trancia 1. Quando i pannelli 3 sono rimossi, à ̈ possibile accedere ai vani interni, ad esempio per necessità di manutenzione della trancia.
La trancia 1 comprende una tavola porta-pezzo 4 sulla quale il semilavorato o i semilavorati da sbavare vengono posizionati. A tal fine, la tavola porta-pezzo 4 comprende una o più sedi pezzo 5 nelle quali possono essere ad esempio predisposte opportune matrici (non mostrate nelle figure) necessarie alla tranciatura del semilavorato secondo le modalità desiderate. Preferibilmente, la tavola porta-pezzo 4 à ̈ provvista di una pluralità di tali sedi pezzo 5, in modo tale da poter supportare altrettanti semilavorati da sbavare. Ad esempio, secondo la forma di realizzazione illustrata in figura 1, sono previste quattro sedi pezzo 5.
Vantaggiosamente, la tavola porta pezzo 4 à ̈ mobile. A tal fine, la tavola porta pezzo 4 può essere collegata ad un attuatore di tavola 6, ad esempio un motore elettrico, preferibilmente di tipo brushless, che ne comanda il controllo. Preferibilmente, la tavola porta pezzo 4 à ̈ girevole rispetto alla struttura principale di supporto 2 intorno ad un asse di rotazione di tavola R verticale. L’attuatore di tavola 6 à ̈ preferibilmente disposto in un vano inferiore 7 della struttura principale di supporto, e, ancora più preferibilmente, à ̈ orientato in modo che il suo asse di rotazione sia coincidente o parallelo all’asse di rotazione di tavola R. Il collegamento tra l’attuatore di tavola 6 e la tavola porta pezzo 4 à ̈ preferibilmente realizzato tramite una trasmissione intermedia, ma, alternativamente, à ̈ possibile prevedere un collegamento diretto.
La mobilità della tavola porta-pezzo 4 consente di spostare il semilavorato in differenti posizioni (secondo la forma di realizzazione illustrata, in quattro posizioni), ad esempio per sottoporlo a differenti lavorazioni o trattamenti.
Ad esempio, in una prima posizione 100 il semilavorato può essere caricato sulla trancia di sbavatura 1.
In una seconda posizione 200, raggiungibile con una rotazione di 90° della tavola porta-pezzo 4, il semilavorato può essere espulso e rimosso dalla tavola porta-pezzo 4 nel caso in cui presenti difetti dimensionali e/o sia posizionato in maniera errata nella sede pezzo 5. A tal fine, nella seconda posizione 200 può essere previsto un espulsore 10 per l’estrazione del pezzo dalla matrice. L’espulsore 10 à ̈ preferibilmente alloggiato nel vano inferiore 7. Nella seconda posizione 200 à ̈ altresì possibile prevedere un gruppo di tastaggio 30 atto a verificare la correttezza dimensionale e/o di posizionamento del semi-lavorato, e, preferibilmente, un raschiatore 29 per la sua rimozione dalla tavola porta-pezzo 4. Secondo una possibile forma di realizzazione, in corrispondenza della seconda posizione 200 à ̈ possibile inoltre prevedere una cassetta 31 per la raccolta dei pezzi difettosi rimossi ed una ribaltina 32 mobile, preferibilmente motorizzata, che collega la seconda posizione 200 con la cassetta 31.
Si noti che nella presente descrizione e nelle annesse rivendicazioni termini quali “superiore†, “inferiore†, “verticale†, “orizzontale†sono riferiti alle normali condizioni d’utilizzo della trancia 1. Ad esempio, una direzione “verticale†à ̈ una direzione parallela all’accelerazione di gravità in tali normali condizioni di utilizzo della trancia. Inoltre, il termine “anteriore†si riferisce al lato della trancia 1 dal quale un operatore può avere accesso alla tavola porta-pezzo 4 (lato frontale di figura 1), mentre con il termine “posteriore†ci si riferisce ad un lato opposto al lato anteriore.
In una terza posizione 300, raggiungibile mediante un’ulteriore rotazione di 90° della tavola porta-pezzo 4, può essere eseguita la tranciatura vera à ̈ propria mediante un punzone sagomato 9. Il pezzo tranciato, non più supportato dalla propria bava, cade quindi per gravità nel vano inferiore 7, dove ad esempio può essere alloggiato un dispositivo di raccolta pezzi (non mostrato nelle figure).
In una quarta posizione 400, raggiungibile, secondo la forma di realizzazione illustrata, mediante una ulteriore rotazione di 90° della tavola porta-pezzo 4, può essere prevista una spazzola motorizzata 28 avente una funzione pulitrice, ad esempio dei residui di bava. In alternativa o in aggiunta, possono essere previsti mezzi di emissione di aria, aventi la medesima funzione.
La trancia 1 comprende una struttura portautensile 8 in grado di muoversi rispetto alla struttura principale di supporto 2. Alla struttura porta utensile 8 può essere collegato il punzone 9 opportunamente sagomato per la tranciatura e rimozione della bava dal semilavorato. In particolare, la tranciatura ha luogo quando il punzone 9 raggiunge il semilavorato precedentemente collocato in corrispondenza di una delle matrici sagomate ed esercita su di esso un’idonea forza di tranciatura.
La struttura porta-utensile 8 ed il punzone 9 ad essa collegato sono mobili secondo una direzione di tranciatura T che, vantaggiosamente, à ̈ parallela all’asse di rotazione di tavola R.
Secondo una possibile forma di realizzazione, la struttura porta-utensile 8 comprende un elemento porta-utensile 11 al quale il punzone 8 può essere reversibilmente collegato. In questo modo à ̈ possibile sostituire un punzone con certe caratteristiche (ad esempio di forma e dimensioni) con un ulteriore punzone avente differenti caratteristiche, a seconda delle esigenze e della tipologia di semilavorato che si deve sbavare.
Con riferimento alle figure 3-4, l’elemento porta-utensile à ̈ supportato da una o più, preferibilmente due, colonne 12, che si sviluppano preferibilmente in direzione parallela alla direzione di tranciatura T.
Le colonne 12 sono a loro volta preferibilmente supportate da una struttura a piastre, comprendente una o più piastre principali 13, ad esempio una prima 13’ ed una seconda piastra 13’’, tra loro collegate da una o più piastre di collegamento 14, ad esempio una prima 14’ ed una seconda 14’’ piastra di collegamento.
Preferibilmente, la prima 13’ e la seconda 13’’ piastra principale si sviluppano secondo piani perpendicolari alla direzione di tranciatura T e tra loro paralleli.
La prima 14’ e la seconda 14’’ piastra di collegamento collegano tra loro la prima 13’ e la seconda piastra principale 13’’, preferibilmente in corrispondenza di estremità mediane di queste ultime e si sviluppano secondo piani, preferibilmente tra loro complanari, paralleli alla direzione di tranciatura T.
Possono eventualmente essere previste piastre di irrigidimento 15 della struttura porta-utensile 8, ad esempio una prima 15’ ed una seconda 15’’ piastra di irrigidimento sulla prima piastra principale 13’. Preferibilmente la prima 15’ e la seconda 15’’ piastra di irrigidimento si sviluppano secondo piani tra loro paralleli e paralleli alla direzione di tranciatura T, e sono poste in posizioni tra loro simmetriche sulla prima piastra principale 13’.
Vantaggiosamente, la movimentazione della struttura porta-utensile 8 rispetto alla struttura principale di supporto 2 à ̈ assicurata da una o più guide 16, preferibilmente una prima 16’ ed una seconda guida 16’’ collegate alla struttura principale di supporto 2, che si sviluppano secondo la direzione di tranciatura T. Possono eventualmente essere previste ulteriori guide. Le guide 16 sono preferibilmente collegate in maniera fissa alla struttura principale di supporto 2.
Alla struttura porta-utensile 8 sono vantaggiosamente associati rulli 17 idonei a rotolare lungo le sopra citate guide 16. In questo modo si minimizzano gli attriti dal momento che il movimento relativo tra la struttura principale di supporto 2 e la struttura porta-utensile 8 lungo la direzione di tranciatura T Ã ̈ ottenuta mediante organi volventi. I rulli 18 sono preferibilmente alloggiati in pattini 33, ad esempio fissati sulle piastre di collegamento 14.
Al fine di movimentare la struttura portautensile 8 rispetto alla struttura principale di supporto 2, la trancia 1 comprende un attuatore principale 18.
L’attuatore principale 18 à ̈ preferibilmente un attuatore elettrico, in particolare di tipo rotativo, ancora più preferibilmente un motore di tipo brushless. Da tale motore brushless fuoriesce un albero 19 orientato secondo un asse A che rappresenta l’asse di rotazione di attuatore principale. Tale asse di rotazione di attuatore principale A à ̈ preferibilmente parallelo alla direzione di tranciatura T. Pertanto, secondo una forma di realizzazione preferita dell’invenzione, anche l’asse di rotazione di attuatore principale A à ̈ orientato verticalmente. Preferibilmente, l’attuatore principale 18 à ̈ alloggiato in una zona superiore della trancia 1 in un suo vano posteriore 20.
Tra l’attuatore principale 18 e la struttura porta-utensile 8 à ̈ operativamente interposta una trasmissione 21 per trasmettere il moto a quest’ultimo, in particolare per convertire il moto rotatorio del motore brushless in un moto traslatorio della struttura porta-utensile 8 e del punzone 9.
Vantaggiosamente, la trasmissione 21 comprende un gruppo vite-madrevite 22 del tipo a ricircolo di sfere.
Il gruppo vite-madrevite 22 a ricircolo di sfere à ̈ una particolare tipologia di trasmissione di per sé nota. Esso comprende una vite 23 ed una madrevite 24 dotati di particolari filettature che consentono il rotolamento al loro interno di sferette, preferibilmente in acciaio, che vengono interposte tra la vite 23 e la madrevite 24. Tale tipo di contatto riduce fino quasi ad annullare le forze di attrito, che risultano al contrario molto elevate nel caso di accoppiamento tra una vite ed una madrevite tradizionali, nel quale avviene uno strisciamento relativo tra i rispettivi filetti. Nel caso del gruppo vite-madrevite 22 a ricircolo di sfere, al contrario, si verificano forze di attrito di tipo volvente.
Vantaggiosamente, la madrevite 24 à ̈ associata alla struttura porta-utensile 8 e la vite 23 à ̈ operativamente collegata all’attuatore principale 18, così da poter essere messa in rotazione da quest’ultimo.
In accordo con una possibile forma di realizzazione, la madrevite 24 à ̈ collegata in maniera fissa alla prima 13’ ed alla seconda 13’ piastra principale. Il gruppo vite-madrevite 24 à ̈ orientato in modo tale che un avanzamento della vite 23 rispetto alla vite 24 avvenga lungo la direzione di tranciatura T.
Inoltre, vantaggiosamente, la trasmissione 21 comprende una trasmissione a cinghia 25 interposta tra l’attuatore principale 18 ed il gruppo vitemadrevite 22, preferibilmente avente la funzione di riduttore di velocità. In particolare, secondo una possibile forma di realizzazione, la trasmissione a cinghia 25 comprende una prima puleggia 26’ collegata in maniera girevolmente solidale alla vite 23 ed una seconda puleggia 26’’ collegata in maniera girevolmente solidale all’albero 19 dell’attuatore principale 18. La prima 26’ e la seconda 26’’ puleggia sono tra loro collegate mediante una cinghia 27. Preferibilmente, la prima puleggia 26’, la seconda puleggia 26’’ e la cinghia 27 sono dentate, in maniera tale da evitare loro slittamenti relativi. In questo modo, una rotazione dell’albero 19 dell’attuatore principale 18 viene in successione trasmessa alla seconda puleggia 26’’, alla cinghia 27, alla prima puleggia 26’ ed alla vite 23. La madrevite 24 provvede a trasformare il moto rotatorio della vite 23 in un moto traslatorio. La traslazione della madrevite 24 si traduce in un traslazione lungo la direzione di tranciatura T della struttura porta-utensile 8.
Si noti che, in alternativa alla trasmissione a cinghia 25 possono essere previste trasmissioni equivalenti, come ad esempio trasmissioni a catena o ingranaggi dentati.
Come ulteriore alternativa, l’attuatore principale 18 può essere collegato direttamente alla vite 23 del gruppo vite-madrevite 22.
L’interposizione di un organo di trasmissione sostanzialmente rigido come il gruppo vitemadrevite 22 tra l’attuatore principale 18 e la struttura porta-utensile 8 assicura un controllo di posizione preciso di quest’ultima e dunque anche del punzone 9 che effettua la tranciatura della bava. Infatti, ad una rotazione relativa predeterminata tra la vite 23 e la madrevite 24 corrisponde un avanzamento relativo dell’una rispetto all’altra, dipendente dal passo della filettatura. E’quindi sufficiente comandare con precisione la rotazione relativa della vite 23 e della madrevite 24 per avere di conseguenza un preciso controllo di posizione della struttura porta-utensile 8 e del punzone 9. Secondo la configurazione descritta, infatti, ad una rotazione angolare dell’attuatore principale 18 corrisponde in maniera univoca (a meno naturalmente delle deformazioni dei componenti, comunque limitate) una traslazione della vite 23 e dunque della struttura porta-utensile 8 e del punzone 9. Pertanto, à ̈ sufficiente controllare la posizione angolare dell’attuatore principale 18 per avere di conseguenza un controllo preciso della posizione del punzone 9. Inoltre, mediante il controllo della coppia dell’attuatore principale 18 à ̈ altresì possibile controllare la forza del punzone 9, in special modo quando esegue la tranciatura della bava.
A tal fine, vantaggiosamente, la trancia 1 comprende mezzi per il controllo della posizione angolare e della coppia dell’attuatore principale 18.
Se, come preferito, l’attuatore principale 18 à ̈ un motore brushless, esso à ̈ comandabile tramite un controllore quale ad esempio un inverter, che rende possibile la regolazione della coppia.
Per il controllo di posizione dell’attuatore principale, à ̈ possibile prevedere un controllo in anello chiuso, ad esempio del tipo PID, mediante retroazione della posizione angolare, rilevabile tramite un sensore di posizione. Con riferimento al motore brushless, esso può ad esempio essere equipaggiato con un resolver.
In questo modo, una volta scelta la legge di spostamento e di forza che deve avere il punzone 9 per effettuare correttamente la tranciatura, sarà sufficiente impostare una corrispondente legge di coppia e di rotazione angolare dell’attuatore principale 18. La posizione e la forza del punzone 9 sono determinabili facilmente a partire dalle caratteristiche della trasmissione a cinghia 15 (in particolare il rapporto di riduzione) e del gruppo vite-madrevite 22 a ricircolo di sfere (in particolare il passo della filettatura), come risulterà chiaro al tecnico del ramo.
Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, la trancia 1 può essere vantaggiosamente tarata in modo tale da determinare in maniera automatica i parametri ottimali per la tranciatura della bava, in particolare la legge di moto del punzone 9 e la forza ottimale che quest’ultimo deve esercitare per effettuare la tranciatura, nel caso in cui si debbano lavorare semilavorati con caratteristiche predeterminate che si ripetono, ad esempio per la produzione in serie di pezzi uguali aventi caratteristiche omogenee. Tale taratura può essere eseguita in accordo con un metodo di taratura che verrà ora descritto.
Il metodo di taratura della trancia 1 comprende una fase di predisposizione di un semilavorato di riferimento in corrispondenza della matrice dove avviene la tranciatura. Il semilavorato di riferimento à ̈ un pezzo con proprietà di partenza, in particolare una bava, analoghe a quelle che avranno i pezzi che dovranno essere sbavati in serie.
Successivamente, il metodo comprende una fase di attivazione dell’attuatore principale 18 in modo tale che la struttura porta-utensile 8 ed il punzone 9 si avvicinino al semilavorato di prova posto nella matrice. La legge di moto utilizzabile può essere di vari tipi. Preferibilmente, la legge di moto à ̈ tale che il punzone 9 si avvicini lentamente al semilavorato di prova, in modo tale da evitare rotture accidentali o tranciature improprie una volta che il punzone 9 entra in contatto con il semilavorato di prova. La legge di moto del punzone à ̈ determinata dalla legge di moto dell’attuatore principale 18, in particolare del motore brushless.
Il metodo prevede quindi una fase di mantenimento dell’attivazione dell’attuatore principale 18 e dunque del movimento della struttura porta– utensile 8 e del punzone 9 finché non viene rilevata una repentina crescita della coppia dell’attuatore principale 18 seguita da una repentina riduzione di tale coppia. Tali salti nella coppia si verificano rispettivamente quando il punzone 9 entra in contatto con il semilavorato di prova (repentina crescita della coppia) e quando la tranciatura della bava ha avuto luogo (repentina decrescita della coppia). Prima della repentina decrescita della coppia, l’attuatore principale 18 raggiunge la coppia massima erogata durante l’operazione di tranciatura.
Il metodo comprende quindi una fase di rilevazione di tale coppia massima nonché della posizione angolare dell’attuatore principale 18 nella quale tale coppia massima à ̈ stata raggiunta. La posizione angolare dell’attuatore principale 18 à ̈ ad esempio rilevabile tramite il precedentemente citato resolver. Alla coppia massima à ̈ associata in maniera univoca la forza di taglio esercitata dal punzone nella tranciatura del semilavorato di prova, mentre alla posizione angolare à ̈ associata la posizione del punzone in cui la tranciatura ha luogo. Tali parametri sono rappresentativi delle condizioni ottimali di tranciatura dei semilavorati della serie.
Pertanto, una volta noti la coppia massima e la posizione angolare in cui tale coppia à ̈ stata esercitata à ̈ possibile impostare per la tranciatura dei pezzi in serie una legge di moto dell’attuatore principale 18 che garantisca al tempo stesso rapidità di produzione nonché sicurezza ed efficienza di tranciatura. Ad esempio, à ̈ possibile impostare una legge di moto per cui una prima fase di moto, di avvicinamento del punzone 9 al pezzo, avviene ad elevata velocità. In una seconda porzione del moto, in prossimità della posizione angolare precedentemente rilevata, à ̈ possibile rallentare l’attuatore principale 18 facendo completare l’avvicinamento del punzone 9 al semilavorato ad una seconda velocità ridotta, inferiore alla prima velocità, così da scongiurare il rischio di urti accidentali ad alta velocità. La tranciatura vera e propria può quindi essere comandata imponendo all’attuatore principale 18 una coppia pari alla coppia massima rilevata precedentemente, alla quale corrisponde la forza di taglio ottimale.
Dalla descrizione sopra fornita la persona esperta potrà apprezzare come la trancia di sbavatura secondo l’invenzione consenta un efficace controllo di posizione e di forza del punzone che rende possibile l’esecuzione di una tranciatura precisa e ripetibile.
Poiché viene eliminata la presenza di olio in pressione, inoltre, vengono altresì ridotti i problemi di impatto ambientale legati alle trance secondo la tecnica nota.
Inoltre, la possibilità di taratura automatica della trancia rende possibile in maniera semplice la determinazione di una legge di moto che minimizzi il tempo per effettuare la singola operazione di tranciatura.
Alle forme di realizzazione sopra descritte della trancia di sbavatura e del metodo per la sua taratura la persona esperta, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti specifiche, potrà apportare numerose aggiunte, modifiche, o sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti, senza tuttavia uscire dall’ambito delle annesse rivendicazioni.

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Trancia (1) per la sbavatura di semilavorati, in particolare semilavorati ottenuti mediante stampaggio, comprendente: - una struttura principale di supporto (2); - una tavola porta-pezzo (4) recante almeno una sede pezzo (5) adatta ad accogliere una matrice di tranciatura; - una struttura porta-utensile (8) alla quale à ̈ collegato o collegabile in maniera fissa un punzone (9), detta struttura porta-utensile (8) essendo mobile rispetto alla struttura principale di supporto (2); - un attuatore principale (18) di tipo rotativo per la movimentazione di detta struttura portautensile (8); - una trasmissione (21) operativamente interposta tra detto attuatore principale (18) e detta struttura porta-utensile (8), caratteriBEata dal— fatto— che in cui detta trasmissione (21) comprende un gruppo vite-madrevite (22) a ricircolo di sfere comprendente una vite (23) ed una madrevite (24), caratterizzata dal fatto che detta trasmissione (21) à ̈ configurata in modo tale che ad una rotazio ne angolare dell'attuatore principale (18) corrispondano in maniera univoca: - una rotazione relativa predeterminata tra la vite (23) e la madrevite (24) e un avanzamento relativo dell'una rispetto all'altra; - una traslazione della struttura porta utensile (8) e del punzone (9), e dal fatto di comprendere mezzi per il controllo della posizione angolare e della coppia di detto attuatore principale (18).
  2. 2. Trancia (1) di sbavatura secondo la rivendicazione 1, in cui detto attuatore principale (18) comprende un motore elettrico avente un asse di rotazione di attuatore principale (A) e detta struttura porta-utensile (8) Ã ̈ mobile rispetto alla struttura principale di supporto (2) secondo una direzione di tranciatura (T), detto asse di rotazione di attuatore principale (A) e detta direzione di tranciatura (T) essendo tra loro sostanzialmente parallele .
  3. 3. Trancia (1) di sbavatura secondo la rivendicazione 2, in cui detto asse di rotazione di attuatore principale (A) e detta direzione di tranciatura (T) sono orientate verticalmente nelle normali condizioni di utilizzo della trancia (1).
  4. 4. Trancia (1) di sbavatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto attuatore principale (18) comprende un motore di tipo brushless. 5_^ Trancia (1) di sbavatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, detta madrevite (24) essendo associata a detta struttura porta-utensile (8) e detta vite (23) essendo operativamente collegata all'attuatore principale (18) per essere messa in rotazione da quest 'ultimo . 6ΛTrancia (1) di sbavatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta trasmissione (21) comprende inoltre una trasmissione a cinghia (25) interposta tra detto attuatore principale (18) e detto gruppo vitemadrevite a ricircolo di sfere (22). 7. Trancia (1) di sbavatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta struttura principale di supporto (2) comprende guide (16; 16', 16'') per la movimentazione della struttura porta-utensile (8) rispetto alla struttura principale di supporto (2), detta struttura porta-utensile (8) comprendendo rulli (17) in grado di rotolare lungo dette guide (16; 16', 16' '). una trancia per la sbavatura di semilavorati secondo la rivendicazione 1 e sue forme di realizzazione preferite come da rivendicazioni da 2 a 8. Per meglio comprendere l'invenzione ed apprezzarne i vantaggi verranno di seguito descritte alcune sue forme di realizzazione esemplificative non limitative facendo riferimento alle annesse figure, in cui: la figura 1 à ̈ un vista schematica in prospettiva, parzialmente in trasparenza di una trancia per la sbavatura di semilavorati secondo 1 'invenzione; la figura 2 à ̈ una vista schematica in prospettiva di una porzione della trancia di sbavatura in figura 1; la figura 3 à ̈ una vista schematica in prospettiva di una sotto-porzione della porzione della trancia di sbavatura di semilavorati in figura 2; la figura 4 à ̈ una vista schematica in prospettiva della sotto-porzione della porzione della trancia di sbavatura di semilavorati in figura 3 da una trancia per la sbavatura di semilavorati secondo la rivendicazione 1 e sue forme di realizzazione preferite come da rivendicazioni da 2 a 8. Per meglio comprendere l'invenzione ed apprezzarne i vantaggi verranno di seguito descritte alcune sue forme di realizzazione esemplificative non limitative facendo riferimento alle annesse figure, in cui: la figura 1 à ̈ un vista schematica in prospettiva, parzialmente in trasparenza di una trancia per la sbavatura di semilavorati secondo l'invenzione; la figura 2 à ̈ una vista schematica in prospettiva di una porzione della trancia di sbavatura in figura 1,-la figura 3 à ̈ una vista schematica in prospettiva di una sotto-porzione della porzione della trancia di sbavatura di semilavorati in figura 2; la figura 4 à ̈ una vista schematica in prospettiva della sotto-porzione della porzione della trancia di sbavatura di semilavorati in figura 3 da
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