ITMI20100941A1 - Valvola dosatrice per macchine riempitrici - Google Patents

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ITMI20100941A1
ITMI20100941A1 IT000941A ITMI20100941A ITMI20100941A1 IT MI20100941 A1 ITMI20100941 A1 IT MI20100941A1 IT 000941 A IT000941 A IT 000941A IT MI20100941 A ITMI20100941 A IT MI20100941A IT MI20100941 A1 ITMI20100941 A1 IT MI20100941A1
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IT
Italy
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piston
metering
cleaning
chamber
Prior art date
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IT000941A
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Inventor
Ivano Ceci
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Fmt S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B67OPENING, CLOSING OR CLEANING BOTTLES, JARS OR SIMILAR CONTAINERS; LIQUID HANDLING
    • B67CCLEANING, FILLING WITH LIQUIDS OR SEMILIQUIDS, OR EMPTYING, OF BOTTLES, JARS, CANS, CASKS, BARRELS, OR SIMILAR CONTAINERS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; FUNNELS
    • B67C3/00Bottling liquids or semiliquids; Filling jars or cans with liquids or semiliquids using bottling or like apparatus; Filling casks or barrels with liquids or semiliquids
    • B67C3/02Bottling liquids or semiliquids; Filling jars or cans with liquids or semiliquids using bottling or like apparatus
    • B67C3/20Bottling liquids or semiliquids; Filling jars or cans with liquids or semiliquids using bottling or like apparatus with provision for metering the liquids to be introduced, e.g. when adding syrups
    • B67C3/206Bottling liquids or semiliquids; Filling jars or cans with liquids or semiliquids using bottling or like apparatus with provision for metering the liquids to be introduced, e.g. when adding syrups using arrangements of cylinders and pistons
    • GPHYSICS
    • G01MEASURING; TESTING
    • G01FMEASURING VOLUME, VOLUME FLOW, MASS FLOW OR LIQUID LEVEL; METERING BY VOLUME
    • G01F11/00Apparatus requiring external operation adapted at each repeated and identical operation to measure and separate a predetermined volume of fluid or fluent solid material from a supply or container, without regard to weight, and to deliver it
    • G01F11/02Apparatus requiring external operation adapted at each repeated and identical operation to measure and separate a predetermined volume of fluid or fluent solid material from a supply or container, without regard to weight, and to deliver it with measuring chambers which expand or contract during measurement
    • G01F11/021Apparatus requiring external operation adapted at each repeated and identical operation to measure and separate a predetermined volume of fluid or fluent solid material from a supply or container, without regard to weight, and to deliver it with measuring chambers which expand or contract during measurement of the piston type
    • GPHYSICS
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    • G01F15/00Details of, or accessories for, apparatus of groups G01F1/00 - G01F13/00 insofar as such details or appliances are not adapted to particular types of such apparatus
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65BMACHINES, APPARATUS OR DEVICES FOR, OR METHODS OF, PACKAGING ARTICLES OR MATERIALS; UNPACKING
    • B65B3/00Packaging plastic material, semiliquids, liquids or mixed solids and liquids, in individual containers or receptacles, e.g. bags, sacks, boxes, cartons, cans, or jars
    • B65B3/26Methods or devices for controlling the quantity of the material fed or filled
    • B65B3/30Methods or devices for controlling the quantity of the material fed or filled by volumetric measurement
    • B65B3/32Methods or devices for controlling the quantity of the material fed or filled by volumetric measurement by pistons co-operating with measuring chambers

Description

"Valvola dosatrice per macchine riempitrici"
DESCRIZIONE
Forma oggetto della presente invenzione una valvola dosatrice volumetrica per macchine riempitrici di prodotti liquidi, semiliquidi, densi con o senza pezzi.
Nelle macchine riempitrici utilizzate per il confezionamento di prodotti liquidi o semiliquidi o densi con o senza pezzi, quali ad esempio prodotti alimentari, sono utilizzate valvole per dosare la corretta quantità da collocare in ciascun contenitore. Solitamente tali valvole possono essere del tipo volumetrico in cui una predeterminata quantità di prodotto viene aspirata dal movimento di un pistone e poi forzata verso l'ugello dosatore per il riempimento.
Tali valvole dosatrici non sono esenti da difetti. Come è noto ,infatti, in questa tipologia di valvole non è possibile ottenere un alto grado di precisione del riempimento, poiché parte del prodotto da erogare, in particolare nel caso di prodotti semiliquidi o densi con o senza pezzi, può rimanere attaccato alle superfici dei condotti in prossimità dell'ugello dosatore.
In questi casi non è quindi possibile garantire un'ottima precisione e uniformità di riempimento dei contenitori, aumentando in tal modo la possibilità che i prodotti non soddisfino i requisiti stabiliti in termini, ad esempio, di peso o di volume, causando un aumento di costi per pezzi non conformi o causando la necessità di aumentare il prodotto dosato alfine di soddisfare i requisiti di legge.
Scopo della presente invenzione è quello di escogitare e mettere a disposizione una valvola dosatrice che consenta di ovviare almeno parzialmente agli inconvenienti qui sopra lamentati con riferimento alla tecnica nota.
In particolare, compito della presente invenzione è di mettere a disposizione una valvola dosatrice che permetta di ottenere un alto grado di precisione e di uniformità di riempimento.
Inoltre altri compiti della presente invenzione sono di realizzare una valvola dosatrice affidabile e sicura durante l'utilizzo e che sia facilmente ottenibile e competitiva da un punto di vista economico.
Tale scopo e tali compiti vengono raggiunti mediante una valvola dosatrice in accordo con la rivendicazione 1.
In accordo con una forma generale di realizzazione una valvola dosatrice volumetrica per macchine riempitrici di prodotti liquidi, semiliquidi, densi con o senza pezzi comprende:
- mezzi dosatori in grado di aspirare un prodotto contenuto in una tramoggia fino ad un livello predeterminato che corrisponde ad un voluto volume di prodotto da dosare;
- una camera dosatrice che contiene il prodotto aspirato dai mezzi dosatori prima di essere mandato per il riempimento;
- un sifone compreso a valle della camera dosatrice in cui ristagna il prodotto tra un ciclo di riempimento ed il successivo;
- una camera sifone in cui il prodotto accede a valle del sifone quando inviato dai mezzi dosatori prima di essere scaricato all'esterno;
- un ugello dosatore che mette in comunicazione detta camera sifone con l'esterno;
- primi mezzi di pulitura mobili all'interno di detto ugello dosatore in modo de evitare che parte del prodotto rimanga all'interno di una luce di scarico del prodotto o a contatto con le sue superfici.
Preferibilmente la valvola dosatrice comprende secondi mezzi di pulitura mobili all'interno di detta camera sifone in modo da evitare che parte del prodotto rimanga all'interno di tale camera sifone o a contatto con le sue superfici.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della valvola dosatrice secondo l'invenzione risulteranno dalla descrizione di seguito riportata di esempi preferiti di realizzazione, dati a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento alle annesse figure, in cui: - la figura 1 illustra una vista schematica della valvola dosatrice secondo l'invenzione;
- la figura 2 illustra una vista in assonometria di una valvola dosatrice secondo una prima forma generale di realizzazione secondo l'invenzione;
- la figura 3 illustra una ulteriore vista in assonometria della valvola dosatrice di figura 2;
- la figura 4 illustra una vista a parti scomposte della valvola dosatrice di figura 2;
- la figura 5 illustra una vista in sezione della valvola dosatrice di figura 2 lungo un piano passante per un asse di un pistone dosatore;
- la figura 6 illustra la vista di figura 5 durante un differente momento di funzionamento della valvola dosatrice;
- la figura 7 illustra una vista in sezione della valvola dosatrice di figura 2 lungo un piano passante per l'asse di un primo pistone di pulitura;
la figura 8 illustra la vista di figura 7 durante un differente momento di funzionamento della valvola dosatrice;
- la figura 9 illustra la vista di figura 7 durante un differente momento di funzionamento della valvola dosatrice;
- la figura 10 illustra una vista in assonometria di una valvola dosatrice secondo una seconda forma generale di realizzazione secondo l'invenzione;
- la figura il illustra una vista in sezione della valvola dosatrice di figura 10 lungo un piano passante per un asse di un pistone otturatore-pulitore;
- la figura 12 illustra la vista di figura il durante un differente momento di funzionamento della valvola dosatrice;
- la figura 13 illustra la vista di figura il durante un differente momento di funzionamento della valvola dosatrice;
- la figura 14 illustra una vista in assonometria di una valvola dosatrice secondo una terza forma generale di realizzazione secondo l'invenzione;
- la figura 15 illustra una vista in sezione della valvola dosatrice di figura 14 lungo un piano passante per un asse di un pistone dosatore; e
- la figura 16 illustra una vista in sezione della valvola dosatrice di figura 10 lungo un piano passante per un asse di un secondo pistone pulitore.
Con riferimento alle suddette figure, con 1 è stato indicato una valvola dosatrice secondo l'invenzione nel suo complesso.
Con riferimento all'esemplificazione schematica di figura 1, è mostrato il principio di funzionamento della valvola dosatrice 1 con i componenti utilizzati per la sua realizzazione.
Tale valvola dosatrice 1 può essere usata per diversi prodotti che possono essere liquidi, semiliquidi, densi con o senza pezzi. Nel caso di prodotti con pezzi questi possono essere di dimensioni variabili da piccole a grandi fino ad una dimensione massima di pezzi con sezione pari a 30 x 20 mm e lunghezza pari a 30 mm ed oltre a seconda della flessibilità del pezzo.
In particolare, la valvola dosatrice 1 comprende mezzi otturatori 2 che controllano il condotto di scarico di una tramoggia 12, mezzi dosatori 3 che determinano il volume di prodotto da dosare, primi mezzi di pulitura 4 e secondi mezzi di pulitura 5 che assicurano il corretto svuotamento di condotti che portano ad un ugello di dosaggio 6.
Preferibilmente, i mezzi otturatori 2 comprendono un pistone otturatore 52 e i mezzi dosatori 3 comprendono un pistone dosatore 53.
Preferibilmente, i primi mezzi di pulitura 4 comprendono un primo pistone di pulitura 54 ed i secondi mezzi di pulitura 5 comprendono un secondo pistone di pulitura 55.
Nel seguito per pulitura si intende l'azione di svuotamento di un alloggiamento del prodotto in ivi contenuto ed anche del raschiamento delle sue superfici in modo da poter convogliare tutto il prodotto all'esterno da tale alloggiamento.
Come mostrato in figura 1, la valvola dosatrice 1 comprende un pistone otturatore 52 che controlla il condotto di scarico di una tramoggia 12, un pistone dosatore 53 che determina il volume di prodotto da dosare, un primo pistone di pulitura 54 ed un secondo pistone di pulitura 55 che assicurano il corretto svuotamento di condotti che portano ad un ugello di dosaggio 6.
In accordo con una forma di realizzazione, il pistone otturatore 52 è traslabile in una direzione in modo da passare da una condizione in cui il prodotto dalla tramoggia 12 può scorrere nel condotto verso gli altri organi della valvola dosatrice 1, ad una condizione in cui il passaggio è bloccato dal pistone otturatore.
I mezzi otturatori 2 comprendono un pistone otturatore 52 traslabile in una direzione, in modo da passare da una condizione in cui il prodotto contenuto in una tramoggia può scorrere in un condotto verso gli altri organi della valvola dosatrice 1,201, ad una condizione in cui il passaggio è bloccato dal pistone otturatore 52.
Tale pistone otturatore 52 può essere traslato tramite comuni mezzi di azionamento, ad esempio mezzi pneumatici, idraulici, elettrici, che non verranno qui descritti in dettaglio in quanto di tipi di per sé noti.
Come visibile in figura 2, il pistone otturatore 52 comprende uno stelo a cui è collegato un elemento cedente 60 che permette di movimentare il pistone otturatore 52, a cui è solidale, tramite il movimento di una camma (non mostrata nelle figure). In particolare la camma presenterà un profilo idoneo ad ottenere la traslazione del pistone otturatore 52 così come voluto. Con il moto relativo tra camma e valvola dosatrice sarà possibile il movimento dell'elemento cedente 60 che essendo solidale al pistone otturatore 52 ne determina a sua volta il movimento.
La valvola dosatrice 1 comprende inoltre un pistone dosatore 53 traslabile all'interno di una camera dosatrice 7. Tale pistone 53 traslando lungo la prima corsa all'interno della camera dosatrice 7 permette l'aspirazione del prodotto dalla tramoggia 12 e la mandata del prodotto fino all'ugello dosatore 6.
Si può definire una prima posizione di fine corsa del pistone dosatore 53 in cui esso è prossimo al condotto che collega la tramoggia 12 alla camera dosatrice 7 come punto morto iniziale o con il suo acronimo PMI, ed allo stesso modo si può definire una seconda posizione di fine corsa del pistone dosatore 53 che determina la quantità di volume voluta all'interno della camera dosatrice come punto morto finale o con il suo acronimo PMF.
In particolare, modificando la corsa di tale pistone dosatore 53 si modifica il volume spazzato dallo stesso nella camera dosatrice 7 in modo da modificare la quantità di prodotto che si vuole dosare. In altri termini diminuendo la corsa del pistone dosatore 53 dal suo punto morto iniziale PMI ad il suo punto morto finale PMF si andrà a ridurre il volume spazzato dal pistone e quindi si ridurrà di conseguenza la quantità di prodotto aspirata ed inviata all'ugello dosatore.
Durante il movimento del pistone dosatore dal suo PMI al suo PMF si avrà l'aspirazione del prodotto nella camera dosatrice 7 e dopo tale fase con il movimento del pistone 53 dal suo PMF al suo PMI si avrà la mandata del prodotto verso l'ugello dosatore 6.
Come visibile in figura 2, il pistone dosatore 53 comprende uno stelo a cui è collegato un ulteriore elemento cedente 61 che permette di movimentare il pistone dosatore 53, a cui è solidale, tramite il movimento di una camma (non mostrata nelle figure). In particolare la camma presenterà un profilo idoneo ad ottenere la traslazione del pistone dosatore 53 così come voluto. Con il moto relativo tra camma e valvola dosatrice, sarà possibile il movimento dell'ulteriore elemento cedente 61 che essendo solidale al pistone dosatore 53 ne determina a sua volta il movimento.
Risulterà chiara dalla descrizione di funzionamento riportata in seguito come durante l'aspirazione il condotto di passaggio del prodotto con la tramoggia è libero, mentre il pistone otturatore blocca tale passaggio quando vi è la fase di mandata.
La valvola dosatrice 1 comprende inoltre un sifone 8 che costituisce una zona di ristagno del prodotto tra il pistone dosatore 53 e l'ugello dosatore 6. Tale sifone 8 è utilizzato per evitare lo svuotamento del condotto di passaggio del prodotto durante ad esempio i fermi macchina ed anche per evitare lo svuotamento incontrollato della camera dosatrice 7 durante il funzionamento della valvola dosatrice 1 a ridotta velocità di riempimento.
In un esempio di realizzazione, tale sifone 8 può essere costituito da un condotto di passaggio a forma di "U" in modo tale che in parte di tale condotto permanga una parte di prodotto durante la fasi di dosatura.
In accordo con una forma di realizzazione, la valvola dosatrice 1 comprende inoltre un ugello dosatore 6 che permette di mettere in comunicazione il condotto interno della valvola con l'esterno ed in particolare con un contenitore atto ad essere riempito.
In accordo con una forma di realizzazione, tale ugello dosatore 6 è accolto in una camera sifone 9 e si aggetta parzialmente in esso in modo da determinare il limite del livello del sifone 8. Infatti, tra un ciclo di riempimento ed il successivo l'altezza di tale ugello dosatore 6 all'interno della camera sifone 9 determinerà il livello di ristagno del prodotto nel sifone 8.
L'ugello dosatore 6 comprende una estremità che si aggetta all'interno della camera sifone 9 determinando il livello di ristagno del prodotto da dosare nel sifone 8.
In accordo con una forma di realizzazione, l'ugello dosatore 6 è costituito da una porzione di tubo cavo di forma cilindrica.
In accordo con una forma di realizzazione, la valvola dosatrice 1 comprende un primo pistone di pulitura 54 traslabile lungo una direzione coincidente con l'asse dell'ugello di dosatura 6 in modo da spazzare, al termine di ogni ciclo di riempimento, il canale costituito dall'ugello 6 evitando in tal modo che parte del prodotto possa rimanere a contatto con la superficie dell'ugello 6.
I primi mezzi di pulitura 4 comprendono un primo pistone di pulitura 54 traslabile lungo l'estensione dell'ugello dosatore 6 in modo de evitare che parte del prodotto rimanga all'interno di tale ugello dosatore 6 o a contatto con le sue superfici.
Tale primo pistone di pulitura 54 può essere traslato tramite comuni mezzi di azionamento ad esempio mezzi pneumatici, idraulici, elettrici che non verranno qui descritti in dettaglio in quanto di tipi di per sé noti.
In accordo con una forma di realizzazione, la sezione del primo pistone di pulitura 54 è sostanzialmente complementare alla sezione di passaggio del prodotto costituita dall'ugello dosatore 6. In tal modo il pistone può essere traslato lungo l'intera estensione dell'ugello garantendo la pulitura della sua superficie da eventuale prodotto che sia rimasto a contatto con essa.
La valvola dosatrice 1 comprende in aggiunta un secondo pistone di pulitura 55 traslabile lungo l'estensione della camera sifone 9 in modo da garantire la corretta dosatura del prodotto evitando che parte del prodotto possa rimanere a contatto con le superfici della camera sifone 9.
I secondi mezzi di pulitura 5 comprendono un primo pistone di pulitura 55 traslabile lungo la camera sifone 9 in modo da evitare che parte del prodotto rimanga all'interno di tale camera sifone 9 o a contatto con le sue superfici.
In particolare, tale secondo pistone di pulitura 55 è sostanzialmente complementare insieme al primo pistone di pulitura 54 rispetto alla camera sifone 9, in modo tale che il movimento del pistone possa impegnare tutto il volume di tale camera 9 fino al livello del sifone 8 determinato dall'ugello dosatore 6, così da eliminare parti del prodotto che potrebbero rimanere a contatto con le superfici di tale camera sifone 9.
In accordo con una forma di realizzazione, tale secondo pistone di pulitura 55 può essere traslato tramite comuni mezzi di azionamento, ad esempio mezzi pneumatici, idraulici, elettrici, che non verranno qui descritti in dettaglio in quanto di tipi di per sé noti.
Come visibile in figura 7, sia il primo pistone di pulitura 54 che il secondo 55 comprendono uno stelo a cui è collegato un primo ed un secondo elemento cedente 62, 63 che permettono di movimentare il primo ed il secondo pistone di pulitura 54,55 a cui sono solidali, tramite il movimento di due camme (non mostrate nelle figure). In particolare le camme presenteranno profili idonei ad ottenere la traslazione del primo e del secondo pistone di pulitura 54,55 così come voluto. Con il moto relativo tra le camme e la valvola dosatrice, sarà possibile il movimento del primo e del secondo elemento cedente 62,63 che, essendo solidali al primo e secondo pistone di pulitura 54,55, ne determinano a sua volta il movimento.
Verrà ora brevemente descritto un esempio di funzionamento secondo l'invenzione durante la fase di dosatura di un prodotto che è inserito all'interno di una tramoggia 12. Il pistone otturatore 52 viene posizionato in modo da permettere il passaggio del prodotto dalla tramoggia alla camera dosatrice 7 attraverso un condotto dosatore 17.
Nella fase di aspirazione del prodotto all'interno della camera dosatrice 7, il pistone dosatore 53 si trova al suo punto morto iniziale PMI, il primo pistone di pulitura 54 si trova al suo punto morto iniziale PMI esteso all'interno dell'ugello dosatore 6. In tal modo mentre il pistone dosatore 53 si muove dal suo punto morto iniziale PMI al suo punto morto finale PMF per aspirare il prodotto nella camera dosatrice 7, il primo pistone di pulitura 54 impedisce che venga aspirata dell'aria dall'esterno attraverso l'ugello dosatore 6.
Quando il pistone dosatore 53 ha raggiunto il suo punto morto finale PMF riempiendo in tal modo la camera dosatrice 7 del volume di prodotto predeterminato, il pistone otturatore 52 chiude il condotto tra la tramoggia 12 e la camera dosatrice 7.
Nella fase successiva, il primo pistone di pulitura 54 si muove verso il suo punto morto finale PMF liberando l'ugello dosatore 6 in modo che il prodotto possa fluire verso l'esterno. A questo punto, il pistone dosatore 53 può iniziare a muoversi dal suo punto morto finale PMF a quello iniziale PMI determinando la mandata del prodotto che una volta attraversato il condotto che mette in comunicazione la camera dosatrice 7 alla camera sifone 9 può uscire dall'ugello dosatore 6.
Vantaggiosamente, il movimento del pistone dosatore 53 può avvenire in concomitanza del movimento del primo pistone di pulitura 54 in modo da ridurre i tempi del ciclo di riempimento senza diminuire l'efficienza e la costanza della dosatura.
Una volta completato il movimento del pistone dosatore 53 fino al suo punto morto iniziale PMI in modo tale da mandare tutto il prodotto contenuto all'interno della camera dosatrice 7 è possibile iniziare la fase di pulitura della camera sifone 9 e dell'ugello dosatore 6 per ottenere in tal modo un'ottima costanza e precisione della dosatura di prodotto.
Terminata la mandata del prodotto, il secondo pistone di pulitura 55 si muove dal suo punto morto iniziale PMI al suo punto morto finale PMF in tal modo obbliga tutto il prodotto che è rimasto all'interno della camera sifone 9 o a contatto con le sue superfici a fuoriuscire attraverso l'ugello dosatore 6.
Infatti, il secondo pistone di pulitura 55 trasla dal suo punto morto finale PMF fino al livello superiore del prodotto che ristagna nel sifone 8 determinato dall'estremità dell'ugello dosatore che si aggetta all'interno della camera sifone 9. In altri termini il secondo pistone di pulitura 55 si muove fino ad andare in battuta contro l'estremità dell'ugello dosatore 6.
Nella successiva fase, il primo pistone di pulitura 54 si muove dal suo punto morto finale PMF al suo punto morto iniziale PMI muovendosi all'interno di tutta l'estensione dell'ugello dosatore 6 in modo da espellere dall'ugello 6 il prodotto che è rimasto a contatto con le superfici dell'ugello dosatore 6.
Vantaggiosamente, il movimento del primo e secondo pistone di pulitura 54, 55 possono essere sostanzialmente tra di loro contemporanei in modo da ridurre il tempo del ciclo di riempimento senza diminuire l'efficienza e la costanza della dosatura.
A questo punto, il singolo ciclo di riempimento è concluso e lo stesso può essere reiterato più volte seguendo le stesse fasi sopra descritte.
Secondo una forma generale dell'invenzione, è definibile un procedimento di riempimento di contenitori con prodotti liquidi, semiliquidi, densi con o senza pezzi comprendente:
- una fase di mettere a disposizione una valvola di riempimento come precedentemente definita;
- una fase di pulizia di detta camera sifone 9 e di detto ugello dosatore 6, in cui detta fase di pulizia prevede i seguenti passaggi consecutivi:
- pulizia di detta camera sifone 9 mediante detti secondi mezzi di pulitura 5;
- pulizia di detto ugello dosatore 6 mediante detti primi mezzi di pulitura 4.
Secondo una forma generale dell'invenzione, il procedimento di riempimento di contenitori comprende le ulteriori fasi di:
- traslare i mezzi otturatori 2 in modo da consentire il passaggio del prodotto da una tramoggia alla camera dosatrice;
- traslare i primi mezzi di pulitura 4 in modo da chiudere la luce di scarico del prodotto;
- aspirare il prodotto nella camera dosatrice 7 tramite il movimento del pistone dosatore 53;
- traslare i mezzi otturatori 2 in modo da impedire il passaggio del prodotto da una tramoggia alla camera dosatrice;
- traslare i primi mezzi di pulitura 4 in modo da permettere la fuoriuscita del prodotto dall'ugello dosatore 6;
- mandare il prodotto tramite il movimento del pistone dosatore 53 verso l'ugello dosatore 6 in modo che può fluire verso l'esterno.
Verranno di seguito descritte diverse forme di realizzazione secondo l'invenzione in cui gli elementi con le medesime caratteristiche verranno indicati con gli stessi riferimenti numerici come già utilizzati nella descrizione sopra riportata.
In accordo con una prima forma generale secondo l'invenzione con riferimento alle figure da 2 a 9, la valvola dosatrice 1 comprende un corpo valvola 11 su cui sono montanti i vari componenti costituenti la valvola dosatrice 1.
La valvola dosatrice comprende un pistone otturatore 52 traslabile in una direzione perpendicolare alla direzione di efflusso del prodotto dalla valvola dosatrice in modo da passare da una condizione in cui il prodotto dalla tramoggia 12 può scorrere nel condotto verso gli altri organi della valvola dosatrice 1, ad una condizione in cui il passaggio è bloccato dal pistone otturatore 52.
Tale pistone otturatore 52 è accolto in una sede pistone otturatore 10 ricavata all'interno del corpo valvola 11. Tra tale sede 10 ed il pistone otturatore 52 sono opportunamente disposti mezzi di tenuta 12 per evitare trafilamenti verso l'esterno di parte del prodotto lavorato.
In particolare tale pistone otturatore 52 comprende due posizioni di lavoro: una prima posizione (visibile in figura 5) retratta in cui il pistone 52 è parzialmente retratto dalla sede pistone otturatore 10, in modo da permettere il passaggio del prodotto dalla tramoggia 12 al pistone dosatore 53, ed una seconda posizione (visibile in figura 6) in cui il pistone otturatore 52 è quasi completamente accolto all'interno della sede pistone otturatore 10 in modo da bloccare il condotto che unisce la tramoggia 12 al pistone dosatore 53.
Come visibile in figura 2, il pistone otturatore 52 comprende uno stelo a cui è collegato un elemento cedente 60 che permette di movimentare il pistone otturatore 52, a cui è solidale, tramite il movimento di una camma (non mostrata nelle figure). In particolare la camma presenterà un profilo idoneo ad ottenere la traslazione del pistone otturatore 52 così come voluto. Con il moto relativo tra camma e valvola dosatrice, sarà possibile il movimento dell'elemento cedente 60 che, essendo solidale al pistone otturatore 52, ne determina a sua volta il movimento.
In accordo con una forma di realizzazione, la valvola dosatrice comprende il pistone dosatore 53 traslabile all'interno di una camera dosatrice 7 in direzione parallela alla direzione di efflusso del prodotto e perpendicolare alla direzione di traslazione del pistone otturatore 52.
La camera dosatrice 7 è nella forma di un tubo cilindrico fissato al corpo valvola 11 che è atta a contenere il prodotto aspirato dal pistone dosatore 53 e a guidare lo stesso lungo la sua traslazione.
In particolare tra la camera dosatrice 7 ed il pistone dosatore 53 sono opportunamente disposti ulteriori mezzi di tenuta 13 per evitare trafilamenti verso l'esterno di parte del prodotto lavorato.
Come visibile in figura 2, il pistone dosatore 53 comprende uno stelo a cui è collegato un ulteriore elemento cedente 61 che permette di movimentare il pistone dosatore 53, a cui è solidale, tramite il movimento di una camma (non mostrata nelle figure) . In particolare la camma presenterà un profilo idoneo ad ottenere la traslazione del pistone dosatore 53 così come voluto. Con il moto relativo tra camma e valvola dosatrice, sarà possibile il movimento dell'ulteriore elemento cedente 61 che essendo solidale al pistone dosatore 53 ne determina a sua volta il movimento.
In accordo con una forma di realizzazione, la valvola dosatrice 1 comprende inoltre un primo pistone di pulitura 54 traslabile lungo una direzione parallela alla direzione di efflusso del prodotto e parallela anche alla direzione di traslazione del pistone dosatore 53 .
Con riferimento alle figure da 7 a 9, in accordo con una forma di realizzazione, il primo pistone di pulitura 54 è sostanzialmente di forma cilindrica e con asse coincidente all'asse dell'ugello dosatore 6.
Infatti, in accordo con una forma di realizzazione, l'ugello dosatore 6 è costituito da una porzione di tubo cavo di forma cilindrica fissato al corpo valvola 11 che si aggetta all'interno del corpo valvola che comprende una camera sifone 9.
In accordo con una forma di realizzazione, tale camera sifone 9 è compresa all'interno del corpo valvola 11 ed è di forma sostanzialmente cilindrica con asse parallelo alla direzione di efflusso del prodotto dall'ugello dosatore 6 ed anche parallelo alla direzione di traslazione del primo e secondo pistone di pulitura 54 e 55.
La valvola dosatrice 1 comprende inoltre un secondo pistone di pulitura 55 traslabile lungo una direzione parallela alla direzione di efflusso del prodotto e parallela anche alla direzione di traslazione del pistone dosatore 53 e del primo pistone di pulitura 54.
In accordo con una forma di realizzazione, tale secondo pistone di pulitura 55 è accolto nella camera sifone 9 del corpo valvola 11 e con questa coopera attraverso prime tenute 14 che evitano trafilamenti verso l'esterno di parte del prodotto lavorato.
Tale secondo pistone di pulitura 55 comprende una sede primo pistone di pulitura 15 che accoglie il primo pistone di pulitura 54 e ne permette la traslazione.
In accordo con una forma di realizzazione, tale sede primo pistone di pulitura 15 è in forma di un foro passante con asse parallelo all'asse del secondo pistone di pulitura 55.
All'interno della sede primo pistone di pulitura 15 sono presenti seconde tenute 16 tra il primo ed il secondo pistone di pulitura 54 e 55, che evitano trafilamenti verso l'esterno di parte del prodotto lavorato .
In particolare, il secondo pistone di pulitura 55 può traslare da una prima posizione di punto morto finale PMF in cui è parzialmente estratto dalla camera sifone 9 (figura 7) fino ad un punto morto iniziale PMI in cui il secondo pistone 55 si trova posizionato al livello determinato dall'estremità dell'ugello dosatore 56 che si aggetta all'interno della camera sifone 9 (figura 8).
In altri termini, il secondo pistone di pulitura 55 trasla fino al livello del ristagno del prodotto all'interno della camera sifone 9 determinata dalla presenza dell'ugello dosatore 6 che in essa si aggetta e determina il vero e proprio sifone.
Vantaggiosamente, la traslazione del secondo pistone di pulitura 55 permette di eliminare tutto il prodotto che durante le fasi di riempimento può rimanere a contatto con le superfici della camera sifone 9. In tal modo è assicurata un'alta precisione di riempimento in quanto tutto il prodotto mandato dal pistone dosatore 53 è convogliato nel contenitore da riempire.
Il primo pistone di pulitura 54 è traslabile da un suo punto morto finale PMF in cui è accolto all'interno della sede primo pistone di pulitura 15 (figura 7) ad un suo punto morto iniziale PMI in cui è posizionato all'estremità dell'ugello dosatore 6 affacciata all'esterno (figura 9) .
In altri termini, il primo pistone di pulitura 54 è complementare alla sezione cava dell'ugello dosatore 6 in modo da poter traslare all'interno di esso lungo la sua intera estensione fino alla sua estremità affacciata all 'esterno .
Vantaggiosamente, il primo pistone di pulitura 54 permette di eliminare tutto il prodotto che durante le fasi di riempimento può rimanere a contatto con le superfici dell'ugello dosatore dopo che il secondo pistone di pulitura 55 è traslato lungo la camera sifone 9. In tal modo è assicurata un'alta precisione di riempimento, in quanto tutto il prodotto mandato dal pistone dosatore 53 è convogliato nel contenitore da riempire .
Il primo e secondo pistone di pulitura 54 e 55 possono essere traslati tramite comuni mezzi di azionamento, ad esempio mezzi pneumatici, idraulici, elettrici, che non verranno qui descritti in dettaglio in quanto di tipi di per sé noti.
Come visibile in figura 7, sia il primo pistone di pulitura 54 che il secondo 55 comprendono uno stelo a cui è collegato un primo ed un secondo elemento cedente 62, 63 che permettono di movimentare il primo ed il secondo pistone di pulitura 54,55 a cui sono solidali, tramite il movimento relativo tra la valvola dosatrice e le due camme (non mostrate nelle figure). In particolare le camme presenteranno profili idonei ad ottenere la traslazione del primo e del secondo pistone di pulitura 54,55 così come voluto. Con il moto relativo tra le camme e la valvola dosatrice, sarà possibile il movimento del primo e del secondo elemento cedente 62,63 che, essendo solidali al primo e secondo pistone di pulitura 54,55, ne determinano a sua volta il movimento.
Con riferimento alla figura 5, in accordo con un esempio di realizzazione, il corpo valvola 11 comprende la sede pistone otturatore 10 già introdotta che si apre all'esterno e permette di collegare una tramoggia che contiene il prodotto da dosare alla valvola dosatrice 1.
Il corpo valvola 11 comprende inoltre un condotto dosatore 17 disposto in modo da collegare la sede pistone otturatore 10 alla camera dosatrice 7.
In accordo con una forma di realizzazione, tale condotto dosatore 17 è nella forma di un foro cilindrico disposto perpendicolarmente all'asse della sede pistone otturatore 10, in modo da collegare tale sede alla camera dosatrice 7.
Tale condotto dosatore 17,, a seconda della posizione assunta dal pistone otturatore 52, può essere in condizione chiusa o aperta: chiusa quando il passaggio del prodotto da dosare in tale condotto è impedito, aperta quando è possibile tale flusso di prodotto.
II corpo valvola 1 comprende un condotto di mandata 18 disposto in modo da collegare la camera dosatrice 7 con la camera sifone 9.
Infatti, quando il pistone dosatore 53 si muove dal suo PMF al suo PMI, spinge il prodotto precedentemente aspirato nella camera dosatrice 7 verso la camera sifone 9 in modo da poter far fuoriuscire il prodotto dall'ugello dosatore 6.
In accordo con un'ulteriore forma di realizzazione, non mostrata nelle figure, il secondo pistone di pulitura è fisso rispetto al corpo valvola ed accolto da una sede mobile collegata al corpo valvola.
In particolare, tale sede mobile può traslare in modo da andare ad impegnare la camera sifone compresa tra il cielo della camera sifone ed il secondo pistone di pulitura. Tale moto traslatorio permettere il totale svuotamento della camera sifone da ogni possibile presenza di prodotto da dosare in essa contenuto o rimasto sulle sue pareti.
In questa forma di realizzazione, è stata quindi introdotta una inversione cinematica che permette la pulizia della camera sifone in modo sostanzialmente equivalente alla precedente soluzione, in quanto ora il secondo pistone di pulitura è fermo rispetto al corpo valvola ed è la sede che lo accoglie a traslare in modo da ottenere lo svuotamento della camera sifone.
Verrà ora brevemente descritto un esempio di funzionamento secondo l'invenzione. Il prodotto da dosare è inserito all'interno di una tramoggia 12. Il pistone otturatore 52 viene posizionato in modo da permettere il passaggio del prodotto dalla tramoggia alla camera dosatrice 7 attraverso il condotto dosatore 17.
Nella fase di aspirazione del prodotto all'interno della camera dosatrice 7, il pistone dosatore 53 si trova al suo punto morto iniziale PMI, il primo pistone di pulitura 54 si trova al suo punto morto iniziale PMI esteso all'interno dell'ugello dosatore 6. In tal modo mentre il pistone dosatore 53 si muove dal suo punto morto iniziale PMI al suo punto morto finale PMF per aspirare il prodotto nella camera dosatrice 7, il primo pistone di pulitura 54 impedisce che venga aspirata dell'aria dall'esterno attraverso l'ugello dosatore 6.
Quando il pistone dosatore 53 ha raggiunto il suo punto morto finale PMF, riempiendo in tal modo la camera dosatrice 7 del volume di prodotto predeterminato, il pistone otturatore 52 chiude il condotto tra la tramoggia 12 e la camera dosatrice 7.
Nella fase successiva, il primo pistone di pulitura 54 si muove verso il suo punto morto finale PMF liberando l'ugello dosatore 6 in modo che il prodotto possa fluire verso l'esterno. A questo punto, il pistone dosatore 53 può iniziare a muoversi dal suo punto morto finale PMF a quello iniziale PMI determinando la mandata del prodotto che, una volta attraversato il condotto che mette in comunicazione la camera dosatrice 7 alla camera sifone 9, può uscire dall'ugello dosatore 6.
Vantaggiosamente, il movimento del pistone dosatore 53 può avvenire in concomitanza del movimento del primo pistone di pulitura 54 in modo da ridurre i tempi del ciclo di riempimento senza diminuire l'efficienza e la costanza della dosatura.
Una volta completato il movimento del pistone dosatore 53 fino al suo punto morto iniziale PMI in modo tale da mandare tutto il prodotto contenuto all'interno della camera dosatrice 7, è possibile iniziare la fase di pulitura della camera sifone 9 e dell'ugello dosatore 6 per ottenere in tal modo un'ottima costanza e precisione della dosatura di prodotto.
Terminata la mandata del prodotto, il secondo pistone di pulitura 55 si muove dal suo punto morto iniziale PMI al suo punto morto finale PMF ed in tal modo obbliga tutto il prodotto che è rimasto all'interno della camera sifone 9 o a contatto con le sue superfici a fuoriuscire attraverso l'ugello dosatore 6.
Infatti, il secondo pistone di pulitura 55 trasla dal suo punto morto finale PMF fino al livello superiore del prodotto che ristagna nel sifone 8 determinato dall'estremità dell'ugello dosatore che si aggetta all'interno della camera sifone 9. In altri termini il secondo pistone di pulitura 55 si muove fino ad andare in battuta contro l'estremità dell'ugello dosatore 6.
Nella successiva fase, il primo pistone di pulitura 54 si muove dal suo punto morto finale PMF al suo punto morto iniziale PMI, muovendosi all'interno di tutta l'estensione dell'ugello dosatore 6 in modo da espellere dall'ugello 6 il prodotto che è rimasto a contatto con le superfici dell'ugello dosatore 6.
Vantaggiosamente, il movimento del primo e secondo pistone di pulitura 54, 55 possono essere sostanzialmente tra di loro contemporanei in modo da ridurre il tempo del ciclo di riempimento senza diminuire l'efficienza e la costanza della dosatura.
A questo punto, il singolo ciclo di riempimento è concluso e lo stesso può essere reiterato più volte seguendo le stesse fasi sopra descritte.
In accordo con una seconda forma generale, l'invenzione verrà descritta con riferimento alle figure da 10 a 13, in cui gli elementi con le medesime caratteristiche verranno indicati con gli stessi riferimenti numerici come già utilizzati nella descrizione sopra riportata, in particolare saranno descritte in dettaglio le sole differenze rispetto alle forme di realizzazione sopra introdotte.
La valvola dosatrice 101 comprende un pistone otturatore-pulitore 20 traslabile in direzione parallela alla direzione di efflusso del prodotto che svolge le funzioni dei precedentemente descritti pistone otturatore 52 e primo pistone di pulitura 54.
Tale pistone otturatore-pulitore 20 è sostanzialmente di forma cilindrica e comprende una luce di passaggio 21 disposta trasversalmente al suo asse che permette, quando allineate con il condotto che collega la tramoggia alla camera dosatrice 7, il passaggio del prodotto .
In accordo con una forma di realizzazione, tale luce di passaggio 21 è un foro passante con asse perpendicolare all'asse del pistone 20.
Come visibile in figura 10, il pistone otturatorepulitore 20 comprende uno stelo a cui è collegato un aggiuntivo elemento cedente 64 che permette di movimentare il pistone otturatore-pulitore 20, a cui è solidale, tramite il movimento di una camma (non mostrata nelle figure) . In particolare la camma presenterà un profilo idoneo ad ottenere la traslazione del pistone otturatore-pulitore 20 così come voluto. Con il moto relativo tra camma e valvola dosatrice, sarà possibile il movimento dell'aggiuntivo elemento cedente 64 che essendo solidale al pistone otturatore-pulitore 20 ne determina a sua volta il movimento.
La valvola dosatrice 101 comprende un pistone otturatore-pulitore 20 traslabile in direzione parallela alla direzione di efflusso del prodotto, in modo da passare da una condizione in cui il prodotto contenuto in una tramoggia può scorrere in un condotto verso gli altri organi della valvola dosatrice 201, ad una condizione in cui il passaggio è bloccato dal pistone otturatore 2 ed inoltre permette al contempo di evitare che parte del prodotto rimanga all'interno di tale ugello dosatore 6 o a contatto con le sue superfici.
La valvola dosatrice 101 comprende un secondo pistone di pulitura 105 traslabile in direzione parallela alla direzione di efflusso del prodotto e accolto nella camera sifone 9.
Con riferimento alle figure da 11 a 13, tale secondo pistone di pulitura 105 comprende un foro passante ugello 22 con asse parallela alla direzione di efflusso del prodotto e coincidente con l'asse del pistone otturatore-pulitore 20.
In tale forma di realizzazione, il secondo pistone di pulitura 105 funziona anche da ugello dosatore determinando il livello di ristagno del prodotto nel sifone e permettendo la fuoriuscita del prodotto tramite il foro passante ugello 22.
Come visibile in figura 10, il secondo pistone di pulitura 105 è mosso tramite un ulteriore elemento cedente 65 che è posto in movimento da un profilo di una camma non mostrata nelle figure. Tale elemento cedente 65 è solidale ad un elemento di rotazione 66 che risulta essere incernierato al corpo valvola della valvola dosatrice in modo da ruotare attorno ad un asse.
In particolare, una estremità di tale elemento di rotazione 66 è solidale all'ulteriore elemento cedente 65, mentre l'estremità opposta è collegata a steli del secondo pistone di pulitura 105 in modo da farlo traslare come descritto precedentemente da il suo PMI al suo PMF. Tra tali estremità l'elemento di rotazione 66 è incernierato al corpo valvola in modo da poter ruotare attorno a tale vincolo.
È quindi possibile, tramite l'azionamento a camma, far ruotare l'elemento di rotazione 65 in modo da far traslare il secondo pistone di pulitura 105 dal suo PMI al suo PMF.
Il pistone otturatore-pulitore 20 comprende due posizioni di funzionamento: una prima posizione di punto morto finale PMF (figura 11) in cui il pistone blocca il passaggio del condotto che collega la tramoggia alla camera dosatrice 7, in quanto la luce di passaggio 21 non è allineata al condotto, ed una seconda posizione di punto morto iniziale PMI (figura 13) in cui il pistone si estende in modo da far coincidere la luce di passaggio 21 con il condotto ed inoltre in tale occasione il pistone si posiziona all'interno del secondo pistone di pulitura 105 in modo da poter effettuare le operazioni già descritte riferite al primo pistone di pulitura 54 nel caso dell'ugello dosatore 6.
Infatti, il pistone otturatore-pulitore 20 presenta l'asse coincidente con l'asse del foro passante ugello 22 in modo che nel suo movimento di estensione verso il PMI possa muoversi all'interno del foro in modo da eliminare il prodotto che può essere rimasto a contatto con le superfici del foro 22.
Il secondo pistone di pulitura 105 presenta due posizioni di funzionamento: una prima posizione di PMI (figura il), in cui il pistone 105 è parzialmente estratto dalla camera sifone 9, ed una seconda posizione di PMF (figura 12 e 13) , in cui il pistone 105 è completamente all'interno della camera sifone 9, in modo da obbligare alla fuoriuscita tutto il prodotto che è rimasto a contatto con le superfici della camera sifone 9 durante il riempimento.
Durante la fuoriuscita del prodotto attraverso il foro passante ugello 22, il secondo pistone di pulitura 105 di trova parzialmente estratto dalla camera sifone 9 in direzione parallela alla direzione di efflusso del prodotto, in modo tale che il prodotto in mandata tramite il pistone dosatore 53 possa attraversare il sifone 8, riempire la camera sifone 9 e fuoriuscire attraverso il foro passante ugello per effettuare il riempimento .
Verrà ora brevemente descritto un esempio di funzionamento secondo l'invenzione, relativamente alla seconda forma generale di realizzazione con riferimento alle figure da 10 a 13.
Il prodotto da dosare è inserito all'interno di una tramoggia 12. Il pistone otturatore-pulitore 20 viene posizionato in modo che la luce di passaggio 21 è allineata con il condotto che collega la tramoggia alla camera dosatrice 7 in modo da permettere il passaggio del prodotto ed inoltre in tale occasione il pistone otturatore-pulitore si posiziona all'interno del secondo pistone di pulitura 105 in modo da chiudere il foro passante ugello 22 (come visibile in figura 13).
Nella fase di aspirazione del prodotto all'interno della camera dosatrice 7, il pistone dosatore 53 si trova al suo PMI e il pistone otturatore-pulitore 20 blocca il foro passante ugello 22 del secondo pistone di pulitura 105. In tal modo mentre il pistone dosatore 53 si muove dal suo PMI al PMF per aspirare il prodotto nella camera dosatrice 7, il pistone otturatore-pulitore 20 impedisce che venga aspirata dell'aria dall'esterno attraverso il foro passante ugello 22.
Quando il pistone dosatore 53 ha raggiunto il suo PMF (si veda figura 13) riempiendo in tal modo la camera dosatrice 7 del volume di prodotto predeterminato, il pistone otturatore-pulitore 20 si muove verso il suo PMF liberando il foro passante ugello 22, in modo che il prodotto possa fluire verso l'esterno, ed in questa posizione inoltre il pistone otturatore-pulitore 20 chiude il condotto tra la tramoggia 12 e la camera dosatrice 7.
A questo punto il pistone dosatore 53 può iniziare a muoversi dal PMF al PMI determinando la mandata del prodotto, che una volta attraversato il condotto che mette in comunicazione la camera dosatrice 7 alla camera sifone 9 può uscire dal foro passante ugello 22 (si veda figura 11).
Terminata la mandata del prodotto, il secondo pistone di pulitura 105 si muove dal suo PMF al PMI ed in tal modo obbliga tutto il prodotto che è rimasto all'interno della camera sifone 9 o a contatto con le sue superfici a fuoriuscire attraverso il foro passante ugello 22.
Infatti, il secondo pistone di pulitura 105 trasla dal suo PMI fino in battuta con il cielo della camera sifone 9, eliminando di fatto il volume della camera sifone 9 in cui può rimanere parte del prodotto da dosare.
Nella successiva fase, il pistone otturatorepulitore 20 si muove dal suo PMF al PMI muovendosi all'interno di tutta l'estensione del foro passante ugello 22 in modo da espellere il prodotto che è rimasto a contatto con le superfici del foro passante ugello 22.
Vantaggiosamente, il movimento del pistone dosatore 53 prossimo al PMI e del secondo pistone di pulitura 105 possono essere sostanzialmente tra di loro contemporanei in modo da ridurre il tempo del ciclo di riempimento senza diminuire l'efficienza e la costanza della dosatura.
A questo punto, il singolo ciclo di riempimento è concluso e lo stesso può essere reiterato più volte seguendo le stesse fasi sopra descritte.
In accordo con una terza forma generale l'invenzione verà descritta con riferimento alle figure da 14 a 16, in cui gli elementi con le medesime caratteristiche verranno indicati con gli stessi riferimenti numerici come già utilizzati nella descrizione sopra riportata, in particolare saranno descritte in dettaglio le sole differenze rispetto alle forme di realizzazione sopra introdotte.
La valvola dosatrice 201 comprende un secondo pistone pulitore 205 traslabile disposto lungo una direzione perpendicolare alla direzione di efflusso del prodotto.
Anche in questa forma di realizzazione, tale secondo pistone di pulitura 205 permette di eliminare il prodotto che rimane nella camera sifone 9 o a contatto con le sue superfici in modo da garantire una corretta e costante dosatura.
In particolare, il condotto che collega la camera dosatrice 7 alla camera sifone 9 determina il sifone 8 in cui, durante i cicli di dosaggio, parte del prodotto ristagna in modo da evitare lo svuotamento dei condotti tra un ciclo ed il successivo.
In particolare, secondo una forma di realizzazione, come visibile in figura 16, tale secondo pistone di pulitura 205 è azionato tramite un elemento di trasmissione del moto 67 solidale ad un cedente di trasmissione 68. Tale cedente di trasmissione 68 risulta movimentato dalla traslazione di una camma (non mostrata nelle figure) opportunamente sagomata in modo da determinare la traslazione voluta del secondo pistone di pulitura 205.
Nei dettagli, la camma permetterà la messa in rotazione dell'elemento di trasmissione 67 che risulta vincolato e libero alla rotazione al corpo valvola e collegato ad una sua estremità al secondo pistone di pulitura 205, in modo tale che ad una rotazione dell'elemento di trasmissione 67 corrisponda un moto traslatorio del secondo pistone di pulitura 205.
La valvola dosatrice 201 comprende una sede d'efflusso 206 che permette al prodotto di fluire dal corpo valvola 11 all'esterno in modo da determinare il riempimento di un contenitore con il prodotto dosato.
In accordo con un esempio di realizzazione, tale sede d'efflusso 206 è sostanzialmente un foro passante nel corpo valvola 11 con asse parallelo alla direzione di efflusso del prodotto.
In particolare, tale sede d'efflusso 206 è collegata alla camera sifone 9 in modo che il prodotto in mandata possa fluire all'esterno.
In tale sede d'efflusso 206 è traslabile il primo pistone di pulitura 54 in modo da eliminare il prodotto rimasto in tale sede 206 o a contatto con le sue superiici.
In accordo con una forma di realizzazione, il primo pistone di pulitura 54 è di forma cilindrica con asse coincidente con la sede d'efflusso 206. In aggiunta, tale primo pistone di pulitura 54 comprende una sezione cilindrica sostanzialmente complementare alla sezione della sede d'efflusso 206 in modo che tale sede sia correttamente spazzata durante la traslazione del pistone 54 in modo da eliminare tutto il prodotto in essa contenuto.
Verrà ora brevemente descritto un esempio di funzionamento secondo l'invenzione relativamente alla terza forma generale di realizzazione con riferimento alle figure da 14 a 16.
Il prodotto da dosare è inserito all'interno di una tramoggia 12. Il pistone otturatore 52 viene posizionato in modo da permettere il passaggio del prodotto dalla tramoggia alla camera dosatrice 7 attraverso il condotto dosatore 17.
Nella fase di aspirazione del prodotto all'interno della camera dosatrice 7, il pistone dosatore 53 si trova al suo PMI e il primo pistone di pulitura 54 si trova al suo PMI esteso all'interno della sede d'efflusso 206. In tal modo, mentre il pistone dosatore 53 si muove dal suo PMI al PMF per aspirare il prodotto nella camera dosatrice 7, il primo pistone di pulitura 54 impedisce che venga aspirata dell'aria dall'esterno attraverso la sede d'efflusso 206.
Quando il pistone dosatore 53 ha raggiunto il suo PMF, riempiendo in tal modo la camera dosatrice 7 del volume di prodotto predeterminato, il pistone otturatore 52 chiude il condotto tra la tramoggia 12 e la camera dosatrice 7.
Nella fase successiva, il primo pistone di pulitura 54 si muove verso il suo PMF liberando la sede d'efflusso 206 in modo che il prodotto possa fluire verso l'esterno. A questo punto, il pistone dosatore 53 può iniziare a muoversi dal PMF al PMI determinando la mandata del prodotto che una volta attraversato il condotto che mette in comunicazione la camera dosatrice 7 alla camera sifone 9 può uscire dalla sede d'efflusso 206.
Vantaggiosamente, il movimento del pistone dosatore 53 può avvenire in concomitanza del movimento del primo pistone di pulitura 54, in modo da ridurre i tempi del ciclo di riempimento senza diminuire l'efficienza e la costanza della dosatura.
Una volta completato il movimento del pistone dosatore 53 fino al suo PMI in modo tale da mandare tutto il prodotto contenuto all'interno della camera dosatrice 7, è possibile iniziare la fase di pulitura della camera sifone 9 e dell'ugello dosatore 6 per ottenere in tal modo un'ottima costanza e precisione della dosatura del prodotto.
Terminata la mandata del prodotto, il secondo pistone di pulitura 205 si muove dal suo PMI al PMF ed in tal modo obbliga tutto il prodotto che è rimasto all'interno della camera sifone 9 o a contatto con le sue superfici ad entrare nella sede d'efflusso 206.
Infatti, il secondo pistone di pulitura 205 trasla lungo l'estensione della camera sifone 9 fino a dove quest'ultima si apre sulla sede d'efflusso 206. In tal modo il prodotto contenuto nella camera sifone 9 è spinto nella sede d'efflusso 206.
Nella successiva fase, il primo pistone di pulitura 54 si muove dal suo PMF al PMI muovendosi all'interno di tutta l'estensione della sede d'efflusso 206 in modo da espellere da quest'ultima il prodotto che è rimasto in tale sede o a contatto con le superfici della sede d'efflusso 206.
Vantaggiosamente, il movimento del primo e secondo pistone di pulitura 54, 205 possono essere sostanzialmente tra di loro contemporanei in modo da ridurre il tempo del ciclo di riempimento senza diminuire l'efficienza e la costanza della dosatura.
A questo punto, il singolo ciclo di riempimento è concluso e lo stesso può essere reiterato più volte seguendo le stesse fasi sopra descritte.
Alle forme di realizzazione del dispositivo sopra descritte, un tecnico del ramo, per soddisfare esigenze contingenti, potrà apportare modifiche, adattamenti e sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti, senza uscire dall'ambito delle seguenti rivendicazioni. Ognuna delle caratteristiche descritte come appartenente ad una possibile forma di realizzazione può essere realizzata indipendentemente dalle altre forme di realizzazione descritte.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Valvola dosatrice (1,101,201) volumetrica per macchine riempitrici di prodotti liquidi, semiliquidi, densi con o senza pezzi comprendente: - mezzi dosatori (3) in grado di aspirare un prodotto contenuto in una tramoggia fino ad un livello predeterminato che corrisponde ad un voluto volume di prodotto da dosare; - una camera dosatrice (7) che contiene il prodotto aspirato dai mezzi dosatori (3) prima di essere mandato per il riempimento; - un sifone (8) compreso a valle della camera dosatrice (7) in cui ristagna il prodotto tra un ciclo di riempimento ed il successivo; - una camera sifone (9) in cui il prodotto accede a valle del sifone (8) quando inviato dai mezzi dosatori (3) prima di essere scaricato all'esterno; - un ugello dosatore (6) che mette in comunicazione detta camera sifone (9) con l'esterno; - primi mezzi di pulitura (4) mobili all'interno di detto ugello dosatore (6) in modo de evitare che parte del prodotto rimanga all'interno di una luce di scarico del prodotto o a contatto con le sue superfici; caratterizzato dal fatto che detta valvola dosatrice (1,101,201) comprende secondi mezzi di pulitura (5) mobili all'interno di detta camera sifone (9) in modo da evitare che parte del prodotto rimanga all'interno di tale camera sifone (9) o a contatto con le sue superiici.
  2. 2. Valvola dosatrice (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui i secondi mezzi di pulitura (5) comprendono un primo pistone di pulitura (55) traslabile lungo la camera sifone (9) in modo da evitare che parte del prodotto rimanga all'interno di tale camera sifone (9) o a contatto con le sue superfici.
  3. 3. Valvola dosatrice (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui i primi mezzi di pulitura (4) comprendono un primo pistone di pulitura (54) traslabile lungo l'estensione dell'ugello dosatore (6) in modo de evitare che parte del prodotto rimanga all'interno di tale ugello dosatore (6) o a contatto con le sue superfici.
  4. 4. Valvola dosatrice (1,201) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui i mezzi otturatori (2) comprendono un pistone otturatore (52) traslabile in una direzione, in modo da passare da una condizione in cui il prodotto contenuto in una tramoggia può scorrere in un condotto verso gli altri organi della valvola dosatrice (1,201), ad una condizione in cui il passaggio è bloccato dal pistone otturatore (52).
  5. 5. Valvola dosatrice (1,101,201) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente in cui il secondo pistone di pulitura (105) comprende un foro passante ugello (22) con asse parallela alla direzione di efflusso del prodotto.
  6. 6. Valvola dosatrice (101) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui la valvola dosatrice (101) comprende un pistone otturatore-pulitore (20) traslabile in direzione parallela alla direzione di efflusso del prodotto, in modo da passare da una condizione in cui il prodotto contenuto in una tramoggia può scorrere in un condotto verso gli altri organi della valvola dosatrice (201), ad una condizione in cui il passaggio è bloccato dal pistone otturatore (2) ed inoltre permette al contempo di evitare che parte del prodotto rimanga all'interno di tale ugello dosatore (6) o a contatto con le sue superfici.
  7. 7. Valvola dosatrice (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui il secondo pistone di pulitura (55) comprende una sede primo pistone di pulitura (15) in forma di un foro passante con asse parallelo all'asse del secondo pistone di pulitura (55) che permette la traslazione del primo pistone di pulitura (54).
  8. 8. Valvola dosatrice (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui l'ugello dosatore (6) comprende una estremità che si aggetta all'interno della camera sifone (9) determinando il livello di ristagno del prodotto da dosare nel sifone (8).
  9. 9. Valvola dosatrice (101) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui il pistone otturatorepulitore (20) comprende una luce di passaggio (21) disposta trasversalmente al suo asse che permette, quando allineata con il condotto che collega la tramoggia alla camera dosatrice (7), il passaggio del prodotto.
  10. 10. Procedimento di riempimento di contenitori con prodotti liquidi, semiliquidi, densi con o senza pezzi comprendente: - una fase di mettere a disposizione una valvola di riempimento come definita nella rivendicazione 1; - una fase di pulizia di detta camera sifone (9) e di detto ugello dosatore (6), in cui detta fase di pulizia prevede i seguenti passaggi consecutivi: - pulizia di detta camera sifone (9) mediante detti secondi mezzi di pulitura (5); - pulizia di detto ugello dosatore (6) mediante detti primi mezzi di pulitura (4).
  11. 11. Procedimento di riempimento di contenitori secondo la rivendicazione 10, comprendente le fasi di: - traslare i mezzi otturatori (2) in modo da consentire il passaggio del prodotto da una tramoggia alla camera dosatrice; - traslare i primi mezzi di pulitura (4) in modo da chiudere la luce di scarico del prodotto; - aspirare il prodotto nella camera dosatrice (7) tramite il movimento del pistone dosatore (53); - traslare i mezzi otturatori (2) in modo da impedire il passaggio del prodotto da una tramoggia alla camera dosatrice; - traslare i primi mezzi di pulitura (4) in modo da permettere la fuoriuscita del prodotto dall'ugello dosatore (6); - mandare il prodotto tramite il movimento del pistone dosatore (53) verso l'ugello dosatore (6) in modo che può fluire verso l'esterno.
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