ITMI20100845A1 - Carrello a trazione manuale - Google Patents

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ITMI20100845A1
ITMI20100845A1 IT000845A ITMI20100845A ITMI20100845A1 IT MI20100845 A1 ITMI20100845 A1 IT MI20100845A1 IT 000845 A IT000845 A IT 000845A IT MI20100845 A ITMI20100845 A IT MI20100845A IT MI20100845 A1 ITMI20100845 A1 IT MI20100845A1
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IT
Italy
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trolley
handle
transverse
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lever
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IT000845A
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Inventor
Giuseppe Carelli
Original Assignee
Giuseppe Carelli
Sissa Teresa Giovanna
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62BHAND-PROPELLED VEHICLES, e.g. HAND CARTS OR PERAMBULATORS; SLEDGES
    • B62B5/00Accessories or details specially adapted for hand carts
    • B62B5/02Accessories or details specially adapted for hand carts providing for travelling up or down a flight of stairs
    • B62B5/023Accessories or details specially adapted for hand carts providing for travelling up or down a flight of stairs using an upwards pushing device

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Combustion & Propulsion (AREA)
  • Transportation (AREA)
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  • Braking Arrangements (AREA)
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Description

Domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“CARRELLO A TRAZIONE MANUALE"
DESCRIZIONE CAMPO DELL'INVENZIONE
La presente invenzione rientra neH’ambito della produzione di carrelli a trazione manuale. In particolare l’invenzione è relativa ad un carrello a trazione manuale che consente un facile superamento di dislivelli o dei gradini di una scala. Il carrello secondo l’invenzione è inoltre in grado di assumere una prima configurazione caratteristica del normale utilizzo e almeno una seconda configurazione di minimo ingombro che ne facilita l’inscatolamento o più in generale la sistemazione o il trasporto nei periodi in cui non viene utilizzato.
STATO DELLA TECNICA
Come noto sono presenti in commercio diversi carrelli a trazione manuale che vengono utilizzati sia in ambito domestico che in quello industriale per il trasporto di pesi relativamente contenuti. Fra le diverse tipologie esistenti, si individuano quelli progettati per agevolare il superamento di un dislivello quale può essere, ad esempio, quello definito dal gradino di una scala.
I carrelli di questa tipologia comprendono normalmente un telaio principale provvisto di una coppia di ruote di movimentazione e di un piano di carico o pianale associato alla parte inferiore del telaio in modo da occupare una posizione vicinale al terreno. Nella maggior parte dei casi tali carrelli comprendono un equipaggio in grado di muoversi rispetto al telaio principale per raggiungere una posizione operativa in seguito alla quale il telaio principale viene sollevato rispetto al suolo. Sfruttando la posizione sollevata del telaio, un operatore può portare vantaggiosamente le ruote sul piano superiore di un dislivello superando di fatto lo stesso.
Alcuni carrelli di questa tipologia prevedono di dotare il telaio principale con un equipaggio mobile comprendente uno o più pistoni pneumatici, comandati da una valvola che viene azionata da un operatore. E’ evidente che tali carrelli, richiedendo un sistema di potenza pneumatica, risultando particolarmente complessi, poco versatili e poco funzionali.
Un ulteriore esempio di carrelli è descritto nella domanda di brevetto US 3893679. In particolare secondo questa soluzione l’equipaggio mobile scorre internamente al telaio principale del carrello ed è agganciato allo stesso mediante una fune di sollevamento, opportunamente vincolata ed azionata da un argano manuale. Un operatore azionando l’argano manuale solleva il telaio principale (dunque pianale e ruote) che rimane sospeso all’equipaggio mobile.
Questa tipologia di carrelli presenta tuttavia numerosi inconvenienti. Infatti, con il carrello carico l’azionamento dell’argano diventa disagevole per l’operatore il quale deve togliere una mano dall’impugnatura de carrello per agire con la mano stessa sull’argano. Durante l’azionamento della leva di sollevamento il carico potrebbe però sbilanciarsi e l’operatore perdere l'equilibrio. Ne consegue che carrelli siffatti risultano scarsamente affidabili. Inoltre tali carrelli non sono rispondenti alle leggi in vigore a tutela della salute del lavoratore in campo industriale nonché ai semplici criteri ergonomici ai quali anche carrelli per il trasporto di piccoli pesi sono soggetti.
Un ulteriore esempio di carrelli provvisti di equipaggio mobile è illustrato nella domanda di brevetto WO 2008/068591. In particolare questa domanda descrive due possibili forme di realizzazione del carrello nella prima delle quali l’equipaggio mobile è formato da un elemento asti-forme di appoggio scorrevole fra una posizione ritratta a scomparsa ad una posizione in cui è aggettante da un traverso inferiore che sostiene le ruote. Il carrello comprende una impugnatura ausiliaria per il comando dell’equipaggio mobile la quale è attiva sull’elemento asti-forme attraverso una leva infulcrata superiormente al telaio principale. L’equipaggio mobile comprende un elemento di richiamo elastico per agevolare il ritorno dell’equipaggio mobile verso la posizione ritratta. Per provocare la rotazione della leva ovvero per azionare l’elemento asti-forme un operatore è comunque costretto ad impugnare con una mano l'impugnatura principale del telaio e con l’altra mano l’impugnatura ausiliaria. Questa condizione si dimostra oltremodo svantaggiosa in quanto costringe l’operatore ad un notevole sforzo soprattutto in relazione alla mano che stringe l’impugnatura principale. A questo si deve aggiungere che l’impiego di un piede di appoggio solidale all’elemento asti-forme rende ancora più difficoltosa la manovrabilità del carrello in termini di equilibrio in quanto rende il meccanismo particolarmente rigido e allo stesso tempo instabile.
La domanda WO 2008/068591 descrive anche una seconda forma di realizzazione di un carrello manuale che si differenzia dalla precedente per il fatto che l’equipaggio mobile comprende un leveraggio di sollevamento azionabile tramite un elemento asti-forme come quello sopra descritto. Tale leveraggio comprende una leva di spinta collocata inferiormente al piano di carico e incernierata ad una estremità anteriore (rispetto all’asse delle ruote) del pianale stesso. Sotto l’azione dell’equipaggio mobile tale leveraggio fornisce una spinta sulla pedata di un gradino che provoca il sollevamento del carrello in modo che le ruote di questo ultimo raggiungano la pedata successiva.
Anche questa ultima soluzione si è dimostrata piuttosto svantaggiosa soprattutto per la configurazione ingombrante del sistema di leveraggio che può di fatto essere impiegato in modo relativamente efficace solamente in combinazione a piani di carico la cui lunghezza è contenuta in un intervallo prestabilito. Al di fuori di questo intervallo il sistema di forze imposte dal meccanismo risulta troppo sconveniente per l’operatore anche con carichi di modesta entità. Si osserva inoltre che il leveraggio in discussione determina un notevole e inevitabile ingombro. A tal proposito si osserva che la possibilità di ridurre l’ingombro del carrello nel periodo di non utilizzo è un’esigenza alquanto sentita per facilitare le operazioni di inscatolamento del carrello o più in generale di gestione del carrello (ad esempio in termini di trasporto o collocazione) soprattutto nei periodi di non utilizzo.
In base a queste considerazioni emerge chiaramente la necessità di disporre di un carrello a trazione manuale che consenta all’operatore di superare questi inconvenienti. Pertanto compito precipuo della presente invenzione è quello di fornire un carrello a trazione manuale che consenta di superare dislivelli e/o gradini in condizioni di sicurezza, senza eccessivi sforzi e con corrette condizioni di equilibrio.
Nell’ambito di questo compito uno scopo della presente invenzione è quello di fornire un carrello a trazione manuale il cui ingombro possa essere contenuto soprattutto nei periodi in cui lo stesso non viene utilizzato.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire un carrello che possa essere funzionalmente versatile ovvero tale per cui la sua configurazione possa variare in funzione delle esigenze determinate dal carico da trasportare.
Non ultimo scopo della presente invenzione è quello di fornire un carrello che sia affidabile e di facile realizzazione a costi competitivi.
SOMMARIO DELL'INVENZIONE
La presente invenzione è relativa ad un carrello a trazione manuale comprendente un telaio principale provvisto di un primo e di un secondo montante collegati superiormente da una prima porzione trasversale che configura una prima impugnatura. Tali montanti sono collegati inferiormente attraverso una seconda porzione trasversale e sostengono ciascuno una ruota di movimentazione. Il carrello è provvisto di un piano di carico che si sviluppa in posizione opposta alle ruote di movimentazione rispetto alla seconda porzione trasversale. Il carrello comprende altresì un equipaggio di sollevamento movibile rispetto al telaio principale fra una prima posizione e una seconda posizione operativa caratteristiche rispettivamente di una posizione al suolo e di una posizione sollevata del carrello. L’equipaggio mobile comprende una seconda impugnatura che si sviluppa parallelamente alla prima impugnatura in una posizione tale per cui entrambe le impugnature sono afferrabili simultaneamente da un operatore anche quando Tequipaggio mobile si trova nella prima posizione operativa (posizione al suolo). Mezzi elastici di richiamo sono predisposti per riportare l’equipaggio mobile dalla seconda alla prima posizione operativa. L’equipaggio mobile comprende un elemento superiore di trazione e una leva di sollevamento collegata all’elemento di trazione in modo tale che ad una traslazione di questo ultimo corrisponda una rotazione di detta leva di sollevamento. Tale leva è inoltre incernierata ad una porzione trasversale di sostegno del telaio principale che collega inferiormente i due montanti, ad esempio la seconda porzione sopra indicata, e comprende inoltre una porzione di appoggio che si sviluppa fra dette ruote di movimentazione in posizione opposta al piano di carico rispetto alla porzione trasversale di sostegno.
Il carrello secondo l’invenzione risulta funzionalmente affidabile e non richiede particolari sforzi di equilibrio all’operatore. Questo è reso possibile dalla possibilità di afferrare stabilmente e simultaneamente entrambe le impugnature durante la fase di sollevamento. Inoltre l’equipaggio mobile predisposto presenta una configurazione particolarmente semplice di facile realizzazione, ma allo stesso tempo efficace e affidabile.
ELENCO DELLE FIGURE
Ulteriori vantaggi risulteranno maggiormente nel corso della descrizione di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva di un carrello a trazione manuale secondo la presente invenzione, illustrata a titolo esemplificativo e non limitativo negli uniti disegni in cui:
- la figura 1 è una vista prospettica da un primo punto di osservazione di un carrello a trazione manuale secondo la presente invenzione in una prima configurazione operativa;
- la figura 2 è una vista prospettica del carrello di figura 1 privato del pianale di carico;
- la figura 3 è una vista prospettica del carrello manuale di figura 1 in una configurazione di non utilizzo;
- la figura 4 è una ulteriore vista del carrello di figura 3 privato del pianale di carico; - le figure 5 e 6 sono rispettivamente una vista esplosa e una vista parziale del carrello a trazione manuale di figura 1;
- la figura 7 è una vista del carrello in figura 1 da un secondo punto di osservazione e in una seconda configurazione operativa;
- la figura 8 è una vista in spaccato, da un punto di osservazione differente, del carrello manuale di figura 7;
- le figure da 9 a 11 sono viste laterali del carrello manuale di figura 1 relative a fasi di impiego dello stesso durante il superamento di un ostacolo a gradino;
- la figura 12 è una vista relativa ad una seconda forma di realizzazione di un carrello manuale secondo la presente invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE
Con riferimento alle citate figure il carrello a trazione manuale 1, di seguito indicato semplicemente come carrello 1, comprende un telaio principale a struttura sostanzialmente simmetrica rispetto a una piano di riferimento verticale V. Il telaio principale è formato da un primo montante 11 e da un secondo montante 12 collegati superiormente e inferiormente rispettivamente da una prima porzione trasversale 13 e da una seconda porzione trasversale 14 di collegamento. La prima porzione trasversale 13 definisce una impugnatura principale 6 atta ad essere impugnata da un operatore durante il normale impiego del carrello 1. Con l’espressione “trasversale” si vuole intendere che le porzioni di collegamento 13,14 si sviluppano almeno in parte secondo un piano sostanzialmente ortogonale al piano di simmetria verticale V.
Il carrello 1 comprende altresì una coppia di ruote di movimentazione 20 ciascuna imperniata su una porzione inferiore 11A.12A di uno dei due montanti 11,12 in modo da risultare simmetriche rispetto al piano di simmetria verticale V. In particolare le ruote di movimentazione 20 sono disposte in modo da ruotare intorno ad un asse sostanzialmente ortogonale al piano di simmetria verticale V. Il carrello 1 è provvisto di un piano di carico P che si sviluppa in posizione opposta alle ruote di movimentazione 20 rispetto alla seconda porzione trasversale 14 che collega i due montanti 11 ,12. La posizione del piano di carico P sarà considerata come anteriore rispetto alla seconda posizione trasversale 14, mentre la posizione delle ruote di movimentazione 20 sarà invece considerata come posizione posteriore. A tal proposito si osserva che per arrivare a tale condizioni le due porzioni inferiori 11A.12A dei montanti 11,12 che sostengono le ruote 20 si sviluppano in direzione posteriore ovvero opposta alla direzione di sviluppo del piano P sempre rispetto alla seconda porzione trasversale di collegamento 14. Il carrello 1 secondo l'invenzione comprende inoltre un equipaggio mobile di sollevamento movibile rispetto al telaio principale fra almeno una prima e una seconda posizione operativa rispettivamente caratteristiche di una posizione al suolo e di una posizione sollevata del carrello 1. Più precisamente quando l’equipaggio mobile assume la prima posizione operativa, le ruote di movimentazione 20 appoggiano sul terreno o comunque su un piano di appoggio T (indicato nelle figure da 9 a 11). Il passaggio dalla prima alla seconda posizione operativa dell’equipaggio mobile determina invece un sollevamento delle ruote di movimentazione 20 rispetto allo stesso piano di appoggio T.
Il carrello 1 comprende una seconda impugnatura 6B per azionare l’equipaggio mobile ovvero per determinarne il passaggio dalla prima alla seconda posizione operativa. In particolare la seconda impugnatura 6B è collocata rispetto alla prima impugnatura 6 in modo tale che entrambe le impugnature 6.6B possano essere afferrate simultaneamente da un operatore anche quando l’equipaggio mobile si trova nella prima posizione operativa. Il carrello 1 comprende altresì mezzi elastici di richiamo 17 per riportare l’equipaggio mobile dalla seconda alla prima posizione operativa.
L’equipaggio mobile comprende almeno un elemento di trazione 8 ad una estremità superiore del quale è solidale la seconda impugnatura 6B. Il telaio principale comprende mezzi di guida 7 i quali definiscono una direzione di movimento Y per la seconda impugnatura 6B tale per cui il passaggio dalla prima alla seconda posizione operativa dell’equipaggio mobile è determinato da una traslazione in avvicinamento della seconda impugnatura 6B verso la prima impugnatura 6. Questa condizione consente vantaggiosamente ad un operatore di mantenere anche durante la trazione della seconda impugnatura 6B una presa simultanea su entrambe le impugnature 6,6B. In questo modo l’operatore non rischia di perdere l’equilibrio durante la fase di sollevamento del carrello 1 potendo così concentrare la sua azione unicamente nell'azione di trazione sulla seconda impugnatura 6B.
L’equipaggio mobile comprende inoltre una leva di sollevamento 9 operativamente collegata all’elemento di trazione 8 in modo tale che ad una traslazione di questo ultimo corrisponda una rotazione di detta leva di sollevamento 9. Questa ultima è inoltre incernierata ad una porzione di sostegno trasversale del telaio principale del carrello 1 ed è provvista di una porzione di appoggio 30 che si sviluppa fra le ruote di movimentazione 20 in posizione opposta al piano di carico P. Secondo una forma di realizzazione preferita tale porzione trasversale di sostegno coincide con la seconda porzione trasversale 14 che collega inferiormente i due montanti 11,12 del telaio principale. In una soluzione alternativa la porzione di sostegno potrebbe invece essere indipendente dalla porzione trasversale di collegamento 14.
Le figure 1 e 2 sono viste prospettiche relative ad una prima forma di realizzazione di un carrello 1 secondo la presente invenzione. Nella soluzione illustrata, il telaio presenta una configurazione sostanzialmente rastremata dal basso verso l'alto rispetto al piano T su cui appoggiano le due ruote di movimentazione 20. Infatti i due montati 11,12 si sviluppano dalla parte inferiore a quella superiore secondo direzioni 101 complanari e convergenti verso il piano di simmetria verticale V del telaio stesso. I due montanti 11,12 sono collegati in prossimità di tale piano di simmetria V da una giunzione di collegamento 16 e superiormente a questa dalla prima porzione trasversale 13 che si sviluppa sostanzialmente sullo stesso piano individuato dalle due direzioni complanari 101 lungo le quali si sviluppano i montanti 11,12.
Nella soluzione illustrata la prima porzione trasversale 13 si sviluppa al di sopra della giunzione di collegamento secondo una configurazione sostanzialmente trapezoidale con un tratto rettilineo superiore 13B che configura la prima impugnatura 6 (di seguito indicata anche con l’espressione “impugnatura principale 6”). Con riferimento a figura 2, i due montanti 11 ,12 sono inferiormente collegati dalla seconda porzione trasversale 14 di collegamento la quale è formata da almeno un elemento trasversale rettilineo ad esempio di forma tubolare. A tal proposito anche altri componenti del telaio (ad esempio i montanti 11 ,12, le porzioni trasversali 13,14 e/o le impugnature 6,6B) potrebbero essere vantaggiosamente formati da elementi tubolari.
L’elemento di trazione 8 comprende una porzione superiore 8A provvista di una porzione rettilinea che configura la seconda impugnatura 6B. Questa ultima, come pure la prima impugnatura 6, può essere esternamente rivestita in materiale antiscivolo per aumentare l’effetto di presa. Nella soluzione illustrata i mezzi di richiamo elastico comprendono una molla elicoidale 17 la quale circonda esternamente l’elemento di trazione 8 appoggiando con una estremità inferiore su un anello perimetrale 8B solidale allo stesso elemento di trazione 8. L’estremità superiore della molla resta invece in battuta contro un secondo anello perimetrale 8C solidale al telaio principale (si vedano ad esempio figure 6 e 7).
La leva di sollevamento 9 è formata da un elemento tubolare ripiegato che si sviluppa fra una estremità superiore e la porzione di appoggio 30. L’estremità superiore della leva di sollevamento 9 è incernierata all’estremità inferiore dell’elemento di trazione 8 attraverso una cerniera C1 che definisce un primo asse di rotazione X1 sostanzialmente ortogonale all’asse di simmetria verticale V del carrello 1 (si veda figura 7). La leva di sollevamento 9 è altresì incernierata alla seconda porzione trasversale di collegamento 14 attraverso una seconda cerniera C2 che definisce un secondo asse di rotazione X2 parallelo al primo. La porzione 9B di leva compresa fra la prima C1 e la seconda cerniera C2 è preferibilmente ripiegata verso la parte posteriore del carrello 1 ovvero in direzione opposta rispetto alla direzione in cui si sviluppa il piano di carico P. A tal proposito la figura 9 consente di osservare in dettaglio la configurazione della leva di sollevamento 9 che si sviluppa secondo una configurazione ad “S” rovesciata rispetto ad un piano di riferimento verticale R contenente l’asse della prima cerniera C1.
Si osserva nuovamente che la porzione di appoggio 30 della leva di sollevamento 9 si sviluppa anch’essa in posizione posteriore rispetto al secondo asse X2 della seconda cerniera C2 senza emergere però oltre il profilo delle ruote di movimentazione 20. In altre parole la porzione di appoggio 30 si estende al di sotto della porzione ripiegata 9B fra il secondo asse di rotazione X2 e un ulteriore piano di riferimento verticale R1 posteriormente tangente alle ruote di movimentazione 20 (si veda figura 9). Questa soluzione consente di portare le ruote del carrello 1 a contatto con l’ostacolo da superare (ad esempio il gradino) ovvero consente vantaggiosamente alle ruote di movimentazione 20 di raggiungere una posizione di sollevamento sostanzialmente adiacente allo spigolo del dislivello (gradino). In questo modo l’operatore è in grado di effettuare l’operazione di sollevamento in massima sicurezza.
Secondo una forma di realizzazione preferita dell’invenzione il piano di carico P è collegato al telaio del carrello attraverso mezzi di collegamento girevoli che ne consentono una rotazione fra una posizione abbassata e una posizione sollevata. Attraverso questa soluzione viene in pratica definita una configurazione di minimo ingombro per il carrello 1 che risulta vantaggiosamente utile nei periodi in cui il carrello stesso non viene impiegato. A tal proposito le figure 1 e 3 mostrano il carrello 1 rispettivamente in una configurazione normale di utilizzo e in una configurazione di minimo ingombro. La configurazione illustrata in figura 3 si dimostra particolarmente vantaggiosa, ad esempi, per un eventuale inscatolamento del carrello o più in generale per il trasporto dello stesso.
Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, il piano di carico P è collegato in modo rimovibile al telaio del carrello 1. Questa soluzione consente vantaggiosamente di sostituire un piano P con un altro in funzione della tipologia e dell’ingombro del carico da trasportare. Pertanto piani di carico di estensioni relativamente contenute potranno essere sostituiti con altri di dimensioni maggiori qualora le esigenze lo richiedessero. Si osserva che questa peculiarità rende il carrello 1 particolarmente versatile in quanto permette di variarne la configurazione, in funzione dell’ingombro del carico da trasportare. La possibilità di rimuovere il piano P contribuisce ulteriormente al contenimento dell’ingombro nei periodi il cui il carrello non viene utilizzato.
Nella soluzione illustrata nelle figure da 1 a 6, i mezzi di collegamento girevoli comprendono una coppia di elementi di sostegno 18 incernierati alla prima porzione trasversale di collegamento 14 da parti opposte rispetto al piano di simmetria verticale V del carrello 1. Con riferimento a figura 2, il telaio comprende una terza porzione trasversale 15 che collega i due montanti 11,12 in una posizione sottostante alla seconda porzione di collegamento 14. Tale terza porzione 15 costituisce una porzione di appoggio per i due elementi di sostegno 18 ovvero per il piano di carico P quando lo stesso occupa la relativa posizione abbassata.
Si osserva che i due elementi di sostegno 18, attraverso una rotazione di circa 90 gradi in senso orario, possono vantaggiosamente occupare la posizione illustrata in figura 4 la quale corrisponde ad una posizione sollevata del piano P. Tale posizione corrisponde alla configurazione di minimo ingombro per il carrello 1. Con riferimento in particolare alle figure 3 e 5, si osserva che i due elementi di sostegno 18 sono accoppiabili al piano P di carico attraverso delle guide cilindriche 19 solidali alla superficie inferiore S1 del piano P. Opportuni mezzi di fermo (non illustrati nelle figure) possono essere predisposti per assicurare il collegamento una volta che gli elementi di sostegno 18 sono inseriti nelle rispettive guide 19. Come evidente in figura 5, il piano di carico P può essere rimosso dal telaio principale attraverso un semplice scorrimento fra le guide cilindriche 19 e i corrispondenti elementi di sostegno 18.
Le figure 7 e 8 mostrano equipaggio mobile del carrello 1 nella seconda posizione operativa. Come evidente la seconda impugnatura 6B presenta una posizione adiacente alla prima impugnatura 6 raggiunta in seguito alla traslazione lungo la direzione Y imposta dai mezzi di guida. A tal proposito nella forma di realizzazione in figura 7, tali mezzi di guida sono formati da una guida cilindrica definita all’interno della giunzione di collegamento 16 che collega i due montanti 11,12 del telaio principale appena al di sotto della prima porzione trasversale 13.
Si osserva che per effetto del raggiungimento della seconda posizione operativa la molla elicoidale 17 risulta compressa in modo da consentire un veloce ritorno delle ruote di movimentazione 20 al suolo quando viene meno l’azione dell’operatore sulla seconda impugnatura 6B. Con riferimento a figura 7 si osserva inoltre che la porzione di appoggio 30 della leva di sollevamento 9 presenta una configurazione sostanzialmente rettangolare con i lati maggiori che si sviluppano in direzione delle ruote di movimentazione 20. Si è visto che questa configurazione aumenta l’affidabilità e la stabilità dell’appoggio.
La figura 12 è relativa ad una ulteriore forma di realizzazione del carrello secondo l’invenzione che si differenzia da quella nelle figure da 1 a 8 per una differente configurazione della prima porzione trasversale 13, della seconda impugnatura 6B e dei mezzi di guida preposti tale impugnatura. Più precisamente la prima porzione trasversale 13 presenta una configurazione sostanzialmente rettangolare con un lato superiore 13B rettilineo che configura la prima impugnatura 6. La seconda impugnatura 6B è formata da un ulteriore elemento rettilineo le cui estremità 7,7B sono scorrevolmente accoppiate ai lati minori 13B della prima porzione trasversale 13. Tali lati definiscono dunque la direzione di scorrimento Y definendo in sostanza i mezzi di guida per la seconda impugnatura 6B.
Le figure da 9 a 11 consentono di comprendere il funzionamento del carrello in presenza di un dislivello costituito da un gradino G. Con riferimento a figura 9 il carrello 1 viene trascinato da un operatore attraverso una azione portata sulla prima impugnatura 6 del telaio principale. In questa fase l’equipaggio mobile occupa la prima posizione operativa per mezzo dei mezzi elastici di richiamo 17 i quali mantengono la seconda impugnatura 6B in posizione distanziata dalla prima impugnatura 6 (come ad esempio in figura 1) ovvero mantengono la porzione di appoggio 30 della leva di sollevamento 9 sollevata rispetto al piano T su cui appoggiano le ruote di movimentazione 20.
In prossimità del gradino G, l’operatore aziona l’equipaggio mobile di sollevamento esercitando un’azione di trazione sulla seconda impugnatura 6B e mantenendo al contempo la presa sulla prima impugnatura 6. Tale azione determina una traslazione dell’elemento di trazione 8 e della seconda impugnatura 6B nella direzione Y stabilita dai mezzi di guida 7 che si traduce in una rotazione della leva di sollevamento 9 tale da portare ad un sollevamento del carrello 1 rispetto al piano T come mostrato in figura 9. Le ruote di movimentazione 20 possono quindi essere facilmente portate a contatto con lo spigolo del gradino S e dunque in appoggio sul piano superiore del gradino stesso (si veda figura 11). Una volta raggiunta questa condizione l’operatore può lasciare la seconda impugnatura 6B in modo che i mezzi di richiamo riportino l’equipaggio mobile nella prima posizione operativa in modo da consentire all’operatore e al carrello 1 la marcia sul piano superiore del gradino.
Le soluzioni tecniche adottate per il carrello a trazione manuale consentono di assolvere completamente il compito e gli scopi prefissati. In particolare il carrello è funzionalmente affidabile, di facile realizzazione a costi competitivi.
Il carrello a trazione manuale così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Carrello (1 ) a trazione manuale comprendente: - un telaio principale (10) provvisto di un primo (11) e di un secondo montante (12) collegati superiormente da una prima porzione trasversale (13) che configura una prima impugnatura (6), detti montanti (11 ,12) essendo collegati inferiormente attraverso una seconda porzione trasversale (14); - una coppia di ruote di movimentazione (20) ciascuna delle quali imperniata ad una porzione inferiore (11A.12A) di uno di detti montanti (11,12); - un piano di carico (P) che si sviluppa in posizione opposta a dette ruote di movimentazione (20) rispetto alla seconda porzione trasversale (14); - un equipaggio mobile di sollevamento movibile rispetto a detto telaio principale fra una prima posizione e una seconda posizione operativa caratteristiche rispettivamente di una posizione al suolo e di una posizione sollevata di detto carrello (1), detto equipaggio mobile comprendendo una seconda impugnatura (6B) che si sviluppa parallelamente a detta prima impugnatura (6) in una posizione tale per cui entrambe le impugnature (6,6B) sono afferrabili simultaneamente anche quando l’equipaggio mobile si trova in detta prima posizione operativa, - mezzi elastici di richiamo per riportare detto equipaggio mobile da detta seconda a detta prima posizione operativa, in cui detto equipaggio mobile comprende un elemento superiore di trazione (8) e una leva di sollevamento (9) collegata a detto elemento di trazione (8) in modo tale che ad una traslazione di questo ultimo corrisponda una rotazione di detta leva di sollevamento (9), e in cui detta leva di sollevamento (9) è incernierata ad una porzione trasversale di sostegno del telaio principale che collega inferiormente i due montanti (11,12), detta leva (9) comprendendo una porzione di appoggio (30) che si sviluppa fra dette ruote di movimentazione (20) in posizione opposta a detto piano di carico (P) rispetto a detta porzione trasversale di sostegno.
  2. 2. Carrello (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detta porzione trasversale di sostegno a cui è incernierata detta leva di sollevamento (9) corrisponde a detta seconda porzione trasversale di collegamento (14).
  3. 3. Carrello (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto telaio comprende mezzi di guida i quali definiscono una direzione di movimento (Y) per detta seconda impugnatura (6B) in direzione di detta prima impugnatura (6).
  4. 4. Carrello (1) secondo la rivendicazione 2, in cui l’estremità superiore della leva di sollevamento (9) è incernierata ad una estremità inferiore dell’elemento di trazione (8) attraverso una prima cerniera (C1 ) e in cui detta leva di sollevamento (9) è incernierata a detta seconda porzione trasversale (14) di detto telaio attraverso una seconda cerniera (C2), la porzione di detta leva (9) compresa fra detta prima (C1) e detta seconda cerniera (C2) essendo ripiegata secondo una direzione opposta alla direzione in cui si sviluppa detto piano di carico (P).
  5. 5. Carrello (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui detto piano di carico (P) è collegato in modo rimovibile a detto telaio principale.
  6. 6. Carrello (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui detto piano di carico (P) è collegato a detto telaio principale attraverso mezzi di collegamento atti a consentire la rotazione di detto piano di carico (P) fra una posizione abbassata e una posizione sollevata rispettivamente caratteristiche di una configurazione operativa e di una configurazione di minimo ingombro di detto carrello (1).
  7. 7. Carrello (1) secondo la rivendicazione 6, in cui detti mezzi di collegamento comprendono uno o più elementi di collegamento incernierati a detta seconda porzione traversale di detto telaio e collegabili a corrispondenti elementi di collegamento associati al piano di carico (P). (TDB/as)
IT000845A 2010-05-12 2010-05-12 Carrello a trazione manuale ITMI20100845A1 (it)

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