ITMI20100813A1 - Dispositivo di frenatura a disco per veicoli - Google Patents

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ITMI20100813A1
ITMI20100813A1 IT000813A ITMI20100813A ITMI20100813A1 IT MI20100813 A1 ITMI20100813 A1 IT MI20100813A1 IT 000813 A IT000813 A IT 000813A IT MI20100813 A ITMI20100813 A IT MI20100813A IT MI20100813 A1 ITMI20100813 A1 IT MI20100813A1
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IT
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braking
disc
bush
radial
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Roberto Lavezzi
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Freni Brembo Spa
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Description

“DISPOSITIVO DI FRENATURA A DISCO PER VEICOLIâ€
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di frenatura a disco particolarmente adatto, ma non necessariamente destinato, a motoveicoli.
Più in particolare, la presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di frenatura a disco che comprende una pinza abbinata ad un disco scorrevole assialmente rispetto al suo supporto.
Come à ̈ noto, i dispositivi di frenatura sono organi capaci di rallentare o fermare un veicolo o, in generale una massa in movimento, trasformando in energia termica l’energia cinetica del veicolo, mediante attrito esercitato da pastiglie freno premute da una pinza contro superfici di frenatura di un disco.
Un tipo di dispositivo di frenatura in uso sia negli autoveicoli, sia nei motoveicoli, Ã ̈ quello a disco costituito da un disco freno metallico a cavallo del quale agisce una pinza fissata al fuso a snodo o al porta-mozzo del veicolo e provvista di guarnizione frenanti generalmente note come pastiglie.
Il disco freno comprende una fascia di frenatura, provvista di superfici di frenatura spazzate dalle pastiglie, nonché una campana o mozzo collegato all’asse della ruota. Nel caso di applicazioni per motoveicoli, alla campana à ̈ sostituita una pluralità di borchie previste sulla ruota del veicolo ed adatte a formare superfici di accoppiamento per il disco.
Le pinze opportunamente azionate premono le pastiglie contro la fascia di frenatura, e l’azione frenante à ̈ prodotta dall’attrito tra le pastiglie e la fascia di frenatura del disco freno.
Come à ̈ noto, i dispositivi di frenatura possono essere del tipo comprendente un disco freno fisso rispetto al suo supporto, campana o borchie, e un corpo pinza anch’esso fisso provvisto di pistoni contrapposti che agiscono sulle pastiglie freno spingendole contro le superfici opposte di frenatura del disco.
In alternativa i dispositivi di frenatura possono essere del tipo comprendente pinze fisse munite di mezzi prementi solo su un lato, ed adatti a premere contro pastiglie attestandole contro una prima superficie di frenatura del disco che risulta assialmente flottante rispetto al suo supporto per spostarsi ed attestarsi contro la contrapposta pastiglia fissa rispetto al corpo pinza.
Nel caso pertanto di pinze con pistone contrapposti o pinze flottanti con disco fisso, l’accoppiamento dei dischi alle pastiglie freno à ̈ geometricamente rigido e non consente di realizzare un sufficiente adattamento ed auto allineamento del disco rispetto alle pastiglie.
Nel caso invece di dischi flottanti, l’autoallineamento assiale tra disco freno e pastiglie freno à ̈ consentito dalla possibilità di muovere assialmente il disco rispetto al suo supporto. In questi dispositivi di frenatura pinze fisse e disco flottante, la fascia frenante, ovvero il disco sulle cui facce parallele opposte le pastiglie freno vanno ad esercitare la loro azione di attrito, non à ̈ integrale al mozzo ruota, ma si impegna ad esso in allineamento coassiale per mezzo di un accoppiamento mobile che permette anche una dilatazione radiale, dilatazione che viene ad esercitarsi per effetto del riscaldamento prodotto dal calore generato per attrito. Detto accoppiamento à ̈ ottenuto mediante impegno reciproco di asole radiali, ricavate sul disco flottante e elementi di centratura impegnati sul mozzo con interposizione di mezzi elastici a tazza a deformazione elastica assiale.
Dispositivi di questo tipo sono ad esempio noti dal documento US 4662482, nonché dai documenti US 3692148, US 2005145452, WO 2004/063592, WO 03092592, GB 2093949, DE 102004035900, DE 102004034676.
Sono anche noti i dispositivi che presentano oltre a elementi di richiamo elastici assiali elementi elastici interposti tangenzialmente tra borchie ed il disco.
Una soluzione di questo tipo à ̈ ad esempio nota nel documento EP 1074 757.
Tali mezzi elastici consentono il temporaneo allineamento assiale del disco freno tra le pastiglie freno solo all’atto della frenatura, che però scompare con il ritorno alla posizione di riposo al rilascio dell’azione frenante grazie al richiamo elastico degli elementi elastici.
Questo, può determinare contatti striscianti discontinui tra disco freno e pastiglie, anche quando il freno non viene azionato, con conseguenti usure irregolari e possibilità di insorgenza nel tempo di fenomeni vibratori, anche di notevole ampiezza, conosciuti con il nome di “judder†. Tali fenomeni a loro volta determinano un’accentuazione dell’irregolarità delle condizioni di usura e infine una prematura necessità di sostituzione del disco freno.
Questo fenomeno, seppur di entità minore, à ̈ presente anche nel caso di pinze flottante e disco fisso, poiché la corretta auto centratura assiale tra le pastiglie e il disco freno non permette comunque di compensare disallineamenti della fascia frenante determinati da usure non uniformi causate per esempio dalle dilatazioni termiche.
Inoltre, questi dispositivi con corpo pinza flottante possono presentare problemi di funzionalità legati a possibili difficoltà di scorrimento delle pinze lungo il proprio supporto o staffa.
Seppur soddisfacente sotto molti punti di vista, questi noti dispositivi di frenatura presentano tuttavia problemi di funzionalità legati principalmente alla disuniforme usura delle pastiglie e delle superfici di frenatura causate anche dalla deformazione determinata dagli sbalzi di temperatura subiti dai componenti del dispositivo durante e dopo l’azione frenante. Queste deformazioni determinano l’insorgere di vibrazioni nel dispositivo che vanno via via ad accentuare la disuniforme usura dei suoi componenti che a sua volta esalta ulteriormente le vibrazioni.
Inoltre nei dispositivi noti in cui il disco risulta flottante assialmente rispetto al suo supporto, al fine di riportare in una posizione neutra il disco rispetto alle pastiglie di frenatura, vengono utilizzati mezzi elastici adatti a generare una spinta assiale sul disco che al cessare dell’azione di frenatura riporta il disco in una sua predefinita posizione di riposo o corsa assiale predefinita, che tuttavia non sempre coincide con una posizione tale da portare il disco non a contatto con le pastiglie di frenatura.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di ovviare agli inconvenienti sopra esposti dei dispositivi di frenatura disco noti.
In particolare, scopo della presente invenzione à ̈ quello di provvedere ad un dispositivo di frenatura a disco, adatto per motoveicoli, che sia capace di ridurre o eliminare i fenomeni vibratori generati durante la frenatura.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di provvedere un dispositivo di frenatura disco che sia affidabile, di facile ed economica realizzazione e di dimensioni ridotte, così da poter essere applicato anche nei casi in cui l’ingombro lato ruota sia critico.
Ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ quello di predisporre un dispositivo di frenatura i cui componenti soggetti ad usura siano di facile montaggio e smontaggio dal veicolo.
Nel suo aspetto più generale, la presente invenzione permette di ottenere questi ed altri scopi, che risulteranno dalla descrizione che segue, mediante un dispositivo di frenatura che comprende un disco di frenatura avente corpo assial-simmetrico rispetto ad un suo asse di rotazione. Detto corpo comprende una fascia di frenatura che definisce superfici opposte di frenatura. Detto corpo comprende altresì almeno due porzioni di collegamento del disco di frenatura ad un dispositivo di collegamento, come ad esempio borchie di una ruota di motoveicolo o una campana adatta al collegamento del disco ad un mozzo di un autoveicolo.
Detta fascia di frenatura definisce una direzione assiale parallela al suo asse di rotazione, una direzione tangenziale parallela ad una delle superfici di frenatura ed una direzione radiale ortogonale alla direzione tangenziale ed alla direzione assiale.
Detta fascia di frenatura comprende almeno due sedi radiali che definiscono ciascuna una superficie di trascinamento disposta in direzione assiale in modo da definire una superficie adatta a ricevere un’azione di spinta diretta in direzione tangenziale. Detta sede radiale definisce altresì una contrapposta superficie di battuta sostanzialmente parallela a detta superficie di trascinamento.
Detto dispositivo a disco comprende inoltre almeno due bussole ciascuna adatta a collegarsi ad una porzione di collegamento del detto dispositivo di collegamento.
Ciascuna di dette bussole comprende almeno una porzione che viene inserita in detta sede radiale del disco di frenatura in modo da risultare libera di muoversi in direzione radiale, nonché libera di muoversi in direzione tangenziale in modo da lasciare il disco libero a sua volta di muoversi in direzione assiale rispetto alla bussola.
Vantaggiosamente, mezzi elastici sono interposti tra la sede radiale e detta bussola. Detti mezzi elastici esercitano un’azione elastica in direzione tangenziale tra la bussola e la sede radiale influenzando detta bussola in battuta contro detta superficie di trascinamento. Detti mezzi elastici risultano sostanzialmente ancorati alla sede radiale del disco e creano un’azione di resistenza predefinita adatta a controllare il movimento assiale del disco rispetto alla bussola, evitando al contempo azioni di richiamo elastiche o spinta elastica in direzione assiale al disco.
Grazie al dispositivo di frenatura sopra descritto, la fascia frenante à ̈ collegata al veicolo tramite mezzi che ne permettono la dilatazione radiale ed al contempo che permettono il posizionamento assiale del disco rispetto alla bussola, controllando questo movimento mediante l’attrito che i mezzi elastici esercitano tra la sede radiale e la bussola. Nessuna azione elastica viene generata da questo dispositivo sul disco che a seguito della frenatura rimarrà nella posizione di equilibrio in cui viene portano durante l’azione di frenatura. In questo modo all’azione di frenatura successiva le pastiglie ritroveranno il disco nella posizione ottimale alla quale lo hanno portato nella frenatura precedente.
Questo comportamento del disco permetterà una riduzione della deformazione termica alla quale si aggiunge una forte riduzione della generazione di vibrazioni dell’impianto frenante.
In accordo con una forma di realizzazione la bussola presenta un bordo che si estende radialmente a questa ed adatto a creare una superficie di battuta per il disco che separa il disco dal dispositivo di collegamento.
In questo modo si assicura una particolare protezione del dispositivo di collegamento, ad esempio le borchie di una ruota di un motoveicolo o le superfici di collegamento di una campana di un autoveicolo, riducendo così l’usura di questi componenti e quindi un ulteriore diminuzione della probabilità di incorrere in ulteriori fenomeni vibratori del dispositivo frenante.
Grazie al dispositivo sopra descritto, durante il funzionamento in condizioni di dispositivo frenante non funzionante, il disco freno si posiziona centrandosi perfettamente tra le pastiglie freno poiché questo può scorrere assialmente lungo il mozzo ruota e non viene assoggettato o influenzato da ulteriori azioni assiali al di fuori di quelle esercitate dalle pastiglie freno.
In condizione di dispositivo frenante azionato, la o le pastiglie vengono spinte dal sistema a cilindro pistone della pinza flottante o fissa contro la fascia frenante del disco freno. Di conseguenza, il disco freno viene spinto contro la seconda pastiglia nel caso di disco flottante o viene ad auto centrarsi tra le due pastiglie che si muovono contro le opposte superfici di frenatura del disco che una volta raggiunto il contatto determinano l’azione frenante che risulta esercitata in modo sostanzialmente uguale da entrambe le pastiglie freno contrapposte. Durante l’azione di frenatura, indipendentemente dall’usura anche non uniforme delle pastiglie, il disco adatterà alla sua posizione assiale auto-centrandosi perfettamente tra le due pastiglie.
La possibilità di scorrimento assiale del disco freno permette il recupero automatico dell’usura delle pastiglie, in particolare della pastiglia fissa nel caso di dispositivo a disco flottante e di quella pastiglia che si usura in maniera disuniforme nel caso di dispositivo a pinza fissa o a pinza flottante.
Il concetto di funzionamento del dispositivo di frenatura della presente invenzione si discosta pertanto sia da quello delle pinze fisse e disco flottante che da quello delle pinze fisse a pistoni contrapposti e pinze flottanti, in quanto la forza esercitata dalle pastiglie permette in tutti e tre i casi di auto centrare perfettamente in direzione assiale il disco. L’assenza di ogni richiamo elastico in direzione assiale permette di mantenere la posizione raggiunta di equilibrio del disco che viene ritrovata perfettamente all’azione frenante successiva.
Nel caso di applicazione per motoveicolo, il disco freno à ̈ coassiale al mozzo ruota ed à ̈ collegato a quest’ultimo mediante un accoppiamento mobile ottenuto mediante impegno di borchie del mozzo ruota in asole radiali del disco freno con l’interposizione del suddetto mezzo elastico, preferibilmente sagomato a nastro.
L’elasticità del mezzo elastico consente il recupero del gioco circonferenziale o tangenziale presente tra le asole radiali e le boccole fissate alle borchie della ruota o alla campana e determina il contatto stabile della boccola in corrispondenza della superficie di trascinamento della sede radiale del disco durante la frenatura della fascia frenante in direzione di marcia avanti del veicolo. La forza diretta circonferenzialmente ed esercitata dal mezzo elastico sull’asola radiale e sulla boccola determina per attrito la permanenza della fascia frenante nella posizione assunta durante la fase attiva della frenatura anche durante la fase di rilascio.
L’accoppiamento mobile tra il disco ed il mozzo ruota consente una corretta dilatazione termica radiale del disco freno, determinata dal calore prodotto dalla dissipazione per attrito tra pastiglie e fasce frenanti dell’energia cinetica del veicolo, e garantisce anche la corretta centratura assiale del disco freno tra le pastiglie, che agiscono a cavallo dello stesso. Viene altresì garantita la possibilità di variazione della posizione di centratura in un intervallo sufficientemente ampio, in modo da consentire nel tempo la possibilità di adattamento al procedere nello stato di usura delle pastiglie.
La corretta centratura assiale della fascia frenante tra le pastiglie garantisce che il gioco che si determina dinamicamente all’atto del rilascio, impedisca ogni contatto con strisciamento tra le pastiglie freno e la fascia frenante, e quindi eviti l’insorgenza di fenomeni vibratori. Inoltre, la presenza del mezzo elastico determina il corretto posizionamento angolare del disco freno, sempre a contatto sulla superficie di trascinamento dell’asola radiale. La sua disposizione tra il disco freno, ad esempio in acciaio, e le boccole fissate alla ruota, ad esempio in alluminio, mediante mezzi a vite, esclude il contatto diretto tra il disco in acciaio e la borchia in alluminio della ruota evitando prematuri fenomeni di usura a carico delle borchie ruota che potrebbero arrecare ulteriori fenomeni vibratori al sistema frenante.
Il dispositivo di frenatura della presente invenzione permette di ottenere condizioni di frenatura con temperature di esercizio del disco più elevate e dimensioni allo stesso tempo ridotte che lo rendono particolarmente adatte ad applicazioni critiche dal punto di vista degli ingombri.
Il dispositivo di frenatura della presente invenzione, permette altresì di eliminare possibili problemi di funzionalità legati all’accoppiamento scorrevole tra corpo pinza e supporto.
Le caratteristiche costruttive funzionali del dispositivo di frenatura della presente invenzione possano essere meglio comprese dalla descrizione che segue, in cui si fa riferimento alle tavole dei disegni allegati che ne rappresentano alcune forme di realizzazione preferite esemplificative ma non limitative, ed in cui:
la figura 1 rappresenta una vista schematica di una sezione di un dispositivo di frenatura con corpo pinza fisso a pistoni contrapposti e disco libero assialmente di adattarsi alla posizione assiale ottimale per la frenatura nelle diverse condizioni di esercizio di usura delle pastiglie;
la figura 2 rappresenta una vista schematica in sezione di un dispositivo di frenatura a pinza flottante in cui il disco risulta scorrevole assialmente in modo da adattare la sua posizione ed auto centrarsi rispetto alle pastiglie durante le azioni di frenatura indipendentemente dalla loro diversa condizione di usura;
la figura 3 rappresenta in una vista schematica in sezione un dispositivo di frenatura con un corpo pinza fisso munito di elementi prementi su un solo lato del disco freno di tipo flottante, in cui una bussola inserita in una fessura radiale del disco presenta una estesa estensione assiale sufficiente a permettere una corsa assiale del disco freno che compensi adeguatamente l’usura della pastiglia opposta ai mezzi prementi e ferma rispetto al corpo pinza fisso;
la figura 4 illustra in vista prospettica un particolare di un dispositivo a disco comprendente una fascia di frenatura munita di protuberanze radiali interne delimitanti asole radiali in cui sono alloggiate bussole fissate a borchie di ruote mediante viti e comprendente mezzi elastici interposti in direzione tangenziale tra detta sede e detta bussola per influenzare elasticamente detta bussola in attestamento contro la superficie di trascinamento;
la figura 5 illustra in vista prospettica, parzialmente in sezione ed a parte separate, i componenti costituenti il dispositivo a disco di figura 4;
la figura 6 illustra in vista prospettica sezionata lungo la linea VI-VI di figura 5 un particolare del dispositivo di figura 4;
la figura 7 illustra la sezione di figura 5 in vista laterale;
la figura 8 illustra in vista prospettica un particolare sezionato lungo la linea VIII-VIII di figura 5 del dispositivo di figura 4;
la figura 9 illustra in vista laterale la sezione di figura 8;
la figura 10 rappresenta in vista prospettica un particolare del dispositivo di figura 4 in cui à ̈ stata rimossa la vite per meglio evidenziare la disposizione della boccola e dei mezzi elastici interposti tra questa e la sede radiale;
la figura 11 illustra il particolare di figura 10 in vista assiale;
la figura 12 illustra in vista prospettica un particolare a parti separate di un dispositivo a disco secondo un ulteriore forma di realizzazione che prevede l’interposizione di una rondella, cianfrinabile all’estremità opposta alla borchia della ruota alla bussola, in modo da delimitare assialmente la corsa del disco e costituire un kit premontato comprendente il disco la bussola inserita nell’asola radiale ed i mezzi elastici interposti tra l’asola e la bussola.
Come à ̈ possibile rilevare dalle figure, in accordo con una forma generale di realizzazione, un dispositivo a disco 1 comprende un disco di frenatura 2.
Detto disco di frenatura 2 comprende un corpo assial-simmetrico che si sviluppa attorno ad un suo asse di rotazione A-A.
Detto corpo 3 comprende una fascia di frenatura 4 che definisce opposte superfici di frenatura 5, 6 disposte su piani paralleli e trasversali all’asse di rotazione A-A.
In particolare, il corpo comprende una fascia di frenatura 4 che definisce una prima superficie di frenatura 5 ed un’opposta seconda superficie di frenatura 6.
In accordo con una forma di realizzazione, detto corpo comprende inoltre almeno due porzioni di collegamento 7.
In accordo con una forma di realizzazione, dette porzioni di collegamento 7 comprendono protuberanza radiali rivolte dal bordo interno della fascia di frenatura 8, in aggetto verso l’asse di rotazione del disco A-A.
In accordo con una forma generale di realizzazione, detta fascia di frenatura 4 definisce una direzione assiale A-A parallela o coincidente con il suo asse di rotazione, una direzione tangenziale o circonferenziale C-C parallela ad una della superficie di frenatura e trasversale alla direzione assiale A-A, nonché una direzione radiale R-R ortogonale alla direzione tangenziale C-C ed alla direzione assiale A-A.
Detta fascia di frenatura presenta un bordo radiale interno 8 ed un opposto bordo radiale esterno 9.
Detta fascia di frenatura 4 comprende almeno due sedi radiali 10.
In accordo con una forma di realizzazione, ciascuna sede radiale 10 Ã ̈ realizzata in detta porzione di collegamento 7.
In accordo con una forma di realizzazione, detta sede radiale 10 à ̈ realizzata in una porzione del corpo disco 3 che risulta radialmente interna, cioà ̈ rivolta verso l’asse A-A di rotazione del disco, rispetto alla fascia di frenatura 4 ed in particolar modo alle superfici spazzate da pastiglie 11, 12 definenti la prima superficie di frenatura 5 e la seconda opposta superficie di frenatura 6.
Ciascuna di dette sedi radiali 10 definisce, o à ̈ delimitata, da una prima superficie o superficie di trascinamento 13 ed una contrapposta seconda superficie o superficie di battuta 14.
In accordo con una forma di realizzazione, detta superficie di trascinamento 13 delimita la sede radiale 10 in direzione tangenziale C-C in particolare nel suo verso di appoggio T o verso di rotazione opposto al verso V della ruota nel senso di marcia avanti del veicolo.
In accordo con una forma di realizzazione, detta superficie di trascinamento 13 delimita la sede radiale 10 sostanzialmente con un piano trasversale alla direzione circonferenziale o tangenziale C-C e la contrapposta superficie 14 risulta trasversale alla direzione tangenziale o circonferenziale C-C e delimita dalla parte opposta la sede radiale 10.
In accordo con una forma di realizzazione, detto dispositivo a disco 1 comprende inoltre almeno 2 bussole 15 ciascuna adatta a collegarsi ad una porzione di collegamento 16 di un dispositivo di collegamento 17, quale ad esempio non limitativo, una borchia di una ruota di un motoveicolo o in alternativa una campana di supporto del dispositivo a disco ad un mozzo di un autoveicolo.
In accordo con una forma di realizzazione, ciascuna bussola 15 comprende almeno una porzione 18 che si inserisce in una di dette sedi radiali 10 del disco di frenatura 2.
Preferibilmente, detta porzione 18 della bussola 15 si inserisce nella sede radiale 10 del disco di frenatura 2 in modo da muoversi liberamente in direzione radiale R-R ed allo stesso tempo si inserisce nella sede in modo da muoversi liberamente in direzione tangenziale C-C lasciando in disco di frenatura 2 libero di muoversi in direzione assiale A-A rispetto alla bussola 15.
In accordo con una forma vantaggiosa di realizzazione, tra detta sede radiale 10 e detta bussola 15 sono interposti mezzi elastici 19.
In accordo con una forma di realizzazione, detti mezzi elastici 19 esercitano un’azione elastica in direzione tangenziale C-C tra la bussola 15 e la sede radiale 10 influenzando elasticamente detta bussola in battuta contro detta superficie di trascinamento 13.
Detti mezzi elastici 19 sono sostanzialmente ancorati alla sede radiale 10 del disco di frenatura 2 e, grazie alla loro azione elastica tangenziale, creano un’azione di resistenza controllata al movimento secondo la direzione assiale A-A del disco di frenatura 2 rispetto alla bussola 15, evitando azioni di richiamo o spinta elastica del disco di frenatura 2 in direzione assiale A-A.
In accordo con una forma di realizzazione, una vite 20, ad esempio non limitativo una vite prigioniera, Ã ̈ accolta in una sede 21 prevista nella bussola 15 in modo da collegare detta bussola 15 alla porzione di collegamento 16 del dispositivo di collegamento 17, ad esempio non limitativo, avvitandosi in una sede filettata 22 prevista nella porzione di collegamento 16.
In accordo con una forma di realizzazione, detta vite 20 presenta una testa 23 ed un bordino di appoggio 24.
In accordo con una forma di realizzazione, detto bordino di appoggio 24 costituisce con una sua superficie 25 rivolta allo stelo filettato della vite 26, una superficie di battuta per il disco di frenatura 2, ad esempio non limitativo, per la porzione del disco di frenatura 2 che delimita dal lato opposto al dispositivo di collegamento il bordo della sede radiale 10 bordo 27.
In accordo con una forma di realizzazione, quando la vite 20 à ̈ inserita nella bussola 15 ed appoggia su una sua superficie assiale di battuta lato vite 28 avvitandosi nella sede filettata 22 della porzione di collegamento 16, delimita assialmente la porzione di inserimento nella sede radiale 18 della bussola 15, lasciando una corsa in direzione assiale A-A per il disco di frenatura 2 calzato su detta bussola 15 con la sua sede 10 di dimensione “D†maggiore rispetto allo spessore “d†del disco.
In altre parole, quando la vite 20 à ̈ completamente serrata nella sede 22 filettata del dispositivo di collegamento 17, questa serra a bacco la bussola 15 contro la porzione di collegamento 16 del dispositivo di collegamento 17 e con il suo bordino di appoggio 24 delimita una corsa “D†assiale della porzione di inserimento 18 nella sede 10 della bussola 15 di entità maggiore rispetto alla dimensione assiale “d†del disco, ed in particolare della sua porzione di collegamento 7 che definisce la sede radiale 10.
In accordo con una forma di realizzazione, detti mezzi elastici 19 sono realizzati in modo da evitare un collegamento tra questi ed i mezzi di fissaggio 20 della bussola 15 al dispositivo di collegamento 17.
In accordo una forma di realizzazione, detta bussola 15 presenta spallamenti 29 adatti ad interporsi tra il disco di frenatura 2 e le porzioni di collegamento 16 del dispositivo di collegamento 17 evitando l’usura delle porzioni di collegamento 16 durante il funzionamento del dispositivo a disco 1.
In accordo una forma di realizzazione, detti spallamenti 29 sono realizzati nella forma di un bordino che delimita la porzione di inserimento nella sede radiale 18 della bussola 15 e forma una superficie di battuta 30 rivolta verso il disco di frenatura 2 ed una superficie di battuta 31 rivolta verso la porzione di collegamento 16.
In accordo una forma di realizzazione, detto bordino 29 si interpone tra il disco di frenatura 2 e la porzione di collegamento 16 impedendo ogni contatto, strisciamento ed usura tra il disco di frenatura 2 ed il dispositivo di collegamento 17.
In accordo una forma di realizzazione, dette sedi radiali 10 del disco di frenatura 2 sono sedi chiuse in direzione radiale R-R e preferibilmente ma non necessariamente delimitate da un bordo radialmente interno 32 ed un bordo radialmente esterno 33.
In accordo una forma vantaggiosa di realizzazione, detto disco di frenatura 2, la bussola 15 calzata con la sua porzione di inserimento nella sede radiale 18, i mezzi elastici 19 interposti tra la bussola 15 e la sede radiale 10, costituiscono un kit di frenatura o “kit di ricambio†per un impianto frenante di un veicolo, ad esempio un moto veicolo.
Grazie all’azione di influenza elastica dei mezzi elastici 19 interposti tangenzialmente tra la bussola 15 e la sede radiale 10, la bussola 15 risulta a battuta contro la superficie di trascinamento 13 e rimane vincolata alla sede radiale 10 in una posizione di esercizio ben definita, anche quando il disco di frenatura 2 unitamente alla bussola 15 e ai mezzi elastici 19 sono separati dal veicolo.
In accordo una forma di realizzazione, detta porzione di collegamento 7 del disco di frenatura 2 Ã ̈ delimitata radialmente ed internamente da un bordo 35. Vantaggiosamente, secondo una forma di realizzazione, detto bordo radiale interno 35 della porzione di collegamento 7 definisce una superficie di centraggio per il disco di frenatura 2.
In accordo una forma di realizzazione, il disco di frenatura 2 presenta una pluralità di porzioni di collegamento 7 tra loro equamente distanziate circonferenzialmente C-C.
In accordo una forma di realizzazione, ciascuna porzione di detta pluralità di porzione di collegamento 7 delimita una sede radiale 10 adatta ad accogliere una bussola 15 ed affacciarsi alla porzione di collegamento 16 di dispositivi di collegamento 17.
In accordo una forma di realizzazione, tutte le porzioni di collegamento della pluralità di porzioni di collegamento presentano un bordo radiale interno 35 rivolto verso l’asse di rotazione del disco A-A ed allineate su una medesima circonferenza avente centro sull’asse di rotazione A-A e definendo un’unica superficie di centraggio del disco di frenatura 2 adatta ad accoppiarsi su una superficie di riferimento prevista sul dispositivo di collegamento 17.
In accordo con una ulteriore forma di realizzazione, detti mezzi elastici 19 sono interposti tra la bussola 15 e la sede radiale 10 solo in corrispondenza della contrapposta superficie di battuta 14 della sede radiale 10, in modo da evitare che i mezzi elastici 19 si dispongano o in direzione radiale o tra la bussola e la superficie di trascinamento della sede radiale.
In accordo con una forma di realizzazione, i mezzi elastici sono sagomati in modo da evitare di influenzare elasticamente il disco di frenatura 2 rispetto alla bussola 15 sia in direzione radiale R-R che in direzione assiale A-A.
In altri termini, in accordo con una forma di realizzazione, i mezzi elastici 19 interposti tra la bussola 15 e la sede radiale 10 influenzano elasticamente il disco freno 2 rispetto alla bussola 15 in direzione tangenziale C-C, mentre i mezzi elastici 19 influenzano il movimento relativo del disco freno 2 rispetto alla bussola 15 in direzione radiale R-R ed assiale A-A solo indirettamente in funzione dell’attrito che viene ad esercitarsi tra la sede radiale 10 e la bussola 15 e/o tra i mezzi elastici 19 e la bussola 15.
In accordo con una forma di realizzazione la sede radiale 10 presenta porzioni allargate 36 o lobi che formano aree di accoglimento dei mezzi elastici 19, permettendo di alloggiare nella sede radiale 10 mezzi elastici 19 aventi dimensioni maggiori rispetto alla corsa S disponibile nella sede 10 radiale per la bussola 15.
In altri termini, in accordo con una forma di realizzazione, la sede radiale 10 presenta una sua porzione che delimita una corsa S radiale nella sede radiale per la bussola 15 di dimensioni in direzioni radiale R-R inferiori rispetto all’estensione della sede radiale in corrispondenza dei mezzi elastici 19 ove sono realizzati lobi 36 che alloggiano porzioni di mezzi elastici 19.
In accordo con una forma di realizzazione, i mezzi elastici 19 vengono accolti con loro porzioni di estremità 37, 38 all’interno di detti lobi 36 ed ivi risultano ancorati alla sede radiale 10.
In accordo con una forma di realizzazione, detta sede radiale comprende lobi che permettono l’inserimento di mezzi elastici 19 di dimensione in direzione radiale R-R maggiore rispetto a quelli della bussola 15 o della corsa in direzione radiale S della bussola della sede radiale 10 o della porzione della sede radiale radialmente percorribile dalla bussola 15.
In accordo con una forma di realizzazione, detti mezzi elastici 19 comprendono una molla a lamina che comprende una porzione centrale a balestra 39 che esercita un’azione elastica a flessione sulla bussola 15, e porzioni 40 e 41 di contatto e reazione della molla 19 contro la superficie di battuta 14 della sede radiale 10.
In accordo con una forma di realizzazione, detti mezzi elastici 19 comprendono una molla a lamina avente almeno una porzione di estremità 37 o 38 di ancoraggio alla sede radiale 10.
In accordo con una forma di realizzazione, detta molla a lamina 19 comprende estensioni ripiegate e fuoriuscenti dal bordo delimitante la sede radiale 10 per attestarsi in direzione assiale A-A ed ancorare o agganciare i mezzi elastici 19 al bordo della sede radiale 27.
In questo modo, il kit di ricambio costituito dal disco di frenatura 2, dalla bussola 15, dai mezzi elastici 19 in cui la bussola 15 Ã ̈ inserita nella sede radiale 10 ed influenzata elasticamente contro la superficie di trascinamento 13 interponendo mezzi elastici 19 tra la bussola 15 e la sede radiale 10 nella sua superficie di battuta 14, costituiscono un kit pre-assemblato.
In accordo con una forma di realizzazione, detta sede radiale 10 à ̈ una sede aperta in direzione radiale interna cioà ̈ nella direzione rivolta verso l’asse di rotazione del disco.
In accordo con una forma di realizzazione all’estremità libera della bussola 42, estremità in direzione assiale A-A opposta al dispositivo di collegamento 17, à ̈ previsto un bordino 43 di fissaggio e cianfrinatura di una rondella 44.
In accordo con una forma di realizzazione, una rondella 44 à ̈ accoppiabile all’estremità libera 42.
In accordo con una forma di realizzazione, l’estremità assiale libera 42 della bussola 15 presenta un bordino 43 di dimensioni inferiori al diametro della bussola 15 in modo da lasciare una superficie di battuta 45 d’estremità. Una rondella 44 à ̈ calzata sul bordino 43 della bussola sino ad appoggiarsi alla superficie di battuta per la rondella 45.
In accordo con una forma di realizzazione, il bordino 43 viene ribattuto o cianfrinato, bloccando assialmente la rondella 44 saldamente appoggiata alla superficie 45.
In accordo con una forma di realizzazione, la bussola 15 viene calzata con la sua porzione di inserimento 18 nella sede radiale 10 sporgendo con la sua estremità libera 42 dalla parte opposta del disco di frenatura 2 rispetto al dispositivo di collegamento 17. La porzione fuoriuscente dal disco della bussola 15 presenta la sede di battuta per la rondella 45 ed il bordino di sede rondella 43 ove viene calzata la rondella 44 ivi cianfrinata in modo che il disco di frenatura 2 risulti disposto tra la rondella 44 ed il bordino o spallamento della bussola 29.
In accordo con una forma di realizzazione, la rondella 44 presenta una dimensione trasversale “Z†secondo la direzione tangenziale C-C maggiore rispetto all’estensione circonferenziale “O†della sede radiale 10.
Grazie al fatto che l’estensione circonferenziale “O†della rondella 44 risulta maggiore dell’estensione circonferenziale “Z†della sede radiale 10, quando la rondella 44 à ̈ cianfrinata e solidamente collegata alla bussola 15 calzata nella sede radiale 10, la bussola 15 risulta vincolata liberamente muovibile all’interno della sede radiale 10 al disco 2 di frenatura.
In accordo con una forma di realizzazione, la bussola 15 viene inserita nella sede radiale 10 dopo aver inserito nella sede dei mezzi elastici 19, in modo che questi influenzino elasticamente la bussola in direzione circonferenziale contro la superficie di trascinamento 13 della sede radiale 10. La rondella 44 viene quindi ancorata saldamente all’estremità libera 42 della bussola 15 costituendo un kit di ricambio formato dal disco di frenatura 2, dalla bussola 15 e dall’interposta di mezzi elastici 19.
In accordo con una forma di realizzazione al dispositivo a disco 1 à ̈ associata una pinza del tipo a corpo fisso 46 comprendente un elemento allungato lato veicolo 47 ed un elemento allungato lato esterno dal veicolo 48, nonché almeno un ponte di collegamento 49.
Detto corpo pinza fisso 46 alloggia da ambo i lati del disco di frenatura 2 mezzi di spinta 50 che sollecitano pastiglie, una prima pastiglia 11 ed una seconda pastiglia 12, contro le superfici di frenatura 5, 6 del corpo disco 3.
In accordo con una forma di realizzazione, il disco di frenatura 2 calzato liberamente muovibile in direzione assiale A-A scorrerà assialmente rispetto alla bussola 15 accolta nella sua sede 10 adattando la sua posizione all’azione di frenatura esercitata dalle pastiglie 11, 12 agenti sulle superfici di frenatura 5, 6.
Indipendentemente dai problemi termici e dalle eventuali differenti usure delle pastiglie 11 e 12, nonché delle superfici di frenature 5 e 6, il disco di frenatura 2 grazie alla sua libertà di movimento in direzione assiale A-A si auto allineerà rispetto al corpo pinza fisso 46 in modo da ridurre la vibrazione generate da eventuali dissimmetrie.
In accordo con una forma di realizzazione, il dispositivo a disco 1 Ã ̈ associato ad un corpo pinza flottante 51 collegato mediante guide 53 ad un elemento di supporto o staffa 52 ad esempio alla sospensione del moto veicolo.
In accordo con una forma di realizzazione, detta pinza flottante 51 presenta un elemento di spinta 50 ad esempio posto dal lato esterno veicolo il quale esercita un’azione di spinta su una prima pastiglia 12 attestandola contro la seconda superficie di frenatura del disco di frenatura 2. Il dispositivo cilindro pistone 50 esercita una controspinta sul corpo flottante che si allontana dalla staffa 52 richiamando attraverso la porzione a ponte 54 la prima pastiglia 11 contro l’opposta superficie di frenatura 5 del disco di frenatura 2, esercitando la desiderata azione frenante del veicolo. Detto dispositivo a disco 1 risulta vincolato alla ruota ed in particolare al dispositivo di collegamento 17 mediante la sede radiale 10 che permette di trasmettere l’azione di frenatura in direzione tangenziale C-C. Tuttavia, il disco freno 2 risulta libero assialmente di muoversi rispetto alla bussola 15 auto-centrandosi rispetto alle pastiglie 11, 12 in funzione di eventuali disuniformità di usura o disuniformità geometriche determinate dalla deformazione termica sviluppata durante l’azione di frenatura che determina un innalzamento di temperatura dei componenti del dispositivo a disco 1.
In accordo con una forma di realizzazione, il disco di frenatura 2 durante il suo movimento in direzione assiale rimane comunque separato dal dispositivo di collegamento 17 grazie alla presenza dello spallamento della bussola 29.
In accordo con una forma di realizzazione, il dispositivo a disco 1 Ã ̈ associato ad una pinza fissa 55 munita di mezzi di spinta 50 sul solo lato esterno veicolo. Detta pinza fissa 55 Ã ̈ preferibilmente collegata ad un componente della sospensione del moto veicolo.
Esercitando un’azione di spinta, i mezzi di spinta 50 spingono una seconda pastiglia 12 ad attestarsi contro la seconda superficie di frenatura 6 del disco di frenatura 2. Il disco di frenatura 2 sollecitato dalla pastiglia 12 scorre assialmente con la sua sede radiale 10 lungo la bussola 15 sino ad attestare la sua opposta di superficie di frenatura 5 contro la prima pastiglia 11 fissa rispetto al corpo pinza 55.
L’azione di frenatura viene trasmessa tramite il disco di frenatura 2 alla bussola 15 che à ̈ attestata contro la superficie di trascinamento 13.
Nel caso di pinza fissa 55 associata ad un disco di frenatura 2 di tipo flottante la lunghezza della porzione 18 di inserimento nella sede radiale 10 della bussola 15 sarà sufficiente a permettere l’adeguata corsa del disco di frenatura 2 durante tutta l’usura del materiale di attrito della pastiglia fissa 11.
Il bordino o spallamento 29 della bussola 15 evita comunque un’azione di usura tra il disco di frenatura 2 ed il dispositivo di collegamento 17 della ruota del veicolo.
Come à ̈ possibile rilevare dai sopra riportati esempi di realizzazione dell’invenzione, il dispositivo a disco 1 descritto risulta adatto sia all’utilizzo con pinze fisse, che con pinze flottanti ed anche ad applicazione di pinze fisse con elementi di spinta su un solo lato ed adatti a dischi flottanti.
In tutte queste applicazioni, l’accoppiamento tra la sede radiale 10 e la bussola 15 avviene interponendo un elemento elastico 19 che agisce influenzando elasticamente solo in direzione tangenziale C-C evitando spinte elastiche in direzione assiale A-A e permettendo quindi al disco di frenatura 2 di auto centrarsi rispetto alle pastiglie di frenatura 11, 12. Congiuntamente, le soluzioni proposte prevedono l’interposizione tra il disco di frenatura e il dispositivo di collegamento di una bussola.
La possibilità di auto centrare il disco di frenatura 2 rispetto alle pastiglie 11, 12 permette di ridurre o eliminare del tutto i fenomeni vibratori presenti nei dispositivi dell’arte nota.
Inoltre, grazie al fatto che la sede radiale 10 presenta un’estensione in direzione radiale R-R tale da permettere una corsa radiale del disco di frenatura 2 rispetto alla bussola 15, in caso di dilatazione termica causata dall’aumento di temperatura prodotto con la generazione di calore dell’azione frenante, à ̈ possibile compensare la dilatazione termica del disco 2 evitando l’insorgere di deformazioni nei componenti del dispositivo a disco 1 che creerebbero fastidiosi malfunzionamenti e vibrazioni al dispositivo.
Grazie allo spallamento della bussola 15 collegata al dispositivo di collegamento 17, si evita l’usura ad esempio delle borchie e delle ruote dei motoveicoli generato dalla deformazione del disco a questi associati e dei dispositivi dell’arte nota.
La previsione di un disco di frenatura 2 associato ad una bussola con interposti mezzi elastici adatti ad attestare la bussola contro una superficie di trascinamento della sede del disco 2 permette di realizzare un kit di ricambio in cui i componenti disco, bussola e molla sono preassemblati in fabbrica e comunque presentano gli elementi di accoppiamento al dispositivo di collegamento della ruota del motoveicolo allineati, essendo le bussole attestate contro le superfici di trascinamento e quindi rendendo le operazioni di montaggio e smontaggio del dispositivo a disco 1 estremamente precise, sicure e rapide.
La previsione di lobi 36 nella sede radiale 10 permette di utilizzare elementi elastici 19 aventi una porzione elastica particolarmente estesa, capace di facilitare la predefinizione e la taratura dell’azione elastica da esercitare tra il disco 2 e la bussola 15, permettendo una migliore regolazione dell’azione elastica e dell’azione di attrito tra la bussola ed il disco.
La previsione di un’asola radiale 10 chiusa in direzione radiale interna del disco 2 costituisce una forma di realizzazione preferita, anche se non necessaria, che garantisce una particolare resistenza del disco 2 anche per applicazioni particolarmente gravose.
In accordo con una forma di realizzazione, la previsione di un’asola chiusa permette di realizzare radialmente internamente una superficie di centraggio per il disco che costituisce un elemento di battuta per un più facile montaggio del disco sui dispositivi di collegamento alla ruota in modo da portare sin da subito il disco in posizione coassiale ai mezzi di supporto previsti sulla ruota.
Di seguito viene descritto il procedimento di montaggio e smontaggio del dispositivo a disco 1 dal dispositivo di collegamento 17 della ruota.
Nel caso in cui non venga utilizzato un kit di ricambio, viene inizialmente inserita la molla 19 all’interno della sede radiale 10 disponendo le sue estremità 37, 38 e negli appositi lobi 36 portando le porzioni di reazione della balestra 40, 41 in appoggio con la superficie di battuta della sede 14. In questo modo la porzione a balestra della molla a lamina risulterà sollevata dalla superficie di battuta 14.
Viene quindi inserita la bussola 15 nella sede 10 calzando la sede sulla porzione di inserimento 18 della bussola 15.
Nel fare questa operazione verrà schiacciata o premuta la porzione a balestra della molla a lamina 19 contro la superficie di battuta 14 della sede 10.
I mezzi elastici 19 eserciteranno la loro azione di spinta elastica sulla bussola 15 attestandola contro l’opposta superficie di trascinamento 13 e definendo una precisa posizione angolare della bussola che risulterà angolarmente allineata con la porzione di collegamento 16 del dispositivo di collegamento 17.
Accostato il dispositivo disco alla porzione di collegamento 16 la bussola viene fissata inserendo la vite 20 nella sede 21 della bussola avvitandola nella sede filettata 22 del dispositivo di collegamento 17.
Alle forme di realizzazione del dispositivo sopra descritte, un tecnico del settore per soddisfare esigenze contingenti, potrà apportare modifiche, adattamenti e sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti, senza per questo uscire dall’ambito delle seguenti rivendicazioni.
Ognuna delle caratteristiche descritte come appartenente ad una possibile forma di realizzazione, può essere realizzata indipendentemente dalle altre forme di realizzazione descritte.
RIFERIMENTI
seconda porzione di reazione della balestra e dispositivo a disco 41 appoggio a sede radiale
estremità libera bussola opposta a dispositivo di disco di frenatura 42 collegamento
corpo disco 43 bordino di sede rondella e cianfrinatura riondella fascia di frenatura 44 rondella
prima superficie di frenatura 45 superficie di battuta per la rondella
seconda opposta superficie di frenatura 46 pinza fissa
porzioni di collegamento 47 elemento allungato lato veicolo
bordo radiale interno fascia di frenatura 48 elemento allungato lato esterno veicolo bordo radiale esterno 49 ponti di collegamento
sede radiale 50 mezzi di spinta
prima pastiglia 51 pinza flottante
seconda pastiglia 52 staffa
superficie di trascinamento 53 guide staffa
superficie di battuta 54 elemento a ponte pinza flottante
bussola 55 pinza fissa per disco flottante
porzione di collegamento
dispositivo di collegamento d spessore assiale disco
verso di appoggio o verso opposto alla rotazione in porzione di inserimento in sede radiale T marcia avanti del veicolo
mezzi elastici V verso marcia avanti
vite D corsa assiale delimitata dalla porzione di inserimento nella sede della bussola
corsa radiale realizzata dalla sede radiale per la sede bussola S bussola
estensione della sede radiale in corrispondenza del fsede filettata M mezzi elastici
testa vite A-A asse di rotaziuone e direzione assiale
bordino di appoggio C-C direzione tangenziale
superficie di battuta R-R direzione radiale
stelo filettato 37 porzione di estremità dei mezzi elastici bordo della sede radiale 38 seconda porzione di estremità dei mezzi elastici superficie di battuta della bussola 39 porzione a balestra molla a lamina
porzione di reazione della balestra e appoggio a spallamento bussola - bordino 40 sede radiale
supeficie di battuta dello spallamento
per disco di frenatura 36 porzioni allargate della sede o lobi
superficie di battuta dello spallamento
per la porzione di collegamento
bordo radiale interno della sede radiale
bordo radialmente esterno della sede
radiale
bordo radialmente interno della porzione
di collegamento
bordo di centraggio delle porzioni di
collegamento

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di frenatura (1) comprendente: - un disco di frenatura (2) avente corpo (3) assial-simmetrico rispetto ad un suo asse di rotazione (A-A); - detto corpo (3) comprendendo una fascia di frenatura (4) definente superfici opposte di frenatura (5, 6); - detto corpo (3) comprendendo almeno due porzioni di collegamento (7) del disco di frenatura (2) ad un dispositivo di collegamento (17) di un veicolo; - detta fascia di frenatura (4) definendo una direzione assiale (A-A) parallela al suo asse di rotazione, una direzione tangenziale (C-C) parallela ad una delle superfici di frenatura ed una direzione radiale (R-R) ortogonale alla direzione tangenziale (C-C) ed alla direzione assiale (A-A); - detta fascia di frenatura (4) comprendendo almeno due sedi radiali (10) che definiscono ciascuna una superficie di trascinamento (13), disposta in direzione assiale in modo da definire una superficie adatta a ricevere un’azione di spinta diretta in direzione tangenziale; - detta sede radiale (10) definisce altresì una contrapposta superficie di battuta (14) sostanzialmente parallela a detta superficie di trascinamento (13); - detto dispositivo a disco comprende inoltre almeno due bussole (15), ciascuna bussola (15) essendo adatta a collegarsi ad una porzione di collegamento (16) del detto dispositivo di collegamento (17); - ciascuna di dette bussole (15) comprendendo almeno una porzione (18) che viene inserita in detta sede radiale (10) del disco di frenatura (2) in modo da risultare libera di muoversi in direzione radiale (R-R), nonché libera di muoversi in direzione tangenziale (C-C) in modo da lasciare il disco di frenatura (2) libero di muoversi in direzione assiale (A-A) rispetto alla bussola (15); - Detto dispositivo di frenatura (1) comprende inoltre mezzi elastici (19) interposti tra la sede radiale (10) e detta bussola (15); - detti mezzi elastici (19) esercitando un’azione elastica in direzione tangenziale (C-C) tra la bussola (15) e la sede radiale (10), influenzando detta bussola (15) in battuta contro detta superficie di trascinamento (13); - detti mezzi elastici (19) risultando sostanzialmente ancorati alla sede radiale (10) del disco di frenatura (2) e creando un’azione di resistenza predefinita adatta a controllare il movimento assiale (A-A) del disco di frenatura (2) rispetto alla bussola (15), evitando al contempo azioni di richiamo elastiche o spinta elastica in direzione assiale (A-A) al disco di frenatura(2).
  2. 2. Dispositivo a disco (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi elastici (19) sono realizzati in modo da evitare un collegamento tra questi e mezzi di fissaggio (20) della bussola al dispositivo di collegamento (17).
  3. 3. Dispositivo a disco (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta bussola (15) presenta spallamenti (29) adatti ad interporsi tra il disco di frenatura (2) e il dispositivo di collegamento (17), evitando l’usura della porzione di collegamento (16) del dispositivo di collegamento (17).
  4. 4. Dispositivo a disco (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui dette sedi radiali (10) sono chiuse in direzione radiale (R-R) rivolta all’asse di rotazione del disco di frenatura (2).
  5. 5. Dispositivo a disco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna di dette bussole (15) presenta un corpo cavo adatto ad accogliere una vite di fissaggio (20) della bussola alle porzioni di collegamento (16) del dispositivo di collegamento (17).
  6. 6. Dispositivo a disco (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detti mezzi elastici (19) sono interposti tra la bussola (15) e la sede radiale (10) solo in corrispondenza della contrapposta superficie di battuta (14) della sede radiale (10), in modo da evitare che i mezzi elastici (19) si dispongano o in direzione radiale (R-R) o tra la bussola (15) e la superficie di trascinamento (13) della sede radiale (10).
  7. 7. Dispositivo a disco (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti detta sede radiale (10) presenta porzioni allargate o lobi (36) che ricevono porzioni dei mezzi elastici (19).
  8. 8. Dispositivo a disco (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi elastici comprendono una molla a lamina comprendente una porzione che esercita un’azione elastica a flessione sulla bussola e porzioni di contatto e reazione con la sede radiale.
  9. 9. Dispositivo a disco (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi elastici (19) comprendono una molla a lamina avente porzione di estremità di ancoraggio alla sede radiale (10).
  10. 10. Dispositivo a disco (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta sede radiale (10) à ̈ una sede aperta in direzione radiale interna, cioà ̈ verso l’asse di rotazione del disco di frenatura (2).
  11. 11. Dispositivo a disco (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui una rondella (44) Ã ̈ cianfrinata alla bussola (15) definendo un limite di corsa del disco di frenatura (2) e vincolando la bussola (15) alla sede radiale (10) dal lato opposto al dispositivo di collegamento (17).
  12. 12. Impianto frenante, comprendete un dispositivo di frenatura (1) come definito da una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11, in cui al disco di frenatura (2) à ̈ associata una pinza fissa (46) comprendente contrapposti mezzi di spinta (50) adatti ad esercitare un’azione di frenatura mediante pastiglie (11, 12) sulle opposte superfici di frenatura (5, 6).
  13. 13. Impianto frenante, comprendete un dispositivo di frenatura (1) come definito da una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11, in cui al disco di frenatura (2) à ̈ associata una pinza flottante (51) comprendente mezzi di spinta (50) sul solo lato esterno al veicolo e copro flottante su una staffa fissa, adatto ad esercitare un’azione di frenatura mediante pastiglie (11, 12) sulle opposte superfici di frenatura (5, 6).
  14. 14. Impianto frenante, comprendete un dispositivo di frenatura (1) come definito da una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11, in cui al disco di frenatura (2) à ̈ associata una pinza fissa (55) comprendente mezzi di spinta (50) sul solo lato esterno al veicolo e copro fisso adatto ad esercitare un’azione di frenatura mediante pastiglie (11, 12) sulle opposte superfici di frenatura (5, 6) mediante lo scorrimento assiale del disco di frenatura (2) rispetto alla bussola (15) accolta nella sede radiale (10.
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