ITMI20100611A1 - Dispositivo di fissaggio per il fissaggio di un pannello ad un elemento di arredo - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad dispositivo in accordo con il preambolo della rivendicazione 1 per il fissaggio di un pannello ad un elemento di arredo.
Per semplicità di esposizione, la presente descrizione à ̈ fatta in modo non limitativo con particolare riferimento ad un cassetto quale componente di arredo, cosicché il dispositivo secondo l’invenzione consenta di effettuare il fissaggio del pannello frontale di un cassetto al corpo di tale cassetto.
Nell’ambito della produzione dei mobili, gli stessi vengono generalmente prodotti ed assemblati con i cassetti già inseriti nella loro sede naturale, evitando tuttavia di dotare tali cassetti anche del loro lato frontale. Infatti, mentre la finitura del fondo, dei fianchi e del retro di un cassetto à ̈ standard, la finitura del frontale varia in funzione delle specifiche esigenze e può essere molto differenziata.
L’esigenza da soddisfare à ̈ quella di consentire il montaggio del frontale del cassetto in modo semplice e rapido, in modo che il frontale del cassetto venga richiamato in impegno con la restante parte del cassetto, preferibilmente secondo una direzione di inserimento guidata rettilinea perpendicolare al frontale del cassetto.
Questo tipo di inserimento à ̈ fortemente desiderato per evitare che il frontale del cassetto possa danneggiarsi durante la fase di montaggio al corpo del cassetto.
Attualmente, à ̈ invalso l’uso di dispositivi di inserimento a molla, grazie ai quali l’elemento di impegno solidale al frontale del cassetto viene richiamata in modo deciso con una parte ricevente fissata ai fianchi del cassetto. Un esempio ti tale dispositivo risulta dal documento anteriore EP-A-0740917.
In relazione a questi dispositivi si evidenzia come le stesse presentino l’inconveniente che la forza di fissaggio con la quale il frontale del cassetto viene trattenuto in impegno con i fianchi del cassetto à ̈ determinata dalla forza dei mezzi elastici agenti nel dispositivo, il che comporta la necessità di usare molle con una costante elastica molto elevata.
Il problema alla base della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un dispositivo di fissaggio per il fissaggio di un pannello ad un elemento di arredo, il quale presenti caratteristiche strutturali e funzionali tali da soddisfare la suddetta esigenza, ovviando nel contempo agli inconvenienti di cui si detto con riferimento alla tecnica nota.
Tale problema à ̈ risolto da un dispositivo di fissaggio in accordo con la rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi dispositivo secondo la presente invenzione per il fissaggio di un pannello ad un elemento di arredo risulteranno dalla descrizione di seguito riportata di alcuni esempi preferiti di realizzazione, data a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento alle annesse figure, in cui:
- la figura 1 rappresenta una vista prospettica a parti staccate di un dispositivo di fissaggio secondo l’invenzione per il fissaggio di un pannello ad un elemento di arredo;
- la figura 2 rappresenta una vista prospettica a parti unite del dispositivo di figura 2;
- le figure 3 e 4 rappresentano due viste prospettiche in esploso del dispositivo di figura 1 secondo due differenti punti di vista;
- la figura 5 rappresenta una vista laterale piana in parziale sezione del dispositivo di figura 1;
- la figura 6 rappresenta una vista laterale piana del dispositivo di figura 5 con alcune parti omesse per consentire una migliore identificazione delle parti interne;
- la figura 7 rappresenta una vista laterale piana in parziale sezione del dispositivo di figura 2;
- la figura 8 rappresenta una vista laterale piana del dispositivo di figura 7 con alcune parti omesse per consentire una migliore identificazione delle parti interne;
- la figura 9 rappresenta una vista laterale piana in parziale sezione del dispositivo secondo l’invenzione con le parti in una configurazione intermedia fra quelle illustrate nelle figure 1 e 2;
- la figura 10 rappresenta una vista laterale piana del dispositivo di figura 9 con alcune parti omesse per consentire una migliore identificazione delle parti interne;
- le figure 11 e 12 rappresentano due viste prospettiche del cursore del dispositivo di figura 1 secondo due differenti punti di vista;
- le figure 13 e 14 rappresentano due viste laterali piane del cursore delle figure 11 e 12 rispettivamente;
- la figura 15 rappresenta una vista prospettica a parti staccate di un dispositivo di fissaggio secondo l’invenzione in accordo con una sua variante di realizzazione;
- la figura 16 rappresenta una vista prospettica a parti unite del dispositivo di figura 15;
- le figure 17 e 18 rappresentano due viste prospettiche in esploso del dispositivo di figura 15 secondo due differenti punti di vista;
- la figura 19 rappresenta una vista laterale piana in parziale sezione del dispositivo di figura 15;
- la figura 20 rappresenta una vista laterale piana del dispositivo di figura 15 con alcune parti omesse per consentire una migliore identificazione delle parti interne;
- la figura 21 rappresenta una vista laterale piana in parziale sezione del dispositivo di figura 16;
- la figura 22 rappresenta una vista laterale piana del dispositivo di figura 21 con alcune parti omesse per consentire una migliore identificazione delle parti interne;
- le figure 23 e 24 rappresentano due viste prospettiche del cursore del dispositivo di figura 15 secondo due differenti punti di vista;
- le figure 25 e 26 rappresentano due viste laterali piane del cursore delle figure 23 e 24 rispettivamente;
Con riferimento alle annesse figure, con 1 à ̈ globalmente indicato un dispositivo di fissaggio secondo l’invenzione per il fissaggio di un pannello (non illustrato) ad un elemento di arredo (non illustrato).
Nell’ambito della presente descrizione quale elemento di arredo verrà di seguito considerato, in modo esemplificativo e non limitativo, un cassetto, il panello da fissare venendo così ad essere costituito dal lato frontale del cassetto.
In particolare, il dispositivo di fissaggio 1 comprende un elemento di impegno 2 destinato ad essere fissato al frontale del cassetto ed una parte ricevente 6 che può essere convenientemente fissata al corpo del cassetto.
Con riferimento all’elemento di impegno 2 si evidenzia come, in accordo con la forma di realizzazione illustrata, esso comprende un perno 3, nell’esempio disposto orizzontalmente, il quale à ̈ supportato in prossimità delle sue contrapposte estremità 3a da due flange 4 parallele ed affacciate fra loro che aggettano perpendicolarmente da una basetta 5.
L’elemento di impegno 2 à ̈ destinato ad essere fissato al lato interno del frontale del cassetto in modo che il perno 3 in modo che la suddetta basetta 5 appoggi al lato interno del frontale del cassetto. La basetta 5 comprende fori per viti o altri elementi di fissaggio.
Con riferimento all’elemento di impegno 2 giova altresì evidenziare che le estremità 3a del perno 3 sporgono lateralmente per un prefissato tratto limitato da entrambe le suddette flange 4 che ne assicurano il supporto ed il corretto posizionamento rispetto alla basetta 5 e, conseguentemente al lato interno del frontale del cassetto.
Per quanto riguarda la parte ricevente 6 del dispositivo di fissaggio, si evidenzia come la stessa comprenda un telaio di supporto 7 attraverso la parte ricevente 6 può essere saldamente fissata al corpo del cassetto. Più precisamente, la parte ricevente 6 viene di regola fissata ad una parete laterale del cassetto, protendo alternativamente essere previsto di fissare tale parte ricevente al fondo del cassetto o ad una guida laterale dello stesso.
In accordo con le forme di realizzazione illustrate, il telaio di supporto 7 si concreta in un corpo scatolare avente sezione sostanzialmente rettangolare e spessore ridotto, cosicché la parte ricevente 6 si presta ad essere alloggiata frontalmente ad incasso nell’estremità di testa del fianco di un cassetto, in modo tale per cui la propria parete/estremità frontale 7a del corpo scatolare risulti essere sostanzialmente a filo con l’estremità anteriore di testa del fianco del cassetto. In ogni caso, à ̈ evidente che la forma scatolare sopra descritta corrisponde ad una forma preferita di realizzazione, essendo possibile prevedere telai di supporto differentemente conformati.
L’elemento di impegno 2 à ̈ conformato in modo da potersi inserire nella parte ricevente 6 in modo che lo stesso arrivi in una condizione tale da risultare vincolato in impegno in modo imperdibile, seppure garantendo la possibilità di poter distaccare l’elemento di impegno 2 dalla parte ricevente.
In particolare:
- le figure 1, 5 e 6 (nonché le figure 15, 19 e 20) illustrano una condizione nella quale l’elemento di impegno 2 à ̈ distaccato dalla parte ricevente 6;
- le figure 2, 7 e 8 (nonché le figure 16, 21 e 22) illustrano una condizione nella quale l’elemento di impegno 2 à ̈ completamente inserito in impegno nella parte ricevente 6, per essere ivi trattenuto in modo saldo, come meglio risulterà dal seguito della descrizione, in questa configurazione, la basetta 5 risulta essere sostanzialmente allineata a filo con la parete frontale 7a del corpo scatolare individuato dal telaio di supporto 7, mentre
- le figure 9 e 10 illustrano una condizione nella quale l’elemento di impegno 2 inizia ad inserirsi nella parte ricevente 6.
Con riferimento all’inserimento dell’elemento di fissaggio 2 all’interno della parte ricevente 6 si evidenzia come la conformazione delle parti à ̈ tale da assicurare che tale inserimento venga a realizzarsi in modo da realizzare un inserimento frontale guidato, più precisamente in modo che risulti determinato un prefissato percorso di inserimento guidato che porta l’elemento di impegno ad inserirsi secondo la modalità di inserimento predeterminata fino ad arrivare nella condizione nella quale l’elemento di impegno 2, più specificatamente il perno 3, arriva ad essere trattenuto saldamente.
Il suddetto prefissato percorso di inserimento guidato risulta essere determinato anche dalla presenza di mezzi di guida 11 i quali sono ricavati o associati al telaio di supporto 7 in modo da poter essere impegnati dall’elemento di impegno 2 durante il suo inserimento nella parte ricevente 6.
Nell’esempio, i suddetti mezzi di guida 11 si estendono perpendicolarmente al lato frontale 7a del corpo scatolare 7 lungo le pareti laterali 7b e 7c del corpo scatolare stesso. In particolare:
- lungo una prima parete laterale 7c del corpo scatolare 7 i suddetti mezzi di guida 11 si concertano in un’asola 11a aperta in corrispondenza del lato frontale 7a del corpo scatolare 7, mentre
- in corrispondenza della contrapposta parete laterale 7c del corpo scatolare 7 i suddetti mezzi di guida 11 si concretano in un recesso longitudinale 11b aggettante verso l’esterno del corpo scatolare 7.
La dimensione, la distanza ed il posizionamento dell’asola longitudinale 11a e del corrispondente recesso longitudinale 11b sono tali per cui le due flange 4 dell’elemento di impegno 2 si inseriscono in modo sostanzialmente preciso fra le due pareti laterali 7b e 7c del corpo scatolare 7 mentre, nel contempo, le suddette contrapposte estremità 3a del perno 3 si trovano ad impegnare l’asola longitudinale 11a e, rispettivamente, il recesso longitudinale 11b per essere da questi guidate.
In accordo con la forma di realizzazione qui considerata, i suddetti mezzi di guida 11 consentono dunque all’elemento di impegno 2 di inserirsi nella parte ricevente 6 secondo un percorso di inserimento rettilineo che si estende nel corpo scatolare 7 a partire dalla parete frontale 7a e perpendicolarmente ad essa.
La parte ricevente 6 comprende un cursore mobile 8 il quale à ̈ supportato dal telaio di supporto 7 mediante interposizione di mezzi di vincolo che consentono a detto cursore 8 di risultare mobile fra una posizione arretrata ed una posizione avanzata.
Il cursore mobile 8 comprende una fessura di guida 9 che si estende internamente al cursore stesso a partire da un’apertura frontale 9a attraverso la quale l’elemento di impegno 2, più correttamente il suo perno 3, può inserirsi nella parte ricevente 6, come più sopra spiegato.
Con riferimento al cursore mobile 8 giova evidenziare che:
- mentre nella suddetta posizione arretrata l’apertura frontale 9a della fessura di guida 9 à ̈ posizionata lungo il suddetto percorso di inserimento guidato, in modo da consentire al perno 3 dell’elemento di impegno 2 di inserirsi ed impegnare la fessura di guida 9 stessa,
- nella suddetta posizione avanzata l’apertura frontale 9a della fessura di guida 9 sopravanza il percorso di inserimento guidato del perno 3 in modo da impedire al perno 3 stesso di fuoriuscire dalla fessura di guida 9 per mantenerlo vincolato in impegno nella fessura di guida 9 del cursore 8.
La parte ricevente 6 comprende altresì mezzi elastici 10 i quali agiscono sul cursore 8 per spingerlo verso la suddetta posizione avanzata con un prefissato precarico, nonché mezzi di arresto per trattenere, cioà ̈ per mantenere, in modo rilasciabile il cursore 8 nella suddetta posizione arretrata in contrasto all’azione dei mezzi elastici 10.
Con riferimento alla suddetta fessura di guida 9, giova evidenziare che la stessa comprende almeno un tratto intermedio, nell’esempio il primo tratto a partire dall’apertura frontale 9a che si estende secondo una direzione trasversale, non perpendicolare, al suddetto percorso di inserimento guidato.
Ulteriormente:
- la suddetta fessura di guida 9 comprende un tratto più interno, nell’esempio il tratto terminale della fessura di guida 9, il quale, quando il perno 3 à ̈ inserito nella fessura di guida 9 e il cursore 8 à ̈ nella suddetta posizione avanzata, individua una parete di riscontro 12 in grado di contrastare uno spostamento del perno 3, in avvicinamento al lato frontale 7a della parte ricevente 6 e - i mezzi di vincolo vincolano in modo mobile il cursore 8 al telaio di supporto 7 in modo da impedire uno spostamento del cursore 8 dalla suddetta posizione avanzata verso la suddetta posizione arretrata in conseguenza di un’azione esercitata dal perno sulla parete di riscontro 12 avente una componente diretta perpendicolarmente alla parete frontale 7a del telaio di supporto 7 con verso orientato dalla parete di riscontro verso la parete frontale 7a della parte ricevente 6.
Preferibilmente, come risulta dalla figure 6, 8, 10, 13 e 14 la suddetta parete di riscontro à ̈ inclinata in modo che risulti individuato un angolo almeno di 90° fra:
- un primo vettore V1uscente dal piano della parete di riscontro perpendicolarmente al piano di detta parete frontale con verso orientato verso detta parete frontale e - un secondo vettore V2avente direzione e verso tangenti alla parte iniziale del percorso guidato imposto dai mezzi di vincolo al cursore 8 nel passare dalla posizione avanzata verso la posizione arretrata.
Nell’esempio di figura, il suddetto percorso di inserimento guidato dell’elemento di impegno 2 nella parte ricevente 6 individuato dai mezzi di guida 11 à ̈ un percorso rettilineo che si estende perpendicolarmente dal lato frontale 7a del corpo scatolare 7 e la suddetta parete di riscontro à ̈ individuata da un tratto terminale della fessura di guida 9 esteso perpendicolarmente al suddetto percorso rettilineo di inserimento guidato.
Giova rilevare che in conseguenza della struttura sopra descritta, quando il perno 3 à ̈ inserito nella fessura di guida 9 in modo da essere posizionato in corrispondenza dell’apertura frontale 9a, il passaggio del cursore mobile 8 dalla posizione arretrata alla posizione avanzata determina l’inserimento del perno 3 nella parte ricevente 6 lungo il suddetto percorso di inserimento guidato, fino a che il perno 3 non arriva a posizionarsi in corrispondenza della suddetta parete di riscontro 12 individuata dalla parte terminale più interna della fessura di guida 9.
I mezzi di vincolo vincolano il cursore 8 al telaio di supporto 7 in modo da consentire al cursore 8 di traslare in una direzione trasversale al suddetto percorso di inserimento guidato. Preferibilmente, i mezzi di vincolo vincolano il cursore 8 al telaio di supporto 7 in modo che il primo tratto del percorso iniziale guidato imposto dai mezzi di vincolo al cursore nel passare dalla posizione avanzata verso la posizione arretrata sia tangente o perlomeno parallelo alla parete di riscontro 12.
In accordo con la forma di realizzazione delle figure da 1 a 14 lo spostamento del cursore 8 dalla posizione avanzata alla posizione arretrata consiste in una traslazione parallela alla parete di riscontro 12.
Nell’esempio i detti mezzi di vincolo realizzano almeno un doppio vincolo a piolo 14 e asola 13 fra il cursore 8 e il telaio di supporto 7, le asole 13 essendo parallele fra loro in una direzione trasversale, preferibilmente perpendicolare, al percorso di inserimento guidato.
In questa forma di realizzazione, i suddetti mezzi di arresto per trattenere in modo rilasciabile il cursore 8 nella suddetta posizione arretrata in contrasto all’azione dei mezzi elastici 10 comprendono una leva 15 imperniata in 16 al telaio di supporto in modo da poter ruotare attorno ad un asse perpendicolare al piano nel quale il cursore 8 si sposta per passare dalla posizione arretrata alla posizione avanzata, in cui:
- la leva 15 Ã ̈ mobile in rotazione fra una posizione di fine corsa operativa (cfr. figura 6) nella quale agisce come puntone fra il perno 16 e il cursore 8 per mantenere il cursore nella posizione arretrata impedendogli di avanzare verso la posizione avanzata e una posizione allontanata (cfr. figura 8) nella quale consente al cursore 8 di portarsi nella posizione avanzata;
- mezzi elastici di richiamo 17 agenti sulla leva 15 per richiamarla nella suddetta posizione operativa di fine corsa con un prefissato precarico.
Vantaggiosamente, il passaggio della leva 15 dalla posizione di fine corsa operativa alla posizione allontanata nella quale consente al cursore 8 di portarsi in posizione avanzata, à ̈ determinato dall’elemento di impegno 2 durante il suo inserimento guidato nella parte ricevente 6.
Come si evince dalle figure 9 e 10, le estremità anteriori delle flange 4 e le estremità 3a del perno 3 agisce in spinta sulla leva 15 per spingerla nella posizione allontanata in contrasto all’azione elastica del mezzi elastici di richiamo 17.
Preferibilmente, Ã ̈ bene che i mezzi elastici 10 del cursore 8 esercitano una azione elastica maggiore rispetto a quella esercitata dai mezzi elastici di richiamo 17 agenti sulla leva 15.
Con riferimento alla forma di realizzazione illustrata nelle figure da 15 a 26, il dispositivo ricevente à ̈ privo della leva 15 e dei mezzi elastici di richiamo 17. Infatti, in questa forma realizzativa, i suddetti mezzi di vincolo, pur essendo ancora del tipo a piolo 19 e asola 18, consentono al cursore 8 di effettuare anche uno spostamento iniziale dalla posizione arretrata verso la posizione avanzata comprendente una componente di spostamento parallela al suddetto percorso di inserimento guidato.
Preferibilmente, in questa forma realizzativa, lo spostamento iniziale del cursore 8 dalla posizione arretrata verso la posizione avanzata consiste:
- in una traslazione del cursore 8 lungo il suddetto percorso di inserimento guidato e/o
- in una rotazione del cursore 8.
Infatti, nella forma di realizzazione delle figure da 15 a 26 i mezzi di vincolo realizzano almeno un doppio vincolo piolo 19 e asola 18 fra il cursore 8 e il telaio di supporto, in cui:
- le asole 18 si estendono parallelamente fra loro e - almeno un’asola 18 comprende un primo tratto iniziale 18a esteso parallelamente al percorso di inserimento guidato ed un secondo tratto 18b esteso parallelamente alla parete di riscontro 12. Questa asola 18 à ̈ impegnata da corrispondete primo piolo 19 in corrispondenza del primo tratto iniziale 18a quando il cursore 8 à ̈ nella posizione arretrata, tale primo tratto 18a dell’asola 18 individuando i suddetti mezzi di arresto che impediscono al cursore di portarsi nella posizione avanzata per effetto dell’azione della molla 10. L’inserimento dell’elemento di impegno 2 nella parte ricevente determina uno spostamento iniziale del cursore 8 lungo il percorso di inserimento guidato, tale a da portare il primo piolo 19 a disimpegnarsi dal primo tratto iniziale 18a esteso parallelamente al percorso di inserimento guidato ed impegnare il secondo tratto 18b esteso parallelamente alla parete di riscontro 12, in modo da consentire al cursore 8 di avanzare verso la posizione avanzata.
Preferibilmente, entrambe le versioni del dispositivo di fissaggio 1 sopra considerate, comprendono mezzi di azionamento raggiungibili dall’esterno per riportare detto cursore in detta posizione arretrata in contrasto all’azione di mezzi elastici. In particolare, agendo con un utensile quale, ad esempio, la punta di un cacciavite a croce, à ̈ possibile agire su detto cursore 20 per riportare il cursore 8 nella posizione arretrata in contrasto all’azione di mezzi elastici 10.
Preferibilmente i suddetti mezzi di azionamento raggiungibili dall’esterno comprendono:
- una dentatura o cremagliera 20 associata al cursore 8 ed estesa parallelamente alla direzione di traslazione del cursore stesso e
- una apertura 21 di inserimento per un utensile (ad esempio la punta di un cacciavite a stella) in grado di impegnare in rotazione i denti di detta dentatura ricavata nella parete laterale 7b del corpo scatolare 7 che individua il telaio di supporto.
Preferibilmente, la suddetta dentatura 20 à ̈ chiusa posteriormente, vale a dire in corrispondenza della parete laterale 7c del corpo scatolare 7, da una parere di fondo avente uno spessore crescente in corrispondenza della porzione di tale dentatura che si trova in corrispondenza dell’apertura 21 quando il cursore à ̈ nella posizione arretrata. Questo andamento a spessore crescente della parete di fondo determina un inserimento meno profondo della punta dell’utensile nella dentatura man mano che il cursore 8 si avvicina alla posizione arretrata, evitando possibili impuntamenti.
Ulteriormente, nel caso della forma di realizzazione delle figure da 15 a 26, la dentatura 21 presenta denti pieni in corrispondenza della porzione di tale dentatura che si trova ad essere posizionata in corrispondenza dell’apertura 21 quando il cursore à ̈ nella posizione arretrata. Ciò determina una traslazione del cursore verso l’estremità frontale 7a, in modo che il primo piolo 19 torni ad impegnare il primo tratto 18a dell’asola 18.
Giova rilevare che in considerazione della struttura sopra descritta, quando il perno 3 à ̈ inserito nella fessura di guida 9 trovandosi in corrispondenza della suddetta parete di riscontro 12, il passaggio del cursore 8 dalla posizione avanzata alla posizione arretrata determina necessariamente un arretramento del perno 3 lungo la fessura di guida 9 e lungo il percorso di inserimento guidato, che porta l’elemento di impegno 2 a disimpegnarsi completamente dalla parte ricevente 6. Tale comportamento determinato dalla presenza nella parte ricevente 6 del suddetto percorso di inserimento guidato unitamente al fatto che, come descritto, almeno un tratto della fessura di guida 9 si estende trasversalmente al percorso di inserimento guidato.
Come si può apprezzare da quanto descritto, il dispositivo di fissaggio secondo la presente invenzione consente di soddisfare la suddetta esigenza e di superare nel contempo gli inconvenienti di cui si à ̈ riferito nella parte introduttiva della presente descrizione con riferimento alla tecnica nota. Infatti, l’inserimento guidato dell’elemento di impegno nella parte ricevente, determina l’inserimento del perno nell’apertura frontale della fessura di guida e determina il rilascio del cursore da parte dei mezzi di arresto, nonché il completo inserimento del perno nel cursore ad opera dei mezzi elastici agenti sul cursore stesso. Giova rilevare che quando il perno à ̈ completamente inserito nella fessura di guida, la suddetta parete di riscontro impedisce a tale perno di muoversi verso l’apertura frontale della fessura di guida. Al riguardo si evidenzia come la forza con la quale la parete di riscontro si oppone al movimento verso l’apertura frontale della fessura di guida à ̈ indipendente dall’azione elastica esercitata dai mezzi elastici che agiscono sul cursore, essendo dovuta alla reazione vincolare che i mezzi di vincolo possono esercitare sul cursore per evitare tale movimento.
Un altro vantaggio del dispositivo di fissaggio secondo la presente invenzione risiede nella semplicità e nella robustezza strutturale e funzionale dello stesso.
Un ancora ulteriore vantaggio del dispositivo di fissaggio secondo la presente invenzione à ̈ da individuarsi nella caratteristica di ottenere un disimpegno automatico dell’elemento di impegno 2 dalla parte ricevente 6 a i di una azione esercitata con la punta di un utensile sul dispositivo di impegno stesso, più precisamente sul cursore mobile della parte ricevente.
Ovviamente, un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare numerose modifiche e varianti al dispositivo di fissaggio sopra descritto, tutte peraltro contenute nell'ambito di protezione dell'invenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.
Claims (17)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di fissaggio per il fissaggio di un pannello ad un elemento di arredo, particolarmente per il fissaggio di un pannello frontale al corpo di un cassetto, comprendente un elemento di impegno destinato ad essere fissato ad un primo elemento, scelto fra il pannello frontale ed il corpo dell’elemento di arredo, ed una corrispondente parte ricevente (6) comprendente un telaio per il fissaggio all’altro elemento scelto fra il pannello frontale ed il corpo dell’elemento di arredo, detto elemento di impegno essendo inseribile frontalmente ed in modo guidato in detta parte ricevente (6), a partire da un lato frontale (7a) di detta parte ricevente (6) lungo un prefissato percorso di inserimento guidato, per essere ivi trattenuta in una condizione di impegno in cui: - detta parte ricevente (6) comprende un cursore (8) mobile supportato da detto telaio di supporto (7); - detto cursore (8) mobile comprende una fessura di guida (9) che si estende internamente a detto cursore (8) a partire da un’apertura frontale (9a) attraverso la quale detto elemento di impegno (2,3,4) si inserisce per raggiungere una posizione interna a detto cursore (8) rispetto a detta parete frontale per risultare vincolato a detta parte ricevente (6); - almeno un primo tratto di detta fessura di guida (9) à ̈ esteso in una direzione trasversale a detto percorso di inserimento guidato; - detto cursore (8) à ̈ vincolato a detto telaio di supporto (7) mediante mezzi di vincolo (13,14;18,19) che consentono a detto cursore (8) di muoversi fra una posizione arretrata nella quale detto cursore à ̈ posizionato in modo da guidare detto elemento di impegno in detta fessura di guida attraverso detta apertura frontale (9a), e una posizione avanzata, nella quale detto cursore à ̈ posizionato rispetto a detto percorso di inserimento guidato in modo da mantenere detto elemento di impegno (2,3,4) vincolato in detta fessura di guida (9) di detto cursore (8); - detta parte ricevente (6) comprende mezzi elastici agenti su detto cursore (8) per spingere detto cursore (8) verso detta posizione avanzata con un prefissato precarico e - detta parte ricevente (6) comprende mezzi di arresto per trattenere in modo rilasciabile detto cursore (8) in detta posizione arretrata in contrasto all’azione di detti mezzi elastici, caratterizzato dal fatto che quando detto elemento di impegno (2,3,4) à ̈ inserito in detto fessura di guida (9) e detto cursore (8) à ̈ in detta posizione avanzata: - detto elemento di impegno (2,3,4) à ̈ posizionato in corrispondenza di un secondo tratto di detta fessura di guida (9) di detto cursore (8) che individua una parete di riscontro (12) che contrasta uno spostamento di detto elemento di impegno (2,3,4) in avvicinamento a detto lato frontale di detta parte ricevente (6) e - detti mezzi di vincolo (13,14;18,19) vincolano detto cursore (8) a detto telaio di supporto (7) in modo da contrastare uno spostamento di detto cursore (8) da detta posizione avanzata verso detta posizione arretrata in conseguenza di un’azione esercitata da detto elemento di impegno (2,3,4) su detta parete di riscontro (12) diretta perpendicolarmente a detta parete frontale (7a) con verso orientato da detta parete di riscontro (12) verso detta parete frontale di detta parte ricevente (6).
- 2. Dispositivo in accordo con la rivendicazione 1, in cui in cui: - quando detto cursore à ̈ in detta posizione arretrata l’apertura frontale (9a) di detta fessura di guida à ̈ posizionata lungo detto percorso di inserimento per consentire a detto elemento di impegno (2,3,4) di inserirsi in detto cursore (8), e - quando detto cursore à ̈ in detta posizione avanzata l’apertura frontale (9a) di detta fessura di guida (9) sopravanza detto percorso di inserimento.
- 3. Dispositivo in accordo con la rivendicazione 1 o 2, in cui detta parete di riscontro (12) Ã ̈ inclinata in modo che risulti individuato un angolo almeno di 90° fra: - un primo vettore (V1) uscente dal piano di detta parete di riscontro (12) perpendicolarmente al piano di detta parete frontale con verso orientato verso detta parete frontale e - un secondo vettore (V2) avente direzione e verso tangenti al percorso iniziale guidato imposto da detti mezzi di vincolo (13,14;18,19) a detto cursore (8) nel passare da detta posizione avanzata verso detta posizione arretrata.
- 4. Dispositivo in accordo con la rivendicazione 1, 2 o 3, in cui, quando detto elemento di impegno (2,3,4) à ̈ inserito in detta fessura di guida (9) in modo da essere posizionato in corrispondenza di detta apertura frontale (9a), il passaggio del cursore (8) mobile dalla posizione arretrata alla posizione avanzata determina l’inserimento di detto elemento di impegno (2,3,4) in detta parte ricevente (6) lungo detto percorso di inserimento guidato fino a che l’elemento di impegno (2,3,4) arriva a posizionarsi in corrispondenza di detta parete di riscontro (12) del cursore (8).
- 5. Dispositivo in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui detti mezzi di vincolo (13,14;18,19) vincolano detto cursore (8) a detto telaio di supporto (7) in modo che un primo tratto del percorso iniziale guidato imposto da detti mezzi di vincolo (13,14;18,19) a detto cursore (8) nel passare da detta posizione avanzata verso detta posizione arretrata sia parallelo o tangente a detta parete di riscontro (12).
- 6. Dispositivo in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui detti mezzi di vincolo (13,14;18,19) consentono a detto cursore (8) di traslare in una direzione trasversale a detto percorso di inserimento guidato.
- 7. Dispositivo in accordo con la rivendicazione 6, in cui lo spostamento di detto cursore (8) da detta posizione avanzata verso detta posizione arretrata consiste in una traslazione parallela a detta parete di riscontro (12) di detto cursore (8).
- 8. Dispositivo in accordo con la rivendicazione 6 o 7, in cui detti mezzi di vincolo (13,14;18,19) realizzano almeno un doppio vincolo piolo-asola (18,19) fra detto cursore (8) e detto telaio di supporto (7), le asole (18) essendo parallele fra loro lungo una direzione trasversale a detto percorso di inserimento guidato.
- 9. Dispositivo in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui mezzi di arresto per trattenere in modo rilasciabile detto cursore (8) in detta posizione arretrata comprendono una leva (15) imperniata a detto telaio di supporto (7) in modo da poter ruotare attorno ad un asse (16) perpendicolare al piano nel quale detto cursore (8) si sposta per passare dalla posizione arretrata alla posizione avanzata, in cui: - detta leva (15) à ̈ mobile fra una posizione di fine corsa operativa nella quale agisce come puntone fra il proprio perno (16) e detto cursore (8) per mantenere detto cursore (8) in detta posizione arretrata impedendogli di avanzare verso detta posizione avanzata e una posizione allontanata nella quale consente a detto cursore (8) di portarsi in detta posizione avanzata; - detti mezzi di arresto comprendono mezzi elastici di richiamo (17) agenti su detta leva (15) imperniata per richiamarla in detta posizione operativa di fine corsa con un prefissato precarico; - il passaggio di detta leva (15) da detta posizione di fine corsa operativa a detta posizione allontanata à ̈ determinato da detto elemento di impegno (2,3,4) che durante l’inserimento guidato in detta parte ricevente (6) agisce su detta leva (15) per spingerla in detta posizione allontanata in contrasto all’azione elastica su di essa esercitata dai mezzi elastici di richiamo (17).
- 10. Dispositivo in accordo con la rivendicazione 9, in cui detti mezzi di vincolo (13,14;18,19) consentono a detto cursore (8) uno spostamento iniziale da detta posizione arretrata verso detta posizione avanzata comprendente una componente di spostamento parallela a detto percorso di inserimento guidato.
- 11. Dispositivo in accordo con la rivendicazione 10, in cui detto spostamento iniziale da detta posizione arretrata verso detta posizione avanzata consiste: - in una traslazione di detto cursore (8) lungo detto percorso di inserimento guidato e/o - in una rotazione di detto cursore (8).
- 12. Dispositivo in accordo con la rivendicazione 10 o 11, in cui detti mezzi di vincolo (13,14;18,19) realizzano almeno un doppio vincolo piolo-asola (18,19) fra detto cursore (8) e detto telaio di supporto (7), in cui: - le asole (18) si estendono parallelamente fra loro e - almeno un’asola comprende un primo tratto (18a) iniziale esteso parallelamente a detto percorso di inserimento guidato ed impegnato dal corrispondete primo piolo (19) quando detto cursore (8) à ̈ in detta posizione arretrata, detto primo tratto (18a) dell’asola individuando i suddetti mezzi di arresto, - un inserimento di detto elemento di impegno (2,3,4) in detta parte ricevente (6) determina uno spostamento iniziale di detto cursore (8) parallelamente a detto percorso di inserimento guidato fino a portare detto primo piolo (19) ad impegnare la porzione (18b) di detta prima asola (18) estesa trasversalmente a detto percorso di inserimento guidato.
- 13. Dispositivo in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 121, in cui detto prefissato percorso di inserimento guidato in detta parte ricevente (6) Ã ̈ individuato da mezzi di guida (11) ricavati in detto telaio di supporto (7) con i quali detto elemento di impegno (2,3,4) si impegna per essere guidato.
- 14. Dispositivo in accordo con la rivendicazione 13, in cui detti mezzi di guida si estendono dal lato frontale (7a) di detta parte ricevente (6) secondo una direzione perpendicolare a detto lato frontale (7a).
- 15. Dispositivo in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 14, in cui detta parte ricevente (6) comprende mezzi di azionamento (20,21) raggiungibili dall’esterno per riportare detto cursore (8) in detta posizione arretrata in contrasto all’azione di mezzi elastici.
- 16. Dispositivo in accordo con la rivendicazione 15, in cui detti mezzi di azionamento raggiungibili dall’esterno comprendono: - una dentatura (20) estesa parallelamente a detta direzione di traslazione di detto cursore (8) e - una apertura (21) di inserimento per un utensile in grado di impegnare in rotazione i denti di detta dentatura.
- 17. Dispositivo in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 15, in cui quando detto elemento di impegno (2,3,4) Ã ̈ inserito in detto fessura di guida (9) e detto cursore (8) Ã ̈ in detta posizione avanzata, il passaggio di detto cursore (8) dalla posizione avanzata alla posizione arretrata determina necessariamente un arretramento di detto elemento di impegno (3) lungo detta fessura di guida (9) e lungo detto percorso di inserimento guidato fino a determinare il disimpegno di detto elemento di impegno da detta parte ricevente (6).
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