ITMI20100223A1 - Articolo di fissaggio, procedimento per la realizzazione di tale articolo ed apparecchiatura per la messa in opera di detto procedimento - Google Patents

Articolo di fissaggio, procedimento per la realizzazione di tale articolo ed apparecchiatura per la messa in opera di detto procedimento Download PDF

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ITMI20100223A1
ITMI20100223A1 IT000223A ITMI20100223A ITMI20100223A1 IT MI20100223 A1 ITMI20100223 A1 IT MI20100223A1 IT 000223 A IT000223 A IT 000223A IT MI20100223 A ITMI20100223 A IT MI20100223A IT MI20100223 A1 ITMI20100223 A1 IT MI20100223A1
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IT
Italy
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thread
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threads
holes
slot elements
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IT000223A
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Giuliano Coslovi
Armela Luis Parellada
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Velcro Ind
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di breveto per BREVETTO D’ INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
“ARTICOLO DI FISSAGGIO, PROCEDIMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI TALE ARTICOLO ED APPARECCHIATURA PER LA MESSA IN OPERA DI DETTO PROCEDIMENTO”
Background
Come noto, materiali in nastro o in foglio dotati di una pluralità di elementi ad
asola e/o di una pluralità di elementi a gancio sono ampiamente utilizzati come
elementi di fissaggio per svariate applicazioni. A titolo esemplificativo, nastri o
fascette di fissaggio possono essere applicati a porzioni di articoli di
abbigliamento per realizzare una connessione amovibile tra le due parti di un
medesimo articolo di abbigliamento o per definire zone a cui poter accoppiare porzioni di altri articoli; quale ulteriore esempio, nastri dotati di una molteplicità di elementi ad asola e di elementi a gancio possono essere utilizzati quali fascette per il bloccaggio di attrezzi o di articoli di varia natura; sempre a titolo esemplificativo, un ulteriore utilizzo dei nastri sopra descritti viene fatto nel settore del rivestimento di articoli di arredamento quali sedie, sedili per interni di autovetture, poltrone, divani e simili. In tali applicazioni, uno o più elementi a nastro, ad esempio dotati di asole, sono fissati alla struttura da rivestire ed uno o più elementi a nastro, ad esempio dotati di ganci, sono fissati al rivestimento; in questo modo avvicinando il rivestimento alla struttura da rivestire e’ possibile realizzare una connessione amovibile tra la struttura da rivestire e detto rivestimento. Recentemente, gli elementi a nastro sopra descritti sono stati utilizzati anche nel settore degli articoli monouso quali ad esempio articoli ad impiego medicale (bende e simili), pannolini ed altro ancora.
Gli articoli di fissaggio sopra descritti presentano una pluralità di elementi ad asola su una o su entrambe le superfici del nastro ed orientati opportunamente in modo da poter cooperare con corrispondenti controelementi a gancio. A seconda dei tipi di materiali in nastro, gli elementi ad asola possono essere realizzati in diversi modi.
Un primo tipo di materiale in nastro prevede la realizzazione di elementi ad asola ottenuti di pezzo con uno strato di base definente il corpo principale del materiale in nastro. Tale materiale in nastro viene realizzato forzando una resina plastica in una gola di formatura definita tra due superfici; almeno una delle superfici presenta delle cavità conformati in modo da definire detti elementi ad asola sulla superficie di un film plastico che contemporaneamente viene a formarsi. US3504863 mostra un esempio di un materiale innastro con elementi ad asola associati di pezzo ad un film plastico di base.
Una seconda alternativa nota prevede la formazione di un tessuto il quale, in sede di formazione, viene dotato di elementi ad asola i quali vengono fissati ad una superficie del tessuto stesso. Il brevetto statunitense numero US 5,664,441 mostra un tale tipo di materiale tessile dotato di elementi ad anello. Gli elementi ad asola, durante la fase di formazione del nastro in materiale tessile, sono formati da fili intessuti con i fili di ordito del materiale tessile. Benché il prodotto appena descritto offra una certa stabilità nella connessione tra gli elementi ad anello ed il materiale tessile di base, questo tipo di prodotto implica la tessitura degli elementi ad asola contemporaneamente alla formazione del supporto tessile di base; inoltre la presenza di un corpo di base tessile formato da trama ed ordito risulta essenziale per la connessione degli elementi ad asola che pertanto non possono essere applicati a supporti di base di natura non tessile.
Una terza tipologia di articoli di fissaggio con elementi ad asola prevede Γ applicazione gli elementi ad asola ad un supporto laminare preventivamente realizzato. Questo prodotto è descritto nel brevetto statunitense numero US 6,209,359 il quale illustra un procedimento per realizzare elementi ad asola su un film o su un materiale non tessuto. Tali elementi ad asola sono realizzati utilizzando una pluralità di fili quali, appropriatamente alimentati a rispettivi aghi, vengono inseriti nel nastro preventivamente realizzato. Ciascuno dei fili forma elementi ad asola su un primo lato del materiale in nastro ed occhielli su un secondo lato del materiale in nastro. In pratica, ciascun filo attraversa il materiale in nastro formando, su un primo lato, gli elementi ad asola e, sul lato opposto, degli occhielli disposti a cavallo dei fori da cui fuoriescono gli elementi ad asola formato con il medesimo filo. Benché il procedimento appena descritto consenta di applicare elementi ad asola su materiali in foglio previamente fabbricati, tale procedimento non assicura una adeguata connessione tra gli elementi ad asola ed il materiale in foglio sottostante. In altre parole in sede di utilizzo, l’impegno ed il disimpegno ripetuto degli elementi ad asola con rispettivi elementi a gancio comporta frequentemente lo sfilamento parziale o totale dei fili formanti tali elementi ad asola dal corpo di base.
In questa situazione, è uno scopo del presente trovato quello di mettere a disposizione un nuovo articolo di fissaggio dotato di elementi ad asola vincolati in modo efficace e stabile ad un corpo di base deH’articolo. Un ulteriore scopo è quello di mettere a disposizione un articolo la cui struttura sia tale da consentire la realizzazione degli elementi ad asola in una fase successiva a quella di produzione del corpo di base deH’articolo. Un altro scopo è quello di mettere a disposizione un articolo provvisto di elementi ad asola adeguatamente vincolati indipendentemente dalla struttura del corpo di base. Infine, uno scopo del trovato è anche quello di mettere a disposizione un procedimento che consenta la realizzazione di tale articolo di fissaggio dotato di elementi ad asola vincolati in modo efficace al corpo di base, nonché quello di mettere a disposizione un apparecchiatura adeguata per la messa in opera del detto procedimento.
Sommario dell’ invenzione
Uno o più degli scopi sopra indicati sono sostanzialmente raggiunti da un articolo di fissaggio, in particolare un articolo di fissaggio dotato di elementi ad asola capaci di accoppiarsi con controelementi per realizzare un accoppiamento di tipo amovibile (ad esempio un accoppiamento di tipo “hook and loop”), in accordo con una o più delle unite rivendicazioni. Uno o più degli scopi sopra indicati sono anche raggiunti da un procedimento per la realizzazione di tale articolo e da un’apparecchiatura per la messa in opera di detto procedimento, secondo una o più delle unite rivendicazioni.
Aspetti di un articolo di fissaggio, di un procedimento per la formazione di un articolo di fissaggio e di un’ apparecchiatura per la messa in opera del procedimento secondo l’invenzione sono inoltre qui di seguito riassuntivamente illustrati.
In un 1° aspetto e’ previsto un articolo comprendente un corpo di base, di spessore ridotto rispetto all’estensione delle altre due dimensioni; ad esempio il corpo di base può comprendere un materiale in nastro o un materiale in foglio. Il corpo di base presenta: una prima superficie ed una seconda superficie contrapposta alla prima; almeno un primo filo impegnato al corpo di base e definente elementi ad asola, i quali si estendono in allontanamento dalla prima superficie e formano aperture di impegno; almeno un secondo filo distinto dal primo filo ed attraversante l’intero spessore del corpo di base in corrispondenza di una pluralità di fori passanti e vincola il primo filo al corpo di base in corrispondenza di una tra il pluralità di aree o punti di impegno.
Gli elementi ad asola sono ad esempio del tipo formante aperture di impegno destinate a cooperare con corrispondenti contro-elementi a gancio portati dallo stesso articolo o da un corpo distinto dal articolo oggetto del trovato per formare accoppiamenti di tipo noto come “hook and loop”.
Con punti o aree di impegno si intendono zone in cui il secondo filo interagisce con il primo filo e realizza un impegno con il corpo di base: tali punti di impegno hanno estensione limitata anche se, evidentemente, non puntiforme. In un 2° aspetto, in accordo con il 1° primo aspetto, l’articolo comprende una pluralità di primi fili, impegnati al corpo di base, ciascuno dei quali definisce una rispettiva serie di elementi ad asola, ed una pluralità di secondi fili distinti dai primi fili, detti secondi fili attraversando interamente lo spessore del corpo di base e vincolando i primi fili al corpo di base.
In un 3° aspetto, in accordo con il o con il 2° aspetto, ciascuno dei secondi fili vincola almeno un rispettivo di detti primi fili al corpo di base in corrispondenza di una pluralità di punti di impegno.
In un 4° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti, ciascuno dei secondi fili vincola due rispettivi primi fili in corrispondenza di una pluralità di punti di impegno.
In un 5° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti, detto primo filo (o detti primi fili nel caso di diversi primi fili) attraversa (attraversano) il corpo di base in corrispondenza di una pluralità di primi fori e presenta (presentano) un pluralità di porzioni che si estendono sul lato di detta prima superficie ed una pluralità di porzioni che si estendono sul lato di detta seconda superficie.
In un 6° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti rivendicazioni il secondo filo (o i secondi fili qualora il articolo comprenda diversi secondi fili) attraversa (attraversano) il corpo di base in corrispondenza di una pluralità di secondi fori e presenta (presentano) un pluralità di porzioni che si estendono sul lato di detta prima superficie ed una pluralità di porzioni che si estendono sul lato di detta seconda superficie.
In un 7° aspetto, in accordo con il 5° o 6° aspetto, le porzioni del primo filo che si estendono sul lato di detta prima superficie definiscono detti elementi ad asola.
In un 8° aspetto, in accordo con il 6° o 7° aspetto le porzioni del secondo filo che si estendono sul lato di detta prima superficie definiscono ulteriori elementi ad asola.
In un 9° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti le porzioni del primo filo, o di un prefissato numero di primi fili, che si estendono sul lato di detta seconda superficie formano una pluralità di primi occhielli di bloccaggio che impegnano rispettive porzioni del secondo filo (o dei secondi fili).
In un 10° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti, le porzioni del secondo filo, o di un prefissato numero di secondi fili, che si estendono sul lato di detta seconda superfìcie formano una pluralità di secondi occhielli di bloccaggio che impegnano rispettive porzioni del primo filo (o dei primi fili).
In un 11° aspetto, in accordo con il 9° o il 10° aspetto, ciascuno di detti primi occhielli di bloccaggio comprende un primo tratto di un primo filo da un rispettivo di detti primi fori verso un rispettivo di detti secondi fori, un tratto di raccordo consecutivo al primo tratto e disposto attorno a, o in corrispondenza di, tale rispettivo di detti secondi fori, ed un secondo tratto dello stesso primo filo verso il medesimo di detti primi fori attraverso il quale il primo filo ritorna sul lato di detta prima superficie.
In un 12° aspetto, in accordo con il 10° aspetto o Γ 11° aspetto, ciascuno di dei secondi occhielli di bloccaggio comprende un primo tratto di un secondo filo da un rispettivo di detti secondi fori verso un rispettivo di detti primi fori, un tratto di raccordo consecutivo al primo tratto e disposto attorno a, o in corrispondenza di, tale rispettivo di detti primi fori, ed un secondo tratto dello stesso secondo filo verso il medesimo di detti secondi fori attraverso il quale il secondo filo ritorna sul lato di detta prima superficie.
In pratica, almeno per un prefissato numero di primi e secondi fili impegnati al corpo di base, l’articolo di fissaggio prevede che due porzioni dello stesso primo filo escano sul lato della seconda superficie da un medesimo dei primi fori, dirigendosi verso un secondo foro adiacente per impegnare due porzioni dei secondi fili fuoriuscenti da quest’ultimo, in modo da formare una serie concatenata di primi e secondi occhielli i quali si inseriscono l’uno nell’altro vincolando tra loro i primi ed i secondi fili.
In un 13° aspetto, in accordo con 1’ 11° o il 12° aspetto, l’articolo presenta un prefissato numero di primi fili i cui i primi ed i secondi tratti attraversano il corpo di base in corrispondenza dei primi fori e si inseriscono nel rispettivo secondo occhiello creando un impegno tra primo e rispettivo secondo filo tra loro ed al corpo di base, realizzando i suddetti punti di impegno.
In un 14° aspetto, in accordo con il 12° o il 13° aspetto i primi ed i secondi tratti di ciascun secondo filo attraversano il corpo di base ed il rispettivo primo occhiello in corrispondenza di ciascuno di detti secondi fori, creando un impegno tra primo e rispettivo secondo filo tra loro ed al corpo di base.
In un 15° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti dal 9° al 14°, i primi occhielli di bloccaggio si estendono secondo una direzione sostanzialmente parallela al corpo di base in modo disporsi sostanzialmente adiacenti alla seconda superficie.
In un 16° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti dal 10° al 15°, i secondi occhielli di bloccaggio si estendono secondo una direzione sostanzialmente parallela al corpo di base in modo da disporsi sostanzialmente adiacenti alla seconda superficie. In pratica, i primi ed i secondi fili sono tensionati in modo che gli occhielli si inseriscano l’uno nell’altro come descritto e si dispongano in allineamento sostanziale con la seconda superficie.
In un 17° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti dal 9° al 16°, ciascuno dei primi fili e’ disposto lungo almeno un prefissato tratto di detto articolo in modo da:
a) formare uno di detti elementi ad asola,
b) attraversare il corpo di base in corrispondenza di uno di detti primi fori, c) formare uno di detti primi occhielli di bloccaggio (disponendosi attorno ad un secondo foro adiacente),
d) ritornare sul lato di detta prima superficie attraverso lo stesso di detti primi fori,
e) formare un successivo di detti elementi ad asola,
f) attraversare nuovamente il corpo di base in corrispondenza di un successivo di detti primi fori,
g) formare un successivo di detti primi occhielli di bloccaggio (disponendosi attorno ad un ulteriore secondo foro adiacente),
h) ritornare nuovamente sul lato di detta prima superficie attraverso detto successivo di detti primi fori,
e quindi ripetere una pluralità di volte l’andamento descritto da e) ad h), per formare lungo detto prefissato tratto di articolo una serie di elementi ad asola ed una serie di primi occhielli di bloccaggio. Il tratto di articolo e’ tipicamente un tratto di sviluppo longitudinale dell’ articolo.
In un 18° aspetto, in accordo con il precedente aspetto, i primi fori da cui passa un medesimo primo filo sono disposti secondo due linee affiancate (nell’esempio e nella pratica tali linee affiancate sono due rette parallele disposte lungo la direzione di lavorazione del articolo); il primo filo, ad ogni ritorno sul lato di detta prima superficie, si sposta da un primo foro disposto su una di dette linee ad un primo foro posto sull’altra di dette linee affiancate per formare elementi ad asola disposti trasversalmente rispetto alle linee affiancate di giacitura di detti primi fori (ovvero trasversalmente rispetto alla direzione di lavorazione del articolo). Ad esempio gli elementi ad asola possono formare un angolo di 45 gradi rispetto alla direzione di lavorazione del articolo.
In un 19° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti dal 10° al 18°, ciascuno dei secondi fili e’ disposto lungo almeno un prefissato tratto di detto articolo in modo da:
a) formare uno di detti ulteriori elementi ad asola,
b) attraversare il corpo di base in corrispondenza di uno di detti secondi fori, c) formare uno di detti secondi occhielli di bloccaggio (disponendosi attorno ad un primo foro adiacente),
d) ritornare sul lato di detta prima superficie attraverso lo stesso di detti secondi fori,
e) formare un altro di detti ulteriori elementi ad asola,
f) attraversare nuovamente il corpo di base in corrispondenza di un ulteriore di detti secondi fori,
g) formare un ulteriore di detti secondi occhielli di bloccaggio (disponendosi attorno ad un secondo foro adiacente),
h) ritornare nuovamente sul lato di detta prima superficie attraverso lo stesso ulteriore di detti secondi fori,
e quindi ripetere una pluralità di volte l’andamento descritto da e) ad h) per formare lungo detto prefissato tratto di articolo una serie di ulteriori elementi ad asola ed una serie di secondi occhielli di bloccaggio. Il tratto di articolo e’ tipicamente un tratto di sviluppo longitudinale dell’ articolo. Ad esempio gli elementi ad asola formati dai primi fili risultano affiancati agli ulteriori elementi ad asola formati dai secondi fili lungo la direzione di lavorazione del articolo. In un 20° aspetto, in accordo con il 19° aspetto, i secondi fori da cui passa un medesimo secondo filo sono disposti secondo due linee affiancate (nell’esempio e nella pratica tali linee affiancate sono due rette parallele disposte lungo la direzione di lavorazione del articolo); il secondo filo, ad ogni ritorno sul lato di detta prima superficie, si sposta da un secondo foro disposto su una di dette linee ad un secondo foro posto sull’altra di dette linee affiancate per formare detti ulteriori elementi ad asola disposti trasversalmente rispetto alle linee affiancate di giacitura di detti secondi fori (ovvero trasversalmente rispetto alla direzione di lavorazione del articolo). Ad esempio gli ulteriori elementi ad asola possono formare un angolo di 45 gradi rispetto alla direzione di lavorazione del articolo.
In un 21° aspeto, in accordo con uno qualsiasi dei precedenti aspeti, ciascuna serie di elementi ad asola formata da uno di deti primi fili si estende lungo una direzione di sviluppo longitudinale del articolo (in pratica la direzione di lavorazione del articolo).
In un 22° aspeto, in accordo con uno qualsiasi dei precedenti aspetti dall’otavo al ventiduesimo, ciascuna serie di elementi ad asola formati da uno di deti secondi fili si estende lungo una direzione di sviluppo longitudinale dell’ articolo (in pratica la direzione di lavorazione del articolo).
In un 23° aspetto, in accordo con uno qualsiasi dei precedenti aspetti dall’ottavo al ventiduesimo, in cui i primi ed i secondi fili sono disposti mutuamente affiancati lungo una direzione di sviluppo longitudinale di deto articolo ed alternati tra loro in una direzione trasversale in modo che:
ciascuna serie di elementi ad asola formati da un medesimo primo filo sia trasversalmente affiancata da una serie di detti ulteriori elementi ad asola formati da un medesimo secondo filo, e
ciascuna serie di ulteriori elementi ad asola formati da un medesimo secondo filo sia trasversalmente affiancata da una serie di elementi ad asola formati da un medesimo primo filo.
In un 24° aspetto, in accordo con il 23° aspetto, l’articolo prevede che, sul lato di detta seconda superficie, ciascuno dei primi occhielli di bloccaggio associati agli elementi ad asola di un medesimo primo filo cooperi con un rispettivo dei secondi occhielli di bloccaggio associati a una adiacente serie di ulteriori elementi ad asola formati un secondo filo adiacente al primo filo. In pratica, le porzioni di un primo filo (primi e secondi tratti di andata e ritorno) che attraversano ciascun primo foro si inseriscono nel secondo occhiello definito in corrispondenza di tale primo foro da un secondo filo disposto affiancato al primo filo. A loro volta, le porzioni del secondo filo (primi e secondi tratti di andata e ritorno) che attraversano ciascun secondo foro si inseriscono nel primo occhiello definito dal primo filo in corrispondenza di tale secondo foro. Questo crea una serie di primi e secondi occhielli concatenati tra loro che vincolano stabilente un primo ed un secondo filo direttamente adiacenti.
In un 25° aspetto, in accordo con il 23° o il 24° aspetto, l’articolo comprende un prefissato numero di detti primi fili ciascuno dei quali e’ trasversalmente interposto tra due di detti secondi fili mutuamente affiancati. Infatti ciascun primo filo attraversa tipicamente due serie di primi fori, una su ciascun lato degli elementi ad asola. Sul lato di detta prima superficie, ciascuno di detti primi fili forma una serie di elementi ad asola interposta tra le due serie di ulteriori elementi ad asola formate ciascuna da un rispettivo dei secondi fili mutuamente affiancati, e sul lato di detta seconda superficie, ciascuno di detti primi fili forma una serie di primi occhielli di bloccaggio che cooperano ciascuno con un rispettivo di detti secondi occhielli di bloccaggio formati da uno dei detti secondi fili mutamente affiancati ed una serie di primi occhielli di bloccaggio che cooperano ciascuno con un rispettivo di detti secondi occhielli di bloccaggio formati dall’altro dei secondi fili mutuamente affiancati. In pratica, per i primi fili disposti tra due secondi fili adiacenti, le porzioni di un primo filo (primi e secondi tratti di andata e ritorno) attraversano una prima serie di primi fori e si inseriscono nei secondi occhielli definiti dal secondo filo disposto affiancato al primo filo dalla parte della prima serie di primi fori; porzioni del medesimo primo filo attraversano anche una seconda serie di primi fori e si inseriscono nei secondi occhielli definiti dal secondo filo affiancato al primo filo dalla parte della seconda serie di primi fori. A loro volta, porzioni dei secondi fili (primi e secondi tratti di andata e ritorno) adiacenti al detto primo filo attraversano rispettivi secondi fori e si inseriscono nei primi occhielli definiti dal primo filo. Questo crea una serie di primi e secondi occhielli concatenati tra loro su ciascun fianco della serie di elementi ad asola formati dal primo filo.
In un 26° aspetto, in accordo con il 23° o il 24° o il 25° aspetto, Γ articolo comprende un prefissato numero di detti secondi fili ciascuno dei quali e’ trasversalmente interposto tra due di detti primi fili mutuamente affiancati. In pratica, possono essere previsti molteplici primi fili e secondi fili che sono alternati tra loro in modo che (a parte il primo e l’ultimo filo) tutti i primi ed i secondi fili siano rispettivamente interposti tra due secondi fili e tra due primi fili. Ciascun secondo filo interposto tra due primi fili forma, sul lato di detta prima superficie, una serie di detti ulteriori elementi ad asola interposta tra due serie di elementi ad asola formate ciascuna da un rispettivo dei primi fili mutuamente affiancati. Inoltre, ciascun secondo filo interposto tra due primi fili forma sul lato di detta seconda superficie, una prima serie di secondi occhielli di bloccaggio che cooperano ciascuno con un rispettivo di detti primi occhielli di bloccaggio formati da uno dei detti primi fili mutamente affiancati ed una seconda serie di secondi occhielli di bloccaggio che cooperano ciascuno con un rispettivo di detti primi occhielli di bloccaggio formati dall’altro dei primi fili mutuamente affiancati.
In un 27° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti dal 17° al 26°, ciascuna serie di primi fori di passaggio di un primo filo e’ disposta allineata (ad esempio lungo una medesima linea retta) con una rispettiva serie di secondi fori di passaggio di un secondo filo in modo tale che primi e secondi fori siano disposti in modo alternato su una medesima linea. Nel caso di una pluralità di primi e di una pluralità di secondi fili si avranno una pluralità di rette di giacitura lungo ciascuna delle quali sono disposti primi e secondi fori alternati
5 tra loro.
In un 28° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti dal 17° al 27°, l’articolo comprende:
una pluralità di primi fili definenti rispettive serie di elementi ad asola; una pluralità di secondi fili definenti rispettive serie di ulteriori elementi io ad asola; dette serie di elementi ad asola e di ulteriori elementi ad asola essendo mutuamente affiancate ed impegnate al corpo di base:
in corrispondenza di primi fori disposti lungo una medesima linea, i primi ed i secondi tratti dei primi occhielli di bloccaggio formati da uno stesso primo filo attraversando i secondi occhielli di bloccaggio formati da uno stesso ìs secondo filo; ed
in corrispondenza di secondi fori disposti lungo detta medesima linea, i primi ed i secondi tratti dei secondi occhielli di bloccaggio formati dal medesimo secondo filo attraversando i primi occhielli di bloccaggio formati dal detto primo filo.
In un 29° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti, in cui il corpo di base non comprende materiale tessuto, il secondo filo essendo distinto dal materiale formante detto corpo di base e vincolando detto primo filo in corrispondenza di una pluralità di punti di vincolo disposti sul lato di detta seconda superficie.
In un 30° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti, detti elementi ad asola presentano sagoma e dimensioni sostanzialmente corrispondenti a quelle di detti ulteriori elementi ad asola.
In un 31° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti, detti elementi ad asola presentano sagoma e/o dimensioni differenti rispetto a quelle di detti ulteriori elementi ad asola.
In un 32° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti, l’articolo comprende almeno un primo filo di legatura disposto lungo lo sviluppo longitudinale dell’ articolo ed impegnante un medesimo di detti primi o di detti secondi fili.
In un 33° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti, l’articolo comprende almeno un secondo filo di legatura disposto lungo lo sviluppo longitudinale dell’articolo ed impegnante un medesimo di detti primi o di detti secondi fili.
In un 34° aspetto, in accordo con l’aspetto precedente, il primo ed il secondo filo di legatura delimitano trasversalmente una regione dell’articolo dove si estendono longitudinalmente uno o più di detti primi fili ed uno o più di detti secondi fili; si noti che possono opzionalmente essere previste varie regioni trasversalmente distanziate tra loro da zone dell’articolo prive di elementi ad asola. Sui lati trasversalmente contrapposti di ciascuna regione sono presenti un filo iniziale ed un filo finale (in pratica uno dei primi o uno dei secondi fili) i quali sono affiancati da un altro dei primi o secondi fili solo su un rispettivo lato adiacente. Pertanto, il filo iniziale (e analogamente il filo finale) in una regione presenta una serie di occhielli (riferiti qui di seguito come occhielli terminali) non impegnati con gli occhielli di un rispettivo secondo o primo filo adiacente. A questo scopo, il primo filo di legatura vincola al corpo di base gli occhielli terminali del filo iniziale disposto alla periferia di detta regione, mentre il secondo filo di legatura vincola al corpo di base gli occhielli liberi del filo finale in corrispondenza di un periferia trasversale contrapposta di detta regione. In questo modo tutti gli occhielli di tutti i primi e secondi fili di una regione sono impegnati tra loro o con i fili di legatura in modo da vincolare stabilmente gli elementi ad asola al corpo laminare.
In un 35° aspeto, in accordo con uno qualsiasi degli aspeti precedenti, il o i primi fili possono essere formati in vari modi: ad esempio il primo filo può essere un unico elemento allungato oppure può comprendere una pluralità di filamenti mutuamente affiancati, oppure può comprendere una pluralità di filamenti ritorti su se stessi. Può anche essere previsto che alcuni primi fili siano fati in uno dei modi citati mentre altri in un altro dei modi citati. Analogamente, il o i secondi fili possono essere formati in vari modi: ad esempio ciascun secondo filo può essere un unico elemento allungato oppure può comprendere una pluralità di filamenti mutuamente affiancati, oppure può comprendere una pluralità di filamenti ritorti su se stessi. Può anche essere previsto che alcuni secondi fili siano fati in uno dei modi citati mentre altri in un altro dei modi citati.
In un 36° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti, il corpo di base e’ un materiale nastriforme, ad uno o più strati, o un materiale in foglio, ad uno o più strati. In caso di materiale nastriforme il corpo di base comprende una o piu’ strisce longitudinali provviste di elementi ad asola e disposte sostanzialmente centralmente in modo da lasciare lembi laterali del corpo di base privi di elementi ad asola.
In un 37° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti, detto corpo di base comprende alternativamente:
uno o più strati di materiale realizzato in tessuto non tessuto; o
uno o più strati in materiale cartaceo; o
uno o più strati in cartone; o
uno o più strati in materiale plastico; o
uno o più strati in materiale spugnoso; o
uno o strati in materiale tessuto.
Può anche essere previsto che il corpo di base sia costituito da una combinazione delle tipologie di strati descritti. In tal caso i vari materiali possono essere laminati tra loro in modo da formare un corpo laminato composito. Ad esempio il corpo di base può essere formato da uno o più strati di materiale non tessuto accoppiati (ad esempio per laminazione) con uno o più strati di materiale spugnoso eventualmente accoppiati con un film plastico. Alternativamente, può essere previsto che uno o più strati in carta o cartone siano rivestiti con strati in materiale plastico.
Indipendentemente dalla sua struttura, si noti che il corpo di base può’ anche comprendere uno o più inserti in materiale magnetico o magnetizzabile.
In un 38° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti, il corpo di base e’ un manufatto tessile pre-confezionato formato da fili di trama intrecciati con fili di ordito, in cui sia detto primo filo che detto secondo filo sono distinti dai fili di trama e di ordito del corpo di base; in altre parole il secondo filo attraversa il corpo di base in corrispondenza di fori la cui posizione e’ svincolata rispetto alla disposizione dei fili di trama e ordito, il secondo filo vincolando il primo filo in corrispondenza di una pluralità di punti di vincolo disposti sul lato di detta seconda superficie.
In un 39° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti, i primi elementi ad asola definiscono asole destinate a cooperare con corrispondenti contro elementi a gancio (formati da veri e propri gancetti o elementi a fungo o di altra forma ancora portati dallo stesso articolo o da un articolo separato) per realizzare un accoppiamento del tipo noto come accoppiamento “hook and loop”.
In un 40° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti, i primi ed i secondi fili sono presenti in una pluralità di zone discrete spaziate tra loro per formare un articolo in cui gli elementi ad asola (e gli ulteriori elementi ad asola se presenti) sono raggruppati in strisce longitudinali o trasversali separate da zone prive di elementi ad asola.
In un 41° aspetto, in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti i primi ed i secondi fili sono presenti in una pluralità di zone discrete spaziate tra loro per formare un articolo in cui gli elementi ad asola (e gli ulteriori elementi ad asola se presenti) sono raggruppati in settori interamente circondati da zone prive di elementi ad asola. In maggior dettaglio le zone prive di elementi ad asola presentano estensione superiore alla distanza tra due fori di passaggio adiacenti dei primi o dei secondi fili.
In un 42° aspetto, in accordo con uno degli aspetti 40 e 41 precedenti, i primi ed i secondi fili attraversano le zone prive di elementi ad asola senza formare elementi ad asola, ma semplicemente attraversando primi/secondi fori unendo elementi ad asola appartenenti a regioni separate. In altre parole, possono essere previsti una pluralità di primi e di secondi fili che si estendono lungo il corpo di base e che per taluni tratti formano elementi ad asola ed ulteriori elementi ad asola rispettivamente e per taluni tratti sono semplicemente impegnati al corpo di base senza formare alcun elemento ad asola.
In un 43° aspetto viene previsto un procedimento per la realizzazione di un articolo di fissaggio comprendente:
movimentare un corpo di base preventivamente realizzato verso una stazione di lavorazione, il corpo di base avendo una prima superficie ed una seconda superficie contrapposta alla prima;
impegnare al corpo di base, in corrispondenza di detta stazione di lavorazione, almeno un primo filo in modo da definire elementi ad asola, i quali si estendono in allontanamento dalla prima superficie e formano asole di impegno,
impegnare al corpo di base, in corrispondenza di detta stazione di lavorazione, almeno un secondo filo distinto dal primo filo, detto secondo filo attraversando il corpo di base e realizzando sul lato di detta seconda superficie una pluralità di zone di vincolo del primo filo al corpo di base.
Opzionalmente, il procedimento descritto realizza Γ articolo secondo uno qualsiasi degli aspetti da 1 a 42 o da 73 a 75.
In un 44° aspetto secondo l’aspetto precedente, la fase di impegno di almeno un primo filo comprende impegnare al corpo di base una pluralità di primi fili, ciascuno dei primi fili definendo una rispettiva serie di elementi ad asola; e la fase di impegno di almeno un secondo filo comprende impegnare una pluralità di secondi fili distinti dai primi fili, detti secondi fili attraversando il corpo di base e vincolando i primi fili al corpo di base.
In un 45° aspetto secondo il 43° o il 44° aspetto, la fase di impegnare al corpo di base almeno un primo filo comprende inserire ciascuno di detti primi fili attraverso il corpo di base in corrispondenza di una pluralità di primi fori per formare una pluralità di porzioni che si estendono sul lato di detta prima superficie ed una pluralità di porzioni che si estendono sul lato di detta seconda superficie.
In un 46° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti dal 43° al 45° la fase di impegnare al corpo di base almeno un secondo filo comprende inserire ciascuno di detti secondi fili attraverso il corpo di base in corrispondenza di una pluralità di secondi fori per formare una pluralità di porzioni che si estendono sul lato di detta prima superficie ed una pluralità di porzioni che si estendono sul lato di detta seconda superficie.
In un 47° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti 45° o 46°, durante la fase di impegno del primo filo/dei primi fili al corpo di base, le porzioni del primo filo/dei primi fili che si estendono sul lato di detta prima superficie definiscono detti elementi ad asola.
In un 48° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti 46° o 47°, durante la fase di impegno del secondo filo/dei secondi fili al corpo di base le porzioni del secondo filo/dei secondi fili che si estendono sul lato di detta prima superficie definiscono ulteriori elementi ad asola.
In un 49° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti dal 45° al 48°, durante la fase di impegno del primo filo/dei primi fili al corpo di base, le porzioni del primo filo/dei primi fili che si estendono sul lato di detta seconda superficie vengono disposte in modo da formare una pluralità di primi occhielli di bloccaggio che impegnano rispettive porzioni del secondo filo/dei secondi fili. In un 50° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti dal 46° al 49°, durante la fase di impegno del primo filo/dei primi fili al corpo di base, le porzioni del primo filo/dei primi fili le porzioni del secondo filo/dei secondi fili che si estendono sul lato di detta seconda superficie formano una pluralità di secondi occhielli di bloccaggio che impegnano rispettive porzioni del primo filo/dei primi fili.
In un 51° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti 49° o 50°, ciascuno di detti primi occhielli di bloccaggio, formato durante la fase di impegno del primo filo/dei primi fili al corpo di base, comprende:
un primo tratto di un primo filo da un rispettivo di detti primi fori verso un rispettivo di detti secondi fori,
un tratto di raccordo consecutivo al primo tratto e disposto attorno a, o in corrispondenza di, tale rispettivo di detti secondi fori, ed
un secondo tratto dello stesso primo filo verso il medesimo di detti primi fori attraverso il quale il primo filo ritorna sul lato di detta prima superficie. In un 52° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti 50° o 51°, ciascuno di detti secondi occhielli di bloccaggio, formato durante la fase di impegno del secondo filo/dei secondi fili al corpo di base, comprende:
un primo tratto di un secondo filo da un rispettivo di detti secondi fori verso un rispettivo di detti primi fori,
un tratto di raccordo consecutivo al primo tratto e disposto attorno a, o in corrispondenza di, tale rispettivo di detti primi fori, ed
un secondo tratto dello stesso secondo filo verso il medesimo di detti secondi fori attraverso il quale il secondo filo ritorna sul lato di detta prima superficie.
In un 53° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti 51° o 52°, le fasi di impegno dei primi e dei secondi fili al corpo di base sono sostanzialmente contemporanee, detti primi fili inserendosi in corrispondenza di ciascuno dei primi fori in modo che i primi ed i secondi tratti di ciascun primo filo attraversino il corpo di base ed il rispettivo secondo occhiello creando un impegno tra primo e rispettivo secondo filo tra loro ed al corpo di base.
In un 54° aspetto secondo il 53° aspetto, i secondi fili vengono inseriti in corrispondenza di ciascuno dei secondi fori in modo che i primi ed i secondi tratti di ciascun secondo filo attraversino il corpo di base ed il rispettivo primo occhiello creando un impegno tra primo e rispettivo secondo filo tra loro ed al corpo di base.
In un 55° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti dal 49° al 54°, i primi occhielli di bloccaggio vengono disposti secondo una direzione sostanzialmente parallela al corpo di base in modo da risultare sostanzialmente adiacenti alla seconda superficie.
In un 56° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti dal 50° al 55°, i secondi occhielli di bloccaggio vengono disposti secondo una direzione sostanzialmente parallela al corpo di base in modo da risultare sostanzialmente adiacenti alla seconda superficie.
In un 57° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti dal 50° al 56°, durante detta fase di impegno del primo/primi fili al corpo di base, ciascun primo filo e’ guidato da un rispettivo primo guida-filo operante sul lato di detta prima superficie e coopera con almeno una coppia di aghi i quali attraversano il corpo di base secondo un movimento a vai e vieni trasversale a dette prima e seconda superficie.
In un 58° aspetto secondo uno qualsiasi degli aspetti dal 51° al 57°, durante detta fase di impegno del secondo/secondi fili al corpo di base, ciascun secondo filo e’ guidato da un rispettivo secondo guida-filo operante sul lato di detta prima superficie e coopera con almeno una coppia di aghi i quali attraversano il corpo di base secondo un movimento a vai e vieni trasversale a dette prima e seconda superficie.
In un 59° aspetto secondo il 56° aspetto, durante detta fase di impegno di un primo e di un secondo filo mutuamente affiancati al corpo di base, detti aghi e detti guida-filo operano come segue:
al) un primo ago viene avanzato creando uno dei primi foro attraverso detto corpo di base,
a2) un secondo ago viene avanzato creando uno dei secondi fori attraverso detto corpo di base,
bl) il primo ago e il primo guida-filo vengono movimentati relativamente in modo che il primo filo formi uno di detti elementi ad asola e che il primo filo si posizioni in una gola di detto primo ago,
b2) il secondo ago e il secondo guida-filo vengono movimentati relativamente in modo che il secondo filo formi uno di detti ulteriori elementi ad asola e che il secondo filo si posizioni filo in una gola di detto secondo ago,
cl) il primo ago viene quindi retratto e riattraversa il corpo di base in corrispondenza dello stesso primo foro trasportando il primo filo sul lato di detta seconda superficie attraverso tale primo foro,
c2) il secondo ago viene quindi retratto e riattraversa il corpo di base in corrispondenza dello stesso secondo foro trasportando il secondo filo sul lato di detta seconda superficie attraverso tale secondo foro,
d) il corpo di base e detti aghi vengono spostati relativamente tra loro in una direzione di lavorazione del corpo di base,
el) il primo ago viene nuovamente avanzato e, grazie allo spostamento relativo tra aghi e corpo di base, attraversa il corpo di base formando un altro di detti secondi fori, la porzione di primo filo trasportata sul lato di detta seconda superficie formando uno di detti primi occhielli di bloccaggio,
e2) il secondo ago viene nuovamente avanzato e, grazie allo spostamento relativo tra aghi e corpo di base, attraversa il corpo di base formando un altro di detti primi fori, la porzione di secondo filo trasportata sul lato di detta seconda superficie formando uno di detti secondi occhielli di bloccaggio,
gl) il primo ago ed un ulteriore secondo guida filo vengono movimentati relativamente in modo che un ulteriore secondo filo formi un altro di detti ulteriori elementi ad asola,
g2) il secondo ago ed il primo guida-filo vengono movimentati relativamente in modo che il primo filo adiacente al secondo filo formi un altro di detti elementi ad asola,
hi) il primo ago viene retratto e riattraversa il corpo di base in corrispondenza dello stesso secondo foro formato alla fase el), trasportando il secondo filo sul lato di detta seconda superficie attraverso tale secondo foro ed attraverso il primo occhiello di bloccaggio formato alla fase el),
h2) il secondo ago viene retratto e riattraversa il corpo di base in corrispondenza dello stesso primo foro formato alla fase e2), trasportando l’ulteriore primo filo sul lato di detta seconda superficie attraverso tale primo foro ed attraverso il secondo occhiello di bloccaggio formato alla fase e2).
i) il corpo di base e detti aghi vengono spostati relativamente tra loro in una direzione di lavorazione del corpo di base,
jl) il primo ago viene nuovamente avanzato e, grazie ad allo spostamento relativo tra aghi e corpo di base di cui alla fase i), attraversa il corpo di base formando un ulteriore primo foro, la porzione di secondo filo trasportata sul lato di detta seconda superficie durante la fase hi) formando uno di detti secondi occhielli di bloccaggio,
j2) il secondo ago viene nuovamente avanzato e, grazie ad allo spostamento relativo tra ago e corpo di base di cui alla fase i), attraversa il corpo di base formando un ulteriore secondo foro, la porzione di primo filo trasportata sul lato di detta seconda superficie durante la fase h2) formando uno di detti di detti primi occhielli di bloccaggio.
Le fasi da a) a j2) vengono ripetute un prefissato numero di volte per formare lungo detto prefissato tratto di articolo una serie di elementi ad asola ed una serie di primi occhielli di bloccaggio, nonché una serie di ulteriori elementi ad asola e di secondi occhielli di bloccaggio.
In un 60° aspetto secondo il 59° aspetto le fasi descritte sono coordinate come segue.
Le fasi al) e a2) sono contemporanee o avvengono secondo un predeterminato rapporto di sincronia in modo da evitare interferenza tra le parti mobili.
Le fasi bl) e b2) sono contemporanee o avvengono secondo un predeterminato rapporto di sincronia in modo da evitare interferenza tra le parti mobili.
Le fasi cl) e c2) sono contemporanee o avvengono secondo un predeterminato rapporto di sincronia in modo da evitare interferenza tra le parti mobili.
Le fasi el) ed e2) sono contemporanee o avvengono secondo un predeterminato rapporto di sincronia in modo da evitare interferenza tra le parti mobili.
Le fasi fi) e f2) sono contemporanee o avvengono secondo un predeterminato rapporto di sincronia in modo da evitare interferenza tra le parti mobili.
Le fasi gl) e g2) sono contemporanee o avvengono secondo un predeterminato rapporto di sincronia in modo da evitare interferenza tra le parti mobili.
Le fasi hi) e h2) sono contemporanee o avvengono secondo un predeterminato rapporto di sincronia in modo da evitare interferenza tra le parti mobili.
Le fasi jl) e j2) sono contemporanee o avvengono secondo un predeterminato rapporto di sincronia in modo da evitare interferenza tra le parti mobili.
Si noti che le fasi di cui sopra sono state descritte con riferimento a due fili: qualora si vogliano realizzare articoli con molti primi fili e con molti secondi fili, verranno utilizzati rispettivi aghi e organi guida-filo.
In un 61° aspetto secondo il 59° o il 60° aspetto le fasi a-j2 vengono ripetute per ciascuna coppia di primi e secondi fili affiancati utilizzando aghi affiancati. In un 62° aspetto secondo il 59° o il 60° o il 61° aspetto ciascun primo filo viene posto in cooperazione con due aghi affiancati e ciascun secondo filo viene posto cooperazione con due aghi affiancati; primi e secondi fili adiacenti cooperano alternativamente con un ago comune che in una fase preleva il primo filo e lo trasporta sul lato della seconda superficie per formare un primo occhiello ed in una fase successiva preleva un secondo filo e lo porta sul lato della seconda superficie, attraverso detto primo occhiello formando un secondo occhiello concate3nato col primo occhiello.
In un 63° aspetto in accordo con il precedente aspetto gli aghi sono disposti ed azionati in modo che i primi fori da cui passa un primo filo di una medesima serie di elementi ad asola siano disposti secondo due linee affiancate.
In un 64° aspetto in accordo con il precedente aspetto 61 gli aghi ed i guida-filo sono disposti ed azionati in modo che il primo filo, ad ogni ritorno sul lato di detta prima superficie, venga spostato da un primo foro disposto su una di dette linee ad un primo foro posto sull’altra di dette linee affiancate per formare elementi ad asola disposti trasversalmente rispetto alle linee affiancate di giacitura di detti primi fori.
In un 65° aspetto in accordo con il precedente aspetto gli aghi sono disposti ed azionati in modo che i secondi fori da cui passa il secondo filo di una medesima serie di elementi ad asola siano disposti secondo due linee affiancate.
In un 66° aspetto in accordo con il precedente aspetto, gli aghi ed i guida-filo sono disposti ed azionati in modo che il secondo filo, ad ogni ritorno sul lato di detta prima superficie, venga spostato da un secondo foro disposto su una di dette linee ad un secondo foro posto sull’altra di dette linee affiancate per formare elementi ad asola disposti trasversalmente rispetto alle linee affiancate di giacitura di detti secondi fori.
In un 67° aspetto in accordo con il un qualsiasi degli aspetti dal 60° al 69°, i primi ed i secondi fili sono disposti mutuamente affiancati in una direzione longitudinale ed alternati in una direzione trasversale in modo che ciascuna serie di elementi ad asola sia affiancata su uno od entrambi i lati trasversali da una serie di ulteriori elementi ad asola ed in modo che ciascuna serie di ulteriori elementi ad asola sia affiancata su uno o entrambi i lati trasversali da una serie di elementi ad asola.
In accordo con un 68° aspetto viene prevista un apparecchiatura per la realizzazione di un articolo di fissaggio, in cui detta apparecchiatura comprende:
una struttura di supporto definente almeno la stazione di lavorazione; un’unita’ di traino del corpo di base verso la stazione di lavorazione; una pluralità di aghi operativamente associati alla struttura di supporto e capaci di essere movimentati a vai e vieni in modo da attraversare il corpo di base formando detti primi e secondi fori e ed impegnando i primi ed i secondi fili al corpo di base;
una pluralità di guida-filo operativamente associati alla struttura di supporto e destinate a cooperare con detti aghi per porgere i primi ed i secondi fili ai detti aghi; organi attuatori portati dalla struttura di supporto ed attivi su detti aghi e su detti guida-filo;
un’unita’ di controllo programmabile operativamente connessa con detti organi attuatori;
almeno una memoria connessa all’unità di controllo e immagazzinante un programma il quale, quando eseguito dall’unità di controllo, permette all’unita’ di controllo di comandare detti attuatori e detta unità di traino in modo da consentire l’esecuzione di un procedimento secondo uno qualsiasi degli aspetti da 43 a 67.
In un 68° aspetto in accordo con il 67° aspetto gli aghi sono montati su barre porta-aghi in modo da poter essere avanzati ed arretrati in sincronia.
In un 69° aspetto in accordo con il 67° aspetto o con il 68° aspetto i guida-filo sono portati da uno o più barre che permettono la movimentazione contemporanea di una pluralità di guida-filo.
In un 70° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti dal 67° al 69°, 1‘apparecchiatura comprende anche barre di sagomatura operativamente associate alla struttura di supporto le quali operano sul lato del corpo di base dove devono essere formati gli elementi ad asola e si inseriscono negli elementi ad asola in fase di formatura al fine di conferire a questi ultimi la sagoma desiderata. Le barre di sagomatura possono anche esse essere portate da un supporto comune (o da una serie di supporti ciascuno supportante un gruppo di barre di sagomatura) che consenta lo spostamento contemporaneo di una pluralità di barre di sagomatura. Gli attuatori agiscono anche sulle barre di sagomatura (o sui supporti delle stesse), e detta unità di controllo quando esegue detto programma coordina gli attuatori in modo che il movimento delle barre di sagomatura sia sincronizzato con quello di aghi, guida-filo ed unita’ di traino e consenta la formazione degli elementi ad asola durante l’esecuzione di detto procedimento.
In un 71° aspetto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti dal 67° al 70°, in cui detti organi comprendono un organo attuatore distinto per la movimentazione degli aghi, un organo attuatore distinto per la movimentazione dei guida-filo, un organo attuatore distinto per la movimentazione delle barre di sagomatura ed un organo attuatore distinto per la movimentazione dell’unita’ di traino.
In un 72° aspetto in accordo con uno l’aspetto precedente ciascun organo attuatore può comprendere uno o più pistoni pneumatici, o uno o più pistoni idraulici; uno o più motori elettrici.
In un 73° aspetto viene previsto un articolo in accordo con uno qualsiasi degli aspetti da 1 a 4, 6 o da 35 a 41, in cui ciascuno dei secondi fili attraversa il corpo di base in corrispondenza di fori disposti su una linea, preferibilmente una retta, di modo che vi siano una pluralità di serie di fori allineati cosicché i secondi fili siano disposti parallelamente, ognuno disposto lungo la rispettiva retta ed ognuno estendentisi lungo lo sviluppo longitudinale del corpo di base ovvero dell’ articolo.
In un 74° aspetto in accordo con l’aspetto precedente, ciascun primo filo, in corrispondenza dei lati contrapposti di ciascuno degli elementi ad asola, forma coppie di porzioni di base le quali sono sostanzialmente disposte in corrispondenza di due fori di due serie di fori adiacenti. I secondi fili attraversano i fori e fissano le porzioni di base al corpo di base.
In un 75° aspetto in accordo con l’aspetto precedente, primi fili adiacenti possono presentare porzioni di base disposte lungo una medesima serie di fori che si alternano tra loro, in modo che il secondo filo, attraversando i fori disposti su una medesima retta, fissi al corpo di base porzioni di base di due primi fili direttamente adiacenti tra loro.
In un 76° in accordo con uno qualsiasi degli aspetti precedenti, gli elementi ad asola sono presenti sulla prima e sulla seconda superficie. Qualora le asole siano presenti su entrambe le superfici, le zone interessate da asole su una superficie possono combaciare o essere sfalsate rispetto alle zone interessate da asole sulla superficie contrapposta
Alternativamente, il lato contrapposto a quello della superficie dotata di asole può’ essere provvisto di una pluralità di elementi a gancio (hooks).
Descrizione dettagliata
Di seguito viene fornita una descrizione dettagliata di alcuni di alcune forme realizzative di un articolo di fissaggio, ad esempio in forma di nastro o di materiale in foglio, nonché di un procedimento per la realizzazione di tale articolo e di un apparecchiatura preposta alla massa in opera di tale procedimento in accordo con il presente trovato. Tale descrizione viene fornita a solo scopo indicativo, e pertanto non limitativo, con riferimento agli uniti disegni, anch’essi aventi carattere non limitativo, nei quali:
- la figura 1 mostra schematicamente una porzione di un articolo di fissaggio nonché di mezzi proposti all’accoppiamento di primi e secondi fili destinati alla formazione di elementi ad asola su detto nastro;
- la figura 1 A mostra schematicamente in vista ingrandita una parte dell’articolo di cui alla figura 1 ;
- la figura 2 è una vista schematica della parte superiore della porzione di articolo di cui alla figura 1 ;
- la figura 3 è una vista schematica della parte inferiore della porzione di nastro illustrato in figura 1 ;
- la figura 4 è una sezione secondo la traccia IV-IV di figura 1;
- la figura 5 mostra un articolo di fissaggio dotato di una pluralità di elementi ad asola distribuiti in modo da formare, su una superficie dell’ articolo di fissaggio, una pluralità di aree dotate di elementi ad asola le quali sono separate, sia trasversalmente che longitudinalmente, da zone prive di elementi ad asola;
- la figura 5A mostra in vista in gradita il particolare A di figura 5;
- la figura 6A mostra un articolo di fissaggio in cui sono formate una pluralità di zone di elementi ad asola distanziate longitudinalmente tra loro ed intervallate da zone prive di elementi ad asola;
- la figura 6B mostra un articolo di fissaggio in cui sono formate una pluralità di zone di elementi ad asola distanziate trasversalmente tra loro ed intervallate da strisce longitudinali prive di elementi ad asola;
- la figura 6C mostra in vista in gradita il particolare A di figura 6A;
- la figura 6D mostra in vista in gradita il particolare A di figura 6B;
- le figure da 7 A a 7G mostrano varie fasi di un procedimento per la formazione di una serie di elementi ad asola su una superficie di un articolo di fissaggio preventivamente realizzato; per motivi di chiarezza, nelle figure in questione sono mostrati solo tre degli aghi coinvolti nel procedimento anche se ciò non deve essere interpretato come una limitazione;
- la figura 8 mostra schematicamente un’apparecchiatura per la realizzazione di articoli secondo il trovato;
- la figura 9 mostra una vista di profilo di un ago con slitta a lancia utilizzabile nel procedimento illustrato nelle figure da 7 A a 7G;
- la figura 10 mostra un particolare ingrandito della figura 9;
- la figura 11 mostra una variante di un ago a slitta utilizzabile nel procedimento illustrato nelle figure da 7A a 7G;
- la figura 12 mostra un particolare ingrandito del ago a slitta di cui alla figura il;
- la figura 13 mostra una sezione trasversale di una porzione di un articolo secondo una variante in accordo con il trovato.
- la figura 14 mostra una ulteriore forma realizzativa di un articolo di fissaggio dotato di una pluralità di elementi ad asola su una sua superficie superiore;
- la figura 14A mostra in vista in gradita il particolare A di figura 14;
Con riferimento alle unite figure, con 1 è complessivamente indicato un articolo di connessione comprendente un corpo di base 2 avente una prima superficie 2a ed una seconda superficie 2b contrapposta alla prima superficie; una porzione dell’articolo 1 è illustrata in figura 1, mentre la figura 1° mostra un particolare ingrandito della figura 1. Come si nota, il corpo di base dell’ articolo 1 presenta spessore “t” ridotto rispetto alle altre due dimensioni. Il corpo di base comprende ad esempio un materiale in nastro o un materiale in foglio avente spessore di estensione sensibilmente inferiore rispetto alla larghezza ed alla lunghezza dello stesso corpo di base. Questo conferisce al corpo di base una capacità di flettersi e quindi di adeguarsi alla sagoma di un eventuale corpo a cui l’articolo di connessione dovesse essere associato. Da un punto di vista strutturale il corpo di base può essere realizzato in vari modi. Ad esempio il corpo di base può essere costituito da un manufatto tessile preconfezionato formato da fili di trama intrecciati con fili di ordito. Alternativamente, il corpo di base può comprendere uno o più strati di materiale tessuto non tessuto (conosciuto sul mercato come “non-woven”). Secondo un’ulteriore alternativa, il corpo di base può comprendere uno o più strati in materiale cartaceo o in cartone. Ancora in ulteriore variante il corpo di base può essere realizzato in uno o più strati in materiale plastico; in caso di strati in materiale plastico la plastica può essere compato o espansa in modo da formare strati di materiale spugnoso. Ovviamente può anche essere previsto che il corpo di base sia un nastro o un materiale in foglio realizzato dalla combinazione di strati di differenti materiali, ad esempio di uno o più dei materiali sopra descriti. In un esempio, mostrato in figura 13, il corpo di base comprende uno strato in materiale “non-woven” a cui viene inferiormente accoppiato uno strato in material spugnoso (ad esempio in plastica espansa).
Come visibile ad esempio in figura 1, rarticolo 1 comprende un prefissato numero di primi fili 3 (in figura 1 sono visibili due primi fili) i quali sono impegnati al corpo di base in modo da formare una pluralità di elementi ad asola 10. In pratica ciascun primo filo 3 forma una rispetiva pluralità di elementi ad asola 10 i quali sono definiti da rispetive porzioni successive di ciascun primo filo. Come visibile in figura 1 ed in figura 2, gli elementi ad asola 10 sono disposti in allontanamento dalla prima superficie 2a del corpo di base 2: in altre parole, gli elementi ad asola 10 emergono rispetto ad un piano di giacitura del corpo di base in modo da creare aperture di impegno 10a disposte tra la prima superficie 2a e ciascun elemento ad asola; in tali aperture potranno impegnarsi ad esempio elementi a gancio portati da un ulteriore articolo di fissaggio o da una ulteriore zona dello stesso articolo 1. Nell’esempio di cui alle figure 1 e 2, i primi fili sono disposti lungo una medesima direzione in modo tale che i vari elementi ad asola 10 di ciascun primo filo siano sostanzialmente disposti lungo una rispettiva striscia del corpo di base.
Sempre con riferimento alle figure 1 e 2, si nota che l’articolo di connessione 1 comprende anche un prefissato numero di secondi fili 4, distinti dai primi fili 3, i quali attraversano lo spessore del corpo di base 2 in corrispondenza di una pluralità di punti e vincolano i primi fili al corpo di base stesso. In pratica, ciascun secondo filo 4 attraversa il corpo di base in corrispondenza di una molteplicità di fori ed impegna almeno un rispettivo primo filo in corrispondenza di una pluralità di zone o punti posizionati sul lato della seconda superficie. Scendendo in ulteriore dettaglio, si nota come nell’esempio realizzativo di cui alle figure 1-4, ciascuno dei secondi fili forma, in allontanamento dalla prima superficie, corrispondenti ulteriori elementi ad asola 20 che definiscono rispettive aperture di impegno 20a. In pratica, i primi fili formano una pluralità di primi elementi ad asola 10 ed i secondi fili formano una pluralità di ulteriori elementi ad asola 20. Per facilitare la comprensione, primi fili 3 sono stati rappresentati nelle figure 1 -4 in modo graficamente differenziato rispetto ai secondi fili 4. Tuttavia, dal punto di vista costruttivo, i primi ed i secondi fili possono essere identici o differenziati sotto il profilo strutturale o estetico, a seconda delle esigenze dell’articolo che si intenda realizzare. Come si può notare osservando in particolare la figura 2, i primi ed i secondi fili sono disposti in modo alternato tra loro cosicché vengano a definirsi zone 5 comprendenti serie di primi elementi ad asola alternate tra zone 6 comprendenti serie di secondi elementi ad asola. Al fine di garantire un’efficace connessione degli elementi ad asola 10 e degli ulteriori elementi ad asola 20 al corpo di base, ciascuno dei primi e dei secondi fili attraversa il corpo di base rispettivamente in corrispondenza di primi fori 15, 15’ e di secondi fori 25, 25’ formando porzioni estendentisi in corrispondenza della seconda superficie 2b del corpo di base 2. Tali porzioni sono visibili in figura 1, in cui sono rappresentate con tratto discontinuo, ed in figura 3, la quale mostra la seconda superficie del corpo di base.
Con riferimento in particolare alle figure 3 e 4, si nota che sia le porzioni dei primi fili che quelle dei secondi fili estendentisi sul lato della seconda superficie del corpo di base formano una pluralità di occhielli. In particolare, con 11 sono indicati primi occhielli di bloccaggio formati dai primi fili 3, mentre con 21 sono indicati i secondi occhielli di bloccaggio formati dai secondi fili 4. I primi occhielli di bloccaggio 11 impegnano rispettive porzioni del secondo filo le quali fuoriescono da rispettivi fori attraversanti il corpo di base. Analogamente, i secondi occhielli di bloccaggio 21 impegnano rispettive porzioni del primo filo attraversanti corrispondenti fori praticati sul corpo di base. Più precisamente, considerando uno dei primi fili e facendo riferimento alla figure 1A, si nota che, procedendo lungo il corpo di base, il primo filo attraversa il corpo di base in corrispondenza di un rispettivo primo foro 15 passando dal lato della prima superficie 2a al lato della seconda superficie 2b. Sul lato della seconda superficie 2b, il primo filo procede quindi formando un primo occhiello di bloccaggio 11. Più precisamente tale occhiello di bloccaggio presenta un primo tratto 12 del primo filo in uscita dal rispettivo dei primi fori 15 verso un rispettivo dei secondi fori 25, un tratto di raccordo 13 consecutivo al primo tratto 12 disposto attorno o in corrispondenza di tale rispettivo dei secondi fori 25 ed infine un secondo tratto 14 verso lo stesso primo foro 15 da cui proviene il primo tratto del medesimo primo filo. Immediatamente a valle del secondo tratto, il primo filo 3 ritorna sul lato della prima superficie per formare uno degli elementi ad asola 10: in altre parole, lo stesso primo foro 15 viene attraversato due volte dal primo filo 3. Dopodiché il primo filo si dirige verso un altro primo foro 15’, formando un elemento ad asola 10. Il primo foro 15’ e’ distanziato trasversalmente dal primo foro 15 di una distanza pari alla distanza tra due aghi adiacenti, ed e’ distanziato longitudinalmente rispetto al primo foro 15 di una distanza pari al passo di lavorazione del corpo di base, come meglio verrà discusso in seguito. In sede di applicazione del primo filo al corpo di base 2, l’elemento ad asola 10 viene formato grazie alla cooperazione del filo con una barra sagomatrice 30. Il primo filo, attraversato il corpo di base in corrispondenza del primo foro 15’, forma un ulteriore primo occhiello 11’ il quale, analogamente a quanto già descritto per l’occhiello 11 presenta un primo tratto 12’, diretto verso un secondo foro 25’, un tratto di raccordo 13’ disposto attorno o in corrispondenza del foro 25’, ed un secondo tratto 14’, diretto verso il primo foro 15’. Successivamente, il primo filo riattraversa il corpo di base in corrispondenza del primo foro 15’ e forma un nuovo elemento ad asola 10 dirigendosi poi verso un altro di detti primi fori 15 per attraversare nuovamente il corpo di base e formare un altro dei primi occhielli 11. Come si nota in figura 1 ciascuno dei primi occhielli 11, 1 Γ si sviluppa in direzione di un rispettivo secondo foro 25, 25’ in modo da catturare e vincolare al corpo di base porzioni del secondo filo che fuoriescono da ciascun secondo foro in direzione del lato di detta seconda superficie e che, a loro volta, formano secondi occhielli 21, 2Γ. Infatti, analogamente a quanto descritto con riferimento ad uno dei primi fili e focalizzando ora l’attenzione su uno dei secondi fili 4 (si veda in figura 1A il secondo filo 4 affiancato a destra del primo filo 3 appena descritto), si nota che tale secondo filo 4 dopo aver formato uno di detti ulteriori elementi ad asola 20 sul lato di detta prima superficie, attraversa il corpo di base in corrispondenza di uno dei secondi fori 25’ per poi formare sul lato di detta seconda superficie uno di detti secondi occhielli 2Γ. Come i primi occhielli, ciascuno dei secondi occhielli 2 Γ comprende un primo tratto 22’ di un secondo filo da un rispettivo di secondi fori 25’ verso un rispettivo dei primi fori 15’, un tratto di raccordo 23’ consecutivo al primo tratto e disposto attorno a, o in corrispondenza del, rispettivo di detti primi fori 15’, ed un secondo tratto 24’ dello stesso secondo filo verso il medesimo dei secondi fori 25’ attraverso il quale secondo filo ritorna nuovamente sul lato della prima superficie. Consecutivamente, il secondo filo forma un altro degli ulteriori elementi ad asola 20 e, quindi, si dirige verso un altro dei secondi fori 25. Successivamente, il secondo filo toma sul lato della seconda superficie 2b del corpo di base 2 e forma un altro di detti secondi occhielli di bloccaggio 21 avente la conformazione appena descritta, ossia un primo tratto 22 verso un primo foro 15, un tratto di raccordo 23 posto in corrispondenza o attorno al primo foro 15 ed un secondo tratto di ritorno verso il secondo foro 25. In questo modo anche i secondi fori 25 e 25’ sono attraversati due volte dal secondo filo per formare i secondi occhielli di bloccaggio sul lato della seconda superficie 2b.
Come si nota da figura 1 e da figura 2, ognuno dei primi e dei secondi fili forma una rispettiva serie di elementi ad asola e di ulteriori elementi ad asola i quali sono intervallati da occhielli di bloccaggio. Mentre gli elementi ad asola 10, 20 sono disposti sul lato della prima superficie gli occhielli di bloccaggio 11, 11’, 21, 2 Γ si estendono sul lato della seconda superficie. Ciascun primo filo presenta e forma pertanto una serie di elementi ad asola intercalati da occhielli di bloccaggio. Analogamente ciascun secondo filo presenta e forma una serie di ulteriori elementi ad asola intercalati da secondi occhielli di bloccaggio.
Riassumendo quanto detto, e con riferimento alle unite figure 1-4, si nota pertanto che ciascuno dei primi fili 3 presenta porzioni consecutive disposte lungo un prefissato tratto deH’articolo oggetto del trovato in modo da: formare uno degli elementi ad asola 10, attraversare il corpo di base in corrispondenza di uno dei primi fori 15, formare quindi uno dei primi occhielli di bloccaggio 11, ritornare sul lato della prima superficie attraverso lo stesso dei primi fori 15, formare un successivo elemento ad asola 10, attraversare nuovamente il corpo di base in corrispondenza di un successivo primo foro 15’, formare un altro dei primi occhielli di bloccaggio 11’, ritornare nuovamente sul lato della prima superficie attraverso tale successivo dei primi fori 15’ e cosi via ripetendo l’andamento sopradescritto in modo da formare una pluralità di elementi ad asola 10 ed una pluralità di occhielli di bloccaggio 11, 11 Come visibile nelle figure i primi occhielli di bloccaggio 11, 11 ’ si estendono praticamente dai fori di passaggio del primo filo e sono quindi disposti in prosecuzione di lati contrapposti 10b e 10c di ciascun elemento ad asola. I primi tratti o tratti di andata 12, 12’ ed i secondi tratti o tratti di ritorno 13, 13’ di ciascun primo filo attraversano, in corrispondenza di ciascuno dei primi fori 15, 15’, il corpo di base 2 ed il secondo occhiello 21, 21 ’ passante in corrispondenza di tale primo foro in modo da interlacciare i primi fili con i secondi fili.
Come si può vedere in figura 1, anche i secondi fili sono disposti in modo analogo: procedendo lungo lo sviluppo di ciascun secondo filo 4, tale secondo filo forma un ulteriore elemento ad asola 20, attraversa il corpo di base in corrispondenza di uno dei secondi fori 25, forma uno dei secondi occhielli 21, ritorna sul lato della prima superficie attraverso lo stesso secondo foro 25, forma un altro di detti ulteriori elementi ad asola 20, riattraversa il corpo di base in corrispondenza di un secondo foro 25’ distanziato dal secondo foro 25, forma un altro dei secondi occhielli 21’ e cosi via. I primi ed i secondi tratti di ciascun secondo filo che attraversano il corpo di base (in prosecuzione di lati contrapposti 20b, 20c di ciascun elemento ad asola) per formare un rispettivo secondo occhiello si inseriscono anche in un rispettivo primo occhiello creando un impegno tra il primo e di rispettivo secondo filo tra loro ed al corpo di base. Ciascun primo filo passa da primi fori 15 e da primi fori 15’; i primi fori 15 sono allineati tra loro lungo una retta ideale “R”; analogamente anche i primi fori 15’ sono allineati tra loro e distanziati dai primi fori 15, lungo una retta ideale “RI”. Ciascun secondo filo passa da secondi fori 25 e da secondi fori 25’; i secondi fori 25 sono allineati tra loro; analogamente anche i secondi fori 25’ sono allineati tra loro e distanziati dai secondi fori 25. Come si nota dalle figure 1-1 A, i primi fili sono interposti trasversalmente tra due secondi fili adiacenti (per comodità indicati qui di seguito come secondo filo adiacente di destra e di sinistra) e viceversa; i primi fori 15 da cui passa un primo filo sono disposti allineati con i secondi fori 25 da cui passa un secondo filo immediatamente adiacente al detto primo filo e disposto a sinistra del primo filo lungo la retta “R”. Analogamente, i primi fori 15’ da cui passa lo stesso primo filo sono disposti allineati (lungo “RI”) con i secondi fori 25’ da cui passa un secondo filo immediatamente adiacente al detto primo filo e disposto a destra rispetto al primo filo. In pratica, i primi fili sono disposti in modo tale che ad ogni ritorno sul lato della prima superficie il primo filo si sposti da un primo foro 15 disposto su una linea ad un primo foro 15’ disposto sull’altra di tali linee affiancate “R” ed “RI” per formare elementi ad asola 10 disposti trasversalmente alle linee affiancate di giacitura di detti primi fori. Le linee o rette ideali di giacitura dei primi fori sono poste parallelamente fra loro e distanziate in modo tale da definire l’ampiezza degli elementi ad asola.
In modo simile, un prefissato numero di secondi fili 4 attraversa il corpo di base una pluralità di volte formando una serie di ulteriori elementi ad asola 20 ed una doppia serie di secondi occhielli di bloccaggio 21, 2Γ disposti in prosecuzione dei rispettivi fianchi 20b e 20c degli elementi ad asola ed impegnanti gli occhielli di bloccaggio dei primi fili estendentisi adiacenti a detto secondo filo, Anche con riferimento ai secondi fori da cui passa un medesimo secondo filo, va notato che tali secondi fori 25, 25’ sono disposti secondo due linee o rette ideali affiancate (R ed RI). Lo stesso secondo filo ad ogni ritorno sul lato della prima superficie si sposta da un secondo foro 25 disposto su una di tale linee ad un secondo foro 25’ disposto sull’altra di tali linee affiancate per formare ulteriori elementi ad asola 20 disposti trasversalmente rispetto alle linee affiancate di giacitura dei secondi fori. In pratica i secondi fori 25 sono allineati con i primi fori 15 sulle medesime rette ideali di giacitura R, mentre i secondi fori 25’ sono allineati con i primi fori 15’ sulle medesime rette ideali di giacitura RI, formando in tal modo ulteriori elementi ad asola di passo adeguato affiancati agli elementi ad asola 20.
L’ampiezza ed in generale la sagoma degli elementi ad asola e degli ulteriori elementi ad asola può essere praticamente identica. Tuttavia, è possibile realizzare articoli in cui i primi ed i secondi elementi ad asola non siano necessariamente identici.
Ciascuna serie di elementi ad asola 10 formata dai medesimi primi fili si estende lungo una direzione di sviluppo longitudinale L dell’articolo; ciascuna serie di ulteriori elementi ad asola 20 formati da ciascuno dei secondi fili si estende lungo la stessa direzione longitudinale L di sviluppo del articolo. I primi ed i secondi fili 3 e 4 sono disposti mutuamente affiancati lungo tale direzione di sviluppo longitudinale ed alternati tra loro in modo che ciascuna serie di elementi ad asola formati da un medesimo primo filo sia trasversalmente affiancata da una serie di ulteriori elementi ad asola formati da un secondo filo. In pratica, nell’esempio di cui alle figure 1-4, ciascuna serie di ulteriori elementi ad asola 20 e ciascuna serie di elementi ad asola 10 sono trasversalmente intercalate tra loro formando quindi serie di primi elementi ad asola alternate a serie di secondi elementi ad asola. Come visibile nelle unite figure sul lato della seconda superficie ciascuno dei primi occhielli di bloccaggio 11, 1 Γ associati agli elementi ad asola 10 di un medesimo filo 3 coopera con un rispettivo dei secondi occhielli di bloccaggio 21, 21 ’ associati alla serie di ulteriori elementi ad asola 20 posta adiacente e formata da un medesimo secondo filo 4. Sul lato della seconda superficie 2b, ciascuno dei primi occhielli di bloccaggio di un medesimo primo filo coopera con un rispettivo dei secondi occhielli di bloccaggio associati alla serie di ulteriori elementi ad asola formati da un medesimo secondo filo adiacente a detto primo filo.
Osservando le unite figure, si nota che l’articolo 1 può comprendere una pluralità di primi fili definenti rispettive serie di elementi ad asola ed una pluralità di secondi fili definenti rispettive serie di ulteriori elementi ad asola. Tali serie di elementi ad asola sono affiancate ed impegniate al corpo di base in modo tale che in corrispondenza dei primi fori disposti lungo la medesima linea i primi e secondi tratti (o tratti di andata e di ritorno) dei primi occhielli di bloccaggio formati in uno stesso primo filo attraversino i secondi occhielli di bloccaggio formati da uno stesso secondo filo ed, in corrispondenza dei secondi fori, disposti lungo detta medesima linea i primi ed i secondi tratti dei secondi occhielli di bloccaggio formati del medesimo secondo filo attraversino i primi occhielli di bloccaggio formati dal primo filo.
Come si può notare il primo ed il secondo filo (o i primi ed i secondi fili) sono distinti dal materiale formante il corpo di base: il primo ed il secondo filo grazie alla loro particolare disposizione si vincolano reciprocamente, ed al corpo di base, in corrispondenza di una pluralità di punti di vincolo disposti sul lato della seconda superficie. In pratica l’articolo 1 comprende almeno un prefissato numero di primi fili vincolati (sul lato della seconda superficie in corrispondenza di primi e secondi occhielli mutuamente interconnessi) da un rispettivo secondo filo adiacente a destra del primo filo e vincolati a sinistra (sempre sul lato della seconda superficie in corrispondenza di primi e secondi occhielli mutuamente interconnessi) da un rispettivo secondo filo adiacente a sinistra del primo filo.
Dopo quanto descritto in senso prevalentemente strutturale, viene ora descritto un procedimento per la realizzazione di un articolo, ad esempio del tipo di cui alle figure 1-4.
In particolare, con riferimento alle figure 7A-7G vengono illustrate fasi successive di un procedimento per l’accoppiamento di un primo o un secondo filo ad un corpo di base.
Come è visibile in tali figure, un corpo di base 2 preventivamente realizzato viene movimentato verso una stazione di lavorazione 50 in corrispondenza della quale uno più primi fili 3 ed uno più secondi fili 4 vengono accoppiati al corpo di base in modo da realizzare l’articolo di connessione secondo il trovato. La descrizione che segue mostra come un fili (primo o secondo) venga accoppiato al corpo di base: quando si debbano accoppiare molti primi o secondi fili i vari aghi agiscono su ciascun filo nel modo qui di seguito descritto; si noti che per Γ accoppiamento di ciascun filo vengono usati due aghi; il filo immediatamente adiacente usa uno dei due aghi usati per il filo precedente ed un ulteriore ago e cosi via. In pratica il filo n-esimo usa l’n-esimo ago e l’(n+l)esimo.
Tornando ora alla descrizione dettagliata delle fasi di accoppiamento di ciascun filo, va notato che il corpo di base, giunto alla stazione di lavorazione 50, riceve almeno un primo filo ed almeno un secondo filo 3 e 4. Il primo filo viene accoppiato al corpo di base in modo da definire gli elementi ad asola 10 sopra descritti i quali, come si è detto, si estendono in allontanamento dalla prima superficie e formano una pluralità di asole d’impegno. Sempre in corrispondenza della stazione di lavorazione 50 il secondo filo 4 distinto dal primo filo e distinto dal materiale formante il corpo di base viene impegnato al corpo di base stesso in modo da attraversare interamente lo spessore del corpo di base e da realizzare sulla seconda superficie 2b una pluralità di zone di vincolo del primo filo al corpo di base.
Benché ovviamente non sia esclusa la possibilità di realizzare un articolo esclusivamente comprendente un unico primo filo ed un unico secondo filo, nella pratica il corpo di base viene associato con una pluralità di primi fili ed una pluralità di secondi fili i quali vengono impegnati al corpo di base utilizzando dispositivi che meglio verranno descritti in seguito. In ogni caso, i primi ed i secondi fili 3 e 4 vengono impegnati al corpo di base in modo da attraversare lo stesso in corrispondenza dei primi fori 15, 15’ e, rispettivamente, dei secondi fori 25, 25’. A seguito dell’impegno dei primi e dei secondi fili al corpo di base, ciascuno dei primi fili presenta una pluralità di porzioni che si estendono sul lato della prima superficie, formando gli elementi ad asola 10, ed una pluralità di porzioni che si estendono sul lato della seconda superficie, formando i primi occhielli di bloccaggio 11, 11’. Analogamente, a seguito del impegno dei secondi fili al corpo di base, ciascuno dei secondi fili attraversa il corpo di base in una pluralità dei secondi fori 25, 25’ e forma una pluralità di porzioni che si estendono sul lato della prima superficie, definendo gli ulteriori elementi ad asola 20, ed una pluralità di porzioni che si estendono sul lato della seconda superficie, formando i secondi occhielli di bloccaggio 25, 25’. Gli occhielli di bloccaggio e gli elementi ad asola formati rispettivamente dei primi e dei secondi fili sono disposti come precedentemente descritto e presentano primi e secondi tratti e tratti di raccordo già descritti in precedenza e pertanto non ulteriormente dettagliati qui di seguito.
Man mano che il corpo di base viene fatto avanzare nella direzione di lavorazione (freccia 51 nelle figure 7 A e 8), tipicamente secondo un andamento passo a passo, i primi ed i secondi fili 3 e 4 vengono progressivamente accoppiati al corpo di base formando sul corpo di base stesso gli elementi ad asola e definendo progressivamente i primi ed i secondi occhielli che interagiscono tra loro come sopradescritto.
Durante la fase d’impegno del primo o dei primi fili al corpo di base, ciascun primo filo viene guidato da un rispettivo organo guida-filo 52 operante sul lato della prima superficie e cooperante con almeno una coppia di aghi 53, 54, come visibile nelle figure 7A-7G. In pratica, l’elemento guida-filo 52 porge un rispettivo filo (ad esempio un primo filo 3 o un secondo filo 4) alternativamente ad uno di due aghi mutuamente affiancati. Gli aghi a loro volta sono dotati di un movimento alternato a va e vieni e attraversano il corpo di base in modo da formare i primi ed i secondi fori 15, 15’ e 25, 25’.
Le figure 7A-7G illustrano le fase di impegno di un primo filo 3. In maggior dettaglio, durante la fase d’impegno di ciascun primo filo al corpo di base (o comunque durante la fase di impegno di almeno un prefissato numero di primi fili al corpo di base) ciascun guida-filo 52 destinato a ricevere rispettivo primo filo coopera come segue con una rispettiva coppia di aghi mutuamente affiancati.
In una prima fase (figura 7 A), un primo ago 53 viene avanzato, lungo la direzione 60 di figura 8 (vale a dire secondo una direzione trasversale, ad esempio perpendicolare, al corpo di base) creando un primo foro 15 attraverso il corpo di base 2. Una volta attraversato il corpo di base, il primo ago 53 impegna il primo filo 3 che gli viene offerto dal rispettivo guida-filo 52. Come visibile nelle unite figure, l’ago 53 è a questo scopo dotato di una gola 53a nella quale il filo può essere ospitato.
Come visibile nelle figure 7A e 7B il primo ago attraversa il corpo di base e si muove di fianco ad una barra 55 disposta in prossimità della prima superficie e impegnante una pluralità di elementi ad asola 10 appena formati. In pratica la barra 55 consente, durante la formazione degli elementi ad asola 10 di assicurare che una adeguata quantità di filo rimanga sul lato della prima superficie in modo da definire asole 10 sostanzialmente contro-sagomate al profilo barra 55. Una volta attraversato il corpo di base e superata la barra, il primo ago 53 riceve il rispettivo primo filo che, come si è detto, viene offerto dal rispettivo guida-filo (figura 7B): come si nota il primo filo 3 e’ anche impegnato al corpo di base e fuoriesce da un altro primo foro 15’; in una prima fase (figura 7 A), la porzione 3a di primo filo tra l’estremità libera del guida-filo 52 e la prima superficie 2a si estende da una parte contrapposta al primo ago rispetto alla barra 55. Quindi )fìgura 7B), il primo ago 53 ed il guida-filo 52 vengono movimentati relativamente tra loro in modo che tale porzione di filo 3a scavalchi la barra 55 e formi, in cooperazione con la barra stessa, uno degli elementi ad asola 10 (come si vede da figura 7B, nell’esempio illustrato e’ il guida-filo che si sposta lateralmente scavalcando sia la barra 55 che l’ago 53). Riassumendo: il primo filo che come si nota degli uniti disegni è ovviamente impegnato al corpo di base avendo già formato altri elementi ad asola fuoriesce dal corpo di base attraverso uno dei primi fori e si trova posizionato su un fianco della barra opposto a quello in cui opera il primo ago. Una movimentazione relativa tra la barra guida-filo 55 ed il primo ago 53 porta il primo filo ad impegnare la gola del primo ago stesso scavalcando la barra 55 e il corpo del primo ago, come visibile in figura 7B. In pratica, il movimento relativo tra primo ago e barra guida-filo viene ottenuto movimentando la barra guida-filo secondo una traiettoria che porti il primo filo dalla posizione illustrata in figura 7A a quella illustrata in figura 7B. Successivamente, il primo ago viene retratto lungo la direzione 70 e viene movimentato in modo da riattraversare il corpo di base in corrispondenza dello stesso primo foro 15 da cui era precedentemente fuoriuscito. Tale movimentazione trasporta il primo filo sul lato della seconda superficie attraverso il detto primo foro. Come visibile in figura 7C tale movimentazione comporta la formazione di un occhiello ll. A questo punto, il corpo di base 2 viene avanzato di un passo nella direzione di lavoro 51 e quindi il primo ago 53 viene nuovamente fatto avanzare e movimentato attraverso il corpo di base 2 formando uno dei secondi fori e definendo uno dei primi occhielli di bloccaggio 11. Più precisamente, durante questa fase di avanzamento del primo ago attraverso il corpo di base, il filo 3 che era precedentemente impegnato (si veda figura 7C) nella gola del primo ago si sposta relativamente al corpo del primo ago formando un occhiello 11 che rimane comunque sul lato di detta seconda superficie 2b (figura 7D). L’avanzamento del primo ago comporta lo scorrimento di tale occhiello lungo il corpo del primo ago stesso, mentre la porzione anteriore del primo ago che attraversa il corpo di base rimane libera dalla presenza del primo filo. A questo punto il primo filo, grazie ad un opportuno movimento della barra guida-filo 52, viene movimentato in modo da scavalcare la barra sagomatrice 55 ed il corpo del secondo ago 54, il quale ha anch’esso attraversato il corpo di base in corrispondenza di un ulteriore primo foro 15’. Come si vede in figura 7D, la parte di primo filo 3 a che si trova tra la superficie 2a e l’estremità libera del guida-filo si trova tra i due aghi 53 e 54 in modo che l’uscita degli aghi 53 e 54 non interferisca con la porzione 3 a. A questo punto il guida-filo viene movimentato relativamente al secondo ago di modo che la porzione 3 a del primo filo scavalchi il corpo del secondo ago e venga quinti impegnata dalla gola presente nel secondo ago (figure 7E e 7F). Successivamente, il secondo ago viene retratto attraverso il corpo laminare formando un ulteriore occhiello di bloccaggio (figura 7G). Il corpo di base 2 viene poi fatto avanzare di un ulteriore passo lungo la direzione 51 ed il procedimento si ripete secondo le fasi di cui alle figure da 7A a 7G, ripartendo con il primo ago che attraversa il corpo laminare come illustrato in figura 7A e proseguendo con le successive fasi come sopra descritto. Benché si sia poco sopra descritto solo il processo di impegno di un primo filo 3, in realtà durante le fasi descritte anche almeno un secondo filo 4 viene contemporaneamente impegnato al corpo di base. In realtà una pluralità di primi e di secondi fili, alternati tra loro trasversalmente alla direzione di lavoro 51, vengono contemporaneamente impegnati al corpo laminare grazie all’uso di una pluralità di aghi e di guida-filo e di barre sagomatrici opportunamente movimentate come sopra descritto in relazione al primo filo 3. In pratica, l’ago 54 ed un ago successivo ad esso (ago 56 nelle unite figure 7A-7G posizionato di fianco all’ago 54 su un lato contrapposto rispetto all’ago 53) provvedono ad impegnare un secondo filo adiacente al filo 3 mostrato nelle figure 7A-7G. Ciascun primo filo coopera con una coppia di aghi adiacenti durante la fase di accoppiamento del primo filo al corpo di base; analogamente ciascun secondo filo coopera con una coppia di aghi durante la rispettiva fase di impegno al corpo di base. Al fine di ottenere la struttura descritta dell’articolo 1, primi e secondi fili adiacenti cooperano con un ago in comune: in pratica (si faccia ancora riferimento alle figure 7A-7G) i due aghi adiacenti 53 e 54 consentono l’accoppiamento del primo filo 3 e, contemporaneamente il primo ago 53 opera in talune fasi di impegno di un secondo filo adiacente al primo filo (ad esempio sul lato destro), mentre l’ago 54 coopera con un altro secondo filo adiacente al primo filo (ad esempio sul lato sinistro). Ovviamente, ciascun primo e ciascun secondo filo viene guidato da un rispettivo guida-filo.
Al fine di chiarire come fili adiacenti vengano impegnati al corpo 2, le fasi operative di impegno di due fili adiacenti sono qui di seguito ulteriormente illustrate.
Un primo ago 53 viene avanzato creando uno dei primi fori 15 attraverso detto corpo di base 2; sostanzialmente contemporaneamente o in accordo con una prefissata sincronia, un secondo ago 54 viene avanzato creando uno dei secondi fori 25’ attraverso detto corpo di base 2 (figura 7 A).
Quindi, il primo ago 53 e il primo guida-filo 52 vengono movimentati relativamente in modo che il primo filo formi uno degli elementi ad asola e che il primo filo si posizioni in una gola del primo ago (figura 7B); sostanzialmente contemporaneamente o in accordo con una prefissata sincronia, il secondo ago 54 e il secondo guida-filo 57 vengono movimentati relativamente in modo che il secondo filo adiacente al primo filo formi uno di detti ulteriori elementi ad asola e che il secondo filo si posizioni filo in una gola di detto secondo ago (figura 7B).
Il primo ago 53 viene quindi retratto e riattraversa il corpo di base in corrispondenza dello stesso primo foro trasportando il primo filo sul lato di detta seconda superficie attraverso tale primo foro; sostanzialmente contemporaneamente o in accordo con una prefissata sincronia, il secondo ago 54 viene retratto e riattraversa il corpo di base in corrispondenza dello stesso secondo foro 25’ trasportando il secondo filo 4 sul lato di detta seconda superficie attraverso tale secondo foro (figura 7C).
Il corpo di base e detti aghi vengono in seguito spostati relativamente tra loro di un passo in una direzione di lavorazione 51 del corpo di base.
Il primo ago viene nuovamente avanzato e, grazie allo spostamento relativo tra aghi e corpo di base, attraversa il corpo di base formando un altro di detti secondi fori 25: la porzione di primo filo trasportata sul lato di detta seconda superficie si dispone lungo il corpo del primo ago per poi formare uno di detti primi occhielli di bloccaggio 11. A sua volta, il secondo ago 54 viene nuovamente avanzato e, grazie allo spostamento relativo tra aghi e corpo di base, attraversa il corpo di base formando un altro di detti primi fori 15’; la porzione di secondo filo trasportata sul lato di detta seconda superficie forma uno dei secondi occhielli di bloccaggio 2Γ (si veda figura 7D).
A questo punto (figura 7E e figura 7F), il primo ago 53 ed un ulteriore secondo guida filo (operante a destra del primo guida-filo 52 con riferimento al piano del disegno di figura 7E) vengono movimentati relativamente in modo che un ulteriore secondo filo formi un altro di detti ulteriori elementi ad asola; analogamente, il secondo ago 54 ed il primo guida-filo vengono movimentati relativamente in modo che il primo filo 3 adiacente all’ulteriore secondo filo formi un altro di detti primi elementi ad asola. In questa fase il guida-filo 57 operante a sinistra del guida-filo 52 porge il secondo filo 4 ad un ulteriore primo ago 53.
Successivamente (figura 7G), il primo ago 53 viene retratto e riattraversa il corpo di base in corrispondenza dello stesso secondo foro 25 appena formato, trasportando il secondo filo 4 sul lato di detta seconda superficie attraverso tale secondo foro ed attraverso il primo occhiello precedentemente formatosi attorno al corpo dello stesso primo ago; sostanzialmente contemporaneamente o in accordo con una prefissata sincronia, il secondo ago 54 viene retratto e riattraversa il corpo di base in corrispondenza dello stesso primo foro 15’ appena formato, trasportando il primo filo 3 sul lato di detta seconda superficie attraverso tale primo foro ed attraverso il secondo occhiello 21 precedentemente formatosi attorno al corpo dello stesso secondo ago.
Ancora una volta, il corpo di base e detti aghi vengono spostati relativamente tra loro in una direzione di lavorazione del corpo di base.
Successivamente (si ritorni ad osservare figura 7A) il primo ago viene nuovamente avanzato e, grazie ad allo spostamento relativo tra aghi e corpo di base di cui alla fase, attraversa il corpo di base formando un ulteriore primo foro: la porzione di secondo filo appena trasportata sul lato di detta seconda superficie durante la fase precedente l’ultimo spostamento relativo aghi-corpo di base, va a formare un altro dei secondi occhielli di bloccaggio; sostanzialmente contemporaneamente o in accordo con una prefissata sincronia, il secondo ago viene nuovamente avanzato e, grazie ad allo spostamento relativo tra ago e corpo di base di cui, attraversa il corpo di base formando un ulteriore secondo foro: la porzione di primo filo trasportata sul lato di detta seconda superficie forma uno di detti di detti primi occhielli di bloccaggio.
Le fasi descritte vengono ripetute un prefissato numero di volte per formare lungo detto prefissato tratto di articolo una serie di elementi ad asola ed una serie di primi occhielli di bloccaggio, nonché una serie di ulteriori elementi ad asola e di secondi occhielli di bloccaggio. In particolare, le fasi descritte vengono ripetute per ciascuna coppia di primi e secondi fili affiancati i quali utilizzano evidentemente aghi affiancati: in pratica, ciascun primo filo coopera con due aghi affiancati e ciascun secondo filo coopera con due aghi affiancati; come menzionato in precedenza, primi e secondi fili adiacenti cooperano con un ago comune.
Gli aghi sono disposti ed azionati in modo che i primi fori 15 e 15’ da cui passa un primo filo di una medesima serie di elementi ad asola siano disposti secondo due linee affiancate R ed RI (Figura 1A). A loro volta, i primi guida-filo sono disposti ed azionati in modo che il primo filo, ad ogni ritorno sul lato di detta prima superficie, venga spostato da un primo foro 15 disposto su una di dette linee ad un primo foro 15’ posto sull’altra di dette linee affiancate per formare elementi ad asola 10 disposti trasversalmente rispetto alle linee affiancate R ed RI di giacitura di detti primi fori. I pratica, in caso di molti primi fili, vengono previsti primi guida-filo portati da una barre in grado di movimentare contemporaneamente una molteplicità di guida-filo.
In modo analogo, gli aghi sono disposti ed azionati in modo che i secondi fori 25 e 25’ da cui passa il secondo filo di una medesima serie di elementi ad asola siano disposti secondo due linee affiancate R ed RI (si veda ancora Figura 1 A). I secondi guida-filo sono disposti ed azionati in modo che il secondo filo, ad ogni ritorno sul lato di detta prima superficie, venga spostato da un secondo foro 25 disposto su una di dette linee ad un secondo foro posto 25’ sull’altra di dette linee affiancate per formare gli ulteriori elementi ad asola 20 disposti trasversalmente rispetto alle linee affiancate di giacitura di detti secondi fori. Anche i secondi guida-filo possono essere portati da una medesima barra. Inoltre, qualora la movimentazione da impartire ai primi ed ai secondi fili sia la medesima tutti i guida-filo possono essere su una medesima barra.
Va anche notato che in sede di realizzazione, i vari fili sono opportunamente tensionati in modo che i primi occhielli ed i secondi occhielli, una volta liberati dai rispettivi aghi, si estendano secondo una direzione sostanzialmente parallela al corpo di base disponendosi sostanzialmente adiacenti alla seconda superficie.
Come visibile in figura 8, il procedimento descritto può essere messo in opera da un apparecchiatura 500 comprendente una struttura di supporto 501 definente almeno la stazione di lavorazione 50: in pratica la struttura di supporto comprende tipicamente un telaio in grado di ospitare i componenti di seguito descritti. L’apparecchiatura comprende un’unita’ di traino 502 del corpo di base verso la stazione di lavorazione (ad esempio possono essere previsti rulli di traino, uno o più nastri trasportatori, pinze trasportatrici operanti sui bordi laterali del corpo di base, sistemi combinati o sistemi di trasporto di altra natura ancora).
La struttura di supporto porta una pluralità di aghi 53, 54; gli aghi sono operativamente associati alla struttura di supporto e capaci di essere movimentati a vai e vieni (secondo le direzioni 60 e 70) in modo da attraversare il corpo di base formando detti primi e secondi fori e ed impegnando i primi ed i secondi fili al corpo di base; una pluralità di guida-filo 52, 57sono operativamente associati alla struttura di supporto e destinate a cooperare con detti aghi per porgere i primi ed i secondi fili ai detti aghi.
Organi attuatori portati dalla struttura di supporto (non illustrati) sono attivi su detti aghi e su detti guida-filo. Gli organi attuatori sono tipicamente costituiti da motori elettrici. Possono comunque essere previsti attuatori di tipo idraulico o pneumatico (ad esempio pistoni) o sistemi combinati comprendenti motori elettrici a pistoni idraulici o pneumatici. Anche Γ unita’ di traino comprende un motore, ad esempio un motore elettrico, o attuatori di altra natura che dietro comando deH’unita’ di controllo agisce sugli specifici organi di traino dell’ unita’ stessa.
Un’unita’ di controllo programmabile e’ operativamente connessa con detti organi attuatori ed e’ dotata o collegata ad almeno una memoria immagazzinante un programma il quale, quando eseguito dall’unità di controllo, permette all’unita’ di controllo di comandare detti attuatori e detta unità di traino in modo da consentire l’esecuzione di un procedimento sopra descritto di formazione dell’articolo di fissaggio.
In maggior dettaglio, gli aghi possono essere montati su barre porta-aghi in modo da poter essere avanzati ed arretrati in sincronia; i guida-filo possono essere portati da uno o più barre che permettono la movimentazione contemporanea di una pluralità di guida-filo.
L‘ apparecchiatura può comprendere anche barre di sagomatura 55 operativamente associate alla struttura di supporto le quali operano sul lato del corpo di base dove devono essere formati gli elementi ad asola e si inseriscono negli elementi ad asola in fase di formatura al fine di conferire a questi ultimi la sagoma desiderata. Le barre di sagomatura possono anche esse essere portate da un supporto comune (o da una serie di supporti ciascuno supportante un gruppo di barre di sagomatura) che consenta lo spostamento contemporaneo di una pluralità di barre di sagomatura. Gli attuatori agiscono anche sulle barre di sagomatura (o sui supporti delle stesse), e detta unità di controllo quando esegue detto programma coordina gli attuatori in modo che il movimento delle barre di sagomatura sia sincronizzato con quello di aghi, guida-filo ed unità di traino e consenta la formazione degli elementi ad asola durante l’esecuzione di detto procedimento.
Va precisato che sia l’articolo 1 che conseguentemente il relativo procedimento di realizzazione possono prevedere numerose varianti.
Ad esempio in figura 5 e nelle figure 6A e 6B sono mostrati esempi in cui sono previsti primi e secondi fili disposti in zone discrete 100 del corpo di base di area, ciascuna, sensibilmente inferiore a quella della superficie 2a del corpo di base stesso. Per meglio chiarire: i primi ed i secondi fili possono essere disposti esclusivamente in corrispondenza di strisce longitudinali, o di strisce trasversali, o di zone isolate circondate interamente da porzioni del corpo di base prive di asole.
In figura 6 A, sono previste strisce trasversali 101 di elementi ad asola in ciascuna delle quali si estendono primi e secondi fili. Un primo 102 ed un il secondo filo 103 di legatura delimitano trasversalmente ciascuna striscia. Ciascuna striscia e’ attraversata da una porzione longitudinale di uno o più di detti primi fili e di uno o più di detti secondi fili. Sui lati trasversalmente contrapposti di ciascuna striscia sono presenti un filo iniziale ed un filo finale (in pratica uno dei primi o uno dei secondi fili; in figura 6A il filo iniziale e quello finale sono un primo filo, indicato con 3’ ed un secondo filo indicato con 4’) i quali sono affiancati da un altro dei primi o secondi fili solo su un rispettivo lato adiacente. Pertanto, il filo iniziale (e analogamente il filo finale) presenta una serie di occhielli (riferiti qui di seguito come occhielli terminali) non impegnati con gli occhielli di un rispettivo secondo o primo filo adiacente. A questo scopo, il primo filo di legatura 102 vincola al corpo di base gli occhielli terminali del filo iniziale disposto alla periferia delle strisce 101, mentre il secondo filo di legatura vincola al corpo di base gli occhielli terminali del filo finale in corrispondenza di un periferia trasversale contrapposta delle strisce 101. In questo modo tutti gli occhielli di tutti i primi e secondi fili di una regione sono impegnati tra loro o con i fili di legatura in modo da vincolare stabilmente gli elementi ad asola al corpo laminare. Figura 6C mostra ingrandito il particolare delimitato dal riquadro “A” di figura 6A. Come si vede da figura 6C il filo di legatura 103 forma una catenella 106 che impegna nella fattispecie il secondo filo 4’. Ovviamente il filo di legatura agisce alternativamente su un primo o su un secondo filo a seconda che uno o l’altro siano gli ultimi di una serie di fili affiancati. Il filo di legatura 102 viene impegnato al corpo di base ed al filo 3’ in modo analogo. Nell’esempio illustrato in figura 6A ciascun primo e ciascun secondo filo presenta tratti longitudinali (in corrispondenza delle strisce 101) dove i fili formano gli elementi ad asola e gli ulteriori elementi ad asola (se presenti) intervallati da tratti longitudinali dove i primi ed i secondi fili formano catenelle prive di elementi ad asola. In figura 6C si nota che nella striscia 101 il primo ed il secondo filo sono impegnati al corpo di base 2 come precedentemente descritto, mentre nelle zone prive di elementi ad asola ciascun primo o secondo filo forma una struttura a catenella. Ciascuna struttura a catenella 105 e’ formata da una porzione di filo (primo o secondo) che si inserisce in un primo (o secondo) foro 15a per passare sul lato della seconda superficie 2b, forma un occhiello attorno ad o in corrispondenza di un foro 15b, ritorna verso lo stesso foro 15a e si riporta sul lato della prima superficie 2a. Quindi il filo si inserisce nel detto foro 15b e forma un ulteriore occhiello attorno ad un foro 15c, ritorna verso il foro 15b e riattraversa il corpo laminare.
La sequenza descritta si ripete per la lunghezza della struttura a catenella. Quando la zona priva di elementi ad asola si interrompe i fili iniziano a formare gli elementi ad asola 10 ed eventualmente gli ulteriori elementi ad asola 20 come precedentemente descritto. Va notato che anche le strutture a catenella 106 dei fili di legatura 102 e 103 sono formate da un filo accoppiato al corpo laminare come descritto per le strutture a catenella 105. Va anche notato che il filo iniziale (e analogamente il filo finale) presenta una serie di occhielli non impegnati con gli occhielli di un rispettivo secondo o primo filo adiacente, ma con quelli della struttura a catenella 106.
In figura 6B, sono previste strisce longitudinali 101 in ciascuna delle quali si estendono primi e secondi fili. Un primo 102 ed un il secondo filo 103 di legatura delimitano trasversalmente ciascuna striscia dove si estendono longitudinalmente uno o più di detti primi fili ed uno o più di detti secondi fili. Sui lati trasversalmente contrapposti di ciascuna striscia sono presenti un filo iniziale ed un filo finale (in pratica uno dei primi o uno dei secondi fili; in figura 6B il filo iniziale e quello finale nella striscia 101 sono un secondo filo 4) i quali sono affiancati da uno dei primi fili solo su un rispettivo lato adiacente. Pertanto, il filo iniziale (e analogamente il filo finale) in una regione presenta una serie di occhielli non impegnati con gli occhielli di un rispettivo primo filo adiacente. A questo scopo, il primo filo di legatura 102 vincola al corpo di base gli occhielli del filo iniziale disposto alla periferia di detta regione, mentre il secondo filo di legatura vincola al corpo di base gli occhielli del filo finale in corrispondenza di un periferia trasversale contrapposta di detta regione. In questo modo tutti gli occhielli di tutti i primi e secondi fili di una regione sono impegnati tra loro o con i fili di legatura in modo da vincolare stabilmente gli elementi ad asola al corpo laminare. Come si vede nel particolare ingrandito di figura 6D, i fili di deformano una struttura a catenella di fattura analoga alle strutture 105 ed 10 i cui occhielli si interfacciano con quelli del filo iniziale o finale,
In figura 5, sono mostrate zone discrete formate da isole 101 in cui sono presenti gli elementi ad asola 10, 20 le quali sono longitudinalmente separate rispetto ad altre zone discrete per interposizione di zone longitudinali 104 senza elementi ad asola. Le zone discrete 101 sono anche separate trasversalmente da ulteriori zone 104’ prive di elementi ad asola; in figura 5 tali zone 104’ sono strisce longitudinali non attraversate da primi e secondi fili, mentre le zone 104 sono attraversate da primi e secondi fili che creano catenelle di connessione tra zone 101 longitudinalmente consecutive. In altre parole, le zone in cui sono presenti gli elementi ad asola sono circondate interamente superficie priva di elementi ad asola.
Come visibile negli esempi, le zone prive di elementi ad asola possono presentare estensione superiore alla distanza tra due fori di passaggio adiacenti dei primi o dei secondi fili. Ad esempio la distanza longitudinale o trasversale tra zone discrete 101 adiacenti e pari a due o più volte la distanza tra fori adiacenti.
Negli esempi di figure 5, 5 A e 6A-D i primi ed i secondi fili che formano gli elementi ad asola nelle zone discrete percorrono le zone prive di elementi ad asola senza formare elementi ad asola, ma semplicemente attraversando primi/secondi fori: questo garantisce che elementi ad asola appartenenti a regioni separate possano comunque essere uniti in quanto formati dal medesimo primo o secondo filo. In altre parole, possono essere previsti una pluralità di primi e di secondi fili che si estendono lungo il corpo di base e che, per taluni tratti, formano elementi ad asola ed ulteriori elementi ad asola rispettivamente e che, per taluni tratti, sono semplicemente impegnati al corpo di base senza formare alcun elemento ad asola.
Dai manufatti di cui alle figure 1, 5, 5 A, 6A-D si possono realizzare nastri, ad esempio di 40-50 mm di larghezza, aventi centralmente una o piu’ strisce di elementi ad asola.Ad esempio lasciando sui fianchi dei nastri strisce prive di elementi ad asola si garantisce la possibilità di realizzare cuciture che consentano di unire il nastro con un corpo a cui l’articolo debba essere connesso.
Con riferimento all’esempio di figura 14, infine, si nota che in una forma realizzativa l’articolo 1 comprende un corpo di base avente una prima ed una seconda superficie mutuamente contrapposte 2a e 2b. Uno o più primi fili 3 si estendono lungo lo sviluppo longitudinale del corpo di base 2 e formano ciascuno una pluralità di elementi ad asola 10 che definiscono aperture di impegno IOa. Secondi fili 4 attraversano il corpo laminare e vincolano ciascun primo filo in corrispondenza di una prima e di una seconda serie di zone di vincolo 10b e 10c disposte sul lato della prima superficie. In maggior dettaglio ciascuno dei secondi fili attraversa il corpo di base in corrispondenza di fori 35 disposti su una linea, preferibilmente una retta, di modo che vi siano una pluralità di serie di fori allineati cosicché i secondi fili siano disposti parallelamente, ognuno lungo la rispettiva retta, lungo lo sviluppo longitudinale del corpo di base 2 ovvero dell’ articolo 1.
In maggior dettaglio, ciascun primo filo, in corrispondenza dei lati contrapposti di ciascuno degli elementi ad asola 10, forma coppie di porzioni di base 10b, 10c le quali sono sostanzialmente disposte in corrispondenza di due fori 35 di due serie di fori adiacenti. I secondi fili attraversano i fori 35 e fissano le porzioni di base al corpo di base 2. In maggior dettaglio ciascuno dei secondi fili (si veda il dettaglio ingrandito di figura 14A) forma una catenella avente fattura analoga a quella della catenella 105 sopra descritta la quale vincola le porzioni di base 10c e 10b dei primi fili.
Primi fili adiacenti possono presentare porzioni di base disposte lungo una medesima serie di fori 35 che si alternano tra loro, in modo che il secondo (si veda il secondo filo 4’ in figura 8) filo attraversando i fori 35 disposti su una medesima retta fissi al corpo di base porzione 10b di un filo 3 e porzioni 10c di un filo 3 immediatamente adiacente.
Si noti che, anche se negli esempi precedentemente descritti, gli elementi ad asola sono presenti sulla prima superficie, si possono anche prevedere articoli in cui gli elementi ad asola siano realizzati anche sulla seconda superficie. Ad esempio e’ possibile realizzare sulla prima superficie 2a asole del tipo illustrato in figura 1 e sulla seconda superficie asole del tipo illustrato in figura 14. Alternativamente possono essere realizzate su entrambe le superfici 2a e 2b asole del tipo di figura 1 o asole del tipo di figura 14. Qualora le asole siano presenti su entrambe le superfici, le zone interessate da asole su una superficie possono combaciare o essere sfalsate rispetto alle zone interessate da asole sulla superficie contrapposta
Alternativamente, sia nel caso dell’esempio di figura 14 che negli esempi di cui alle figure 1, 5, 6A, 6C, il lato contrapposto a quello della superficie 2a può’ essere provvisto di una pluralità di elementi a gancio (hooks).
Infine, aghi utilizzabili nel procedimento e nell’ apparecchiatura descritti sono illustrati nelle figure 9-12. In particolare, la figure mostrano due modelli di ago a lancia comprendente un corpo principale 200 ed una slitta 201 guidata dal corpo principale. Il corpo principale presenta un parte terminale anteriore 202 acuminata, nella quale e’ anche definita una gola 203 destinata, in uso, ad accogliere il filo da accoppiare al corpo di base. La slitta 201 viene movimentata tra almeno una posizione di apertura in cui consente l’inserimento o l’uscita del filo rispetto alla gola, ed una posizione di chiusura, in cui la porzione terminale anteriore 204 della slitta chiude la gola 203. Il corpo principale comprende una porzione terminale posteriore 205 la quale e’ collegata agli organi di movimentazione degli aghi. La slitta presenta anch’essa una porzione terminale posteriore 206 la quale e’ collegata agli organi di movimentazione per realizzare lo spostamento relativo tra slitta e corpo principale dell’ago in modo da spostare la slitta tra la posizione di apertura e quella di chiusura. La differenza principale tra l’ago di figura 9 e quello di figura 11 e’ nella sagoma della porzione terminale anteriore la quale come si vede nelle viste ingrandite di figura 10 e di
figura 12 può essere acuminata o arrotondata.

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Articolo di fissaggio comprendente: un corpo di base avente una prima superficie ed una seconda superficie contrapposta alla prima; almeno un primo filo impegnato al corpo di base e definente elementi ad asola, i quali si estendono in allontanamento dalla prima superficie e formano aperture di impegno, almeno un secondo filo distinto dal primo filo, detto secondo filo attraversando il corpo di base e vincolando il primo filo al corpo di base.
  2. 2. Articolo secondo la rivendicazione 1 comprendente: una pluralità di primi fili, impegnati al corpo di base, ciascuno dei quali definisce una rispettiva serie di elementi ad asola, ed una pluralità di secondi fili distinti dai primi fili, detti secondi fili attraversando il corpo di base e vincolando i primi fili al corpo di base, in cui ciascuno di detti secondi fili vincola almeno un rispettivo, preferibilmente due rispettivi, di detti primi fili al corpo di base in corrispondenza di una pluralità di punti di impegno.
  3. 3. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 2, in cui ciascuno di detti primi fili attraversa il corpo di base in corrispondenza di una pluralità di primi fori e presenta un pluralità di porzioni che si estendono sul lato di detta prima superficie ed una pluralità di porzioni che si estendono sul lato di detta seconda superficie; in cui ciascuno di detti secondi fili attraversa il corpo di base in corrispondenza di una pluralità di secondi fori e presenta un pluralità di porzioni che si estendono sul lato di detta prima superficie ed una pluralità di porzioni che si estendono sul lato di detta seconda superficie; in cui le porzioni del primo filo che si estendono sul lato di detta prima superficie definiscono detti elementi ad asola; ed, opzionalmente, in cui le porzioni del secondo filo che si estendono sul lato di detta prima superficie definiscono ulteriori elementi ad asola.
  4. 4. Articolo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni in cui: le porzioni del primo filo/dei primi fili che si estendono sul lato di detta seconda superficie formano una pluralità di primi occhielli di bloccaggio che impegnano rispettive porzioni del secondo filo/dei secondi fili, e le porzioni del secondo filo/dei secondi fili che si estendono sul lato di detta seconda superficie formano una pluralità di secondi occhielli di bloccaggio che impegnano rispettive porzioni del primo filo/dei primi fili; ciascuno di detti primi occhielli di bloccaggio comprendendo: un primo tratto di un primo filo estendentisi da un rispettivo di detti primi fori verso un rispettivo di detti secondi fori, un tratto di raccordo consecutivo al primo tratto e disposto attorno a, o in corrispondenza di, tale rispettivo secondo foro, ed un secondo tratto dello stesso primo filo, consecutivo al tratto di raccordo e diretto verso il medesimo rispettivo primo foro attraverso il quale il primo filo ritorna sul lato di detta prima superficie; ciascuno di detti secondi occhielli di bloccaggio comprendendo: un primo tratto di un secondo filo estendentisi da un rispettivo di detti secondi fori verso un rispettivo di detti primi fori, un tratto di raccordo consecutivo al primo tratto e disposto attorno a, o in corrispondenza di, tale rispettivo primo foro, ed un secondo tratto dello stesso secondo filo, consecutivo al tratto di raccordo e diretto verso il medesimo rispettivo secondo foro attraverso il quale il secondo filo ritorna sul lato di detta prima superficie.
  5. 5. Articolo secondo la rivendicazione 4 in cui, in corrispondenza di ciascuno di detti primi fori, i primi ed i secondi tratti di ciascun primo filo attraversano il corpo di base ed il rispettivo secondo occhiello di bloccaggio vincolando il primo ed il rispettivo secondo filo al corpo di base; ed in cui, in corrispondenza di ciascuno di detti secondi fori, i primi ed i secondi tratti di ciascun secondo filo attraversano il corpo di base ed il rispettivo primo occhiello bloccaggio vincolando il primo ed il rispettivo secondo filo al corpo di base, opzionalmente in cui i primi ed i secondi occhielli di bloccaggio si estendono secondo una direzione sostanzialmente parallela al corpo di base in modo disporsi sostanzialmente adiacenti alla seconda superficie.
  6. 6. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 4 o 5 in cui ciascuno dei primi fili e’ disposto lungo almeno un prefissato tratto di detto articolo in modo da: a) formare uno di detti elementi ad asola, b) attraversare il corpo di base in corrispondenza di uno di detti primi fori, c) formare uno di detti primi occhielli di bloccaggio, d) ritornare sul lato di detta prima superficie attraverso lo stesso di detti primi fori, e) formare un successivo di detti elementi ad asola, f) attraversare nuovamente il corpo di base in corrispondenza di un successivo di detti primi fori, g) formare un successivo di detti primi occhielli di bloccaggio, h) ritornare nuovamente sul lato di detta prima superficie attraverso detto successivo di detti primi fori, ripetendo una pluralità di volte l’andamento descritto da e) ad h), per formare lungo detto prefissato tratto di articolo una serie di elementi ad asola ed una serie di primi occhielli di bloccaggio; opzionalmente in cui i primi fori da cui passa un medesimo primo filo sono disposti secondo due linee affiancate, ed in cui il primo filo, ad ogni ritorno sul lato di detta prima superficie, si sposta da un primo foro disposto su una di dette linee ad un primo foro posto sull’altra di dette linee affiancate per formare elementi ad asola disposti trasversalmente rispetto alle linee affiancate di giacitura di detti primi fori.
  7. 7. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 6 in cui ciascuno dei secondi fili e’ disposto lungo almeno un prefissato tratto di detto articolo in modo da: a) formare uno di detti ulteriori elementi ad asola, b) attraversare il corpo di base in corrispondenza di uno di detti secondi fori, c) formare uno di detti secondi occhielli di bloccaggio, d) ritornare sul lato di detta prima superficie attraverso lo stesso di detti secondi fori, e) formare un altro di detti ulteriori elementi ad asola, f) attraversare nuovamente il corpo di base in corrispondenza di un ulteriore di detti secondi fori, g) formare un ulteriore di detti secondi occhielli di bloccaggio, h) ritornare nuovamente sul lato di detta prima superficie attraverso lo stesso ulteriore di detti secondi fori, ripetendo una pluralità di volte l’andamento descritto da e) ad h) per formare lungo detto prefissato tratto di articolo una serie di ulteriori elementi ad asola ed una serie di secondi occhielli di bloccaggio; opzionalmente in cui i secondi fori da cui passa un medesimo secondo filo sono disposti secondo due linee affiancate, ed in cui tale secondo filo, ad ogni ritorno sul lato di detta prima superficie, si sposta da un secondo foro disposto su una di dette linee ad un secondo foro posto sull’altra di dette linee affiancate per formare detti ulteriori elementi ad asola disposti trasversalmente rispetto alle linee affiancate di giacitura di detti secondi fori.
  8. 8. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui ciascuna serie di elementi ad asola formata da uno di detti primi fili si estende lungo una direzione di sviluppo longitudinale dell’articolo e ciascuna serie di ulteriori elementi ad asola formati da uno di detti secondi fili si estende lungo una direzione di sviluppo longitudinale del articolo; ed in cui i primi ed i secondi fili sono disposti mutuamente affiancati lungo una direzione di sviluppo longitudinale di detto articolo ed alternati tra loro in una direzione trasversale in modo che: ciascuna serie di elementi ad asola formati da un medesimo primo filo sia trasversalmente affiancata da una serie di detti ulteriori elementi ad asola formati da un medesimo secondo filo, e ciascuna serie di ulteriori elementi ad asola formati da un medesimo secondo filo sia trasversalmente affiancata da una serie di elementi ad asola formati da un medesimo primo filo.
  9. 9. Articolo secondo la rivendicazione 8, in cui, sul lato di detta seconda superficie, ciascuno dei primi occhielli di bloccaggio associati agli elementi ad asola di un medesimo primo filo coopera con un rispettivo dei secondi occhielli di bloccaggio associati alla adiacente serie di ulteriori elementi ad asola formati da un medesimo secondo filo; l’articolo comprendendo un prefissato numero di detti primi fili ciascuno dei quali e’ trasversalmente interposto tra due di detti secondi fili mutuamente affiancati, in cui: sul lato di detta prima superficie, ciascuno di detti primi fili forma una serie di elementi ad asola interposta tra le due serie di ulteriori elementi ad asola formate ciascuna da un rispettivo dei secondi fili mutuamente affiancati, e sul lato di detta seconda superficie, ciascuno di detti primi fili forma una serie di primi occhielli di bloccaggio, che cooperano ciascuno con un rispettivo di detti secondi occhielli di bloccaggio formati da uno dei secondi fili mutamente affiancati, ed una serie di primi occhielli di bloccaggio, che cooperano ciascuno con un rispettivo di detti secondi occhielli di bloccaggio formati dall’altro dei secondi fili mutuamente affiancati; l’articolo comprendendo inoltre un prefissato numero di detti secondi fili ciascuno dei quali e’ trasversalmente interposto tra due di detti primi fili mutuamente affiancati, in cui: sul lato di detta prima superficie, ciascuno di detti secondi fili forma una serie di detti ulteriori elementi ad asola interposta tra le due serie di elementi ad asola formate ciascuna da un rispettivo dei primi fili mutuamente affiancati, e sul lato di detta seconda superficie, ciascuno di detti secondi fili forma una serie di secondi occhielli di bloccaggio, che cooperano ciascuno con un rispettivo di detti primi occhielli di bloccaggio formati da uno dei detti primi fili mutamente affiancati, ed una serie di secondi occhielli di bloccaggio, che cooperano ciascuno con un rispettivo di detti primi occhielli di bloccaggio formati dall’altro dei primi fili mutuamente affiancati.
  10. 10. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 9 comprendente: una pluralità di primi fili definenti rispettive serie di elementi ad asola; una pluralità di secondi fili definenti rispettive serie di ulteriori elementi ad asola; dette serie di elementi ad asola e di ulteriori elementi ad asola essendo mutuamente affiancate ed impegnate al corpo di base, in corrispondenza di primi fori disposti lungo una medesima linea, i primi ed i secondi tratti dei primi occhielli di bloccaggio formati da uno stesso primo filo attraversando i secondi occhielli di bloccaggio formati da uno stesso secondo filo; ed in corrispondenza di secondi fori disposti lungo detta medesima linea, i primi ed i secondi tratti dei secondi occhielli di bloccaggio formati dal medesimo secondo filo attraversando i primi occhielli di bloccaggio formati dal detto primo filo, la cooperazione dei primi e dei secondi occhielli di bloccaggio definendo una pluralità di zone di vincolo tra i primi ed i secondi fili.
  11. 11. Articolo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni comprendente: almeno un primo filo di legatura disposto lungo lo sviluppo longitudinale dell’ articolo ed impegnante un medesimo di detti primi o di detti secondi fili; ed almeno un secondo filo di legatura disposto lungo lo sviluppo longitudinale delfarticolo ed impegnante un medesimo di detti primi o di detti secondi fili, in cui: il primo ed il secondo filo di legatura delimitano trasversalmente una regione dell’articolo dove si estendono longitudinalmente uno o più di detti primi fili ed uno o più di detti secondi fili; il primo filo di legatura vincola al corpo di base un rispettivo primo o secondo filo disposti in detta regione in corrispondenza di una periferia trasversale della regione stessa; e il secondo filo di legatura vincola al corpo di base un rispettivo primo o secondo filo estendentisi in corrispondenza di un periferia trasversale contrapposta di detta regione.
  12. 12. Articolo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il corpo di base comprende materiale fibroso non tessuto, il secondo filo essendo distinto dal materiale formante detto corpo di base e vincolando detto primo filo in corrispondenza di una pluralità di punti di vincolo disposti sul lato di detta seconda superficie, il primo ed il secondo filo opzionalmente presentando estensione superiore a quella delle fibre del materiale fibroso non tessuto; oppure il corpo di base comprende un manufatto tessile pre-confezionato formato da fili di trama intrecciati con fili di ordito ed in cui sia detto primo filo che detto secondo filo sono distinti dai fili di trama e di ordito del corpo di base, il secondo filo vincolando il primo filo in corrispondenza di una pluralità di zone di vincolo disposti sul lato di detta seconda superficie.
  13. 13. Articolo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni in cui il corpo di base e’ un materiale nastriforme, ad uno o più strati laminati, o un materiale in foglio, ad uno o più strati laminati, ed in cui detto corpo di base comprende una delle seguenti strutture alternative: uno o più strati di materiale realizzato in tessuto non tessuto; o uno o più strati di materiale realizzato in tessuto; o uno o più strati in materiale cartaceo; o uno o più strati in cartone; o uno o più strati in materiale plastico; o uno o più strati in materiale spugnoso; il corpo di base comprendendo opzionalmente uno o piu’ inserti in materiale magnetico o magnetizzabile.
  14. 14. Articolo secondo una delle precedenti rivendicazioni in cui i primi ed i secondi fili sono presenti in una pluralità di zone discrete spaziate tra loro per formare un articolo in cui gli elementi ad asola sono raggruppati in strisce longitudinali o in strisce trasversali separate da zone prive di elementi ad asola o in settori interamente circondati da zone prive di elementi ad asola.
  15. 15. Procedimento per la realizzazione di un articolo di fissaggio comprendente: movimentare un corpo di base preventivamente realizzato verso una stazione di lavorazione, il corpo di base avendo una prima superficie ed una seconda superficie contrapposta alla prima; impegnare al corpo di base, in corrispondenza di detta stazione di lavorazione, almeno un primo filo in modo da definire elementi ad asola, i quali si estendono in allontanamento dalla prima superficie e formano asole di impegno, impegnare al corpo di base, in corrispondenza di detta stazione di lavorazione, almeno un secondo filo distinto dal primo filo, detto secondo filo attraversando il corpo di base e realizzando sul lato di detta seconda superficie una pluralità di zone di vincolo del primo filo al corpo di base.
  16. 16. Procedimento secondo la rivendicazione 15 in cui: la fase di impegno di almeno un primo filo comprende impegnare al corpo di base una pluralità di primi fili inserendo ciascuno di detti primi fili attraverso il corpo di base in corrispondenza di una pluralità di primi fori per formare una pluralità di porzioni che si estendono sul lato di detta prima superficie ed una pluralità di porzioni che si estendono sul lato di detta seconda superficie, ciascuno dei primi fili definendo una rispettiva serie di elementi ad asola; e la fase di impegno di almeno un secondo filo comprende impegnare una pluralità di secondi fili distinti dai primi fili inserendo ciascuno di detti secondi fili attraverso il corpo di base in corrispondenza di una pluralità di secondi fori per formare una pluralità di porzioni che si estendono sul lato di detta prima superficie ed una pluralità di porzioni che si estendono sul lato di detta seconda superficie, detti secondi fili attraversando il corpo di base e vincolando i primi fili al corpo di base; durante la fase di impegno dei primi fili al corpo di base le porzioni dei primi fili che si estendono sul lato di detta prima superficie definiscono detti elementi ad asola, e durante la fase di impegno dei secondi fili al corpo di base le porzioni dei secondi fili che si estendono sul lato di detta prima superficie opzionalmente definiscono ulteriori elementi ad asola.
  17. 17. Procedimento secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 15 o 16 in cui: durante la fase di impegno dei primi fili al corpo di base le porzioni dei primi fili che si estendono sul lato di detta seconda superficie vengono disposte in modo da formare una pluralità di primi occhielli di bloccaggio che impegnano rispettive porzioni dei secondi fili; durante la fase di impegno dei secondi fili al corpo di base le porzioni dei secondi fili che si estendono sul lato di detta seconda superficie formano una pluralità di secondi occhielli di bloccaggio che impegnano rispettive porzioni dei primi fili; ciascuno di detti primi occhielli di bloccaggio, formato durante la fase di impegno dei primi fili al corpo di base, comprendendo: un primo tratto di un primo filo estendentisi da un rispettivo di detti primi fori verso un rispettivo di detti secondi fori, un tratto di raccordo consecutivo al primo tratto e disposto attorno a, o in corrispondenza di, tale rispettivo di detti secondi fori, ed un secondo tratto dello stesso primo filo, consecutivo al tratto di raccordo ed estendentisi verso il medesimo di detti primi fori attraverso il quale il primo filo ritorna sul lato di detta prima superficie; ciascuno di detti secondi occhielli di bloccaggio, formato durante la fase di impegno dei secondi fili al corpo di base, comprendendo: un primo tratto di un secondo filo estendentisi da un rispettivo di detti secondi fori verso un rispettivo di detti primi fori, un tratto di raccordo consecutivo al primo tratto e disposto attorno a, o in corrispondenza di, tale rispettivo di detti primi fori, ed un secondo tratto dello stesso secondo filo, consecutivo al tratto di raccordo ed estendentisi verso il medesimo di detti secondi fori attraverso il quale il secondo filo ritorna sul lato di detta prima superficie.
  18. 18. Procedimento secondo la rivendicazione precedente in cui le fasi di impegno dei primi e dei secondi fili al corpo di base sono sostanzialmente contemporanee, detti primi fili venendo inseriti in corrispondenza di ciascuno dei primi fori in modo che i primi e secondi tratti di ciascun primo filo attraversino il corpo di base ed il rispettivo secondo occhiello creando un impegno tra primo e rispettivo secondo filo tra loro ed al corpo di base, detti secondi fili venendo inseriti in corrispondenza di ciascuno dei secondi fori in modo che i primi ed i secondi tratti di ciascun secondo filo attraversino il corpo di base ed il rispettivo primo occhiello creando un impegno tra primo e rispettivo secondo filo tra loro ed al corpo di base.
  19. 19. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 15 a 18 in cui, durante detta fase di impegno del primo/primi fili al corpo di base, ciascun primo filo e’ guidato da un rispettivo primo guida-filo operante sul lato di detta prima superficie e cooperante con almeno una coppia di aghi i quali attraversano il corpo di base secondo un movimento a vai e vieni trasversale a dette prima e seconda superficie; in cui, durante detta fase di impegno del secondo/secondi fili al corpo di base, ciascun secondo filo e’ guidato da un rispettivo secondo guida-filo operante sul lato di detta prima superficie e cooperante con almeno una coppia di aghi i quali attraversano il corpo di base secondo un movimento a vai e vieni trasversale a dette prima e seconda superficie; ed in cui in cui durante detta fase di impegno di un primo e di un secondo filo mutuamente affiancati al corpo di base, detti aghi e detti guida-filo vengono azionati come segue: al) un primo ago viene avanzato creando uno dei primi fori attraverso detto corpo di base, a2) un secondo ago viene avanzato creando uno dei secondi fori attraverso detto corpo di base, bl) il primo ago e il primo guida-filo vengono movimentati relativamente in modo che il primo filo formi uno di detti elementi ad asola e che il primo filo si posizioni in una gola di detto primo ago, b2) il secondo ago e il secondo guida-filo vengono movimentati relativamente in modo che il secondo filo formi uno di detti ulteriori elementi ad asola e che il secondo filo si posizioni filo in una gola di detto secondo primo ago, cl) il primo ago viene quindi retratto e riattraversa il corpo di base in corrispondenza dello stesso primo foro trasportando il primo filo sul lato di detta seconda superficie attraverso tale primo foro, c2) il secondo ago viene quindi retratto e riattraversa il corpo di base in corrispondenza dello stesso secondo foro trasportando il secondo filo sul lato di detta seconda superficie attraverso tale secondo foro, d) il corpo di base e detti aghi vengono spostati relativamente tra loro in una direzione di lavorazione del corpo di base, el) il primo ago viene nuovamente avanzato e, grazie allo spostamento relativo tra aghi e corpo di base, attraversa il corpo di base formando un altro di detti secondi fori, la porzione di primo filo trasportata sul lato di detta seconda superficie formando uno di detti primi occhielli di bloccaggio, e2) il secondo ago viene nuovamente avanzato e, grazie allo spostamento relativo tra aghi e corpo di base, attraversa il corpo di base formando un altro di detti primi fori, la porzione di secondo filo trasportata sul lato di detta seconda superficie formando uno di detti secondi occhielli di bloccaggio, gl) il primo ago ed un ulteriore secondo guida filo vengono movimentati relativamente in modo che un ulteriore secondo filo adiacente al primo filo formi un altro di detti ulteriori elementi ad asola, g2) il secondo ago ed il primo guida-filo vengono movimentati relativamente in modo che il primo filo adiacente formi un altro di detti primi elementi ad asola, hi) il primo ago viene retratto e riattraversa il corpo di base in corrispondenza dello stesso secondo foro formato alla fase el), trasportando il secondo filo sul lato di detta seconda superficie attraverso tale secondo foro ed attraverso il primo occhiello formato alla fase el), h2) il secondo ago viene retratto e riattraversa il corpo di base in corrispondenza dello stesso primo foro formato alla fase e2), trasportando il primo filo sul lato di detta seconda superficie attraverso tale primo foro ed attraverso il secondo occhiello formato alla fase e2). i) il corpo di base e detti aghi vengono spostati relativamente tra loro in una direzione di lavorazione del corpo di base, jl) il primo ago viene nuovamente avanzato e, grazie ad allo spostamento relativo tra aghi e corpo di base di cui alla fase i), attraversa il corpo di base formando un ulteriore primo foro, la porzione di secondo filo trasportata sul lato di detta seconda superficie durante la fase hi) formando uno di detti secondi occhielli di bloccaggio, j2) il secondo ago viene nuovamente avanzato e, grazie ad allo spostamento relativo tra ago e corpo di base di cui alla fase i), attraversa il corpo di base formando un ulteriore secondo foro, la porzione di primo filo trasportata sul lato di detta seconda superficie durante la fase h2) formando uno di detti di detti primi occhielli di bloccaggio, le fasi da al) a j2) vengono ripetute un prefissato numero di volte per formare lungo detto prefissato tratto di articolo una serie di elementi ad asola ed una serie di primi occhielli di bloccaggio, nonché una serie di ulteriori elementi ad asola e di secondi occhielli di bloccaggio.
  20. 20. Procedimento secondo la precedente rivendicazione in cui: le fasi a-j2 vengono ripetute per ciascuna coppia di primi e secondi fili affiancati utilizzando un prefissato numero di aghi affiancati; ciascun primo filo coopera con due aghi affiancati e ciascun secondo filo coopera con due aghi affiancati ed in cui primi e secondi fili adiacenti cooperano con un ago comune; ed in cui gli aghi sono disposti ed azionati in modo che: i primi fori da cui passa un primo filo di una medesima serie di elementi ad asola siano disposti secondo due linee affiancate; il primo filo, ad ogni ritorno sul lato di detta prima superficie, venga spostato da un primo foro disposto su una di dette linee ad un primo foro posto sull’altra di dette linee affiancate per formare elementi ad asola disposti trasversalmente rispetto alle linee affiancate di giacitura di detti primi fori; i secondi fori da cui passa il secondo filo di una medesima serie di elementi ad asola siano disposti secondo due linee affiancate; il secondo filo, ad ogni ritorno sul lato di detta prima superficie, venga spostato da un secondo foro disposto su una di dette linee ad un secondo foro posto sull’altra di dette linee affiancate per formare elementi ad asola disposti trasversalmente rispetto alle linee affiancate di giacitura di detti secondi fori.
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