ITMI20092304A1 - Dispositivo di comando per aprire e chiudere cassoni a cielo aperto di veicoli industriali - Google Patents

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ITMI20092304A1
ITMI20092304A1 IT002304A ITMI20092304A ITMI20092304A1 IT MI20092304 A1 ITMI20092304 A1 IT MI20092304A1 IT 002304 A IT002304 A IT 002304A IT MI20092304 A ITMI20092304 A IT MI20092304A IT MI20092304 A1 ITMI20092304 A1 IT MI20092304A1
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IT
Italy
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pulleys
control device
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IT002304A
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Inventor
Cesarino Pivetta
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Bortolin Regina Di Pivetta Ivo & C S N C
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    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60JWINDOWS, WINDSCREENS, NON-FIXED ROOFS, DOORS, OR SIMILAR DEVICES FOR VEHICLES; REMOVABLE EXTERNAL PROTECTIVE COVERINGS SPECIALLY ADAPTED FOR VEHICLES
    • B60J7/00Non-fixed roofs; Roofs with movable panels, e.g. rotary sunroofs
    • B60J7/02Non-fixed roofs; Roofs with movable panels, e.g. rotary sunroofs of sliding type, e.g. comprising guide shoes
    • B60J7/06Non-fixed roofs; Roofs with movable panels, e.g. rotary sunroofs of sliding type, e.g. comprising guide shoes with non-rigid element or elements
    • B60J7/061Non-fixed roofs; Roofs with movable panels, e.g. rotary sunroofs of sliding type, e.g. comprising guide shoes with non-rigid element or elements sliding and folding
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Description

DISPOSITIVO DI COMANDO PER APRIRE E CHIUDERE CASSONI A CIELO APERTO DI VEICOLI INDUSTRIALI
Campo tecnico dell'invenzione
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di comando, come definito nella premessa alla rivendicazione 1 , per l’apertura e la chiusura dei teloni usati per coprire i cassoni a cielo aperto dei veicoli industriali, agricoli e/o simili. Tale dispositivo di comando consente di aprire e di chiudere i teloni o i teloni impermeabili che coprono i cassoni dei veicoli, per mezzo di operazioni semplici e facili.
Un dispositivo di questo tipo à ̈ noto a seguito dell’invenzione EP1228912B e W02007/1 24787
Stato dell’arte deM’invenzione
Come ben noto, soprattutto, ma non solo, nel campo dei veicoli industriali, teloni o teloni impermeabili vengono usati per coprire i così detti cassoni a cielo aperto dei veicoli, allo scopo di coprire, proteggere, tenere in posizione e quindi evitare la fuoriuscita dei materiali trasportati.
Nel caso di trasporto di materiali instabili e sciolti, come ad esempio sabbia, ghiaia e materiali da costruzione di questo tipo, la turbolenza aerodinamica può rimuoverli dal proprio posto di carico nel cassone del veicolo e farli cadere sui veicoli che seguono.
Ciò causa problemi di guida e rischio di incidenti dovuti a scarsa visibilità, rottura del parabrezza o danni ai veicoli che seguono, nonché altri inconvenienti come l’insudiciamento o l’eventuale contaminazione della superficie stradale. Varie soluzioni sono già note nel settore dei teloni usati per coprire i cassoni dei veicoli. Alcune soluzioni sono complicate, costose e devono essere realizzate ogni volta in base alle effettive dimensioni del cassone del veicolo da coprire, il che comporta lunghi tempi di lavoro e operazioni difficili per la loro applicazione.
Inoltre, tali soluzioni implicano sistemi complicati, composti ad esempio da un sistema di alberi di trasmissione che trasmettono il movimento di rotazione e potenza ai centraggi che supportano il telone impermeabile.
Tali alberi sono dotati di coppie coniche per trasmettere il loro movimento di rotazione ad altri alberi, che sono situati agli angoli dei predetti cassoni a cielo aperto e richiedono l’uso di riduttori ad ingranaggi per ridurre le sollecitazioni applicate per lo spostamento dell’intero sistema.
I sistemi sopra descritti non sono facili da azionare mediante operazioni manuali in quanto sono molto pesanti e producono forze d’attrito notevoli, anche se dotati di riduttore. Pertanto, questi sistemi richiedono mezzi di azionamento ausiliari, come motore elettrico o altri mezzi similari.
L’invenzione EP 1 228 912 rivela un dispositivo per l’apertura e la chiusura di teloni di copertura dei veicoli, costituito da pulegge motrici messe in movimento da una coppia di ingranaggi conici. Le pulegge motrici sono montate entrambe sullo stesso ingranaggio e quindi ruotano nella stessa direzione, e come conseguenza l’anello di cavo che si estende da una delle due pulegge deve essere incrociato per ottenere che i tratti laterali superiori si spostino nella stessa direzione. Ciò comporta uno svantaggio in quanto la tensione dei cavi incrociati e non incrociati non à ̈ uguale, con conseguente distribuzione non uniforme delle forze; inoltre, in conseguenza dell'incrocio di un cavo, la sua direzione di entrata nella coppia di pulegge laterali à ̈ obliqua rispetto alle scanalature delle pulegge suddette, e ciò potrebbe comportare l’eventuale slittamento e la fuoriuscita del cavo.
In W02007/124787 questo problema veniva risolto grazie a un dispositivo modificato in cui le pulegge motrici sono messe in movimento per mezzo di ingranaggi conici, in cui l’ingranaggio con una prima puleggia motrice e l’ingranaggio con una seconda puleggia motrice sono montati in senso coassiale l’uno di fronte all’altro sui lati opposti di un ingranaggio conico centrale, che à ̈ azionato manualmente per mezzo di una manovella e del suo albero di comando, e nel quale i tratti dell’anello di cavo che si estendono tra le predette pulegge supplementari sono disposti paralleli l’uno all’altro, in modo che i tratti laterali superiori si spostino nella stessa direzione.
II maggior inconveniente di questa soluzione sta nell’ingombro che la scatola contenente le puleggie motrici e la doppia conica, formata da ingranaggi conici in cui l’ingranaggio con una prima puleggia motrice e l’ingranaggio con una seconda puleggia motrice montati in senso coassiale l’uno di fronte all’altro sui lati opposti dell' ingranaggio conico centrale, risulta avere rispetto alle dimensioni disponibili nella parte anteriore di un cassone. Le puleggie coniche devono avere dimensioni notevoli al fine di consentire il giusto rapporto di riduzione tra ingranaggio conico centrale e ingranaggi conici laterali su cui sono fissate le puleggie motrici. Questo specialmente per vincere le forze d’attrito e per consentire il corretto funzionamento del dispositivo che permette grazie allo slittamento a fine corsa del cavo di traino nelle puleggie motrici di riallineare perpendicolarmente rispetto al senso di moto gli archi di sotegno del telone.
Descrizione dell’invenzione
E’ quindi un obiettivo della presente invenzione la realizzazione di un dispositivo di ingombro limitato e di comando facile da azionare, costruttivamente semplice e sicuro, per l’apertura e la chiusura dei teloni di copertura dei veicoli, che consenta una distribuzione simmetrica della tensione del cavo su entrambi i lati del cassone a cielo aperto del veicolo, ed uno scorrimento lineare e sicuro del predetto cavo nelle pulegge motrici.
Un sistema che rappresenta una soluzione a questo problema à ̈ definito nella rivendicazione 1. Altri aspetti vantaggiosi dell’invenzione sono definiti nelle relative rivendicazioni subordinate.
Per una migliore comprensione dell’oggetto della presente invenzione, viene fatto riferimento qui di seguito alle figure allegate a titolo esplicativo.
In particolare secondo la presente invenzione viene messo in funzione un dispositivo di comando per aprire e chiudere i teloni o i teloni impermeabili usati per coprire i cassoni a cielo aperto di veicoli industriali, agricoli e/o similari, in cui i rispettivi anelli di cavo (3d e 3s), aventi tratti superiore e inferiore (3a, 3b) scorrono lungo le porte laterali (12d e 12s) del cassone a cielo aperto (1) di un veicolo, come ad esempio un autocarro o un veicolo similare, ove i centraggi (21 a e 21 b) che supportano il telone impermeabile (2) ad essi fissato sono situati sui tratti superiori destro e sinistro (3a) degli anelli di cavo (3d e 3s), con il centraggio (21 a) rivolto verso la parte posteriore del cassone a cielo aperto (1) che à ̈ fissato, per mezzo di pezzi tubolari corti (22a) situati alle sue estremità laterali, sui corrispondenti tratti superiori (3a) dei predetti anelli di cavo (3d e 3s), rispettivamente sul lato destro e sul lato sinistro, mentre i centraggi successivi (21b) scorrono sui predetti tratti superiori (3a); mediante i quali i predetti anelli di cavo (3d e 3s) risultano tesi tra pulegge laterali posteriori (4d e 4s), che sono applicate alle estremità posteriori dei bordi superiori delle porte laterali (12d e 12s), e pulegge motrici verticali (6a e 6b) che sono collocate in una cassa telescopica (9), con gli anelli di cavo che passano attraverso coppie supplementari di pulegge (5d-5’d e 5s - 5’s) le quali sporgono leggermente dalle estremità laterali della stessa cassa (9) e presentano rispettive scanalature situate alla stessa altezza ed in linea con le scanalature della pulegge laterali posteriori (4d e 4s), nel quale i tratti dell’anello di cavo (3c e 3f) che si estendono tra le predette pulegge supplementari (5d - 5’d e 5s - 5's) e le puleggie motrici sono disposti paralleli l’uno all’altro, in modo che i tratti laterali superiori (3a) si spostino nella stessa direzione tramite pulegge motrici (6a e 6b) che sono messe in movimento per mezzo di una coppia di viti senza fine/corona dentata (7a e 7b) in cui gli assi delle viti senza fine, e rispettivamente, gli assi delle corone dentate sono tra loro paralleli e complanari, il piano generato dalle puleggie (6a e 6b) e il piano generato dalle viti senza fine sono tra loro paralleli e perpendicolari al piano generato dagli assi delle corone dentate, le puleggie sono solidali alla corona dentata, le vite senza fine sono collegate fra di loro con un sistema di trasmissione del moto, in uso le viti senza fine ruotano secondo la stessa direzione e le coppie viti senza fine/corone dentate assicurano il movimento dei cavi (3c e 3f) degli anelli (3s e 3d) in direzione opposta.
Mediante questo dispositivo, à ̈ quindi possibile distribuire uniformemente la tensione del cavo dalle pulegge motrici 6a e 6b, evitando l’incrocio del cavo e facendolo quindi entrare nelle pulegge laterali supplementari 5’d e 5’s in allineamento perfetto con la loro scanalatura, evitando quindi il rischio di un eventuale slittamento e fuoriuscita del cavo. Inoltre a parità di rapporto di riduzione tra albero di trasmissione del moto, con motore ausiliare o manovella, e puleggie motrici viene ridotto a parità di condizioni operative e dimensioni delle puleggie motrici l'ingombro, e specialmente lo spessore della scatola contenente il sistema di trasmissione del moto alle puleggie sino a circa il 50% rispetto alle soluzione secondo lo stato dell’arte.
Descrizione dettagliata dei disegni
La Figura 1 à ̈ una vista in prospettiva del dispositivo di comando secondo la presente invenzione, che à ̈ montato sul cassone a cielo aperto di un veicolo comune, alcune parti del quale sono tracciate con una linea sottile per maggiore chiarezza.
La Figura 2 à ̈ una vista laterale del dispositivo di comando secondo la presente invenzione, che à ̈ montato sul cassone genericamente a cielo aperto di un veicolo preferito, nel quale la posizione massima estesa del telone impermeabile di copertura à ̈ indicato con linee tratto-punto sottili e la posizione massima retratta di non-copertura del telone impermeabile à ̈ indicata con linee tratteggiate sottili. La Figura 3 à ̈ una vista in pianta del solo cassone a cielo aperto con il suo dispositivo di comando, suddiviso in sezioni lungo la linea I - I della Figura 2, dove la posizione retratta dei centraggi che supportano il telone impermeabile à ̈ indicata con linee tratteggiate sottili.
La Figura 4 à ̈ una vista in sezione rilevata lungo la linea ll-il della Figura 3, che illustra soltanto la posizione dei componenti principali, il gruppo di movimento e le pulegge di ritorno, che sono situate neH’elemento tubolare telescopico applicato alla parte superiore-frontale della parete anteriore del cassone a cielo aperto.
La Figura 5 illustra, come la Figura 4, la stessa cassa tubolare telescopica ma che comprende i cavi utilizzati per spostare la copertura del cassone a cielo aperto.
La Figura 6 Ã ̈ una vista in sezione ingrandita, rilevata lungo la linea III - III della Figura 5, del gruppo di movimento montato nella cassa tubolare telescopica.
La Figura 7 à ̈ un’ulteriore vista dettagliata ed ingrandita dei bordi scanalati delle pulegge incluse nel gruppo di movimento illustrato nella precedente Figura 6. La Figura 8 à ̈ una vista frontale parzialmente interrotta del centraggio telescopico utilizzato per supportare teloni di copertura di diversa larghezza.
Nelle figure sopra indicate, gli elementi comuni sono contrassegnati con gli stessi numeri di riferimento.
Con particolare riferimento alle Figure 1, 2 e 3, desideriamo far notare il cassone a cielo aperto 1 del veicolo industriale generico (indicato con linee sottili) nel quale à ̈ montato il dispositivo di comando secondo la presente invenzione.
Il cassone a cielo aperto I ha un fondo 11, porte laterali 12d e 12s, la porta posteriore mobile 13 e la parete anteriore fissa 14.
Il dispositivo di comando che costituisce l’oggetto della presente invenzione à ̈ applicato al cassone a cielo aperto sopra citato 1 ed à ̈ chiaramente e completamente illustrato nella Figura 1, mentre le altre Figure 2, 3, 4, 5, 6, 7 e 8 mostrano, mediante varie viste e sezioni, i componenti che formano il predetto dispositivo di comando.
In relazione a tale dispositivo di comando, il telone impermeabile di copertura 2 non viene indicato nelle Figure 1 e 3 per ragioni di maggiore chiarezza e semplicità
Al contrario, il telone di copertura 2 viene indicato soltanto nella Figura 2, dove la sua posizione di massima estensione, ovvero la posizione di copertura dell’intero cassone a cielo aperto 1, à ̈ indicata con linee tratto-punto sottili, mentre la sua posizione retratta, nella quale il telone risulta contratto vicino alla parete anteriore fissa 14 del cassone a cielo aperto 1 e scopre l’intero cassone a cielo aperto 1, à ̈ indicata da linee tratteggiate sottili.
Il predetto telone impermeabile 2 Ã ̈ supportato da centraggi 21 a e 21 b, che sono sostanzialmente uguali tra di loro.
Come à ̈ possibile vedere nelle Figure 1, 2, 3 e con particolare riferimento alla Figura 8, i predetti centraggi sono costituiti da elementi tubolari e telescopicamente regolabili che verranno descritti in dettaglio nel prosieguo.
Con riferimento alla predetta Figura 8, da notare che tali centraggi 21 a e 21 b hanno uguale struttura e sono essenzialmente costituiti da un tratto centrale 23 che à ̈ formato da un pezzo di tubo metallico appropriato. Il tubo metallico à ̈ curvato adeguatamente in modo tale da costituire un centraggio 21a-21b che forma una parete, la quale si flette verso l’alto per supportare il telone 2.
Alle estremità dell’elemento tubolare che forma il tratto centrale 23 sono innestati i rispettivi elementi tubolari 24. Tali elementi interni 24 hanno un diametro esterno che à ̈ uguale al diametro interno del predetto tratto centrale 23 e che, inoltre, sono curvati nello stesso modo così da poter scorrere liberamente nel tratto centrale 23.
Le estremità esterne dei predetti elementi tubolari 24 sono saldate rispettivamente ad altri pezzi tubolari corti 22a e 22b (non mostrate), che sono l’uno uguale all’altro e che si estendono ortogonalmente fino agli elementi tubolari 24.
Ovviamente, ne risulta che la lunghezza dei centraggi 21 a e 21 b può variare per adattarsi alle varie lunghezze del cassone a cielo aperto 1 sul quale à ̈ montato il dispositivo di comando che costituisce l’oggetto della presente invenzione. Il tratto finale può essere fissato per mezzo di viti adatte V, rivetti o simili.
Anche se i predetti centraggi 21 a e 21 b sono l’uno uguale all’altro, tuttavia essi differiscono nell’applicazione per quindi anche nella loro funzione.
Più precisamente, il centraggio 21 a à ̈ saldamente fissato al tratto superiore del cavo 3a per mezzo dei propri pezzi tubolari corti 22a, mentre gli altri centraggi 21 b possono scorrere sul predetto tratto di cavo superiore 3a per mezzo dei propri pezzi tubolari corti 22b.
In pratica, i pezzi tubolari corti del centraggio posteriore 21 a sono fissati sul cavo 3a mediante mezzi di fissaggio noti e nei modi consueti, mentre i pezzi tubolari corti 22b dei centraggi mobili 2 b possono scorrere liberamente lungo il predetto tratto superiore del cavo 3a situato dentro ai centraggi stessi.
Chiaramente, i pezzi tubolari corti 22a, 22b ed il rispettivo tratto del cavo superiore 3a sono simmetricamente posizionati su entrambi i lati del cassone a cielo aperto, in particolare sulla parte superiore delle porte laterali 12d e 12s.
Con riferimento alle suddette figure dei disegni, il predetto tratto del cavo superiore 3a à ̈ una parte di cavo che forma un elemento anulare. Più precisamente, la presente forma di realizzazione dell’invenzione prevede due cavi diversi che formano diversi elementi anulari, i quali differiscono soltanto per la loro lunghezza e pertanto, come verrà successivamente descritto, solo per la loro sistemazione nella parte anteriore di azionamento.
I due anelli di cavo così risultanti sono contrassegnati con i numeri di riferimento 3d e 3s in quanto vengono utilizzati su due lati diversi.
In pratica, entrambi gli anelli di cavo 3d e 3s scorrono nelle scanalature delle rispettive pulegge verticali posteriori 4d e 4s, che sono applicate alle estremità dei bordi superiori delle relative porte laterali 12d e 12s.
A questo punto, gli anelli di cavo 3d e 3s scorrono nelle scanalature della coppia di pulegge orizzontali anteriori 5d e 5’d, 5s e 5†̃s, che sporgono leggermente dalle estremità laterali di una cassa telescopica 9 costituita da pezzi tubolari adeguati, di sezione quadrata o rettangolare, che sono innestati in modo scorrevole l’uno dentro l’altro.
Quindi, gli anelli di cavo 3d e 3s scorrono nella relativa scanalatura di una coppia di pulegge motrici verticali 6a e 6b, che à ̈ inserita nella stessa scatola telescopica 9.
Occorre far notare che tale scatola telescopica 9, come à ̈ visibile nelle Figure 1 e 2, à ̈ fissata in modo amovibile o non amovibile per mezzo di sistemi e mezzi già noti, sulla parte superiore-anteriore del cassone a cielo aperto 1 , e più precisamente sulla parte superiore esterna della parete anteriore 14 del cassone a cielo aperto 1.
Le pulegge motrici verticali 6a e 6b sono rispettivamente collegate saldamente alla corona dentata 7a e 7c della vite senza fine.
Le predette pulegge motrici (6a e 6b) sono messe in movimento per mezzo di una coppia di viti senza fine/corona dentata (7a e 7b) in cui gli assi delle viti senza fine, e rispettivamente, gli assi delle corone dentate sono tra loro paralleli e complanari. Il piano generato dalle puleggie (6a e 6b) e il piano generato dalle viti senza fine sono tra loro paralleli e perpendicolari al piano generato dagli assi delle corone dentate, le puleggie sono solidali alla corona dentata, le vite senza fine sono collegate fra di loro con un sistema di trasmissione del moto. In uso le viti senza fine ruotano secondo la stessa direzione e le coppie viti senza fine/corone dentate assicurano il movimento dei cavi (3c e 3f) degli anelli (3s e 3d) in direzione opposta.
Si ottengono due alberi in uscita dalle rispettive coppie vitesenza fine/ingranaggio dentato 7a e 7c, coassiali e corrispondenti al prolungamento esterno delle viti senza fine e coassiali ad esse. In questo modo si ha la possibilità di motorizzare un albero e comandare manualmente l’altro. L’accopiamento delle due puleggie tramite un sistema di trasmissione del moto secondo l’invenzione rende possibile la rotazione destrogira di una puleggia, mentre l’altra contemporaneamente ruota in senso sinistrogiro, e viceversa.
Il collegamento delle viti senza fine può essere effettuato tramite ingranaggi accoppiati, del tipo articolato a galle costituito da due corone dentate e una catena, o a cinghia dentata.
Secondo il modo di realizzazione preferito, il collegamento delle due viti senza fine/corona dentata avviene con un sistema a catena o a cinghia dentata. Vantaggiosamente la soluzione a catena o a cinghia dentata permette di ottimizzare al meglio la trazione dei cavi offerta dalle puleggie e dal loro raggio di contatto con il cavo (R), le misure h tra gli assi delle viti senza fine e H tra le puleggie.
Per maggiore chiarezza, il gruppo specifico composto dalla coppia di pulegge motrici verticali 6a e 6b e dalle rispettive coppie vitesenza fine/ingranaggio dentato 7a e 7c, Ã ̈ illustrato nella vista ingrandita di Figura 6.
Inoltre, la forma particolare delle scanalature 61 a e 61 b delle predette pulegge motrici verticali 6a e 6b à ̈ visibile in un’altra vista ingrandita di Figura 7.
Da notare inoltre che, nella forma descritta di realizzazione dell’invenzione, il rapporto preferito tra la velocità della vite senza fine/corona dentata à ̈ superiore a 10:1, preferibilmente 100:1, in quanto questo rapporto di velocità si à ̈ dimostrato il più adatto per l’impiego di questo dispositivo di comando.
E’ evidente che il movimento delle pulegge motrici verticali 6a e 6b può essere ottenuto per mezzo di un gruppo di azionamento appropriato, come ad esempio un motoriduttore e/o un altro mezzo similare, piuttosto che con sistemi che richiedono operazioni manuali.
Occorre precisare che i tratti superiori a destra 3a, i tratti inferiori a destra 3b, i tratti superiori a destra 3c e i tratti inferiori a destra 3f costituiscono l’anello di cavo 3d del lato destro e scorrono, l’uno parallelo all'altro, nelle scanalature delle rispettive pulegge 4d, 5d, 5’d e 6a.
I corrispondenti tratti del lato sinistro, e precisamente il tratto superiore a sinistra 3a ed il tratto inferiore a sinistra 3b sono anch’essi l’uno parallelo all’altro, e lo stesso avviene per i rispettivi tratti a sinistra 3c e 3f.
Com’à ̈ chiaramente visibile nella Figura 7, occorre rilevare che non solo le scanalature 61 a e 61 b delle pulegge motrici 6a e 6b hanno una larghezza uguale al diametro dei cavi in esse inseriti, per evitare qualsiasi slittamento anche minimo dei due anelli di cavo 3d e 3s nelle scanalature 61 a e 61 b delle rispettive pulegge motrici 6a e 6b, ma le scanalature hanno anche una forma a V adeguata e i loro lati convergono verso l'interno e presentano una superficie opportunamente ruvida per accrescere l’attrito ed evitare il predetto slittamento dei cavi.
Dopo la descrizione di tutti i componenti che consentono lo spostamento del telone impermeabile, occorre notare che il gruppo composto dalle pulegge motrici orizzontali 5s, 5’s, 5d e 5’d nonché il gruppo costituito dalle pulegge motrici verticali 6a e 6b, che sono integrali alla corona dentata dei riduttore7a e 7c, sono contenuti in una cassa telescopica simile ad una scatola 9, che può essere allungata e/o accorciata in base alle esigenze derivanti dal cassone a cielo aperto sul quale deve essere utilizzato il predetto dispositivo di comando.
Entrambi gli anelli di cavo 3d e 3s sono adeguatamente messi in tensione da mezzi e dispositivi già noti allo scopo di garantire la presa di attrito tra i cavi 3d e 3s e le rispettive pulegge motrici 6a e 6b, e per evitare qualsiasi slittamento, anche minimo, di entrambi gli anelli di cavo 3d e 3s nelle scanalature 61 a e 61 b. Nella presente forma di realizzazione, il tensionamento degli anelli di cavo 3d e 3s à ̈ ottenuto, a titolo di esempio, posizionando le pulegge verticali posteriori 4d e 4s sui rispettivi dispositivi tenditori 41 d e 41 s che, tirando aH’indietro, ottengono così un progressivo tensionamento dei rispettivi anelli di cavo 3d e 3s. Dopo aver descritto la composizione costruttiva del dispositivo di comando che costituisce l'oggetto della presente invenzione, descriveremo ora il suo modus operandi.
Mediante la manovella 81 ed il relativo albero di comando 8, Ã ̈ possibile far ruotare ruote dentate 7a e 7c che, a loro volta, fanno ruotare anche le pulegge motrici 6a e 6b nel senso di rotazione opposto.
Partendo dalla posizione nella quale il telone impermeabile à ̈ piegato ed à ̈ situato vicino alla parete anteriore 14, la rotazione delle predette pulegge 6a e 6b in una prima direzione provoca il movimento di entrambi gli anelli di cavo 3d e 3s.
La parte superiore del tratto di cavo 3a di entrambi i lati destro e sinistro causa il movimento del primo centraggio 21 a, che à ̈ fissato al tratto di cavo 3a di entrambi i lati destro e sinistro per mezzo dei rispettivi pezzi tubolari 22a. Pertanto, il centraggio 21a viene allontanato dalla parete anteriore 14 verso la porta mobile posteriore 13.
Il cambio di posizione progressivo del centraggio 21 a fa sì che i centraggi seguenti 21 b vengano tirati in movimento dal progressivo distendersi del telone impermeabile.
Tale operazione continua fino alla completa copertura del cassone a cielo aperto 1.
E’ ovvio che, facendo ruotare la manovella 81 , l’albero di comando 8 ed il gruppo di azionamento costituito dagli ingranaggi conici 7a-7c e dalle pulegge motrici 6a e 6b in una direzione che à ̈ opposta alla direzione precedente, i centraggi 21 a e 21 b si sposteranno nella direzione inversa, assumendo la posizione retratta vicina alla parte anteriore del cassone a cielo aperto 1 , come à ̈ chiaramente indicato dalla linee tratteggiate sottili delle Figure 1 , 2 e 3.
La particolarità del dispositivo di comando che costituisce l’oggetto della presente invenzione sta anche dal fatto che l'incrocio tra i primi tratti 3c e 3f, ed esattamente i tratti compresi tra la puleggia motrice 6b e le pulegge orizzontali 5s e 5’s, può essere evitato, il che consente di mettere in movimento sia il tratto superiore 3a che il tratto inferiore 3b dell’anello di cavo 3s, nella stessa direzione del corrispondente tratto superiore 3a e tratto inferiore 3b dell’anello di cavo 3d, senza rischiare lo slittamento e la fuoriuscita del cavo dalle pulegge 5’d e 5’s.
In base a quanto descritto, à ̈ evidente che il dispositivo di comando che costituisce l’oggetto della presente invenzione à ̈ formato da componenti molto semplici e disponibili in commercio ed à ̈ molto facile da azionare, facile da installare e regolabile su ogni tipo di cassone a cielo aperto di veicoli industriali, agricoli e/o simili.
Inoltre, tutti i componenti sono parti di un così detto kit fai-da-te, allo scopo di ridurre i costi di installazione. Pertanto, tali parti del kit fai-da-te sono fatte in modo da poter essere facilmente e direttamente assemblate anche da persone non esperte e senza dover ricorrere ad attrezzi specifici che possono essere reperiti soltanto in negozi specializzati.
Naturalmente modifiche e variazioni possono essere apportate al dispositivo di comando che costituisce l’oggetto della presente invenzione, senza tuttavia discostarsi dallo scopo definito dalle rivendicazioni che seguono, con riferimento ai disegni che le accompagnano, e quindi dall’entità della salvaguardia della presente invenzione industriale.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di comando per aprire e chiudere i teloni o i teloni impermeabili usati per coprire i cassoni a cielo aperto di veicoli industriali, agricoli e/o similari, in cui i rispettivi anelli di cavo (3d e 3s), aventi tratti superiore e inferiore (3a e 3b) scorrono lungo le porte laterali (12d e 12s) del cassone a cielo aperto (1) di un veicolo, come ad esempio un autocarro o un veicolo similare, ove i centraggi (21a e 21b) che supportano il telone impermeabile (2) ad essi fissato sono situati sui tratti superiori destro e sinistro (3a) degli anelli di cavo (3d e 3s), con il centraggio (21a) rivolto verso la parte posteriore del cassone a cielo aperto (1) che à ̈ fissato, per mezzo di pezzi tubolari corti (22a) situati alle sue estremità laterali, sui corrispondenti tratti superiori (3a) dei predetti anelli di cavo (3d e 3s), rispettivamente sul lato destro e sul lato sinistro, mentre i centraggi successivi (21b) scorrono sui predetti tratti superiori (3a); mediante i quali i predetti anelli di cavo (3d e 3s) risultano tesi tra pulegge laterali posteriori (4d e 4s), che sono applicate alle estremità posteriori dei bordi superiori delle porte laterali (12d e 12s), e pulegge motrici verticali (6a e 6b) che sono collocate in una cassa telescopica (9), con gli anelli di cavo che passano attraverso coppie supplementari di pulegge (5d - 5’d e 5s - 5’s) le quali sporgono leggermente dalle estremità laterali della stessa cassa (9) e presentano rispettive scanalature situate alla stessa altezza ed in linea con le scanalature della pulegge laterali posteriori (4d e 4s), nel quale i tratti dell’anello di cavo (3c e 3f) che si estendono tra le predette pulegge supplementari (5d - 5’d e 5s - 5’s) e le puleggie motrici sono disposti paralleli l’uno all’altro, in modo che i tratti laterali superiori (3a) si spostino nella stessa direzione. caratterizzato dal fatto che le predette pulegge motrici (6a e 6b) sono messe in movimento per mezzo di una coppia di viti senza fine/corona dentata (7a e 7b) in cui gli assi delle viti senza fine, e rispettivamente, gli assi delle corone dentate sono tra loro paralleli e complanari, il piano generato dalle puleggie (6a e 6b) e il piano generato dalle viti senza fine sono tra loro paralleli e perpendicolari al piano generato dagli assi delle corone dentate, le puleggie sono solidali alla corona dentata, le vite senza fine sono collegate fra di loro con un sistema di trasmissione del moto (71), in uso le viti senza fine ruotano secondo la stessa direzione e le coppie viti senza fine/corone dentate assicurano, rispettivamente, il movimento dei cavi (3c e 3f) degli anelli (3s e 3d) in direzione opposta.
  2. 2. Dispositivo di comando secondo la rivendicazione 1 , in cui gli assi delle viti senza fine sono entrambi interni o esterni agli assi delle pulegge dentate, preferibilmente gli assi delle viti senza fine sono interni.
  3. 3. Dispositivo di comando secondo le rivendicazioni 1-2, in cui il sistema di trasmissione del moto (71) tra le viti senza fine à ̈ del tipo a articolato galle o a cinghia dentata, preferibilmente del tipo a catena.
  4. 4. Dispositivo di comando secondo le rivendicazioni 1-3, in cui il rapporto di riduzione vite senza fine corona dentata à ̈ superiore a 10:1 , preferibilmente 100:1.
  5. 5. Dispositivo di comando secondo le revendicazioni 1-4, in cui alle predette pulegge laterali posteriori (4d e 4s), sono applicati i rispettivi dispositivi tenditori (41 d e 41 s), che sono adeguatamente azionati in modo daspingere le pulegge (4d e 4s) aH’indietro e allontanarle dalle pulegge motrici verticali (6a e 6b), consentendo così un tensionamento adeguato dei relativi cavi (3d e 3s) ed evitando inoltre qualsiasi eventuale slittamento, anche minimo, dei tratti degli anelli di cavo (3d e 3s) inseriti nelle scanalature (61 a e 61 b) delle rispettive pulegge motrici verticali (6a e 6b).
  6. 6. Dispositivo di comando secondo le rivendicazioni 1 - 5, in cui i predetti centraggi (21 a e 21 b) sono sostanzialmente realizzati in modo telescopico, il che consente la loro regolazione su cassoni a cielo aperto (1) di diverse larghezze.
  7. 7. Dispositivo di comando secondo le rivendicazioni 1-6, in cui la predetta cassa telescopica (9) à ̈ costituita da pezzi tubolari di sezione quadrata o rettangolare, che sono innestati, in modo scorrevole, l’uno dentro l’altro, e può essere fissata, in modo amovibile o non amovibile, sulla parte superiore-esterna della parete anteriore (14) del cassone a cielo aperto (1).
  8. 8. Dispositivo di comando secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui il movimento dell’intero gruppo di pulegge, cavi e altre parti mobili del dispositivo di comando può essere ottenuto mediante operazioni manuali (8) e per mezzo di accessori di servizio (81), come motoriduttore e/o altro mezzo similare.
  9. 9. Dispositivo di comando secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui dette puleggie motrici (6a e 6b) presentano un raggio R e la distanza tra gli assi delle viti senza fine h à ̈ h > R.
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