ITMI20091408A1 - Cilindro per il trasporto di fluidi - Google Patents

Description

Il presente trovato si riferisce a un cilindro, preferibilmente pneumatico, per il trasporto di fluidi.

Sono noti dei dispositivi di distribuzione di fluido a lotti ad esempio dal brevetto IT 1318228 a nome Pirovano s.r.l.. Essi comprendono una pluralità di terminali disposti sostanzialmente in cerchio. Ciascuno di tali terminali presenta ad una sua estremità libera una valvola ed à ̈ incernierato lungo una circonferenza ad una tavola al centro della quale à ̈ presente una luce di erogazione. Ciascun terminale può assumere una prima posizione rialzata in cui la valvola à ̈ lontana dalla luce di erogazione e una posizione abbassata in cui la valvola si trova in corrispondenza della luce di erogazione.

Quando la valvola à ̈ in posizione di erogazione essa viene comandata da un attuatore che ne aziona l’erogazione.

In sostanza la luce di erogazione può essere messa in comunicazione con uno qualsiasi di tali terminali, e quindi con ciascun serbatoio, abbassando il relativo terminale.

I terminali o bracci costruiti con tale sistema presentano alcuni l’inconveniente problemi di contemplare un sistema articolato che rende costoso l’insieme. Infatti essi risultano piuttosto costosi e il sistema articolato di incernieramento à ̈ piuttosto complesso

Scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un cilindro pneumatico per il trasporto di fluidi che permetta di sostituire gli attuali terminali di erogazione in dispositivi di distribuzione fluido e un dispositivo di distribuzione fluido dotato di tali cilindri.

Questi ed altri scopi vengono raggiunti realizzando un cilindro pneumatico per la distribuzione di fluidi realizzato secondo gli insegnamenti tecnici delle annesse rivendicazioni.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno evidenti dalla descrizione di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva del cilindro pneumatico, illustrata a titolo esemplificativo e quindi non limitativo nei disegni allegati, in cui:

la figura 1 à ̈ una sezione presa lungo la linea 1-1 di figura 4 quando un pistone del cilindro à ̈ in posizione di fondo corsa (stelo retratto);

la figura 2 à ̈ la sezione di figura 1 quando il pistone à ̈ in una posizione intermedia;

la figura 3 Ã ̈ una vista laterale del cilindro del presente trovato;

la figura 4 à ̈ una vista dall’alto del cilindro di figura 3;

le figure 5 e 7 sono viste prospettiche del cilindro di figura 3, prese da diverse angolazioni;

la figura 6 Ã ̈ una vista posteriore del cilindro di figura 3;

le figure 8 e 9 sono rispettivamente una vista laterale e una da sopra di una apparecchiatura dosatrice dove à ̈ installato il cilindro di figura 1; e

le figure 10 e 11 mostrano l’apparecchiatura delle figure 8 e 9 dove i cilindri sono sostituiti con forme alternative di realizzazione degli stessi secondo la presente invenzione.

Con riferimento alle figure citate, viene mostrato un cilindro per il trasporto di fluidi indicato complessivamente con il riferimento numerico 12.

Esso comprende un corpo periferico 11 all’interno del quale à ̈ scorrevole a tenuta un pistone 6 accoppiato a uno stelo 7 preferibilmente di forma cilindrica 7 sporgente almeno parzialmente dal corpo periferico.

Il corpo periferico 11 à ̈ formato da un elemento preferibilmente cilindrico 9 (sostanzialmente un profilato tubolare) fissato ad una sua estremità ad un elemento di fondo 1 e ad una sua altra estremità ad un elemento di testa 3. L’elemento di testa 3 à ̈ provvisto di un foro 18 per il passaggio di detto stelo 7 e supporta una guarnizione 5 che fa tenuta sulla superficie esterna dello stelo stesso.

La guarnizione 5 presenta preferibilmente ricavate in un unico pezzo una prima e una seconda superficie di tenuta coniche contrapposte poggiate alla superficie dello stelo, che convergono rispettivamente verso l’esterno e l’interno del cilindro.

L’elemento di testa presenta una porzione a sezione con diametro minore innestata nell’elemento cilindrico. Fra l’elemento cilindrico e l’elemento di testa à ̈ prevista una guarnizione di tipo O-RING.

L’elemento di testa presenta un foro 14 (preferibilmente filettato e, perpendicolare all’asse dello stelo) che mette in comunicazione l’esterno del cilindro con una seconda camera 15 delimitata dalla superficie esterna dello stelo 7, dalla superficie interna del corpo cilindrico 9 e dell’elemento di testa, dal pistone 6 e dalla guarnizione 5. La camera 15 à ̈ ben visibile in figura 2. Il foro 14 può anche essere realizzato in un'altra posizione che ne permette la comunicazione con la seconda camera 15.

L’elemento di fondo del cilindro à ̈ fissato all’elemento tubolare 9 in maniera analoga all’elemento di testa 3, ed anche in questo caso à ̈ prevista una guarnizione di tenuta 10. Alternativamente, gli elementi di testa e di fondo possono essere crimpati l’elemento di fondo viene crimpato all’elemento tubolare 9.

In particolare nell’elemento di fondo 1, à ̈ previsto un foro 13 (preferibilmente filettato) che mette in comunicazione l’esterno del cilindro (e quindi il fluido di alimentazione) con una prima camera definita dalla superficie interna dell’elemento cilindrico 9, dal pistone 6 e dall’elemento di fondo 1 stesso. Il foro 13 può anche essere realizzato in un'altra posizione che ne permette la comunicazione con la prima camera 16, ma vantaggiosamente à ̈ realizzato nell’elemento di fondo con asse parallelo e preferibilmente coincidente con quello dello stelo 7.

Tale prima camera 16 à ̈ altresì in comunicazione con l’esterno tramite una cavità del pistone 6 e dello stelo 7 alla cui estremità esterna, può essere vantaggiosamente applicata una valvola convenzionale o dosatrice, per l’intercettazione/dosaggio del fluido di alimentazione.

Il pistone 6 à ̈ scorrevole a tenuta sulla superficie interna dell’elemento cilindrico 9 e presenta una coppia di guarnizioni (81,82) atte a contenere sia una sovra-pressione del fluido da dosare presente nella prima camera 16 sia una sovra-pressione del gas/fluido impiegato per l’escursione del pistone/stelo rispetto all’elemento cilindrico tubolare 9 presente nella seconda camera 15.

In particolare la prima 82 e la seconda guarnizione 81, che fungono da mezzi di tenuta, presentano rispettivamente almeno una superficie conica divergente verso la prima camera 16 e una superficie conica divergente verso la seconda camera 15. Tali guarnizioni possono anche essere realizzate in un pezzo unico.

Il pistone 6 presenta una fascia di guida 6 interposta fra detta prima e detta seconda guarnizione.

La porzione terminale 7A dello stelo 7 contempla un’unità di congiunzione o presenta una superficie lavorata (ad esempio filettata) per consentirle l’accoppiamento ad una valvola di intercettazione e/o di erogazione, ad esempio del tipo descritto nel brevetto IT 1318228 a nome Pirovano s.r.l., la cui descrizione à ̈ da considerarsi incorporata nel presente testo.

Inoltre l’elemento di fondo 1 del cilindro presenta una lavorazione 1A per garantire la connessione con un condotto di alimentazione del fluido da trasportare.

Un esempio del posizionamento del cilindro nell’apparecchiatura dosatrice 91 à ̈ visibile in figura 8 e 9.

In sostanza il cilindro 12 risulta interposto fra la valvola di erogazione 90 e il serbatoio di stoccaggio del fluido (non mostrato) che pertanto può alimentare il suddetto cilindro in tutte le modalità note; a mezzo condotto rigido o flessibile di qualsivoglia materiale; per gravità, per pressione sotto spinta di pompe o qualsivoglia ulteriore analogo noto elemento. Nella macchina saranno quindi presenti una pluralità di cilindri 12, ciascuno collegato a un rispettivo serbatoio di sostanza fluida, disposti preferibilmente ma non limitatamente lungo una circonferenza come in figura 9.

In sostanza i terminali o bracci incernierati del brevetto IT 1318228, che per trasportare la valvola in corrispondenza della luce si erogazione dovevano subire una rotazione attorno al punto di incernieramento ed abbassarsi verso la luce, ora vengono sostituititi con i cilindri della presente invenzione che †̃traslano’ verso il basso, la valvola 90 desiderata fissata all’estremit à dello stelo, in corrispondenza della luce di erogazione.

In corrispondenza della luce di erogazione à ̈ anche possibile che sia prevista una valvola a tre vie come quella descritta nella domanda PCT WO 2007042145 che à ̈ da considerarsi anch’essa qui incorporata per riferimento.

Tale valvola 92 può essere dotata di un moto di traslazione verticale per accoppiarsi con la valvola 90 supportata dallo stelo 7 una volta che la stessa à ̈ sovrapposta alla luce di erogazione.

Il funzionamento del trovato à ̈ del tutto evidente per un tecnico del ramo ed à ̈ sostanzialmente il seguente.

Nell’uso sulla parte estremale dello stelo 7 à ̈ montata una valvola di erogazione e il foro 13 à ̈ accoppiato con un tubo connesso ad un serbatoio di fluido da erogare.

Quando à ̈ richiesta l’erogazione di un fluido la camera 15 viene messa in depressione tramite una sorgente di vuoto connessa alla porta 14. C’à ̈ da notare che la particolare conformazione della guarnizione 82 impedisce il risucchio del fluido presente nella prima camera 16 all’interno della seconda camera 15.

Lo stelo si allunga fino a fondo corsa (pistone in battuta sull’elemento di testa) e la valvola viene azionata per l’erogazione. Il fluido presente nel serbatoio scorre tramite il passaggio 13 nella prima camera 16 che può pur e essere di profondità pari o vicino a zero e da qui, attraverso la cavità del pistone 6 e dello stelo 7, alla valvola di erogazione. Una volta terminata l’erogazione la valvola viene chiusa, eventualmente sottoposta a lavaggio ed asciugatura con le modalità note (vedasi ad esempio quanto riportato in merito nel brevetto IT 1318228 a nome Pirovano s.r.l.) e la seconda camera 15 viene posta in pressione. Lo stelo 7 rientra fino a fondo corsa (pistone in battuta contro l’elemento di fondo), portandosi così in posizione di riposo.

In una forma alternativa di realizzazione la seconda camera 15 non presenta sistemi atti a metterla in pressione o in depressione, e possono non essere previsti gli stessi mezzi di tenuta 5. La movimentazione dello stelo avviene tramite un mezzo fluido pneumatico (pistone pneumatico 93) convenzionale accoppiato sia allo stelo 7 (tramite la valvola 90 o direttamente) e all’elemento periferico 11. La configurazione del dispositivo 12’ à ̈ ben visibile in figura 10, dove la stessa macchina di figure 8 e 9 à ̈ equipaggiata con il dispositivo 12’.

E’ stata descritta una forma di realizzazione del trovato ma altre potranno essere concepite sfruttando lo stesso concetto innovativo.

Claims (19)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (12) per il trasporto di fluidi comprendente un corpo periferico (11) all'interno del quale à ̈ scorrevole a tenuta un pistone (6) munito di uno stelo (7) sporgente all'esterno del corpo periferico, una prima camera (16) essendo definita da detto pistone (6), dalla superficie interna di detto corpo periferico e da un fondo (1) di detto corpo periferico (11), detta prima camera (16) prevedendo un passaggio (13) per l'alimentazione di un fluido ad una cavità dello stelo (7) attraverso la prima camera (16) stessa, detto cilindro comprendendo mezzi fluido/pneumatici associati allo stelo e al corpo periferico atti a movimentarli reciprocamente in modo da determinare la posizione dello stelo rispetto al corpo periferico con conseguente possibilità di trasportare il fluido alimentato attraverso lo stesso in una o più posizioni di erogazione, caratterizzato dal fatto che la cavità dello stelo (7) si apre in detta prima camera.
2. 2. Dispositivo (12) per il trasporto di fluidi caratterizzato dal fatto che detti mezzi con un'estremità associata al corpo periferico (11) e un'altra estremità associata allo stelo (7).
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente in cui detti mezzi fluido/pneumatici sono disposti esternamente a detto corpo periferico e a detto stelo.
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui fra la superficie dello stelo (7) e il corpo periferico (11) essendo previsti primi mezzi di tenuta (5) che insieme alla superficie esterna dello stelo, alla superficie interna di detto corpo periferico e a detto pistone (6) definiscono una seconda camera (15) munita di una accesso (14) di pressurizzazione/depressurizzazione della stessa, lo stato di pressurizzazione/ depressurizzazione della seconda camera (15) che funge da mezzo pneumatico, determinando la posizione dello stelo.
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente in cui il pistone (6) presenta secondi mezzi di tenuta (81,82) atti a contenere sia una sovra-pressione presente nella prima camera (16) sia una sovrapressione nella seconda camera (15).
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente in cui detti secondi mezzi di tenuta (81, 82) comprendono una prima guarnizione (82) che presenta almeno una superficie conica divergente verso la prima camera e una seconda guarnizione (81) che presenta almeno una superficie conica divergente verso la seconda camera (15).
7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 in cui detto pistone (6) presenta una fascia di guida (2) interposta fra detta prima (82) e detta seconda (81) guarnizione.
8. 8. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui il corpo periferico (1) à ̈ formato da un elemento cilindrico (9) fissato a detto elemento di fondo (1) e a un elemento di testa (3) provvisto di un foro per il passaggio di detto stelo .
9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente in cui fra detta parete cilindrica (9) e detto elemento di fondo (1) e/o detto elemento di testa (3) Ã ̈ prevista almeno una guarnizione di tenuta (10).
10. 10. Dispositivo secondo una o delle rivendicazioni precedenti cui detto elemento di fondo (1) e detto elemento di testa (3) presentano una sezione a diametro minore su cui à ̈ calzato detto elemento cilindrico (9).
11. 11. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui detto accesso (14) à ̈ realizzato in detto elemento di testa (3).
12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente in cui detto accesso (14) Ã ̈ un foro filettato con asse perpendicolare a quello dello stelo.
13. 13. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui detto passaggio (13) à ̈ ricavato in detto elemento di fondo (1).
14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente in cui detto passaggio (13) Ã ̈ un foro filettato con asse parallelo a quello dello stelo, preferibilmente coassiale con detto stelo.
15. 15. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui detti primi mezzi di tenuta (5) comprendono una guarnizione con una coppia di superfici coniche contrapposte divergenti rispettivamente verso l'esterno e verso la seconda camera (15).
16. 16. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui la porzione estremale (7A) di detto stelo presenta una lavorazione o un'unità di congiunzione per il fissaggio di una valvola erogatrice.
17. 17. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui detto elemento di fondo presenta una lavorazione (1A) per l'accoppiamento con un attrezzo di serraggio la connessione ad un condotto.
18. 18. Apparecchiatura dosatrice di prodotti fluidi del tipo comprendente una pluralità di terminali di erogazione ciascuno connesso ad una fonte di alimentazione di un fluido e comprendente una valvola di erogazione/dosaggio, detti terminali essendo mobili, indipendentemente tra loro, fra una posizione operativa ed una posizione non operativa, ed un organo di comando di detta valvola, atto a comandarla quando un terminale di erogazione si trova in corrispondenza di una bocca o luce di erogazione in posizione operativa, almeno uno di detti terminali comprendendo un dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti atto sia a provvedere alla movimentazione del terminale sia al trasporto del fluido.
19. 19. Apparecchiatura dosatrice di prodotti fluidi secondo la rivendicazione precedente in cui detti cilindri sono disposti in posizione obliqua rispetto all'asse verticale del gruppo centrale preposto all'azionamento della valvola erogatrice quando questa si trova in posizione di dosaggio, detti cilindri essendo disposti in posizione tale da formare un tronco di cono.