ITMI20080832A1 - Utensile per lavori di precisione - Google Patents

Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo:

UTENSILE PER LAVORI DI PRECISIONE

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda un utensile particolarmente adatto per lo svolgimento di lavori di precisione come ad esempio nel campo dell’ottica e/o dell’orologeria o dell’oreficeria e simili.

Come è noto, in tutti questi ambiti il tecnico è chiamato a svolgere lavori di precisione intervenendo in particolare su componenti e su mezzi di serraggio di piccole dimensioni.

In particolare, è noto come nel settore dell’orologeria e dell’ottica spesso il tecnico deve intervenire su viti e dadi di serraggio di dimensioni molto ridotte, per cui sono necessari utensili quali cacciaviti e giradadi specificatamente concepiti.

Tuttavia, gli utensili specificatamente concepiti ed attualmente in uso per tali lavori di precisione presentano numerosi inconvenienti.

Infatti, non solo le dimensioni ridotte delle viti e dei dadi caratterizzano il lavoro del tecnico che opera in questi campi, ma il tecnico è chiamato anche ad avere una particolare attenzione nell’applicare la forza di serraggio attraverso l’utensile. Tale forza di serraggio dovrà essere controllata con precisione al fine di non danneggiare il filetto o la testa delle viti o dei dadi in questione, ed a causa delle dimensioni contenute dei particolari il tecnico deve prestare una particolare attenzione a questo aspetto.

Ancora, un ulteriore particolarità che differenzia il lavoro di precisione del tecnico che opera con tali utensili su viti e dadi di dimensioni contenute, sta nella difficoltà di trattenere saldamente ed efficacemente l’utensile.

L’utensile quindi deve quindi consentire di trasmettere la coppia voluta nonostante le sue dimensioni ridotte. Tale obiettivo non è efficacemente raggiunto dagli utensili, in particolare dai cacciaviti e dai giradadi, di tipo noto, i quali offrono una scarsa presa e possono quindi tempo stesso causare un cattivo serraggio da parte del tecnico e sfuggire pericolosamente di mano, eventualmente anche graffiando l’oggetto su cui si sta intervenendo.

Inconveniente che affligge gli utensili di precisione di tipo noto è anche quello di non riuscire a trasmettere efficacemente la forza applicata in compressione, al fine di evitare che la punta utensile sfugga dall’intaglio previsto sulla testa della vite.

Secondo quanto mostrato sono quindi molteplici le esigenze del tecnico chiamato a svolgere interventi di precisione su oggetti come montature di occhiali o simili.

Per far fronte a queste molteplici esigenze e risolvere gli inconvenienti che affliggono gli utensili di tipo noto, compito precipuo della presente invenzione è quindi quello di fornire un utensile, particolarmente concepito per facilitare il lavoro del tecnico ottico ma non solo, che risulti più efficace e sicuro nell’impiego da parte del tecnico.

Nell’ambito di questo compito, scopo del presente trovato è quello di fornire un utensile per lavori di precisione che consenta una ottimale trasmissione delle forze dall’utensile alla vite o al dado, nonché una ottimale, più sicura ed efficace impugnatura da parte del tecnico.

Ulteriore scopo del presente trovato è quello di fornire un utensile che possa essere di tipo modulare, ovvero che possa essere impiegato su diverse tipologie e dimensioni di viti e dadi semplicemente modificando la testa utensile.

Questo compito e questi e altri scopi che risulteranno maggiormente chiari in seguito sono raggiunti da un utensile, particolarmente per i lavori di precisione nel campo dell’ottica, dell’orologeria e simili, del tipo comprendente un’impugnatura ed una punta utensile removibilmente associabile ad un’anima metallica assialmente inserita in detta impugnatura, caratterizzato dal fatto che detta impugnatura è realizzata in materiale siliconico o in gomma.

L’utensile di precisione secondo la presente invenzione si caratterizza inoltre per il fatto che detta impugnatura in materiale siliconico è particolarmente ergonomica.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione diverranno maggiormente chiari dalla seguente descrizione dettagliata, data in forma esemplificativa e non limitativa e illustrata nelle allegate figure in cui:

la figura 1 mostra una vista prospettica dell’utensile secondo la presente invenzione;

la figura 2 mostra ancora una vista prospettica del medesimo utensile di figura 1;

la figura 3 mostra l’utensile secondo la presente invenzione in una vista schematica in cui si nota l’anima metallica interna;

la figura 4 mostra la medesima vista di figura 3 con indicati altri dettagli realizzativi.

Con particolare riferimento alle figure sopra citate, l’utensile 1 secondo la presente invenzione è costituito da un’impugnatura ergonomica 2 a sviluppo sostanzialmente cilindrico vantaggiosamente realizzata in materiale siliconico o simile.

Detta impugnatura ergonomica circonda completamente un’anima 3 realizzata in materiale metallico. Detta anima 3 metallica ha anch’essa sviluppo sostanzialmente cilindrico e presenta ad una delle sue estremità 3b un apposito foro assiale, cieco, adatto ad accogliere la punta utensile 4. All’estremità opposta 3c di detta anima metallica 3, può opportunamente essere girevolmente associato un perno 6, preferibilmente cilindrico. Il perno 6 risulta in questo modo assialmente connesso a detta anima metallica 3, da cui sporge verso l’esterno come prolungamento assiale, ed è adatto a ruotare rispetto ad essa attorno all’asse longitudinale di detta anima metallica 3.

Detta anima metallica 3 è costituita sostanzialmente da un tondino metallico pieno il quale viene opportunamente lavorato sulla superficie esterna in modo da ottenere una zigrinatura superficiale. Tale zigrinatura superficiale, ottenibile mediante lavorazione alle macchine utensili secondo quanto noto al tecnico del ramo, consente di ottenere numerosi vantaggi in termini di attrito tra detta anima metallica 3 e detta impugnatura 2.

L’impugnatura 2 in materiale siliconico circonda, come detto, detta anima metallica 3.

Esternamente detta impugnatura può opportunamente comprendere una coppia di scanalature 2a, poste in posizione diametralmente opposta l’una all’altra, previste in prossimità dell’estremità dell’impugnatura in cui si inserisce la punta utensile.

Dette scanalature 2a sono opportunamente di forma adatta ad accogliere rispettivamente indice e pollice del tecnico durante l’impugnatura utensile, così da migliorare la presa. Inoltre, con particolare riferimento alle figure 3 e 4, detta impugnatura 2 prevede in corrispondenza dell’estremità in cui si inserisce detta punta utensile 4, una zona a sezione maggiorata. In particolare, l’impugnatura a sviluppo sostanzialmente cilindrico comprende nella zona della punta utensile una zona a diametro maggiore. In corrispondenza della zona a diametro maggiore 2c si definisce pertanto un gradino o riscontro utile anche in questo caso per la presa da parte del tecnico.

Più in particolare, con particolare riferimento alla figura 3, in posizioni diametralmente opposta sulla superficie esterna di detta impugnatura 2, le scanalature 2a hanno anch'esse sviluppo sostanzialmente longitudinale e terminano in corrispondenza di detta zona a diametro maggiorato in cui è presente il riscontro 2c.

L’utilizzatore quindi, nell’impugnare detta impugnatura 2 pone indice e pollice in corrispondenza delle scanalature ergonomiche 2a. Mentre la presenza delle scanalature 2a consente di ottimizzare la coppia trasmessa dalle dita del tecnico all’utensile, il riscontro 2c offre un elemento di appoggio che ottimizza il trasferimento della forza nell’azione di spinta verso la punta utensile. Come è noto, infatti, sia nel caso di viti che nel caso di dadi la corretta azione di serraggio dell’elemento avviene esercitando contemporaneamente un’azione di spinta dell’utensile contro la vite o il dado ed una coppia torcente.

Al fine di migliorare ulteriormente il trasferimento delle forze da parte del tecnico all’utensile, l’impugnatura 2 può ulteriormente presentare una superficie comprendente mezzi adatti ad aumentare l’attrito tra l’impugnatura utensile e la mano del tecnico.

Tali mezzi adatti ad aumentare l’attrito sono costituiti, nell’esempio di forma di realizzazione fornita nelle allegate figure, da una pluralità di sporgenze 2b opportunamente disposte sulla superficie esterna dell’impugnatura 2.

Ancora, al fine di ottimizzare il trasferimento della forza assiale esercitata dal tecnico, l’utensile secondo la presente invenzione comprende, in corrispondenza dell’estremità opposta a quella della punta utensile, un pomello 5.

Tale pomello 5 è opportunamente inserito su detto perno 6 assialmente associato in modo girevole a detta anima metallica 3. Il pomello 5 può quindi ruotare rispetto all’impugnatura 2 la quale è solidale all’anima metallica 3. Questo accorgimento consente al tecnico di poter esercitare una pressione assiale poggiando il palmo della mano sul pomello 5 ed esercitando la torsione necessaria aH’awitamento o allo svitamento della vite o del dado.

Essendo il pomello 5 girevole, la pressione esercitata dal tecnico con il palmo della mano sul pomello non ostacola la rotazione deìl’utensile necessaria all’applicazione del momento torcente voluto.

Ancora, il pomello 5 può opportunamente essere anch’esso realizzato in materiale siliconico o gomma o simili, preferibilmente dello stesso materiale siliconico con cui è realizzata l’impugnatura 2. Vantaggiosamente, in accordo con la forma di realizzazione preferita mostrata a titolo esemplificativo nelle allegate figure, tale pomello girevole 5 può essere intercambiabile in modo da poter prevedere dimensioni diverse, in particolare diametri diversi, della parte di pomello su cui l’utilizzatore esercita la pressione del palmo della mano.

L’accoppiamento tra il pomello 5 ed il perno 6 può essere realizzato semplicemente mediante un incastro per attrito. In particolare, secondo quanto mostrato nelle figure allegate, il perno 6 può avere opportunamente una superficie esterna zigrinata, presentando una serie di scanalature longitudinali, in modo da garantire il necessario accoppiamento solidale tra pomello e perno quando il pomello viene ruotato e da consentire al tempo stesso di sfilare agevolmente il pomello dal perno mediante una semplice trazione, consentendone così agevolmente la sostituzione.

Come detto, l’anima metallica 3 comprende un’estremità 3b la quale presenta un foro assiale cieco 3a in cui può essere inserita detta punta utensile 4 intercambiabile.

In corrispondenza di detto foro assiale 3a è quindi previsto sull’impugnatura un foro assiale 2d, il quale sarà opportunamente conformato in modo da poter contribuire a trattenere per attrito la punta utensile 4.

Detta punta utensile avrà opportunamente, nella zona adatta ad inserirsi in detto foro cieco 3a, un profilo coniugato al profilo interno del foro 3a, preferibilmente un profilo poligonale, ancora più preferibilmente esagonale, in modo da poter trasferire la coppia torcente dall’anima metallica alla punta utensile.

Inoltre, detta punta utensile 4 può essere costituita da una punta di cacciavite, come mostrato ad esempio in figura 4, che potrà essere sia a taglio che a stella, oppure una punta giradadi ovvero dotata di una punta provvista di foro poligonale coniugato del profilo del dado, il quale può essere esagonale o avere altri profili.

La coppia torcente si trasmette quindi completamente dall’anima metallica 3 alla punta utensile 4, mentre la natura dell’accoppiamento impugnatura 2 - anima metallica 3 è tale per cui il materiale siliconico di cui è costituita detta impugnatura 2 trattiene per attrito detta anima metallica 3, ed il momento torcente applicato dall’utilizzatore all’impugnatura 2 si trasmette quindi per attrito all’anima metallica 3 ed infine alla punta utensile 4.

La particolare lavorazione superficiale di zigrinatura prevista sulla superficie esterna dell’anima metallica 3 aiuta il trasferimento della coppia torcente dall’impugnatura all’anima metallica.

Allo stesso tempo, la zigrinatura che caratterizza l’accoppiamento tra l’anima metallica 3 e l’impugnatura 2 è tale per cui si realizza un effetto frizione al superamento di una determinata coppia torcente prestabilita.

In altre parole, l’accoppiamento per attrito tra l’anima metallica e l’impugnatura siliconica che la circonda è tale per cui, variando opportunamente la zigrinatura superficiale dell’anima metallica, può essere variato il valore di momento torcente trasmesso senza slittamenti. In questo modo, quando la coppia resistente offerta dalla vite, e quindi trasmessa dalla testa utensile all’anima metallica, è superiore ad un predeterminato valore, la coppia torcente applicata dall’utilizzatore sull’impugnatura utensile provoca uno slittamento dell’impugnatura rispetto all’anima metallica, realizzando quindi un effetto frizione che di fatto impedisce il danneggiamento del filetto o della testa della vite o del dado per sovraserraggio. In sostanza l’accoppiamento qui descritto tra impugnatura e anima metallica fa sì che l’utensile si comporti da chiave dinamometrica.

Si è così mostrato come l’utensile di precisione sin qui illustrato raggiunga lo scopo e gli oggetti proposti.

In particolare, si è illustrato come l’utensile di precisione secondo la presente invenzione si riveli di più efficace utilizzo da parte del tecnico, offrendo una migliorata e più ergonomica impugnatura, che consente una migliore trasmissione delle forze dalla mano deH’utilizzatore alla punta utensile.

In particolare si è mostrato come l’utensile di precisione secondo la presente invenzione consenta una migliore presa da parte dell’utilizzatore sia consentendo una più efficace e salda trasmissione della forza assiale, sia una più efficace trasmissione della coppia torcente.

Inoltre, si è mostrato come l’utensile secondo la presente invenzione consenta di ottenere l’ulteriore vantaggio di evitare il sovraserraggio delle viti o dei dadi in quanto l’accoppiamento impugnatura-anima metallica realizza un effetto frizione che fa sì che l’utensile si comporti come una chiave dinamometrica.

Ancora, si è mostrato come l’utensile secondo la presente invenzione comprenda una serie di accorgimenti, tra i quali la presenza del pomello girevole ed intercambiabile e la presenza sull’impugnatura di mezzi adatti ad aumentare l’attrito di presa, che consentono una migliorata e più efficace presa da parte deH’utilizzatore.

Ancora, si è mostrato come l’utensile secondo la presente invenzione costituisca di fatto un sistema modulare in quanto differenti punte utensile possono essere facilmente montate sulla medesima impugnatura.

Numerose modifiche possono essere effettuate dall'esperto del ramo senza uscire daN'ambito di protezione della presente invenzione.

L’ambito di protezione delle rivendicazioni, quindi, non deve essere limitato dalle illustrazioni o dalle forme di realizzazione preferite mostrate nella descrizione in forma di esempio, ma piuttosto le rivendicazioni devono comprendere tutte le caratteristiche di novità brevettabile deducibili dalla presente invenzione, incluse tutte le caratteristiche che sarebbero trattate come equivalenti dal tecnico del ramo.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Utensile (1), particolarmente per i lavori di precisione nel campo dell’ottica, dell’orologeria e simili, del tipo comprendente un’impugnatura (2) ed una punta utensile (4) removibilmente associata ad un’anima metallica (3) la quale è assialmente inserita in detta impugnatura (2), caratterizzato dal fatto che detta impugnatura (2) è realizzata in materiale siliconico o in gomma o simili.
2. 2. Utensile (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta anima metallica (3) ha sviluppo sostanzialmente cilindrico e presenta ad una delle sue estremità (3b) un foro assiale (3a), cieco, adatto ad accogliere detta punta utensile (4) intercambiabile.
3. 3. Utensile (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto foro assiale (3a) presenta sezione trasversale a profilo poligonale, coniugato al profilo del tratto di punta utensile (4) adatto ad inserirsi in detto foro (3a) con un accoppiamento per attrito.
4. 4. Utensile (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta punta utensile (4) è una punta di cacciavite.
5. 5. Utensile (1) secondo una o più delle rivendicazioni dalla 1 alla 3, caratterizzato dal fatto che detta punta utensile (4) è una punta per dadi.
6. 6. Utensile (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta anima metallica (3) è costituita da un tondino metallico pieno opportunamente lavorato sulla superficie esterna in modo da ottenere una zigrinatura superficiale adatta a realizzare un effetto frizione tra detta impugnatura (2) e detta anima metallica (3) al superamento di un valore prestabilito di coppia torcente.
7. 7. Utensile (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto all’estremità (3c) di detta anima metallica (3) opposta a quella su cui si inserisce la punta utensile è girevolmente associato un perno (6), preferibilmente cilindrico, detto perno (6) essendo assialmente connesso a detta anima metallica (3) da cui sporge verso l’esterno come prolungamento assiale.
8. 8. Utensile (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto perno (6) presenta una superficie esterna zigrinata, detta zigrinatura essendo costituita da una molteplicità di scanalature longitudinali.
9. 9. Utensile (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere ulteriormente un pomello (5) adatto ad essere inserito su detto perno (6) in modo removibile.
10. 10. Utensile (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta impugnatura (2) ha sviluppo sostanzialmente cilindrico e comprende almeno una coppia di scanalature (2a) diametralmente opposte l’una all’altra, previste in prossimità dell’estremità dell’impugnatura in cui si inserisce la punta utensile.
11. 11. Utensile (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta impugnatura (2) prevede in corrispondenza dell’estremità in cui si inserisce detta punta utensile (4), una zona a diametro maggiore (2c) la quale definisce pertanto un gradino o riscontro utile al tecnico per esercitare una forza assiale sull’utensile.