ITMI20072265A1 - "base di fissaggio per accessori di mobili" - Google Patents
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Description
"Base di fissaggio per accessori di mobili"
La presente invenzione si riferisce ad un innovativa base di fissaggio per accessori di mobili.
La tecnologia di produzione dei mobili moderni prevede che sul fianco di un contenitore possano essere fissati accessori di vario tipo come cerniere, guide per cassetti, ammortizzatori, meccanismi pull-push, paracolpi ecc. Per lo più questi accessori vengono posizionati utilizzando sistemi di forature con misure standard e fissati con viti direttamente sul legno del fianco stesso.
Per il montaggio di questi accessori è spesso desiderato un sistema di fissaggio rapido. Solitamente sono però impiegate viti e/o tasselli ad espansione che richiedono un certo tempo di montaggio e l’impiego di utensili adatti. Per evitare l’uso di utensili sono stati proposti sistemi che impiegano tasselli che si espandono per l’azione di un elemento a camma mosso dalla rotazione di un opportuna leva di comando azionabile a mano.
E’ però spesso anche desiderato che l accessorio possa essere facilmente rimosso quando necessario, ad esempio per riposizionarlo in corrispondenza di un altro foro di una serie di fori standard presenti all’interno del fianco del mobile. La rimozione di un accessori o montato a vite e/o con un tassello ad espansione lascia però in vista il foro originario con i bordi rovinati. Non solo diviene difficile assicurare un futuro saldo fissaggio nello stesso foro, ma l’estetica è comunque compromessa, poiché il foro rovinato risalta nettamente sul fianco interno del mobile. Inoltre, nel caso di tasselli ad espansione, solitamente il tassello che viene rimosso è oramai deformato e difficilmente riutilizzabile.
Una ulteriore caratteristica desiderata è quella di avere un aggancio stabile e robusto anche per quegli accessori destinati a ricevere forti colpi durante l’uso, quali sono gli accessori utilizzati per il controllo del movimento di altri elementi di mobilia, come i paracolpi, i pull-push e gli ammortizzatori. Ciò però si scontra con il desiderio di un sistema rapido, semplice e che non rovini il punto di aggancio. I sistemi sino ad ora proposti non sono neppure in questo senso soddisfacenti.
Scopo generale della presente invenzione è ovviare agli inconvenienti sopra menzionati fornendo una base di fissaggio per accessori di mobili che sia di facile e rapido montaggio e smontaggio senza l’impiego di utensili, permetta il riposizionamento senza problemi e fornisca una soddisfacente sicurezza di aggancio. In vista di tale scopo si è pensato di realizzare, secondo l'invenzione, una base di fissaggio per accessori di mobili, comprendente un corpo di base destinato ad essere vincolato su una superficie del mobile mediante una sua superficie di montaggio dalla quale sporgono una linguetta, destinata ad appoggiarsi in corrispondenza di uno spigolo della superficie del mobile e almeno un dente che è affrontato alla linguetta e che è destinato ad inserirsi in un foro sulla detta superficie del mobile, una leva di aggancio essendo ruotabile sul corpo di base da una posizione di sgancio ad una posizione di aggancio comandando nel movimento mezzi di avvicinamento reciproco di dente e linguetta per provocare l’innesto del dente nella parete del foro con reazione sulla linguetta appoggiata allo spigolo del mobile.
Per rendere più chiara la spiegazione dei principi innovativi della presente invenzione ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota si descriverà di seguito, con l'aiuto dei disegni allegati, una possibile realizzazione esemplificativa applicante tali principi. Nei disegni:
-figura 1 rappresenta una vista in prospettiva di una base di fissaggio realizzata secondo i principi deH’invenzione;
-figura 2 rappresenta una vista laterale parzialmente sezionata della base di figura 1; -figure 3 e 4 rappresentano viste laterali della base di figura 1 posizionata su un mobile, prima e dopo l’innesto;
-figura 5 rappresenta una vista di un accessorio dotato della base secondo l’invenzione.
Con riferimento alle figure, in figura 1 è mostrata una base di fissaggio, indicata genericamente con 10, realizzata secondo l’invenzione.
Il dispositivo comprende un corpo di base 11 preferibilmente realizzato in metallo e che individua una superficie di montaggio 12 destinata all’appoggio alla parete di fissaggio sul mobile.
Dalla superficie 12 sporgono una linguetta di battuta 13 e un dente di innesto 14, fra loro affrontati e genericamente paralleli. Il dente 14 è supportato al corpo mediante un perno 15 ed è mobile fra una posizione di riposo e una posizione di innesto mediante l’azionamento di una leva di manovra 16. Vantaggiosamente, il dente 14 ha bordo rivolto verso la linguetta 13 che è profondamente seghettato. Mezzi di avvicinamento reciproco fra dente e linguetta sono comandati dalla leva 16.
Come si vede bene anche in figura 2, nella realizzazione mostrata il dente 14 sporge dalla superficie 12 attraverso una cava 17 del corpo Il e, internamente alla base, è collegato alla leva 16 per mezzo del perno 15. Il dente è libero di ruotare rispetto al perno e ha un braccio a squadra 19 che sporge parallelo alla superficie 12 e nella direzione opposta a quella della linguetta 13. L’estremità del braccio 18 è vincolata per potere scorrere verso e lontano dalla linguetta 13 con la possibilità di una leggera rotazione ma senza allontanarsi dalla superficie di montaggio 12. A tale scopo, Γ estremità del braccio 18 si appoggia sotto una superficie 19, vantaggiosamente ricavata di pezzo nella base.
Il perno 15 è vincolato a scorrere trasversalmente al suo asse lungo cave di guida 20 nella base in direzione normale alla superficie di montaggio 12.
La leva 16, vantaggiosamente conformata ad U, è montata alle estremità del perno per ruotare dalla posizione di sgancio di figura 3 (vantaggiosamente sollevata normale rispetto alla superficie di montaggio 12) verso la posizione di aggancio di figura 4 (vantaggiosamente abbassata parallela alla superficie di montaggio e in direzione posteriore alla base). Ciascuna estremità imperniata della leva individua una camma 21 che lavora contro una superficie 22 sulla base, Le due superficie 22 sono vantaggiosamente formate da ali sporgenti lateralmente dal corpo 11.
Come si vede bene dalla comparazione delle figure 3 e 4, le camme 21 sono conformate eccentricamente al perno 15 per provocare lo scorrimento del perno lungo le cave 20 al movimento della leva fra la posizione sollevata di figura 3 e la posizione abbassata di figura 4. Il movimento del perno (verso l’alto nelle figure 3 e 4) combinato con l’appoggio dell’ estremità del braccio a squadra 18 contro la superficie 19 provoca una rotazione del dente 14 verso la linguetta 13 combinata con un movimento di ritiro del dente 14 nella superficie 12.
E’ chiaro dai disegni come il movimento di contrapposizione fra il dente 14, azionato dalla leva 16, e la linguetta 13 permetta il solido fissaggio del dispositivo 10 alla superficie 23 di un mobile in prossimità di uno spigolo 24 e sfruttando un foro 25. Il posizionamento del dente 14 sulla base è dimensionato in modo che quando la leva 16 entra in funzione, portandosi in posizione di innesto (figura 4), la distanza fra la linguetta 13 e il bordo seghettato del dente stesso è inferiore alla distanza fra il foro 25 ed il bordo anteriore del fianco 23 del mobile.
In tale modo, l'azionamento della leva 16 comporta il movimento del dente fino a fargli mordere la parete del foro 25 con il bordo seghettato, reagendo con la linguetta 13. Il movimento di ritiro del dente (verso l’alto nella figura 4) contribuisce nel contempo a fare aderire la base alla superficie 23 rendendo il fissaggio solido e privo di giochi.
Per sganciare il corpo 11 dal mobile sarà sufficiente riportare la leva 16 nella posizione iniziale, liberando il dente 14. Vantaggiosamente, quando la leva è sollevata in posizione di riposo mezzi di blocco impediscono lo scorrimento del perno a causa di una trazione sulla leva. Ciò è vantaggiosamente ottenuto con sporgenze laterali 26 sul corpo di base che trovano alloggiamento in corrispondenti cave 27 nelle estremità della leva, impedendo che una trazione verso l’alto sulla leva porti il dente 14 nella posizione di serraggio senza ruotare la leva. Ciò permette anche di usare la leva come maniglia per la rimozione del dispositivo. Vantaggiosamente, le cave 27 hanno ingresso per le sporgenze 26 che è sagomato per spingere attivamente il perno 15 nella posizione di partenza e garantire il movimento di ritorno del dente 14 verso la posizione di riposo. Come si vede bene in figura 4, le sporgenze 26 possono essere anche posizionate in modo da strisciare sulla superficie di camma della leva per tutto il movimento della leva fra la posizione di aggancio e la posizione di riposo, così che il movimento del perno sia fermamente guidato in entrambe le direzioni lungo le cave 20.
A questo punto è chiaro come si siano ottenuti gli scopi prefissati. La manovra di innesto è rapida e il fissaggio risulta di ottima solidità, specialmente nel caso di accessori che ricevono urti frontali (con forza diretta sostanzialmente parallela alla superficie di montaggio) quali sono ad esempio gli ammortizzatori o i push-pull. La presenza della linguetta 13 di reazione sul bordo 24 della superficie 23 rende il fissaggio sostanzialmente insensibile alle forze di spinta dirette verso Γ interno del mobile. Inoltre, il movimento di presa all’intemo del foro assicura che il bordo del foro rimanga integro. Il dispositivo può così venire rimosso senza lasciare traccia e può essere riposizionato quante volte si vuole. Il dispositivo può essere dimensionato per adattarsi ad un sistema di foratura standard dei fianchi, come i sistemi 37x32 e 28x32 che sono utilizzati dalla maggior parte dei produttori di mobili per il fissaggio degli accessori.
Prevedendo una superficie di battuta, costituita dalla linguetta 13, che si appoggia all'estemo del bordo frontale del mobile si rendono ininfluenti le tolleranze di realizzazione del sistema di foratura e di fissaggio e si ha un posizionamento più preciso. Ciò è molto vantaggioso specialmente nel caso di accessori che devono interagire con una porta o un cassetto che si chiude in battuta sul bordo esterno del fianco stesso.
Vantaggiosamente, il corpo di base 11 può essere realizzato in lamiera piegata con una forma ad U per realizzare una copia di binari laterali 28 estesi parallelamente all’ asse principale della base per permettere lo scorrimento comandato avanti e indietro di un accessorio che impiega tale base, mostrato schematicamente con 29 in figura 2. Come si vede in figura 2, vantaggiosamente è presente una rotella 30 che è vincolata per ruotare sulla base 11, sporgendo lateralmente dalla base per il suo comando manuale. La rotella innesta a camma eccentrica un perno 31 che sporge inferiormente dall’ accessorio in modo che, ruotando la rotella, si regola la posizione avanti/indietro dell’ accessorio rispetto al bordo di montaggio 24 nel mobile.
In figura 5 è mostrato un esempio di applicazione, con il dispositivo secondo l’invenzione impiegato per il montaggio, su un fianco 23 di un mobile, di un ammortizzatore 29 (per il resto noto è perciò qui non ulteriormente mostrato o descritto) comunemente impiegato per la chiusura anti-shock di parti di mobili. Il dispositivo è dotato del sopra descritto sistema di regolazione con la rotella 30 di manovra.
Naturalmente, la descrizione sopra fatta di una realizzazione applicante i principi innovativi della presente invenzione è riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione dellambito di privativa qui rivendicato.
Ad esempio, come facilmente immaginabile dal tecnico, la forma della base di fissaggio può variare a seconda della specifica applicazione e della tipologia di accessorio da montare. La base può anche essere realizzata integrale con raccessorio. Il corpo può, ad esempio, essere in lamiera piegata, come mostrato, o anche essere realizzato stampato o in altro modo. A seconda della specifica applicazione, anche la forma e la disposizione della leva di manovra potranno essere differenti da quelli mostrati. Nel caso si desideri una tenuta superiore, potrebbero essere utilizzati due o più denti di fissaggio che si inseriscono allintemo di fori realizzati parallelamente al bordo anteriore del fianco. I denti potranno essere azionati da una leva unica o ciascuno da una propria leva. Sebbene il cinematismo a leva descritto sia stato trovato particolarmente vantaggioso per robustezza, praticità e costo, altri mezzi di manovra del movimento del dente possono essere facilmente immaginati dal tecnico alla luce della descrizione sopra fatta, per comandare ravvicinamento del dente alla linguetta 13 ed, eventualmente, tirarlo verso l’intemo della superficie di appoggio della base. Naturalmente, come facilmente immaginabile dal tecnico, la superficie di appoggio 12 potrà essere realizzata per un appoggio solo parziale con il mobile (ad esempio mediante piedini o bordi in rilievo).
In alternativa alle profonde seghettature del dente, adatte a penetrare materiali relativamente morbidi, come il legno, è possibile realizzare il dente con superficie ricoperta da un adatto materiale cedevole (ad esempio gomma o simile) per avere un fissaggio nel foro per attrito anziché per interferenza. Ciò è utile in particolare nel caso di foro realizzato all’intemo di un materiale molto rigido.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Base di fissaggio per accessori di mobili, comprendente un corpo di base (11) destinato ad essere vincolato su una superficie del mobile mediante una sua superficie di montaggio (12) dalla quale sporgono una linguetta (13), destinata ad appoggiarsi in corrispondenza di uno spigolo della superficie del mobile e almeno un dente (14) che è affrontato alla linguetta e che è destinato ad inserirsi in un foro sulla detta superficie del mobile, una leva di aggancio (16) essendo ruotabile sul corpo di base da una posizione di sgancio ad una posizione di aggancio comandando nel movimento mezzi (15, 21, 22) di avvicinamento reciproco di dente e linguetta per provocare l’innesto del dente nella parete del foro con reazione sulla linguetta appoggiata allo spigolo del mobile.
- 2. Base secondo rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il movimento di avvicinamento fra dente e linguetta avviene mediante inclinazione del dente rispetto alla linguetta.
- 3. Base secondo rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che al movimento di avvicinamento si combina un movimento di ritiro del dente nella superficie di montaggio.
- 4. Base secondo rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che i mezzi di avvicinamento comprendono un perno (15) con asse trasversale alla detta direzione di avvicinamento e che supporta il dente (14) entro il corpo di base, e mezzi a camma (21, 22) di scorrimento del perno in direzione sostanzialmente normale alla superficie di montaggio e che sono cinematicamente connessi alla leva di aggancio (16) per la loro manovra, il dente (14) comprendendo un braccio a squadra (18) che ha estremità vincolata in modo da provocare l’inclinazione del dente attorno al perno al detto scorrimento del perno.
- 5. Base secondo rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che la leva (16) è sagomata ad U con le estremità dei due bracci della U che sono imperniate al perno (15) su due lati del dente (14) e i mezzi a camma comprendono due superfici di camma (21) che sono realizzate sulle due estremità imperniate della leva.
- 6. Base secondo rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che il perno (15) nel suo scorrimento è guidato alle sue estremità per mezzo di due cave di guida (20) presenti nel corpo.
- 7. Base secondo rivendicazioni 5 e 6, caratterizzata dal fatto che il perno (15) sporge dal corpo attraverso le cave di guida (20) per supportare le due estremità imperniate della leva.
- 8. Base secondo rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che nella sua posizione di sgancio la leva (16) è sollevata in direzione sostanzialmente normale alla superficie di montaggio, mentre nella sua posizione di aggancio è abbassata sostanzialmente parallela alla superficie di montaggio.
- 9. Base secondo rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che nella sua posizione di sgancio la leva innesta in mezzi di blocco che impediscono lo scorrimento del perno (15) a causa di una trazione sulla leva (16) nella direzione di estrazione del dente dal foro.
- 10. Base secondo rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il dente (14) ha bordo rivolto verso la linguetta che è seghettato per mordere la parete del foro.
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