ITMI20071948A1 - Disposizione di un mezzo di tenuta all'interno di un raccordo rapido - Google Patents

Description

Descrizione dell’invenzione industriale avente per titolo:

“Disposizione di un mezzo di tenuta all'interno di un raccordo rapido”

Riassunto del trovato

Disposizione di un mezzo di tenuta all’interno di un raccordo rapido, prevedendo che dalla parete interna del corpo tubolare (3) esterno sporge radialmente una costola (10) circonferenziale, che contro questa costola appoggia un anello di contenimento (12) circonferenziale a forma di L e che con una superficie circonferenziale interna del corpo tubolare (3) è collegato saldamente un anello di contenimento (14) a forma di J e che tra Panello (12) a forma di L nonché Panello di contenimento (14) è realizzata una camera (11) aperta verso un corpo tubolare (5) traslabile e che la camera (11) accoglie una guarnizione anulare (13) avente in sezione sostanzialmente una forma a T, la cui protuberanza (23) appoggia sulla parete esterna del corpo (5) tubolare traslabile.

Descrizione del trovato

La presente invenzione si riferisce alla disposizione di una guarnizione all’interno di un raccordo rapido.

Raccordi rapidi per la conduzione di fluidi in pressione sono costituiti generalmente da un elemento maschio, introducibile in un elemento femmina.

L’elemento femmina è costituito da un corpo tubolare esterno all'interno dei quale sono alloggiati ulteriori corpi tubolari traslabili in senso assiale dell’innesto.

Così, all'interno del corpo tubolare dell’innesto femmina è previsto un corpo tubolare traslabile in senso assiale e tra il corpo tubolare esterno e questo corpo traslabile interno, le note forme di esecuzione dell’innesto rapido accolgono una scanalatura circonferenziale nella quale risulta inserita una guarnizione di tenuta del tipo OR oppure una guarnizione avente sezione sagomata.

Considerando che le pressioni di lavoro nonché le temperature d’esercizio aumentano nei moderni innesti rapidi in continuazione, raggiungendo ad esempio temperature che possono superare anche 120°C, è indispensabile garantire che le guarnizioni utilizzate vengano mantenute esattamente nella posizione predestinata, per consentire un sicuro funzionamento dell’innesto, garantendo soprattutto che la guarnizione utilizzata possa resistere a pressioni da 200 a 300 bar, nonché ad elevate temperature e che soprattutto la guarnizione non possa essere estrusa dalla sede circonferenziale nella quale risulta collocata.

Quindi, la presente invenzione ha per scopo di ovviare agli inconvenienti appartenenti allo stato anteriore della tecnica e di proporre una guarnizione che garantisca un massimo effetto di tenuta, che resista alle elevate temperature del fluido sotto pressione e che non sarà esposta al pericolo di estrusione o di fuoriuscita dalla sede di collocamento.

Secondo la presente invenzione, tale scopo viene raggiunto con la disposizione di un mezzo di tenuta all'interno di un raccordo rapido, prevedendo che dalla parete interna del corpo tubolare esterno sporge radialmente una costola circonferenziale, che contro questa costola appoggia un anello di contenimento circonferenziale a forma di L e che con una superficie circonferenziale interna del corpo tubolare è collegato saldamente un anello di contenimento a forma di J e che tra il corpo a forma di L nonché l’anello di contenimento è realizzata una camera, aperta verso un corpo tubolare traslabile e che la camera accoglie una guarnizione anulare avente in sezione sostanzialmente forma a T, la cui protuberanza appoggia sulla parete esterna del corpo tubolare e traslabile.

L’oggetto, concepito secondo la presente invenzione sarà ora descritto più dettagliatamente e illustrato mediante una forma di esecuzione data solo a titolo d’esempio e illustrato nei disegni allegati, nei quali:

la figura 1 mostra in sezione parte di un innesto rapido munito del dispositivo secondo l’invenzione;

la figura 2 mostra in vista prospettica il corpo sul quale agisce il dispositivo concepito secondo la presente invenzione;

la figura 3 mostra su scala ingrandita un dettaglio dell’Innesto femmina attrezzato del dispositivo concepito secondo la presente invenzione;

la figura 4 mostra in sezione il corpo anulare della guarnizione concepita secondo la presente invenzione; e

la figura 5 mostra un particolare del dispositivo con gli elementi interni dell’innesto traslati per consentire un flusso del fluido.

Dalla figura 1 si può rilevare un elemento maschio 1 introducibile in un elemento 2 femmina.

I due corpi 1 e 2 costituiscono nell’insieme un innesto rapido, noto dalla tecnica.

Il corpo 2 dell’innesto rapido presenta un corpo 3 tubolare esterno, munito di un raccordo filettato per collegare ad esempio una tubazione.

Il corpo 3 è localmente fisso e accoglie all’interno un altro corpo tubolare 5, traslabile in senso assiale.

Risulta noto dallo stato anteriore della tecnica che tra la superficie 6 del corpo 5 e la parete interna del corpo tubolare 3 sono da prevedere mezzi di tenuta.

ln passato, un tipo di tenuta veniva realizzato con l’ausilio di una scanalatura circonferenziale, praticata ad esempio nella parete interna del corpo tubolare 3 esterno e questa scanalatura circonferenziale accoglieva un classico anello di tenuta tipo OR.

Con l’aumentare delle temperature d’esercizio all'interno dell’innesto rapido 2 nonché con l’aumento delle pressioni di esercizio, il fluido riscaldato fino a 120° e trovantesi ad una pressione di esercizio da 200 a 300 bar, si corre però il rischio che le note guarnizioni tipo OR rischiano di essere espulse dalla sede di accoglimento, le note guarnizioni tipo OR si possono sfaldare e quindi le note guarnizioni non assolvono più al loro compito e di conseguenza, l'innesto rapido tipo femmina diventava inutilizzabile.

In figura 1 il nuovo gruppo a guarnizione è indicato con il riferimento 7.

Dalla figura 1 si può rilevare la presenza dì una sede 8 ovale che sarà spiegata più dettagliatamente di seguito.

In figura 2 è illustrato in vista prospettica il corpo tubolare 5 traslabile con la relativa sede 8 avente forma ovale e inoltre, si nota la superficie 6 del corpo tubolare 5 traslabile.

Dalla figura 3 sì può rilevare su scala ingrandita il dettaglio del gruppo di guarnizione 7.

Dalla figura 3 si può inoltre rilevare che il corpo tubolare 3 dell’innesto femmina 2 presenta una costola 10 circonferenziale e sporgente radialmente, delimitante da un iato una camera 1 1.

Sul lato della costola 10, questa camera accoglie un anello di contenimento 1 2 avente vantaggiosamente forma ad L e viene realizzato vantaggiosamente in materiale sintetico (politetrafluoroetilene), resistente alle sollecitazioni meccaniche e anche alle elevate temperature del fluido passante.

L’anello di contenimento 1 2 accoglie nella zona sagomata a L una parte ingrossata, superiore di una guarnizione indicata complessivamente con 13 e avente sostanzialmente forma a T.

La guarnizione 13 risulta inoltre assicurata in posizione da un anello di contenimento 14 avente in sezione trasversale approssimativamente forma di una J.

L’anello 14 è realizzato vantaggiosamente in metallo, ad esempio acciaio.

L’anello di trattenimento risulta applicato nella zona indicata con 15 mediante accoppiamento forzato, vale a dire l’anello 14 viene montato a pressione.

Dalla figura 3 si può rilevare anche la posizione dell’apertura di decompressione 8, praticata nel corpo 5.

Come si può rilevare in particolare dalla figura 5, durante la connessione delle partì 1 e 2 la molla M si comprime e il corpo 5 trasla rispetto alla guarnizione 13 fino a raggiungere il vano 8 di decompressione, aprendo in tal modo il passaggio dell’olio in pressione che gradualmente raggiunge la pressione atmosferica.

Dalla figura 5 si può rilevare la guarnizione 13 spostata mediante traslazione del corpo 5 come indicato mediante la freccia (f) al disopra della cavità 8 e quindi il fluido alimentato nel senso indicato dalla freccia (g) può penetrare nel vano di decompressione 8 fuoriuscendo da questo attraverso l'intercapedine 40.

In figura 4 è illustrato il corpo della guarnizione 13 racchiuso tra il corpo 3 esterno e il corpo 5 interno dell’innesto rapido 2, tipo femmina.

Superiormente, l’anello di guarnizione 13 presenta due sommità 20 a forma di gobba che delimitano una sede libera 21 a forma di V.

La previsione della sede 21 libera consente di conferire alle sommità della guarnizione 13 una certa elasticità di movimento, come indicato schematicamente mediante le doppie frecce (M).

Inoltre, la parte superiore 20 della guarnizione 13 appoggia contro la parete interna del corpo tubolare 3, occupando un minimo di superficie garantendo così una facilità di movimento del corpo tubolare interno indicato con 5.

Sul lato rivolto verso il corpo tubolare 5 interno, la guarnizione 13 presenta vantaggiosamente due superfici a gradino 22 che consentono un sicuro posizionamento e trattenimento del corpo della guarnizione 13 fra gli elementi di bloccaggio 12 e 14 (non illustrati in figura 4).

Infine, la guarnizione 13 presenta una protuberanza 23 più sottile e, l’estremità lìbera 24 della protuberanza 23 appoggiale contro la parete interna del corpo tubolare 5 traslabile, funge da guarnizione di tenuta.

Con questa particolare forma del corpo della guarnizione 13 anulare, si ottiene un facile montaggio e un sicuro posizionamento della guarnizione 13 all’interno della camera 1 1 , evitando con sicurezza una fuoriuscita della guarnizione 13 dalla camera 11.

Contemporaneamente, si ottiene massima tenuta e infine anche attraversando la sede 8 praticata nei corpo 5, si evita con sicurezza una fuoriuscita della guarnizione 13 dalla menzionata camera 11 .

Claims (5)

1. Rivendicazioni 1. Disposizione di un mezzo di tenuta all’interno di un raccordo rapido, caratterizzata dal fatto che dalla parete interna del corpo tubolare (3) esterno sporge radialmente una costola (10) circonferenziale, che contro questa costola appoggia un anello di contenimento (12) circonferenziale a forma di L e che con una superficie circonferenziale interna del corpo tubolare (3) è collegato saldamente un anello di contenimento (14) a forma dì J e che tra l’anello (12) a forma di L nonché l’anello di contenimento (14) è realizzata una camera (11) aperta verso un corpo tubolare (5) traslabile e che la camera (11) accoglie una guarnizione anulare (13) avente in sezione sostanzialmente forma a T, la cui protuberanza (23) appoggia sulla parete esterna del corpo (5) tubolare, traslabile.
2. 2. Disposizione di un mezzo di tenuta all’interno di un raccordo rapido, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che l’anello (14) a forma di J viene montato a pressione.
3. 3. Disposizione di un mezzo di tenuta all’interno di un raccordo rapido, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che il corpo (5) interno dell’innesto rapido (2) presenta sul lato rivolto verso la guarnizione (13) una o più aperture di decompressione.
4. 4. Disposizione di un mezzo di tenuta all'interno di un raccordo rapido, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la guarnizione (13) presenta delle sommità (20) a guisa di gobba che delimitano una sede libera (21) avente forma di V.
5. 5. Disposizione di un mezzo di tenuta all'interno di un raccordo rapido, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che la guarnizione (13) presenta una protuberanza (23) più sottile e che l’estremità (24) della protuberanza (23) appoggia contro la parete interna del corpo tubolare (5) traslabile.