ITMI20070711A1 - Casco di protezione apribile - Google Patents

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ITMI20070711A1
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sliding
helmet
pins
protective helmet
coupling element
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Inventor
Lamera Andrea
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Ci Erre E S R L
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Description

"CASCO DI PROTEZIONE APRIBILE"
DESCRIZIONE
La presente invenzione è relativa ad un casco di protezione apribile preferibilmente, ma non esclusivamente, per motociclisti.
E' noto l'impiego di caschi di protezione per motociclisti la cui finalità principale è quella di preservare la testa del motociclista da eventuali traumi derivanti da cadute. Fra le diverse tipologie di caschi si individuano quelli comunemente detti apribili. Tali caschi, nella loro forma essenziale, sono costituiti da una calotta e da una mentoniera collegata alla calotta attraverso un meccanismo di collegamento che consente un movimento della mentoniera rispetto alla calotta. In dettaglio il meccanismo di collegamento consente alla mentoniera di assumere una prima e una seconda configurazione caratteristiche di una condizione di casco chiuso e casco aperto.
Nel corso degli ultimi anni la richiesta di caschi apribili è sensibilmente aumentata per merito della loro versatilità funzionale. In effetti quando il casco è chiuso la mentoniera lo rende del tutto conforme ad un casco integrale. Lo spostamento della mentoniera dalla configurazione chiusa a quella aperta trasforma il casco da integrale ad aperto.
Nella maggior parte dei casi, il meccanismo di collegamento fra mentoniera e calotta comprende una coppia di fulcri di rotazione attorno ai quali ruota la mentoniera. Nella domanda di brevetto EP 1183957, ad esempio, è descritto un casco apribile il quale comprende una mentoniera imperniata alla calotta, mediante perni, disposti nelle pareti laterali della calotta stessa. I perni consentono alla mentoniera di ruotare attorno al loro asse per poter passare da una posizione sollevata ad una posizione abbassata e viceversa così da ottenere un casco integrale o aperto.
Pur apparentemente efficace dal punto di vista funzionale, per merito della loro semplice configurazione, i collegamenti con fulcro fisso presentano diversi inconvenienti. Quando la mentoniera raggiunge la posizione sollevata, ad esempio, la stessa presenta uno sbalzo rispetto alla superficie superiore della calotta. Si è riscontrato che in molti casi questo sbalzo risulta essere eccessivo generando sul casco un "effetto vela" che tende a sollevare il casco di protezione dalla testa dell'utente .
Un altro inconveniente dei caschi apribili tradizionali si riscontra nel fatto che la mentoniera passando dalla posizione abbassata a quella sollevata non raggiunge, rispetto alla calotta, una posizione tale da spostare sufficientemente all' indietro il baricentro del casco. Ciò sottopone il collo dell'utente a sforzi continui per mantenere in posizione eretta il casco e la testa. In molti casi inoltre la posizione troppo avanzata raggiunta dalla mentoniera una volta sollevata offre all'utente un campo di visione assai limitato costringendo lo stesso ad inclinare all'indietro la testa per compensare tale mancanza.
Ancora un altro inconveniente che accompagna un largo numero di caschi conosciuti si riscontra nel fatto che le parti costituenti il meccanismo di collegamento (ad esempio i perni di rotazione descritti nella sopra citata domanda di brevetto EP 1183957) sono integrate pesantemente nella struttura della calotta e/o in quella della mentoniera. Ciò ovviamente diventa alquanto svantaggioso nell'eventualità, ad esempio, che una o più parti del meccanismo debbano essere sostituite per rinnovare la funzionalità del meccanismo stesso.
In base a queste considerazioni scopo principale di quanto forma oggetto della presente invenzione è quello di fornire un casco di protezione che consenta di superare gli inconvenienti sopra citati e che costituisca una valida alternativa ai caschi apribili tradizionalmente impiegati.
Nell'ambito di questo compito uno scopo della presente invenzione è quello di fornire un casco di protezione in cui lo spostamento relativo della mentoniera rispetto alla calotta avvenga in modo facile e ripetibile.
Altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un casco di protezione il cui il movimento relativo della mentoniera rispetto alla calotta sia sufficiente a portare la mentoniera stessa in una posizione sufficientemente arretrata tale da evitare il sopra definito "effetto vela" e tale da arretrare in maniera sufficiente il baricentro del casco per evitare sforzi al collo dell'utente.
Ancora un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire un casco di protezione in cui il collegamento della mentoniera alla calotta sia realizzato attraverso un meccanismo costituito da un ridotto numero di componenti facilmente assemblabili fra loro.
Non ultimo scopo di quanto forma oggetto della presente invenzione è quello di fornire un casco di protezione che sia affidabile, di relativamente facile realizzazione a costi competitivi.
Questo compito nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno nel corso della descrizione sono raggiunti attraverso un casco apribile comprendente una calotta alla quale è collegata una mentoniera attraverso almeno un meccanismo di collegamento che consente uno spostamento relativo della mentoniera rispetto alla calotta; tale meccanismo di collegamento comprende un primo elemento di accoppiamento collegato alla calotta e un secondo elemento di accoppiamento collegato alla mentoniera. Il casco di protezione è caratterizzato dal fatto che il meccanismo di collegamento comprende una coppia di perni ciascuno dei quali provvisto di una prima estremità solidale ad uno degli elementi di accoppiamento ed una seconda estremità inserita in una corrispondente sede di scorrimento ricavata sull'altro elemento di accoppiamento. Le sedi di scorrimento sono sagomate in modo tale da consentire a tali perni almeno uno scorrimento all'interno di esse tale da determinare uno spostamento relativo del secondo elemento di accoppiamento rispetto al primo elemento di accoppiamento fra una prima e una seconda posizione operativa rispettivamente caratteristiche di una condizione di casco di protezione chiuso e di casco aperto.
Uno dei vantaggi principali del casco di protezione secondo la presente invenzione si riscontra nel fatto che il meccanismo di collegamento consente un maggiore arretramento della mentoniera rispetto, ad esempio, ai meccanismi di collegamento che prevedono fulcri fissi di rotazione. Il meccanismo di collegamento consente inoltre alla mentoniera di occupare, in condizione di casco aperto, una posizione molto ravvicinata alla calotta riducendo sensibilmente 1'effetto vela a cui potrebbe essere soggetto il casco.
Ulteriori vantaggi dell'invenzione risulteranno maggiormente nel corso della descrizione di forme realizzative preferite, ma non esclusive, del casco di protezione secondo la presente invenzione illustrate a titolo esemplificativo e non limitativo negli ultimi disegni in cui:
la figura 1 è una vista laterale relativa ad una prima forma di attuazione di un casco di protezione secondo la presente invenzione e più in dettaglio la figura illustra una prima forma di attuazione del meccanismo di collegamento fra mentoniera e calotta in una configurazione operativa caratteristica di una condizione di casco chiuso;
la figura 2 è una vista esplosa che illustra le parti costituenti il meccanismo di collegamento fra la mentoniera e la calotta illustrato in figura 1; le figure da 3 a 5 sono ulteriori viste laterali relative al casco di protezione illustrato in figura 1 e più in dettaglio ognuna di tali figura illustra il meccanismo di collegamento fra mentoniera e calotta in una configurazione operativa caratteristica di una condizione intermedia fra quella di casco chiuso e quella di casco aperto;
la figura 6 è una ulteriore vista laterale del casco di protezione illustrato nelle figure da 3 a 5 e più in dettaglio tale figura illustra il meccanismo di collegamento fra mentoniera e calotta in una configurazione caratteristica di una condizione di casco aperto;
la figura 7 è una vista laterale relativa ad una seconda forma di attuazione di un casco di protezione secondo la presente invenzione e più in dettaglio tale figura illustra una seconda forma di attuazione del meccanismo di collegamento fra mentoniera e calotta in una configurazione caratteristica di una condizione di casco chiuso;
la figura 8 è una vista esplosa che illustra le parti costituenti il meccanismo di collegamento fra la mentoniera e la calotta illustrato in figura 7; la figura 9 è una ulteriore vista laterale relativa al casco di protezione illustrato in figura 8 e più in dettaglio tale figura illustra il meccanismo di collegamento fra mentoniera e calotta in una configurazione operativa caratteristica di una condizione intermedia fra quella di casco chiuso e quella di casco aperto
le figure 10 è una ulteriore vista laterale del casco di protezione illustrato in figura 7 e più in dettaglio essa illustra il meccanismo di collegamento fra mentoniera e calotta in una configurazione caratteristica di una condizione di casco aperto;
Con riferimento alle citate figure, il casco apribile 1 secondo la presente invenzione comprende una calotta 2 alla quale è collegata, su fianchi opposti, una mentoniera 3 attraverso almeno un meccanismo di collegamento 5 il quale consente uno spostamento relativo della mentoniera 3 rispetto alla calotta 2. Preferibilmente il casco di protezione 2 comprende una coppia di meccanismi di collegamento 5 ciascuno dei quali collega la mentoniera 3 alla calotta 2 su un fianco di questa ultima. Ciascun meccanismo di collegamento 5 comprende un primo elemento di accoppiamento 10 operativamente collegato alla calotta 2 e un secondo elemento di accoppiamento 20 collegato operativamente alla mentoniera 3.
Il casco di protezione 1 secondo 1'invenzione si caratterizza per il fatto che ciascun meccanismo di collegamento 5 comprende una coppia di perni 11,12 ciascuno dei quali provvisto di una prima estremità 11B,12B solidale ad uno degli elementi di accoppiamento 10,20 ed una seconda estremità 11C la quale è inserita in una corrispondente sede di scorrimento 21,22 ricavata sull'altro elemento di accoppiamento 10,20. Tali sedi di scorrimento 21,22 sono sagomate in modo tale da consentire ai perni 11,12 almeno uno scorrimento all'interno di esse tale da determinare uno spostamento relativo del secondo elemento di accoppiamento 20 rispetto al primo elemento di accoppiamento 10 fra una prima e una seconda posizione operativa rispettivamente caratteristiche di una condizione di casco chiuso e di casco aperto. In altre parole il movimento relativo fra i due elementi di accoppiamento 10,20, generato dallo scorrimento dei perni 11 e 12 nelle rispettive sedi 21,22, si traduce in un movimento relativo della mentoniera 3 rispetto alla calotta 2. Tale movimento relativo corrisponde ad un sollevamento o ad un abbassamento della mentoniera 3 rispetto alla calotta 2 ovvero all'apertura o alla chiusura del casco di protezione 1, come evidente dal confronto, ad esempio, fra le figure 1 e 6.
Proprio la figura 6 illustra il casco di figura 1 aperto in seguito allo scorrimento dei perni 11,12 del meccanismo di collegamento 5 nelle rispettive sedi. Più in dettaglio con tratto continuo è illustrata una mentoniera 3 collegata alla calotta 2 attraverso il meccanismo di collegamento 5 secondo l'invenzione, mentre in linea tratteggia è illustrata la posizione che sarebbe raggiunta dalla stessa mentoniera 3 nell'ipotesi in cui questa fosse incernierata in un punto fisso analogamente a quanto avviene in molte delle soluzioni tradizionali. Si osserva che l'impiego del meccanismo di collegamento 5 secondo l'invenzione consente un maggiore arretramento della mentoniera 3 rispetto alle soluzioni note. Sempre rispetto a queste, il meccanismo 5 secondo l'invenzione consente un maggiore avvicinamento della mentoniera 3 alla calotta 2 e dunque una sensibile riduzione dell'effetto vela a cui è soggetto il casco 1 una volta aperto.
Il maggiore arretramento della mentoniera 3 rispetto alla calotta 2 contribuisce inoltre a spostare il baricentro del casco di protezione 1 verso la parte posteriore 2B della calotta 2. Ciò evita vantaggiosamente al collo sforzi finalizzati a mantenere in posizione eretta la testa.
Secondo una prima possibile forma di realizzazione, entrambi i perni 11 e 12 del meccanismo di collegamento 5 comprendono una prima estremità 11B,12B la quale è solidale al secondo elemento di accoppiamento 20 che come detto risulta operativamente collegato alla mentoniera 3. Conseguentemente entrambe le sedi di scorrimento 21,22 dei perni 11,12 sono definite sul primo elemento di accoppiamento 10 operativamente collegato alla mentoniera 3. In alternativa, la disposizione appena descritta potrebbe essere sostituita da un'altra concettualmente equivalente secondo la quale entrambi i perni 11,12 comprendono una prima estremità 11B,12B solidale al primo elemento di accoppiamento 20 e una seconda estremità 11C, inserita in corrispondente sedi di scorrimento 21,22 ricavate sul secondo elemento 20 collegato al mentoniera 3 .
Secondo una forma di realizzazione preferita dell' invenzione il meccanismo di collegamento 5 comprende vantaggiosamente uno o più mezzi elastici 81 predisposti in modo da esercitare su almeno uno di detti perni 11,12 una pressione tale da contrastare una inversione dello scorrimento dei perni 11,12 almeno durante l'apertura del casco 1 ovvero quando i perni 11,12 determinano uno spostamento relativo fra gli elementi di accoppiamento 10,20 in seguito al quale il casco passa da una condizione chiusa ad una aperta. In altre parole i primi mezzi elastici 81 sono predisposti in modo da contrastare la caduta della mentoniera 3 durante il sollevamento della stessa .
Sempre secondo una possibile forma di realizzazione dell'invenzione il meccanismo di collegamento 5 secondo l'invenzione comprende almeno una corona dentata 31,32 la quale è predisposta in prossimità di almeno una di dette sedi di scorrimento 21,22 in modo da essere solidale all'elemento di accoppiamento 10,20 sul quale è ricavata la sede stessa. Tale corona dentata 31,32 ingrana una ruota dentata 41 predisposta in modo girevole sul perno 11,12 inserito in detta almeno una sede di scorrimento 21,22. La ruota dentata 41 è libera di ruotare rispetto all'asse del perno 11,12 sulla quale è predisposta. Ciò significa che durante lo scorrimento del perno stesso all'interno della rispettiva sede 21,22 essa è portata in rotazione dall'accoppiamento dentato con la corona dentata 31,32.
L'impiego di un tale accoppiamento dentato rende di fatto più stabile lo scorrimento del perno 11,12 all'interno della rispettiva sede 21,22 . Allo stesso tempo l'accoppiamento dentato consente vantaggiosamente di ridurre gli effetti negativi dei fenomeni di attrito derivanti dallo scorrimento del perno medesimo. Ciò a vantaggio dell'affidabilità di funzionamento e della durata del meccanismo di collegamento 5 ovvero del casco di protezione 1.
Le figure da 1 a 6 sono relative ad un prima forma di attuazione del casco di protezione 1 secondo la presente invenzione la quale si contraddistingue per il fatto che le sedi 21,22 sono sagomate in modo tale che i perni 11,12, scorrendo all'interno di esse, determinano una rotazione relativa del secondo elemento 20 rispetto al primo elemento 10 fra le sopra indicate prima e la seconda posizione operativa. Tale rotazione relativa si traduce praticamente in una rotazione della mentoniera 3 rispetto alla calotta 2 in seguito alla quale la stessa mentoniera 3 si solleva permettendo l'apertura del casco 1. In particolare le sedi di scorrimento 21 e 22 sono sagomate in modo tale definire, durante lo scorrimento di detti perni il, 12, un mutuo centro di rotazione, fra detti elementi di accoppiamento 10,20, la cui posizione è continuamente variabile. Ciò appare nettamente in contrasto con quanto avviene in un largo numero di soluzioni attuali in cui la mentoniera 3, come detto, ruota attorno a fulcri fissi rispetto alla calotta. Invece secondo la presente invenzione la rotazione non avviene rispetto ad un centro fisso, ma bensì rispetto ad un centro di rotazione che si muove nello spazio preferibilmente seguendo un arco di traiettoria ellittico.
Con riferimento ad esempio a figura 1, in questa prima forma di attuazione entrambe le sedi di scorrimento 21,22 sono sagomate secondo un arco di circonferenza di uguale estensione e differente centro di curvatura. In particolare le due sedi di scorrimento 21,22 sono mutuamente orientate in modo tale che una risulti convessa rispetto al centro di curvatura dell'altra.
Sempre con riferimento a figura 1, l'elemento di accoppiamento 10,20 sul quale sono definite le sedi di scorrimento 21,22 comprende una pluralità di corone dentate 31,32 predisposte in prossimità delle stesse sedi. Più in dettaglio secondo questa forma di attuazione dell'invenzione, per ognuna di dette sedi 21,22 il meccanismo di collegamento 5 comprende una prima 31 e una seconda corona dentata 32 solidali all'elemento di accoppiamento 10,20 sul quale sono ricavate le sedi stessi.
Le corone dentate 31,32 sono disposte in prossimità di una corrispondente sede di scorrimento 21,22 in modo tale da seguirne lo stesso sviluppo secondo una comune curvatura come chiaramente illustrato nelle figure. Più precisamente la prima corona dentata 31 (avendo una lunghezza d'arco inferiore a quella sede di scorrimento 21,22), è predisposta in modo da estendersi parallelamente al lato di minore lunghezza della sede 21,22, mentre la seconda corona dentata 32 si estende parallelamente al lato di maggiore lunghezza (avendo una estensione d'arco superiore alla stessa sede). Le due corone dentate 31,32 presentano una altezza differente rispetto alla corrispondente sede di scorrimento 21,22 in modo tale da ingranare rispettivamente una prima 41 e una seconda ruota dentata 42 calettata in modo girevole sul perno 11,12 inserito nella stessa sede.
Le due ruote dentate 41,42 ruotano rispetto all'asse del perno 11,12 durante lo scorrimento di questo ultimo nelle sedi 21,22 stabilizzando, come sopra già indicato, il movimento relativo fra gli elementi di accoppiamento 10 e 20 e riducendo al contempo gli effetti dovuti all'attrito che accompagna lo scorrimento.
Il meccanismo di collegamento 5 fino a qui descritto si avvale preferibilmente di una molla elastica 81, ad esempio a torsione, la quale viene predisposta su uno degli elementi di accoppiamento 10,20 in modo tale da agire con una estremità operativa 53 su uno dei due perni di scorrimento 11,12. Come detto, tale soluzione si dimostra particolarmente vantaggiosa in quanto da una parte evita l'inversione del moto dei perni 11,12 nelle rispettive sedi e dall'altra stabilizza ulteriormente il movimento relativo degli elementi di accoppiamento 10,20.
La figura 2 è una vista esplosa del meccanismo di collegamento 5 appena descritto che consente di osservare in dettaglio la configurazione degli elementi appena descritti. Si osserva che entrambe le sedi di scorrimento 21,22 sono ricavate sul primo elemento di accoppiamento 10, solidale alla calotta 2, mentre i perni di scorrimento 11,12 sono entrambi solidali al secondo elemento di accoppiamento 20 collegato alla mentoniera 3. Si osserva inoltre che le corone dentate 31,32 e/o i perni di scorrimento possono essere vantaggiosamente realizzate in un pezzo unico con il corrispondente elemento di accoppiamento al quale devono essere solidali.
Sempre con riferimento alla vista esplosa di figura 2, gli elementi di accoppiamento 10 e 20 del meccanismo di collegamento 5 sono preferibilmente realizzati separatamente dalla calotta 2 e dalla mentoniera 3 e solo successivamente assemblati in cavità 88 e/o supporti definiti sulle rispettive parti (mentoniera e calotta) del casco 1. Questa possibilità consente appunto di realizzare il meccanismo di collegamento 5 in un materiale diverso da quello cui è realizzata il resto del casco 1 agevolando di riflesso le fasi di realizzazione di questo ultimo, quale ad esempio la fase di verniciatura. Infatti gli elementi costituenti il meccanismo di collegamento 5 possono essere realizzati, ad esempio, in materiale plastico autolubrificante, quale ad esempio Teflon. L'impiego di questo materiale, o di altri funzionalmente equivalenti, consente di evitare possibili grippaggi del meccanismo migliorando al contempo la movimentazione. E' ovviamente da intendersi che questa è solo una possibile forma di realizzazione in quanto tali componenti potrebbero essere realizzati in qualsiasi altro materiale. Allo stesso modo è da intendersi come rientrante nell'ambito del concetto inventivo la possibilità di realizzare gli elementi di accoppiamento 10, 20 in corpo unico rispettivamente con la calotta 2 e la mentoniera 3 o viceversa .
Le figure 1, 3, 4, 5 e 6 illustrano in sequenza una serie di posizioni assunte dalle ruote durante lo scorrimento del perno e consentono una facile intuizione del principio di funzionamento del meccanismo 5 secondo la presente invenzione.
Le figure da 7 a 10 sono invece relative ad una seconda forma di realizzazione del casco 1 secondo la presente invenzione. Questa seconda forma di attuazione si contraddistingue dalla precedente in quanto le sedi di scorrimento 21,22 dei perni sono sagomate in modo tale che i perni 11,21 scorrendo all'interno di esse determino una "rotazione iniziale" del primo elemento di accoppiamento 10 rispetto al secondo elemento 20 fra la prima posizione operativa, caratteristica di una condizione di casco chiuso, e una posizione intermedia caratteristica di una condizione di casco parzialmente aperto. Le sedi di scorrimento 21,22 sono inoltre sagomate in modo tale che a tale "rotazione iniziale" segua una traslazione del primo elemento 10 rispetto al secondo elemento 20 fra detta posizione intermedia e la sopra indicata seconda posizione operativa caratteristica di una condizione di casco chiuso.
La figura 8 è una vista esplosa del meccanismo di collegamento 5 secondo questa seconda forma di attuazione dell'invenzione. Analogamente a sopra i perni 11,12 sono preferibilmente solidali al secondo elemento 20 e sono inseriti nelle rispettive sedi realizzate sul primo elemento di collegamento 10.
Con riferimento nuovamente a figura 7, una prima 21 di dette sedi di scorrimento è sagomata secondo un primo tratto curvilineo 21B ad una estremità del quale si sviluppa un secondo tratto rettilineo 21C. L'altra sede 22 presenta invece un profilo rettilineo ed è allineata con il tratto rettilineo 21C di detta prima sede 21. La prima sede 21 è sagomata secondo un profilo convesso sostanzialmente tracciato rispetto ad un centro di curvatura che si colloca fra la parte posteriore della calotta 2B e la mentoniera 3. In altre parole il profilo della prima sede 21, una volta in opera, è convesso nella direzione della parte anteriore del casco 1B.
Secondo una possibile forma di attuazione illustrata nelle figure, il profilo della prima sede 21 è tracciato secondo due archi di curvatura differenti in modo tale che la convessità della prima sede 21 (individuata dal bordo della sede 21 con riferimento 23) sia marcatamente più accentuata del profilo (bordo 17) della parte anteriore 1B del casco .
La figura 7 illustra il casco in condizione chiusa e consente di osservare come in questa condizione i perni il, 12 siano posizionati in corrispondenza di una prima estremità delle corrispondenti sedi. In seguito all'applicazione di una forza sulla mentoniera 3 da parte dell'utente, un primo perno il inserito nella prima sede 21 inizia a scorrere nella sede stessa, mentre il secondo perno 12 rimane sostanzialmente fermo in corrispondenza dell'estremità della seconda sede 22. In altre parole durante la fase iniziale del movimento relativo fra gli elementi di accoppiamento 10,20, il secondo perno 12 definisce il centro di mutua rotazione per i due elementi 10,20.
Concordemente a quanto sopra indicato, questa condizione si manifesta fintanto che il secondo elemento di collegamento 20 non raggiunge la sopra indicata posizione intermedia in corrispondenza della quale il movimento di mutua rotazione si trasforma in un movimento di traslazione (vedi figura 9) per effetto dell'allineamento della seconda sede 22 con il tratto rettilineo 1C della prima sede 21. Il secondo perno 12 inizia quindi il suo scorrimento all'interno della seconda sede 22 completando lo spostamento relativo fra i due elementi di accoppiamento 10 e 20 ovvero completando l'apertura del casco (vedi figura 10).
La figura 10 illustra il casco 1 una volta che questo ha raggiunto una condizione aperta. Come per la figura 2, con tratto continuo è illustrata una mentoniera 3 collegata alla calotta 2 attraverso questa seconda forma di attuazione del meccanismo di collegamento 5 mentre in linea tratteggiata è illustrata la posizione che sarebbe raggiunta dalla stessa mentoniera 3 nell'ipotesi in cui questa fosse fulcrata in un punto fisso. Si osserva che anche attraverso 1'impiego di questo secondo meccanismo di collegamento 5 la mentoniera 3 raggiunge una posizione maggiormente arretrata rispetto al collegamento con fulcro fisso con i relativi vantaggi del caso già sopra indicati. In particolare in questa seconda forma di realizzazione si raggiungono risultati ancora più soddisfacenti rispetto alla prima versione del collegamento sopra descritta. Questo in virtù della mutua traslazione dei due elementi di accoppiamento 10,20 che consente di fatto di portare la mentoniera 3 molto vicina alla superficie superiore della calotta 2.
Anche in questa forma di attuazione, il meccanismo di collegamento 5 comprende preferibilmente almeno una corona dentata 31 predisposta in prossimità della prima sede di scorrimento 21 a profilo curvilineo. Tale corona dentata 31 ingrana una corrispondente ruota dentata 41 calettata sul perno 11 inserito in tale prima sede di scorrimento secondo modalità e finalità già sopra esposte .
Sempre secondo una forma di realizzazione preferita dell'invenzione, il meccanismo di collegamento in questa seconda forma di attuazione si avvale preferibilmente di una molla elastica 81 la quale viene predisposta su uno degli elemento di accoppiamento in modo tale da agire con una estremità operativa 53 sul secondo perno 12 inserito nella seconda sede di scorrimento 21 a profilo rettilineo.
In questo seconda forma di attuazione la molla 81 si dimostra doppiamente vantaggiosa. Infatti nella fase di mutua rotazione degli elementi di accoppiamento essa contrasta l'inversione dello scorrimento dei perni 11,12, mentre nella fase di traslazione degli elementi di accoppiamento 10,20 essa agisce in una direzione che favorisce tale traslazione accelerando dal punto di vista pratico l'apertura del casco.
Il casco apribile 1 secondo l'invenzione comprende anche una visiera la quale è incernierata, attraverso fulcri fissi di rotazione, a fianchi opposti della calotta 2. In particolare la visiera è incernierata in un punto che risulta essere esterno ai due meccanismi di collegamento 5 che consentono la rotazione della mentoniera 1. Tali meccanismi possono tuttavia essere vantaggiosamente provvisti di un fermo il quale durante l'apertura del casco 1 richiama la visiera in chiusura evitando che questa ultima sbatta sulla calotta 2 o aumenti l'effetto vela.
Le soluzioni tecniche adottate per il casco di protezione apribile consentono di assolvere pienamente i compiti e gli scopi prefissati. In particolare il casco apribile consente di realizzare un maggiore arretramento della mentoniera rispetto alla calotta rispetto a molte delle soluzioni note. Tale condizione consente di ridurre l'effetto vela. Inoltre i meccanismi impiegati per il collegamento della mentoniera alla calotta si dimostrano particolarmente affidabili, composti da un numero assai ridotto di componenti e facilmente assemblabili dal resto del casco di protezione.
Il casco di protezione così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli potranno essere costituiti da altri tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Casco di protezione (1) comprendente una calotta (2) alla quale è collegato una mentoniera (3) attraverso almeno un meccanismo di collegamento (5) il quale consente uno spostamento relativo di detta mentoniera (3) rispetto a detta calotta (2), detto meccanismo di collegamento (5) comprendendo un primo elemento di accoppiamento (10) collegato a detta calotta (2) e un secondo elemento di accoppiamento (20) collegato a detta mentoniera (3), caratterizzato dal fatto che detto meccanismo di collegamento (5) comprende una coppia di perni (11,12) ciascuno dei quali provvisto di una prima estremità (11B,12B) solidale ad uno di detti elementi di accoppiamento (10,20) ed una seconda estremità (11C) inserita in una corrispondente sede di scorrimento (21,22) ricavata sull'altro elemento di accoppiamento (10,20), dette sedi di scorrimento (21,22) essendo sagomate in modo tale da consentire a detti perni (11,21) almeno uno scorrimento all' interno di esse tale da determinare uno spostamento relativo di detto secondo elemento di accoppiamento (20) rispetto a detto primo elemento di accoppiamento (10) fra una prima e una seconda posizione operativa rispettivamente caratteristiche di una condizione di casco di protezione chiuso e di casco aperto.
  2. 2. Casco di protezione (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto meccanismo di collegamento (5) comprende uno o più mezzi elastici (81) predisposti in modo tale da esercitare su almeno uno di detti perni (11,12) una pressione tale da impedire una inversione dello scorrimento dei perni (11,12) almeno quando lo scorrimento di questi determina un movimento relativo fra detti elementi di accoppiamento (10,20) in seguito al quale il casco (1) passa da una condizione di casco chiuso ad una di casco aperto.
  3. 3. Casco di protezione (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto meccanismo di collegamento (5) comprende almeno una corona dentata (31,32) la quale è predisposta in prossimità di una di dette sedi di scorrimento (21,22) in modo da essere solidale all'elemento di accoppiamento (10, 20) sul quale è definita la sede stessa, detta corona dentata (31,32) ingranando una ruota dentata (41) predisposta in modo girevole sul corrispondente perno 11,12 inserito in detta almeno una sede di scorrimento (21,22) in prossimità della quale è predisposta detta corona dentata (31,32), detta ruota dentata (31,32) essendo libera di ruotare rispetto all'asse di detto perno (11,12) sul quale è predisposta.
  4. 4. Casco di protezione (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che detti perni (21,22) sono entrambi solidali a detto primo elemento di accoppiamento (10) e dette sedi di scorrimento (21,22) sono definite su detto secondo elemento di accoppiamento (20).
  5. 5. Casco di protezione (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che detti perni (21,22) sono entrambi solidali a detto secondo elemento di accoppiamento (20) e dette sedi di scorrimento (21,22) sono definite su detto primo elemento di accoppiamento (10).
  6. 6. Casco di protezione (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che dette sedi di scorrimento (21,22) sono sagomate in modo tale che detti perni (11,21) spostandosi all'interno di esse determinano uno rotazione di detto primo elemento (10) rispetto a detto secondo elemento di accoppiamento (20) fra detta prima e detta seconda posizione operativa.
  7. 7. Casco di protezione (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che dette sedi di scorrimento (21,22) sono sagomate in modo tale da definire, durante lo scorrimento di detti perni (11,12), un centro di rotazione, fra detti elementi di accoppiamento (10,20), la cui posizione è variabile .
  8. 8. Casco di protezione (1) secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che dette sedi di scorrimento (21,22) sono sagomate secondo un arco di circonferenza, dette sedi di scorrimento (21,22) essendo sagomate in modo tale da presentare una medesima lunghezza d'arco ed essendo mutuamente orientate in modo da avere un differente centro di curvatura e in modo tale che una risulti convessa rispetto al centro di curvatura dell'altra.
  9. 9. Casco di protezione (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto meccanismo di collegamento (5) comprende, per almeno una di dette sedi di scorrimento, (21,22) una prima (31) e una seconda corona dentata (32) solidali all'elemento di accoppiamento (10,20) sul quale sono è definita la sede stessa, detta prima corona dentata (31) e detta seconda sede essendo ciascuna predisposta in modo da estendersi parallelamente ad un lato di detta sede di scorrimento (21,22), dette corone dentate (31,32) presentando una altezza differente valutata rispetto a detta sede di scorrimento per ingranare rispettivamente una prima (41) e una seconda ruota dentata (42) calettate parallelamente fra loro e in modo girevole su un perno (11,12) inserito in detta sede di scorrimento (21,22).
  10. 10. Casco di protezione (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 6 a 9, caratterizzato dal fatto che detto meccanismo di accoppiamento (5) comprende almeno una molla elastica (81) predisposta su uno di detti elementi di accoppiamento (10,20) in modo tale da agire con una estremità operativa (53) su uno di detti perni di scorrimento (11,12).
  11. 11. Casco di protezione (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che dette sedi di scorrimento (21,22) sono sagomate in modo tale che detti perni (11,21) spostandosi all'interno di esse determinano una rotazione iniziale di detto primo elemento (10) rispetto a detto secondo elemento (20) fra detta prima posizione operativa e una posizione operativa intermedia caratteristica di una condizione di casco parzialmente aperto, detta rotazione iniziale essendo seguita da una traslazione di detto primo elemento (10) rispetto a detto secondo elemento (20) fra detta posizione operativa intermedia e detta seconda posizione caratteristica di una condizione di una condizione di casco chiuso.
  12. 12. Casco di protezione (1) secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che una prima sede di scorrimento (21), nella quale è inserito un primo perno (11), presenta un primo tratto curvilineo (21B) e un secondo tratto rettilineo (21C), una seconda sede di scorrimento (22), nella quale è inserito un secondo perno (12) essendo rettilinea ed allineata con detto tratto rettilineo (21C) di detta prima sede di scorrimento (21).
  13. 13. Casco di protezione (1) secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detto meccanismo di collegamento (5) comprende una corona dentata (31) solidale ad un elemento di accoppiamento (10,20) sul quale è definita una corrispondente sede di scorrimento (21,22), detta corona dentata (31) presentando una estensione e un profilo corrispondente a quello di detta prima sede di scorrimento (21), detta corona dentata (31) ingranando una ruota dentata (41) calettata in modo girevole su detto primo perno in modo da ruotare durante lo scorrimento di detti perni (11,12).
  14. 14. Casco di protezione (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti elementi di accoppiamento (10,2 ) sono realizzati in materiale auto-lubrificante.
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