ITMI20070078A1 - Dispositivo vibrante per il trattamento di disturbi psicofisi - Google Patents

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ITMI20070078A1
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Virginio Mariani
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Il Mutamento
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Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale intitolato:
DISPOSITIVO VIBRANTE PER IL TRATTAMENTO DI DISTURBI PSICOFISICI
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo vibrante per il trattamento dì disturbi psicofisici del tipo descritto nel preambolo della prima rivendicazione.
È oggi noto che diversi disturbi psicofisici sono connessi all’articolazione temporo-mandibolare.
In particolare sono note le cosiddette disfunzioni cranio-cervico-mandibolari, che sono costituite sostanzialmente da un complesso di disfunzioni a diversa eziologia.
Tale porzione del corpo umano è funzionalmente e fisicamente connessa al cranio, alla colonna vertebrale, ai piedi e quindi sostanzialmente a tutto il corpo. La sintomatologia più frequente delle disfunzioni cranio-cervico-mandibolari è costituita dai dolori facciali riconducibili alla masticazione, dalla produzione di rumori articolari, dal blocco e dal dolore dell’articolazione temporo-mandibolare, dalla limitazione funzionale della stessa, dalla cefalea nelle sue varie tipologìe, dalle vertigini, dalle rachialgìe in particolare cervicali e altro.
Le disfunzioni cranio-cervico-mandibolari sono quindi difficilmente trattabili da un singolo professionista esperto in un campo medico e dovrebbero essere gestite attraverso una valutazione multidisciplinare, piuttosto che con la prestazione isolata.
Nella diagnosi e terapia di questi disturbi l’esperienza e la professionalità del medico e dell’odontoiatra, del fisiatra e del fisioterapista, del neurologo e dello psicologo si dovrebbero, infatti, completare a vicenda.
Si è inoltre recentemente scoperto che tali disturbi sono molto influenzati dalle vibrazioni applicate al corpo umano, che si trasmettono allo stesso per esempio durante il camminamento o altre attività quotidiane.
Tali disturbi sono quindi stati trattati per mezzo della correzione della postura di camminamento.
Si è infatti verificato che ogni passo provoca una vibrazione l’ungo l’asse podocefalico, che influenza tutta la struttura del corpo umano.
In particolare si genera un treno di vibrazioni che vengono trasmesse a tutto il corpo sotto forma di onde d’urto: queste vibrazioni generate dal contatto con il terreno sono trasmesse dai piedi fino alla testa passando per le gambe, la colonna vertebrale e il cranio.
Di conseguenza esse influenzano sia la biochimica del sangue che la struttura viscoelastica del disco intervertebrale, che la struttura ossea e cartilaginea. Si è rilevato che gli astronauti in assenza di gravità, quindi in assenza di vibrazioni da camminata, possono avere un aumento di osteoporosi e possono addirittura avere problemi di dislessia.
Tuttavia tali trattamenti, basati per esempio sulla camminata, sono di somministrazione molto lenta e complessa.
In questa situazione il compito tecnico della presente invenzione è quello di ideare un dispositivo vibrante per il trattamento dì disturbi psicofisici in grado di ovviare sostanzialmente agli inconvenienti citati.
Nell'ambito di detto compito tecnico è un importante scopo dell'invenzione ottenere un dispositivo vibrante per il trattamento di disturbi psicofisici che sia in grado di trattare le disfunzioni cranio-cervico-mandibolari, e altre disfunzioni connesse. Il compito tecnico e gli scopi specificati sono raggiunti da un dispositivo vibrante per il trattamento di disturbi psicofisici che si caratterizza per il fatto di comprendere una o più delle nuove soluzioni tecniche in seguito descritte e rivendicate. Negli allegati disegni sono illustrate a titolo di esempio esecuzioni preferite dell'invenzione. In particolare:
la Fig. 1 mostra il dispositivo secondo l'invenzione nel suo insieme;
la Fig. 2 illustra l’interno di una porzione del dispositivo secondo l'invenzione;
la Fig. 3a è una prima porzione del dispositivo secondo l'invenzione; e la Fig. 3b mostra una seconda porzione del dispositivo secondo l’invenzione.
Con riferimento alle Figure, il dispositivo vibrante per il trattamento di disturbi psicofisici secondo l'invenzione è globalmente indicato con il numero 1 .
Esso comprende, per sommi capi, mezzi di comando 2 e mezzi di controllo 3 del dispositivo vibrante 1, almeno un elemento di contatto 4 con il corpo umano ed un motore di vibrazioni 5, atto a porre in vibrazione l’elemento di contatto 4.
Inoltre l'elemento di contatto 4 è atto a trasmettere vibrazioni diffuse al corpo umano, ossia vibrazioni non puntuali e localizzate alla zona di contatto con l’elemento 4 ma diffuse a un ampia porzione del corpo umano.
Il dispositivo vibrante 1 è opportunamente strutturalmente suddiviso in un corpo vibrante 6, comprendente almeno l’elemento di contatto 4, e in una centralina di comando 7, includente almeno i mezzi di comando 2.
Più in particolare il corpo vibrante 6 include il motore di vibrazioni 5 ed i mezzi di controllo 3 del dispositivo 1.
Possono anche essere disposti più corpi vibranti 6 per ogni centralina di comando 7.
Il motore di vibrazioni 5 è opportunamente costituito da un motore elettrico rotazionale con un asse di rotazione 5a che movimenta una massa eccentrica 10, eccentrica rispetto all’asse di rotazione 5a.
La massa eccentrica 10, quando in rotazione, pone in vibrazione l'intero corpo vibrante 6 sul quale è posta, creando vibrazioni di frequenza identica alla velocità di rotazione del motore 5.
Come noto, infatti, il centro di massa di un corpo non sottoposto a forze esterne rimane costante. Quindi, se una massa all'interno dello corpo stesso varia di posizione in seguito all'appiicazione di forze interne, l’intero corpo varia di posizione per mantenere in posizione costante il proprio centro di massa. Ovviamente la variazione di posizione avviene in proporzione alle massa del corpo e della massa sottoposta a forze interne.
Di conseguenza la massa eccentrica 10, quando posta in rotazione, provoca delle rotazioni dell'intero corpo vibrante 6, in verso opposto ed in identica direzione dell'asse di rotazione 5a.
L'ampiezza della rotazione del corpo vibrante 6 è inoltre sostanzialmente uguale all’ampiezza di rotazione della massa eccentrica 10 per un coefficiente dato dal rapporto tra la massa della massa eccentrica 10 e la massa del corpo vibrante 6.
Alternativamente le vibrazioni possono avvenire per mezzo di differenti motori e sistemi di tipo noto.
I mezzi di controllo 3, contenuti nel corpo vibrante 6, sono costituiti da una coppia dì sensori ottici 11, atti a verificare la velocità di rotazione della massa eccentrica 10, e inoltre da una scheda elettronica 12 atta ad impostare i sensori ottici 11. Tali sensori ottici sono di tipo noto e si basano opportunamente sulla ricezione o meno del segnale in corrispondenza della rotazione della massa eccentrica 10.
II corpo vibrante 6 comprende inoltre un’impugnatura cilìndrica 8, atta a contenere il motore 5, la massa eccentrica 10, i sensori ottici 11 e la scheda elettronica 12, e comprende inoltre almeno un attacco 9 per gli elementi di contatto 4.
Opportunamente sono presenti due attacchi 9, un attacco a fessura 9a e un attacco a spina 9b. Tali attacchi 9 hanno preferibilmente solo funzioni meccaniche e sono atti a rendere solidali gli elementi di contatto 4 al corpo vibrante 6.
Gli elementi di contatto 4 comprendono quindi degli appositi agganci 4a controsagomati agli attacchi 9, al corpo vibrante 6 e all’impugnatura cilindrica 8. Essi sono atti ad essere posti in contatto con il corpo umano e presentano quindi superfici morbide ed arrotondate, atte a trasmettere le dette vibrazioni diffuse. In particolare possono essere realizzati in materiale polimerico, più in particolare in polipropilene.
Un elemento di contatto 4 è costituito da un morso, illustrato in Fig. 3a. Tale morso costituisce un elemento di contatto 4 atto ad essere posto tra le arcate dentali.
Un ulteriore elemento di contatto 4, illustrato in Fig. 3b, è invece costituito da un elemento lineare avente una punta arrotondata atta ad essere posto in contatto con i muscoli facciali in prossimità dell'occhio, e in particolare con ì muscoli estrinseci dell'occhio.
I due elementi di contatto 4 descritti ed illustrati comprendono preferibilmente un aggancio 4a controsagomato all'attacco a fessura 9a, così che gli stessi elementi di contatto 4 sì sviluppino sostanzialmente lungo un piano.
Inoltre tali elementi 4 sono opportunamente disposti in modo che l’asse di rotazione 5a, sia disposto lungo il loro piano di sviluppo principale.
Inoltre possono essere previsti diversi agganci 4a, per esempio controsagomati all’attacco a spina 9b, e diverse forme atte a sollecitare diversi muscoli. II corpo vibrante 6, ed in particolare i mezzi di controllo 3 ed il motore di vibrazioni 5, è inoltre connesso alla centralina di comando 7.
In particolare la centralina di comando 7, comprende i mezzi di comando 3, includenti un elaboratore elettronico 13 per il comando del motore di vibrazioni 5, e batterie elettriche 14 per l'alimentazione elettrica dello stesso.
Tali alimentazione e comandi sono trasmessi dalla centralina 7 all’elaboratore elettronico 13 preferibilmente per mezzo dì un cavo elettrico 15.
In particolare se sono previsti più corpi vibranti 6 per ogni centralina 7 sono presenti più cavi elettrici 15 in uscita dalla stessa centralina, come illustrato in Fig. 1. La centralina di comando 7 è atta a comandare al motore 5 una pluralità di frequenze di vibrazione.
In particolare sono impostate cinque differenti frequenze di vibrazione aventi tutte un valore compreso tra 20 Hz e 150 Flz.
Opportunamente le dette cinque differenti frequenze sono selettivamente compre se tra 40 Hze 50 Hz, 50 Hz e 60 Hz, 70 Hz e 77 Hz, 77 Hz e 90 Hz e 90 Hz e 120 Hz.
Inoltre tali vibrazioni hanno opportunamente un’ampiezza media compresa tra 0,3 mm e 2 mm.
La centralina di comando 7 comprende inoltre dei mezzi di visualizzazione 16 della frequenza selezionata, costituiti in particolare da una pluralità di LED indicanti la frequenza selezionata.
Infine i mezzi di comando 3 comprendono un elemento dì selezione 17 della frequenza, costituito da un pulsante attivabile da un utente, ed un interruttore 18 di accensione o spegnimento del dispositivo 1.
Il funzionamento del dispositivo vibrante 1, sopra descritto in senso strutturale, è il seguente.
Il paziente che soffre di disfunzioni cranio-cervico-mandibolari o altro utilizza il dispositivo 1.
In particolare il paziente dispone l'elemento di contatto 4 con il corpo nell’appropriata posizione.
Più in particolare dispone il morso tra le arcate dentali e stringe il morso con le mandibole.
In alternativa il paziente dispone elemento di contatto 4 illustrato in Fig. 3b contro i muscoli estrinseci dell’occhio o altro ancora.
Il paziente, od un secondo utente informato quale un medico o altro, attiva l’interruttore 18 e, attraverso l'elemento di selezione 17, seleziona l’apposita velocità.
La vibrazione dell'elemento di contatto 4 si trasmette al corpo umano, in modo diffuso e non puntuale a causa della particolare forma e materiali degli elementi di contatto 4 ed a causa delle particolari vibrazioni impresse.
In particolare se viene applicata una vibrazione all'elemento di contatto 4 costituito dal morso ad un paziente in posizione eretta, la vibrazione è trasmessa all’articolazione temporo-mandibolare e da quest’ultima a tutto il cranio e inoltre alla colonna vertebrale e ai piedi che sono fissi sul terreno.
In modo simile altre vibrazioni, per esempio le vibrazioni provocate dall’elemento di contatto 4 illustrato in Fig. 3b si trasmettono ai muscoli circostanti e influenzano, funzionalmente o meccanicamente, tutto il resto del corpo.
L'invenzione consegue importanti vantaggi.
Infatti, il dispositivo 1 consente di trattare semplicemente e con successo le disfunzioni cranio-cervico-mandibolari ed altri problemi connessi.
In particolare si è rilevato che le vibrazioni sono trasmesse dall’elemento di contatto 4, ed in particolare dal morso, aliasse podo-cefalico, che, come precisato, influenza tutta la struttura del corpo umano, in particolare la testa, le gambe, la colonna vertebrale e i piedi
Tali vibrazioni, così come la corretta camminata, influenzano inoltre positivamente sia la biochimica del sangue che la struttura viscoelastica del disco intervertebrale, che la struttura ossea e cartilaginea.
L'invenzione è suscettibile di modifiche e varianti rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
Tutti i dettagli sono sostituibili da elementi equivalenti ed i materiali, le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo vibrante per il trattamento di disturbi psicofisici comprendente: mezzi di comando (2) di detto dispositivo vibrante (1), almeno un elemento dì contatto (4) con il corpo umano, almeno un motore di vibrazioni (5) atto a por-re in vibrazione detto elemento di contatto (4), e caratterizzato dal fatto che: detto elemento di contatto (4) è atto a trasmettere vibrazioni diffuse al corpo umano.
  2. 2) Dispositivo secondo la Rivendicazione 1, in cui detti mezzi di comando (2) sono atti ad attivare una pluralità di differenti frequenze di vibrazione.
  3. 3) Dispositivo secondo la Rivendicazione 2, in cui detti mezzi di comando (2) sono atti ad attivare una di cinque differenti frequenze di vibrazione, selettivamente comprese tra 40 Hz e 50 Hz, 50 Hz e 60 Hz, 70 Hz e 77 Hz, 77 Hz e 90 Hz e 90 Hz e 120 Hz.
  4. 4) Dispositivo secondo una o più delle Rivendicazioni precedenti, in cui dette vibrazioni hanno una frequenza compresa tra 20 Hz e 150 Hz.
  5. 5) Dispositivo secondo una o più delle Rivendicazioni precedenti, in cui dette vibrazioni hanno un’ampiezza media compresa tra 0,3 mm e 2 mm.
  6. 6) Dispositivo secondo la Rivendicazione 1 , in cui detto elemento di contatto (4) è costituito da un morso atto ad essere posto tra le arcate dentali.
  7. 7) Dispositivo secondo una o più delle Rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di contatto (4) è costituito da un elemento lineare avente una punta arrotondata atta ad essere posto in contatto con i muscoli facciali in prossimità dell’occhio.
  8. 8) Dispositivo secondo una o più delle Rivendicazioni precedenti, inclu-dente una pluralità di elementi di contatto (4) e una pluralità di motori di vibra zione (5).
  9. 9) Dispositivo secondo una o più delle Rivendicazioni precedenti, in cui detto motore di vibrazioni (5) è un motore rotazionale definente un asse di rotazione (5a) e movimentante una massa eccentrica (10) rispetto a detto asse di rotazione (5a).
  10. 10) Dispositivo secondo la Rivendicazione 4, in cui detto elemento di contatto (4) ha un piano di sviluppo prevalente e in cui detto asse di rotazione (5a) giace su detto piano di sviluppo prevalente.
  11. 11) Dispositivo secondo le Rivendicazioni 3 o 4, comprendente mezzi di controllo (3) includenti sensori ottici (11), atti a verificare la velocità di rotazione di detta massa eccentrica 10.
  12. 12) Dispositivo vibrante per il trattamento di disturbi psicofisici che si caratterizza per il fatto di comprendere una qualsiasi combinazione tra le nuove soluzioni tecniche descritte e rivendicate.
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