ITMI20040153U1 - Dispositivo per la lettura di un codice ottico - Google Patents

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ITMI20040153U1
ITMI20040153U1 IT000153U ITMI20040153U ITMI20040153U1 IT MI20040153 U1 ITMI20040153 U1 IT MI20040153U1 IT 000153 U IT000153 U IT 000153U IT MI20040153 U ITMI20040153 U IT MI20040153U IT MI20040153 U1 ITMI20040153 U1 IT MI20040153U1
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IT
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optical
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illumination
mirror
axis
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Michele Benedetti
Maurizio Bianchi
Davide Bottazzi
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Datalogic Spa
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    • G06K7/10Methods or arrangements for sensing record carriers, e.g. for reading patterns by electromagnetic radiation, e.g. optical sensing; by corpuscular radiation
    • G06K7/10544Methods or arrangements for sensing record carriers, e.g. for reading patterns by electromagnetic radiation, e.g. optical sensing; by corpuscular radiation by scanning of the records by radiation in the optical part of the electromagnetic spectrum
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Description

Titolo: Dispositivo per la lettura di un codice ottico
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un lettore o dispositivo per la lettura di un codice ottico, di tipo statico.
Con l'indicazione "di tipo statico" si intende quella categoria di lettori in cui la lettura del codice avviene mediante illuminazione simultanea di tutto il codice ed acquisizione della sua immagine complessiva tramite un sensore mono- o bi-dimensionale, quale ad esempio un CCD od un CMOS. La presente invenzione non riguarda quindi lettori di tipo a scansione, nei quali la lettura del codice avviene per scansione successiva delle varie zone del codice, illuminate in successione tipicamente mediante scanner a raggio laser e quindi parimenti lette in successione tramite un sensore sostanzialmente puntiforme.
Per "codice ottico" si intende indicare un insieme di segni grafici (posti su un'etichetta o direttamente su un prodotto) mediante i quali una informazione viene codificata come sequenza di zone bianche e zone nere oppure di zone variamente colorate, disposte secondo una o più direzioni. Esempi di tali codici sono i codici a barre, i codici stacked, i codici bidimensionali, i codici a colori ed altro. Il termine codice ottico comprende inoltre in generale altre forme grafiche con funzione di codifica di informazioni, includenti caratteri stampati (lettere, numeri) o forme (pattern) particolari, quali ad esempio timbri, logo, firme .
In generale, un lettore di tipo statico comprende da una parte una sorgente luminosa ed un percorso ottico di illuminazione che si sviluppa dalla sorgente luminosa verso il codice, dall'altra un sensore ottico ed un sistema ottico di formazione d'immagine, disposto in un percorso ottico di ricezione immagine che si sviluppa dal codice al sensore ottico; il tutto è sistemato in un adatto alloggiamento, provvisto di almeno una finestra, attraverso la quale passano preferibilmente sia il percorso ottico di illuminazione, sia il percorso ottico di ricezione immagine, ossia sia la luce che dalla sorgente luminosa va ad illuminare il codice, sia la luce che dal codice illuminato va verso il sensore. Il sistema ottico di formazione d'immagine è un insieme di componenti ottici (quali tipicamente lenti ed eventualmente anche diaframmi) per la messa a fuoco dell'immagine del codice sul sensore.
In questi lettori, esiste il rischio che una parte della luce di illuminazione emessa dalla sorgente raggiunga direttamente il sensore, sovrastando in intensità la luce diffusa proveniente dal codice illuminato e quindi impedendo la lettura del codice stesso; questo può verificarsi quando una porzione anche marginale della luce emessa dalla sorgente raggiunge una qualche parete interna del lettore e da qui si diffonde o riflette verso il sensore. Per ridurre tale rischio, si cerca sia di impiegare una sorgente luminosa con emissione il più possibile confinata all'interno di un cono di emissione ben definito, sia di posizionare tale sorgente il più possibile vicino alla finestra, eventualmente prevedendo schermi per impedire alla luce emessa di dirigersi verso l'interno del lettore e quindi verso il sensore.
Sono noti lettori cosiddetti di tipo portatile, i quali sono destinati ad essere usati manualmente e quindi impugnati da un operatore (ad esempio un addetto alla cassa di un supermercato) . In questi lettori, per facilitare l'impugnatura da parte dell'operatore, si ricorre generalmente ad un percorso ottico di ricezione d'immagine angolato, mediante introduzione nel percorso stesso di uno specchio. Questo permette di avere un corpo principale del lettore esteso in una direzione, sostanzialmente impugnabile in una mano, mentre la finestra è orientata più o meno trasversalmente rispetto alla suddetta direzione; l'operatore riesce quindi a puntare il lettore verso il codice per la lettura senza dover fare sforzi anomali sul polso. Lettori di questo tipo sono noti, ad esempio, da US-A-4,528,444, US-A-4,818,847, US-A-5,430,285, US-A-5,449,892.
In questi lettori, la sorgente luminosa è posta sostanzialmente adiacente alla finestra, su un fianco di essa, normalmente dietro uno schermo che impedisce la trasmissione della luce emessa direttamente verso il sensore. La luce di illuminazione esce quindi dalla finestra con una direzione diversa dalla direzione del percorso ottico di ricezione d'immagine. Di conseguenza, è possibile la lettura di un codice solo se questo si trova entro una certa distanza massima dal lettore, poiché fino a quella distanza il codice può trovarsi sia sul percorso ottico di ricezione immagine, sia all'interno del cono di illuminazione della sorgente; al di là di tale distanza, il codice se illuminato sarà fuori dal percorso ottico di ricezione (e quindi la luce emessa da esso non potrà essere ricevuta e letta dal lettore), se viceversa posto sul percorso ottico di ricezione immagine non sarà illuminato (e quindi non emetterà la luce necessaria per la sua lettura). Sono noti poi lettori di tipo fisso, i quali sono montati stabilmente all'interno di un'apparecchiatura od un impianto in una posizione predefinita, per leggere (in modo generalmente automatico, senza l'intervento di un operatore) codici portati da oggetti che sono disposti o fatti passare davanti al lettore. In questi lettori, è spesso opportuno che la lettura possa avvenire correttamente anche per distanze tra il lettore ed il codice molto diverse; naturalmente, questo richiede un sistema ottico di formazione d'immagine che garantisca adeguata profondità di campo, eventualmente grazie ad un sistema di messa a fuoco automatica. È però necessario anche, almeno per tutta la profondità di campo entro cui il sistema ottico di formazione d'immagine riesce a garantire una messa a fuoco sufficiente ad effettuare la lettura, che la luce di illuminazione raggiunga il codice quando questo si trova sul percorso ottico di ricezione immagine.
Gli inventori della presente invenzione si sono resi conto, affrontando alcune applicazioni fisse specifiche nelle quali era richiesto un ingombro particolarmente ridotto, che al fine di ridurre le dimensioni del lettore è talvolta preferibile avere un percorso di ricezione immagine non rettilineo bensì angolato o deviato; in tal modo il sensore ed il sistema ottico di formazione d'immagine sono allineati in una direzione longitudinale, permettendo che l'ingombro del lettore si sviluppi prevalentemente in tale direzione longitudinale, mentre l'acquisizione immagine avviene da una direzione diversa, trasversale o comunque inclinata.
II problema alla base dell'invenzione è quello di realizzare un lettore avente ingombro limitato.
La presente invenzione, pertanto, riguarda un dispositivo di tipo statico per la lettura di un codice ottico, comprendente un sensore ottico mono- o bidimensionale, una sorgente luminosa, un percorso ottico di illuminazione che si sviluppa dalla sorgente luminosa verso il codice, un percorso ottico di ricezione immagine che si sviluppa dal codice al sensore ottico, un sistema ottico di formazione d'immagine disposto nel percorso di ricezione immagine, uno specchio piano disposto nel percorso ottico di ricezione immagine tra il codice ed il sistema ottico di formazione d'immagine, caratterizzato dal fatto che il percorso ottico di illuminazione prevede una riflessione sul detto specchio piano.
II fatto che entrambi i percorsi ottici di illuminazione e di ricezione immagine prevedano una riflessione sul medesimo specchio permette al dispositivo di avere dimensioni particolarmente compatte, adatte quindi ad applicazioni dove l'ingombro è critico.
Inoltre, l'impiego di uno stesso specchio per la deviazione sia del percorso ottico di ricezione immagine sia del percorso ottico di illuminazione permette di controllare contemporaneamente la direzione di entrambi i percorsi, agendo sull'inclinazione dello specchio. Il percorso ottico di ricezione immagine ha un asse di ricezione, con un primo tratto tra il sensore e lo specchio ed un secondo tratto tra lo specchio ed il codice, detti primo e secondo tratto definendo un primo piano; analogamente, il percorso ottico di illuminazione ha un asse di illuminazione complessivo, con un primo tratto tra la sorgente luminosa e lo specchio ed un secondo tratto tra lo specchio e il codice, detti primo e secondo tratto definendo un secondo piano.
Con "asse di ricezione immagine" si intende la direzione lungo la quale l'immagine del codice C può raggiungere il sensore. Tale direzione è definita dalla posizione e dalle caratteristiche del sensore e del sistema ottico di formazione d'immagine, ed è deviata dallo specchio.
Con "asse di illuminazione complessivo" si intende la direzione lungo cui è massima l'intensità di emissione luminosa complessiva della sorgente luminosa. Tale direzione è definita dalla posizione e dalle caratteristiche della sorgente luminosa.
Preferibilmente, il secondo piano ed il primo piano sono paralleli, più preferibilmente coincidenti. Ancor più preferibilmente, il primo tratto dell'asse di ricezione immagine è parallelo al primo tratto dell'asse di illuminazione complessivo, ed il secondo tratto dell'asse di ricezione immagine è parallelo al secondo tratto dell'asse di illuminazione complessivo. In queste condizioni, gli assi di ricezione immagine e di illuminazione complessivo risultano sempre sostanzialmente affiancati; ne deriva la possibilità di illuminare e leggere codici posti a qualsiasi distanza (purché ovviamente sia adatta la messa a fuoco operata dal sistema ottico di formazione d'immagine). Questa soluzione risulta vantaggiosa anche in termini di semplificazione del montaggio della sorgente luminosa.
La sorgente luminosa può comprendere un solo elemento illuminante, con caratteristiche di emissione luminosa adatte a soddisfare le esigenze di illuminazione specifiche. Preferibilmente, tuttavia, la sorgente luminosa comprende una pluralità di elementi illuminanti, ciascuno dei quali ha un proprio asse di illuminazione, gli assi di illuminazione di tutti gli elementi illuminanti giacendo su un piano di illuminazione che interseca il detto secondo piano in corrispondenza dell'asse di illuminazione complessivo. L'impiego di più elementi luminosi permette sia di avere una sorgente luminosa sostanzialmente allungata, adatta all'illuminazione di codici che hanno una lunghezza sostanzialmente maggiore della larghezza, sia di posizionare con maggior libertà l'asse di illuminazione complessivo; in particolare, è possibile fare in modo che l'asse di illuminazione complessivo sia vicino o al limite addirittura coincida con l'asse di ricezione immagine, senza che lungo tale asse si trovi alcun elemento luminoso.
Gli assi di illuminazione degli elementi illuminanti possono essere tra loro paralleli, oppure divergenti o convergenti, a seconda delle esigenze di illuminazione e delle caratteristiche illuminanti degli elementi impiegati.
Gli elementi illuminanti possono essere di vario tipo; preferibilmente, sono LED, particolarmente adatti per la loro versatilità combinata ad un basso costo.
Il dispositivo secondo l'invenzione può essere realizzato come un componente fisico autonomo, destinato al montaggio su un'apparecchiatura, oppure essere semplicemente un insieme di componenti montati in un'apparecchiatura più complessa. Preferibilmente, tuttavia, per garantire la correttezza del montaggio nei confronti del posizionamento ottico, lo specchio ed il sistema ottico di formazione d'immagine sono tra loro meccanicamente vincolati da una struttura portante.
Lo specchio può avere inclinazione fissa, prestabilita in relazione alla specifica applicazione, oppure regolabile; questo permette sia l'impiego in situazioni in cui risulta desiderabile variare l'inclinazione, sia soprattutto la produzione di componenti standardizzati facilmente adattabili ad applicazioni differenti.
Come detto, un dispositivo secondo l'invenzione è particolarmente adatto ad essere un dispositivo di tipo fisso. Non è però escluso che l'invenzione possa trovare vantaggiosa applicazione anche in un lettore portatile. Anche in un tale lettore, infatti, può essere vantaggiosa una riduzione delle dimensioni, così come può essere vantaggioso poter utilizzare una profondità di campo più estesa, non limitata da un orientamento diverso dei percorsi di ricezione segnale e di illuminazione.
In un suo altro aspetto, l'invenzione riguarda l'uso di un dispositivo fisso del tipo sopra presentato in un'apparecchiatura per la preparazione di bevande calde o fredde, per la lettura di un codice ottico contenente informazioni utili per la preparazione e l'erogazione della bevanda da parte dell'apparecchiatura stessa. In un altro aspetto ancora, l'invenzione riguarda un'apparecchiatura per la preparazione di bevande calde o fredde, comprendente un dispositivo fisso del tipo sopra presentato, per la lettura di un codice ottico contenente informazioni utili per la preparazione e l'erogazione della bevanda da parte dell'apparecchiatura stessa.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione di una sua forma di esecuzione preferita, fatta con riferimento ai disegni allegati. In tali disegni:
la figura 1 è una vista in sezione longitudinale di un dispositivo secondo l'invenzione;
le figure 2 e 3 sono viste prospettiche del dispositivo di figura 1, privato dell'involucro esterno, prese secondo angolature differenti;
la figura 4 è una vista schematica di un'apparecchiatura, particolarmente un'apparecchiatura per la preparazione di bevande, incorporante il dispositivo della figura 1.
Nelle figure, con 1 è indicato nel suo complesso un dispositivo secondo l'invenzione, per la lettura di un codice ottico C. Esso comprende una base 2 di supporto sulla quale sono montati un sensore ottico 3, un sistema ottico di formazione d'immagine 4, una sorgente luminosa formata da una coppia di elementi illuminanti 5 ed uno specchio 6 piano, semplicemente riflettente.
Il sensore ottico 3 è del tipo monodimensionale, ad esempio un CCD o un CMOS, con acquisizione di una immagine complessiva su un tratto sensibile 31. In esso il segnale ottico raccolto sul tratto sensibile 31 viene convertito in un complesso di segnali elettrici che vengono inviati all'esterno tramite una serie di contatti elettrici 32 e quindi elaborati.
Sulla base 2 possono anche essere montati componenti (non mostrati) per il trattamento analogico e digitale dei segnali elettrici estratti dal sensore ottico 3, quali ad esempio uno o più filtri, un convertitore analogico/digitale ed un microprocessore comprendente eventualmente anche un decoder per l'elaborazione del segnale digitale e la decodifica del codice ottico C.
Il sistema ottico di formazione d'immagine 4 comprende un insieme di componenti ottici (lenti, diaframmi o simili) per la messa a fuoco dell'immagine del codice C sul tratto sensibile 31 del sensore 3; la struttura interna del sistema ottico di formazione d'immagine 4 è di per sé convenzionale e non è illustrata in dettaglio. Il sistema ottico di formazione d'immagine 4 può anche essere dotato di un dispositivo di controllo automatico della messa a fuoco.
Il sistema ottico di formazione d'immagine 4 e lo specchio 6 sono preferibilmente montati insieme sulla base 2, con interposizione di una medesima struttura 7 portante, dalla quale risultano tra loro meccanicamente vincolati. La struttura 7 comprende a tal fine un corpo 71 di alloggiamento del sistema ottico di formazione d'immagine 4, un supporto 72 per lo specchio 6 e due bracci 73 che collegano il corpo 71 al supporto 72.
Vantaggiosamente la struttura 7 è monolitica.
Secondo una variante vantaggiosa (non mostrata), anche gli elementi illuminanti 5 possono essere montati sulla struttura portante 7 dotata, allo scopo, di una base di supporto orizzontale.
Secondo una variante (non mostrata), il sistema ottico di formazione d'immagine 4 e lo specchio 6 sono montati separatamente sulla base 2 mediante rispettivi supporti.
Nella figura 1 è mostrato un involucro 8 esterno, che racchiude tutti gli elementi sopra nominati. Tale involucro 8 può essere un vero e proprio contenitore portante, può essere un coperchio che si combina meccanicamente con la base 2, oppure può essere solo definito da pareti adiacenti di un'apparecchiatura in cui il dispositivo è alloggiato. Nell'involucro 8 è formata una finestra 81 di lettura.
I due elementi illuminanti 5 sono due LED (nella forma di realizzazione particolare di tipo SMD) montati sulla base 2, e nel loro insieme formano una sorgente luminosa. Da ciascuno degli elementi 5 viene emessa energia luminosa in un certo cono di emissione 51 (rappresentato schematicamente nella figura 1), con intensità massima secondo un asse di illuminazione 52; gli assi 52 dei due elementi 5 sono tra loro paralleli.
Considerando l'energia luminosa emessa dal complesso dei due elementi 5 e direzionata dallo specchio 6, risulta definito un asse di illuminazione complessivo 11, nel senso sopra definito.,
L'asse di illuminazione complessivo 11 individua un percorso ottico di illuminazione verso lo specchio 6 e quindi verso il codice C; tale asse 11 è suddiviso in un suo primo tratto Ila tra la sorgente luminosa e lo specchio 6 ed un suo secondo tratto llb tra lo specchio ed il codice C. Il tratto Ila dell'asse di illuminazione 11 si trova su un medesimo piano di illuminazione 20 con i due assi 52, parallelo ed intermedio ad essi. Si noti anche che nessuno dei due elementi illuminanti 5 è sull'asse di illuminazione complessivo 11, poiché la posizione di tale asse 11 dipende dalla combinazione dei contributi illuminanti dei due elementi 5, ed è quindi sostanzialmente equidistante da tali elementi.
Tra il sensore 3 ed il codice C risulta poi definito un percorso ottico di ricezione immagine, lungo il quale si trovano lo specchio 6 ed il sistema ottico di formazione d'immagine 4, con quest'ultimo posto tra lo specchio 6 ed il sensore 3. Tale percorso ottico è individuato da un asse di ricezione immagine 12, a sua volta suddiviso in un suo primo tratto 12a tra il sensore 3 e lo specchio 6 ed un suo secondo tratto 12b tra lo specchio 6 ed il codice C; sul primo tratto 12a si trova il sistema ottico di formazione d'immagine 4.
I due tratti 12a ed 12b dell'asse 12 di ricezione d'immagine definiscono un piano 22, coincidente con il piano 21 nel quale giacciono pure i due tratti Ila e llb dell'asse 11 di illuminazione complessivo; tale piano 21, 22 coincide con il piano di sezione della figura 1. Il piano 21, 22 è perpendicolare al piano di illuminazione 20, definito dagli assi 52 di illuminazione degli elementi illuminanti 5.
I primi tratti 12a e Ila degli assi di ricezione immagine 12 e illuminazione complessivo 11 sono tra loro paralleli, nel piano 21, 22; parimenti paralleli e nel piano 21, 22 sono di conseguenza i rispettivi secondi tratti 12b e llb.
Grazie a questa struttura, la luce di illuminazione lascia il dispositivo 1 in una direzione parallela all'asse 12 di ricezione d'immagine, in modo che quando il dispositivo 1 "punta" verso un codice C (ossia il codice C si trova sull'asse 12), verso tale codice C è pure indirizzata la luce prodotta dalla sorgente dì illuminazione 5.
La direzione dell'asse 12 e dell'asse 11 dipende dall'inclinazione dello specchio 6 sulla base 2. Tale inclinazione sarà quindi evidentemente scelta a seconda della specifica applicazione fissa cui è destinato il dispositivo 1. Potrà anche essere previsto un montaggio dello specchio 6 con inclinazione variabile, soprattutto per facilitare l'adattamento di un unico prodotto ad applicazioni diverse.
Naturalmente, molte modifiche e varianti potranno essere apportate al dispositivo 1 descritto.
Ad esempio, gli elementi illuminanti 5 potranno essere non solo in numero diverso, ma anche in posizione diversa; in particolare, potranno essere posti affiancati al sistema ottico di formazione d'immagine 4, sui due lati di esso.
Secondo una variante, gli elementi illuminanti 5 potranno essere posti lungo la direzione verticale del dispositivo, ad esempio in prossimità del sistema ottico di formazione d'immagine 4, preferibilmente fissati al supporto 71 e saranno orientati verso lo specchio 6 in modo che i rispettivi percorsi di illuminazione siano riflessi dallo specchio 6.
Rispetto alla soluzione preferita descritta e illustrata nelle figure, è anche possibile che gli elementi illuminanti 5 siano montati sulla base 2 o sulla struttura 7 in modo che i rispettivi assi 52 di illuminazione siano inclinati rispetto al tratto 12a dell'asse 12 di ricezione immagine ma sempre in modo che i rispettivi percorsi di illuminazione siano riflessi dallo specchio 6.
Inoltre, la sorgente luminosa può essere formata da un solo elemento illuminante (ad esempio un LED) disposto analogamente a uno degli elementi luminosi mostrati nelle figure o solo descritti.
Nei casi sopra descritti, l'inclinazione degli elementi illuminanti 5 e la posizione relativa tra elementi illuminanti 5, specchio 6 e sistema ottico di formazione d'immagine 4 potranno essere scelte in funzione della specifica applicazione e, particolarmente per applicazioni fisse, dovranno essere scelte in modo da evitare riflessi intensi della luce emessa dalla sorgente luminosa, all'interno del dispositivo 1 e, quindi, potenzialmente, sul sensore ottico 3.
Nel caso in cui il sensore ottico 3 sia bidimensionale, è anche preferibile, sebbene non necessario, prevedere ulteriori elementi illuminanti 5, ad esempio su piani paralleli al piano 20 di illuminazione e disposti in modo da non ostacolare il percorso ottico di ricezione immagine.
Inoltre, per quanto la soluzione preferita descritta comprenda uno specchio 6 realizzato come singola superficie riflettente, è anche possibile che esso sia composto da due o più porzioni piane riflettenti disposte adiacenti le une alle altre in direzione verticale o orizzontale e tutte giacenti su un medesimo piano ottico.
Un dispositivo secondo l'invenzione può essere impiegato in apparecchiature di vario tipo. In particolare, come mostrato schematicamente nella figura 4, un tale dispositivo 101 può essere vantaggiosamente impiegato in un'apparecchiatura complessa 102 per la distribuzione di alimenti o per la preparazione di bevande calde o fredde, dove è impiegato per leggere un codice ottico C applicato ad esempio ad un contenitore 103; grazie a tale lettura, l'apparecchiatura 102 può attivare automaticamente alcune funzioni operative per la preparazione e l'erogazione di una o più bevande. Apparecchiature di questo tipo sono note in generale ad esempio da US-A-4,858,523, US-A-5,094,153 e US-A-5,566,732, in cui uno o più lettori di codici a barre sono impiegati per leggere codici posti su contenitori, bicchieri o altri recipienti e in cui una unità di controllo utilizza l'informazione associata al codice letto per comandare l'erogazione di una opportuna quantità di acqua o di bevanda o la selezione di una certa tipologia di bevanda tra varie bevande, automatizzando quindi alcune fasi della preparazione.
Tali apparecchiature sono spesso meccanicamente piuttosto complesse, ed è quindi facile che vi siano vincoli strutturali per l'alloggiamento del dispositivo di lettura di codice ottico; di conseguenza, diventa vantaggioso l'impiego di un dispositivo 101 in accordo con l'invenzione, il quale ha dimensioni contenute e permette un alloggiamento in una varietà di posizioni, semplicemente scegliendo una adatta inclinazione per lo specchio.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di tipo statico per la lettura di un codice ottico (C), comprendente un sensore ottico mono- o bi-dimensionale (3), una sorgente luminosa (5), un percorso ottico di illuminazione che si sviluppa dalla sorgente luminosa (5) verso il codice (C), un percorso ottico di ricezione immagine che si sviluppa dal codice (C) al sensore ottico (3), un sistema ottico di formazione d'immagine (4) disposto nel percorso di ricezione immagine, uno specchio (6) piano disposto nel percorso ottico di ricezione immagine tra il codice (C) ed il sistema ottico di formazione d'immagine (4), caratterizzato dal fatto che il percorso ottico di illuminazione prevede una riflessione sul detto specchio (6) piano.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui il percorso ottico di ricezione immagine ha un asse dì ricezione (12), con un primo tratto (12a) tra il sensore (3) e lo specchio (6) ed un secondo tratto (12b) tra lo specchio (6) ed il codice (C), detti primo e secondo tratto (12a, 12b) definendo un primo piano (22); il percorso ottico di illuminazione ha un asse di illuminazione complessivo (11), con un primo tratto (Ila) tra la sorgente luminosa (5) e lo specchio (6) ed un secondo tratto (llb) tra lo specchio (6) e il codice (C), detti primo e secondo tratto (Ila, llb) definendo un secondo piano (21) parallelo al primo piano (22).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui il primo piano (22) ed il secondo piano (21) sono coincidenti.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui il primo tratto (12a) dell'asse di ricezione immagine (12) è parallelo al primo tratto (Ila) dell'asse di illuminazione complessivo (11), ed il secondo tratto (12b) dell'asse di ricezione immagine (12) è parallelo al secondo tratto (llb) dell'asse di illuminazione complessivo (11).
  5. 5. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la sorgente luminosa (5) comprende un solo elemento illuminante.
  6. 6. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, in cui la sorgente luminosa (5) comprende una pluralità di elementi illuminanti (5), ciascuno dei quali ha un proprio asse di illuminazione (52), gli assi di illuminazione (52) di tutti gli elementi illuminanti (5) giacendo su un piano di illuminazione (20) che interseca il detto secondo piano (21) in corrispondenza del primo tratto (Ila) dell'asse di illuminazione complessivo (11).
  7. 7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, in cui la sorgente luminosa (5) comprende una pluralità di elementi illuminanti, ciascuno dei quali ha un proprio asse di illuminazione, gli assi di illuminazione degli elementi illuminanti giacendo su una pluralità di piani di illuminazione che intersecano il detto secondo piano..
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui gli assi di illuminazione (52) degli elementi illuminanti (5) sono tra loro paralleli.
  9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 6-8, in cui gli elementi illuminanti (5) sono LED.
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui lo specchio (6) ed il sistema ottico di formazione d'immagine (4) sono tra loro meccanicamente vincolati da una struttura portante (7).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui l'inclinazione dello specchio (6) è regolabile.
  12. 12. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il dispositivo (1, 101) è di tipo fisso.
  13. 13. Uso di un dispositivo (1, 101) secondo la rivendicazione 12 in un'apparecchiatura (102) per la preparazione di bevande, per la lettura di un codice ottico (C) contenente informazioni sulla bevanda che deve essere preparata.
  14. 14. Apparecchiatura per la preparazione di bevande, comprendente un dispositivo (1, 101) secondo la rivendicazione 12, per la lettura di un codice ottico (C) contenente informazioni sulla bevanda che deve essere preparata.
IT000153U 2003-04-16 2004-04-08 Dispositivo per la lettura di un codice ottico ITMI20040153U1 (it)

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