ITMI20020020U1 - Pressa di stampaggio di prodotti di materiale ceramico - Google Patents

Description

Descrizione di un modello di utilità a nome:

WELKO INDUSTRIALE S.p.A. Spino d'Adda (CR) 4 MI 2002u 000 0 2 0 *. ;Forma oggetto del presente trovato una pressa ; per prodotti in materiali ceramici quali piastrelle cR-AC-e similari, secondo il preambolo della rivendicazione principale. ;Come è noto, il materiale per piastrelle o ;altri prodotti similari, caricato in appositi stampi, vengono sottoposti a compressione per permettere l'ottenimento di particolari spessori. Successivamente, le piastrelle vengono essiccate e sottoposte a finitura superficiale, come ad esempio la colorazione. La suddetta operazione di pressatura viene ottenuta in presse oleodinamiche presentanti una struttura a portale avente una tavola comprendente una pluralità di stampi (inferiori) che ricevono, in modo noto, il materiale in polvere atto a realizzare il prodotto ceramico; al di sopra della tavola, è mobile una ;* piastra premente portante una corrispondente pluralità di stampi (superiori) atti a cooperare superficialmente con il materiale in polvere così da comprimerlo e formare le piastrelle di varie dimensioni e di spessore predefinito. La piastra

premente è soggetta all'azione di un organo di

spinta definito da due corpi mobili relativamente tra loro, uno dei quali (ad esempio un pistone) fissato alla piastra e l'altro (ad esempio un cilindro) portato dalla struttura della pressa. Il corpo fisso, ad esempio il cilindro, riceve fluido in pressione (olio) da un opportuno alimentatore di pressione .

Come detto la piastra premente è usualmente soggetta all'azione di un corpo mobile, ad esempio il pistone. Tale pistone è posto in posizione opportuna sulla piastra, ad esempio centralmente lungo l'asse longitudinale di simmetria della piastra ortogonale alla superficie premente della piastra stessa (ovvero la superficie agente sul materiale in polvere). Tale soluzione, pur se offre buoni risultati sull'effetto premente esercitato dalla piastra sul materiale suddetto, comporta una disuniforme pressione su tale materiale posto negli stampi ad estremità contrapposte sulla tavola fissa. Ne consegue che su questi materiali l'azione premente ha valori di pressione inferiori alla pressione risentita dal materiale in polvere posto più centralmente nella tavola fissa (ovvero in corrispondenza della zona in cui il pistone è

fissato alla piastra premente). Ciò ha il risultato

che, dopo il loro ottenimento, le piastrelle "più periferiche" (sulla tavola fissa) presentano una compattazione inferiore a quelle "più centrali" (su tale tavola). Ne consegue una scalibratura delle suddette piastrelle periferiche in quanto le piastrelle più compatte si ritirano meno di quelle meno compatte. Pertanto si ha una maggiore deformazione sui lati di ogni piastrella meno compatta e di conseguenza anche una diversità di porosità. Tale differente porosità ha un effetto rilevante nella successiva operazione di finitura superficiale delle piastrelle: in tale operazione, ad esempio di colorazione, le piastrelle più periferiche (più porose) presentano una tonalità di colore diverso da quello delle piastrelle più centrali .

Al fine di risolvere tale inconveniente, è noto prevedere una pressa in cui l'organo mobile o pistone associato alla piastra premente abbia una sezione ellittica con asse maggiore posto lungo un asse della suddetta piastra (quello maggiore se quest'ultima è rettangolare in vista in pianta). Tale soluzione nota non risolve comunque il problema sopra citato di ottenimento di "piastrelle

compattazione diversa

quella delle "piastrelle più centrali" uscenti dalla pressa. Inoltre comporta dimensioni maggiori della pressa, sua maggiore complessità e costi realizzativi superiori rispetto alle presse con pistone e cilindro a sezione circolare.

Scopo del presente trovato è quello di offrire una pressa per prodotti in materiale ceramico, come le piastrelle, in cui il prodotto uscente presenta una sostanziale costante ed uniforme compattazione tale per cui le successive operazioni di finitura non presentano gli inconvenienti più sopra citati.

Un altro scopo è quello di offrire una pressa le cui dimensioni siano identiche o comunque confrontabili con le presse già note.

Un altro scopo è quello di offrire una pressa del tipo citato che sia di affidabile impiego, ed abbia costi di realizzazione e manutenzione confrontabili con quelli delle presse note con pistone e cilindro a sezione circolare.

Questi ed altri scopi che risulteranno evidenti all'esperto del ramo vengono raggiunti da una pressa secondo le allegate rivendicazioni.

Per una maggior comprensione del presente trovato si allega a titolo puramente indicativo, ma

non limitativo il seguente disegno, in cui

la figura 1 mostra una vista prospettica frontale di una pressa secondo il trovato;

la figura 2 mostra una vista prospettica dall'alto della pressa di figura 1 con alcune parti omesse per maggior chiarezza;

la figura 3 mostra una vista dall'alto di una parte della pressa di figura 1;

la figura 4 mostra una sezione secondo la traccia 4-4 di figura 3, con la pressa in una prima fase operativa; e

la figura 5 mostra una sezione secondo la traccia 5-5 di figura 3 con la pressa in una seconda fase operativa.

Con riferimento alle citate figure, una pressa per lo stampaggio di materiali ceramici, quali piastrelle e similari, comprende una struttura 1 presentante due porzioni contrapposte verticali 2 conformate a portale interconnesse da una tavola fissa 3 atta a supportare gli stampi inferiori 3A per il materiale in polvere da sottoporre a pressatura. Al di sopra della tavola 3 è presente una tavola o piastra (superiore) 4, mobile, portante gli stampi superiori 4A, soggetta all'azione di un organo spintore 5 collegato ad un

opportuno alimentatore di fluido in pressione,

quale olio. La piastra (premente) 4 è atta ad essere portata in contatto con il materiale in polvere (inserito negli stampi della tavola 3) così da sottoporre tale materiale a pressatura.

Secondo il trovato, l'organo spintore comprende almeno due corpi 10A,10B mobili relativamente a corrispondenti corpi fissi HA ed 11B; i corpi mobili sono ad esempio due pistoni che si spostano relativamente ed entro due corrispondenti cilindri ricavati in un elemento 13 vincolato alle porzioni a portale 2 e posto superiormente alla piastra premente 4. In posizione opportuna, ad esempio al di sopra dell'elemento 13, è presente un serbatoio 6 collegato attraverso opportune canalizzazioni 14 ai cilindri ΙΙΑ,ΙΙΒ. Un circuito idraulico 8 con pompa 9 è connesso al serbatoio 6 ed alle canalizzazioni 14 e funge da circuito per riempire i cilindri a bassa pressione per l'abbassamento della piastra 4 rispetto alla tavola 3 e per scaricare i cilindri per sollevare la piastra 4. In corrispondenza di un cielo 11K dei cilindri (11A,11B) sono poste corrispondenti valvole di riempimento 18 atte a permettere o ad interrompere e prevenire il passaggio del fluido dal serbatoio

ai cilindri suddetti. Il suddetto fluido, quando

perviene in ogni cilindro, coopera con il rispettivo pistone spostandolo verso la tavola fissa 3. Conseguentemente, anche la piastra premente si sposta verso tale tavola 3.

Più in particolare, la piastra premente 4 comprende facce contrapposte 20 e 21, la prima 20 atta a portarsi in contatto con il materiale ceramico da pressare e la seconda 21 cooperante con i pistoni o corpi mobili ΙΟΑ,ΙΟΒ. Questi ultimi sono fissati alla piastra 4 in modo noto qualsiasi (ad esempio tramite bulloni 25), hanno sezione circolare e sono posti con assi longitudinali K paralleli e giacenti su un piano verticale comune con l'asse longitudinale maggiore W della piastra 4 (vedasi figura 3).

Tali pistoni 10 sono quindi affiancati. Essi sono connessi ad un circuito idraulico 23 atto ad eguagliare la spinta che essi esercitano sulla piastra premente 4 così da rendere uniforme la pressione che quest'ultima esercita sul materiale ceramico sottostante (posto sulla tavola 3) attraverso la sua faccia 20. Quest'ultima, quindi, esercita una pressione sul materiale sottostante che è eguale su una sua ampia superficie, cosa che

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comporta una elevata uniformità di spessore dei

prodotti su cui preme la piastra 4. Ciò proprio grazie al fatto che, agendo due pistoni affiancati sulla piastra, la forza premente di quest'ultima sul materiale sottostante si eguaglia su un'area che raggiunge anche i bordi liberi della faccia 20 della piastra 4.

Come detto, una caratteristica del trovato è che la forza premente che viene generata dai pistoni 10 sulla piastra 4 è uguale. Ciò grazie al circuito idraulico 23. Quest'ultimo comprende una pompa 30 collegata ad un condotto 31 realizzato entro la piastra 4 connesso ad un condotto 32 previsto nel pistone 10A. Il condotto si apre in una camera anulare 33, ad ampia superficie trasversale, prevista sotto una parte interna del pistone 10A. Il condotto 31 è collegato a canali 31A e 31B, il primo connesso alla pompa 30 ed il secondo ad un serbatoio 34 tramite valvole unidirezionali contrapposte 80.

Il cilindro HA in cui si muove il pistone 10A è collegato al cilindro 11B ove si muove il pistone 10B attraverso un condotto 35 aprentesi nel cielo 11K del cilndro 11B. Un altro condotto 36 è collegato a quello 35 e termina all'esterno dell'elemento 13 dove si collega a due canali in

parallelo 38 e 39, provvisti di valvole unidirezionali 38A e 39A e rispettivamente connessi con una pompa 40 e con un serbatoio 41. Altri condotti 42 e 43 collegano ogni valvola 18 (quella sopra i pistoni 10A) con una pompa 44 attraverso valvole unidirezionali controriverse 45 e 46. La valvola 45 collega il condotto 42 alla pompa 44, mentre la valvola 46 collega tale condotto ad un serbatoio 47. Il condotto 43 è direttamente connesso alla pompa 44.

Si supponga ora di impiegare la pressa di stampaggio sopra descritta. All'inizio si inserisce, negli stampi della tavola 3, tramite opportuno e noto alimentatore, il materiale ceramico per piastrelle. Si attivano quindi le valvole 18, aprendole (attraverso il circuito comprendente i condotti 42,43 e gli organi ad essi collegati) , così da far passare il fluido (olio) dal serbatoio 6 ai cilindri HA e 11B. Si pressurizza il fluido suddetto (chiudendo anche le valvole 18) sino a 50 bar, tramite la pompa 40 e si spinge la piastra premente 4 in contatto con il materiale posto sulla tavola 3. Si apre quindi la valvola 38B e la pressione nei cilindri scende a

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zero. La piastra 4 è a contatto con i prodotti

sulla tavola 3 e provoca la fuoriuscita d'aria da essi. Si riattiva la pompa 40 e si riporta in pressione l'olio nei cilindri HA e 11B sino alla pressione di linea (200 bar). Si chiudono le valvole 38A e 39B. Si attiva quindi la pompa 30 del circuito 23 che invia fluido in pressione nel condotto 32 e nella camera 33; ciò provoca che il pistone 10A pressurizza ulteriormente fino alla pressione di pressatura finale (ad esempio massima 400 bar) l'olio di entrambi i cilindri attraverso il condotto 36 collegante i cilindri stessi e si eguaglia così la pressione esercitata da entrambi i pistoni sulla piastra 4. Si esegue così la pressatura dei prodotti sulla tavola 3.

Fatto ciò, si scarica la pressione dal condotto 32 e si può sollevare la piastra 4 inviando olio nel condotto 35 e da questo in un condotto 56 collegato con i cilindri 11A e 11B in una posizione prossima a quella da cui escono i pistoni 10A e 10B. Si scaricano i cilindri 11A ed 11B aprendo le valvole 18 e mantenendo la pressione nel condotto 56, si sollevano i pistoni 10A e 10B e la pistra 4 ad essi connessa.

Grazie al trovato si ottiene una più ampia superficie a pressione costante sul materiale posto

sulla tavola fissa permette di

prodotti spessori uniformi in numero maggiore rispetto a quello ottenibile

soluzioni note.

forma preferita del

come quella che prevede un organo spintore

associato alla piastra premente 4 con corpi mobili

oppure dove definito da cilindri

pistoni solidali alla

Claims (9)

RIVENDICAZIONI

1. Pressa per lo stampaggio dì materiale ceramico, in particolare di piastrelle e similari, detta pressa comprendendo una struttura (1) presentante porzioni contrapposte a portale (2) supportanti una tavola fissa (3) atta a sopportare stampi inferiori (3A) per il materiale suddetto da sottoporre a stampaggio mediante pressione esercitata su di essi da una piastra premente (4) mobile rispetto alla tavola (3) sopra citata e portante stampi superiori (4A), detta piastra premente (4) essendo soggetta ad un organo spintore (5) associato alla struttura della pressa (1) suddetta, caratterizzato dal fatto che detto organo spintore (5) presenta almeno due corpi (ΙΟΑ,ΙΟΒ) associati alla piastra premente (4) mobili rispetto ed entro corrispondenti corpi fissi (ΙΙΑ,ΙΙΒ) solidali alla struttura della pressa (1), detti corpi mobili (ΙΟΑ,ΙΟΒ) essendo atti a permettere alla piastra premente (4) con eguale pressione su una ampia superficie dei prodotti posti sulla tavola fissa (3).

2. Pressa di cui alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i corpi mobili sono pistoni (ΙΟΑ,ΙΟΒ) mobili rispetto a cilindri fissi 14 (ΙΙΑ,ΙΙΒ) solidali alla struttura della pressa (1).

3. Pressa di cui alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i corpi mobili sono cilindri mobili rispetto a pistoni fissi e solidali alla struttura della pressa.

4. Pressa di cui alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi equalizzatori di pressione (23) agenti sull'organo spintore (5) così da equalizzare la spinta dei corpi mobili (ΙΟΑ,ΙΟΒ) sulla piastra premente.

5. Pressa di cui alle rivendicazioni 2 e 4, caratterizzata dal fatto che i mezzi equalizzatori di pressione comprendono un circuito idraulico (23) presentante mezzi pompanti (30) ed un serbatoio (34), detto circuito essendo collegato ad un condotto (32) aprentesi inferiormente ad un corpo mobile (10A) entro il rispettivo corpo fisso (HA) entro una camera (33) di quest'ultimo, nel cielo (11K) del corpo fisso (11A) suddetto essendo collegato un condotto (35) connesso al cielo (11K) dell'altro corpo fisso (11B) ed atto al trasferimento di fluido in pressione presente nel primo corpo fisso (11A) quando sul relativo corpo mobile (10A) agisce la pressione del fluido proveniente dal circuito idraulico (23) suddetto, detto trasferimento aumentando la pressione agente

sul corpo mobile (10B) di tale secondo corpo fisso (11B) ed eguagliando le forze prementi di entrambi i corpi mobili (ΙΟΑ,ΙΟΒ) sulla piastra premente (4) .

6. Pressa di cui alla rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che il condotto (35) collegante i cieli (11K) dei corpi fissi (ΙΙΑ,ΙΙΒ) è collegato ad un condotto (56) aprentesi in corrispondenza di estremità di tali corpi fissi (H A,11B) da cui fuoriescono i corpi mobili (10A,10B).

7. Pressa di cui alla rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che il condotto (35) collegante i cieli (11K) dei corpi fissi (ΙΙΑ,ΙΙΒ) è collegato ad un mezzo pressurizzatore, ad esempio una pompa (40).

8. Pressa di cui alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che ogni corpo fisso (ΙΙΑ,ΙΙΒ) è collegato ad un serbatoio (6) attarverso una canalizzazione (14) in cui è posto un organo valvolare comandato (18).

9. Pressa di cui alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la piastra premente è fissata ad una coppia di corpi (10A,10B, H A,11B) d

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