ITMI20012695A1 - Dispositivo per pulire superfici di rulli - Google Patents

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Flavio Cavadini
Willi Schlapfer
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Rieter Ag Maschf
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    • D01GPRELIMINARY TREATMENT OF FIBRES, e.g. FOR SPINNING
    • D01G15/00Carding machines or accessories; Card clothing; Burr-crushing or removing arrangements associated with carding or other preliminary-treatment machines
    • D01G15/76Stripping or cleaning carding surfaces; Maintaining cleanliness of carding area
    • D01G15/80Arrangements for stripping cylinders or rollers

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  • Rolls And Other Rotary Bodies (AREA)
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Description

Titolo: "Dispositivo per pulire superfici di rulli"
L'invenzione si riferisce ad un dispositivo per pulire superfici di rulli rotanti di macchine lavoranti tessili, con un elemento di pulitura liberamente girevole che appoggia sulla superficie del rullo ed è spostabilmente supportato in direzione verticale tramite elementi di guida
Per il trasporto, o rispettivamente per la lavorazione di materiale tessile in macchine tessili vengono impiegati rulli di pressione che appoggiano attraverso rispettivi dispositivi di caricamento su cilindri azionati. I rulli di pressione, i quali di regola sono rivestiti di uno strato di gomma, vengono messi in un moto rotatorio attraverso una forza di frizione da parte di cilindri azionati durante il funzionamento. Coppie di rulli/cilindri di questo tipo vengono impiegati per es empio in stiratoi, in filatoi come pure in pettinatrici.
Nel caso di pettinatrici coppie di rulli/cilindri vengono impiegati in particolare per l'operazione di strappo del fiocco pettinato. Il velo, o rispettivamente le fibre (per esempio fibre di cotone) vengono presi lungo la linea di bloccaggio fra rullo di pressione e cilindro e ulteriormente trasportati. In questa operazione fibre accompagnate libere, fibre volanti e altri componenti (per esempio anche componenti appiccicosi come melata) possono depositarsi sulla camicia del rullo di pressione. Per via di questi depositi sul rullo di pressione viene pregiudicato il ciclo di lavoro, in particolare relativamente alla azione di bloccaggio fra rullo di pressione e cilindro azionato.
Per allontanare questi depositi vengono impiegati rulli, detti anche rulli pulitori che appoggiano liberi sui rulli di pressione e vengono messi in rotazione attraverso l'attrito, il quale è presente fra rullo di pressione e rullo pulitore. Rulli pulitori sono supportati di regola in modo che essi siano verticalmente spostabili in direzione verticale in direzione dell'asse di rotazione del rullo di pressione. Essi appoggiano con il loro peso proprio sul rullo di pressione. Il supporto di questi rulli pulitori è conformato in modo che essi da un lato siano lateralmente guidati e dall'altro lato sia evitata una deviazione orizzontale.
Il rullo pulitore è rivestito sul suo perimetro esterno di un feltro o felpa che toglie sulla base del maggior attrito di aderenza i componenti in fibre presenti sul rullo dì pressione. Accanto all'allontanamento delle fibre devono essere tolti anche altri componenti, come per esempi cera, melata, insetticidi e ulteriori depositi da parte di questo dispositivo. Gli ultimi detti depositi, come per esempio melata e insetticidi formano sulla superficie della camicia in gomma del rullo di pressione uno strato sottile liscio, per cui viene ridotto il coefficiente di attrito della superficie di camicia del rullo di pressione. In questa maniera si forma uno slittamento fra rullo di pressione e cilindro che si rifletta negativamente sulla proprietà di trasporto della combinazione rullo/cilindro.
Poiché lo strato di feltro o rispettivamente di felpa del rullo pulitore presenta una mano morbida o rispettivamente lanosa, questa di regola non è in grado di eliminare depositi di questo tipo.
Relativamente all'allontanamento di fibre libere, depositate sul rullo di pressione, è meglio adatto l'impiego di un rullo pulitore con uno strato di feltro o rispettivamente di felpa. Svantaggioso è però che il rullo pulitore deve essere frequentemente pulito (intervalli di pulitura circa tutte le due fino a tre ore) affinché rimanga mantenuto l'effetto pulente. Per poter allontanare anche componenti come melata depositante, cera e insetticidi, nella pubblicazione EP-A1-426027 è stato proposto un rullo pulitore che presenta sul suo perimetro esterno almeno due elementi pulitori differenti nell'effetto pulente, il quali agiscono contemporaneamente o alternativamente sulla superficie di camicia del rullo di pressione. Anche questa esecuzione di rullo deve essere frequentemente pulita in modo che rimanga mantenuto l'effetto pulente. Questi cicli di pulitura dei rulli pulitori a brevi intervalli richiedono un impiego aumentato di personale e impediscono un impiego prolungato della macchina durante un turno senza personale addetto.
L'invenzione si prefigge quindi lo scopo di proporre un dispositivo per pulire superfici di rulli rotanti, per mezzo del quale possono essere evitati i detti svantaggi e che sia adatto per un impiego di funzionamento prolungato senza ulteriori intervalli di pulitura.
Questo scopo viene raggiunto per il fatto che viene proposto un elemento pulitore che appoggia in modo liberamente girevole e verticalmente spostabile la superficie del rullo, venendo proposto che l'elemento pulitore sia conformato come rullo a spazzola. Preferibilmente il rullo a spazzola può essere formato da un'anima con setole sporgenti a forma di raggi. Con questo dispositivo è possibile allontanare anche depositi fissi dalla superficie del rullo. Con una corrispondente conformazione dell'elemento pulitore come rullo a spazzola liberamente appoggiato per via della elasticità delle setole risulta un cosiddetto effetto autopulente di questo dispositivo. Vale a dire, i componenti allontanati dal rullo a spazzola, si depositano sostanzialmente non sul rullo a spazzola, ma vengono ceduti verso il basso in direzione del velo di fibre da trasportare. Poiché questi componenti allontanati vengono ceduti soltanto sequenzialmente al velo, ciò non si riflette svantaggiosamente sulla qualità del velo. L'anima dell'elemento pulitore (nel presente caso detto "rullo a spazzola") può esser conformata per esempio cilindrica sulla quale sono fissate le setole. Le setole per l'aumento dell'effetto pulente vengono raggruppati in singoli ciuffi. Inoltre viene proposto che i ciuffi siano disposti in almeno una fila che si estende in direzione longitudinale dell'anima. La fila di ciuffi, o rispettivamente le file di ciuffi in direzione longitudinale dell'anima possono estendersi a forma di spirale. In questa maniera può essere aumentato l'effetto di pulitura, con la disposizione a forma di spirale venendo aumentato l'effetto pulente e venendo resa più intensa la rotazione del rullo a spazzole.
Con l'ulteriore proposta che l'andamento a spirale sia sinistrorsa, viene ottenuto che nell'impiego di questa esecuzione nella zona dei rulli strappatoci nel caso di una pettinatrice il rullo a spazzola ruoti soltanto in un solo senso. Ciò di nuovo assicura che tutte le file di ciuffi del detto rullo a spazzola trovano un impiego. Il senso di rotazione rimane anche mantenuto nel caso stesso in cui l'azionamento dei cilindri strappatori viene invertito.
L'angolo di pendenza delle file di ciuffi applicate a forma di spirale può trovarsi fra 15 e 50°.
Come ulteriormente proposto, almeno due file di ciuffi disposte l'una accanto all'altra possono estendersi parallelamente fra loro in direzione longitudinale dell'anima. Un disposizione a forma di spirale di file di ciuffi nel caso di un rullo a spazzola stazionariamente supportato per la pulitura di un pettine circolare risulta per esempio dalla pubblicazione DE-AS-1510 265 nella Figura 3. Questo rullo a spazzola stazionariamente supportato e azionato per la pulitura degli interstizi di una serie di pettini circolari non è però confrontabile con l'impiego rivendicato secondo l'invenzione di un rullo a spazzola lìberamente appoggiato per la pulitura di superfici di rulli.
Nell'impiego di almeno sei file di ciuffi fra loro parallele e estendentisi a forma di spirale può ancora essere aumentato l'effetto pulente a seconda dell'impiego del rullo a spazzola. Le distanze possono essere differenti fra le file di ciuffi. Vantaggiosa si è dimostrata una esecuzione in cui rispettivamente due di più file di ciuffi si estendono parallelamente e a distanza leggera fra loro.
Per aumentare l'effetto pulente da parte delle singole setole viene proposto che le setole racchiudono con un raggio, condotto attraverso il loro punto di fissaggio, un angolo acuto. L'angolo può trovarsi fra 0° e 20°.
Preferibilmente le setole sono realizzate in materiale plastico. Per via dell'effetto elastico delle setole in materiale plastico viene assicurato un adattamento ottimale o rispettivamente appoggio ottimale delle estremità libere delle setole sulla superficie del rullo di pressione da spogliare. Nella zona dell'appoggio del rullo a spazzola sul rullo di pressione le setole vengono elasticamente piegate, per cui viene aumentato l'effetto spogliante. Appena le setole a seguito del movimento di rotazione del rullo a spazzola passano dalla zona di appoggio del perimetro del rullo di pressione attraverso la tensione elastica entro le setole queste vengono nuovamente tese nella loro posizione iniziale. Con questa operazione risulta un effetto autopulente delle setole, per cui i componenti tolti, aderenti alle punte delle setole, vengono cedute in direzione radiale del rullo a spazzola.
Per conformare il rullo a spazzola specialmente sui diversi depositi sulla superficie del rullo di pressione viene proposto che almeno una delle file di ciuffi sia corredata di setole in materiale plastico che si scosta dal materiale plastico delle setole delle ulteriori file di setole. In questa maniera una delle file di setole può esser conformata specialmente per l'allontanamento di componenti appiccicosi (per esempio melata) e un'altra fila di setole per allontanare componenti liberi (per esempio fibre).
E' anche possibile realizzare le setole in un altro materiale rispetto al materiale plastico. Sono pensabili anche componenti di materiale. E' anche possibile impiegare setole che presentano lungo la loro lunghezza differenti allungamenti. L'impiego di una scelta di materiale di questo tipo dipende dal rispettivo scopo di impiego. Particolarmente adatto è il rullo a spazzola proposta per l'impiego nel campo dei rulli strappatori di una pettinatrice.
Ulteriori vantaggi sono mostrati e ulteriormente descritti sulla base dei seguenti esempi di realizzazione. Nel disegno mostrano,
la Figura 1 una vista laterale schematica di coppie di rulli strappatori di una pettinatrice con un rullo a spazzola secondo l'invenzione,
la Figura 2 una vista in sezione A-A secondo la Figura 1, la Figura 2a una vista parziale ingrandita delle file di ciuffi secondo la Figura 2,
la Figura 3 una vista parziale ingrandita secondo la Figura 1 con forme di realizzazione del rullo a spazzola secondo l'invenzione.
La Figura 1 mostra una vista parziale di un gruppo a pinze I che è corredato di un rullo di alimentazione 2. Una tela W, la quale viene svolta da un rotolo di tela non mostrato, viene trasportata lungo il cilindro di alimentazione 2 in cooperazione con una conca di alimentazione non ulteriormente mostrata della piastra di pinza 4 con un movimento delle pinze Z in direzione della coppia di rulli strappatori 8. La coppia di rulli strappatori 8 è costituita da un rullo azionato 9 e da un rullo di pressione 10 che viene premuto attraverso un dispositivo di caricamento (Figura 2), schematicamente mostrato attraverso molle F, in direzione del rullo 9. II rullo di pressione 10 è rivestito di uno strato in gomma 12. A valle della coppia di rulli 8 è disposta una ulteriore coppia di rulli 14 che è dotata di un rullo fissamente supportato e di uno azionato 15 e di un rullo di pressione 16. Il rullo di pressione 16 è caricato parimenti per mezzo del dispositivo di caricamento in direzione del rullo 15 e presenta parimenti un rivestimento in gomma 12. L'azionamento del rullo 9 e del rullo 15 è accoppiato fra loro. Di regola entrambi i rulli di pressione vengono premuti tramite scudi di supporto 25, 26 e un dispositivo di caricamento comune (F o pneumaticamente) contro i rulli 9, 15. Come accennato da entrambe le frecce doppie entro i rulli 9 e 15, i rulli 9, 15 vengono azionati intermittenti per effettuare una operazione di ricongiunzione a sovrapposizione durante un ciclo del pettine. Si rinuncia ad una descrizione più dettagliata del processo di pettinatura, in quanto questo è generalmente noto e risulta dalla già numerose pubblicazioni.
Nella posizione mostrata il gruppo di pinze 1 si trova in una posizione anteriore, il ciocco B sporgente dalla pinza e prima pettinato venendo appoggiato sulla estremità libera parzialmente trasportato di ritorno del velo V e viene trasferito allo scopo dell'operazione della ricongiunzione a sovrapposizione nella zona di bloccaggio fra il rullo 9 e il rullo di pressione 10. Durante questa operazione il rullo 9 come pure anche il rullo 15 vengono azionati in senso opposto al senso orario.
I rulli di pressione 10 e rispettivamente 12 vengono azionati attraverso una frizione dai rulli 9 e rispettivamente 15. In questa maniera i rulli 10, 16 effettuano parimenti un movimento intermittente come questo è accennato con le frecce doppie. Al di sopra dei rulli di pressione 10, 16 è disposto un rullo a spazzola 20 che appoggia con il suo peso proprio sulla superficie di camicia del rullo di pressione 10 e rispettivamente 16. Come accennato da una freccia doppia, il rullo a spazzola 20 può muoversi liberamente in direzione verticale e viene guidato tramite perni 21, 22, verticalmente in una feritoia di guida 24 schematicamente accennata. Come risulta dalla Figura 2 (vista in sezione A-A), rispettivamente una feritoia di guida 24 è disposta in uno scudo di supporto 25 e 26. Le feritoie di guida sono aperte verso l'alto in modo che il rullo a spazzola 20 possa essere introdotto tramite i perni 21, 22 dall'alto per essere trasferito per l'appoggio sulla superficie di camicia dei rulli 10 e 16. Gli scudi di supporto 25, 26 sono supportati girevolmente fra loro attorno ad un punto di rotazione non mostrato e servono ad accogliere il supporto dei rulli di pressione 10 e 16 come schematicamente accennato nelle Figure 1 e 2. Questi scudi di supporto vengono premuti tramite elementi di pressione F in direzione dei rulli 9, 15, per cui si forma la forza di pressione fra i rulli 9, 10 e 15, 16. Il rullo a spazzola 20 presenta un'anima cilindrica 28, sulla quale alle sue estremità sono coassialmente fissati i perni di supporto 21 e 22.
Sull'anima 28 sono fissate a raggiera setole 29 dirette verso l'esterno che sono riunite a ciuffi 30. Come risulta dalla Figura 2, una pluralità di ciuffi 30, fra loro disposti l'uno dopo l'altro in una fila, formano rispettivamente una fila di ciuffi RI - R6 che si estendono, nell'esempio mostrato, sotto un angolo di pendenza a a forma di spirale in direzione longitudinale dell'anima 28. L'andamento a forma di spirale delle file di ciuffi è previsto sinistrorso. Una alternativa con andamento destrorso è parimenti possibile.
La Figura 2a mostra una vista parziale ingrandita delle file di ciuffi RI, R2, dalla quale è visibile la disposizione parallela (distanza a) delle file. Inoltre qui è ancora una volta mostrato che le singole setole 29 sono riunite a ciuffi 30. Per via del movimento di rotazione del rullo a spazzola 20 del punte della setola 29 si estendono in un cerchio inviluppo H. Come parimenti schematicamente mostrato nella Figura 2, anche il rullo 9 è supportato nell'incastellatura di macchina MS. E' schematicamente accennato con una ruota di azionamento 18 l'azionamento del rullo 9.
Sulla base della vista ingrandita della Figura 3 sarà ora illustrato o rispettivamente mostrato il funzionamento del rullo a spazzole come pure ulteriori esecuzioni delle setole 29 e rispettivamente dei ciuffi 30.
Nella esecuzione mostrata del rullo a spazzola 20 sono mostrati a segmenti più esempi di realizzazione relativamente all'applicazione dei ciuffi 30. Per la esecuzione pratica del rullo a spazzola 20 sarà presumibilmente impiegato soltanto una forma di realizzazione delle forme di realizzazione qui mostrate. Sarebbe però anche pensabile combinare fra loro differenti forme di realizzazione.
Nell'esempio mostrato setole 29, disposte l'una accanto all'altra, vengono riunite a formare un ciuffo 30 e formano lungo la lunghezza del rullo a spazzola 20 una fila di ciuffi R. Le setole 29 nella fila di ciuffi RI sono poste oblique di un angolo β relativamente ad un raggio RA messo attraverso l'asse di rotazione D. I ciuffi 30 della fila dei ciuffi R7, la quale si trova a distanza a2 dai ciuffi 30 della fila di ciuffi R6, presenta parimenti setole 29 poste oblique dell'angolo β. I ciuffi restanti 30 delle file di ciuffi RI fino a R5 e R8 presentano setole 29 che sono appostate obliquamente di un angolo minore βΐ rispetto al raggio RA. Come risulta in particolare nel caso dei ciuffi 30 delle file di ciuffi R3 fino a R5, le distanze fra le file possono presentare anche una misura al che è minore di a2. Una disposizione di questo tipo è mostrata per esempio in Figura 1, la distanza fra le file di ciuffi RI e R2 essendo minore rispetto alla distanza fra le file di ciuffi RI e R6, come pure R2 e R3.
Per via della posizione obliqua delle setole 29 nel senso opposto al senso orario rispetto al raggio RA viene effettuato l'effetto spogliente delle setole 29, se il rullo a spazzola 20 si muove nell'esempio mostrato nel senso opposto al senso orario. Vale a dire che per via della posizione obliqua in direzione operativa del rullo a spazzola 20 viene aumentata la resistenza spogliante delle setole rispetto alla superficie da spogliare U del rullo 10. Come mostrato, la fila di ciuffi RI si trova in impegno con la superficie U del rullo 10. A seguito del peso proprio del rullo a spazzola 20 almeno le punte esterne delle setole 29 vengono piegate elasticamente a forma di arco. In questa maniera le setole 29 vengono precaricate e quindi viene aumentato l'effetto spogliante sulla superficie U, in particolare nel caso in cui nell'esempio mostrato il rullo 10 effettua un movimento di inversione in senso opposto al senso orario. Con questa operazione le punte delle setole 29 vengono piegate di colpo nell'altra direzione fino a ché esse possano nuovamente scaricarsi in una posizione distesa, come questo è mostrato per esempio nel caso della fila dei ciuffi R2. Con questa operazione di distensione impurità aderenti alle punte delle setole 29 vengono centrifugate e cedute verso il basso al velo V. Questa operazione si ripete a brevi distanze di tempo, in quanto vengono realizzati i numeri di cicli di pettine fino a 400 KS al minuto e già oggi maggiore.
Per via dell’impiego di setole che sono disposte a gruppi a forma di spirale o parallelamente alla direzione longitudinale del rullo a spazzole 20, viene assicurato che l'intera superficie del rullo 10 viene soggetta ad un effetto spogliante, in quanto le setole 29 possono adattarsi flessibilmente al contorno del rullo 10.
L'esempio di realizzazione mostrato si riferisce all'impiego di un rullo a spazzola 20 di questo tipo nella zona del cilindro strappatore in una pettinatrice. L'invenzione non si limita però soltanto a questo caso di impiego, ma comprende anche altre esecuzioni, in cui è indicato un impiego di questo tipo di un rullo a spazzole.

Claims (14)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Dispositivo per pulire superfici di rulli rotanti (U) in macchine lavoranti tessili, con un elemento pulitore (20) liberamente girevoli che appoggia sulla superficie (U) del rullo ed è verticalmente supportato in direzione verticale attraverso elementi di guida (21, 22, 24), caratterizzato dal fatto che l'elemento pulitore è conformato come rullo a spazzola (20).
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il rullo a spazzola (20) è formato da un'anima (28) con setole (29) sporgenti a raggiera.
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che le setole (29) sono raggruppati in singoli ciuffi (30).
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che i ciuffi (30) sono disposti in almeno una fila (R1-R8) che si estende in direzione longitudinale dell'anima (28).
  5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la fila o rispettivamente le file (R1-R8) dei ciuffi (30) si estendono a forma di spirale in direzione longitudinale dell'anima (28).
  6. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che l'andamento a forma di spirale è sinistrorso.
  7. 7) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 5 a 6, caratterizzato dal fatto che le file dei ciuffi (R1-R8) si estendono a forma di spirale con un angolo di pendenza (a) fra 15° e 50°.
  8. 8) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 4 a 7, caratterizzato dal fatto che almeno due file disposte l'una accanto all'altra (RI, R2) di ciuffi (30) si estendono parallelamente fra loro in direzione longitudinale dell'anima.
  9. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che almeno sei file di ciuffi (R1-R6) si estendono parallelamente fra loro a forma di spirale in direzione longitudinale dell'anima (28) e la distanza di una fila di ciuffi (RI) rispetto alla fila di ciuffi rispettivamente vicina (R3, R4) è differente.
  10. 10) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che le setole (29) racchiudono con un raggio (RA), condotto attraverso il loro punto di fissaggio, un angolo acuto (β, β1).
  11. 11) Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che l'angolo (β, β1) si trova fra 0° e 20°.
  12. 12) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 11, caratterizzato dal fatto che le setole (29) sono costituite da materiale plastico.
  13. 13) Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che almeno una delle file dì ciuffi (R1-R8) è corredata di setole (29) in materiale plastico che si scosta dal materiale plastico delle setole (29) delle ulteriori file di ciuffi.
  14. 14) Dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni per l'impiego nel caso di rulli di pressione (10, 16) delle coppie di rulli strappatori (8, 14) di una pettinatrice.
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