ITMI20012109A1 - Interblocco di estrazione per interruttori elettrici - Google Patents

Description

Descrizione dell'invenzione industriale

La presente invenzione riguarda interruttori e, più particolarmente, il loro meccanismo di interblocco di estrazione.

Gli interruttori estraibili di tipo industriale comprendono una coppia di connettori (di solito maschi) per ciascun polo su un lato della custodia deH’interruttore per collegare elettricamente l’interruttore estraibile ad uno scomparto, che a sua volta contiene piattine di carico e di linea per ciascun polo, consentendo all’interruttore estraibile di essere collegato in un circuito di distribuzione di energia Questa configurazione consente all’interruttore di essere tolto o sostituito rapidamente e facilmente. L’interruttore contiene contatti mobili e fissi per aprire e chiudere il circuito di distribuzione. Per ragioni di sicurezza, i contatti dovrebbero essere aperti quando l’interruttore estraibile viene inserito o tolto.

Sono stati proposti meccanismi di interblocco nella tecnica interiore per impedire l’inserimento o la rimozione di un interruttore estraibile mentre i contatti sono chiusi. Tali sistemi comprendono meccanismi di apertura dell’interruttore che sono particolarmente previsti per obbligare l’interruttore a “sganciarsi” quando l’interruttore estraibile è inserito o tolto dallo scomparto. Tuttavia, è desiderabile fornire un meccanismo di interblocco che possa essere facilmente aggiunto ad un meccanismo operativo standard che sia completamente montato per consentire una maggiore flessibilità di fabbricazione e ridurre i rischi di danneggiare il meccanismo di interblocco a causa di danni di manipolazione. Inoltre, il sistema deve interagire facilmente con uno scomparto di estrazione con capacità di compensare variazioni di fabbricazione.

Il sopra trattato sistema è ottenuto mediante un meccanismo di intefblocco di estrazione comprendente un braccio di sganciamento di estrazione collegato girevolmente ad un interruttore estraibile e un complesso di attivazione di interblocco collegato ad un interruttore estraibile. Il braccio di sganciamento per estrazione comprende un primo prolungamento su un primo estremo e un secondo prolungamento su un secondo estremo. H prolungamento è posizionato per interagire con un dente di sgancio del meccanismo operativo. I complesso di attivazione di interblocco comprende un braccio prolungato e un braccio di camma, che sono collegati girevolmente ad un perno sostenuto da una staffa di montaggio attaccata all’interruttore estraibile. Il braccio prolungato sporge attraverso un'apertura nellinterruttore estraibile con un suo estremo prossimo ad un secondo prolungamento del braccio di sganciamento di estrazione. Il braccio di camma è adatto ad interagire con una superficie di camma attaccata allo scomparto di interruttore estraibile, in modo che quando linterruttore estraibile è inserito nello scomparto, il braccio di camma e il braccio prolungato ruotano in senso orario, il braccio prolungato interagendo con la linguetta formata sul braccio di sganciamento di estrazione, obbligando il braccio di sganciamento di estrazione a ruotare in senso antiorario, il che a sua volta obbliga il prolungamento del braccio di sganciamento di estrazione ad interagire con il dente di sgancio, obbligando linterruttore estraibile a scattare, aprendo i contatti del medesimo interruttore.

Facendo riferimento alle Figure, nelle quali elementi simili sono numerati in modo simile nelle parecchie Figure:

La Figura 1 è ima vista isometrica di un interruttore estraibile in scatola plastica stampata impiegante un meccanismo operativo;

la Figura 2 è una vista esplosa dell’interruttore di Figura 1 ;

la Figura 3 è una vista isometrica di uno scomparto di interruttore estraibile; la Figura 4 è una vista rovesciata dell’interruttore estraibile in scatola plastica stampata mostrato in Figura 1 ;

la Figura 5 è una vista parziale in sezione di una struttura di contatti rotanti e di un meccanismo operativo nella posizione aperta;

la Figura 6 è una vista parziale in sezione della struttura di contatti rotanti e del meccanismo operativo di Figura 3 nella posizione chiusa;

la Figura 7 è una vista parziale in sezione della struttura di contatti rotanti e del meccanismo operativo delle Figure 3 e 4 nella posizione “sganciata”; la Figura 8 una vista isometrica del meccanismo operativo;

la Figura 9 è una vista parzialmente esplosa del meccanismo operativo; la Figura 10 è un’altra vista parzialmente esplosa del meccanismo operativo;

la Figura 11 è una vista esplosa di una coppia di molle di meccanismo e di associati componenti di collegamento entro il meccanismo operativo; le Figure 12 e 13 sono viste isometriche ed esplose, rispettivamente, di componenti di collegamento entro il meccanismo operativo;

le Figure 14, 15 e 16 sono viste frontali, isometriche e isometriche parzialmente esplose, rispettivamente, di un componente di collegamento entro il meccanismo operativo;

le Figure 17, 18 e 19 sono viste frontali, isometriche e isometriche parzialmente esplose, rispettivamente, di componenti di collegamento entro il meccanismo operativo;

la Figura 20 è una vista isometrica del meccanismo operativo mostrante come sono attaccate parti del meccanismo di interblocco di estrazione; la Figura 21 è una vista parziale del meccanismo operativo 38 con il meccanismo di interblocco di estrazione attaccato; e

la Figura 22 è una vista in dettaglio di componenti del meccanismo di interblocco di estrazione.

Le Figure 1 e 2 mostrano un interruttore 20. L’interruttore 20 contiene generalmente una scatola stampata avente un coperchio superiore 22 attaccato ad un coperchio intermedio 24 collegato ad una base 26. Un’apertura 28, formata generalmente in centro entro il coperchio superiore 22, è posizionata per accoppiarsi con una corrispondente apertura 30 di coperchio intermedio, che è di conseguenza allineata con l’apertura 28 quando il coperchio intermedio 24 e il coperchio superiore 22 sono collegati tra di loro.

In un sistema tripolare (cioè corrispondente a tre fasi di corrente), tre cassette rotanti 32, 34 e 36 sono disposte entro la base 26. Le cassette 32, 34 e 36 sono attivate in comune da un'interfaccia ad un meccanismo operativo 38 mediante un perno trasversale 40. Il meccanismo operativo 38 è posizionato e configurato sopra la cassetta 34, che è generalmente disposta intermedia tra le cassette 32 e 36. Il meccanismo operativo 38 funziona sostanzialmente come qui descritto e come descritto nella domanda di brevetto europeo No. EP-A-1 003 192 intitolata “Meccanismo di interruttore per un complesso di contatti rotanti”.

Una manopola a ginocchio 44 si estende attraverso aperture 28 e 30 e consente l’attivazione dall’ esterno delle cassette 32, 34 e 36. Esempi di strutture di contatti rotanti che possono essere attivate dal meccanismo operativo 38 sono descritte in maggior dettaglio nelle domande di brevetto europeo No. EP-A-1 000 432 e No. EP-A-1 079 409 entrambe intitolate “Complesso di contatto rotante per interruttori ad alta portata” e nella domanda di brevetto europeo No. EP-A- 1 079 408 intitolata “Unità supplementare di sganciamento per interruttori elettrici rotanti”. Le cassette 32, 34, 36 sono tipicamente formate da un materiale plastico di alta robustézza e ciascuna contiené pareti laterali opposte 46, 48. Le pareti laterali 46, 48 hanno una fessura arcuata 52 posizionata e configurata per ricevere e consentire il movimento di un perno trasversale 40 per azione del meccanismo operativo 38.

Le Figure 3 e 4 mostrano uno scomparto accoppiabile 25 per interruttore estraibile e un interruttore 20. Ciascuna cassetta 32, 34, 36 (Figura 2) è collegata in serie con una coppia di coltelli 29. Un meccanismo 250 di interblocco di estrazione, che sarà trattato in dettaglio qui sotto, può essere visto come sporgente dal lato posteriore dell' interruttore 20. Per collegare linterruttore 20 ad un circuito di distribuzione di energia, questo viene semplicemente innestato nello scomparto 25 in modo che i coltelli 29 siano inseriti in corrispondenti prese 27. Benché i coltelli 29 e le prese 27 possano essere sufficienti per sostenere meccanicamente l’interruttore 20 nello scomparto 25, ci possono essere dei collegamenti meccanici supplementari, come una vite o un mezzo di bloccaggio (non mostrato) per fornire un collegamento meccanico positivo tra linterruttore 20 e lo scomparto 25. In aggiunta, mezzi meccanici, come una leva, una vite a spina, o una molla di liberazione, possono essere fomiti per aiutare l’estrazione dellinterruttore 20 dallo scomparto 25, quando desiderato. Considerando ora le Figure 5, 6 e 7, un esempio di complesso 56 di contatti rotanti, che è disposto entro ciascuna cassetta 32, 34, 36, è mostrato nelle condizioni di apertura, chiusura e sganciamento, rispettivamente. Sono pure illustrate viste laterali parziali del meccanismo operativo 38, i cui componenti sono descritti in maggior dettaglio qui avanti. Il complesso 56 di contatti rotanti contiene una piattina 58 di contattò sul lato di carico e una piattina 62 di contatto sul lato di linea per collegamento mediante coltelli 29 (Figura 4) ad una sorgente di energia e ad un circuito protetto (non mostrati), rispettivamente. La piattina 58 di contatto sul lato di carico contiene un contatto fisso 64 e la piattina 62 di contatto sul lato di linea contiene un contatto fisso 66. Il complesso 56 di contatti rotanti contiene un braccio di contatto mobile 68 avente un gruppo di contatti 72 e 74 che si accoppiano con contatti fissi 64 e 66, rispettivamente. Nella posizione aperta (Figura 5) del meccanismo operativo 38, nel quale una manopola a ginocchio 44 è orientata verso sinistra (per esempio mediante ima forza manuale o meccanica), i contatti 72 e 74 sono separati dai contatti fissi 64 e 66, impedendo perciò alla corrente di scorrere attraverso il braccio di contatto 68. Si dovrebbe osservare che, mentre il complesso 56 di contatti rotanti mostra un braccio di contatto avente una coppia di contatti mobili, si possono considerare complessi di contatti rotanti nei quali il braccio di contatto ha un singolo contatto mobile.

Nella posizione di chiusura (Figura 6) del meccanismo operativo 38, nella quale la manopola a ginocchio 44 è orientata a destra, come illustrato in Figura 3 (per esempio mediante ima forza manuale o meccanica), i contatti 72 e 74 sono accoppiati ai contatti fissi 64 e 66, consentendo perciò alla corrente di passare attraverso il braccio di contatto 68. Nella posizione sganciata (Figura 7) la manopola a ginocchio 44 è orientata tra la posizione di chiusura e la posizione di apertura (tipicamente per la liberazione delle molle di meccanismo entro il meccanismo operativo 38, descritto qui avanti in maggior dettaglio). In questa posizione "sganciata", i contatti 72 e 74 sono separati dai contatti fìssi 64 e 66 dall’ azione del meccanismo operativo 38, impedendo perciò alla corrente di passare attraverso il braccio di contatto 68. Dopo che il meccanismo operativo 38 è nella posizione "sganciata", esso deve infine essere riportato nella posizione di chiusura per l’attivazione. Questo è effettuato applicando una forza di ripristino per muovere la manopola a ginocchio 44 verso una condizione di ripristino, che è oltre la posizione di apertura (cioè più avanti a sinistra della posizione di apertura di Figura 3) e quindi indietro verso la posizione di chiusura. Questa forza di ripristino deve essere abbastanza alta per vincere le molle del meccanismo, qui descritte.

braccio di contatto 68 è montato su una struttura di rotore 76 che ospita uno o più gruppi di molle di contatto (non mostrati). Il braccio di contatto 68 e la struttura di rotore 76 ruotano attorno ad un centro comune 78. Un perno trasversale 40 interagisce attraverso un’apertura 82 entro la struttura di rotore 76 generalmente per obbligare il braccio di contatto 68 ad essere mosso dalle posizioni di chiusura, apertura e sganciamento.

Facendo ora riferimento alle Figure da 8 a 10, saranno ora dettagliati i componenti del meccanismo operativo 38. Come visto nelle Figure da 8 a 10, il meccanismo operativo 38 è nella posizione sganciata. Il meccanismo operativo 38 ha dei telai laterali 86 del meccanismo operativo configurati e posizionati per scavalcare le pareti laterali 46, 48 dalla cassetta 34 (Figura 2).

Una manopola a ginocchio 44 (Figura 2) è intercollegata rigidamente con un elemento attivatore o giogo di manopola 88. Il giogo di manopola 88 contiene zone laterali opposte 89. Ciascuna zona laterale 89 contiene un prolungamento 91 alla sommità della zona laterale 89 e una zona 92 sagomata a U nella parte di fondo di ciascuna zona laterale 89. Le zone 92 sagomate a U sono posizionate per rotazione su una coppia di parti di sostegno 94 sporgenti esternamente dai telai laterali 86. Le parti di sostegno 94 sono configurate per trattenere il giogo di manopola 88, per esempio, con una ranella di fissaggio. Il giogo di manopola 88 contiene inoltre un perno cilindrico 114 estendentesi tra i prolungamenti 91.

Il giogo di manopola 88 è collegato ad un gruppo di molle di meccanismo 96 mediante un ancoraggio elastico 98, che è generalmente sostenuto entro una coppia di aperture 102 nel giogo di manopola 88 e disposto attraverso un gruppo complementare di aperture 104 sulla parte superiore delle molle di meccanismo 96.

Facendo riferimento alla Figura 11, la parte di fondo delle molle di meccanismo 96 contiene una coppia di aperture 206. Un connettore di ativazione 235 collega operativamente le molle di meccanismo 96 ad altri componenti del meccanismo operativo. Il connettore di attivazione 235 comprende un perno 202 disposto attraverso aperture 206, un gruppo di tubi laterali 203 disposti sul perno 202 adiacenti alla superficie esterna della parte di fondo delle molle di meccanismo 96 e un tubo centrale 204 disposto sul perno 202 tra le superfici interne delle parti di fondo delle molle di meccanismo 96. tubo centrale 204 contiene delle parti scalinate a ciascun estremo, generalmente configurate per mantenere un'opportuna distanza tra le molle di meccanismo 96. Benché il connettore di attivazione 235 sia qui descritto in dettaglio come tubi 203, 204 e un perno 202, è considerato qualsiasi mezzo per collegare le molle ai componenti del meccanismo.

Considerando le Figure 10, 12 e 13, una coppia di culle 106 è disposta adiacente ai telai laterali 86 e ruota su un perno 108 disposto attraverso un’apertura 112 all’incirca all’estremo di ciascuna culla 106. Ciascuna culla 106 contiene una superficie di bordo 107, un braccio 122 sporgente verso il basso e una superficie 164 di aggancio di culla sopra il braccio 122. La superficie di bordo 107 è posizionata generalmente sulla parte di culla 106 nell’ambito di contatto con un perno cilindrico 114. Ciascuna culla 106 contiene anche una superfìcie di arresto 110 formata sulla medesima. Un chiodo 116, disposto attraverso una fenditura arcuata 118 entro ciascun telaio laterale 86, come meglio visto nelle Figure 7 e 10, guida il movimento di ciascuna culla 106. Dei chiodi 116 sono disposti entro un’apertura 117 su ciascuna culla 106 (Figura 13). Una fenditura arcuata 168 è posizionata tra l’apertura 112 e l’apertura 117 su ciascuna culla 106.

Un’apertura 172 è posizionata sopra la fenditura 168.

Considerando le Figure da 8 a 10, un aggancio primario 126 è posizionato entro i telai laterali 86. L’aggancio primario 126 contiene una coppia di porzioni laterali 128 (Figura 10). Ciascuna porzione laterale 128 contiene un braccio piegato 124 nella sua parte inferiore. Le porzioni laterali 128 sono intercollegate da una parte centrale 132. Un gruppo di prolungamenti 166 scende esternamente dalla parte centrale 132 posizionati per allinearsi con le superfici di aggancio di culla 164.

Le porzioni laterali 128 contengono ciascuna un’apertura 134 posizionata in modo che un aggancio primario 126 è disposto per rotazione su un perno 136. perno 136 è fissato a ciascun telaio laterale 86. Un gruppo di porzioni laterali superiori 156 è definito all’estremo superiore delle porzioni laterali 128. Ciascuna porzione laterale superiore 156 ha mia superfìcie primaria di agganciamento 158.

Un aggancio secondario 138 scavalca girevolmente i telai laterali 86. L’aggancio secondario 138 contiene un gruppo di perni 142 disposti in una coppia complementare di tacche 144 su ciascun telaio laterale 86. L’aggancio secondario 138 contiene una coppia di linguelle di denti di sganciamento 146 che sporgono perpendicolarmente dal meccanismo operativo 38 in modo da consentire un’interfaccia con un meccanismo 250 di interblocco di estrazione, come sarà ulteriormente trattato qui sotto. L’attivazione mediante il meccanismo 250 di blocco di estrazione obbliga l’aggancio secondario 138 a liberare l’impegno con l’aggancio primario 126, obbligando perciò il meccanismo operativo 38 a muoversi verso la posizione sganciata (per esempio come in Figura 5), descritta qui sotto.

L’aggancio secondario 138 contiene un gruppo di superfici di aggancio 162, che si allineano con le superfici primarie di aggancio 158.

L’aggancio secondario 138 è spinto in senso orario a causa delle forze di trazione di una molla 148 (Figura 10). La molla 148 ha un primo estremo collegato ad un’apertura 152 sull’aggancio secondario 138 e un secondo estremo collegato ad un perno trasversale di telaio 154 disposto tra telai 86. Considerando le Figure 10, 12 e 13, un gruppo di collegamenti superiori 174 è collegato alle culle 106. I collegamenti superiori 174 hanno in generale forma di angolo retto. Dei bracci 175 (in una configurazione sostanzialmente orizzontale nelle Figure 10 e 12) dei collegamenti superiori 174 hanno ciascuno una porzione di camma 171 che si interfaccia con un rullo 173 disposto tra i telai 86. Dei bracci 176 (in configurazione sostanzialmente verticale nelle Figure 10 e 12) dei collegamenti superiori 174 hanno ciascuno una coppia di aperture 182, 184 e una parte 186 sagomata a U al loro estremo inferiore. Un’apertura 184 è intermedia tra l’apertura 182 e la parte 186 sagomata a U. I collegamenti superiori 174 sono collegati alla culla 106 mediante una struttura di fissaggio, come un perno di chiodo 188 disposto attraverso l’apertura 172 e l’apertura 182, e una struttura di fissaggio, come un perno di chiodo 181 disposto attraverso la fenditura 168 e l’apertura 184. I perni di chiodi 188, 191 si attaccano entrambi ad un connettore 193 per fissare ciascun collegamento superiore 174 a ciascuna culla 106. Ciascun perno 188, 191 contiene parti rialzate 189, 192, rispettivamente. Le parti rialzate 189, 192 sono fomite per mantenere uno spazio tra ciascun collegamento superiore 174 e ciascuna culla 106. Lo spazio serve a ridurre o eliminare lattrito tra il collegamento superiore 174 e la culla 106 durante ciascun movimento di meccanismo operativo e anche per distribuire il carico di forza tra le culle 106 e i collegamenti superiori 174.

I collegamenti superiori 174 sono tutti intercollegati con un collegamento inferiore 194. Considerando ora le Figure da 10 a 16, una parte 186 sagomata a U di ciascun collegamento superiore 174 è disposta in un gruppo complementare di ranelle di sostegno 196. Le ranelle di sostegno 196 sono disposte su ciascun tubo laterale 203 tra una prima porzione scalinata 200 sul tubo laterale 203 e un’apertura 189 ad un estremo del collegamento inferiore 194. Delle ranelle di sostegno 196 sono configurate per contenere pareti laterali 197 distanziate in modo sufficiente così che le parti 186 sagomate a U dei collegamenti superiori 174 si infilano nelle ranelle di sostegno 196. Ciascun tubo laterale 203 è configurato per avere una seconda parte scalinata 201. Ciascuna seconda parte scalinata 201 è disposta attraverso aperture 189. Un perno 202 è disposto attraverso tubi laterali 203 e un tubo centrale 204. Il perno 202 si interfaccia con i collegamenti superiori 174 e i collegamenti inferiori 194 mediante tubi laterali 203. Perciò, ciascun tubo laterale 203 è un punto comune di interfaccia per il collegamento superiore 174 (come appoggiato girevolmente entro le pareti laterali 197 della ranella di sostegno 196), per il collegamento inferiore 194 e le molle di meccanismo 96.

Considerando ora le Figure da 17 a 19, ciascun collegamento inferiore 194 è intercollegato con una manovella 208 mediante un chiodo girevole 210 disposto attraverso un’apertura 199 nel collegamento inferiore 194 e un’apertura 209 nella manovella 208. Ciascuna manovella 208 ruota attorno ad un centro 211. La manovella 208 ha un apertura 212 dove il perno trasversale 40 (Figura 2) passa attraverso la fenditura arcuata 52 delle cassette 32, 34 e 36 (Figura 2) e un gruppo complementare di fenditure arcuate 214 su ciascun telaio laterale 86 (Figura 10).

Un distanziatore 234 è contenuto su ciascun chiodo girevole 210 tra ciascun collegamento inferiore 194 e la manovella 208. Dei distanziatori 234 distribuiscono il carico di forza dai collegamenti inferiori 194 alle manovelle 208 su una base più larga e riducono anche l’attrito tra i collegamenti inferiori 194 e le manovelle 208, minimizzando perciò la possibilità di bloccaggio (per esempio quando il meccanismo operativo 38 è cambiato dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura manualmente o meccanicamente, o quando il meccanismo 38 è cambiato dalla posizione di chiusura alla posizione sganciata dalla liberazione dell’aggancio primario 126 e dell’aggancio secondario 138).

Facendo ancora riferimento alle Figure da 5 a 7, si descriverà in dettaglio il movimento del meccanismo operativo 38 rispetto al complesso 56 di contatti rotanti.

Considerando la Figura 5, la manopola a ginocchio 44 nella posizione di apertura è ruotata a sinistra e le molle di meccanismo 96, il collegamento inferiore 194 e la manovella 208 sono posizionate per mantenere il braccio di contatto 68 in modo che i contatti mobili 72, 74 rimangano separati dai contatti fissi 64, 66. Q meccanismo operativo 38 viene portato nella posizione di apertura dopo che ima forza di ripristino allinea correttamente l’aggancio primario 126, l’aggancio secondario 138 e la culla 106 (per esempio dopo che il meccanismo operativo 38 è stato sganciato) e viene liberato. Quindi, quando la forza di ripristino è liberata, i prolungamenti 166 dell’aggancio primario 126 si appoggiano sulle superfici 164 di aggancio di culla e le superfici 158 di aggancio primario si appoggiano sulle superfici 162 di aggancio secondario. Ciascun collegamento superiore 174 e collegamento inferiore 194 sono piegati rispetto a ciascun tubo laterale 203. Le linee di forza generate dai meccanismi di molla 96 (cioè tra l’ancoraggio di molla 98 e il perno 202) sono a sinistra della parte di appoggio 94 (come orientata nelle Figure da 3 a 5). La superficie di camma 171 del collegamento superiore 174 è fuori di contatto con il rullo 173.

Considerando ora la Figura 6, una forza manuale di chiusura fu applicata alla maniglia a ginocchio 44 per muoverla dalla posizione di apertura (cioè Figura 5) alla posizione di chiusura (cioè a destra come orientata in Figura 6). Mentre la forza di chiusura viene applicata, i collegamenti superiori 174 ruotano entro le fenditure arcuate 168 delle culle 106 attorno a perni 188 e il collegamento inferiore 194 è spinto a destra sotto la spinta delle molle di meccanismo 96. Le parti rialzate 189 e 192 (Figure 12 e 13) mantengono uno spazio opportuno tra le superfici dei collegamenti superiori 174 e le culle 106 per impedire un attrito tra i medesimi, che aumenterebbe la forza richiesta al meccanismo operativo 38 dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura. Inoltre, le pareti laterali 197 delle ranelle di sostegno 196 (Figure da 14 a 16) mantengono la posizione del collegamento superiore 174 sul tubo laterale 203 e minimizzano la possibilità di piegamento (per esempio in modo da impedire al collegamento superiore 174 di spostarsi nelle molle 96 o entro il collegamento inferiore 194).

Per allineare il collegamento verticale 176 e il collegamento inferiore 194, la linea di forza generata dalle molle di meccanismo 96 è spostata a destra rispetto alla parte di sostegno 94, il che obbliga il chiodo 210 collegante il collegamento inferiore 194 e la manovella 208 ad essere spinto verso il basso e a far ruotare la manovella 208 in senso orario attorno al centro 211. Questo, a sua volta, spinge il perno trasversale 40 verso l’estremo superiore della fenditura arcuata 214. Perciò, le forze trasmesse attraverso il perno trasversale 40 al complesso 56 di contatti rotanti attraverso l’apertura 82 muovono i contatti mobili 72, 74 entro i contatti fissi 64, 66. Ciascun distanziatore 234 sul perno girevole 210 (Figure 11 e da 17 a 19) mantengono la distanza opportuna tra i collegamenti inferiori 194 e le manovelle 208 per impedire l’interfaccia o l’attrito tra di essi o dai telai laterali 86.

L’interfaccia tra l’aggancio primario 126 e l’aggancio secondario 138 (cioè tra la superficie 158 dell’aggancio primario e la superficie 162 dell’aggancio secondario) e tra le culle 106 e l’aggancio primario 126 (cioè tra i prolungamenti 166 e le superfici 164 dell’aggancio di culla) non è alterata quando si applica una forza alla maniglia a ginocchio 44 per cambiarla dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura.

Considerando ora la Figura 5, nella condizione "sganciata", una linguetta di sganciamento 146 dell’aggancio secondario è stata spostata, per esempio, dal meccanismo di interblocco di estrazione, descritto in dettaglio qui sotto, e l’interfaccia tra l’aggancio primario 126 e l’aggancio secondario 138 è liberata. Dei prolungamenti 166 dell’aggancio primario 126 sono disimpegnati dalle superimi 164 dell’aggancio di culla e la culla 106 è ruotata in senso orario attorno al perno 108 (cioè movimento guidato dal chiodo 116 nella fenditura arcuata 118). movimento della culla 106 trasmette una forza attraverso i chiodi 188, 191 ad un collegamento superiore 174 avente una superficie di camma 171. Dopo una breve rotazione predeterminata, la superficie di camma 171 del collegamento superiore 174 va in contatto con il rullo 173. La forza risultante dal contatto della superficie di camma 171 sul rullo 173 obbliga il collegamento superiore 174 e il collegamento inferiore 194 ad ingobbirsi e consente alle molle di meccanismo 96 di tirare il collegamento inferiore 194 mediante il perno 202. A sua volta, il collegamento inferiore 194 trasmette una forza alla manovella 208 (cioè mediante il chiodo 210) obbligando la manovella 208 a ruotare in sènso antiorario attorno al centro 211 e spingere il perno trasversale 40 verso la parte inferiore della fenditura arcuata 214. Le forze trasmesse attraverso il perno trasversale 40 al complesso 56 di contatti rotanti attraverso lapertura 82 obbliga i contatti mobili 72, 74 a separarsi dai contatti fissi 64, 66.

Considerando ora le Figure da 20 a 22 sarà descritto in dettaglio il meccanismo 250 di interblocco di estrazione. Un perno rotante 258 è inchiodato ad un telaio laterale 86 del meccanismo operativo 38. Il braccio 260 di sganciamento di estrazione contiene un primo prolungamento 268 ad un estremo superiore e una linguetta 266 di sganciamento di estrazione formata su un secondo prolungamento 265 su un estremo inferiore e un’apertura 264 (Figura 20) che è piazzata sopra il perno 258. Il braccio 260 di sganciamento di estrazione è bloccato girevolmente opposto con una bussola 261 spingendo il fermaglio di ritegno 262 sopra un solco circonferenziale formato nel perno 258 in modo che sia libero di ruotare sul perno 258 tra la bussola 261 e uno spallament formato nel perno 258. Una molla di ritorno 270 è collegata tra una tacca 256 formata nella parete laterale 86 e una piccola apertura 266 formata nel braccio 260 di sganciamento di estrazione.

In Figura 21 è mostrato un complesso 280 di attivazione di interblocco collegato alla base 26 dell’interruttore 20 (Figure 1 e 4). Il complesso 280 di attivazione di interblocco è mostrato in maggior dettaglio in Figura 22 e comprende ima staffa di montaggio 282, un braccio prolungato 284 che ruota attorno ad un perno 286, un braccio di camma 288 che pure ruota sul perno 286. In una realizzazione (non mostrata), il braccio prolungato 284 e il braccio di camma 288 sono fissati tra di loro o formati come una struttura unitaria. Nella realizzazione mostrata, ima molla di sollevamento 292 spinge il braccio prolungato 284 contro un arresto 294 del braccio di camma 288, come meglio visto in Figura 21. Il braccio di camma 288 ha una superfìcie di camma 290. Il complesso 280 di attivazione di interblocco è installato sulla base 26 dell’interruttore 20 con il braccio prolungato 284 sporgente attraverso l’apertura 283 formata nella base 26. Si osserverà che l’installazione del meccanismo 250 di sganciamento di estrazione su un meccanismo operativo 38 completamente assiemato può essere realizzata in solo alcune fasi e non richiede alcun smontaggio del meccanismo operativo 38.

La Figura 21 mostra chiaramente il funzionamento del meccanismo 250 di sganciamento di estrazione. Il meccanismo 250 di sganciamento di estrazione obbliga l’interruttore estraibile 20 a sganciarsi quando inserito o tolto dallo scomparto 25. Lo scomparto 25 contiene una superfìcie di camma 33 che può essere un perno, un rullo o altra superficie, come quella mostrata in Figura 3. Quando l’interruttore estraibile 20 è installato nello scomparto 25 (Figure 3 e 4), la superficie di camma 33 toccherà la superficie di camma 290 obbligando il braccio di camma 288 a ruotare in senso orario, come visto in Figura 21. Quando la superficie di camma 288 ruota in senso orario, un arresto 294 si muove verso destra, consentendo al braccio prolungato 284 di ruotare in senso orario sotto linfluenza della molla di sollevamento 292, che è sotto tensione.

braccio prolungato 284 interagisce con la linguetta 266 di sganciamento di estrazione formata al fondo del secondo prolungamento 265 del braccio 260 di sganciamento di estrazione, obbligando il braccio 260 di sganciamento di estrazione a ruotare in senso antiorario, come visto in Figura 21, contro la spinta della molla 270. Quando il braccio 260 di sganciamento di estrazione è ruotato in senso antiorario, il primo prolungamento 268 interagisce con la linguetta 146 dell’aggancio secondario 138, obbligando l’aggancio secondario 138 a ruotare in senso orario sui perni 142. Questo obbliga il meccanismo operativo 38 a sganciarsi, come precedentemente descritto, obbligando il braccio di contatto 68 a ruotare, separando perciò i contatti mobili 74, 72 dai contatti fissi 66, 64. La molla di sollevamento 292 consente ad una rotazione addizionale del braccio di camma 288 di capitare per assicurare uno sganciamento positivo, mentre un movimento in eccesso è assorbito, assicurando il funzionamento desiderato pur consentendo variazioni di fabbricazione.

Quando l’interruttore 20 è completamente installato nello scomparto 25, il perno di camma 33 è nella posizione mostrata a tratteggio in Figura 21. Una tacca 296, formata nel braccio di camma 288, consente al braccio di camma 288 e al braccio prolungato 284 di ruotare indietro in una posizione naturale sotto l’influenza di ima molla di ritorno 270. Questa posizione consente all’aggancio secondario 138 di essere liberato, consentendo ai contatti mobili e fissi dell’interruttore estraibile 20 di essere chiusi dal giogo mobile di manopola 88 nella posizione di chiusura mostrata in Figura 6. Si osserverà che capita uno sganciamento simile a causa dell’interazione della superficie di camma 33 e del braccio di camma 288 quando l’interruttore 20 è tolto dallo scomparto 25 o quando linterruttore 20 è inserito nello scomparto 25.

Benché l’invenzione sia stata descritta con riferimento ad una realizzazione preferita, si capirà da parte degli esperti nel ramo che svariati cambiamenti possono essere fatti e degli equivalenti possono essere sostituiti a suoi elementi senza allontanarsi dall’ambito dell’invenzione. In aggiunta, parecchie modifiche possono essere fatte per adattare una particolare situazione o materiale agli insegnamenti dell’ invenzione, senza allontanarsi dal suo ambito essenziale. Perciò, si intende che l’invenzione non sia limitata alla particolare realizzazione descritta come miglior modo considerato per realizzare l’invenzione, ma che l’invenzione conterrà tutte le realizzazioni cadenti entro l’ambito delle allegate rivendicazioni.

Claims (15)

1. RIVENDICAZIONI 1. Meccanismo di interblocco di estrazione (250) per un interruttore estraibile (20) il meccanismo di interblocco di estrazione (250) comprendendo: un braccio di sganciamento di estrazione (250) adatto ad essere collegato girevolmente entro detto interruttore estraibile (20), detto braccio di sganciamento di estrazione (260) comprendendo: un primo prolungamento (268) su un primo estremo di detto braccio di sganciamento di estrazione (260) per interagire con un primo dente di sganciamento (130) di detto meccanismo operativo (38) e un secondo prolungamento (265) formato su un secondo estremo di detto braccio di sganciamento di estrazione (260); e un complesso (280) di attivazione di interblocco comprendente: una staffa di montaggio (282) per attaccare detto complesso di attivazione di interblocco (280) a detto interruttore estraibile (29); e un braccio prolungato (284) e un braccio di camma (288), detto braccio prolungato (284) e detto braccio di camma (288) collegati girevolmente ad un perno (286) che è montato sulla staffa di montaggio (282), detto braccio prolungato (284) sporgendo attraverso una apertura (283) in detto interruttore estraibile (20) con un suo estremo vicino a detto secondo prolungamento (265) di detto braccio di sganciamento di estrazione (260) quando detta staffa di montaggio (282) è installata su detto interruttore estraibile (20); in cui detto braccio di camma (288) è adatto ad interagire con una superfìcie di camma (33) attaccata ad uno scomparto (25) in modo che, quando detto interruttore estraibile (20) è inserito in detto scomparto (25), detto braccio di camma (288) e detto braccio prolungato (284) ruotano in una prima direzione, detto braccio prolungato (284) interagendo con detto secondo prolungamento (265) di detto braccio di sganciamento di estrazione (260) obbligando detto braccio di sganciamento di estrazione (260) a ruotare in una seconda direzione, obbligando detto primo prolungamento (268) ad interagire con detto dente di sgancio (138) che obbliga detto interruttore estraibile (20) a sganciarsi.
2. 2. Il meccanismo di interblocco di estrazione (250) della rivendicazione 1, nel quale: detto braccio prolungato (284) e detto braccio di camma (288) sono collegati da una molla di sollevamento (292) che consente una sovrarotazione di detto braccio di camma (288) rispetto a detto braccio prolungato (284).
3. 3. Il meccanismo di interblocco di estrazione (250) della rivendicazione 1, nel quale detto braccio di sganciamento di estrazione (260) comprende una molla di ritomo (270) che spinge detto prolungamento (268) via da detto dente di sganciamento (138).
4. 4. Il meccanismo di interblocco di sganciamento (250) della rivendicazione 1, in cui detto braccio di camma (288) contiene una prima superficie (290) e detta superficie di camma (33) comprende un perno (33) montato in detto scomparto (25), in cui detto interruttore estraibile (20), è inserito, detta prima superficie (290) scorre contro detto perno (33), spingendo detto braccio di camma (288) a ruotare in detta prima direzione.
5. 5. Il meccanismo di interblocco di estrazione (250) della rivendicazione 4, in cui detto braccio di camma (288) contiene inoltre una seconda superficie (296) configurata in modo che quando detto interruttore estraibile (20) è inserito, detta prima superficie (290) spinge detto braccio di camma (288) a ruotare in detta prima direzione, quindi detta seconda superficie di camma (296) consente a detto braccio di camma (288) di ruotare in detta seconda direzione, in modo che quando detto interruttore estraibile (20) è completamente inserito in detto scomparto (25), si consente a detto interruttore estraibile (20) di essere ripristinato.
6. 6. 11 meccanismo di interblocco di estrazione della rivendicazione 1, in cui detto braccio di camma (288) e detta superfìcie di camma (33) sono configurati per interagire tra di loro in modo che quando detto interruttore estraibile (20) è inserito, detto braccio di camma (288) mota in detta prima direzione, quindi detto braccio di camma (288) mota indietro in detta seconda direzione in modo che, quando detto interruttore estraibile (20) è completamene inserito in detto scomparto (25), si consente a detto interruttore (20) di essere ripristinato.
7. 7. Il meccanismo di interblocco di estrazione (250) della rivendicazione 1, in cui detto meccanismo di interblocco di estrazione (250) è attaccato ad una piastra laterale (86) di un meccanismo operativo di interruttore (38).
8. 8. Interruttore estraibile (20) comprendente: un contatto mobile (74) e un contatto fisso (66) collegati elettricamente tra un coltello (29) di lato di carico e un coltello (29) di lato di linea per ciascun polo di detto interruttore estraibile; un meccanismo operativo (38) per obbligare detti contatti mobili e fissi (74, 66) ad aprirsi e chiudersi, detto meccanismo operativo (38) avendo: uno stato di apertura in cui detti contatti (74, 66) sono aperti, uno stato di chiusura in cui detti contatti (74, 66) sono chiusi, e uno stato sganciato in cui detti contatti (74, 66) sono aperti; detto meccanismo operativo (38) comprendendo inoltre un dente di sganciamento (138) per commutare detto meccanismo operativo (38) dalla posizione di chiusura alla posizione di sganciamento quando detto dente di sgainciamento (138) è mosso, e un meccanismo di interblocco di estrazione (250) comprendente: un braccio di sganciamento di estrazione (260) collegato girevolmente entro detto interruttore estraibile (20), detto braccio di sganciamento di estrazione (260) comprendendo un primo prolungamento (268) su un primo estremo di detto braccio di sganciamento di estrazione (260) per interagire con detto dente di sganciamento (138) e un secondo prolungamento (265) su un secondo estremo di detto braccio di sganciamento di estrazione (260); e un complesso di attivazione di interblocco (280) detto complesso di attivazione di interblocco (280) comprendendo: un braccio prolungato (284), un braccio di camma (288), e una staffa di sostegno (282) montata sull’ interruttore estraibile (20) con detto braccio prolungato (284) sporgente attraverso un'apertura (283) in detto interruttore estraibile (20), con un estremo di detto braccio prolungato (284) prossimo a detto secondo prolungamento (265) di detto braccio di sganciamento di estrazione (260); in cui detto braccio prolungato (284) e detto braccio di camma (288) sono collegati girevolmente ad un perno (286) montato sulla staffa di sostegno (282), detto braccio di camma (288) essendo adatto ad interagire con una superfìcie di camma (33) attaccata ad uno scomparto (25), in modo che, quando detto interruttore estraibile (20) è inserito in detto scomparto (25), detto braccio di camma (288) e detto braccio prolungato (284) ruotano in un primo senso, detto braccio prolungato (284) interagisce con detto secondo prolungamento (265) di detto braccio di sganciamento di estrazione (260), obbligando detto braccio di sganciamento di estrazione (260) a ruotare in un secondo senso, obbligando a sua volta detto primo prolungamento (268) di detto braccio di sganciamento di estrazione (290) ad interagire con detto dente di sgancio (138) obbligando detto interruttore estraibile (20) a sganciarsi, separando detti contatti mobili e fissi (74, 66).
9. 9. L’interruttore estraibile (20) della rivendicazione 8, nel quale: detto braccio prolungato (284) e detto braccio di camma (288) sono collegati da una molla di sollevamento (292) che consente una sovrarotazione di detto braccio di camma (288) rispetto a detto braccio prolungato (284).
10. 10. L’interruttore estraibile (20) della rivendicazione 8, in cui detto braccio di sganciamento di estrazione (260) comprende inoltre una molla di ritorno (270) che spinge detto prolungamento (268) via da detto dente di sganciamento (138).
11. 11. L’interruttore estraibile (20) della rivendicazione 8, in cui detto braccio di camma (288) contiene una prima superficie (290) e detta superficie di camma (33) comprende un perno (33) montato in detto scomparto (25), in cui detto interruttore estraibile (20) è inserito, detta prima superficie (290) scorre contro detto perno (33), spingendo detto braccio di camma (288) a ruotare in detta prima direzione.
12. 12. L’interruttore estraibile (20) della rivendicazione 11, in cui detto braccio di camma (288) contiene una seconda superficie (296), configurata in modo che, quando detto interruttore estraibile (20) è inserito, detta prima superficie (290) spinge detto braccio di camma (288) a ruotare in detto primo senso, quindi detta seconda superficie (296) consente a detto braccio di camma (288) di ruotare indietro in detto secondo senso in modo che, quando detto interruttore estraibile (20) è completamente inserito in detto scomparto (25), si consente a detto interruttore estraibile (20) di essere ripristinato e a detti contatti (74, 66) di essere chiusi.
13. 13. L’interruttore estraibile (20) della rivendicazione 8, in cui detto braccio di camma (288) e detta superfìcie di camma (33) sono configurati per interagire tra di loro, in modo che, quando detto interruttore estraibile (20) è inserito, detto braccio di camma (288) ruota in detto primo senso, quindi detto braccio di camma (288) ruota indietro in detto secondo senso in modo che, quando detto interruttore estraibile (20) è completamente inserito in detto scomparto (25), si consente a detto interruttore estraibile (20) di essere ripristinato e a detti contatti (74, 66) di essere chiusi.
14. 14. L’interrattore estraibile della rivendicazione 8, in cui detto meccanismo di interblocco di estrazione (260) è attaccato ad una piastra laterale (86) di un meccanismo operativo di interruttore (38).
15. 15. Interruttore estraibile (20) avente contatti separabili (74, 66), una maniglia operatrice (44) su un primo lato e un braccio di camma (288) sporgente da un secondo lato; detto interruttore estraibile (20) configurato per cooperare con uno scomparto (25) comprendendo collegamenti elettrici per piazzare detto scomparto (25) in un circuito elettrico di distribuzione, detto scomparto (25) comprendendo inoltre dei connettori elettrici (27) accoppiabili con connettori corrispondenti (29) su detto interruttore estraibile (20), in modo che quando detto interruttore estraibile (20) è inserito in detto scomparto (25), detto interruttore estraibile (20) diventa collegato in detto circuito elettrico di distribuzione, detto braccio di camma (288) interagendo con una superficie di camma (33) di detto scomparto (25) e un meccanismo operativo (38) in detto interruttore (20) in modo che, quando detto interruttore estraibile (20) è inserito e tolto da detto scomparto (25), detto braccio di camma (288) è obbligato a essere mosso da detta superficie di camma (33), obbligando detto meccanismo operativo (38) a sganciarsi, aprendo perciò detti contatti separabili (74, 66).