ITMI20011913A1 - Rubinetto ad erogazione temporizzata commutabile in erogazione continua - Google Patents

Rubinetto ad erogazione temporizzata commutabile in erogazione continua Download PDF

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ITMI20011913A1
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Alberto Nobili
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Carlo Nobili S P A Rubinetteri
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    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16KVALVES; TAPS; COCKS; ACTUATING-FLOATS; DEVICES FOR VENTING OR AERATING
    • F16K21/00Fluid-delivery valves, e.g. self-closing valves
    • F16K21/04Self-closing valves, i.e. closing automatically after operation
    • F16K21/06Self-closing valves, i.e. closing automatically after operation in which the closing movement, either retarded or not, starts immediately after opening
    • F16K21/12Self-closing valves, i.e. closing automatically after operation in which the closing movement, either retarded or not, starts immediately after opening with hydraulically-operated opening means; with arrangements for pressure relief before opening

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Description

D E S C R I Z IO N E
Il presente trovato ha come oggetto un rubinetto ad erogazione temporizzata commutabile in erogazione continua.
Sono noti rubinetti ad erogazione temporizzata nei quali l'organo otturatore, dopo essere stato portato manualmente nella posizione di apertura, viene automaticamente riportato nella posizione di chiusura dall'azione combinata di mezzi elastici di richiamo e del flusso dell'acqua che fluisce attraverso il rubinetto.
Tali rubinetti sono generalmente costituiti da un corpo sostanzialmente cilindrico che è destinato ad essere montato su un componente idraulico-sanitario, ad esempio un lavabo, con il suo asse sostanzialmente in verticale o inclinato rispetto alla verticale.
Internamente al corpo del rubinetto, è definita lina camera di intercettazione, sostanzialmente cilindrica, nella quale è alloggiato l'organo otturatore che è mobile a comando lungo l'asse di tale camera.
Sulla superficie laterale del corpo del rubinetto, nella zona interessata dalla camera di intercettazione, è definita almeno una luce di ingresso per l'acqua e, in una zona distanziata assialmente rispetto alla zona occupata dalla luce di ingresso, è definita almeno una luce di uscita.
Il collegamento tra la luce di ingresso e la luce di uscita avviene attraverso la camera di intercettazione nella quale è alloggiato l'organo otturatore che presenta una porzione di tenuta che è disposta tra la luce di ingresso e la luce di uscita e che, mediante lo spostamento assiale dell'organo otturatore, può essere portata ad impegnarsi con una sede di tenuta anulare che è disposta all<1 >interno della camera di intercettazione nella zona compresa tra la luce di ingresso e la luce di uscita, in modo tale da interrompere il collegamento tra la luce di ingresso e la luce di uscita, oppure può essere allontanata dalla sede di tenuta in modo tale da consentire il collegamento tra la luce di ingresso e la luce di uscita.
La luce di ingresso è generalmente situata inferiormente alla luce di uscita e, ancora inferiormente alla luce di ingresso,,nel corpo del rubinetto, è definita una camera ausiliaria che è separata dalla camera di intercettazione mediante un prolungamento dell<1>organo otturatore sagomato a pistone .
In tale prolungamento a pistone è definito un passaggio calibrato, controllato da un organo a spillo, che pone in comunicazione la camera di intercettazione con la camera ausiliaria.
Lo spostamento dell'organo otturatore dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura viene comandato mediante una manopola che è associata al corpo del rubinetto e che sporge superiormente da questo. In sostanza, premendo la manopola, si provoca l'allontanamento della porzione di tenuta dell'organo otturatore dalla sede di tenuta provocando anche lo scorrimento del prolungamento dell'organo otturatore all'interno della camera ausiliaria con conseguente evacuazione dalla camera ausiliaria, in direzione della camera di intercettazione, di gran parte dell'acqua residua contenuta nella camera ausiliaria. Tra il corpo del rubinetto e la manopola è interposta una molla che contrasta elasticamente il movimento di apertura dell'organo otturatore provocando il suo movimento in direzione della posizione di chiusura. Tale movimento di chiusura è tuttavia rallentato per il fatto che si genera, all'interno della stessa camera ausiliaria, una depressione che contrasta l'azione della molla. Questa depressione viene progressivamente ridotta a seguito del passaggio di acqua attraverso il foro calibrato definito nel prolungamento a pistone dell'organo otturatore. In questo modo, l'organo otturatore, per effetto della reazione elastica della molla, viene progressivamente portato nella posizione di chiusura ed interrompe l'erogazione di acqua dopo un certo tempo dalla sua apertura.
Questi tipi di rubinetto sono destinati prevalentemente ad essere impiegati in locali pubblici o comunità o comunque quando si desidera evitare un inutile spreco di acqua derivante da un utilizzo poco accorto del rubinetto.
Solitamente, il tenpo che intercorre tra l'apertura manuale del rubinetto e la sua chiusura automatica è tale da garantire l'erogazione di una quantità di acqua sufficiente ad eseguire un normale lavaggio delle mani. Per questo motivo, qualora 1'utilizzatore avesse bisogno di una maggiore quantità di acqua, è necessario che questo ripeta l'apertura manuale del rubinetto più volte.
Questo fatto costituisce un limite alla praticità di impiego di questi tipi di rubinetto.
Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere il problema sopra esposto, realizzando un rubinetto ad erogazione temporizzata il cui funzionamento possa essere commutato in erogazione continua in modo tale da soddisfare la richiesta di erogazione di una quantità di acqua maggiore rispetto a quella ottenibile con l'erogazione temporizzata, senza richiedere la ripetizione dell'operazione manuale di apertura del rubinetto.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare un rubinetto che, grazie a questa possibilità di commutazione, risulti di impiego più pratico rispetto ai rubinetti temporizzati di tipo tradizionale.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un rubinetto nel quale la commutazione da erogazione temporizzata ad erogazione continua o viceversa possa essere attuata in modo estremamente semplice ed agevole.
Un ulteriore scopo del trovato è quello di realizzare un rubinetto che possa essere prodotto con costi competitivi.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un rubinetto ad erogazione temporizzata commutabile in erogazione continua, comprendente un corpo del rubinetto con definita almeno una luce di ingresso dell'acqua ed almeno una luce di uscita dell'acqua ed un organo otturatore alloggiato in detto corpo del rubinetto e mobile da una posizione di apertura, nella quale consente il flusso dell'acqua da detta almeno una luce di ingresso a detta almeno una luce di uscita, ad una posizione di chiusura, nella quale interrompe il flusso dell'acqua da detta almeno una luce di ingresso a detta almeno una luce di uscita, e viceversa, detto organo otturatore essendo mobile a comando da detta posizione di chiusura a detta posizione di apertura ed essendo previsti mezzi di erogazione temporizzata collegati a detto organo otturatore per il suo ritorno automatico da detta posizione di apertura a detta posizione di chiusura in un tempo prefissabile dall'inizio dell'erogazione, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di commutazione attivabili a comando per operare il bloccaggio di detto organo otturatore in detta posizione di apertura.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del rubinetto secondo il trovato, illustrata, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra un rubinetto secondo il trovato, sezionato assialmente, con l'organo otturatore nella posizione di chiusura e con i mezzi di commutazione disattivati;
la figura 2 illustra il rubinetto della figura 1, sezionato assialmente, con l'organo otturatore nella posizione di apertura e con i mezzi di commutazione attivati;
la figura 3 illustra il rubinetto delle figure precedenti, visto in pianta dal basso ed ingrandito.
Con riferimento alle figure citate, il rubinetto secondo il trovato, indicato globalmente con il numero di riferimento 1, comprende un corpo del rubinetto 2 nel quale è definita almeno una luce di ingresso 3a, 3b dell'acqua ed almeno una luce di uscita 4 dell'acqua ed un organo otturatore 5 che è alloggiato nel corpo del rubinetto 2 e che è mobile da una posizione di apertura, nella quale consente il flusso dell'acqua dalla luce di ingresso 3a, 3b alla luce di uscita 4, ad una posizione di chiusura, nella quale interrompe il flusso dell'acqua dalla luce di ingresso 3a, 3b alla luce di uscita 4, e viceversa. L'organo otturatore 5 è mobile a comando dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura e sono previsti mezzi di erogazione temporizzata che sono collegati all'organo otturatore 5 per provocare il suo ritorno automatico dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura in un tempo prefissabile dall'inizio dell'erogazione .
Secondo il trovato, il rubinetto comprende mezzi di commutazione 6 che sono attivabili a comando per operare il bloccaggio dell'organo otturatore 5 nella posizione di apertura.
L'organo otturatore 5, nel passaggio dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura e viceversa, è traslabile relativamente al corpo del rubinetto 2 lungo una direzione di azionamento 7 ed è connesso ad una manopola di comando 8 che è disposta all'esterno del corpo del rubinetto 2 e che è solidale all'organo otturatore 5 nella sua traslazione lungo la direzione di azionamento 7.
I mezzi di commutazione 6 sono preferibilmente costituiti da un pulsante 9 che è associato alla manopola di comando 8 e che è mobile a comando da una posizione di disattivazione, illustrata nella figura 1, nella quale non interferisce con il corpo del rubinetto 2, ad una posizione di attivazione, illustrata nella figura 2, nella quale si impegna con un riscontro 10 definito sul corpo del rubinetto 2 in modo tale da bloccare la traslazione della manopola di comando 8, e quindi dell'organo otturatore 5, lungo la direzione di azionamento 7 relativamente al corpo del rubinetto 2.
Il pulsante 9 è mobile dalla posizione di disattivazione alla posizione di attivazione o viceversa quando l'organo otturatore 5 si trova nella posizione di apertura.
Il pulsante 9 è parzialmente alloggiato in una sede ricavata nella superficie laterale della manopola di comando 8 e sporge da questa sede con una sua porzione in modo da poter essere azionato manualmente.
Preferibilmente, il pulsante 9 è un pulsante a leva che è infulcrato, con una sua porzione intermedia, al corpo della manopola 8 e che è oscillabile, attorno al suo fulcro, per passare dalla posizione di disattivazione, nella quale non ha la possibilità di interferire con il corpo del rubinetto 2, alla posizione di attivazione, nella quale si porta con una sua porzione 9a inferiormente al riscontro 10, quando l'organo otturatore 5 si trova nella posizione di apertura, in modo tale da bloccare il movimento dell'organo otturatore 5 in direzione della posizione di chiusura.
Le due posizioni del pulsante 9 sono preferibilmente definite, in modo stabile, da una coppia di sedi 41a e 41b che sono previste nella manopola di comando 8 e che sono impegnabili da un dente elasticamente flessibile 42 del pulsante 9 rispettivamente quando questo si trova nella posizione di disattivazione e quando si trova nella posizione di attivazione.
Benché il concetto alla base del presente trovato possa essere applicato a qualsiasi tipo di rubinetto temporizzato, la forma di esecuzione illustrata si riferisce ad un rubinetto temporizzato del tipo descritto nella domanda di brevetto n. MI99A-00567 della stessa Richiedente. Tale tipo di rubinetto presenta due luci di ingresso 3a, 3b, rispettivamente per l'acqua calda e per l'acqua fredda e consente di operare, mediante la manopola di comando 8, una regolazione della temperatura dell'acqua che fuoriesce dalla luce di uscita 4 e di regolare la portata dell'acqua erogata, come meglio apparirà in seguito.
Più particolarmente, il rubinetto illustrato comprende mezzi di regolazione della sezione di passaggio delle luci di ingresso 3a, 3b per variare il rapporto tra la portata di acqua calda e la portata di acqua fredda che entrano nel corpo del rubinetto 2 consentendo così di regolare la temperatura dell'acqua erogata. Tali mezzi di regolazione sono alloggiati nel corpo del rubinetto 2 e sono collegati a mezzi di comando che sono supportati dal corpo del rubinetto 2 e che sono manovrabili dall'esterno dello stesso corpo del rubinetto 2.
Opportunamente, tali mezzi di comando sono costituiti dalla stessa manopola di comando 8, come meglio apparirà in seguito.
Il corpo del rubinetto 2 è destinato ad essere alloggiato all'interno di un'apposita sede ricavata nel componente idraulico-sanitario, come ad esempio una bocca di erogazione, che deve essere servito dal rubinetto 1 in modo tale da sporgere con la manopola di comando 8 dal corpo del componente idraulico-sanitario.
Il corpo del rubinetto 2 comprende un involucro esterno 11 a conformazione sostanzialmente cilindrica che è fissabile al componente idraulico-sanitario con il suo asse in verticale o inclinato rispetto alla verticale. Il corpo del rubinetto 2 comprende inoltre un involucro interno 12, anch'esso a conformazione sostanzialmente cilindrica, che è disposto internamente e coassialmente all'involucro esterno 11. La base inferiore dell'involucro esterno 11 è attraversata dalle luci di ingresso 3a, 3b e dalla luce di uscita 4. Le luci di Ingresso 3a, 3b vengono collegate, nel corpo del componente idraulico-sanitario, rispettivamente a condotti di alimentazione di acqua calda e fredda, mentre la luce di uscita 4 viene collegata alla bocca di erogazione del componente idraulico-sanitario.
Tra l'involucro esterno 11 e l'involucro interno 12 è definita una prima camera 13 che è in comunicazione con la luce di uscita 4.
All'interno dell'involucro interno 11 è definita una seconda camera 14 che è in comunicazione con la prima camera 13 attraverso una camera di intercettazione 28 che verrà meglio descritta in seguito.
Il fondo della prima camera 13 è costituito preferibilmente da una prima piastrina ceramica 16 la quale è bloccata all'interno dell'involucro esterno 11 in modo tale da non poter ruotare relativamente allo stesso involucro esterno 11 attorno al suo asse. La prima piastrina ceramica 16 è attraversata da tre fori 17a, 17b e 18 che sono situati in corrispondenza rispettivamente delle luci di ingresso 3a, 3b e della luce di uscita 4. Il foro 18 è in comunicazione con la prima camera 13.
La base inferiore dell'involucro interno 12 è collegata, in modo solidale nella rotazione attorno all'asse 12a dello stesso involucro interno 12, con una seconda piastrina ceramica 19 che si appoggia sulla prima piastrina ceramica 16 e che è attraversata da una luce di regolazione 20.
L'involucro interno 12 è girevole, attorno al suo asse 12a, che coincide con l'asse dell'involucro esterno 11, relativamente allo stesso involucro esterno 11 in modo tale da variare, mediante una variazione della posizione della luce.di regolazione 20 relativamente alle luci di ingresso 3a, 3b, la sezione delle luci di ingresso 3a, 3b che comunica con la carnera interna 14. In questo modo, ruotando l'involucro interno 12 relativamente all'involucro esterno 11, è possibile variare il rapporto tra la portata di acqua calda e la portata di acqua fredda che viene immessa al-1 'interno della seconda camera 14.
L'involucro interno 12 è collegato, nella rotazione attorno all'asse 12a relativamente all'involucro esterno 11, alla manopola di comando 8. Più particolarmente, alla base superiore dell'involucro interno 12 è connesso, in modo solidale nella rotazione attorno all'asse 12a, un elemento di collegamento 21 che si protende superiormente e che presenta una porzione 2la la quale è impegnabile, in modo solidale nella rotazione attorno all'asse 12a, dalla manopola di comando 8.
La porzione 21a dell'elemento di collegamento 21 presenta esternamente una conformazione prismatica che si accoppia con una sede 22, conformata corrispondentemente, prevista all'interno della manopola di comando 8. In questo modo, la manopola di comando 8, nella sua posizione che corrisponde alla condizione di chiusura dell'organo otturatore 5, risulta solidale, nella rotazione attorno all'asse 12a, con l'elemento di collegamento 21 e quindi con l'involucro interno 12.
L'elemento di collegamento 21 presenta, inferiormente alla porzione 21a, uno scarico anulare 23 che consente di svincolare la manopola di comando 8 dall'elemento di collegamento 21 nella rotazione attorno all'asse 12a quando la manopola di comando 8 viene premuta in direzione del corpo del rubinetto 2 per ottenere l'erogazione dell'acqua, come meglio apparirà in seguito.
L'involucro interno 12 è dotato, sulla sua superficie laterale, di una sporgenza anulare di centraggio 25 che si appoggia, con possibilità di rotazione, sulla superficie laterale interna dell'involucro esterno 11.
Tra l'involucro interno 12 e 1'involucro esterno 11 è interposta una guarnizione di tenuta 26 che isola la prima camera 13 dall'esterno.
Tra la base inferiore dell'involucro interno 12 e la seconda piastrina ceramica 19 è interposta un'ulteriore guarnizione di tenuta 27.
Internamente all'involucro interno 12, è ricavata una una camera di intercettazione 28, sostanzialmente cilindrica, che è in comunicazione con la seconda camera 14 attraverso almeno un'apertura di ingresso 29 e con la prima camera 13 attraverso almeno un'apertura di uscita 30 e che alloggia 1'organo otturatore 5.
L'asse della camera di intercettazione 28 coincide sostanzialmente con l'asse 12a e l'organo di tenuta 5 è alloggiato coassialmente nella camera di tenuta 28.
L'apertura di uscita 30 è distanziata superiormente dall'apertura di ingresso 29 e, nella zona del secondo involucro 12 compresa tra l'apertura di ingresso 29 e l'apertura di uscita 30, è definita una sede di tenuta 31 anulare che è impegnabile da una porzione di tenuta 5a dell'organo otturatore 5. L'organo otturatore 5 è mobile lungo la direzione di azionamento 7, parallela all'asse 12a, per effetto di un'azione manuale esercitata sulla manopola di comando 8 oppure, in senso contrario, per la reazione elastica di una molla 33 che è interposta tra il secondo involucro 12 e la stessa manopola di comando 8, per rispettivamente disimpegnare la sede di tenuta 31 in modo tale da consentire il collegamento tra l'apertura di ingresso 29 e l'apertura di uscita 30 o per impegnare la porzione di tenuta 5a dell'organo otturatore 5 dalla sede di tenuta 31 in modo da interrompere il collegamento tra l'apertura di ingresso 29 e l'apertura di uscita 30.
I mezzi di erogazione temporizzata comprendono la molla 33 ed un pistone 34 il quale è fissato all'estremità inferiore dell'organo otturatore 5. Il pistone 34 è scorrevole a tenuta in una camera di controllo 28a che costituisce la porzione di fondo della camera di intercettazione 28. La tenuta tra il pistone 34 e le pareti laterali della camera di controllo 28a è attuata mediante una guarnizione a labbro 50 che attua la separazione a tenuta della camera di controllo 28a dalla camera di intercettazione 28 soltanto quando il pistone 34 si muove con l'organo otturatore 5 nel passaggio di questo dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura. Il pistone 34 è attraversato, in modo di per sè noto, da un foro calibrato 35 controllato da uno organo a spillo 36, in modo analogo ai mezzi di erogazione temporizzata di tipo noto.
L'involucro interno 12, in particolare in corrispondenza dell'apertura di ingresso 29, comprende un manicotto 38 che è girevole attorno all'asse 12a relativamente alla restante parte dell'involucro interno 12. Tale manicotto 38 è provvisto, sulla porzione della sua superficie laterale che si affaccia all'apertura di ingresso 29, di aperture calibrate 38a di dimensioni diverse tra loro che possono essere portate in corrispondenza dell'apertura di ingresso 29 sfruttando la possibilità di rotazione del manicotto 38 attorno all'asse 12a relativamente alla restante parte dell'involucro interno 12. Il manicotto 38 è collegato, nella rotazione attorno all'asse 12a, con la manopola di comando 8 in modo tale che, ruotando la manopola di comando 8 relativamente alla restante parte dell <' >involucro interno 12, quando questa operazione è possibile e cioè quando la sede 22 della manopola di comando 8 è posizionata in corrispondenza dello scarico anulare 23, sia possibile variare l'apertura calibrata 38a che viene portata in corrispondenza dell'apertura di ingresso 29 variando così la portata dell'acqua che viene erogata dal rubinetto.
In questo modo, mediante la stessa manopola di comando 8 è possibile variare sia la temperatura che la portata dell'acqua che viene erogata.
Il funzionamento del rubinetto secondo il trovato è il seguente.
Quando la manopola di comando 8 viene premuta in-direzione del corpo del rubinetto 2 in contrasto all'azione esercitata dalla molla 33, l'organo otturatore 5 viene spostato dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura e l'apertura di ingresso 29 risulta in comunicazione con l'apertura di uscita 30. In questo modo, la seconda camera 14 risulta in comunicazione con la prima camera 13 e l'acqua, che entra nella seconda camera 14 attraverso le luci di ingresso 3a e 3b e la luce di regolazione 20, fluisce dalla seconda camera 14 alla camera di intercettazione 28, superiormente al pistone 34, e quindi dalla camera di intercettazione 28 alla prima camera 13 dalla quale fuoriesce attraverso la luce di uscita 4, in direzione della bocca di erogazione del componente idraulico-sanitario sul quale è montato il rubinetto secondo il trovato.
Quando la manopola di comando 8 si trova con la sede 22 in corrispondenza dello scarico anulare 23, è possibile ruotare la manopola di comando 8 e il manicotto 38 attorno all'asse 12a relativamente alla restante parte dell 'involucro interno 12. In questo modo è possibile variare la portata dell 'acqua che viene erogata dal rubinetto.
E' da notare che il passaggio dell'organo otturatore 5 dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura, provoca l'evacuazione, dalla camera di controllo 28a situata inferiormente al pistone 34, dell'acqua situata in tale camera riversandola, superiormente allo stesso pistone 34, nella camera di intercettazione 28. Quando la manopola di comando 8 viene rilasciata, l'organo otturatore 5 viene riportato nella posizione di chiusura dalla reazione elastica della molla 33 che è stata compressa durante il passaggio dell'organo otturatore 5 dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura. Il ritorno dell'organo otturatore 5 nella posizione di chiusura viene però rallentato per il fatto che, nella zona della camera di controllo 28a situata inferiormente al pistone 34, viene a generarsi una depressione che viene progressivamente ridotta dal ritorno dell'acqua in tale zona attraverso il foro calibrato 35.
Mentre l'organo otturatore 5 si trova nella posizione di apertura, è possibile evitare, con il rubinetto secondo il trovato, il ritorno dell'organo otturatore 5 nella posizione di chiusura agendo sul pulsante 9 per insegnare tale pulsante con il riscontro 10 definito su una porzione dell'involucro interno 12, come illustrato nella figura 2. Operando in questo modo, viene impedita la chiusura automatica del rubinetto rendendo continua 1'erogazione dell'acqua.
Quando si desidera ottenere la chiusura del rubinetto, è sufficiente disattivare il pulsante 9 disimpegnandolo dal riscontro 10.
Si è in pratica constatato come il rubinetto ad erogazione temporizzata secondo il trovato assolva pienamente il compito prefissato in quanto può essere utilizzato per ottenere un'erogazione terrorizzata oppure un<'>erogazione continua dell'acqua a seconda delle esigenze.
Il rubinetto così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti .
In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (9)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Rubinetto ad erogazione temporizzata commutabile in erogazione continua, comprendente un corpo del rubinetto con definita almeno una luce di ingresso dell'acqua ed almeno una luce di uscita dell'acqua ed un organo otturatore alloggiato in detto corpo del rubinetto e mobile da ima posizione di apertura, nella quale consente il flusso dell'acqua da detta almeno una luce di ingresso a detta almeno una luce di uscita, ad una posizione di chiusura, nella quale interrompe il flusso dell'acqua da detta almeno una luce di ingresso a detta almeno una luce di uscita, e viceversa, detto organo otturatore essendo mobile a comando da detta posizione di chiusura a detta posizione di apertura ed essendo previsti mezzi di erogazione temporizzata collegati a detto organo otturatore per il suo ritorno automatico da detta posizione di apertura a detta posizione di chiusura in un tempo prefissabile dall'inizio dell'erogazione, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di commutazione attivabili a comando per operare il bloccaggio di detto organo otturatore in detta posizione di apertura.
  2. 2. Rubinetto, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto organo otturatore, nel passaggio da detta posizione di chiusura a detta posizione di apertura e viceversa, è traslabile relativamente a detto corpo del rubinetto lungo ima direzione di azionamento; detto organo otturatore essendo connesso ad una manopola di comando disposta all'esterno di detto corpo del rubinetto e solidale a detto organo otturatore nella traslazione lungo detta direzione di azionamento; detti mezzi di commutazione comprendendo un pulsante associato a detta manopola di comando e mobile a comando da una posizione di disattivazione, nella quale non interferisce con il corpo del rubinetto, ad una posizione di attivazione, nella quale si impegna con un riscontro definito sul corpo del rubinetto per bloccare la traslazione di detta manopola di comando lungo detta direzione di azionamento relativamente a detto corpo del rubinetto.
  3. 3. Rubinetto, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che detto pulsante è mobile da detta posizione di disattivazione a detta posizione di attivazione o viceversa con detto organo otturatore nella posizione di apertura.
  4. 4. Rubinetto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto pulsante è parzialmente alloggiato in detta manopola di comando.
  5. 5. Rubinetto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto pulsante è del tipo a leva ed è infulcrato, con una sua porzione intermedia, a detta manopola di comando; detto pulsante essendo oscillabile attorno al suo fulcro relativamente a detta manopola di comando per passare da detta posizione di disattivazione a detta posizione di attivazione o viceversa; detto pulsante essendo provvisto di un dente elasticamente flessibile impegnabile selettivamente, con il pulsante in detta posizione di disattivazione o in detta posizione di attivazione, con sedi definite in detta manopola di comando per il trattenimento stabile di detto pulsante in detta posizione di disattivazione o in detta posizione di attivazione.
  6. 6. Rubinetto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, in detto corpo del rubinetto, è definita almeno una luce di ingresso per l'acqua fredda, almeno una luce di ingresso per l'acqua calda ed almeno una luce uscita per l'acqua miscelata, previsti mezzi di regolazione della sezione di passaggio di dette luci di ingresso per variare il rapporto tra la portata di acqua calda e la portata di acqua fredda entranti in detto corpo del rubinetto, detti mezzi di regolazione essendo alloggiati in detto corpo del rubinetto ed essendo collegati a mezzi di comando supportati da detto corpo del rubinetto e manovrabili dall'esterno di detto corpo del rubinetto.
  7. 7. Rubinetto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comando sono costituiti da detta manopola di comando.
  8. 8. Rubinetto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di regolazione della portata di erogazione collegati a detta manopola di comando.
  9. 9. Rubinetto ad erogazione temporizzata commutabile in erogazione continua, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.
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