ITMI20011895A1 - Dispositivo assorbitore di umidita' per schermi comprendenti diodi organici emettitori di luce e processo per la sua produzione - Google Patents

Dispositivo assorbitore di umidita' per schermi comprendenti diodi organici emettitori di luce e processo per la sua produzione Download PDF

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ITMI20011895A1
ITMI20011895A1 IT2001MI001895A ITMI20011895A ITMI20011895A1 IT MI20011895 A1 ITMI20011895 A1 IT MI20011895A1 IT 2001MI001895 A IT2001MI001895 A IT 2001MI001895A IT MI20011895 A ITMI20011895 A IT MI20011895A IT MI20011895 A1 ITMI20011895 A1 IT MI20011895A1
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Chiharu Maeda
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Description

DESCRIZIONE dell’ invenzione industriale dal titolo:
“DISPOSITIVO ASSORBITORE DI UMIDITÀ PER SCHERMI COMPRENDENTI DIODI ORGANICI EMETTITORI DI LUCE E PROCESSO PER LA SUA PRODUZIONE”
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo assorbitore di umidità per schermi comprendenti diodi organici emettitori di luce e ad un processo per la sua produzione.
I diodi organici emettitori di luce sono studiati negli ultimi anni per la produzione di schermi piatti, di bassissimo spessore e peso. Le principali applicazioni previste nel breve periodo sono come schermi luminosi per telefoni cellulari, per apparecchiature stereo, per cruscotti di automobili e simili, ma non è esclusa la produzione di schermi di grandi dimensioni e capaci di riprodurre immagini in movimento, da impiegare per esempio come schermi di computer o di apparecchi televisivi.
I diodi organici emettitori di luce sono meglio noti nella letteratura specializzata con la definizione inglese "Organic Light Emitting Diode" o con il suo acronimo OLED, che verrà adottato nel resto del testo. Con lo stesso termine OLED si indicano, oltre ai singoli diodi che costituiscono sorgenti luminose puntiformi, anche gli schermi costituiti da una pluralità di tali diodi.
In estrema sintesi, la struttura di un OLED (schematizzata nella vista in sezione riportata in figura 1) è costituita da un primo supporto trasparente V, essenzialmente planare e realizzato generalmente in vetro o con un polimero plastico; una prima serie di elettrodi, E, trasparenti lineari e paralleli tra loro depositata sul primo supporto; un doppio strato, O, di materiali organici elettroluminescenti diversi, di cui il primo conduttore di elettroni ed il secondo di vacanze elettroniche, depositati sulla prima serie di elettrodi; una seconda serie di elettrodi, E’, lineari e paralleli tra loro e con orientamento ortogonale a quelli della prima serie, a contatto con la parte superiore del doppio strato di materiali organici, di modo che questo sia compreso tra le due serie di elettrodi; e un secondo supporto non necessariamente trasparente, R, che può essere realizzato in vetro, metallo o plastica, essenzialmente planare e parallelo al primo supporto. I due supporti sono fissati tra loro lungo il perimetro, generalmente per incollaggio con una colla C, così che la parte attiva della struttura (elettrodi, materiali organici elettroluminescenti) viene a trovarsi in uno spazio chiuso, S. Il supporto trasparente, V, è la parte in cui viene visualizzata l'immagine, mentre il secondo supporto, R, ha generalmente solo la funzione di chiusura e sostegno del dispositivo, per conferire allo stesso sufficiente resistenza meccanica.
Il materiale che costituisce la prima serie di elettrodi trasparenti è comunemente lΙΤΟ, una miscela di ossidi di stagno e indio, ma possono essere impiegate anche altre miscele di ossidi, generalmente a base di ossido di stagno o zinco, polimeri conduttori come le poliimmidi o strati estremamente sottili (centinaia di Angstrom) di metalli ad elevata conducibilità elettrica, come Al, Cu o Au.
Il materiale della seconda serie di elettrodi può essere uno di quelli sopra indicati per la prima serie oppure, nel caso di elettrodi non trasparenti, i metalli; i materiali più comunemente impiegati sono le leghe Ai-Li o AI-M g oppure doppi strati compositi costituiti da alluminio su cui sono depositati strati sottili di metalli alcalini o alcalino-terrosi o loro composti; esempi di tali doppi strati compositi sono Al-LiF o Al-Li20.
I materiali organici elettroluminescenti possono essere in forma di molecole discrete o polimerica, ma si tratta in ogni caso di specie poliinsature; il composto più comunemente usato è un complesso di alluminio con la chinolina.
Per un'esposizione dei principi di funzionamento degli OLED e per maggiori dettagli sulla loro struttura si rimanda alla letteratura di settore.
II principale problema che si è riscontrato con questi dispositivi è che perdono rapidamente le loro caratteristiche di emissione luminosa in seguito all'assorbimento di umidità. La vita di questi dispositivi si riduce da migliaia o decine di migliaia di ore in assenza di umidità, come verificato sperimentalmente in apposite camere, a poche ore quando esposti in atmosfera. Anche se i meccanismi del degrado funzionale degli OLED non sono ancora stati completamente chiariti, è probabile che il fenomeno sia attribuibile da una parte a reazioni di somma della molecola d'acqua con i legami insaturi del componente organico, e dall'altra alla reazione dell'acqua con gli elettrodi, in particolare i catodi metallici. Il principale canale di ingresso dell'acqua negli OLED è la saldatura perimetrale dei due supporti, che viene generalmente effettuata per incollaggio tramite resine epossidiche, permeabili all'acqua, usate da quasi tutti i costruttori. L'umidità può anche essere rilasciata dagli stessi componenti interni dell'OLED.
I brevetti USA 5.804.917 e USA 5.882.761 e le pubblicazioni di domanda intemazionale WO 98/59356 e WO 99/35681 descrivono l'impiego all'interno dei dispositivi di materiali assorbitori di umidità. Tutti questi documenti indicano però l'uso del materiale assorbitore in modo generico, e non spiegano come sia possibile integrare la fase di introduzione del materiale assorbitore nell'OLED nel processo produttivo del dispositivo.
La pubblicazione di ricerca RD 430061 offre, rispetto ai documenti citati in precedenza, una descrizione dettagliata della struttura di un possibile dispositivo assorbitore di umidità per OLEDs. Questo dispositivo è costituito genericamente da un rettangolo di foglio di bistrato alluminio-polietilene con una cava centrale in cui è alloggiato un materiale assorbitore di umidità in polvere (per esempio, CaO); lungo i bordi del foglio di alluminio è termosaldato un foglio di un materiale polimerico penneabile all'acqua ma in grado di trattenere le particelle di polvere dell'assorbitore, per esempio un tessuto-non-tessuto di polietilene. L'insieme è un oggetto discreto che può essere disposto nello spazio interno (S) dell'OLED, generalmente a contatto con il secondo supporto (R) in modo che il foglio permeabile all’acqua sia rivolto verso la struttura attiva, costituita dagli elettrodi (E, E’) e dal doppio strato organico (O).
Anche il sistema descritto in RD 430061 presenta però alcune criticità d’uso. Infatti, è necessario che il dispositivo assorbitore non venga in contatto con gli elettrodi o gli strati di materiali organici per evitare che questi vengano danneggiati per compressione o sfregamento, e quindi il dispositivo assorbitore deve poter essere posizionato nello spazio S dell’OLED occupandone solo la parte inferiore: attualmente, la richiesta dei produttori di OLED è di dispositivi assorbitori di spessore tale che la distanza massima dal secondo supporto R in ogni punto sia di circa 0,4 mm. Nel sistema di RD 430061, il bistrato alluminio-polietilene, che deve conferire consistenza meccanica all’insieme, non può essere di spessore inferiore a circa 0,065 mm, mentre il tessuto-non-tessuto ha generalmente uno spessore di almeno 0,1 mm; inoltre questo dispositivo deve essere fissato al secondo supporto R, generalmente con colle o nastro biadesivo, che hanno uno spessore di circa 0,01-0,03 mm. Infine, il dispositivo assorbitore complessivo può risultare deformato rispetto alla forma ideale planare, sia subito dopo la produzione o in seguito alle operazioni di introduzione nell'OLED, occupando quindi uno spessore maggiore di quello teorico, con i rischi prima citati di rovinare gli elettrodi o gli strati organici: ciò obbliga a ridurre ulteriormente lo spessore “teorico” per garantirsi un margine di sicurezza che tenga conto di queste possibili inomogeneità. Ne consegue che lo spessore a disposizione per il materiale assorbitore è, nella migliore delle ipotesi, di 0,2 min, mentre sarebbe preferibile poter aumentare la quantità di materiale caricata nel dispositivo per garantire una migliore capacità di assorbimento.
La domanda di brevetto Italiana MI2000A002098 a nome della Richiedente rappresenta un miglioramento rispetto ai dispositivi della tecnica nota. In questa domanda viene descritto un sistema assorbitore di umidità in cui le parti componenti sono presenti in struttura “ribaltata” rispetto a quanto noto, in cui la cava destinata ad accogliere il materiale assorbitore è ricavata per stampaggio nella membrana permeabile all’acqua, e il dispositivo è poi completato da un foglio di un materiale impermeabile ai fluidi. Un OLED contenente un simile dispositivo assorbitore è rappresentato schematicamente in sezione in figura 2 (in cui simboli uguali a quelli della figura 1 hanno lo stesso significato): nello spazio S è inserito il dispositivo costituito dalla membrana permeabile P e dal foglio impermeabile B, tra cui è racchiuso il materiale assorbitore M; il dispositivo è a contatto con il secondo supporto R tramite il foglio B. Questa configurazione fa sì che anche il bordo di sigillatura tra membrana P e foglio B sia a contatto con il supporto R, evitando il rischio che sue deformazioni lo portino in contatto con la struttura attiva dell’OLED; inoltre, poiché in questo caso la parte che conferisce resistenza meccanica al dispositivo è la membrana P, è possibile ridurre lo spessore del foglio B a valori inferiori ai circa 0,065 mm richiesti nella configurazione precedente, aumentando così lo spazio a disposizione per il materiale M. Anche questo sistema comunque richiede, per essere fissato al supporto R, l’impiego di uno strato di colla o di un nastro biadesivo (indicati in figura genericamente come elemento A), che contribuiscono allo spessore complessivo del dispositivo a scapito dello spazio disponibile per il materiale M.
Scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo assorbitore di umidità per schermi comprendenti diodi organici emettitori di luce che non presenta gli inconvenienti della tecnica nota, così come di fornire un processo per la produzione di questo dispositivo.
Questi scopi vengono ottenuti secondo la presente invenzione che in un suo primo aspetto riguarda un dispositivo costituito da:
- una membrana permeabile all'acqua ma in grado di trattenere particelle solide, avente un bordo perimetrale rialzato rispetto alla sua parte centrale;
- un foglio monoadesivo o biadesivo in grado di trattenere particelle solide e fissato alla membrana lungo tutto detto bordo perimetrale definendo insieme alla membrana uno spazio chiuso in corrispondenza di detta parte centrale della membrana stessa;
- un materiale assorbitore di umidità con una pressione di equilibrio di acqua inferiore a IO<'2 >mbar tra -15 °C e 130 °C in detto spazio chiuso.
Gli inventori hanno trovato che le colle impiegate nella produzione di fogli o nastri mono- o biadesivi presentano una buona velocità di permeazione di acqua, in modo tale che, anche se la colla viene a contatto col materiale assorbitore di umidità, la velocità di assorbimento di acqua di questo rimane sufficientemente elevata da essere compatibile con le prestazioni richieste airintemo di uno schermo OLED; di conseguenza, risulta possibile eliminare del tutto il foglio impermeabile (per esempio in metallo, plastica o bilaminati plastica-metallo) che era uno degli elementi componenti i dispositivi assorbitori della tecnica nota, sostituendolo con un foglio mono- o biadesivo. In particolare, il dispositivo dell’invenzione costituisce un miglioramento del dispositivo assorbitore oggetto della domanda di brevetto MI2000A002098 citata, integrando in un unico elemento (il foglio mono- o biadesivo) le funzioni di adesione al secondo supporto dell’ OLED e di sigillatura del dispositivo.
Il dispositivo dell’invenzione è costituito da una membrana e un foglio mono- o biadesivo fissati tra loro lungo il loro perimetro; la membrana presenta una cavità nella sua zona centrale in cui è presente il materiale assorbitore.
La membrana ha la funzione di confinare il materiale assorbitore in una zona dello spazio S di uno schermo OLED, consentendo nel contempo all'umidità presente in detto spazio di arrivare facilmente e velocemente a contatto col materiale assorbitore. Allo scopo, la membrana deve preferibilmente avere una conducibilità per acqua superiore a 0,1 mg/(ora x cm<2>). La membrana deve inoltre presentare sufficiente consistenza meccanica, tale da poter essere formata per stampaggio. Detta membrana può essere del tipo con dimensioni e distribuzione dei fori omogenee; una simile membrana può essere formata da un retino metallico, da un tessuto polimerico o da un foglio metallico o polimerico microforato. Tra queste, per motivi di costo e leggerezza, è preferito l'impiego di membrane in materiale polimerico. Queste membrane devono presentare aperture non superiori a 20 pm, per poter trattenere le polveri del materiale assorbitore. In alternativa, è possibile impiegare membrane con distribuzione e dimensioni dei pori non uniformi, come per esempio i fogli di alluminio di spessore 4 o 5 pm prodotti dalla società giapponese Toyo, che presentano microfori con distribuzione casuale o, preferibilmente, membrane di tessuto-nontessuto. Tipiche membrane in tessuto-non-tessuto sono quelle realizzate in polietilene, per esempio ad alta densità (noto nel settore come HDPE); membrane di questo tipo ®
sono disponibili commercialmente con il nome Tyvek (marchio registrato della società du Pont de Nemours). È stato determinato empiricamente che una membrana di tessuto-non-tessuto in HDPE avente uno spessore di almeno 0,12 mm presenta tutte le caratteristiche richieste per l'invenzione, cioè è sufficientemente rigida da poter essere formata per stampaggio, ha i valori richiesti di velocità di permeazione di acqua e un dispositivo dell'invenzione realizzato con questa membrana non perde particelle del materiale solido. Lo spessore di una membrana in tessuto-non-tessuto adatta agli scopi l'invenzione è preferibilmente non superiore a 0,15 mm: membrane di spessori superiori ovviamente soddisferebbero il requisito della resistenza meccanica, ma ridurrebbero inutilmente lo spessore a disposizione per il materiale assorbitore di umidità.
E materiale assorbitore di umidità può essere qualunque materiale che presenti una pressione di equilibrio di acqua inferiore a 10<‘2 >mbar in tutto il campo di temperature di impiego previsto degli schernii OLED, all'incirca tra -15 °C e 130 °C. Tra questi materiali, preferiti sono gli ossidi dei metalli alcalino-terrosi, come CaO, SrO e BaO; particolarmente preferito è CaO perché non pone problemi di sicurezza o ambientali duranti le fasi di produzione o nello smaltimento degli OLED, oltre che per il suo basso costo. Il materiale assorbitore è preferibilmente in forma di polvere, con granulometria generalmente compresa tra 1 e 300 μπι, e preferibilmente compresa tra 10 e 100 pm. Al materiale assorbitore di umidità è possibile aggiungere polvere di altri materiali, per esempio piccole quantità di materiali inerti quali allumina, con la funzione di impedire un eccessivo impaccamento del materiale in seguito aH'assorbimento di acqua, o di materiali assorbitori di altri gas, per esempio ossigeno, idrogeno o ossidi di carbonio.
I fogli (o nastri) mono- o biadesivi sono ben noti e ampiamente usati in numerose applicazioni tecnologiche. Questi fogli o nastri sono generalmente costituiti da un supporto (un sottile foglio di materiale plastico) su una o entrambe le facce del quale è presente uno strato di un materiale adesivo. Per esempio, il supporto può essere realizzato in polietilenterefìalato (PET), con spessori compresi tra 4-5 e 10-20 pm, mentre gli strati adesivi sono realizzati con materiali acrilici con spessori dell’ ordine delle decine di micron. Fogli o nastri adesivi di questo tipo sono disponibili commercialmente per esempio dalla ditta Giapponese Nitto-Denko, con il numero di catalogo HJ-3160W, o dalla ditta Giapponese Teraoka con il numero di catalogo 707: quest’ultimo foglio ha uno spessore complessivo di circa 30 pm, ed è quindi particolarmente adatto agli scopi di riduzione di spessore dei dispositivi dell’invenzione.
L’invenzione verrà descritta nel seguito con riferimento alle Figure in cui:
- la Fig. 1 mostra in forma schematica la sezione di uno schermo OLED;
- la Fig. 2 mostra in sezione e in forma schematica uno schermo OLED comprendente un dispositivo assorbitore di umidità della tecnica nota;
- la Fig. 3 mostra in sezione in forma schematica una prima forma realizzativa del dispositivo assorbitore di umidità dell'invenzione;
- la Fig. 4 mostra in sezione in forma schematica una forma realizzativa alternativa del dispositivo assorbitore di umidità dell'invenzione;
- la Fig. 5 rappresenta in forma schematica ed in sezione uno schermo OLED contenente un dispositivo assorbitore di umidità dell’invenzione; e
- la Fig. 6 rappresenta le principali operazioni del processo di produzione del dispositivo dell'invenzione.
Per chiarezza di disegno, gli elementi mostrati nelle figure non sono in scala, ed in particolare gli spessori sono molto aumentati rispetto alle dimensioni laterali.
Le figure 1 e 2 sono già state descritta nel corso della discussione della tecnica nota.
La figura 3 mostra in sezione un primo possibile dispositivo assorbitore di umidità dell'invenzione. Il dispositivo 10 è costituito da una membrana 11 con un bordo perimetrale 12 rialzato rispetto alla sua parte centrale. Alla membrana 11, lungo tutto il bordo 12, è fissato un foglio monoadesivo, 13, costituito da un foglio polimerico 14 che supporta uno strato di materiale adesivo 15. Il foglio 13 è fissato alla membrana lungo una zona perimetrale 16, con il foglio polimerico 14 a contatto con la membrana 11. Il fissaggio può essere realizzato per incollaggio o termosaldatura in dipendenza del tipo di membrana impiegata; in particolare, è sempre possibile un fissaggio con colle, mentre nel caso che la membrana sia realizzata con materiale polimerico, il fissaggio può essere realizzato per termosaldatura, utilizzando generalmente barre di compressione riscaldate a temperature di circa 100 °C come noto nella tecnica. Tra la parte centrale della membrana e il foglio 13 viene definito uno spazio 17, riempito con il materiale assorbitore di umidità 18; la figura mostra un riempimento parziale per mettere in evidenza lo spazio 17, ma nei dispositivi reali quest'ultimo è ovviamente completamente riempito col materiale 18. Il dispositivo 10 viene fornito ai produttori di OLED con la pellicola non adesiva di protezione del materiale adesivo 15 : questo viene rimosso subito prima del posizionamento del dispositivo nello schermo OLED, e non viene mostrato in figura.
La figura 4 mostra una possibile forma di realizzazione alternativa del dispositivo deH’invenzione. Il dispositivo, 20, è analogo a quello della figura 3 (elementi analoghi nelle due figure sono indicati con gli stessi numeri), ma in questo caso al posto di quello monoadesivo 13 si impiega un foglio biadesivo 21, costituito da un foglio polimerico 22 che supporta su entrambe le facce strati di materiale adesivo 23, 23 MI fissaggio tra la membrana 11 e il foglio 21 può ancora avvenire per termosaldatura, ma può risultare preferibile in questo caso l’incollaggio sfruttando lo strato di materiale adesivo 23. Anche in questo caso la figura non mostra la pellicola non adesiva di protezione dello strato di materiale adesivo 23’.
In figura 5 è mostrata schematicamente una sezione di un OLED contenente un dispositivo assorbitore di umidità dell’invenzione (è esemplificato il caso del dispositivo 10): il dispositivo 10 presenta la membrana 11 rivolta verso lo spazio S e lo stato di materiale adesivo 15 (non mostrato in figura) del foglio 13 a contatto con il secondo supporto dell’OLED, R. Per confronto con la figura 2, si nota come in questo caso il foglio 13 integra le funzioni di sigillatura del dispositivo 10 e di adesione al supporto R, rendendo superfluo il foglio B con la corrispondente riduzione di spessore.
In un suo secondo aspetto, l'invenzione riguarda un processo per la produzione di un sistema assorbitore di umidità, che comprende generalmente le operazioni di: - predisporre un foglio di una membrana permeabile all'acqua in grado di trattenere polveri e di consistenza meccanica sufficiente da poter essere formato per stampaggio;
- formare per stampaggio almeno una depressione in detto foglio membrana; - riempire detta depressione con polvere di un materiale assorbitore di umidità; - fissare al foglio membrana lungo una zona perimetrale continua intorno alla depressione un foglio mono- o biadesivo.
Il processo è mostrato schematicamente in figura 6. Nella prima operazione, a, il foglio membrana 60 viene posto tra una forma 61 ed un punzone 62, formando nel foglio una depressione 63. Nell'operazione successiva, b, la depressione 63 viene riempita a rasamento con la polvere 18 del materiale assorbitore di umidità (o un'eventuale miscela di questo con altri materiali, come descritto in precedenza). Il riempimento a rasamento consiste nell'introdurre una quantità opportuna di materiale in polvere nella depressione 63, e rimuovere un'eventuale parte eccedente "raschiando" la superficie del foglio 60 con uriapposita lama. Nell'operazione c, sul foglio 60 viene posto il foglio mono- o biadesivo 64 e i due fogli vengono fissati tra loro per incollaggio o termosaldatura lungo una zona continua 65 intorno alla depressione 63, avendo preventivamente rimosso la pellicola non adesiva di protezione dello strato di materiale adesivo 23 quando si usi un foglio biadesivo; viceversa, la pellicola di protezione degli strati 15 o 23’ rimane nel dispositivo finale, e verrà rimossa subito prima del posizionamento del dispositivo dell’invenzione in un OLED.
Il processo fin qui descritto è relativo alla produzione di un singolo dispositivo assorbitore alla volta, ma ovviamente, per motivi di produttività ed economicità, il processo viene preferibilmente realizzato in continuo, impiegando sia il foglio che costituisce la membrana che il foglio mono- o biadesivo in forma di nastri alimentati in continuo alle stazioni di formatura delle depressioni, riempimento col materiale assorbitore e chiusura col foglio adesivo; in alternativa, si possono impiegare fogli di grandi dimensioni, e le operazioni prima ricordate vengono eseguite contemporaneamente su più dispositivi. In entrambi i casi si ricavano più dispositivi assorbitori da ogni coppia di fogli, ed i singoli dispositivi 10 o 20 vengono quindi prodotti tramite un’ulteriore operazione, d, in cui il singolo dispositivo assorbitore viene ricavato per tranciatura o taglio meccanico con gli utensili schematizzati in figura come elementi 66, tagliando anche le pellicola di protezione (non mostrata) dello strato adesivo 15 o 23’. In alternativa (caso non rappresentato in figura), è possibile procedere ad un’operazione di fustellatura, tagliando con appositi utensili solo i fogli o nastri 60 e 64, ma non la pellicola non adesiva di protezione degli strati 15 o 23’. Questa procedura è quella impiegata per esempio per la produzione di etichette adesive, e porta in questo caso come risultato a fogli o nastri continui su cui sono presenti più dispositivi dell’invenzione; questi possono poi essere staccati singolarmente dalla pellicola non adesiva risultando pronti per il posizionamento nell’OLED.
Nel caso in cui il fissaggio tra i fogli 60 e 64 sia ottenuto per termosaldatura, le operazioni c e d (o l’operazione c e la fustellatura) possono anche essere realizzate contemporaneamente.

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo assorbitore di umidità (10; 20) per schermi del tipo a diodi organici emettitori di luce, costituito da: - una membrana (11) permeabile all'acqua ma in grado di trattenere particelle solide, avente un bordo perimetrale (12) rialzato rispetto alla sua parte centrale; - un foglio monoadesivo (13) o biadesivo (21) in grado di trattenere particelle solide e fissato alla membrana lungo tutto detto bordo perimetrale definendo insieme alla membrana uno spazio chiuso (17) in corrispondenza di detta parte centrale della membrana stessa; - un materiale assorbitore di umidità (18) con una pressione di equilibrio di acqua inferiore a 10<-2 >mbar tra -15 °C e 130 °C in detto spazio chiuso.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui la membrana ha conducibilità per acqua superiore a 0,1 mg/(ora x cm<2>).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui la membrana è formata da un materiale scelto tra retini metallici, tessuti polimerici, fogli metallici o polimerici microforati con distribuzione e dimensioni uniformi dei microfori.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3 in cui detti microfori hanno dimensioni non superiori a 20 μm .
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui la membrana è formata da un materiale con distribuzione e dimensioni non uniformi dei pori.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui detta membrana è realizzata con un foglio di alluminio di spessore inferiore a 5 μm.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui la membrana è realizzata in tessuto-non-tessuto di polietilene ad alta densità di spessore uguale o superiore a 0,12 mm.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7 in cui la membrana ha spessore inferiore 0,15 mm.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui si impiega un foglio monoadesivo costituito da un foglio polimerico (14) che supporta uno strato di materiale adesivo (15), ed in cui il foglio polimerico (14) è a contatto con la membrana (11).
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9 in cui la membrana e il foglio monoadesivo sono fissati tra loro per incollaggio o termo saldatura.
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui si impiega un foglio biadesivo (21) costituito da un foglio polimerico (22) che supporta che supporta su entrambe le facce strati di materiale adesivo (23, 23’).
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 11 in cui la membrana e il foglio biadesivo sono fissati tra loro per incollaggio o termosaldatura.
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui il materiale assorbitore di umidità è scelto tra CaO, SrO e BaO.
  14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 15 in cui il materiale assorbitore di umidità è in forma di polvere.
  15. 15. Dispositivo secondo la rivendicazione 14 in cui il materiale assorbitore di umidità ha granulometria compresa tra 1 e 300 pm.
  16. 16. Dispositivo secondo la rivendicazione 15 in cui il materiale assorbitore di umidità ha granulometria compresa tra 10 e 100 pm.
  17. 17. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 contenente, oltre al materiale assorbitore di umidità, uno o più tra materiali inerti che impediscono l'impaccamento del materiale assorbitore di umidità o altri materiali assorbitori di gas.
  18. 18. Processo per la produzione di un sistema assorbitore di umidità, comprendente le operazioni di: - predisporre un foglio di una membrana (60) permeabile all'acqua ma in grado di trattenere polveri e di consistenza meccanica sufficiente da poter essere formato per stampaggio; - formare per stampaggio tra una forma (61) ed un punzone (62) almeno una depressione (63) in detto foglio membrana; - riempire detta depressione con polvere di un materiale assorbitore di umidità (18); - fissare al foglio membrana lungo una zona perimetrale continua (65) intorno alla depressione un foglio (64) monoadesivo o biadesivo.
  19. 19. Processo secondo la rivendicazione 18, comprendente inoltre l'operazione di tagliare o tranciare detti fogli membrana (60) e monoadesivo o biadesivo (64).
  20. 20. Schermo del tipo a diodi organici emettitori di luce formato da un primo supporto trasparente (V) e da un secondo supporto (R) uniti lungo tutto il loro perimetro con un materiale sigillante (C) così da definire uno spazio interno (S); una struttura a contatto col primo supporto costituita da due serie di elettrodi ortogonali tra loro (E, E’) con interposto un materiale organico elettro luminescente (O); e un dispositivo assorbitore di umidità secondo la rivendicazione 1 a contatto con detto secondo supporto, in modo tale che detto bordo perimetrale di detto dispositivo sia a contatto con detto secondo supporto.
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