ITMI20010194A1 - Dispositivo anticendio per autoveicoli ad elevata sicurezza di intervento - Google Patents

Dispositivo anticendio per autoveicoli ad elevata sicurezza di intervento Download PDF

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ITMI20010194A1
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Maurizio Medica
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Marco Antonio Radici
Aldo Mangili
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Maurizio Medica
Dario Pegurri
Marco Antonio Radici
Aldo Mangili
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    • A62LIFE-SAVING; FIRE-FIGHTING
    • A62CFIRE-FIGHTING
    • A62C3/00Fire prevention, containment or extinguishing specially adapted for particular objects or places
    • A62C3/07Fire prevention, containment or extinguishing specially adapted for particular objects or places in vehicles, e.g. in road vehicles

Description

D E S C R I Z IO N E
Il presente trovato ha come oggetto un dispositivo antincendio per autoveicoli, ad elevata sicurezza di intervento.
Sono noti dispositivi antincendio per autoveicoli per estinguere principi di incendio che si dovessero eventualmente verificare all'interno del vano motore.
Un tipo di questi dispositivi antincendio, destinato ad essere utilizzato esclusivamente su autoveicoli nell'ambito di gare sportive, comprende sostanzialmente un serbatoio di fluido estinguente in pressione, da disporre all'interno dell'abitacolo dell'autoveicolo, collegato, attraverso un condotto di distribuzione, ad ugelli di erogazione disposti nel vano motore dell'autoveicolo. Il serbatoio è collegato al condotto di distribuzione attraverso un rubinetto e, lungo il condotto di distribuzione, è montata una valvola che è comandabile mediante una cordicella di apertura situata all'esterno dell'autoveicolo.
All'inizio della competizione sportiva, il rubinetto che collega il serbatoio del fluido estinguente al condotto di distribuzione viene aperto e, qualora si sviluppasse un incendio nel vano motore, il conducente esce dal veicolo ed apre la valvola che consente al fluido estinguente di raggiungere gli ugelli di erogazione posti nel vano motore.
Questo tipo di dispositivo denota alcuni problemi.
Il principale di questi problemi è rappresentato dal fatto che, trattandosi di un dispositivo ad azionamento esclusivamente manuale, la prontezza di intervento è demandata unicamente all'utilizzatore.
Inoltre, la rapidità di intervento è ulteriormente penalizzata dal fatto che l'utilizzatore, per azionare il dispositivo, deve uscire dall'abitacolo dell'autoveicolo.
Un altro problema è rappresentato dal fatto che si possono verificare perdite accidentali del fluido estinguente, senza che il dispositivo venga attivato, nel tratto del condotto di distribuzione che va dal serbatoio alla valvola in quanto il rubinetto di collegamento di tale tratto di condotto al serbatoio viene aperto all'inizio di ogni competizione e poi richiuso al termine della competizione.
Un altro tipo di dispositivo comprende un serbatoio di un fluido estinguente il cui interno è collegato ad un contenitore di anidride carbonica in pressione. Il serbatoio è collegato ad ugelli di erogazione posti nel vano motore dell'autoveicolo. Tale dispositivo comprende anche un rilevatore, in grado di rilevare principi di incendio, che attua automaticamente il collegamento del contenitore di anidride carbonica in pressione con l'interno del contenitore di fluido estinguente, provocando così l'erogazione del fluido estinguente attraverso gli ugelli di erogazione, qualora si dovesse verificare un principio di incendio. Tutto il dispositivo è disposto all'interno del vano motore dell'autoveicolo e il collegamento del contenitore di anidride carbonica in pressione viene attuato mediante l'attivazione di una capsula esplosiva che è azionata dal rilevatore sopra citato.
Questo tipo di dispositivo, proprio perchè non richiede l'intervento dell 'utilizzatore per essere azionato, presenta una rapidità di intervento maggiore; rispetto al dispositivo precedentemente descritto, ma denota a sua volta alcuni problemi.
Infatti, la capsula utilizzata per ottenere l'azionamento automatico del dispositivo, nel tempo, può alterarsi, anche per il fatto che, essendo disposta nel vano motore dell'autoveicolo, risulta esposta agli agenti atmosferici, riducendo l'affidabilità del dispositivo.
Inoltre, con questo tipo di dispositivo, l'utilizzatore non ha la possibilità di controllare lo stato di efficienza del dispositivo.
Un altro inconveniente di questo dispositivo è rappresentato dal fatto che, essendo ad azionamento esclusivamente automatico, non consente all'utilizzatore di intervenire in alcun modo per ovviare ad un mancato azionamento per cause accidentali.
Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti, realizzando un dispositivo antincendio per autoveicoli che presenti un<1>elevata rapidità e sicurezza di intervento.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo che possa intervenire automaticamente, in presenza di un principio di incendio, senza richiedere alcun intervento da parte dell'utente.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo che possa comunque essere attivato manualmente dall'utente in caso di necessità .
Un ulteriore scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo che, qualora non venga utilizzato, mantenga inalterata la sua efficienza per lungo tempo.
Un altro scopo ancora del trovato è quello di realizzare un dispositivo il cui stato di efficienza possa essere controllato da parte dell'utente.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un dispositivo antincendio per autoveicoli, caratterizzato dal fatto di comprendere un serbatoio di un fluido estinguente in pressione destinato ad essere posizionato nell'abitacolo dell'autoveicolo e collegato, attraverso una valvola, ad un condotto di distribuzione di detto fluido estinguente alimentante almeno un ugello erogatore destinato ad essere posizionato nel vano motore dell'autoveicolo, essendo previsti mezzi rilevatori destinati ad essere posti nel vano motore dell'autoveicolo e atti a rilevare un principio di incendio, detti mezzi rilevatori essendo operativamente collegati a mezzi di apertura automatica di detta valvola, essendo inoltre previsti mezzi di apertura manuale di detta valvola.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di urna forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del dispositivo secondo il trovato, illustratal a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra schematicamente il dispositivo secondo il trovato;
la figura 2 illustra, in sezione, la valvola con il suo organo otturatore nella posizione di chiusura;
la figura 3 è una sezione della figura 2 eseguita lungo l'asse III-III;
la figura 4 è una sezione della figura 3 eseguita lungo l'asse IV-IV, evidenziante il passaggio automatico dell'organo otturatore della valvola dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura;
la figura 5 è una sezione della figura 3 eseguita lungo l'asse V-V, evidenziante il passaggio manuale dell'organo otturatore della valvola dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura.
Con riferimento alle figure citate, il dispositivo antincendio secondo il trovato, indicato globalmente con il numero di riferimento 1, comprende un serbatoio 2 di un fluido estinguente in pressione che è destinato ad essere posizionato all'interno dell'abitacolo dell'autoveicolo e che è collegato, attraverso una valvola 3, ad un condotto di distribuzione 4 che alimenta il fluido estinguente ad almeno un ugello erogatore 5 che è destinato ad essere posizionato nel vano motore dell'autoveicolo.
Il dispositivo secondo il trovato comprende mezzi rilevatori 6 che sono destinati ad essere posti nel vano motore dell<1 >autoveicolo e che sono atti a rilevare un principio di incendio. Questi mezzi rilevatori sono operativamente collegati a mezzi di apertura automatica 7 della valvola 3.
Il dispositivo antincendio comprende inoltre mezzi di apertura manuale 9 della valvola 3 per consentire all'utente di aprire la valvola 3 indipendentemente dall'intervento, sulla stessa valvola 3, dei mezzi di apertura automatica 7.
Il serbatoio 2 può essere costituito semplicemente da un contenitore del tipo estintore che contiene un fluido estinguente in pressione, costituito preferibilmente da un gas composto da una miscela di idrocarburi alogenati (miscele di HFC, HCFC, e gas inerti) come ad esempio i prodotti noti commercialmente con le sigle NAF-P4 o FE36.
I mezzi rilevatori 6 comprendono un cavo sonda, di tipo noto, che è posizionabile lungo un percorso prefissato all'interno del vano motore dell'autoveicolo, in modo tale da passare in prossimità dì zone che sono particolarmente soggette allo sviluppo di incendi, e che è collegato ad un organo di comando elettronico 8. Il cavo sonda è atto a fornire un segnale elettrico all'organo di comando elettronico 8 all'atto del superamento, lungo tale percorso prefissato, dì una temperatura prefissata.
L'organo di comando elettronico 8 può essere costituito da una scheda elettronica che è collegata, in ingresso, con il cavo sonda dei mezzi rilevatori 6 e, in uscita, con i mezzi di apertura automatica 7 della valvola 3, come meglio apparirà in seguito.
La valvola 3 comprende un corpo della valvola 10 che è associato all'imbocco del contenitore 2. Nel corpo 10 della valvola 3 è definita una prima camera 11 la quale presenta una prima luce 12 in comunicazione con l'interno del serbatoio 2 ed una seconda luce 13 che è connessa al condotto di distribuzione 4.
Nella prima camera 11 è alloggiato un organo otturatore 14 che è scorrevole lungo una direzione di azionamento, indicata dalla freccia 15, per passare, in contrasto a mezzi elastici, costituiti da esempio da una molla 16, da una posizione di chiusura, nella quale interrompe il collegamento della prima luce 12 con la seconda luce 13, ad una posizione di apertura, nella quale collega la prima luce 12 con la seconda luce 13.
La prima camera 11 presenta una conformazione sostanzialmente cilindrica con una diramazione laterale sulla quale è definita la seconda luce 13 .
Nel corpo 10 della valvola è inoltre ricavata una seconda camera 17 la quale presenta anch'essa una conformazione cilindrica ed è preferibilmente coassiale alla prima camera 11.
In questa seconda camera 17 è alloggiato uno stantuffo 18 il quale è scorrevole assialmente lungo la seconda camera 17.
L'organo otturatore 14 è provvisto di un prolungamento 14a che si sviluppa lungo l'asse della prima camera 11 e che si protende in direzione della seconda camera 17 affacciandosi ad una delle due facce dello stantuffo 18.
I mezzi di apertura manuale 9 della valvola 3 comprendono un pressore 19 che è accessibile dall'esterno del serbatoio 2 e che è manovrabile manualmente per agire sull'organo otturatore 14 della valvola per ottenere il suo passaggio dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura.
Più particolarmente, il pressore 19 comprende un albero 20 che è preferibilmente coassiale alla seconda camera 17 e che è fissato, con una sua estremità assiale, alla faccia dello stantuffo 18 opposta rispetto alla faccia rivolta verso il prolungamento 14a dell'organo otturatore 14.
L'altra estremità assiale dell'albero 20 fuoriesce dal corpo 10 della valvola ed è fissata ad un pomolo di azionamento 21.
I mezzi di apertura automatica 7 della valvola 3 comprendono almeno una capsula esplosiva 22 che è attivabile dall'organo di comando elettronico 8 all'atto del rilevamento, da parte dei mezzi rilevatori 6, di un principio di incendio. Tale capsula esplosiva 22 è atta a sviluppare un gas in pressione che agisce sull'organo otturatore 14 per attuare il suo passaggio dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura.
Più particolarmente, i mezzi di apertura automatica 7 della valvola 3 comprendono due capsule esplosive 22 che vengono attivate contemporaneamente dall'organo di comando elettronico 8. Le capsule esplosive 22 sono alloggiate all'interno di una relativa camera di esplosione 23 che è ricavata all'interno del corpo 10 della valvola 3 e che è in comunicazione con la seconda camera 17 dal lato dello stantuffo 18 rivolto dalla parte opposta rispetto all'organo otturatore 14.
Le camere di esplosione 23 sono ricavate in diramazioni laterali del corpo 10 della valvola 3 e comunicano con la seconda camera 17 mediante un passaggio anulare definito nel corpo 10 della valvola 3 attorno all'albero 20 il quale è preferibilmente coassiale allo stantuffo 18 e all'organo otturatore 14.
Vantaggiosamente, sono previsti mezzi di bloccaggio dell'organo otturatore 14 nella sua posizione di apertura.
Tali mezzi di bloccaggio sono opportunamente costituiti da un piolo 23 che è supportato, in modo scorrevole in una direzione sostanzialmente perpendicolare all'asse dell'albero 20, all'interno del corpo 10 della valvola 3 e che è costantemente premuto contro il mantello dell'albero 20 da una molla 24. Sul mantello dell'albero 20 è ricavata una scanalatura 25 la quale, quando l'albero 20 si trova nella posizione corrispondente alla posizione di apertura dell'organo otturatore 14, viene a posizionarsi in corrispondenza del piolo 23 il quale, impegnandosi con tale scanalatura 25 per azione della molla 24, blocca assialmente l'albero 20.
Opportunamente, nel corpo 10 della valvola 3 è ricavata una sede 26 per il montaggio di un manometro, di tipo noto e non illustrato per semplicità, il quale comunica, attraverso un canale 27, con l'interno del serbatoio 2 in modo tale da rilevare costantemente e visualizzare la pressione interna del serbatoio 2 per consentire all'utente di verificare, in qualsiasi momento, la pressione del fluido estinguente posto nel serbatoio 2.
Gli ugelli erogatori 5 potranno essere costituiti da ugelli erogatori di tipo noto, ad esempio del tipo utilizzato in estintori antincendio, preferibilmente ugelli di erogazione del tipo descritto nella domanda di brevetto N. MI98U-00432.
Il circuito elettrico costituito dal cavo sonda dei mezzi rilevatori 6, dall'organo di comando elettronico 8 e dalle capsule esplosive 22 è alimentato da una sorgente elettrica 30 che può essere costituita dall'accumulatore dell'autoveicolo e/o da un eventuale accumulatore di sicurezza indipendente .
Il funzionamento del dispositivo antincendio secondo il trovato è il seguente .
Qualora all'interno del vano motore si sviluppi un princìpio di incendio, questo viene rilevato dal cavo sonda che trasmette un segnale elettrico all'organo di comando elettronico 8 il quale attiva le capsule esplosive 22. L'esplosione delle capsule 22 genera un gas in pressione che, passando nella seconda camera 17 provoca lo spostamento dello stantuffo 18 in direzione dell'organo otturatore 14 causando il suo passaggio dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura in contrasto all'azione della molla 16.
A seguito dell'apertura della valvola 3, il fluido estinguente contenuto nel serbatoio 2 raggiunge gli ugelli erogatori 5 e viene erogato all'interno del vano motore spegnendo l'incendio. .
E' da notare che per provocare il passaggio dell'organo otturatore 14 dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura è sufficiente l'esplosione di una sola delle capsule esplosive 22, ma, qualora, per cause accidentali, ambedue le capsule esplosive 22 non dovessero esplodere, l'utente può comunque azionare il dispositivo antincendio agendo sul pomolo 19.
E’ da notare che, in ogni caso, l'organo otturatore 14, una volta operato il suo passaggio dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura, sia per azionamento automatico che per azionamento manuale, viene mantenuto nella posizione di apertura dall'impegno del piolo 23 con la scanalatura 25.
Si è in pratica constatato come il dispositivo antincendio secondo il trovato assolva pienamente il compito prefissato in quanto, essendo ad azionamento automatico, assicura un'elevata rapidità di intervento e, essendo anche azionabile manualmente, presenta un'elevata sicurezza di intervento.
Il dispositivo antincendio, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo,- inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (14)

  1. R IV E N D I C A Z IO N I 1. Dispositivo antincendio per autoveicoli, caratterizzato dal fatto di comprendere un serbatoio di un fluido estinguente in pressione destinato ad essere posizionato nell'abitacolo dell'autoveicolo e collegato, attraverso una valvola, ad un condotto di distribuzione di detto fluido estinguente alimentante almeno un ugello erogatore destinato ad essere posizionato nel vano motore dell'autoveicolo, essendo previsti mezzi rilevatori destinati ad essere posti nel vano motore dell'autoveicolo e atti a rilevare un principio di incendio, detti mezzi rilevatori essendo operativamente collegati a mezzi di apertura automatica di detta valvola, essendo inoltre previsti mezzi di apertura manuale di detta valvola.
  2. 2. Dispositivo antincendio, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi segnalatori della pressione interna di detto serbatoio.
  3. 3. Dispositivo antincendio, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi segnalatori della pressione interna di detto serbatoio comprendono un manometro connesso a detto serbatoio.
  4. 4. Dispositivo antincendio, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi rilevatori comprendono un cavo sonda posizionabile lungo un percorso prefissato all'interno del vano motore dell'autoveicolo e collegato ad un organo di comando elettronico, detto cavo sonda essendo atto a fornire un segnale elettrico a detto organo di comando elettronico all'atto del superamento, lungo detto percorso prefissato, di una temperatura prefissata.
  5. 5. Dispositivo antincendio, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta valvola comprende un organo otturatore di tipo scorrevole, in contrasto a mezzi elastici, da una posizione di chiusura ad una posizione di apertura per operare il collegamento dell'interno di detto serbatoio con detto condotto di distribuzione.
  6. 6. Dispositivo antincendio, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di apertura automatica di detta valvola comprendono almeno una capsula esplosiva attivabile da detto organo di comando elettronico all'atto del rilevamento, da parte di detti mezzi rilevatori, di un principio di incendio, detta capsula esplosiva essendo atta a sviluppare un gas in pressione agente su detto organo otturatore per il suo passaggio da detta posizione di chiusura a detta posizione di apertura.
  7. 7. Dispositivo antincendio, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di apertura automatica di detta valvola comprendono due capsule esplosive azionabili contemporaneamente da detto organo di comando elettronico.
  8. 8. Dispositivo antincendio, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di apertura manuale di detta valvola comprendono un pressore accessibile dall'esterno di detto serbatoio e manovrabile manualmente per agire su detto organo otturatore della valvola per il suo passaggio da detta posizione di chiusura a detta posizione di apertura.
  9. 9. Dispositivo antincendio, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta valvola comprende un corpo della valvola associato all'imbocco di detto contenitore, in detto corpo della valvola essendo definita una prima camera presentante una prima luce in comunicazione con l'interno di detto serbatoio ed una seconda luce connessa a detto condotto di distribuzione; in detta prima camera essendo alloggiato detto organo otturatore scorrevole lungo una direzione di azionamento per il suo passaggio, in contrasto a mezzi elastici, da detta posizione di chiusura, nella quale impedisce il collegamento di detta prima luce don detta seconda luce, a detta posizione di apertura, nella quale collega detta prima luce a detta seconda luce; detto organo otturatore essendo collegato ad uno stantuffo alloggiato scorrevolmente in una seconda camera definita in detto corpo della valvola, detta seconda camera comunicando con almeno una camera di esplosione alloggiante detta almeno una capsula esplosiva per lo scorrimento, a seguito dei gas in pressione prodotti dall'esplosione di detta almeno una capsula esplosiva, di detto stantuffo in detta seconda camera nel senso attuante lo scorrimento di detto organo otturatore per il suo passaggio da detta posizione di chiusura a detta posizione di apertura.
  10. 10. Dispositivo antincendio, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto pressore comprende un albero disposto con il suo asse parallelamente all'asse di detto stantuffo e supportato scorrevolmente, lungo il suo asse, da detto corpo della valvola; detto albero del pressore presentando una sua estremità assiale fuoriuscente da detto corpo della valvola e connessa ad un pomolo di azionamento; detto albero del pressore presentando l'altra sua estremità assiale protendentesi in detta seconda camera e connessa ad una faccia di detto stantuffo; detto stantuffo contattando, con la sua faccia opposta a detto albero del pressore, detto organo otturatore.
  11. 11. Dispositivo antincendio, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto albero del pressore, detto stantuffo e detto organo otturatore sono coassiali.
  12. 12. Dispositivo antincendio, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di bloccaggio di detto organo otturatore in detta posizione di apertura.
  13. 13. Dispositivo antincendio, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto fluido estinguente comprende una miscela di idrocarburi alogenati.
  14. 14. Dispositivo antincendio per autoveicoli, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.
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