ITMI20001823A1 - Contenitore funerario in materiale cartaceo, nonche' dispositivo di assemblaggio impiegato in tale contenitore funerario - Google Patents

Contenitore funerario in materiale cartaceo, nonche' dispositivo di assemblaggio impiegato in tale contenitore funerario Download PDF

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ITMI20001823A1
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Description

D E S C R I Z I O N E
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo: CONTENITORE FUNERARIO IN MATERIALE CARTACEO,
NONCHÉ DISPOSITIVO DI ASSEMBLAGGIO IMPIEGATO IN
TALE CONTENITORE FUNERARIO.
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un contenitore funerario in materiale cartaceo, nonché un dispositivo di assemblaggio impiegato in tale contenitore funerario.
Come è noto, in diverse situazioni o per disparati motivi incidentali e/o etici è preferibile l’impiego di contenitori per salme umane in materiale leggero, anziché impiegare i tradizionali ma pesanti contenitori in legno o metallo. In generale, in questi casi vengono approntate delie bare le cui pareti sono costituite essenzialmente da materiale cartaceo; tale materiale cartaceo è nella quasi totalità dei casi costituito da uno o più strati di cartone sovrapposti e disposti in modo tale da definire un corpo di contenimento di forma sostanzialmente prismatica. Va notato che tali contenitori sono, spesso assemblabili sul momento, in quanto i diversi lati costituenti il corpo di contenimento sono generalmente ricavati a partire da un unico foglio di cartone, fustellato secondo un poligono che corrisponde allo sviluppo bidimensionale delle facce del corpo prismatico stesso.
Agendo opportunamente su linee di piegatura (disposte in corrispondenza degli spigoli del corpo prismatico) si ottiene facilmente la forma compiuta del contenitore funerario; naturalmente, una volta orientati in modo adeguato i diversi lati del contenitore, si deve procedere a bloccarne la forma, vincolando opportunamente i lati stessi.
Le operazioni di vincolo reciproco tra i lati di cartone possono essere eseguite mettendo in opera opportuni dispositivi, i quali agiscono vincolando tra loro almeno due pareti di cartone.
Generalmente, possono essere impiegate superfici adesive, oppure si ricorre ad elementi di fissaggio di natura più o meno complessa, a seconda della zona in cui sono posti in opera (si passa ad esempio da semplici accoppiamenti di viti e dadi alla presenza di costole di rinforzo che circoscrivono localmente un vertice del contenitore). Ancora, è possibile prevedere la presenza di linguette di accoppiamento estraibili dai pannelli in cartone e destinate ad incastrarsi in sedi corrispondenti su un altro pannello.
È inoltre uso comune, nel campo dei contenitori funerari in materiale cartaceo, l'impiego di telai di irrigidimento (tipicamente realizzati in legno), i quali vengono posizionati in modo da essere solidali al contenitore vero e proprio e per sopportare i carichi derivanti dal peso di una salma senza che il cartone ne venga deformato o addirittura rotto.
La tecnica nota sopra sommariamente illustrata presenta tuttavia alcuni limiti.
Infatti, innanzitutto, i sistemi di assemblaggio noti presentano, in ciascuna delle varianti esposte, alcune controindicazioni in riguardo alla flessibilità operativa ed alta praticità d'impiego.
Si noti infatti che, generalizzando quanto appena osservato, si noti come i sistemi di assemblaggio di tipo noto richiedano un quantitativo di tempo piuttosto lungo per essere approntati, oppure rendono necessario l’impiego di attrezzi (che non è sempre agevole o di facile reperibilità, considerando i possibili scenari di impiego di tali contenitori funerari); in aggiunta a ciò, si deve anche osservare che spesso gli accoppiamenti “a linguetta" non offrono soddisfacenti garanzie di tenuta strutturale, con evidenti svantaggi in termini di affidabilità del contenitore stesso.
Un inconveniente associato a quanto appena discusso è poi dato dal fatto che le peculiari difficoltà di messa in opera dei sistemi di assemblaggio di tipo noto comportano spesso la necessità di disporre di operatori specializzati, cosa che ancora una volta va a detrimento della flessibilità operativa e della facilità di impiego.
Inoltre, va rilevato il fatto che la presenza dei telai di irrigidimento diminuisce grandemente la praticità dei contenitori funerari in materiale cartaceo, dato che i telai stessi sono difficilmente ripiegabili o stivabili in spazi ridotti; alternativamente, questi devono essere smontati e separati dagli elementi in cartone, e dunque devono essere rimontati ad essi in condizioni di utilizzo del contenitore; ciò causa ulteriori problemi di impraticità d'uso e spesso richiede la presenza di operatori specializzati e/o attrezzi dedicati per l'assemblaggio.
Un ulteriore inconveniente legato ai contenitori funerari di tipo noto risiede nel fatto che la presenza del telaio di irrigidimento comporta un non trascurabile aumento dei costi di produzione; tale telaio, usualmente realizzato in materiale legnoso o anche in materiale plastico, pone inoltre non trascurabili problematiche di impatto ambientale, soprattutto in quei casi in cui esso sia realizzato in materiale non biodegradabile e qualora il contenitore funerario debba essere sottoposto a cremazione o sepolto per un lungo periodo di tempo.
In questa situazione il compito tecnico posto alla base della presente invenzione è ideare un contenitore funerario in materiale cartaceo in grado di ovviare sostanzialmente ai limiti citati.
In prima istanza, nell’ambito di detto compito tecnico è un importante scopo dell'invenzione ideare un contenitore funerario che sia di produzione ed assemblaggio significativamente semplici e rapidi.
Un ulteriore scopo alla base delia presente invenzione consiste nell’ideare un contenitore funerario che sia scevro dalla necessità di avere un telaio di irrigidimento, anche nel caso in cui debba ospitare corpi particolarmente pesanti e/o ingombranti.
Ovviamente, la presente invenzione si prefigge come scopo l’ottimale coesistenza, in un contenitore funerario in materiale cartaceo, di elevate prestazioni in termini di carico ammissibile e di agevole smontabilità e ridotto spazio di immagazzinamento e ridotto impatto ambientale, soprattuto nei casi in cui il contenitore (e di conseguenza il suo contenuto) vengano distrutti mediante cremazione.
Inoltre, scopo della presente invenzione è quello di ideare un dispositivo di assemblaggio, particolarmente adatto ad essere installato su contenitori funerari in materiale cartaceo, permetendone l'immagazzinamento in forma smontata ma al contempo consentendo un veloce assemblaggio.
Ancora, la presente invenzione si prefigge come scopo l’ideazione di un dispositivo di assemblaggio, in particolare impiegato in contenitori funerari in materiale cartaceo, che offra un vincolo particolarmente stabile e che sia di facile messa in opera, anche da parte di operatori non specializzati. Infine, la presente invenzione persegue come scopo l’ideazione di un contenitore funerario in materiale cartaceo dotato di tale dispositivo (nonché di un dispositivo di assemblaggio impiegato in tale contenitore funerario) che abbia ridotti costi di produzione.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un contenitore funerario in materiale cartaceo dotato di tale dispositivo, nonché dal dispositivo di assemblaggio impiegato in tale contenitore funerario aventi le caratteristiche riportate in una o più delle annesse rivendicazioni.
Viene ora riportata a titolo di esempio indicativo e non limitativo, la descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un un contenitore funerario in materiale cartaceo e di un dispositivo di assemblaggio impiegato in tale contenitore funerario secondo l’invenzione, illustrati negli uniti disegni, nei quali:
-la figura 1 mostra una., vista in sezione parziale dei dispositivo di assemblaggio secondo la presente invenzione;
-la figura 2 illustra una vista prospettica del contenitore funerario secondo la presente invenzione;
-la figura 3 mostra una vista laterale del dispositivo di assemblaggio di figura 1;
- la figura 4 illustra una vista frontale di una variante realizzativa del dispositivo di assemblaggio di figura 1 ;
- la figura 5 illustra una vista laterale della variante realizzativa del dispositivo di assemblaggio di figura 4;
- la figura 6 illustra una vista laterale di una variante realizzativa del contenitore secondo la presente invenzione; e
- la figura 7 illustra una vista frontale della variante realizzativa del contenitore di figura 6.
Con riferimento alle figura citate, il contenitore funerario secondo l'invenzione è globalmente indicato con il numero 1 .
Esso si compone essenzialmente di un predeterminato numero di elementi laminari 2, i quali sono flessibilmente connessi tra loro. Tali elementi laminari sono realizzati in cartone ad anima corrugata (che può essere vantaggiosamente ricavato attraverso operazioni di riciclaggio di scarti cartacei) ed in particolare, secondo le esigenze di carico, possono essere costituiti da più strati di cartone accostati l’uno sull'altro (in una disposizione praticamente simile a quella dei pannelli di legno "compensato”).
Gli elementi laminari 2 sono collegati tra loro in modo da definire, in cooperazione reciproca, un corpo scatolare di alloggiamento 3, che avrà ovviamente la funzione di contenere un corpo (o meglio, una salma umana o animale). Convenientemente, tale corpo scatolare di alloggiamento 3 presenta una parete di fondo, una pluralità di pareti laterali ed almeno una porzione di chiusura (che funge in pratica da coperchio).
Gli elementi laminari sono realizzati, peraltro in accordo con la tecnica nota, fustellando opportunamente una matrice di cartone più o meno stratificato; vantaggiosamente, il profilo di tale fustellatura sarà sostanzialmente corrispondente allo sviluppo della superficie che delimita il corpo scatolare di alloggiamento 3.
Scendendo nei particolari, dalla figura 2 si può notare come tali elementi laminari 2 comprendano innanzitutto una prima faccia di testa 15, la quale presenta due lati di piegatura primari 15a e due lati condivisi 15b disposti trasversalmente rispetto ai lati di piegatura primari 15a (in altre parole la prima faccia di testa 15 è sostanzialmente un rettangolo o un quadrato, le cui coppie di lati opposti comprendono rispettivamente i due lati di piegatura primari 15a ed i due lati condivisi 15b).
Accanto alla prima faccia di testa 15, sono presenti una prima ed una seconda faccia laterali 16, 17 connesse rispettivamente alla prima faccia di testa 15 su ciascuno dei lati condivisi 15b; la prima e la seconda faccia laterali presentano rispettivamente un lato lungo superiore 16a, 17a, un lato lungo inferiore 16b, 17b ed un lato corto 16c, 17c opposto ad uno dei lati condivisi 15b.
In accordo con la presente invenzione è presente una seconda faccia di testa 18 (sostanzialmente identica alla prima faccia di testa 15), la quale è connessa alla prima faccia laterale 16 o alla seconda faccia laterale 17 attraverso uno dai rispettivi lati corti 16c o 17c. Ovviamente, anche la seconda faccia di testa 18 presenta due lati di piegatura secondari (18a) disposti trasversalmente rispetto ai lati corti 16c o 17c (a seconda del caso).
Le due facce di testa 15 e 18 e le due facce laterali 16 e 17 definiscono le pareti laterali del corpo scatolare di alloggiamento 3.
Vantaggiosamente, è presente inoltre una prima faccia di chiusura superiore 19, connessa alla prima faccia laterale 16 attraverso il lato lungo superiore 16a; parallelamente, è prevista la presenza di una prima faccia di chiusura inferiore 20, connessa alla prima faccia laterale 16 attraverso il lato lungo inferiore 16b.
Convenientemente, è presente infine una seconda faccia di chiusura superiore 21, connessa alla seconda faccia laterale 17 attraverso il lato lungo superiore 17a; tale seconda faccia di chiusura superiore 21 è affiancata da una seconda faccia di chiusura inferiore 22, la quale è connessa alla seconda faccia laterale 17 attraverso il lato lungo inferiore 17b.
Le quattro facce di chiusura inferiori ed superiori definiscono rispettivamente il fondo e la porzione di chiusura del corpo scatolare di alloggiamento 3.
Una variante realizzativa del contenitore 1 secondo la presente invenzione prevede convenientemente la presenza di alcuni elementi laminari 2 aggiuntivi; questi elementi laminari 2 trovano particolare applicazione quando si voglia realizzare un contenitore 1 caratterizzato da un'elevata rigidità dei propri vertici.
In accordo con tale variante realizzativa, si può notare dalla figura 6 la presenza di una prima faccia di irrigidimento superiore 25 e di una prima faccia di irrigidimento inferiore 26, le quali sono connesse alla prima faccia di testa (15) rispettivamente attraverso uno dei lati di piegatura primari (15a). Parallelamente, si trovano anche una seconda faccia di irrigidimento superiore 27 ed una seconda faccia di irrigidimento inferiore 28; tali facce sono connesse alla seconda faccia di testa 18 rispettivamente attraverso uno dei lati di piegatura secondari (18a).
Vantaggiosamente, il contenitore funerario 1 secondo la presente invenzione comprende inoltre un predeterminato numero di dispositivi di assemblaggio 4; ciascuno di tali dispositivi di assemblaggio 4 è operativamente attivo su almeno due elementi laminari 2 per mantenerli in una posizione di accostamento reciproco in condizioni operative (in altre parole, i dispositivi di assemblaggio servono a mantenere la forma del corpo scatolare di alloggiamento 3 una volta che i vari elementi laminari sono stati opportunamente piegati ed accostati in modo da definirlo). Va notato che i dispositivi di assemblaggio 4 secondo la presente invenzione sono progettati in modo da assicurare un accoppiamento stabile tra due elementi laminari (che per coerenza di descrizione definiremo da qui in poi un primo elemento laminare 2a ed un secondo elemento laminare 2b) costituenti il contenitore 1; comunque, qualora le esigenze del caso lo richiedano, è possibile che un singolo dispositivo di assemblaggio 4 interconnetta più di una coppia di elementi laminari 2 (ad esempio, nel caso si renda necessario inserire un pannello di cartone aggiuntivo per aumentare la resistenza al peso del corpo trasportato oppure nel caso in cui stano presenti le facce di irrigidimento 25, 26, 27 e 28; in tal caso, ciascun dispositivo di assemblaggio impegnerà 3 elementi laminari, e cioè due facce di chiusura inferiori o superiori ed una faccia di irrigidimento).
In accordo con la presente invenzione, almeno uno (più in particolare, tutti) dei dispositivi di assemblaggio 4 comprende essenzialmente un elemento di serraggio principale 5, il quale è inamovibilmente connesso ad un primo elemento laminare 2a e destinato a ricevere in accoppiamento almeno un secondo elemento laminare 2b.
Al fine di migliorare ulteriormente la stabilità del collegamento tra i due elementi laminari, il dispositivo di assemblaggio 4 comprende inoltre un elemento di serraggio complementare 6; tale elemento di serraggio complementare 6 è operativamente attivo sul secondo elemento laminare 2b in condizioni operative, ed è destinato a impegnarsi almeno parzialmente sull'elemento di serraggio principale 5.
Vantaggiosamente, sia l’elemento di serraggio principale 5 che l’elemento di serraggio complementare 6 possono essere realizzati facilmente in materiale plastico (ad esempio tramite stampaggio); è inoltre possibile, in accordo con la presente invenzione, scegliere un materiale plastico biodegradabile, in modo da risolvere sostanzialmente i problemi di impatto ambientale derivanti da un interramento a lungo temine (o da una cremazione) del contenitore 1 in oggetto.
Scendendo nei particolari (vedi anche figure 1 e 3), si nota che l’elemento di serraggio principale 5 comprende una porzione di battuta principale 5a (conformata d’esempio a guisa di corona circolare), la quale è destinata ad impegnarsi adiacentemente ad un primo lato del primo elemento laminare 2a (che in genere è un lato interno del corpo scatolare di alloggiamento 3).
È inoltre presente una porzione attiva principale 5b, la quale si estendente verso un secondo lato del primo elemento laminare 2a opposto al primo lato (tipicamente, il lato esterno).
Convenientemente, la porzione attiva principale 5b è sostanzialmente conformata secondo un corpo prismatico avente asse di sviluppo sostanzialmente trasversale (in pratica perpendicolare) al piano di giacitura del primo elemento laminare 2a.
Sempre dall’analisi delle figure si vede come tale corpo prismatico comprenda un corpo di bloccaggio 7, ricavato lateralmente sul corpo prismatico e destinato ad impegnarsi inamovibilmente con il primo elemento laminare 2a in condizioni operative; in altre parole, il corpo di bloccaggio 7 realizza direttamente la condizione di vincolo inamovibile tra l’elemento di serraggio principale 5 ed il primo elemento laminare 2a.
In pratica, la realizzazione del vincolo inamovibile è garantita dalla particolare conformazione del corpo di bloccaggio 7 stesso: infatti esso è sostanzialmente conformato come un dente di ritegno.
In particolare, il corpo di bloccaggio 7 presenta una superficie di inserimento 7a (orientata secondo un predeterminato angolo di inserimento 8 rispetto all’asse di sviluppo longitudinale del corpo prismatico) ed una superficie di riscontro 7b connessa alla superficie di inserimento 7a (orientata invece lungo una direzione perpendicolare all’asse di sviluppo longitudinale del corpo prismatico stesso).
Durante il montaggio del contenitore 1 , l’operatore fa in modo di forzare il corpo cilindrico attraverso opportune aperture (che in pratica sono le sedi di alloggiamento 23 descritte più avanti) ricavate nel primo elemento laminare 2a; così facendo, il corpo di bloccaggio 7 si inserisce progressivamente all’interno del cartone, in modo tale da rendere pressoché impossibile un suo svincolo accidentale.
Vantaggiosamente, per ottenere la massima simmetria di comportamento, la porzione attiva -principale 5b comprende un predeterminato numero di corpi di bloccaggio 7 equispaziati radialmente sul corpo prismatico e posti ad una predeterminata distanza dalla porzione di battuta 5a (dalla figura 3 è possibile ad esempio notare quattro corpi di bloccaggio 7 disposti a 90° l'uno rispetto all’altro e tutti posizionati alla stessa altezza rispetto alla porzione di battuta 5a).
Vantaggiosamente, la porzione attiva principale 5b comprende inoltre mezzi di vincolo meccanico, che sono ricavati sul corpo prismatico e sono destinati ad impegnarsi con l’elemento di serraggio complementare 6 in condizioni operative. In particolare, tali mezzi di vincolo meccanico comprendono una filettatura 9, la quale si estendente lateralmente dal corpo prismatico ed opera secondo modalità saranno spiegate con maggior dettaglio più avanti.
In accordo con la presente invenzione, l’elemento di serraggio complementare 6 comprende (analogamente all’elemento di serraggio principale 5) una porzione di battuta complementare 6a, destinata ad impegnarsi adiacentemente ad una prima superficie del secondo elemento laminare 2b, ed una porzione attiva complementare 6b estendentesi verso una seconda superficie del secondo elemento laminare 2b (tipicamente, verso l'interno del corpo scatolare di alloggiamento 3). Va a questo punto precisato che, in condizioni operative (cioè quando il contenitore 1 è completamente montato), la citata seconda superficie del secondo elemento laminare 2b si trova praticamente opposta alla prima superficie del secondo elemento laminare 2b; ovviamente, la seconda superficie del secondo elemento laminare 2b e il secondo lato del primo elemento laminare 2a essendo mutuamente a contatto in condizioni operative.
La porzione attiva complementare 6b comprende convenientemente mezzi di interconnessione destinati ad impegnarsi ai mezzi di vincolo meccanico della porzione attiva principale 5b; in particolare, tali mezzi di interconnessione comprendono un corpo prismatico cavo estendentesi dalla porzione di battuta complementare 6a e presentante al proprio interno una scanalatura elicoidale 10 sostanzialmente controsagomata alla filettatura 9. Nell’esecuzione delle operazioni di montaggio del contenitore 1 , l'operatore, dopo aver inserito l’elemento di serraggio principale 5 in modo inamovibile nel primo elemento laminare 2a e dopo aver accostato il primo elemento laminare 2a stesso al secondo elemento laminare 2b, procede ad impegnare reciprocamente l’elemento di serraggio principale 5 all’elemento disse raggio complementare 6, tipicamente ingranando la filettatura 9 alla scanalatura elicoidale 10.
Al fine di facilitare l’accostamento del primo elemento laminare 2a e del secondo elemento laminare 2b, sono vantaggiosamente presenti mezzi di invito 11, i quali sono connessi all’elemento di serraggio principale 5. Tali mezzi di invito 11 sono operativamente attivi sull’elemento di sé raggio principale 5 per determinare, o in altre parole facilitare, l’accostamento del primo elemento laminare 2a al secondo elemento laminare 2b.
I mezzi di invito 11 si compongono sostanzialmente di un corpo di trazione 11a connesso alla porzione attiva principale 5b; tali elementi trazione 11a viene convenientemente azionato da un operatore (durante le operazioni di montaggio del contenitore 1) per accostare il primo elemento laminare 2a al secondo elemento laminare 2b; in altre parole, l’operatore, dopo aver inserito l’elemento di serraggio principale 5 lo tira verso l’esterno proprio tramite il corpo di trazione 11 a, per avvicinare tutti i componenti costitutivi del contenitore da assemblare.
In una forma di realizzazione preferita, il corpo di trazione 11a è semplicemente un elemento filiforme, che ha una prima estremità connessa alla porzione di battuta principale 5a ed una seconda estremità (opposta alla prima estremità) presentante un interfaccia di azionamento 12 (tipicamente, un corpo di forma qualsivoglia purché adatta ad essere afferrata e maneggiata da un operatore in condizioni operative).
Una vantaggiosa variante realizzativa relativa al corpo di trazione 11a prevede invece che questo sia un elemento rigido 12; tale elemento rigido 12 ha una prima estremità imperniata alla porzione di battuta complementare 6a (ad esempio secondo un asse di incernieramento sostanzialmente parallelo al piano di giacitura del secondo elemento laminare 2b) ed una seconda estremità opposta alla prima estremità. Sulla seconda estremità dell'elemento rigido 12 è presente un appiglio sagomato 13 (che può propriamente venir definito maniglia) destinato ad essere impugnato da una mano dell’utilizzatore.
La presenza di un siffatto elemento rigido 12 trova utile applicazione nel caso si voglia dotare il contenitore 1 di una serie di maniglie di trasporto; in questo caso, il contenitore 1 stesso comprende un predeterminato numero di dispositivi di assemblaggio accoppiati 14 (montati sugli elementi laminari 2 definenti le pareti laterali del corpo scatolare di alloggiamento 3), ciascuno dei quali presenta almeno due elementi di serraggio principali 5 (connessi ad un primo elemento laminare 2a, distanziati tra loro da una predeterminata spaziatura e vantaggiosamente destinati a ricevere in accoppiamento almeno un secondo elemento laminare 2, preferibilmente uno per ognuno dei due elementi 5).
Vantaggiosamente, a tale coppia di elementi di serraggio principali 5 vengono associati (in fase di assemblaggio del contenitore 1) due elementi di serraggio complementari 6, ognuno dei quali si impegna rispettivamente sugli elementi di serraggio principali 5 ed. ugualmente dotati di due elementi rigidi 12, che a loro volta presentano le loro prime estremità imperniate rispettivamente agli elementi di serraggio complementari 6 e le loro seconde estremità connesse reciprocamente da un appiglio 13.
In questo caso, rappiglio 13 si estende tra gli elementi rigidi 12 per una lunghezza sostanzialmente corrispondente alla spaziatura sopra descritta, in modo da definire un maniglione che è posizionato peraltro in modo da permettere ad un operatore di sollevare agevolmente il contenitore 1 stando presso un suo Iato.
Convenientemente, il contenitore secondo la presente invenzione comprende inoltre un predeterminato numero di sedi di alloggiamento 23 (ovviamente ricavate nella maniera più adatta alle esigenze del momento sui diversi elementi laminari 2), ciascuna delle quali è destinata a ricevere un dispositivo di assemblaggio 4.
Come è possibile vedere dalle unite figure, le sedi di alloggiamento 23 sono ricavate almeno sulla prima faccia di chiusura inferiore 20 e sulla seconda faccia di chiusura inferiore 22 (in modo da poter definire il fondo del corpo scatolare di alloggiamento 3); ovviamente, tali sedi di alloggiamento 23 si trovano in posizioni sostanzialmente corrispondenti in condizioni operative. Per poter convenientemente chiudere il contenitore dopo avervi immesso il corpo da trasportare o da inumare, le sedi di alloggiamento 23 sono anche ricavate anche sulla prima faccia di chiusura superiore 19 e sulla seconda faccia di chiusura superiore 21 (sempre in posizioni sostanzialmente corrispondenti in condizioni operative); in tal modo l’assemblaggio del contenitore è completo, cioè si è in grado di definire anche la porzione di chiusura del contenitore 1 stesso.
Nella particolare variante realizzativa del contenitore 1 che prevede al presenza delle facce di irrigidimento 25, 26, 27 e 28, naturalmente le sedi di alloggiamento 23 vengono anche ricavate sulla prima faccia di irrigidimento inferiore 26, sulla seconda faccia di irrigidimento inferiore 28, sulla prima faccia di irrigidimento superiore 25 e sulla seconda faccia di irrigidimento inferiore 28.
Convenientemente, tali sedi di alloggiamento 23 saranno messe in posizioni sostanzialmente corrispondenti in condizioni operative.
Naturalmente, per agevolare il più possibile il montaggio del contenitore 1 , queste ultime sedi di alloggiamento saranno poste in posizioni corrispondenti alle sedi di alloggiamento 23 ricavate rispettivamente sulla prima faccia di chiusura inferiore 20 e/o sulla seconda faccia di chiusura inferiore 22 e/o sulla prima faccia di chiusura superiore 19 e/o sulla seconda faccia di chiusura superiore 21; in tal modo i dispositivi di assemblaggio interconnettono ben tre elementi laminari, una volta installati debitamente nelle sedi di alloggiamento 23 (che risulteranno simultaneamente sovrapposte).
Va infine notato che il contenitore secondo la presente invenzione comprende inoltre un predeterminato numero di sedi di agganciamento 24 (ricavate nella prima faccia di testa 15 e/o nella prima faccia laterale 16 e/o nella seconda faccia laterale 17 e/o nella seconda faccia di testa 18, a seconda delle esigenze di peso massimo trasportabile o di comodità di trasporto del contenitore carico); tali sedi di agganciamento, che sono costituite essenzialmente da una coppia di fori passanti, servono essenzialmente per alloggiare i dispositivi di assemblaggio accoppiati 14. L’invenzione consegue importanti vantaggi.
Infatti, innanzitutto, si noti come la disposizione dei due principali elementi costitutivi il dispositivo di assemblaggio permetta un efficace collegamento tra due o più elementi laminari (i quali concorrono a definire una coppia di pareti del contenitore funerario stesso); in particolare, va rimarcato che il dispositivo di assemblaggio secondo la presente invenzione permette di evitare dannose zone di accumulo degli sforzi, prevenendo l'insorgere di schiacciamenti o lacerazioni nel cartone e conseguentemente mantenendo inalterate forma ed integrità del contenitore stesso.
Un altro vantaggio tipico di un siffatto dispositivo di assemblaggio sta inoltre nel fatto che i suoi componenti principali possono efficacemente inseriti negli elementi laminari di cartone in modo sicuro e con una minima serie di lavorazioni di adattamento, a tutto vantaggio della riduzione di tempi e costi di produzione (nonché della facilità di costruzione).
Inoltre, il dispositivo in oggetto permette di semplificare notevolmente il processo di assemblaggio del contenitore al momento del bisogno, in quanto permette all’operatore di poter accostare efficacemente e con precisione gli elementi laminari di cartone e successivamente di realizzarvi un vincolo meccanico con poche e semplicissime operazioni.
Va sottolineato anche il fatto che il presente dispositivo di assemblaggio presenta ingombri esterni alquanto ridotti e si presta ad essere posizionato in una qualsivoglia posizione sulla superficie esterna del contenitore 1 ; ciò porta benefici anche in termini di agio di immagazzinamento, in quanto è possibile mantenere separati fino al momento dei bisogno i dispositivi di assemblaggio e gli elementi in cartone, per poi mettere in opera i primi semplicemente mediante inserzione “a scatto" sui secondi.
Un altro vantaggio della presente invenzione è dato dall'estrema semplicità di forma del contenitore, che in aggiunta a ciò permette un’elevatissima capacità di carico senza far ricorso alla presenza di un telaio di irrigidimento; in collegamento a quanto appena descritto, va rimarcata infine la caratteristica del contenitore funerario secondo la presente invenzione per la quale esso presenta un impatto ambientale bassissimo; questo è dovuto essenzialmente alla grande percentuale di materiale riciclato impiegabile, non discosta dall’assenza di materiali scarsamente biodegradabili o in grado di produrre scarti nocivi se soggetti a cremazione. Infine si sottolinea che il contenitore funerario in materiale cartaceo ed il dispositivo di assemblaggio riduce i costi produttivi e semplifica notevolmente i processi di fabbricazione.

Claims (37)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Contenitore funerario in materiale cartaceo, comprendente: - un predeterminato numero di elementi laminari (2) flessibilmente connessi tra loro e definenti in cooperazione reciproca un corpo scatolare di alloggiamento (3) destinato a contenere un corpo e presentante almeno una parete di fondo, una pluralità di pareti laterali ed almeno una porzione di chiusura; e - un predeterminato numero di dispositivi di assemblaggio (4), dei quali ciascuno è operativamente attivo su almeno due elementi laminari (2) per mantenerli in una posizione di accostamento reciproco in condizioni operative; caratterizzato dal fatto che almeno uno dei dispositivi di assemblaggio (4) comprende almeno un elemento di serraggio principale (5) inamovibilmente connesso ad un primo elemento laminare (2a) e destinato a consentire l’accoppiamento di detto primo elemento laminare (2a) con almeno un secondo elemento laminare (2b).
  2. 2. Contenitore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto predeterminato numero di elementi laminari (2) comprende: - una prima faccia di testa (15) presentante due lati di piegatura primari (15a) e due lati condivisi (15b) trasversalmente disposti rispetto a detti lati liberi (15a); - una prima ed una seconda faccia laterali (16, 17) connesse a detta prima faccia di testa (15) attraverso ciascuno di detti lati condivisi (15b), detta prima e detta seconda faccia laterali presentando ciascuna un lato lungo superiore (16a, 17a), un lato lungo inferiore (16b, 17b) ed un lato corto (16c, 17c) opposto ad uno dei lati condivisi (15b); - una seconda faccia di testa (18) sostanzialmente identica alla prima faccia di testa (15) e connessa alla prima faccia laterale (16) o alla seconda faccia laterale (17) attraverso detto lato corto (16c) o (17c), detta seconda faccia di testa (18) presentando due lati di piegatura secondari (18a) trasversalmente disposti rispetto al lato corto (16c) o (17c); - una prima faccia di chiusura superiore (19) connessa alla prima faccia laterale (16) attraverso detto lato lungo superiore (16a); - una prima faccia di chiusura inferiore (20) connessa alla prima faccia laterale (16) attraverso detto lato lungo inferiore (16b); - una seconda faccia di chiusura superiore (21) connessa alla seconda faccia laterale (17) attraverso detto lato lungo superiore (17a); e - una seconda faccia di chiusura inferiore (22) connessa alla seconda faccia laterale (17) attraverso detto lato lungo inferiore (17b).
  3. 3. Contenitore secondo le rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre: - una prima faccia di irrigidimento superiore (25) ed una prima faccia di irrigidimento inferiore (26) connesse alla prima faccia di testa (15) rispettivamente attraverso uno dei lati di piegatura primari (15a); e - una seconda faccia di irrigidimento superiore (27) ed una seconda faccia di irrigidimento inferiore (28) connesse alla seconda faccia di testa (18) rispettivamente attraverso uno dei lati di piegatura secondari (18a).
  4. 4. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di assemblaggio (4) comprende inoltre un elemento di serraggio complementare (6) attivo sul secondo elemento laminare (2b) in condizioni operative e destinato a impegnarsi almeno parzialmente sull’elemento di serraggio principale (5).
  5. 5. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’elemento di serraggio principale (5) comprende una porzione di battuta principale (5a) destinata ad impegnarsi adiacentemente ad una prima faccia del primo elemento laminare (2a) ed una porzione attiva principale (5b) estendentesi verso una seconda faccia del primo elemento laminare (2a), detta seconda faccia essendo opposta a detta prima faccia.
  6. 6. Contenitore secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta porzione attiva principale (5b) è sostanzialmente conformata secondo un corpo prismatico avente asse di sviluppo sostanzialmente trasversale, preferibilmente perpendicolare, al piano di giacitura del primo elemento laminare (2a), detto corpo prismatico comprendendo almeno un corpo di bloccaggio (7) ricavato lateralmente su detto corpo prismatico e destinato ad impegnarsi inamovibilmente con il primo elemento laminare (2a) in condizioni operative.
  7. 7. Contenitore secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto corpo di bloccaggio (7) presenta una superficie di inserimento (7a) orientata secondo un predeterminato angolo di inserimento (8) rispetto all’asse di sviluppo longitudinale del corpo prismatico ed una superficie di riscontro (7b) connessa a detta prima superficie di inserimento (7a) ed orientata sostanzialmente lungo una direzione perpendicolare all’asse di sviluppo longitudinale del corpo prismatico.
  8. 8. Contenitore secondo le rivendicazioni 6 o 7, caratterizzato dal fatto che la porzione ativa principale (5b) comprende un predeterminato numero di corpi di bloccaggio (7), equispaziati radialmente sul corpo prismatico e posti ad una predeterminata distanza da detta porzione di battuta (5a).
  9. 9. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dala 6 alla 8, caratterizzato dal fatto che la porzione attiva principale (5b) comprende inoltre mezzi di vincolo meccanico ricavati almeno parzialmente sul corpo prismatico e destinati ad impegnarsi con detto elemento di serraggio complementare (6) in condizioni operative.
  10. 10. Contenitore secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di vìncolo meccanico comprendono una filettatura (9) estendentesi lateralmente dal corpo prismatico.
  11. 11. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’elemento di serraggio complementare (6) comprende una porzione di battuta complementare (6a) destinata ad impegnarsi adiacentemente ad una prima superficie del secondo elemento laminare (2b) ed una porzione attiva complementare (6b) estendentesi verso una seconda superficie del secondo elemento laminare (2b), deta seconda superfìcie del secondo elemento laminare (2b) essendo opposta a deta prima superficie del secondo elemento laminare (2b), la seconda superficie del secondo elemento laminare (2b) e la seconda faccia del primo elemento laminare (2a) essendo mutuamente a contatto in condizioni operative.
  12. 12. Contenitore secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detta porzione attiva complementare (6b) comprende mezzi di interconnessione destinati ad impegnarsi ai mezzi di vincolo meccanico deila porzione attiva principale (5b).
  13. 13. Contenitore secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di interconnessione comprendono un corpo prismatico cavo estendentesi dalla porzione di battuta complementare (6a) e presentante al proprio interno una scanalatura elicoidale (10) sostanzialmente controsagomata alla filettatura (9).
  14. 14. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre mezzi di invito (11) connessi all'elemento di serraggio principale (5) ed operativamente attivi su di esso per determinare un accostamento del primo elemento laminare (2a) al secondo elemento laminare (2b).
  15. 15. Contenitore secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dai fatto che detti mezzi di invito comprendono un corpo di trazione (1 1a) connesso alla porzione attiva principale (5b) e destinato ad essere azionato da un operatore per accostare il primo elemento laminare (2a) ai secondo elemento laminare (2b).
  16. 16. Contenitore secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detto corpo di trazione (11 a) è un elemento filiforme avente una prima estremità connessa alla porzione di battuta principale (5a) ed una seconda estremità opposta a detta prima estremità e presentante un interfaccia di azionamento (12) destinata ad essere maneggiata dall’operatore in condizioni operative.
  17. 17. Contenitore secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che il corpo di trazione (11a) è un elemento rigido (12) avente una prima estremità imperniata alla porzione di battuta complementare (6a) secondo un asse di incemieramento sostanzialmente parallelo al piano di giacitura del secondo elemento laminare (2b) ed una seconda estremità opposta alla prima estremità e presentante un appiglio sagomato (13) destinato ad essere impugnato da una mano dell’utilizzatore.
  18. 18. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un predeterminato numero di dispositivi di assemblaggio accoppiati (14), ciascuno dei quali presenta: - almeno due elementi di serraggio principali (5) connessi ad un primo elemento laminare (2a) e distanziati tra loro da una predeterminata spaziatura e destinato a ricevere in accoppiamento almeno un secondo elemento laminare (2b). - almeno due elementi di serraggio complementari (6) rispettivamente impegnantesi sugli elementi di serraggio principali (5); e - almeno due elementi rigidi (12) presentanti prime estremità imperniate rispettivamente agli elementi di serraggio complementari (6) e seconde estremità connesse reciprocamente da un appiglio (13), detto appiglio (13) estendendosi tra gli elementi rigidi (12) per una lunghezza sostanzialmente corrispondente a detta spaziatura.
  19. 19. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che un predeterminato numero di elementi laminari (2) comprende inoltre un predeterminato numero di sedi di alloggiamento (23) destinate a ricevere ciascuna un dispositivo di assemblaggio (4).
  20. 20. Contenitore secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che dette sedi di alloggiamento (23) sono ricavate almeno sulla prima faccia di chiusura inferiore (20) e sulla seconda faccia di chiusura inferiore (22) in posizioni sostanzialmente corrispondenti in condizioni operative, le sedi di alloggiamento (23) essendo preferibilmente ricavate anche sulla prima faccia di chiusura superiore (19) e sulla seconda faccia di chiusura superiore (21) in posizioni sostanzialmente corrispondenti in condizioni operative.
  21. 21. Contenitore secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che le sedi di alloggiamento (23) sono ricavate almeno su detta prima faccia di irrigidimento inferiore (26) e su detta seconda faccia di irrigidimento inferiore (28), le sedi di alloggiamento (23) essendo preferibilmente ricavate anche su detta prima faccia di irrigidimento superiore (25) e su detta seconda faccia di irrigidimento inferiore (28) in posizioni sostanzialmente corrispondenti in condizioni operative, ancor più preferibilmente in posizioni corrispondenti alle sedi di alloggiamento (23) ricavate sulla prima faccia di chiusura inferiore (20) e/o sulla seconda faccia di chiusura inferiore (22) e/o sulla prima faccia di chiusura superiore (19) e/o sulla seconda faccia di chiusura superiore (21).
  22. 22. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre un predeterminato numero di sedi di agganciamento (24), preferibilmente ricavate nella prima faccia di testa (15) e/o nella prima faccia laterale (16) e/o nella seconda faccia laterale (17) e/o nella seconda faccia di testa (18) per alloggiare detto un predeterminato numero di dispositivi di assemblaggio accoppiati (14).
  23. 23. Dispositivo di assemblaggio, in particolare per contenitori funerari in materiale cartaceo, comprendente: - un elemento di serraggio principale (5) inamovibilmente connesso ad un primo elemento laminare (2a) del contenitore (1) e destinato a consentire l'accoppiamento di detto primo elemento laminare (2a) con almeno un secondo elemento laminare (2b) del contenitore (1); e - un elemento di serraggio complementare (6) attivo sul secondo elemento laminare (2b) in condizioni operative e destinato a impegnarsi almeno parzialmente sull’elemento di serraggio principale (5); caratterizzato dal fatto che detto elemento di serraggio principale (5) è inamovibilmente connesso al primo elemento laminare (2a) e destinato a consentire l’accoppiamento del primo elemento laminare (2a) con il secondo elemento laminare (2b).
  24. 24. Dispositivo di assemblaggio secondo la rivendicazione 23, caratterizzato dal fatto che l’elemento di serraggio principale (5) comprende una porzione di battuta principale (5a) destinata ad impegnarsi adiacentemente ad una prima faccia del primo elemento laminare (2a) ed una porzione attiva principale (5b) estendentesi verso una seconda faccia del primo elemento laminare (2a), detta seconda faccia essendo opposta a detta prima faccia.
  25. 25. Dispositivo di assemblaggio secondo le rivendicazione 23 o 24, caratterizzato dal fatto che detta porzione attiva principale (5b) è sostanzialmente conformata secondo un corpo prismatico avente asse di sviluppo sostanzialmente trasversale, preferibilmente perpendicolare, al piano di giacitura del primo elemento laminare (2a), detto corpo prismatico comprendendo almeno un corpo di bloccaggio (7) ricavato lateralmente su detto corpo prismatico e destinato ad impegnarsi inamovibilmente con il primo elemento laminare (2a) in condizioni operative.
  26. 26. Dispositivo di assemblaggio secondo la rivendicazione 25, caratterizzato dal fatto che detto corpo di bloccaggio (7) presenta una superficie di inserimento (7a) orientata secondo un predeterminato angolo di inserimento (8) rispetto all’asse di sviluppo longitudinale del corpo prismatico ed una superfìcie di riscontro (7b) connessa a detta prima superficie di inserimento (7a) ed orientata sostanzialmente lungo una direzione perpendicolare all’asse di sviluppo longitudinale del corpo prismatico.
  27. 27. Dispositivo di assemblaggio secondo le rivendicazioni 25 o 26, caratterizzato dal fatto che la porzione attiva principale (5b) comprende un predeterminato numero di corpi di bloccaggio (7), equispaziati radialmente sul corpo prismatico e posti ad una predeterminata distanza da detta porzione di battuta (5a).
  28. 28. Dispositivo di assemblaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti dalla 23 alla 27, caratterizzato dal fatto che la porzione attiva principale (5b) comprende inoltre mezzi di vincolo meccanico ricavati almeno parzialmente sul corpo prismatico e destinati ad impegnarsi con detto elemento di serraggio complementare (6) in condizioni operative.
  29. 29. Dispositivo di assemblaggio secondo la rivendicazione 28, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di vincolo meccanico comprendono una filettatura (9) estendetesi lateralmente dal corpo prismatico.
  30. 30. Dispositivo di assemblaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti dalla 23 alla 29, caratterizzato dal fatto che l’elemento di serraggio complementare (6) comprende una porzione di battuta complementare (6a) destinata ad impegnarsi adiacentemente ad una prima superficie del secondo elemento laminare (2b) ed una porzione ativa complementare (6b) estendentesi verso una seconda superficie del secondo elemento laminare (2b), detta seconda superficie del secondo elemento laminare (2b) essendo opposta a detta prima superficie del secondo elemento laminare (2b), la seconda superficie del secondo elemento laminare (2b) e la seconda faccia del primo elemento laminare (2a) essendo mutuamente a contatto in condizioni operative.
  31. 31. Dispositivo di assemblaggio secondo la rivendicazione 30, caratterizzato dal fatto che detta porzione attiva complementare (6b) comprende mezzi di interconnessione destinati ad impegnarsi ai mezzi di vincolo meccanico della porzione attiva principale (5b).
  32. 32. Dispositivo di assemblaggio secondo la rivendicazione 31, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di interconnessione comprendono un corpo prismatico cavo estendentesi dalla porzione di battuta complementare (6a) e presentante al proprio interno una scanalatura elicoidale (10) sostanzialmente controsagomata alla filettatura (9).
  33. 33. Dispositivo di assemblaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti dalla 23 alla 32, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre mezzi di invito (11) connessi all’elemento di serraggio principale (5) ed operativamente attivi su di esso per determinare un accostamento del primo elemento laminare (2a) al secondo elemento laminare (2b).
  34. 34. Dispositivo di assemblaggio secondo la rivendicazione 33, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di invito comprendono un corpo di trazione (11 a) connesso alla porzione attiva principale (5b) e destinato ad essere azionato da un operatore per accostare il primo elemento laminare (2a) al secondo elemento laminare (2b).
  35. 35. Dispositivo di assemblaggio secondo la rivendicazione 34, caratterizzato dal fatto che detto corpo di trazione (11a) è un elemento filiforme avente una prima estremità connessa alla porzione di battuta principale (5a) ed una seconda estremità opposta a detta prima estremità e presentante un interfaccia di azionamento (12) destinata ad essere maneggiata dall'operatore in condizioni operative.
  36. 36. Dispositivo di assemblaggio secondo la rivendicazione 34, caratterizzato dal fatto che il corpo di trazione (11 a) è un elemento rigido (12) avente una prima estremità imperniata alla porzione di battuta complementare (6a) secondo un asse di incernieramento sostanzialmente parallelo al piano di giacitura del secondo elemento laminare (2b) ed una seconda estremità opposta alla prima estremità e presentante un appiglio sagomato (13) destinato ad essere impugnato da una mano deH’utilizzatore.
  37. 37. Dispositivo di assemblaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti dalla 23 alla 36, caratterizzato dal fatto che comprende un predeterminato numero di dispositivi di assemblaggio accoppiati (14), ciascuno dei quali presenta: - almeno due elementi di serraggio principali (5) connessi ad un primo elemento laminare (2a) e distanziati tra loro da una predeterminata spaziatura e destinato a ricevere in accoppiamento almeno un secondo elemento laminare (2b). - almeno due elementi di serraggio complementari (6) rispettivamente impegnantesi sugli elementi di serraggio principali (5); e - almeno due elementi rigidi (12) presentanti prime estremità imperniate rispettivamente agli elementi di serraggio complementari (6) e seconde estremità connesse reciprocamente da un appiglio (13), detto appiglio (13) estendendosi tra gli elementi rigidi (12) per una lunghezza sostanzialmente corrispondente a detta spaziatura.
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