ITLI20130001A1 - Impianto dentale osteointegrato contraddistinto da un confine obliquo tra superficie ruvida e liscia - Google Patents

Impianto dentale osteointegrato contraddistinto da un confine obliquo tra superficie ruvida e liscia

Info

Publication number
ITLI20130001A1
ITLI20130001A1 IT000001A ITLI20130001A ITLI20130001A1 IT LI20130001 A1 ITLI20130001 A1 IT LI20130001A1 IT 000001 A IT000001 A IT 000001A IT LI20130001 A ITLI20130001 A IT LI20130001A IT LI20130001 A1 ITLI20130001 A1 IT LI20130001A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
implant
plane
bone
rough
implants
Prior art date
Application number
IT000001A
Other languages
English (en)
Inventor
Francesco Malasoma
Roberto Malasoma
Stefano Malasoma
Original Assignee
Roberto Malasoma
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Roberto Malasoma filed Critical Roberto Malasoma
Priority to IT000001A priority Critical patent/ITLI20130001A1/it
Publication of ITLI20130001A1 publication Critical patent/ITLI20130001A1/it

Links

Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61CDENTISTRY; APPARATUS OR METHODS FOR ORAL OR DENTAL HYGIENE
    • A61C8/00Means to be fixed to the jaw-bone for consolidating natural teeth or for fixing dental prostheses thereon; Dental implants; Implanting tools
    • A61C8/0018Means to be fixed to the jaw-bone for consolidating natural teeth or for fixing dental prostheses thereon; Dental implants; Implanting tools characterised by the shape
    • A61C8/0022Self-screwing

Landscapes

  • Health & Medical Sciences (AREA)
  • Oral & Maxillofacial Surgery (AREA)
  • Orthopedic Medicine & Surgery (AREA)
  • Dentistry (AREA)
  • Epidemiology (AREA)
  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Animal Behavior & Ethology (AREA)
  • General Health & Medical Sciences (AREA)
  • Public Health (AREA)
  • Veterinary Medicine (AREA)
  • Dental Preparations (AREA)

Description

Il presente brevetto riguarda un’invenzione industriale applicabile nel campo dell’implantologia osteointegrata orale per la sostituzione degli elementi dentari perduti.
Situazione attuale del mercato dell’implantologia dentale
Gli impianti sono dispositivi cilindrici o conici o cilindro-conici fabbricati con materiali resistenti, generalmente in titanio, che simulano dimensioni e forma di una radice dentaria e che vengono inseriti chirurgicamente nella cresta ossea mandibolare o mascellare in sostituzione di una radice dentaria persa.
Per inserire l' impianto l’osso viene forato con frese o altri dispositivi. Il foro inizierà generalmente sulla sommità della cresta in una posizione grosso modo vicina al foro di uscita ideale dell’elemento dentario che si vuole sostituire. Il foro poi prosegue all' interno dell’osso con un orientamento quanto mai vario che dipende dalle tecniche e dalla conformazione ossea: generalmente però si tende a dare un orientamento parallelo alle radici dei denti naturali. Ad impianto inserito nell’osso avremo un’estremità che guarda verso il cavo orale e che chiameremo coronale ed una estremità che guarda verso il fondo del foro osseo e che chiameremo apicale, analogamente alla terminologia usata per le radici dentarie.
La maggior parte dei dispositivi implantari in commercio presenta una superficie esterna ruvida consistente nella presenza di irregolarità microscopiche con micro-avvallamenti alternati a microrilevatezze, che vengono ottenute con sistemi industriali come la mordenzatura del metallo. Nella superficie ruvida sono generalmente presenti delie spire più o meno fitte e più o meno rilevate continue o talvolta interrotte, che hanno la funzione di permettere l’avvitamento dell’impianto nell’osso e di aumentare la superficie di contatto impianto-osso.
L’impianto ha la sua funzione solo quando, attraverso i tessuti molli gengivali, entra in comunicazione con il cavo orale per permettere la connessione di dispositivi protesici fissi o rimovibili mediante avvitamento nella filettatura interna dell’impianto stesso.
Il dispositivo di connessione tra il corpo dell’impianto immerso nell’osso ed il cavo orale può essere parte dell’impianto stesso: in questo caso il corpo ruvido prosegue coronalmente in un prolungamento, di forma cilindrica o conica, che attraversa lo spessore dei tessuti molli per uno spessore variabile. Tale prolungamento si presenta perfettamente levigato tanto da apparire lucido. Questi impianti di seguito verranno definiti impianti L. T. (a LivelloTissutale) (fig. la).
Il motivo di questa diversa conformazione della superficie consiste nel principio che la matrice ossea che viene deposta dagli osteoblasti nel periodo successivo all’inserimento chirurgico dell’impianto si depositi intimamente aU’intemo dei microavvallamenti della superficie ruvida, in modo da bloccare l' impianto stesso nell’osso e renderlo inamovibile. Invece la parte che esce dall’osso e attraversa i tessuti molli deve essere perfettamente levigata per ostacolare l’adesione dei batteri, che avverrebbe facilmente su una superficie scabra come quella del corpo impiantare ruvido.
Altri tipi di impianti, che di seguito chiameremo impianti L.O. (a Livello Osseo) (fig 1b), presentano tutta la superficie esterna ruvida perché devono essere inseriti nell’osso per tutta la loro lunghezza in modo che il bordo coronale della superficie ruvida collimi con il livello della cresta ossea dove vengono inseriti: solo un sottile colletto al bordo coronale a contatto con i tessuti molli viene levigato. In questi impianti il tragitto transmucoso per raggiungere il cavo orale viene demandato a sovrastrutture avvitate al dell’impianto come viti di guarigione provvisorie o monconi definitivi. Anche queste sovrastrutture, essendo a contatto con i tessuti molli, devono presentare una superficie lucida per il principio di ostacolare l’attacco della placca batterica.
Nella maggior parte degli impianti in commercio la ruvidità della superficie scompare coronalmente a livello di una circonferenza giacente su un piano perpendicolare all’asse di inserimento dell ' impianto.
Chiameremo di seguito questo piano: piano a (fig. 2, 3a e 3b)
Vediamo ora come si comporta l' impianto rispetto ai piani passanti per la cresta ossea in cui vengono inseriti.
La cresta ossea in una bocca normale provvista di denti sani à ̈ regolare e abbondante.
Dopo la perdita dei denti avvengono fenomeni di riassorbimento osseo che talvolta sono poco marcati, per cui la cresta presenta forma regolare e volume abbondante: in questi casi si può idealmente affermare che essa à ̈ disposta su un unico piano parallelo al piano masticatorio.
Tale piano si chiamerà di seguito piano β (fig. 4).
Quando l’impianto viene inserito nell’osso il suo orientamento sarà grosso modo perpendicolare al piano β: in tal modo il piano a viene a trovarsi parallelo al piano β e via via che l’impianto viene avvitato nell’osso, i due piani si avvicinano fino a coincidere (fig. 5a e 5b) Alla fine delTintervento la superficie impiantare che sta dentro l’osso à ̈ tutta ruvida mentre ciò che esce dall’osso, sia collo sia struttura di connessione transmucosa, ha una superficie completamente levigata.
Molto spesso, per fenomeni patologici o in seguito alla perdita di elementi dentari, la cresta si modifica, andando incontro a fenomeni di riassorbimento più o meno marcati che interessano l’osso in modo irregolare: per esempio dopo un’estrazione dentaria la cresta inizia un processo di riduzione per riassorbimento che interessa soprattutto il versante vestibolare mentre à ̈ meno marcata sul versante linguale/palatale. Il piano passante per tale cresta si presenta obliquo rispetto al piano β Chiameremo ε tale piano osseo variamente obliquo (fig. 6).
Perciò quando inseriremo l’impianto, il piano α non sarà parallelo al piano ε.
Ne deriva che, ad impianto completamente inserito nell’osso, avremo due eventualità:
1) se immergiamo l’impianto nell’osso fino ad avere il piano a al livello del punto più coronale della cresta, una parte della superficie ruvida resterà esposta fuori dall’osso (fig.
7a).
2) se lo immergiamo fino a che tutta la parte ruvida sia immersa nell’osso, cioà ̈ fino a che il piano a sia a livello del punto più apicale della cresta, avremo un iperaffondamento dell’impianto sul versante opposto: in tal caso la superficie lucida del prolungamento coronale dell’impianto o della sovrastruttura che compie il tragitto transmucoso entrerà a contatto con l’osso (fig. 7b).
Se non vogliamo trovarci a scegliere tra queste eventualità tutte e due clinicamente non auspicabili, dovremo regolarizzare la cresta ossea tagliando la parte più coronale o tentando una rigenerazione ossea a livello della parte più apicale.
Il problema à ̈ tanto sentito dai clinici che à ̈ stato recentemente prodotto un impianto che deriva da una sostanziale modifica di altro impianto preesistente. Questo nuovo impianto presenta il bordo coronale giacente su di un piano obliquo rispetto all’asse lungo dell’impianto. In questo caso, ad impianto inserito, tale piano obliquo andrà a coincidere grosso modo con il piano ε passante per la cresta ossea obliqua. Alla fine il bordo coronale dell’impianto sarà grosso modo tutto allo stesso livello della cresta ossea.
La ditta produttrice di questo impianto si à ̈ trovata però a dover risolvere il problema dell’adattamento del nuovo disegno obliquo della piattaforma alla cavità interna dell’impianto, ciò che ha reso necessario ridisegnare completamente la cavità interna. Quindi à ̈ stato immesso sul mercato un impianto del tutto diverso da quello di origine, con una sua componentistica specifica: drivers per l’avvitamento, viti di guarigione, transfers, monconi definitivi.
IMPIANTO VARIONECK
L’oggetto di questo brevetto à ̈ un tipo di impianto di tipo tradizionale che viene modificato sulla sola superficie esterna in modo da renderlo utilizzabile su creste ossee oblique. La struttura architettonica dell’impianto di origine non viene assolutamente modificata ed il disegno della cavità interna resta inalterato: ciò consente l’utilizzo della stessa componentistica degli impianti tradizionali della stessa linea sia in fase chirurgica che in fase protesica.
L’assoluta novità del sistema VARIONECK consiste perciò nel lasciare del tutto inalterata la struttura dell’impianto, modificando solo la superficie esterna.
Consideriamo perciò un impianto tradizionale in cui il piano a sia perpendicolare all’asse di inserimento dell’impianto e delimiti una circonferenza sulla superficie dell’impianto: apicalmente a detta circonferenza, la superficie sarà ruvida.
Prendiamo ora un punto W su tale circonferenza e la retta z giacente sul piano a: sia la retta z passante per tale punto e tangente alla circonferenza. Il punto opposto a W sulla circonferenza sia X (fig. 8a , 8b e 8c).
Ruotiamo di un certo numero di gradi il piano a lungo alla retta z: otterremo un nuovo piano Î ́ inclinato rispetto ad α e tale che descriva una ellissi sulla superficie ruvida dell’impianto. Il punto opposto al punto W lungo l’ellissi sarà Y. Ne consegue che W e Y saranno rispettivamente i punti più coronale e più apicale dell’ellissi (fig. 8a , 8b e 8c).
Modifichiamo la superficie esterna dell’impianto con lo stesso sistema industriale utilizzato per ottenere superfici ruvide e lucide in un impianto tradizionale, realizzando il confine tra la parte ruvida e la parte lucida sulla linea ellittica giacente sul piano Î ́ : apicalmente all’ellissi avremo superficie ruvida e coronalmente superficie lucida.
Tra l’ellissi sul piano Î ́ e la circonferenza sul piano α rimarrà una superficie levigata e priva di spire che rappresenterà un collo liscio parziale, di lunghezza corono-apicale diversa, minima al punto W e massima sul segmento XY (fig. 9).
Avremo perciò un impianto con un collo levigato di lunghezza variabile che chiameremo VARIONECK.
Un impianto VARIONECK che derivi da un impianto L.T. avrà un collo lucido, seppure di lunghezza variabile, nei 360° sulla superfìcie dell’impianto, mentre un impianto VARIONECK che derivi da un impianto L.O., diventerà un impianto in parte L.O. ed in parte L.T. con un collo lucido parziale ed asimmetrico, inesistente da un lato in corrispondenza del punto W e progressivamente crescente fino ad avere il massimo della lunghezza sul lato opposto in corrispondenza del segmento XY (fig. 10a, 10b, 10c e 10d).
Un tale tipo di impianto viene avvitato in una cresta obliqua giacente su un piano ε parallelo al piano Î ́ fino alla loro coincidenza (fig. 11a e 11b).
Tale impianto si troverebbe alla fine con tutta la parte ruvida a contatto con Tosso, mentre tutta la parte lucida resterebbe all' esterno dell’osso e alTinterno del tragitto transmucoso: dal punto di vista anatomo-patologico e clinico tale impianto si comporterebbe come un impianto L.T. limitatamente alla zona extraossea lucida a contatto con i tessuti molli (fig. 12).
Per facilitare il clinico nel corretto orientamento dei piani, si può marcare un punto di repere sulla superficie dell’ impianto o in qualsiasi altro punto ben visibile dal clinico durante l’avvitamento.
Realizzazione degli impianti Varioneck
Gli impianti più comuni del commercio vengono ottenuti con sistemi di fresatura di una barra di titanio fino ad avere la forma definitiva voluta dal costruttore, in genere forme cilindriche o variamente cilindro-coniche: la superfìcie può essere fresata per dotarla di solcature con la funzione di aumentare la superficie di contatto osso-impianto e di opporsi allo svitamento.
Una volta preparata la struttura architettonica dell’impianto, la sua superficie viene sottoposta ad trattamenti di vario genere. Quasi tutti gli impianti sono sottoposti ad una filettatura che scava sulle superficie delle spire elicoidali più o meno sporgenti dal corpo dell’impianto e più o meno distanziate tra di loro che hanno la funzione di favorire la progressione dell' impianto nell’osso nella fase chirurgica di avvitamento e di aumentare la superficie di contatto osso-impianto. La superficie esterna programmata per essere a contatto con Tosso viene ulteriormente trattata con sistemi di irruvidimento come la sabbiatura, cioà ̈ il bombardamento a pressione della superficie con getto di particelle di vari materiali (silicio, vetro, titanio ecc.) e la mordenzatura acida, ma altri costruttori prevedono altri trattamenti come il Thermal Plasma Spraying (TPS) che consiste nella fusione di un plasma di titanio sulla superficie dell'impianto in modo che le particelle che vi aderiscono creino una superficie irregolare. La superficie esterna programmata (negli impianti transmucosi) per non essere immersa nell’osso ma per attraversare i tessuti molli non viene trattata con tali sistemi irruvidenti, ma anzi viene levigata e perfettamente lucidata.
Per produrre un impianto Varioneck la linea di produzione dell’ impianto à ̈ la stessa con cui viene fabbricato l’impianto tradizionale dato che la struttura architettonica delTimpianto à ̈ identica.
Cambia solo l’ultima fase, quella di trattamento della superfìcie esterna.
Mentre in un impianto tradizionale la procedura di irruvidimento della superficie à ̈ programmata per terminare lungo una linea circolare posta su un piano perpendicolare all’asse di rotazione delTimpianto, per un impianto Varioneck à ̈ necessario riprogrammare le macchine addette alla lavorazione della superfìcie esterna, in modo da non sottoporre a filettatura, sabbiatura, mordenzatura o altre metodiche di irruvidimento la parte di superficie che si vorrà lasciare all’esterno dell’osso, lungo una linea ellissoidale posta su uno o più piani inclinati tra loro digradanti a discrezione del costruttore. Questa parte di superficie di lunghezza corono radicolare variabile non trattata con i sistemi irruvidenti dovrà invece essere sottoposta ad ulteriore lucidatura in modo da non presentare alcuna irregolarità. Qualsiasi sia la procedura scelta dal produttore per il trattamento di superficie dei suoi impianti tradizionali, la stessa procedura può essere usata per preparare la superficie di un impianto Varioneck.
Si possono facilmente realizzare impianti Varioneck con diverse inclinazioni del piano Î ́ per esempio di 20° e 45° o comunque con qualsiasi inclinazione che la ditta produttrice ritenga più opportuna per adattare gli impianti alle specifiche conformazioni di ogni cresta ossea.
La fondamentale novità del Varioneck consiste proprio nel fatto che qualsiasi inclinazione assuma il piano Î ́, la struttura dell’impianto non cambia, perciò la componentistica rimane sempre la stessa dell’impianto di origine. Il clinico avrebbe a disposizione tutta una serie di impianti da adattare ad un maggior numero di creste, senza minimamente preoccuparsi della componentistica che sarebbe perfettamente uguale in tutti i casi.
Le ditte produttrici possono adattare secondo il nuovo disegno di superficie tutti i loro impianti, di qualsiasi diametro, lunghezza e forma da affiancare alla linea tradizionale. Per esempio una ditta che avesse in produzione impianti con diametri di 3,4 mm e 4,0 mm ciascuno con lunghezze di 8, 10, 12 e 14 mm, potrebbe affiancare ad essi una linea di produzione di impianti Varioneck con inclinazioni del piano Î ́, supponiamo, di 25° e 35° gradi: potremo avere pertanto impianti Varioneck 4,0 x 10 x 25° oppure 3,4 x 12 x 35° e ogni altra combinazione per trattare con successo creste ossee variamente conformate.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI RIVENDICAZIONE 1 Tutti gli impianti dentali endossei di qualsiasi materiale, forma, diametro e lunghezza la cui superficie esterna, e solo quella, sia modificata per ottenere il confine tra superficie ruvida e liscia lungo un’ellissi giacente su un piano Î ́ inclinato rispetto al piano a perpendicolare all’asse di rotazione dell’impianto, per ottenere un collo liscio di lunghezza corono-apicale variabile. Non à ̈ richiesta alcuna modifica della struttura architettonica dell’impianto e perciò nessuna modifica della componentistica impiantare. RIVENDICAZIONE 2 Tutti gli impianti dentali come specificato alla rivendicazione 1 che presentino un piano inclinato Î ́ di qualsivoglia inclinazione rispetto al piano a in modo da adattarsi alle diverse inclinazioni della cresta ossea. RIVENDICAZIONE 3 Tutti gli impianti dentali come specificato alle rivendicazioni 1 e 2 che presentino il confine tra zona ruvida e liscia disposto su più piani di diversa inclinazione tra loro digradanti, in modo che il profilo del confine segua una linea ondulata.
IT000001A 2013-01-08 2013-01-08 Impianto dentale osteointegrato contraddistinto da un confine obliquo tra superficie ruvida e liscia ITLI20130001A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000001A ITLI20130001A1 (it) 2013-01-08 2013-01-08 Impianto dentale osteointegrato contraddistinto da un confine obliquo tra superficie ruvida e liscia

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000001A ITLI20130001A1 (it) 2013-01-08 2013-01-08 Impianto dentale osteointegrato contraddistinto da un confine obliquo tra superficie ruvida e liscia

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITLI20130001A1 true ITLI20130001A1 (it) 2014-07-09

Family

ID=48047518

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000001A ITLI20130001A1 (it) 2013-01-08 2013-01-08 Impianto dentale osteointegrato contraddistinto da un confine obliquo tra superficie ruvida e liscia

Country Status (1)

Country Link
IT (1) ITLI20130001A1 (it)

Citations (7)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US5205745A (en) * 1989-08-30 1993-04-27 Tdk Corporation Artificial dental root
DE10236125A1 (de) * 2002-08-07 2004-02-19 Böttcher, Robert, Dr.med. Einschraubbares selbstschneidendes Dentalimplantat
US7198488B2 (en) * 2002-07-26 2007-04-03 Bredent Dentalgerate Fach- Und Organisationsberatung Peter Brehm Dental implant comprising an anchoring head and a screw element
DE102005056119A1 (de) * 2005-11-27 2007-05-24 Zipprich, Holger, Dipl.-Ing. Temporäre Schraube für kieferorthopädische Anwendung mit gesteigerter Festigkeit im Knochen
US20100112523A1 (en) * 2003-05-21 2010-05-06 Ophir Fromovich Condensing skeletal implant that facilitate insertions
DE102008063397A1 (de) * 2008-12-30 2010-07-08 Holger Zipprich Dentalimplantatsschraube
WO2012164560A1 (en) * 2011-06-02 2012-12-06 Yuval Jacoby Dental implant

Patent Citations (7)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US5205745A (en) * 1989-08-30 1993-04-27 Tdk Corporation Artificial dental root
US7198488B2 (en) * 2002-07-26 2007-04-03 Bredent Dentalgerate Fach- Und Organisationsberatung Peter Brehm Dental implant comprising an anchoring head and a screw element
DE10236125A1 (de) * 2002-08-07 2004-02-19 Böttcher, Robert, Dr.med. Einschraubbares selbstschneidendes Dentalimplantat
US20100112523A1 (en) * 2003-05-21 2010-05-06 Ophir Fromovich Condensing skeletal implant that facilitate insertions
DE102005056119A1 (de) * 2005-11-27 2007-05-24 Zipprich, Holger, Dipl.-Ing. Temporäre Schraube für kieferorthopädische Anwendung mit gesteigerter Festigkeit im Knochen
DE102008063397A1 (de) * 2008-12-30 2010-07-08 Holger Zipprich Dentalimplantatsschraube
WO2012164560A1 (en) * 2011-06-02 2012-12-06 Yuval Jacoby Dental implant

Similar Documents

Publication Publication Date Title
ES2900655T3 (es) Conjunto dental y procedimiento de fabricación del mismo
US20190133726A1 (en) Method of providing a patient-specific dental fixture-mating arrangement
EP3682843B1 (en) Dental implant
AU2008240942B2 (en) Dental implant
US8066511B2 (en) Asymmetrical dental implant
US20140199658A1 (en) Dental implant with multiple thread patterns
US9883926B2 (en) Conversion abutment for dental implants
JP2009082171A (ja) 歯科用インプラントアバットメント
ITMI20131162A1 (it) Dispositivo per impianto dentale
TW201808234A (zh) 用於牙科植體之錨定總成
Gupta et al. A new restorative technique for the perishing implant due to abutment screw fracture
ES2329896T3 (es) Implante de maxilar con trazado de poste acodado.
ES2590002B1 (es) Bloque para la fabricacion de muñones individualizados para implantologia dental y procedimiento de fabricación de un muñon personalizado para implantologia dental
CN105101906B (zh) 具有带一个或多个外圈的安装元件的单件式或多件式种植系统
US20130316303A1 (en) Narrowed implant body
ITLI20130001A1 (it) Impianto dentale osteointegrato contraddistinto da un confine obliquo tra superficie ruvida e liscia
KR101652968B1 (ko) 하이브리드 타입으로 표면처리된 임플란트용 픽스츄어
JPWO2011125309A1 (ja) 歯科用インプラント
RU2009119465A (ru) Способ фиксации зубных протезов на имплантатах
RU2334487C1 (ru) Стоматологический абатмент
WO2019155343A1 (en) Endosseous dental implant system with accompanying prosthetics
US20180028283A1 (en) Healing abutment assembly, healing abutment and selecting method thereof
JP6324154B2 (ja) 歯科インプラントシステム
KR20160135420A (ko) 지르코니아 캡의 탈락 및 파절 방지를 위한 맞춤형 지르코니아 어버트먼트용 링크
ITTE20130001A1 (it) Sistema implantare endosseo di grandi dimensioni, extra, fuori standard, in titanio.